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Communiqué n° 28 de 14 janvier 2021

Comunicazioni del Presidente della Regione, Erik Lavevaz

Sull'accoglimento della sospensiva della legge 11/2020 e riunione Conferenza unificata

 

Nella seduta pomeridiana del 14 gennaio 2021, il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha aggiornato il Consiglio Valle su due tematiche: l'accoglimento dell'istanza di sospensiva della legge 11/2020 (Misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nelle attività sociali ed economiche della Regione autonoma Valle d'Aosta in relazione allo stato di emergenza) e sulla riunione della Conferenza unificata con il Ministro per gli affari regionali e il Ministro della sanità.

«A nostro parere - ha detto il Presidente -, la Corte non ha colto pienamente l'intento politico contenuto nella norma. Come detto, questa legge non era altro che una cornice normativa che ci permetteva di calare sulla nostra realtà le norme nazionali, che noi riteniamo di dover adeguare al nostro territorio e al nostro tessuto sociale ed economico. Ci consentiva anche di raddrizzare le storture di una normativa pensata per realtà diverse dalla nostra, sia dal punto di vista territoriale che economico. La legge è stata chiamata in modo erroneo anti-Dpcm: così non è, perché è sempre stata applicata con una logica di prudenza e di correttezza rispetto all'andamento sanitario. Nessuna scelta pericolosa per la salute dei valdostani è stata fatta e questo è di tutta evidenza: la Valle d'Aosta è stata la regione dove il miglioramento dell'andamento dei dati è stato il più rapido. Rimane il grande interrogativo per cui la legge di Bolzano - analoga alla nostra sebbene approvata in altro momento - continui ad essere in vigore nei suoi effetti: non si capisce quale sia la ratio. Quella di oggi è una decisione che limiterà il nostro raggio di azione nell'adeguare le norme nazionali alla realtà valdostana. Domani si riunirà l'Unità di supporto e nel preparare le ordinanze continueremo a elaborare degli atti che contrastino l'emergenza sanitaria ma che cerchino al contempo di adeguare le norme nazionali alla nostra realtà. Lo abbiamo fatto prima e continueremo a farlo.»

Il Presidente Lavevaz ha poi riferito in merito alla riunione di questa mattina della Conferenza unificata con i Ministri Boccia e Speranza: «Ci è stato rappresentato lo scenario delle prossime settimane: come Regioni abbiamo criticato in maniera decisa il divieto di spostamento tra le regioni, che è stato confermato per il prossimo mese. È stata prevista l'istituzione di una zona bianca che sarà istituita nel caso in cui per 3 settimane di fila una regione si trovi con Rt inferiore a 1 e con meno di 50 casi di positività ogni 100 mila abitanti. Allo stato attuale non credo che vedremo delle zone bianche prima di marzo o aprile: attualmente tutti gli indici sono in crescita. È stato inserito il passaggio automatico in zona arancione da zona rossa, è stato mantenuto il coprifuoco ed è stata confermata la rimodulazione degli indici Rt. Per lo sci, la strada è in salita - o meglio chiusa - almeno fino a metà febbraio. Come spiegato, questo scenario rivisto deriva dalla necessità di tenere alta l'attenzione durante la fase di vaccinazione. Dai dati ufficiosi, come Valle d'Aosta siamo al limite tra la zona gialla e quella arancione: domani avremo l'ufficialità. Riguardo ai vaccini si sta procedendo in maniera positiva un po' ovunque: la difficoltà attuale è il reperimento delle dosi, che devono essere conservate anche per i richiami del vaccino, altrimenti decadrebbe anche la prima vaccinazione con tutti i rischi che ne conseguirebbero.»

 

SC