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Communiqué n° 387 de 3 juillet 2019

Approvata una mozione sul fenomeno degli atti anticonservativi

Seduta consiliare del 3 luglio 2019

Alla ripresa dei lavori del Consiglio Valle del pomeriggio del 3 luglio 2019, l'Assemblea ha discusso una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, che ha voluto affrontare il fenomeno degli atti anticonservativi commessi annualmente in Valle d’Aosta.

Il testo, così come emendato su proposta dell'Assessore Baccega, è stato approvato all'unanimità e impegna l’Assessore alla sanità ad adottare le misure necessarie affinché il fenomeno sia analizzato anche sulla base di criteri maggiormente analitici e a relazionarne alla Commissione competente entro il 30 novembre 2019.

Nell'illustrazione, il Consigliere Roberto Luboz, ricordato che «Elsa Triolet ha scritto: "Il n'y a pas de suicides, il n'y a que des meurtres"» ha affermato: «Il tasso dei suicidi è un potente indicatore del disagio della società. È quindi opportuno approfondire con un'attenta analisi questo fenomeno, la cui incidenza è nettamente superiore alla media italiana.  Questo è un disagio dell'intera comunità, perché quelle morti sono un rimprovero a tutti noi, perché non abbiamo fatto abbastanza, non abbiamo ascoltato il grido di dolore che sale dalla nostra terra. Purtroppo, si sta condannando all'asfissia il Servizio di salute mentale dell'USL. Noi, per riprendere la citazione fatta, vogliamo tuttavia essere persone che aiutano altre persone

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha fornito nuovi dati: « Nel 2018 in Valle d'Aosta si sono verificati 24 suicidi (16 maschi e 8 femmine), nel primo trimestre 2019 i casi sono stati 8 (4 maschi e 4 femmine), di cui  2 con di più di 90 anni. Emerge quindi che ad essere coinvolti maggiormente sono i maschi, con un'età media decisamente alta. Nel 2018 due casi sono stati associati all'omicidio del congiunto, una persona non era residente in Valle, 8 superiore ai 70 anni; rispetto alla residenza, 5 casi in un solo Comune della Plaine, 4 ad Aosta, i restanti distribuiti sul territorio. Circa il 30% (con disturbi bipolari e depressione) dei deceduti non era conosciuto dal dipartimento di salute mentale, il restante 70% non aveva mai avuto alcun rapporto con servizi. Per il 2019, soltanto tre soggetti erano in carico al Dipartimento

«Negli anni della crisi - ha proseguito l'Assessore Baccega - si sono incrementati i ricoveri, partendo dal 2010 con 15 casi fino ai 29 casi del 2018. È importante precisare che i tentativi spesso sono una richiesta di aiuto e non volontà di morte. Attraverso il ricovero è possibile una presa in carico ambulatoriale. Il suicidio, infatti, è spesso il risultato estremo di condotte dannose per la salute ed è la seconda causa di morte dopo gli incidenti per la fascia 15-19 anni

L'Assessore si è quindi soffermato sulle azioni poste in essere, «dagli interventi per la prevenzione, anche con l'attivazione di un ambulatorio per gli adolescenti, all'implementazione dell'organico dei medici del Dipartimento di salute mentale, che non abbiamo di certo voluto condannare, ma purtroppo, per il reperimento di medici psichiatri, ci troviamo di fronte a una crisi nazionale. Resta massimo il nostro impegno per affrontare questo fenomeno, a partire dalla sensibilizzazione della cittadinanza

Le Conseil a aussi rejeté l'inscription d'une résolution qui sollicitait l'adoption de la part des Conseillers régionaux d'un comportement et d'un langage respectueux du rôle qu'ils recouvrent. Le texte a obtenu 21 voix à faveur (AV, UV, SA, PNV-AC-FV, RC-AC, ADU-VdA, Russo et Nasso du M5S) contre les 24 voix nécessaires; 12 contraires (Lega VdA, Mouv', Mossa et Vesan du M5S); 1 abstention (GM).

SC-MM