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Communiqué n° 357 de 12 juin 2019

Iniziata la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore regionale alla sanità

Seduta consiliare del 12 giugno 2019

Nella seduta pomeridiana del 12 giugno 2019, il Consiglio Valle ha iniziato la discussione generale sulla mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Mauro Baccega, depositata il 6 giugno scorso dai Consiglieri dei gruppi Mouv' e Lega Vallée d'Aoste.

Ha illustrato il testo il Consigliere del Mouv' Roberto Cognetta, che ha sottolineato: «I settori della sanità e delle politiche sociali, che rivestono per la Valle una fondamentale importanza, sono da anni in crisi, ma il palese immobilismo della gestione Baccega non ha fatto che acuire le criticità strutturali e organizzative dell'Assessorato.» Ha poi evidenziato «la mancanza di azione sulla legge che dovrebbe riorganizzare i servizi agli anziani e che dovrebbe fermare la strisciante e continua privatizzazione messa in campo dalle Unités des Communes, la lunghezza eccessiva delle liste di attesa sia per gli esami diagnostici sia, soprattutto, per gli interventi chirurgici e per le terapie post-operatorie, l'elevato numero di suicidi, le infezioni ospedaliere, l'inadeguatezza delle apparecchiature medicali e diagnostiche nonché la prassi consolidata del ricorso al manuale politico Cencelli per gli incarichi affidati in diversi reparti dell'ospedale regionale.» Per il Consigliere Cognetta, «la sanità valdostana è un problema politico, perché è stata gestita in modo politico, come un serbatoio di voti, e l'Assessore Baccega è responsabile di questa situazione di crisi.»

Per il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, «sembra di assistere al gioco del tiro al bersaglio, che comincia con l'Assessore Baccega per poi impallinare tutti gli altri. Mi chiedo come in cinque mesi, l'Assessore abbia potuto generare la situazione di crisi della sanità valdostana che è incancrenita da anni. Non credo che siano queste le vere motivazioni della mozione di sfiducia, bastava mettere la sola che sta alla sua base: far cadere la Giunta. Avremmo evitato tutta questa discussione. Detto questo, se eravamo contrari di ritornare al voto fino all'elezione del Consigliere Peinetti perché la nuova legge elettorale non era ancora in vigore, oggi siamo d'accordo di ridare la parola ai cittadini. Quindi, visto l'esito delle elezioni europee e constatato che gli equilibri si sono totalmente capovolti, noi voteremo a favore della sfiducia all'Assessore.»

Per il Capogruppo del Mouv', Stefano Ferrero, «il tenore delle dichiarazioni dell'Assessore Baccega in una conferenza stampa sulla sanità valdostana mi hanno convinto a firmare la mozione di sfiducia: infatti, l'Assessore non ha il minimo senso della gravità della situazione, dove fra un po' mancheranno medici e infermieri e se tutto regge è grazie ad una serie di persone di buona volontà. Pochi anni fa, c'è stato un taglio di 20 milioni di euro e l'allora Assessore Fosson aveva storto il naso perché sapeva che quella era una ghigliottina che avrebbe decapitato la sanità. Se non si mette mano al portafoglio e non si fa una riorganizzazione seria, la situazione non farà che peggiorare. La mozione è super motivata e chiunque deve votarla perché siamo al limite del disastro e questo non è perdonabile.»

Il Consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani ha aggiunto: «La sanità valdostana va malissimo sotto molti profili. Il costo pro capite della sanità è di 3.240 euro l'anno e risulta essere il più caro d'Italia; il costo medio dei ticket sanitari in Italia è di 49,1 euro a persona mentre il valdostano ne spende 90 e siamo i primi in classifica; abbiamo una speranza di vita media di 65 anni che pone la Valle d'Aosta tra le ultime regioni; per le morti evitabili, siamo la terz'ultima Regione in italiana. Non abbiamo più l'Osservatorio epidemiologico che consentiva di realizzare studi sulla sanità anche in collaborazione con altri enti, le liste d'attesa si sono prolungate all'eccesso. La classifica della salute ci dice che siamo al 54° posto su 108; per la prevenzione siamo quindicesimi su 21; siamo tra le Regioni che non garantiscono i Livelli essenziali di assistenza. Da queste classifiche si evince che costiamo più di tutti e otteniamo meno di tutti. Abbiamo quindi deciso di presentare questa mozione perché il primo compito di un amministratore è quello di avere contezza dei problemi per poi risolverli: se l'Assessore Baccega non li percepisce, come fa ad affrontarli?»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha parlato di «motivazioni solide, con alla base dati certi. In merito alle responsabilità dell'Assessore Baccega, richiamo un'iniziativa ispettiva che avevo presentato relativamente ai bandi per le commissioni di accertamento dell'invalidità: in questo caso, la risposta che mi era stata fornita in Aula è stata ampiamente smentita da enti e uffici competenti. Ma gli esempi di inadempienza dell'Assessore sono molteplici, non sa neppure che i Sindacati hanno minacciato uno sciopero e ha dimostrato di non saper essere sul pezzo in diverse questioni. Per questo, non deve più ricoprire questa carica.»

Per il Capogruppo di ADU-VdA, Daria Pulz, «è evidente la strategia di Mouv', della Lega e di soggetti esterni a questo Consiglio, cioè bloccare l'attività dell'Aula, alla faccia della paventata vivacità politica, facendo cadere uno dopo l'altro gli Assessori per arrivare alle elezioni anticipate. ADU ha già detto che questo Governo è delegittimato dal 23 gennaio 2019, ma a questi metodi non ci sta. Vogliamo utilizzare il tempo, pagato dai cittadini, lavorando a pieno ritmo, non ci interessano complotti, giochi di società guerrafondai. La nostra strategia su questa scacchiera non prevede l'arrocco sulla torre. Baccega non può essere la causa unica della crisi della sanità valdostana, che peraltro amministra da soli cinque mesi. Certo che il comparto sembra essere in caduta libera, ma non possiamo usare la salute, il bene più prezioso per tutti, per far cadere il Governo. Noi continueremo a lavorare con tutto l'impegno di cui siamo capaci, in Aula e nelle Commissioni, non vogliamo essere la gamba di legno della maggioranza o l'ago della bilancia; per noi è vincolante il programma con cui ci siamo presentati alle elezioni. La nostra sarà un'astensione convinta: non è un atto di irresponsabilità, è un atteggiamento attivo di chi vuole fare opposizione senza far sconti a nessuno, ma senza essere mai distruttivi né arroganti e anche con la capacità di ringraziare quando se ne presenti il caso

La Capogruppo di Alliance Valdôtaine, Patrizia Morelli, ha rilevato che «all'interno dei proponenti stessi ci sono approcci diversi. Un approccio è legato alla lettura dei rapporti sulla sanità e dà la possibilità di avere un quadro e di confrontarsi su dati, che per quanto ci riguarda sono in chiaroscuro, come per le altre Regioni. Questo approccio si fonda su un'analisi e ha una sua ragione d'essere. Rileviamo che si sottolinea come il costo della sanità valdostana sia elevato, ma non si dice che questo dato è formato da due componenti: uno dalla spesa pubblica, di 2000 euro, l'altro dalla spesa privata. È evidente che una realtà di montagna con dei piccoli numeri ha costi maggiori, perché paga il prezzo di una conformazione territoriale che complica le cose e di questo la Regione deve farsi carico. L'altro approccio è quello evocato dalla collega Pulz, ossia del tiro al bersaglio: l'Assessore è meritevole di sfiducia perché non è abbastanza umile. Ma questo approccio è assolutamente strumentale e anche se la sanità è un settore che deve essere sempre tenuto sotto la lente di ingrandimento, l'Assessore Baccega non può diventare il capro espiatorio di una situazione critica che dura da anni. La mozione è irricevibile e certamente non è questo l'approccio corretto per affrontare un tema come la sanità che attiene alla sfera più sensibile della vita dei cittadini

La Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) ha evidenziato: «Non abbiamo votato il collega Baccega alla carica di Assessore alla sanità, così come non avevamo votato l'Assessora della maggioranza a guida leghista, perché ritenevamo necessario individuare una persona competente e addentro alla materia; è stato un errore nominarlo, ma questa mozione di sfiducia è palesemente strumentale, non si preoccupa del miglioramento del comparto socio sanitario. Avrebbe potuto essere condivisibile, se nel testo non ci fosse stato solo un elenco di problemi e carenze, ma si fosse impegnato l'Assessore a compiere determinati atti o spiegare in Commissione cosa sta facendo e cosa intende fare. È inaccettabile affermare che la speranza di vita in Valle d'Aosta sia diminuita da quando Baccega è Assessore, così come sostenere che lui non abbia fatto nulla per evitare i suicidi. Tecnicamente, questa mozione di sfiducia non sta in piedi perché non rispondente ai requisiti di legge. Non ci prestiamo ad iniziative strumentali prive di motivazioni solide. Pertanto, questa mozione di sfiducia non avrà il nostro appoggio, così come non lo avranno eventuali altri atti che mirano alla paralisi del Consiglio creando una situazione di sfascio. Noi quindi ci asterremo

Per il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine, Alessandro Nogara, «il passaggio che fa specie è questo: in sei mesi l'Assessore Baccega avrebbe dovuto ribaltare la sanità. Un settore che deve avere un'attenzione particolare, ma i cui problemi si sono sommati negli anni anche a causa dei tagli che ci sono stati. Io credo che sia esagerato togliere la fiducia ad un Assessore per le motivazioni illustrate dai proponenti

Il Vicecapogruppo del M5S, Luigi Vesan, ha aggiunto: «Nella mozione sono stati citati tanti numeri, senza però indicare l'anno di riferimento. Ovviamente, tutti i dati statistici dovrebbero riguardare il periodo temporale in cui è stato in carica Baccega. Questo atto è pertanto solo strumentale, come peraltro evidenziato sui social network dal primo firmatario. Secondo noi, questo è semplicemente l'inizio del tiro al piattello

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 13 giugno, alle ore 9.00.

 


SC-MM