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Communiqué n° 720 de 3 décembre 2019

Approvato il disegno di legge che modifica gli interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo

Adunanza consiliare del 2 e 3 dicembre 2019: conclusi i lavori

Nella seduta consiliare del 3 dicembre 2019, il Consiglio Valle ha approvato, con 31 voti a favore (AV, UV, SA, PNV-AC-FV, RC-AC, Lega VdA, M5S, ADU-VdA) e 3 astensioni (Mouv' e GM), il disegno di legge del Governo regionale che modifica gli interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo (legge regionale n. 84/1993).

È stato poi votato all'unanimità, così come emendato, un ordine del giorno di Lega VdA, Mouv', GM e ADU-VdA volto a impegnare il Governo regionale a illustrare alle Commissioni competenti entro fine febbraio un documento di analisi nel quale siano adeguatamente illustrate le intenzioni in materia di ricerca e sviluppo.

Il provvedimento, che si compone di due articoli, «consentirà ad un maggior numero di aziende valdostane di partecipare ai benefici introdotti dalla normativa vigente - ha spiegato il Consigliere Giovanni Barocco (UV), relatore in Aula del provvedimento -. Il processo di ricerca richiede un'attenzione particolare per rendere il tessuto economico sempre più competitivo in un contesto economico internazionale sempre più complesso. La ricerca permette di dare risposte anche a tanti giovani, evitando la cosiddetta "fuga dei cervelli". In Valle d'Aosta non deve essere finalizzata a progetti a termine, ma con una programmazione strategica pluriennale: la ricerca deve essere strutturata ed è un tema meritevole di una riflessione più approfondita da parte dell'Amministrazione regionale, per avere una strategia a lungo termine. Un esempio potrebbe essere l'istituzione di un centro di ricerca regionale unico.»

Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha affermato: «Siamo a favore di questa modifica di legge perché permette di proseguire un percorso importante. Di fondo però manca una strategia di base, forse si sono anche sottovalutate le potenzialità della ricerca. Ma ci sono tanti modi di fare ricerca: per prima cosa, dobbiamo capire la direzione da seguire. La ricerca in ambito sanitario, ad esempio, potrebbe essere un volano per il reperimento di risorse professionali, ma potrebbe anche essere sviluppato un progetto di ricerca di montagna, magari sui rischi idrogeologici. Questo è un intervento di manutenzione normativa per far proseguire un percorso, ma non possiamo più perdere occasioni, dobbiamo pensare ad una razionalizzazione dei fondi destinati alla ricerca, dobbiamo focalizzare la strada da intraprendere in un'ottica di efficacia ed efficienza

L'Assessore alle attività produttive, Renzo Testolin, ha riferito: «Questa norma non è stata mai modificata dal 2000, ma oggi ovviamente la realtà è cambiata. È una modifica che permette di allargare la possibilità di finanziare anche delle iniziative che non dipendono squisitamente dal sistema produttivo ma che coinvolgono centri di ricerca esulanti dalle pertinenze aziendali. È un progetto che nasce da lontano, è stato riproposto dal Governo che ci ha preceduti e che noi sposiamo perché denota ottime opportunità per la nostra Regione

L'Assessore agli affari europei Luigi Bertschy ha rappresentato «la necessità di indirizzare l'attività di ricerca in maniera più organizzata. Il quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile 2021/27 evidenzia le criticità attuali e propone un indirizzo politico volto al miglioramento della governance e delle azioni

L'Assessore alla ricerca, Chantal Certan, ha osservato: «Una razionalizzazione è fondamentale per un intervento sinergico e più coerente con le potenzialità già presenti sul territorio. Va data una direzione, anche per non perdere tutto il lavoro già fatto e penso ad esempio al Centro di ricerca in campo linguistico, al Centre d'études francoprovençales o ad altri Centri che stanno conducendo azioni di ricerca in campo didattico-pedagogico e si occupano della formazione degli insegnanti o dei futuri insegnanti

Annunciando l'astensione del gruppo Mouv', il Consigliere Elso Gerandin ha dichiarato: «Non vogliamo entrare nel merito del provvedimento, anche perché ci sembra che ci siano visioni diverse all'interno della maggioranza stessa. Il problema quindi è di metodo: ci preoccupa la mancanza di coordinamento tra le diverse realtà coinvolte, con l'assenza di un coinvolgimento trasversale

Il Consigliere Giovanni Barocco (UV) ha replicato: «Tutti crediamo nella ricerca, dobbiamo far tesoro delle esperienze del passato e porre maggiore attenzione al tema. Mi sento rassicurato dagli interventi nel dibattito e riaffermo che questa legge andrà a fornire risposte al tessuto economico valdostano

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha infine rimarcato: «Non si può non essere d'accordo a parlare di ricerca e a promuoverla. Questo, d'altronde, è il futuro. Riscopriamo una propensione alle attività di ricerca nella nostra Regione, avvalendoci di eccellenze già presenti e sfruttando le potenzialità del territorio

I lavori sono conclusi: il Consiglio tornerà a riunirsi da lunedì 16 a giovedì 19 dicembre 2019.

 
SC-MM-DJ