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Communiqué n° 749 de 20 décembre 2019

Convalida dei neo Consiglieri Favre, Marzi, Trione e Lavevaz: il dibattito in Aula

Seduta straordinaria del 20 dicembre 2019

Il Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, ha aperto i lavori della seduta straordinaria e urgente convocata oggi, venerdì 20 dicembre 2019, per la convalida dei Consiglieri Alessia Favre, Carlo Marzi, Luisa Trione e Erik Lavevaz a seguito delle dimissioni rassegnate da Laurent Viérin, Antonio Fosson, Stefano Borrello e Luca Bianchi, che l'Assemblea ha accettato nella riunione consiliare del 16 dicembre scorso.

Il Capogruppo del Mouv', Stefano Ferrero, ha motivato il voto contrario ad una sostituzione «che non deve essere considerata un atto dovuto: la legge prevede una votazione e non una mera presa d'atto.  Sembra che si voglia combattere la mafia a parole e non con prese di posizioni inequivocabili. Di dovuto oggi, in quest'Aula, non c'è niente di niente. Il voto non va dato a cuor leggero e il garantismo non c'entra niente, non vogliamo stabilire colpevoli o innocenti; è una questione di merito e di morale, esula dalle persone. Non possiamo concederci sbavature, la tenuta democratica in Valle d'Aosta sta correndo un rischio gravissimo. Lo spettro del voto di scambio è presente, cambiamo davvero pagina: il Governo è politicamente morto e seppellito, non merita benedizioni. Spero che prevalga la responsabilità di assumersi le proprie scelte e non venga chiesto il voto segreto.»

«Viviamo un equivoco di fondo - ha detto la Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA) annunciando il proprio voto di astensione -: la magistratura può solo accertare i casi giudiziari. Ma gli organi amministrativi possono e devono spingersi oltre, e valutare la rilevanza di vicinanze tra politica e mafia. Per la terza volta in questa Legislatura ci troviamo a fare il gioco tragicomico delle parti, questa volta con la sostituzione di ben quattro Consiglieri, nell'attesa che possano chiarire la propria situazione. Nessuno di noi può impedire il subentro dei Consiglieri, dal punto di vista politico, però, l'angosciante caso che stiamo vivendo rende evidente che l'intero sistema politico e sociale valdostano sono permeati da comportamenti illeciti. Attendo le altre 17 firme necessarie per rimettere il mio mandato: invitiamo anche i nuovi quattro Consiglieri a dimettersi, non appena approvato il bilancio, perché neppure il subentro di nuovi eletti può ridare credibilità alla politica e autorevolezza alla massima Istituzione valdostana. Occorre una nuova consapevolezza nella scelta delle persone che compongono una lista e nel momento in cui ciascuno di noi va a votare.»

Il Capogruppo Luigi Vesan ha annunciato il voto di astensione del M5S, «perché non riteniamo che sia un atto indifferibile e urgente, perché noi non siamo per l'occupazione delle poltrone. Noi vogliamo essere sicuri che non sia approvato un bilancio della 'ndrangheta. Noi chiediamo rispetto della legalità e della trasparenza negli atti e negli incarichi, lotta alla criminalità, esclusione dei condannati, segretezza del voto, mentre in quest'Aula si parla solo di poltrone.»

La Capogruppo di Alliance Valdôtaine, Patrizia Morelli, ha parlato di «clima da inquisizione in quest'Aula diventata di tribunale. Facile urlare, molto più difficile mantenere la calma. Vedere la nostra regione denigrata e infangata fa male, ma siamo convinti che si debba reagire. Non è il tempo dell'autocommiserazione o di essere deboli agli attacchi: sulle macerie si può e si deve costruire. L'ingresso in Consiglio di quattro persone nuove, giovani, motivate e preparate è un buon segnale. Le verifiche sono state fatte, l'esito è stato favorevole: è dovere farle entrare.»

Il Vicecapogruppo dell'UV, Giovanni Barocco, ha sostenuto che «oggi dobbiamo attenerci alla surroga di Consiglieri che hanno dimissionato; dimissioni, che ricordo, non erano un gesto scontato. I tribunali sono fatti per giudicare e aspetteremo le loro decisioni. Io chiedo un'assunzione di responsabilità per arrivare alla surroga dei nostri Consiglieri: si tratta di un atto da approvare in tutta tranquillità che ci permetterà poi di adottare il bilancio regionale. Il bilancio è necessario per cercare di ripartire e dare risposte alla comunità, altrimenti faremo un danno a tutta la comunità valdostana. Il nostro tribunale saranno le elezioni.»

Il Capogruppo della Stella Alpina, Pierluigi Marquis ha annunciato «un voto convintamente favorevole. Le dimissioni dei colleghi sono state apprezzate e va sottolineato che non è così che funziona in Italia; è per questo che non accetto strumentalizzazioni. Sono stupefatto dal sentire proclamare un plauso alla giustizia quando questa tocca agli altri e affermare che la giustizia fa acqua come ho sentito affermare da qualcuno questa mattina è un'ipocrisia da condannare sotto tutti i punti di vista. In merito alla surroga, occorre dare la possibilità ai nuovi Consiglieri di subentrare e esercitare un loro diritto. Dobbiamo avere la consapevolezza di dover continuare in questa direzione per dare sostegno e credibilità alla nostra Istituzione.»

Annunciando il proprio voto favorevole, la Presidente del Consiglio, Emily Rini, ha detto: «Ringrazio i colleghi che hanno accettato di assumere il ruolo di Consigliere, in un momento così delicato. A noi è chiesto di essere seri e responsabili: ricostituire il plenum della nostra Assemblea è un passaggio fondamentale e necessario per arrivare all'approvazione del bilancio regionale, che è davvero un atto indifferibile e urgente: lo è per i cittadini e le imprese che lo aspettano. Non possiamo creare una paralisi di questo tipo: per questo chiedo a tutti di andare al di là dello steccato del proprio partito, perché è la Valle d'Aosta che sta aspettando le risposte che sono contenute nel bilancio. Chi si astiene, oggi, non permette al bilancio di essere portato all'attenzione di quest'Aula.»

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano ha annunciato il proprio voto a favore: «Nel corso degli anni passati in questo Consiglio altre volte ho dovuto esprimermi in merito a surroghe di colleghi e ho sempre votato a favore e anche questa volta, coerentemente con quanto ho sempre fatto, voterò a favore delle surroghe. Non ho alcun titolo per giudicare, perché noi non dobbiamo giudicare. La surroga è un voto su verifiche tecniche fatte dagli uffici. Ho dei dubbi che questo voto sia determinante per l'approvazione del bilancio ma, coerentemente con quella che è sempre stata la mia posizione, ritengo che chi è stato votato dai cittadini, debba avere la possibilità di far sentire la propria voce in Consiglio. E quindi voterò per la surroga.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha dichiarato: «Le conseguenze della mancata approvazione del bilancio regionale corrispondono a una paralisi, ma qualcuno non ha evidentemente ben chiari i meccanismi della macchina amministrativa. È facile pensare di poter dire tutto ciò che si vuole, tacciando di incapacità e inefficienza, incolpando di non sapersi assumere responsabilità. Noi stiamo gestendo un percorso difficile, cercando una giusta reazione per garantire le risposte alla comunità. Chi gestisce il bene pubblico deve avere la capacità di traghettare verso il futuro e di venire incontro alla popolazione. Ma da questo dibattito emerge poca attenzione e l'intenzione di non volersi assumere delle responsabilità: un atteggiamento da condannare, indipendentemente da quale sarà il prosieguo.»

Il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani ha sottolineato: «Le persone che si sono dimesse sembra sapessero da molto tempo di essere indagate, eppure non hanno detto niente. Oggi, chiedete a noi un'assunzione di responsabilità, ma il senso di responsabilità dovevano averlo le persone che si sono dimesse.  Non chiedete a noi di approvare la surroga, perché state dimostrando ancora una volta che state tirando a campare.»

Il Consigliere di Rete Civica-Alliance Citoyenne, Alberto Bertin, definita «scandalosa la notizia della mancata costituzione di parte civile della Regione nel processo Geenna» ha osservato: «Dare piena validità al Consiglio è una necessità per poter procedere all'approvazione del bilancio in una seppur grave situazione di crisi politica. Non avrei votato, come fatto in passato, se i Consiglieri entranti fossero stati direttamente coinvolti in questioni riguardanti il processo elettorale e la libera espressione del voto.»

Il Presidente della Regione Testolin, intervenendo sulla mancata costituzione di parte civile, ha detto: «Rigetto le illazioni rispetto all'accaduto, per il quale peraltro abbiamo subito chiesto una memoria all'Avvocato che ci è stata fornita per ora in maniera parziale, in attesa delle motivazioni del rigetto.»

 

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