Info Conseil

Communiqué n° 19 de 13 janvier 2021

Interpellanza su aree ospedaliere dedicate a pazienti in attesa di accertamento definitivo di positività

Seduta consiliare del 13 gennaio 2021

 

La tematica sanitaria è stata di nuovo al centro di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 13 gennaio 2021 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste per chiedere delucidazioni sull'esistenza di un'area ospedaliera dedicata ai pazienti in attesa di accertamento definitivo di positività al Covid-19.

Il Consigliere Paolo Sammaritani, richiamato «il guasto al sistema del laboratorio analisi, a causa del quale c'è stata la rilevazione di falsi positivi, che, non affetti da Coronavirus, si sono immediatamente visti trasferire in reparti a più alto rischio di contagio», ha chiesto chiarimenti sulla vicenda: «Vorremmo sapere quale sia stata la procedura seguita, quali le conseguenze per i pazienti coinvolti e sulla classificazione della nostra regione alla luce del dato errato. L'USL ha ricevuto diffide, comunicazioni scritte oppure lamentele verbali da parte di familiari di questi pazienti? Esiste o si intende realizzare un'area ospedaliera dedicata a pazienti la cui reale positività o negatività è nella fase di accertamento definitivo, prima dell'eventuale ricovero nei reparti di competenza adeguati?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ricostruita la vicenda, ha risposto: «I pazienti con diagnosi di infezione vanno ricoverati nei cosiddetti reparti Covid o "sporchi", come da indicazioni ministeriali. Nella fattispecie, la procedura seguita è stata quella di spostare come da protocollo i 16 pazienti ricoverati che risultavano positivi nei reparti Covid; al momento della rettifica dell'esito del tampone, si è stabilito di restituire la gestione in capo ai reparti di competenza "puliti". Tutti i pazienti falsi positivi a domicilio sono stati avvisati telefonicamente. I casi di falsa positività ricoverati sono tuttora negativi, ad eccezione di un paziente che si è positivizzato indipendentemente dalla vicenda

«Non ci sono state conseguenze nella trasmissione dei dati - ha specificato l'Assessore Barmasse -, perché la cifra è stata prontamente rettificata. Ad oggi risultano essere stati richiesti chiarimenti da parte del Ministero della salute, della Procura e dell'Assessorato della sanità. Un paziente ricoverato ha inoltrato una richiesta scritta per la risoluzione di una problematica specifica, prontamente risolta dall'USL; un familiare di un falso positivo domiciliare ha presentato lamentela scritta, cui è stato dato riscontro. Il reparto astanteria, istituito nella prima fase, non è stato ristabilito perché i tempi della refertazione si sono accelerati grazie al ricorso ai tamponi rapidi. Al momento, neanche negli altri ospedali sono utilizzate a questo scopo le astanterie

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Il nostro intento non era polemico, volevamo avere dei chiarimenti anche alla luce delle modificazioni che stanno intervenendo, come nel caso dei processi più rapidi per ottenere il risultato dei tamponi. L'organizzazione ospedaliera deve essere attenta, prevedendo anche la possibilità di errori, che purtroppo possono accadere. È fondamentale evitare il contagio all'interno dell'ospedale. Non dobbiamo abbassare la guardia: le conseguenze di questa vicenda sono state ridotte, dagli errori si deve imparare.»

I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono domani, giovedì 14 gennaio, alle ore 9.00.

 

MM