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Communiqué n° 58 de 28 janvier 2021

Giornata della Memoria: il Consiglio regionale approva una risoluzione

Discussa nella seduta consiliare del 28 gennaio 2021

 

In apertura della seduta consiliare del 28 gennaio 2021, facendo seguito alla ricorrenza della Giornata della Memoria, commemorata iniziando i lavori della mattinata di ieri, l'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dai gruppi PCP, AV-SA, UV, VdA Unie e Pour l'Autonomie.

Il testo impegna il Consiglio Valle e la Giunta regionale a essere coralmente portavoce della necessità di restare vigili sui segnali in atto di revisionismo e negazionismo della Shoah, nonché attenti a una trasmissione dei valori democratici contro ogni forma di violenza e di persecuzione.

Il dibattito in Aula

«Vogliamo impegnare quest'Aula a non abbassare la guardia - ha sottolineato nell'illustrazione la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -: ancora oggi, ci sono rigurgiti di antisemitismo e correnti di negazionismo dei drammi della Shoah, da combattere nel nome dei valori democratici e della verità storica. Vogliamo ricordare 17 milioni di morti tra ebrei, prigionieri di guerra, oppositori, omosessuali, zingari e gruppi religiosi. Vogliamo omaggiare il ricordo di persone come Ida Désandré e non dimenticare bambini come Ruggero e Raimondo Jona, prelevati con la forza mentre frequentavano la scuola per essere uccisi all'arrivo al campo. Non possiamo essere indifferenti. Il giorno della memoria ci chiama in causa per prendere posizione e agire per non far ripetere quei fatti disumani

Il Vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, Mauro Baccega, ha evocato «una giornata simbolo, volta a ribadire l'esigenza del ricordo, la necessità che le Istituzioni e la società, per il tramite della scuola, devono porre in essere azioni affinché nulla di simile si ripeta. Voglio ricordare in particolare Carlo Guaramonti, Presidente dell'Associazione ex internati, per anni sempre in prima fila nelle commemorazioni; un alpino tutto d'un pezzo, testimone della prigionia nei lager. Ciò che è accaduto non si può cancellare, ma non si deve ripetere, né dai venti dell'estrema destra né da quelli dell'estrema sinistra. I popoli di tutto il mondo devono ricordare e impegnarsi

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha parlato del dovere «che tutti noi abbiamo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Adottando questa risoluzione, il Consiglio fa sentire la propria voce sulle pagine forse più tragiche della storia dell'umanità, sicuramente il capitolo più sanguinario del Novecento. Abbiamo il dovere di combattere i rigurgiti nazifascisti, eliminare quella zona grigia in cui xenofobia, razzismo e ignoranza si saldano. Occorre partire dalle scuole che sono il baluardo più forte contro il ritorno della barbarie e oscurantismo. È fondamentale conoscere, è necessario ricordare

Le Chef de groupe de VdA Unie, Corrado Jordan a affirmé: «Il faut condamner sans réserve l'intolérance, la haine, l'agression, motivées par les différences religieuses et ethniques. Le but de cette commémoration est de ne pas oublier ces moments dramatiques, en tant que valdôtains, italiens et européens afin que des évènements similaires ne puissent plus jamais se reproduire. Il faut s'engager afin que personne ne nie ces faits dramatiques. Faisons en sorte que les jeunes prennent conscience et puissent contribuer a bâtir une société de respect et de tolérance

Il Consigliere del PCP Andrea Padovani ha detto che «la Giornata della Memoria è il riconoscimento pubblico di una tragedia che coinvolge l'intera umanità e che nasce dalle radici malate del nazionalismo del primo Novecento. Nulla accadde per caso: tutto fu pianificato, frutto di una politica xenofoba che consegnò alla società civile il virus dell'odio. Oggi, venti di odio per i diversi spirano di nuovo, anche in Italia: dobbiamo quindi impegnarci ancora di più per tramandare la memoria, per formare quegli anticorpi che faranno sì che questo non accada mai più

Per il Consigliere Luca Distort, «una commemorazione non deve essere ritualismo ma serve per generare vigilanza in una società, basandosi sulla verità che ci insegna la filosofia della storia. La storia tende a ripetersi, ma con variabili che si inseriscono e cambiano gli scenari: uno studio recente sull'antisemitismo mostra quanto il fenomeno oggi sia di diretto appannaggio di ambienti della sinistra e di matrice islamista, anti Israele. Se vogliamo essere efficaci, nella celebrazione di oggi, dobbiamo rimanere vigilanti e avere una visione completa perché il pericolo espresso dall'antisemitismo è dietro l'angolo

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha rilevato «come la violenza sia sempre da condannare. Citare il sovranismo in relazione alla Shoah è sbagliato poiché è la stessa Costituzione a dire che la sovranità appartiene al popolo. Apprezzo che nella risoluzione si citi Primo Levi, una figura che in Valle d'Aosta non viene mai ricordata quando è il momento

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha sottolineato: «Fascismo, comunismo e nazismo vengono da una radice comune, quella dei totalitarismi, che sono i veri nemici di oggi. Trovare citato nel testo di questa tardiva risoluzione il solo intervento delle truppe sovietiche mi fa paura: sembra che per condannare un regime se ne esalti un altro. I regimi sono sempre dietro l'angolo, qualsiasi sia l'ideologia

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti (Lega VdA) ha osservato che «per una società civile ogni giorno deve essere il Giorno della Memoria: dobbiamo insegnare ai giovani a leggere gli eventi storici nella loro drammaticità affinché non si ripetano più. Ogni forma di xenofobia e di razzismo deve sempre essere combattuta con tutte le forze. Ciò che non è accettabile in alcuni interventi che ci hanno preceduti è il ragionamento di legare la difesa della Patria al fascismo e al razzismo

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA), nell'associarsi alla risoluzione, ha rilevato quanto «la memoria sia fondamentale, perché il retaggio della mentalità totalitaria è ancora viva e i germi del totalitarismo sono ancora presenti nel mondo. Basti pensare alla Cina. Ma bisogna anche guardare al futuro, perché ci sono nuovi totalitarismi all'orizzonte e sono caratterizzati dalla mancanza di libertà di pensiero

«In quanto firmatario, assicuro che in questa risoluzione non c'è volontà di distinguere il bene e il male - ha evidenziato il Capogruppo dell'Union Valdôtaine Aurelio Marguerettaz -. Stiamo parlando di un evento storico e non possiamo fare considerazioni fuori luogo. Le commemorazioni non sono un esercizio retorico per parlarsi addosso, ma devono avere un obiettivo comune. La Giornata della Memoria serve per non banalizzare questi momenti, per spiegare che la prevaricazione dell'altro è da condannare, senza se e senza ma. Il terrore è terrore, la violenza è violenza: non è questione di fare tifoserie tra destra o sinistra. Ricordare è istruire. Non possiamo permettere ai nostri giovani di appassionarsi a modelli pericolosi. So che ad Amay Primo Levi viene ricordato dall'ANPI nel mese di settembre e non sarebbe da escludere la presenza di tutti i Consiglieri

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, nel ricordare la figura di suo papà «che accompagnava gli ebrei verso la Svizzera, verso la libertà che le leggi razziali di Mussolini avevano cancellato» ha evidenziato: «Non bisogna approfittare della Giornata della Memoria per dire degli orrori degli altri: la Shoah ha una sua particolarità assoluta, perché questo genocidio ha qualcosa di folle nella sua volontà di sterminio di un intero popolo. Oggi non si tratta di schierarsi da una parte o dall'altra, ma solo di schierarsi verso l'umanità alla quale noi tutti apparteniamo

Per l'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, «il Giorno della Memoria è un simbolo che in questo luogo istituzionale e nel nostro ruolo istituzionale abbiamo il dovere di celebrare perché mai come in questo momento di crisi sociale ed economica questo simbolo è attuale. Questa tragedia è stata generata da uomini apparentemente normali: questo per ricordarci che il male non puzza e non ha le corna, il male si insinua nel corpo di una società quando è debole e mai come in questo momento tutto questo rischia di essere quanto mai attuale.»

Le Président de la Région, Erik Lavevaz, a remarqué: «Les Institutions ont le rôle nécessaire de transmettre aux nouvelles générations l'importance de ne pas oublier. Les extrémismes, de hier et d'aujourd'hui, ont une couleur, mais ce n'est pas la couleur le problème; la haine et la violence n'ont pas de couleur. Le débat politique parfois retombe dans une instrumentalisation qui n'est pas convenable: cette commémoration évoque la douleur et demande du respect. Je me réjouis de la grande sensibilité de la part de l'école dans la transmission des valeurs de la mémoire de ces faits.  Faisons en sorte que la Journée de la mémoire soit utile afin que les victimes de toute forme de totalitarisme actuel ne souffrent plus

 

SC-MM