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Communiqué n° 233 de 5 novembre 2020

Approvata una risoluzione sulle funzioni prefettizie del Presidente della Regione

Nella seduta consiliare del 5 novembre 2020

 

Nella seduta pomeridiana del 5 novembre 2020, prendendo spunto dall'iniziativa approvata in Commissione affari istituzionali della Camera e proposta dalla Deputata della Valle d'Aosta, Elisa Tripodi, per modificare la disciplina che attribuisce le funzioni prefettizie al Presidente della Regione, il Consiglio Valle ha discusso due risoluzioni: la prima depositata dai gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie, la seconda dai gruppi Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Union Valdôtaine e Vallée d'Aoste Unie.

L'Assemblea ha approvato, con 34 voti a favore e 1 contrario (Consigliere Padovani di PCP), il testo di AV-SA, UV e VdA Unie. Con questa iniziativa il Consiglio regionale esprime la propria contrarietà nei confronti di questa iniziativa unilaterale, effettuata senza alcun confronto con le istituzioni regionali, e afferma che le funzioni prefettizie definite dal decreto luogotenenziale del 7 settembre 1945 n. 545 sono un aspetto centrale del nostro ordinamento autonomistico da mantenere e che l'abbinamento delle funzioni in capo al Presidente della Regione è un elemento caratterizzante dell'autonomia valdostana rivelatosi utile anche per un migliore coordinamento degli interventi in situazioni emergenziali. La risoluzione richiede inoltre al Presidente del Consiglio regionale e al Presidente della prima Commissione consiliare, al fine di favorire un dialogo proficuo tra istituzioni e avviare una riflessione sulle motivazioni che hanno portato a tale assetto, di invitare i due Parlamentari valdostani a un'audizione in prima Commissione. Infine, sollecita l'Ufficio di Presidenza di promuovere delle iniziative pubbliche che permettano di chiarire la differenza fra il ruolo del Prefetto, quello del Presidente della Regione con funzioni prefettizie e quello del Questore della Valle d'Aosta.

Il testo presentato dai gruppi Lega VdA e Pour l'Autonomie è stato respinto con 20 voti di astensione (UV, AV-SA, PCP, VdA Unie), 1 contrario (Consigliere Padovani del PCP) e 14 a favore.

Il dibattito sulle due risoluzioni

La prima risoluzione è stata illustrata dal Vicecapogruppo della Lega Vda, Stefano Aggravi, che è intervenuto anche sul testo presentato dalla maggioranza. «È grave - ha dichiarato il Consigliere - che uno dei due rappresentanti della nostra Regione a livello nazionale persegua l'obiettivo di limitare l'autonomia speciale, affermando anche che la sovrapposizione dei due ruoli si ponga in contrasto con la Costituzione. La nostra è un'iniziativa forte perché è un'azione a tutela dell'integrità della nostra Autonomia: con questa iniziativa, che crediamo autonoma della Deputata nonostante il voto favorevole in Commissione anche del Partito Democratico, intendiamo riaffermare la necessità di salvaguardare la peculiarità del nostro modello di Autonomia speciale e impegnare il Governo a porre ogni azione utile a questo fine. Il testo della maggioranza, invece, è un testo light: è frutto di una scelta debole come debole è la maggioranza su questi temi. Noi comunque votiamo convintamente anche la risoluzione della maggioranza, perché siamo convinti che la difesa dello Statuto speciale e della nostra Autonomia debba essere posta al di sopra di tutto.»

«L'onorevole Tripodi - ha detto il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel - non ha avuto rispetto del Consiglio e del Governo regionale, mancando di qualsiasi coinvolgimento delle istituzioni valdostane; irrispettosa è l'azione anche nei tempi, perché in una situazione difficile come questa è grave andare ad attaccare in questo modo una prerogativa fondamentale della nostra autonomia. La Valle d'Aosta non ha bisogno di un Prefetto, figura che per definizione è un organo dell'amministrazione statale con funzione di rappresentanza governativa. Credo che la Deputata debba venire in Consiglio a spiegare la propria iniziativa, e che la nostra Aula debba prendere una posizione forte contro quest'azione.» Ha poi rimarcato: «Oggi la maggioranza perde un voto, per di più su un tema cruciale. La nostra è un'opposizione costruttiva, su temi come questi ci troverete sempre pronti e attenti alla difesa dell'autonomia; invitiamo i colleghi della maggioranza all'unità: dovete rimanere uniti se volete davvero governare questa Regione.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha ribadito: «Non abbiamo dubbi sulle competenze prefettizie, che di certo non sono in contrasto con la Costituzione e riteniamo che vadano mantenute. Queste funzioni sono un valore aggiunto per la nostra comunità e hanno permesso di dare risposte immediate e calibrate anche in situazioni di emergenza. Ci sono però delle incomprensioni: dire che il Presidente ha funzioni prefettizie è cosa ben diversa da dire che il Presidente e il Prefetto sono la stessa figura. Occorre rendere chiaro tutto questo tanto alle nostro controparti nazionali quanto agli organi di informazione e alla cittadinanza, con iniziative specifiche che chiediamo di mettere in atto all'Ufficio di Presidenza. Credo sia fondamentale che si sviluppi un dialogo in Valle d'Aosta, perché dobbiamo mettere davanti a tutto l'interesse della nostra comunità: il gioco delle parti di individuare attacchi all'autonomia che provengono da destra e da sinistra è un gioco al massacro. Prendiamo quindi il buono della discussione e sviluppiamo un sentimento comune all'interno della nostra regione.»

Il Consigliere di Progetto Civico Progressista Andrea Padovani ha dichiarato: «La mia idea è quella di autonomia che si mette in discussione, sa rinnovarsi per rendersi più forte. Dopo settant'anni si può tornare a discutere su questa attribuzione di funzioni. Personalmente, non vedo di cattivo auspicio la separazione tra Presidente della Regione e Prefetto, pur mantenendo in capo alla Regione le funzioni prefettizie. Ritengo che sia stata drammatizzata l'iniziativa della Deputata: stiamo parlando di un atto di indirizzo non impone nulla. Accolgo con favore l'invito a una discussione con i Parlamentari, ma non posso condividere queste risoluzioni: il mio voto sarà contrario a entrambe.»

Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha osservato: «Leggendo gli atti della discussione in Commissione parlamentare, emerge l'appoggio del Governo nazionale all'iniziativa dell'onorevole Tripodi per far perdere le cariche prefettizie al Presidente della Regione. In quel confronto si evidenzia chiaramente la posizione della Lega, che ha difeso l’autonomia della Valle d’Aosta anche a livello nazionale, e la scelta del Partito Democratico di non esitare ad andare contro a un caposaldo dell'autonomia valdostana. Il voto del PD a livello nazionale e la posizione del Consigliere Padovani evidenziano la pericolosa deriva centralista e la profonda frattura nella maggioranza che governa la Valle d’Aosta.»

Il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, ha osservato: «La difesa della nostra specialità deve essere oggetto di un continuo confronto tra le istituzioni. Non è opportuno né utile da parte di rappresentanti della comunità valdostana mettere in discussione le nostre competenze, senza un preventivo confronto, serio e costruttivo, con il Consiglio. Le funzioni prefettizie sono un elemento centrale della nostra autonomia, sono uno dei solidi presupposti politici che hanno consentito l'autodeterminazione della nostra Regione come forma migliore della gestione della realtà valdostana.»

Il Capogruppo di Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Albert Chatrian, ha detto: «Con questa risoluzione non solo ci opponiamo a quest'iniziativa unilaterale della Deputata, ma ribadiamo con forza che è estremamente importante che queste funzioni prefettizie vengano applicate in loco. Con questa risoluzione prendiamo le distanze da iniziative in direzione opposta, mettendo un punto fermo e senza sottovalutare l'importanza di spiegare nel dettaglio a tutta la comunità quali siano queste funzioni: è un modo per riavvicinare le istituzioni e la cittadinanza, importante oggi più che mai.»

«La legittimità costituzionale delle funzioni prefettizie - ha aggiunto il Vicecapogruppo di AV-SA, Pierluigi Marquis - è stata ribadita in più occasioni. Questo è uno strumento alla base della nostra autonomia di grande utilità, che è frutto di battaglie e rivendicazioni con lo Stato che devono essere messe a fattore comune. Sarà bene ribadirlo, anche se questa discussione sarebbe stata da fare a livello regionale anziché in sede nazionale. È necessario mantenere e dare la giusta importanza all'assetto istituzionale della nostra Regione, che in più occasioni ci ha permesso di essere operativi in modo rapido ed efficace.»

La Capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, ha dichiarato: «L'autonomia, nata dalla Resistenza e fondamento della Valle d'Aosta, è frutto di percorsi storici articolati ed è un patrimonio non dei Consiglieri regionali, ma di tutti i valdostani. Nel nostro programma abbiamo ribadito come sia importante cambiare passo in questo senso: è necessario applicare davvero pienamente l'autonomia, dandole anche la giusta prospettiva. Molti non conoscono il quadro della situazione valdostana, che prevede che diverse delle funzioni del Prefetto siano ricoperte dal Questore. In questo momento i temi a livello nazionale potevano essere ben altri, e un eventuale confronto in questo senso doveva necessariamente iniziare qui anziché a Roma.»

Il Consigliere Renzo Testolin (UV) ha detto che «questa risoluzione ci dà la possibilità di riflettere su quanto le funzioni prefettizie siano uno strumento rilevante in situazioni di emergenza: è accaduto all'epoca dell'alluvione e accade oggi nelle complesse azioni e iniziative di gestione della pandemia. Sottolineo anche l'inopportunità, da parte di un parlamentare che dovrebbe tutelare gli interessi della nostra regione, di avanzare proposte a livello romano senza prima una condivisione su scala locale. Credo che questo sia un insegnamento forte per i valdostani sull'importanza di valutare attentamente la scelta dei propri rappresentanti a Roma. Anche per questo è altresì importante colmare con l'opinione pubblica la carenza di informazione sulle funzioni e sulle opportunità della nostra autonomia, favorendo così l'aumento della consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie prerogative statutarie.»

Il Vicecapogruppo del gruppo VdA Unie, Claudio Restano, ha detto che «i programmi delle forze di maggioranza concordano sull'importanza dell'autonomia: è il presupposto stesso dell'azione di governo. Non possiamo quindi accettare che iniziative in senso peggiorativo possano essere sollecitate a livello nazionale, anziché spazi migliorativi affrontati a livello regionale. Sono rassicurato dalla posizione della Consigliera Guichardaz, rispetto alla posizione del Consigliere Padovani.»

Infine, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha preso la parola: «Le competenze prefettizie caratterizzano l'ordinamento valdostano; evidenziavano un'idea diversa di Stato diversa da quella tradizionale. Ritengo necessario far conoscere meglio questo particolarismo valdostano, anche per evitare di sentire l'espressione "Presidente-Prefetto" che è sbagliata sia giuridicamente sia politicamente. L'Ufficio di Presidenza assumerà con la debita attenzione questo impegno: è importante far conoscere a tutti, in modo serio e approfondito, questa caratteristica.»

SC-MM-DJ