Info Conseil

Communiqué n° 305 de 3 décembre 2020

Interpellanza sull'aggiornamento dei piani pandemici

Seduta consiliare del 3 dicembre 2020

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare mattutina del 3 dicembre 2020, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione sull'aggiornamento dei piani pandemici.

«Abbiamo appreso dell’esistenza dei due piani pandemici - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin - scoprendo che proprio quei piani che avrebbero dovuto difenderci dal virus non venivano aggiornati rispettivamente da luglio 2009 e ottobre 2013. Visto il grande lasso di tempo trascorso senza che questi testi siano stati aggiornati, ci chiediamo: in questi anni non ci sono stati cambiamenti? Non è stato necessario redigerne delle nuove versioni? Ma soprattutto, perché le informazioni e le misure adottate nella prima fase della pandemia non sono mai state recepite?»

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «Neppure io ero a conoscenza dell'esistenza di questi piani: si tratta però di documenti che non avrebbero potuto aggiungere nulla a quanto fatto, vista l'impossibilità di prevedere una pandemia come quella che stiamo vivendo. Le strutture competenti osservano che in questo tipo di pianificazioni occorre mantenere la coerenza con le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Centro europeo per il controllo delle malattie, e un coordinamento condiviso fra Stato e Regioni. Per questo i piani regionali discendono da una pianificazione centrale, garanzia di omogeneità della risposta su tutto il territorio. Quindi, come ha anche avuto modo di dichiarare il Capo della Protezione civile regionale, fin dall’inizio di questa emergenza nel febbraio scorso, il dipartimento di Protezione civile ha inviato a tutte le Regioni un documento per l’attivazione di tutti i soggetti coinvolti e la gestione dell’emergenza è avvenuta secondo procedure ad hoc. Per il futuro, poi, la pandemia che stiamo ancora affrontando non potrà che comportare, una volta terminata l’emergenza, la riscrittura di tutte le pianificazioni pandemiche sulla base delle esperienze che sono state maturate a tutti i livelli.»

Il Capogruppo Manfrin ha replicato: «Concordiamo sull'inadeguatezza dei piani: sono procedure evidentemente superate. Il problema è però precedente alla crisi: il mancato aggiornamento del piano è ovviamente un problema che doveva essere affrontato negli anni passati. Desumo che siano i vertici della Protezione civile e della sanità che avrebbero dovuto agire prima, per coordinarsi all'evolversi della situazione: qualcuno avrebbe dovuto prendere atto dei possibili aggiornamenti da apportare. Ci auguriamo quindi che questi testi vengano rivisti e che si chieda conto del mancato intervento a chi doveva occuparsene.»

DJ