Info Conseil

Communiqué n° 396 de 3 juillet 2019

Interrogazione sull'attuazione del progetto "Open source"

Seduta consiliare del 3 luglio 2019

Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 3 luglio 2019, il gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne ha affrontato il tema dell'attuazione del progetto "Open Source", chiedendo quali fasi della migrazione verso questi sistemi informatici siano stati attuati e quando il progetto verrà concluso.

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, nella risposta, ha sottolineato che «l’intendimento del Governo regionale è di proseguire nel percorso intrapreso, sulla base delle risultanze del documento di analisi e delle attività già avviate, che non sempre hanno dato esiti completamente positivi e hanno richiesto un adeguamento degli applicativi. Non appena si avrà certezza di aver individuato le soluzioni per superare tutte le criticità registrate nel corso della rilevazione, potranno essere stanziate, a partire dal bilancio 2020, le risorse necessarie per definire il processo di migrazione (circa 216 mila euro). Il tempo ipotizzato per gli interventi è di circa 24 mesi.»

Il Presidente Fosson ha poi ripercorso le varie fasi, a partire dal 2016 quando è stato approvato lo studio di fattibilità realizzato dalla società INVA, finalizzato all’introduzione, presso l’Amministrazione regionale, di soluzioni open source come strumenti di produttività individuale. «Nello specifico - ha spiegato Fosson -, è stata evidenziata, in linea generale, la fattibilità di migrazione dei prodotti commerciali Microsoft Office verso software di tipo “Open Source", indicando come soluzione preferibile l’utilizzo di LibreOffice. La società INVA Spa ha concluso nel luglio 2018 la sua analisi, raccogliendo in un documento anche i risultati emersi dopo aver sottoposto agli utenti regionali, in due momenti diversi, alcuni questionari. Sono state quindi evidenziate alcune criticità in termini di compatibilità, in particolare su applicativi sviluppati con tecnologia Microsoft ACCESS, ragione per cui sarà comunque necessario mantenere circa 250 postazioni (oltre il 10% del totale) con tale sistema. Altre criticità interesserebbero i documenti generalmente forniti da soggetti esterni all’Amministrazione regionale. In questi casi INVA propone di richiedere al soggetto esterno la possibilità di utilizzare formati gestibili dall’Amministrazione, eventualmente su alcune postazioni condivise sulle quali mantenere Microsoft Office installato. Il documento di INVA evidenzia l’obiettivo di ridurre le licenze Office da 2500 a 250 e di adottare nuovi formati standard per i documenti, delineando le macro fasi del processo di migrazione. Il Dipartimento Innovazione ed agenda digitale ha quindi operato sui seguenti fronti: installazione di LibreOffice su tutte le postazioni regionali che nell’ambito delle regolari attività di sostituzione dei PC degli utenti vengono aggiornate, come prassi operativa, alle nuove versioni di LibreOffice; riprogettazione/riscrittura di alcuni applicativi per renderli compatibili con la suite LibreOffice, tra cui il sistema di gestione delle pratiche dei disabili (ARDI), avviata nel 2017 e attualmente in produzione.»

Il Capogruppo di RC-AC, Alberto Bertin, ha replicato: «È un argomento del quale mi sono interessato da tempo e che ritengo di particolare importanza perché non è solo uno strumento per costruire un sistema partecipativo, ma perché può portare a significativi risparmi alle amministrazioni grazie alla transizione dai sistemi proprietari al software libero. Siamo in una fase di spending review: questo sarebbe stato un modo per avere economie di almeno mezzo milione di euro. Molte Regioni italiane ed europee, tra le quali la Baviera, hanno il progetto di migrare integralmente verso l'open source. È un modo innovativo per immaginare l'Amministrazione. Sollecito quindi a intraprendere un percorso lineare per raggiungere l'obiettivo il più presto possibile, che fino ad ora ha funzionato a singhiozzo dopo l'impegno del 2015 da parte del Consiglio e lo studio di fattibilità realizzato da INVA. Avremmo potuto essere la prima Regione in Italia, ma vista la tempistica non lo saremo. Su questo progetto bisognerà anche coinvolgere gli enti territoriali per far sì che tutto il sistema valdostano si orienti in questa direzione. Non è semplice, ma bisogna intraprendere questo percorso con convinzione per le evidenti ricadute positive in termini di risparmio.»

I lavori sono sospesi e riprenderanno domani, giovedì 4 luglio, alle ore 9.00.

 
 
SC