Info Conseil

Communiqué n° 83 de 10 février 2021

Interpellanza sulle attività degli ambulatori specialistici

Seduta consiliare del 10 febbraio 2021

 

La ripresa delle attività ordinarie da parte degli ambulatori specialistici è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 10 febbraio 2021.

«Nello specifico - ha detto la Consigliera Raffaella Foudraz illustrando l'iniziativa -, siamo a conoscenza dell'impossibilità di prenotare visite gastroenterologiche, se non per casi d'urgenza; nemmeno gli addetti al ricevimento delle chiamate conoscono una possibile data di ripresa regolare dell'attività. La situazione è seria: le persone continuano ad ammalarsi, anche non di Covid. Quali altri ambulatori specialistici sono in questa situazione? Come e in che tempistiche l'Amministrazione regionale intende risolvere la problematica?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha riferito: «In considerazione del calo della curva dei contagi e dei ricoveri ospedalieri, numerosi servizi hanno riaperto progressivamente la loro attività a beneficio della popolazione, anche se a onor del vero, alcune agende relative a servizi ospedalieri e territoriali non sono mai state chiuse, garantendo così una risposta alle necessità dei cittadini. Nella fattispecie, le agende della gastroenterologia sono chiuse agli operatori del Centro unificato prenotazioni (CUP) e vengono gestite direttamente dal personale del reparto, soprattutto a seguito della necessità di ultimare la ricollocazione dei pazienti con prenotazioni ancora in sospeso. Anche le prestazioni urgenti o differibili sono gestite e calendarizzate dal reparto, tenuto conto che si tratta per la maggior parte di attività interventistica con prestazioni invasive che richiedono un lungo e attento trattamento della sala, tra una prestazione e l'altra, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Restano ancora chiuse, parzialmente o totalmente, alcune agende relative a specialità dei Dipartimenti di medicina e di chirurgia, che stanno però progressivamente riaprendo agli operatori CUP. Il Direttore dell'USL VdA ha comunicato di aver inviato una nota formale ai Direttori delle strutture invitandoli a riaprire le agende - rendendole disponibili agli operatori CUP o su CupWeb - o a motivare l'esigenza di procrastinare la riapertura

La Consigliera Foudraz si è detta insoddisfatta della risposta: «La situazione sanitaria valdostana sta procedendo verso il baratro: da eccellenza siamo passati in fondo alle classifiche. Teniamo presente che i nostri 130.000 abitanti corrispondono a un quartiere di Milano o Torino; non solo: già prima della pandemia il periodo intercorrente tra la prenotazione e la visita era di svariati mesi. Tutti paghiamo le tasse, abbiamo tutti il diritto di essere curati dal servizio pubblico, senza dover pagare le visite specialistiche ricorrendo al privato. E si tratta di esborsi notevoli, alcune famiglie devono scegliere se mangiare o curarsi. La sanità non può fermarsi alla gestione della pandemia: non ci si ammala soltanto di Covid, ci sono patologie molto serie e non si può fare a meno della prevenzione

 

 
MM