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Communiqué n° 359 de 13 juin 2019

Approvate tre mozioni: sostegno natalità, divieto del glifosato e registrazione del testamento biologico

Seduta consiliare del 13 giugno 2019

Nella seduta pomeridiana del 13 giugno 2019, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità tre mozioni, la cui discussione è stata rinviata dalla scorsa adunanza.

La prima mozione, così come emendata su proposta dell'Assessore Certan, è stata presentata dal Movimento 5 Stelle per porre l'accento sul sostegno della natalità e sulla conciliazione tra lavoro e famiglia. Il testo impegna la Giunta regionale ad analizzare entro la fine del 2019 nelle competenti Commissioni consiliari le azioni in materia di politiche del lavoro, di politiche della famiglia e di istruzione da mettere in atto al fine di implementare misure concrete di articolazione delle responsabilità familiari e lavorative, per prendere in carico il problema della riduzione della natalità nella nostra regione.

Nell'illustrazione, la Consigliera Maria Luisa Russo ha sottolineato come «dal 2015 al 2018 il numero di parti nella nostra regione sia diminuito di 100 unità; le iscrizioni alla scuola d'infanzia sono diminuite di circa 350 unità in due anni scolastici. I nostri paesi più piccoli rischiano lo spopolamento. Per tutti questi motivi, riteniamo indispensabile definire, entro la fine del 2019, le azioni strutturali prioritarie, quali Assessorati e quali professionalità coinvolgere per prendere in carico il problema della riduzione delle nascite, in aggiunta alla riduzione degli oneri a carico delle famiglie per i servizi alla prima infanzia che non può essere l'unico strumento di sostegno

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha risposto a nome della Giunta regionale: «Per quanto attiene all'ambito scolastico, queste tematiche sono oggetto di attenzione per mettere in atto misure più puntuali, a breve e lungo termine. Nel corso del 2019 sarà effettuata un'analisi di dettaglio sulle scuole di montagna ma anche sugli altri plessi dislocati sul territorio per valutare gli interventi a tutela delle scuole e delle pluriclassi. Anche le strutture dell'Assessorato alla sanità si stanno adoperando per il benessere delle famiglie; è in itinere l'elaborazione di piani programmatici per giungere ad un modello trasversale per i vari Assessorati, venendo incontro ai nuovi bisogni, spaziando, a titolo esemplificativo, dalle valutazioni sui cambiamenti di orario di lavoro, ai finanziamenti per i caregiver, passando dalla sfida di riuscire a mantenere donne e madri nel mondo del lavoro. Ogni Assessorato è pronto a discutere in Commissione

Vietare l'utilizzo del diserbante contenente glifosato è l'obiettivo della seconda mozione, presentata dal gruppo ADU-VdA e poi emendata su proposta degli Assessori all'ambiente e all'agricoltura. Il nuovo testo, sottoscritto anche dai gruppi M5S, RC-AC, UV, Mouv' e AV, impegna il Governo regionale a costituire nei prossimi trenta giorni un tavolo di lavoro interassessorile che coinvolga una rappresentanza degli enti strumentali dell'Amministrazione regionale, degli Enti locali nonché delle associazioni del territorio, per predisporre entro tre mesi una relazione che indichi le alternative da utilizzare rispetto all'uso dei diserbanti contenenti il principio attivo del glifosato. Lo scopo è quello di diffondere una nuova filosofia di tutela dell'ambiente e della salute, che renda partecipe l'intera comunità valdostana con le modalità che il tavolo stesso indicherà, a partire dall'illustrazione nella Commissione competente del documento al fine di evidenziare le precise azioni da mettere in campo, concordandole con tutti gli attori interessati nel più breve tempo possibile entro il 2019.

 

La Consigliera Daria Pulz ha espresso «grande soddisfazione per essere giunti a un accordo per la predisposizione di questo emendamento che ha permetto l'approvazione all'unanimità della nostra mozione. Presentandola, oltre a tendere alla formale richiesta di non utilizzare sul territorio regionale diserbanti contenenti glifosato, il nostro obiettivo è di concordare con tutti i Comuni, attraverso il CPEL, azioni comuni per vietare l’utilizzo, pubblico e privato, del glifosato, di cui non dimentichiamo che sarebbe stata accertata la pericolosità per la salute umana, animale e vegetale da parte di diversi team di scienziati. Sottolineiamo poi l'importanza che tutta la popolazione sia messa in seguito a conoscenza di questo divieto, ad esempio attraverso l'emanazione di un’ordinanza. Infine, a nostro avviso deve continuare a essere garantito un monitoraggio, costante e approfondito, dell’acqua e della sicurezza alimentare sul territorio regionale

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, riconoscendo l'importanza del tema, ha affermato: «Abbiamo convenuto di riunire subito gli attori principali per fare una fotografia di ciò che si è già fatto e di ciò che si sta facendo, in modo poi da concordare le azioni da mettere in campo. Questa nuova impegnativa racchiude il percorso da seguire, anche per giungere a nuove azioni e misure da mettere in campo. Ci assumiamo inoltre l'impegno a verificare le modalità di svolgimento dei controlli

L'Assessore all'agricoltura, Laurent Viérin, ha aggiunto: «La necessità di affrontare l'argomento e sensibilizzare la comunità è ancora più attuale. Questa è una proposta operativa, innanzitutto per monitorare quanto è già stato fatto, che peraltro ci segnala che la situazione valdostana è tranquilla. Tuttavia esistono situazioni ancora desuete che presuppongono azioni concrete, ad esempio per l'abbattimento dell'uso dell'ammoniaca a favore di enzimi totalmente naturali. L'idea è di lavorare sull'evoluzione delle pratiche rurali ed agricole in un'ottica di messa a disposizione delle nostre aziende delle nuove tecniche

Attivare le necessarie procedure per la registrazione nel Fascicolo Sanitario Elettronico delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) depositate, il cosiddetto testamento biologico, curando la tutela della riservatezza di tali dati e, solo in caso di incapacità di autodeterminazione del soggetto, la loro apertura da parte delle strutture sanitarie che lo hanno in cura: questo l'impegno della terza mozione, firmata dal gruppo RC-AC.

Nell'illustrazione, la Consigliera Chiara Minelli ha richiamato «la normativa vigente, secondo cui ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può, attraverso apposite DAT, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Le DAT devono essere redatte per atto pubblico, o per scrittura privata autenticata, ovvero consegnate all'Ufficio di Stato civile del proprio comune di residenza. In Valle d'Aosta la norma stabilita dal CELVA in merito è complessa e, essendo gli uffici chiusi nel fine settimana, diventa impossibile l'acquisizione in caso di urgenza. Si può ovviare a questo problema con la decisione di inserire il testamento biologico nel FSE, azione che va anche nella direzione della semplificazione burocratica

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha ritenuto condivisibile la mozione, assumendo l'impegno «di attivare le procedure per la registrazione nel Fascicolo sanitario delle DAT depositate, curando le dovute tutele di riservatezza, tenuto conto che il 6 giugno il Garante della privacy ha dato il via libera allo schema di decreto di inserimento nelle banche dati nazionali, individuando le modalità di interfacciabilità tra le banche dati nazionali e quelle regionali

 


MM