«Io vorrei esprimere il mio apprezzamento sulla creatività e originalità con cui avete costruito il vostro modello
di autonomia e il vostro modello di sviluppo.» Con queste parole, il Presidente della Repubblica italiana ha
salutato le autorità riunite a Palazzo regionale, in occasione della sua visita in Valle d'Aosta, il 6 e 7 ottobre
2011. Una visita che si collocava nell'anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e che
ha coinciso con l'apertura dei lavori della Scuola per la democrazia, l'iniziativa nata dal Consiglio regionale
della Valle d'Aosta e dall'associazione Italiadecide, in collaborazione con Anci Giovane.
Le parole del Presidente Giorgio Napolitano hanno fatto eco agli interventi dei Presidenti della Regione,
Augusto Rollandin, e del Consiglio Valle, Alberto Cerise, oltre che del Sindaco di Aosta, Bruno Giordano. I
rappresentanti delle Istituzioni valdostane hanno ricordato al Presidente della Repubblica la «fiera dignità
montanara e il patrimonio identitario e culturale dei Valdostani» così come hanno evocato «l'efficiente
sistema delle autonomie, il senso di responsabilità e le equilibrate politiche di intervento attuate in Valle
d'Aosta.» Hanno rappresentato, così come ribadito dal Presidente Rollandin, «l'autonomia vissuta come un
diritto e un esempio di governo e non come un privilegio.»
Una fitta agenda di impegni ha scandito la visita del Presidente della Repubblica. Al suo arrivo ad Aosta, in
piazza Chanoux, è stato accolto, oltre che dalle massime cariche regionali, da una nutrita rappresentanza
di scolaresche e di associazioni di ex-combattenti e da una folla di cittadine e cittadini. Il tempo di deporre
una corona d'alloro al monumento del Soldato valdostano, scambiare due parole e stringere le mani ai
presenti in prima fila ed era già ora di recarsi nell'aula dell'Assemblea regionale, dove i Consiglieri e gli
Assessori lo aspettavano per un saluto. Il Presidente Cerise, nel presentare uno ad uno gli eletti in Consiglio
regionale, ha fatto un cenno sull'importanza dell'Assemblea legislativa quale «sede della dialettica politica
e spina dorsale della democrazia.» Quindi l'incontro nel Salone delle manifestazioni, alla presenza di tutte le
autorità regionali, comunali, militari e religiose, dove il Presidente Napolitano ha pronunciato il suo discorso.
L'indomani, venerdì 7, il Presidente della Repubblica era atteso alla Scuola per la democrazia, il corso di alta
formazione politica rivolto ai giovani amministratori comunali di tutta Italia, convenuti in Valle d'Aosta per
la terza edizione dell'iniziativa. Il Presidente Napolitano ha risposto alle domande dei giovani, tra i quali due
Consiglieri comunali della nostra regione: Alex Foudon e Monica Meynet. Le tematiche hanno spaziato dal
ruolo del Capo dello Stato alla riduzione dei servizi in un momento di crisi, dalla questione meridionale alla
sopravvivenza della moneta unica europea, dal federalismo al fare politica in un ente locale. Quesiti cui il
Presidente ha replicato senza reticenze e con annotazioni personali, a testimonianza della sua vicinanza nei
confronti delle giovani generazioni che si affacciano al mondo della politica.
Dopo la piazza e le istituzioni, la cultura: la visita del Presidente Napolitano si è infatti conclusa al Museo
archeologico regionale, dove ha potuto ammirare la mostra dal titolo "La Vallée d'Aoste sur la scène -
cartografia e arte del governo dal 1680 al 1860", allestita per celebrare il 150° anniversario dell'Unità
d'Italia. L'esposizione raccoglieva le carte e le mappe antiche che illustrano il territorio regionale
ed è stata frutto della collaborazione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, della Presidenza
della Regione e dell'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura con l'Archivio di Stato di Torino.