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Communiqué n° 287 de 2 décembre 2020

Interrogazione a risposta immediata sulla classificazione in zona rossa

Seduta consiliare del 2 dicembre 2020

 

Nella seduta del Consiglio regionale del 2 dicembre 2020, il gruppo Lega VdA, ponendo un'interrogazione a risposta immediata, ha voluto conoscere i riscontri da parte del Governo centrale alle sollecitazioni regionali in merito alla classificazione in zona rossa della Valle d'Aosta e alle modalità di avvio della stagione invernale.

Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi ha sottolineato: «Il 28 novembre scorso il Presidente Lavevaz ha inviato una nota al Ministro Speranza per la revisione della classificazione in zona rossa; da parte loro, le Regioni alpine hanno lanciato tre appelli al Governo nazionale per dare avvio alla stagione invernale in tutta sicurezza, al fine di scongiurare la crisi totale del settore turistico-ricettivo delle Regioni dell’arco alpino

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha risposto: «Nelle ultime settimane, gli incontri con i Ministri Boccia e Speranza, in particolare, sono stati continui, direi giornalieri, anche in merito alla questione della classificazione della Valle d'Aosta in zona rossa. Secondo il Ministero, non importa se dal 20 novembre l'Unità di crisi ha registrato un migliore andamento e un migliore scenario della Valle d'Aosta rispetto ai dati del 9 novembre: conta solo il quadro registrato il 20. Mi sono permesso di dissentire e ho mandato una comunicazione al Ministro Speranza per rivedere la classificazione. Noi oggi siamo in uno scenario 4 (zona rossa), pur avendo dati molto migliori rispetto alla Lombardia (oggi scenario di tipo 3, ovvero in zona arancione) solo perché un mese fa, addirittura a inizio novembre, i loro dati erano leggermente migliori dei nostri. Ho quindi predisposto, d'intesa con l'unità di supporto dell'emergenza e la Giunta, un'ordinanza che ha permesso ulteriori aperture di attività, in quanto siamo compatibili con lo scenario di tipo 3

«Domani, 3 dicembre - ha aggiunto il Presidente Lavevaz -, scade il DPCM e deve esserne emanato uno nuovo per il periodo festivo, relativo sia alla regolamentazione degli spostamenti, le aperture di attività, l'erogazione di ulteriori ristori, ma anche per l'apertura degli impianti sciistici. Le Regioni alpine si sono confrontate in particolare su quest'ultimo aspetto. Ancora ieri abbiamo richiesto una data certa, ma solo nella serata di oggi il decreto ci verrà inviato e appureremo se le indicazioni che abbiamo fornito saranno state recepite

Il Consigliere Aggravi, nella replica, ha preso atto «della logica che non segue gli indicatori ma più l'agenda del Comitato tecnico scientifico: è molto grave, occorre una legge per mettere ordine ed esercitare effettivamente la nostra autonomia. Mi auguro che le motivazioni espresse al Ministro Speranza siano ribadite anche per ottenere la giusta restituzione di quanto tolto tramite un decreto che ha reso manifesta la disattenzione da parte dello Stato nei confronti della Valle d'Aosta, come mai successo prima

 MM