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Communiqué n° 30 de 14 janvier 2021

Sospensiva della legge 11/2020: dibattito in Consiglio regionale

In chiusura dell'adunanza del 13 e 14 gennaio 2020

 

L'accoglimento da parte della Corte costituzionale dell'istanza di sospensiva della legge 11/2020 (Misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nelle attività sociali ed economiche della Regione in relazione allo stato di emergenza) è stato al centro di un dibattito in chiusura dell'adunanza consiliare del 13 e 14 gennaio 2021.

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha espresso «preoccupazione: il ricorso contro la legge 11/2020 risulta quanto mai curioso visto che un'analoga norma di Bolzano è tutt'ora in vigore. Non c'è che una parola: la nostra autonomia è sotto attacco.»

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha aggiunto: «Le sentenze non si commentano e ne prendiamo atto, ma questa sentenza rileva un'appartenenza da parte di chi deve valutare le leggi. Forse non influisce, ma sicuramente l'ondata di centralismo da parte di chi ha preso certe decisioni e le prenderà ancora domani è viva e vegeta.»

Per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, «è una giornata molto triste per quest'Aula e per il lavoro che svolgiamo. La legge 11/2020 ci permetteva di avere dei margini in cui intervenire, in particolare nel momento in cui la pandemia avrebbe cominciato a calare. Cosa facciamo ora? Visto che arriverà un nuovo Dpcm dobbiamo essere chiari e indicare cosa facciamo da domani. Rimandare continuamente le aperture alimenta speranze vane: meglio allora trovare risposte diverse, cercando di aiutare i nostri concittadini in difficoltà. Quando vogliamo, possiamo lavorare uniti e sapremo farlo anche in questo momento. Volevo anche capire se dopo questa sentenza il Presidente Lavevaz ha sentito i parlamentari della Valle d'Aosta.»

La Capogruppo del PCP Erika Guichardaz ha parlato di «sfida al Governo nazionale lanciata al momento dell'approvazione della legge regionale. Noi del PCP ci siamo sottratti perché la salute pubblica non può essere terreno di scontro; abbiamo invece sempre sostenuto le ordinanze del Presidente Lavevaz, così come gli Assessori all'istruzione e ai trasporti che hanno lavorato alla riapertura delle scuole. È stato questo un momento in cui abbiamo dimostrato la nostra autonomia. Un'autonomia che tutto il Consiglio, unanime, deve ribadire nelle sedi opportune, a partire dall'audizione dei Parlamentari della prossima settimana.»

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato: «Avevamo creduto in questo percorso. Non vogliamo metterla in caciara, ma riteniamo che le Istituzioni abbiano un ruolo di peso e il rammarico è veramente tanto. Il nostro intento non era solo un "proviamoci", ma si basava sulla convinzione di un rispetto istituzionale che la Valle d'Aosta merita.»

Il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, ha espresso dispiacere: «La nostra legge voleva essere uno strumento per far valere le nostre differenze, non voleva essere una legge anti-Dpcm. Voleva consentirci di ripartire secondo le nostre prerogative. L'approvazione di questa legge è stata un sussulto della nostra autonomia e io credo che i valdostani siano stati fieri di questa nostra iniziativa.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha specificato: «La legge 11 è arrivata per dare uno strumento in più, per radicare le ordinanze del Presidente della Regione in una cornice legislativa; non voleva essere motivo di scontro. Ciò che mi ferisce di più è che si parli di una Regione sciagurata che mette a rischio l'incolumità dei suoi abitanti. Vorrei ricordare che per adesso la Valle d'Aosta ha un livello basso di contagi: evidentemente non abbiamo esercitato così male la nostra autonomia. Se rivendicare le nostre competenze è considerato una sfida, sono davvero disorientato. Noi abbiamo solo chiesto di avere maggiore considerazione. Noi non ricattiamo nessuno, non condizioniamo l'appoggio a un Governo per rivendicare delle posizioni. Continueremo nel nostro dialogo e accettiamo questa sentenza che non rende onore al percorso che abbiamo intrapreso a favore dei valdostani.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha chiuso la discussione: «È evidente che ci viene a mancare un presupposto normativo, quindi dovremo muoverci all'interno del solco della normativa nazionale e delle prerogative in capo al Presidente della Regione. Ci muoveremo come all'inizio della seconda ondata a ottobre, ma cercheremo di essere interpretativi come abbiamo fatto in questa fase cercando di adeguare alla nostra realtà alcune disposizioni, come gli spostamenti o le attività. Condivido che l'approvazione di questa legge sia stato un sussulto della nostra autonomia e il fatto che la norma sia stata sospesa non deve farci desistere dall'intraprendere iniziative coraggiose: è importante continuare a far valere la nostra autonomia.»

Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio 2021.

 

SC-MM