Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 342 del 15 febbraio 1989 - Resoconto

OGGETTO N. 342/IX - APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 15 LUGLIO 1982, N. 32: "DISCIPLINA DEI SERVIZI DI TRASPORTO COLLETTIVO DI PERSONE E DI COSE". (Interpellanza)

PRESIDENTE:Do lettura dell'interpellanza in oggetto, presentata dal Consigliere Riccarand ed iscritta al punto 9 dell'ordine del giorno.

INTERPELLANZA

RICORDATO che la legge regionale 15 luglio 1982, n. 32 concernente "Disciplina dei servizi di trasporto collettivo di persone e di cose" prevede la formulazione, da parte della Giunta regionale, e la presentazione al Consiglio regionale di un Piano di bacino di traffico di carattere triennale;

EVIDENZIATO che tale Piano di bacino di traffico rappresenta uno strumento fondamentale per attuare delle concrete scelte di politica dei trasporti, andando al di là delle generiche enunciazioni del Piano regionale dei trasporti;

RILEVATO, altresì, che gli articoli 12 e 13 della citata legge regionale prevedevano la presentazione ed approvazione annuale di una "Relazione sullo stato dei servizi" e di un "Programma dei servizi";

SOTTOLINEATO, inoltre, che gli articoli 19 e 20 della citata legge regionale hanno introdotto l'istituto della "autorizzazione previa" per l'impianto e l'esercizio di trasporti collettivi

AL FINE di avere notizie sullo stato di applicazione della legge regionale 32/82 e sulle intenzioni, a tal proposito, della Giunta regionale;

il sottoscritto Consigliere regionale

INTERPELLA

l'Assessore regionale all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per conoscere:

1) se è finalmente avviata la preparazione del Piano di Bacino di traffico; se intende illustrare alla competente Commissione consiliare le scelte di fondo di tale Piano; quando intende presentare tale piano all'esame del Consiglio;

2) in che modo si intende operare per garantire il rispetto e l'attuazione dell'istituto dell'autorizzazione previa"; in quali casi tale "autorizzazione previa" è stata finora richiesta e concessa; in particolare si chiede di conoscere se la società "Val Veny" ha inoltrato domanda di autorizzazione previa per il progetto di nuova funivia dell'Arp e se la società "Gressoney Servizi" ha presentato domanda di "autorizzazione previa" per il progetto di nuova funivia Stafal-Gabiet;

3) se sono state redatte le "Relazioni sullo stato dei servizi" ed i "Programmi annuali dei servizi" previsti dagli articoli 12 e 13 della citata legge regionale;

4) che cosa si intende fare per dare reale applicazione alla legge regionale 32/82.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (NS):Questa interpellanza è stata presentata per cercare di capire qual è l'attuale stato di applicazione della legge del 1982 sulla disciplina dei servizi di trasporto e per conoscere le intenzioni della Giunta regionale in merito ad una serie di adempimenti previsti dalla legge, che sono di estrema importanza rispetto alla rete dei trasporti in Valle d'Aosta.

Molto dettagliatamente la legge prevede, come principale strumento di disciplina del sistema dei trasporti, un piano di bacino di traffico a carattere triennale, che però non esiste ancora, e quindi con l'interpellanza vorremmo sapere se è stata avviata la fase di preparazione e di predisposizione di questo piano. Sappiamo che lo scorso anno è stato finalmente approvato il piano regionale integrato dei trasporti, però ci è stato detto che il piano regionale integrato costituiva soltanto una cornice, perché le scelte concrete sarebbero state fatte all'interno del piano dei bacini di traffico.

Ci auguriamo quindi che sia stato avviato un lavoro di preparazione, in modo da arrivare quanto prima ad avere questo piano e, sulla base di esso, delle scelte sul tipo di trasporto da privilegiare e sulle integrazioni da realizzare tra i vari tipi di trasporto (rotaia, gomma, impianti a fune...).

Inoltre, gli articoli 12 e 13 della legge del 1982 prevedevano altri due strumenti che avrebbero permesso al Consiglio di avere un quadro d'insieme sempre aggiornato della situazione dei trasporti in Valle d'Aosta. Prevedevano in particolare una relazione annuale sullo stato dei servizi ed un programma dei servizi. Siccome non ci risulta che finora queste relazioni e questi programmi siano stati predisposti, vorremmo avere notizie in merito.

Infine, gli articoli 19 e 20, sempre della legge del 1982, hanno introdotto un nuovo istituto di notevole importanza, che si chiama "istituto dell'autorizzazione previa", cioè in pratica viene previsto che per qualsiasi nuovo impianto di trasporto collettivo (impianto a fune, linea di pullman, linea su rotaia...) sia necessaria una sorta di autorizzazione previa, data dalla Giunta, dopo aver esaminato l'opportunità dell'intervento e dopo aver sentito il parere di un apposito comitato sui trasporti, che è stato istituito in modo da disciplinare in modo organico questi interventi ed evitare che partano interventi scoordinati con altre iniziative sul settore dei trasporti.

Ora, noi abbiamo notato che negli scorsi mesi sono state inoltrate diverse richieste di concessione di nuovi impianti a fune e mi riferisco ai due progetti più importanti, quello dell'Arp, presentato dalla società Val Veny, e quello della nuova funivia Stafal-Gabiet, in Comune di Gressoney La Trinité, che evidentemente necessitano di questa "autorizzazione previa". Mentre ci risulta invece che dei Comuni stiano già procedendo a dare delle autorizzazioni, o comunque a discutere sulla concessione dei terreni e sul taglio degli alberi, ma sembra senza che sia mai stata concessa questa "autorizzazione previa".

Questa interpellanza è stata presentata proprio per avere un quadro complessivo dell'applicazione di questa legge e soprattutto per conoscere come si intendono utilizzare gli istituti da essa previsti.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti, Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (ADP): Prima di rispondere puntualmente alle varie domande, vorrei sottolineare la situazione di estrema incertezza che impera a livello nazionale, nel senso che la materia dei trasporti in questo momento risulta essere una di quelle più complesse e confuse, sia sotto il profilo legislativo, sia sotto il profilo dei finanziamenti, cioè delle decisioni e delle leggi finanziarie nazionali che poi vengono a calarsi e ad incidere sulle scelte in materia di trasporti. Quanto detto fa da "cappello" anche ad alcune situazioni di difficoltà nelle quali ci troviamo per adeguare continuamente la nostra legislazione e comunque i nostri interventi alle decisioni assunte in sede nazionale.

Veniamo alla prima domanda che concerne il piano dei bacini di traffico. Con il visto dell'organo di controllo, apposto in data 17 novembre sull'atto di ratifica, da parte del Consiglio, della deliberazione di approvazione del piano regionale integrato dei trasporti e dei sistemi di comunicazione, si è potuta avviare la fase di predisposizione del successivo documento, che è il piano dei bacini di traffico di cui si tratta.

La predisposizione dei bacini di traffico, che interessa l'intero territorio regionale, è venuta a cadere nello stesso momento in cui sono entrate in vigore le norme annesse alla legge finanziaria del 1989, emanata con decreto-legge del 30 dicembre 1988. Queste norme, attualmente in vigore, modificano sostanzialmente le procedure ed i criteri di organizzazione dei trasporti pubblici, indicati dalla legge dello Stato n. 151 del 1981, che finora è stata una sorta di vangelo per la legislazione concernente i trasporti ed in base alla quale era stata approvata la legge regionale 15 luglio 1982, n. 32. cui ha fatto riferimento il Consigliere Riccarand.

Le norme del decreto del 30 dicembre 1988, annesse alla legge finanziaria del 1989, impongono alle Regioni di predisporre il piano dei bacini di traffico entro il 30 settembre 1989. E' attraverso questo decreto, quindi, che vengono fissati i nuovi criteri e le nuove modalità per i nuovi piani di bacini di traffico da approvare entro il 30 settembre 1989.

Tutte le Regioni italiane stanno protestando contro l'applicazione di queste nuove norme (domani stesso si svolgerà una manifestazione nei pressi del Senato) e nei giorni prossimi si conoscerà l'esito di questo decreto-legge, che pure colpisce molto relativamente la nostra Regione, mentre colpisce molto più a fondo quasi tutte le altre Regioni italiane. Se cade questo decreto, il piano dei bacini di traffico deve essere predisposto in base alla legge n. 151 del 1981, altrimenti bisognerà nuovamente rifare il lavoro già predisposto dall'Ufficio Trasporti, per adattarlo ai nuovi criteri ed alla nuova filosofia imposti dagli organi centrali. Credo che siano chiare le cose che sto dicendo, altrimenti farò distribuire delle fotocopie di queste annotazioni.

In conclusione, il nostro punto di riferimento era la legge n. 151, mentre ora c'è il decreto del 30 dicembre del 1988, che modifica nella sostanza e nella "tempistica" certi adempimenti cui dobbiamo attendere, ma non ne conosciamo la sorte. Ripeto: il punto di riferimento della nostra legge sui trasporti è la vecchia legge n. 151, ma se questo decreto verrà convertito in legge, dovremo adeguarci al nuovo provvedimento. Ricordo, però, che è in atto anche una forma di contestazione da parte delle Regioni.

E' certo che il piano dei bacini di traffico sarà presentato all'esame del Consiglio entro pochi mesi e, comunque, già nel corso del mese di marzo sarà possibile, come è stato richiesto dal Consigliere interpellante, illustrare alla competente Commissione consiliare le scelte di fondo del piano.

Questo ovviamente vale per il primo interrogativo dell'interpellanza.

Il secondo interrogativo concerne invece la questione della "autorizzazione previa", prevista dagli articoli 19 e 20 della già citata legge regionale n. 32 del 1982, che è in vigore. Il suo rispetto e la sua attuazione sono rafforzati dal giorno 18 novembre 1988, data di entrata in vigore del Piano regionale dei trasporti.

L'autorizzazione previa è imposta prima di qualunque atto concernente l'istituzione o la modifica di servizi di trasporto collettivi: linee automobilistiche, funivie, seggiovie e sciovie. Senza l'autorizzazione previa. rilasciata dalla Giunta regionale, nessuna procedura relativa all'istituzione dei trasporti collettivi può legittimamente essere avviata. Finora, tutti i servizi di trasporto hanno ottenuto l'autorizzazione previa da parte della Giunta regionale, anche in assenza dell'indicazione dei piani di trasporto e di bacino. Attualmente esistono le indicazioni del piano e pertanto la Giunta regionale ha uno strumento in più.

Per concedere l'autorizzazione previa è prevista un'istruttoria che ingloba tutti i pareri e tutte le valutazioni in ordine al territorio, al rispetto dell'ambiente, alle condizioni di sicurezza, alla compatibilità con altri servizi e alla fattibilità tecnico-economica delle opere stesse. Verrà richiesto a tutti gli enti locali ed a tutti i servizi regionali interessati di tenere conto, prima dell'esame e dell'avvio di pratiche relative all'istituzione di nuovi trasporti, dell'esibizione dell'atto detto appunto "autorizzazione previa".

Per quanto concerne le richieste specifiche del Consigliere interpellante, si comunica che la società "Val Veny" non ha ancora fatto pervenire all'Ufficio Trasporti la domanda di autorizzazione previa, per il progetto della nuova funivia dell'Arp. Ugualmente la società Gressoney Servizi non ha ancora fatto pervenire la domanda di autorizzazione previa per il progetto della nuova funivia Stafal-Gabiet.

Quanto è richiesto nel terzo punto dell'interpellanza, in merito all'attuazione degli articoli 12 e 13 della legge regionale, è strettamente connesso all'esistenza del piano dei bacini di traffico; si tratta infatti di documenti attuativi del piano stesso, che quindi non possono essere stati redatti in assenza dello stesso.

Per quanto concerne il punto n. 4, devo dire che la legge regionale n. 32 del 1982, nelle parti non strettamente connesse al piano dei bacini di traffico, è in regolare applicazione anche per quanto riguarda la parte relativa agli istituti innovativi, come quello del personale giurato dei trasporti, che provvede all'accertamento ed alla verbalizzazione delle infrazioni alla legge stessa. Ricordo che in merito abbiamo organizzato degli appositi corsi.

Naturalmente questa legge, "costruita" sulla base dei criteri della legge dello Stato n. 151 del 1981, deve affrontare le continue modifiche delle scelte governative in materia di trasporti pubblici, come è stato ricordato, ad esempio, a proposito dell'ultimo decreto legge del 30 dicembre 1988, n. 3200.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand: ne ha facoltà.

RICCARAND (NS): Io ringrazio l'Assessore per la risposta, che è stata molto puntuale, alle domande contenute nell'interpellanza. Vorrei solo sottolineare due aspetti che mi sembrano importanti.

Intanto credo che sarebbe effettivamente necessario, come è stato detto, portare in Commissione gli orientamenti di fondo del piano del bacino di traffico per un primo esame, in modo da non portare all'approvazione del Consiglio un documento che è già praticamente definito. La Commissione potrebbe così dare delle indicazioni, sulla cui base potrebbe essere redatta la stesura definitiva del piano e avvenire la successiva discussione in Consiglio.

Se fosse possibile rispettare questa indicazione ed avere entro marzo una prima indicazione sulle scelte di fondo in Commissione, credo che ne guadagnerebbe la qualità ed anche la rapidità dell'approvazione dei bacini di traffico.

Per quanto riguarda 1' "autorizzazione previa" io ritengo che sia un istituto molto importante, che finalmente può superare una serie di disorganicità che ci sono attualmente nelle autorizzazioni dei sistemi di trasporto. Però la conferma che mi dà l'Assessore, che né la società Val Veny né la società Gressoney Servizi hanno inoltrato domanda di autorizzazione previa, mentre stanno sollecitando i Comuni di Courmayeur e di Gressoney La Trinité affinché rilascino le concessioni, indica che purtroppo non esiste un'adeguata informazione sulla legge in sé. Bisognerebbe quindi informare gli enti locali che devono presentare questa domanda di autorizzazione previa, perché altrimenti non è possibile avviare nessuna procedura.

Oltretutto l'autorizzazione previa è documento fondamentale per le successive concessioni di esercizio al pubblico del mezzo di trasporto, quindi evidentemente questa richiesta è alla base di qualsiasi atto amministrativo, però non mi risulta che questo venga ora attuato...

(...Interruzione del Presidente Rollandin...)

... No: "autorizzazione previa" non può essere alla fine, ma all'inizio.