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Communiqué n° 27 de 14 janvier 2021

Weissmatten, piccoli comprensori sciistici e impianti di risalita: approvata una risoluzione

Collegata alla petizione per il mantenimento dell'impianto di Gressoney-Saint-Jean

 

L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione per il mantenimento e l'incremento dell'offerta turistica dell'impianto sciistico del Weissmatten di Gressoney-Saint-Jean e dei piccoli comprensori sciistici regionali. L'iniziativa, a firma di tutti i gruppi consiliari, è frutto del dibattito avvenuto oggi, giovedì 14 gennaio 2021, sulla petizione popolare sottoscritta da 5554 cittadini e presentata al Consiglio il 30 giugno 2020, che chiedeva il mantenimento dell'impianto del Weissmatten realizzato nel 1949 dalla Società per azioni Gressoney per l'incremento turistico, poi incorporata nel 2013 nella Monterosa Spa.

La risoluzione, che riprende i contenuti della relazione predisposta dalla quarta Commissione al termine dei lavori di esame della petizione, impegna il Governo regionale a dare corso al finanziamento, attraverso l'iter tecnico/amministrativo previsto dalla legge regionale n. 8/2004, della revisione generale venticinquennale della seggiovia Weissmatten, quale attività indispensabile e propedeutica a qualsiasi azione futura di implementazione o diversificazione delle attività della stazione, al fine di migliorarne il risultato economico e la sua fruibilità pluristagionale. Sollecita a costituire, entro la fine del mese di febbraio 2021, un tavolo di lavoro unitamente a Finaosta, al Comune di Gressoney-Saint-Jean e a Monterosa Spa, così come richiesto dal Comune stesso con deliberazione del Consiglio comunale n. 1 del 6 febbraio 2020, che porti alla stipula di un accordo di programma avente come obiettivo un piano di sviluppo del comprensorio del Weissmatten non legato esclusivamente alla pratica dello sci, definendo gli impegni reciproci relativamente ai necessari investimenti finanziari; a predisporre in tempi brevi un disegno di legge regionale che, anche attraverso il sostegno finanziario pubblico, possa garantire una riorganizzazione complessiva di tutti i piccoli comprensori sciistici presenti sul territorio regionale. Infine impegna ad attivare il percorso di valutazione, sia in termini gestionali che sotto il profilo finanziario, in merito alla necessaria evoluzione dell'attuale modello di gestione e sviluppo delle stazioni sciistiche della nostra Regione.

Il dibattito in Aula

Il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), ha illustrato il percorso di audizioni e le decisioni assunte dai Commissari a conclusione dei lavori: «Il lavoro della Commissione - ha specificato Grosjacques - non ha decretato un vincitore tra la comunità di Gressoney e la Monterosa Spa poiché non c'è mai stato da una parte chi lavorava per tenere aperta Weissmatten e chi si adoperava per chiuderla, ma ci sono state due posizioni sul futuro del comprensorio. La comunità di Gressoney-Saint-Jean tutta intera ha legittimamente portato all'attenzione del Consiglio Valle le conseguenze negative di carattere economico e sociale che sarebbero derivate dalla possibile chiusura del comprensorio, mentre Monterosa ha svolto, in maniera rigorosa e attenta, il proprio mestiere di società per azioni a controllo pubblico rappresentando all'azionista le problematiche di natura gestionale e finanziaria legate a Weissmatten, ma nello stesso tempo presentando, in più occasioni e in ultima istanza nel settembre 2020, la richiesta di finanziamento per la revisione straordinaria venticinquennale della seggiovia ai sensi della legge regionale n. 8/2004, ma offrendo un'ipotesi alternativa rispetto a tale revisione, alternativa costituita dalla richiesta di finanziamento per la costruzione di uno snow-park innovativo che potesse comunque valorizzare il comprensorio.»

«Oggi - ha concluso il Presidente Grosjacques - dobbiamo remare tutti nella stessa direzione e la relazione votata all'unanimità nonché la risoluzione sottoscritta da tutti i gruppi consiliari siano un buon viatico per affrontare con serietà le problematiche del sistema degli impianti a fune valdostani, che in questa stagione invernale ha subìto danni ingentissimi a causa delle mancate aperture legate alla pandemia.»

Il Vicepresidente della quarta Commissione, Roberto Rosaire (UV), nell'illustrare il testo della risoluzione, ha aggiunto: «La discussione in Commissione ha anche messo in evidenza la necessità di allargare la riorganizzazione di tutti i piccoli comprensori sciistici presenti sul territorio attraverso una legge che permetta una visione globale del sistema turistico Valle d’Aosta e che preveda il coinvolgimento di tutte le figure interessate, cercando anche nuove attività a complemento dello sci, creando rete tra i diversi attori economici per restare competitivi e attrattivi.»

Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha evidenziato: «La petizione è servita non solo a sensibilizzare sulla situazione del Weissmatten, ma a far emergere l'esigenza di analizzare la condizione delle altre piccole realtà sciistiche. Questa analisi corale ci ha spinto a cercare una soluzione globale per tutte quelle realtà che tengono in vita anche i piccoli Comuni della nostra regione. E questo, nel rispetto di chi negli anni ha lavorato per superare le tante difficoltà che si sono presentate nelle varie località valdostane. L'elaborazione di questa legge sarà un unicum, un esempio da far conoscere anche alle altre realtà montane

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha sostenuto: «Intendiamo seguire il principio per cui un buon legislatore deve avere sul tavolo tutti gli elementi e dimostrare la capacità di elaborare una norma davvero utile. Restare nei paesi di montagna è una scelta di vita non facile; in queste comunità un grosso lavoro è stato fatto dai privati, che si sono rimboccati le maniche. Ora la sfida è far vivere la nostra montagna, ridandole dignità e strumenti. Per pianificare le azioni, sarà essenziale rilanciare i ruoli: quello delle Istituzioni, quello del comparto pubblico e quello del privato. Ognuno deve fare la propria parte

Il Vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, ha osservato: «Oggi, la preoccupazione dovuta anche al Covid ci ha indotti a fare una riflessione ulteriore sul futuro della programmazione del turismo invernale della Valle d'Aosta. Inoltre, la grande concorrenza dell'arco alpino ha fatto emergere che la strategia dei grandi comprensori deve essere diversa da quelli piccoli con livelli altimetrici più bassi. Se noi vogliamo far sviluppare le piccole realtà dobbiamo puntare su nuove strategie, con un sistema di approccio diverso. Sarà importante che al tavolo di lavoro partecipino i soggetti di tutta la filiera economica affinché questo momento di difficoltà si trasformi in un'opportunità. L'auspicio è che questa petizione possa essere un banco di prova per fare evolvere i due modelli di gestione e farci capire che il nostro modello di sviluppo dello sci - e quindi della politica turistica - deve evolversi attraverso una visione e riflessione globale.»

La Capogruppo del PCP, Erika Guichardaz ha osservato: «Valorizzare i piccoli comprensori è uno degli obiettivi di questo Consiglio; valorizzare le peculiarità di Weissmatten, la cui pista nera "Leonardo David" è considerata una delle piste più belle dell'arco alpino, un pezzo importante di storia della comunità di Gressoney-Saint-Jean e un motore economico per tutta la valle del Lys, rientra in questi obbiettivi. Nei lavori di Commissione, con clima collaborativo, si è dato spazio a tutti gli attori coinvolti e si è guardato al futuro. Penso che con queste premesse si possa lavorare bene per elaborare una legge efficace

«È importante - ha detto il Capogruppo di Vallée d'Aoste Unie, Corrado Jordan -, proseguire il percorso di riorganizzazione del sistema gestionale e finanziario, assicurando a tutto il sistema degli sport invernali risorse economiche, promozione e marketing. La pandemia provocherà cambiamenti nei nostri comportamenti, favorendo gli spazi turistici meno affollati: diventa allora ancora più fondamentale poter contare su un'offerta completa e variegata, di cui fanno parte a pieno titolo anche i comprensori sciistici minori

Per il Consigliere Pierluigi Marquis (AV-SA), «bisogna tornare allo spirito con cui è stato costruito l'impianto di Weissmatten: l'incremento turistico. Questi impianti sono strumento di supporto e sviluppo turistico di un territorio: un'attitudine che si è persa negli ultimi anni. Nel 2013, la Regione aveva pensato all'accorpamento tra comprensori in un'ottica di solidarietà: la legge Madia ha vanificato questa impostazione. Oggi bisogna tornare a coinvolgere il territorio per mantenere in vita queste infrastrutture, che sono opportunità di sviluppo delle comunità e di implemento delle attività. Sfruttando le peculiarità che offre la nostra autonomia, vi sarà l'opportunità di dare soluzione a questa problematica che attiene alle realtà di montagna della nostra Valle.»

Il Consigliere Andrea Padovani (PCP) ha sostenuto che «lo sci era, è e sarà un settore decisivo per la Valle d'Aosta, almeno finché il clima ce lo permetterà. Così come decisivi sono gli impianti come quello del Weissmatten, soprattutto per l'impatto socio-economico che hanno sui territori sui quali insistono. È altresì fondamentale il coinvolgimento delle comunità locali nella riflessione sul rilancio e il funzionamento di questi impianti.»

L'Assessore all'ambiente, Chiara Minelli, ha sottolineato: «l'importanza di aver deciso di dar corso alla revisione generale della seggiovia di Weissmatten e di costituire un tavolo di lavoro misto volto al piano di sviluppo del comprensorio di Weissmatten, accogliendo così le richieste avanzate dal Comune. Uno sviluppo che non deve essere solo legato alla pratica dello sci, per quanto questo sia elemento del tutto essenziale. Il disegno di legge da elaborare rientra anche nel solco delle istanze già avanzate nel corso della trattazione della petizione per la stazione di Antagnod. È corretto anche attivare un percorso di valutazione in merito all'evoluzione del modello di sviluppo delle piccole stazioni. Non possiamo infatti esimerci dal fare una valutazione approfondita, anche per quanto attiene la questione dei cambiamenti climatici, che ha una incidenza sulla situazione

Il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) ha ricordato che «è dal 2017 che si parla in Consiglio della Monterosa Spa e dei suoi satelliti: già esaminando la petizione su Antagnod si era rilevata l'importanza di valorizzare i piccoli comprensori. Mai come oggi, abbiamo toccato con mano l'importanza del turismo invernale e degli impianti di sci: oggi che non possiamo aprirli percepiamo l'indotto che stiamo perdendo, anche nelle piccole stazioni. Purtroppo la proroga dei limiti di spostamento tra regioni, ci impone un'ulteriore riflessione sull'utilizzo degli impianti: secondo noi, sarà importante fare delle valutazioni per dare un'offerta agonistica, a favore delle attività sportive, cercando di uniformare i costi di utilizzo degli impianti.»

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha parlato dell'esigenza «di far collimare i cambiamenti climatici e le politiche ambientali a livello mondiale con le istanze della gente, le esigenze economiche e tradizioni radicate. La sfida della Legislatura deve essere quella di costruire la Valle d'Aosta dei prossimi cinquant'anni. Non dobbiamo cancellare il passato, ma trasformarci ed evolverci, altrimenti saremo triturati e superati. Teniamolo sempre a mente nei nostri interventi legislativi

Per il Consigliere Renzo Testolin (UV), «la popolazione di Gressoney vede oggi premiato il suo sforzo con un intento politico regionale preciso e chiaro che va a riconoscere la valenza sociale di Weissmatten per la comunità di Gressoney. Questa petizione ha anche il merito di aver rilanciato in tutta la politica l'interesse e il valore dello sci che in qualche contesto è ogni tanto considerato come un fattore da demonizzare: la discussione in Commissione ci ha dato la dimensione del valore che gli impianti di risalita hanno per tutto il nostro territorio, non solo per la pratica dello sci ma anche per tante altre attività complementari. Questa petizione fissa oggi le basi per una ripartenza, di fronte a nuove opportunità. In un piccolo territorio come il nostro ci sono peculiarità molto diversificate e così deve essere la nostra offerta turistica: piccole realtà molto peculiari e comprensori unici e strutturati che sappiano attrarre visitatori da tutto il mondo.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, evocato come «questo impianto abbia dato avvio allo sci in Valle d'Aosta», oltre all'omaggio alla figura di Leonardo David, ha affermato: «L'effetto moltiplicatore per le piccole comunità degli impianti di risalita è fondamentale e temo che quest'anno potremo assistere al danno globale che colpirà l'intero sistema turistico.  Bisogna avere il coraggio di guardare laicamente al rafforzamento degli impianti, senza avere tabù anche per quanto attiene eventuali collegamenti. Il Consiglio Valle ha dimostrato grande sensibilità: mi compiaccio dell'attenzione ai più piccoli, senza essersi focalizzati sulla visione dei grandi domaines skiables. Il comprendere le ragioni dei firmatari della petizione è un atto estremamente nobile

Il Vicecapogruppo di PCP, Paolo Cretier, ha evidenziato che «le vallate alpine vivono principalmente di turismo ma anche di agricoltura e zootecnia: a queste altitudini, la gestione degli alpeggi è una garanzia di qualità del fondo delle piste di sci, ma anche di abbattimento dei costi. Questi impianti permettono anche di mantenere i giovani in loco e quindi di far vivere le comunità, evitando lo spopolamento della montagna.»

Il Consigliere Dennis Brunod (Lega VdA) ha rilevato: «La pista dedicata a Leonardo David ha grandi potenzialità per portare raduni e competizioni di squadre nazionali, ma anche altri eventi che possono rilanciare l'immagine di tutta la Valle d'Aosta. Questa è un'occasione per cominciare davvero a mettere in campo azioni volte alla promozione delle piccole località

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Berstchy, ha espresso compiacimento «per l'interesse che i gruppi consiliari hanno dimostrato per il settore degli impianti a fune, per lo sci, e soprattutto per le persone che, col loro lavoro negli anni, hanno realizzato i servizi nei vari comprensori. La politica non può non riservare grande attenzione per questo settore. Il futuro dei piccoli comprensori è quello dei grandi comprensori. Sostenere questa risoluzione significa sostenere che lo sci è fondamentale per la nostra regione; e lo è in tutti i comprensori sul territorio. Dobbiamo attirare sciatori, dobbiamo sciare di più noi valdostani e il progetto Skipass giovani promuove questo obiettivo; dobbiamo utilizzare al meglio il nostro territorio per rendere sempre più complementare lo sci all'offerta turistica complessiva. Questa petizione ha aperto una strada per la revisione generale per un'innovazione del Weissmatten, rendendo corresponsabili Comune, Regione e società. Abbiamo ricevuto la petizione su Antagnod, un'altra su Weissmatten: non aspettiamo la terza, ma mettiamoci al lavoro per un disegno di legge per una soluzione valdostana per tutti i comprensori sciistici. Ora inizia la fase più decisiva per dare una risposta completa. Questa è la strada giusta per affrontare i problemi con progetti di riforma, anche alla luce del brutto momento che stiamo passando. Oggi il Consiglio regionale afferma di credere nello sci, nello sviluppo dei comprensori e nei sacrifici dei cittadini; si mette a disposizione per nuove strategie, nuove risorse per questo importante settore

 

 

SC-MM