Info Conseil

Communiqué n° 408 de 4 juillet 2019

Interpellanza sull'edilizia scolastica

Seduta consiliare del 4 luglio 2019

Il gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA, nel corso della seduta consiliare del 4 luglio 2019, ha interpellato il Governo per conoscere la visione strategica complessiva dell'edilizia scolastica per il prossimo futuro.

«La situazione dell'edilizia scolastica si presenta esplosiva anche in vista del prossimo anno scolastico - ha sottolineato la Consigliera Daria Pulz -: il Liceo scientifico Edouard Bérard di Aosta ha dovuto traslocare da un anno per l'adeguamento alle norme antisismiche ma i lavori non sono ancora stati avviati, obbligando a peregrinazioni docenti e studenti da una parte all'altra della città; per l'ex sede dell'Istituzione Maria Adelaide di via Torino, ormai in stato di abbandono, non si sta procedendo con alcun progetto di recupero. Una situazione che preoccupa molto i diversi collegi docenti, gli studenti e le loro famiglie e che mette in luce l'incapacità quarantennale di dedicare alla scuola tutta la centralità che merita da parte della politica

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha risposto: «La programmazione logistica per l'anno scolastico 2019/2020 è stata avviata sulla base della definizione del numero di classi formate secondo l'organico di diritto e l'assegnazione delle sedi non dovrebbe presentare variazioni

Circa i motivi dei ritardi degli interventi al Liceo Bérard, l'Assessore Certan ha parlato dei tempi di approvazione del progetto esecutivo «approvato dalla Giunta regionale il 24 agosto 2018», dettagliando le fasi di affidamento dei lavori, «per cui si è scelto di procedere secondo il criterio economicamente più basso e non dell'offerta economicamente più vantaggiosa anche per contrarre i tempi di affido che si sono prolungati fino allo scorso mese di maggio, essendo stati condizionati dalla mancanza di risorse nei capitoli e dall'attesa della concessione di contributi statali. Inoltre, il contratto non poteva essere sottoscritto prima dell'avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, pena la perdita del contributo statale; abbiamo anche dovuto approvare la deliberazione relativa alla variazione di bilancio, poiché non ci erano risorse sui capitoli

L'Assessore all'istruzione ha quindi specificato: «La Giunta regionale ha deciso di procedere alla verifica tecnica dei presupposti e degli impatti connessi alla realizzazione della struttura prefabbricata in regione Tzamblerlet, acquisendo al contempo gli elementi tecnici ed economici per valutare i costi diretti e indiretti connessi a soluzioni alternative, con particolare riguardo alla ristrutturazione della sede di via Torino. La relazione degli esperti incaricati sarà a breve consegnata, permettendo una valutazione da parte degli Assessorati competenti

«I prossimi mesi ci consentiranno di delineare la strategia complessiva per il futuro - ha concluso Chantal Certan -. Infatti, la questione di realizzare o meno la scuola di Tzamberlet e la scelta di ristrutturare o meno la sede di via Torino sono dirimenti per risolvere la tematica più generale dell'assetto definitivo e complessivo delle strutture scolastiche che ospitano le scuole secondarie di secondo grado ad Aosta. I risultati della verifica cui ho già fatto riferimento ci forniranno gli elementi per disegnare definitivamente la mappa delle sedi per il prossimo futuro. Gli obiettivi che l'Assessorato si è posto per risolvere le criticità riguardano l'accorpamento in una o due sedi degli indirizzi di ciascuna Istituzione scolastica, l'adeguamento normativo di tutti gli edifici, l'incremento degli spazi per le scuole più in sofferenza e dell'offerta di strutture residenziali per studenti. Inoltre, sono state avviate le attività pianificatorie per la ristrutturazione della sede di via Festaz e del complesso Saint-Bénin, nonché l'ampliamento della sede di via Chavanne

La Consigliera Daria Pulz ha osservato: «Si evidenzia ancora una volta la mancanza di lungimiranza, di visione d'insieme di progettualità, in particolare per le scuole superiori di Aosta. La situazione dell'edilizia scolastica appare contorta e preoccupante. Forse non è proprio fuori luogo fare un collegamento con il dato del 14% relativo all'abbandono scolastico da parte dei ragazzi nell'età dell'obbligo. Mancano spazi, ci sono troppe succursali in sedi infelici. Non si tiene conto che le aule necessarie non corrispondono tout court alle classi: risultano sacrificati i laboratori e gli spazi per alunni con bisogni specifici o che non frequentano le ore di religione cattolica. La struttura di via Torino necessita di adeguamenti, ma sarebbe un gravissimo errore darle un'altra destinazione non scolastica, che non le sarebbe propria. Non sottovalutiamo il fatto che si rischia di provocare una guerra tra poveri, un tira e molla tra dirigenti scolastici, che invece gradirebbero una ricognizione super partes per distribuire equamente gli spazi adeguati ad ogni scuola

 
 
MM