Oggetto del Consiglio n. 974 del 3 ottobre 2019 - Verbale

Oggetto n. 974/XV del 03/10/2019

D.L. N. 4 E P.L. N. 26: "PRINCIPI E DISPOSIZIONI PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE". (REIEZIONE DI CINQUE ORDINI DEL GIORNO. APPROVAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO. RITIRO DI UN ORDINE DEL GIORNO)

Il Presidente RINI, in relazione al dibattito avvenuto (oggetto n. 973/XV), invita il Consiglio a continuare la discussione congiunta sul disegno di legge n. 4 e sulla proposta di legge n. 26, indicati in oggetto e iscritti rispettivamente ai punti 49.01 e 50.01 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Ricorda che si continua ad esaminare il nuovo testo predisposto dalle Commissioni consiliari permanenti III e IV, risultante dal coordinamento del disegno di legge n. 4 e della proposta di legge n. 26, con nuovo titolo.

Ricorda inoltre che, ai sensi dell'articolo 66 del Regolamento interno, sono stati presentati:

- n. 1 emendamento della II Commissione consiliare permanente;

- n. 2 emendamenti dell'Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, BERTSCHY, di cui il primo subemendato;

- n. 1 emendamento del Consigliere BAROCCO;

- n. 7 emendamenti del gruppo Movimento 5 Stelle;

- n. 9 emendamenti dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto;

- n. 3 emendamenti del gruppo ADU VdA;

- n. 1 subemendamento della maggioranza all'emendamento n. 1bis del gruppo Movimento 5 Stelle;

- n. 7 ordini del giorno dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Interviene la Consigliera MINELLI.

Si dà atto che dalle ore 15,35 assume la presidenza il Vicepresidente DISTORT.

Interviene il Consigliere FERRERO.

Si dà atto che dalle ore 15,53 riassume la presidenza il Presidente RINI.

Intervengono i Consiglieri PEINETTI, MOSSA, COGNETTA, PULZ, FARCOZ e NASSO.

Si dà atto che dalle ore 16,54 assume la presidenza il Vicepresidente FARCOZ.

Intervengono i Consiglieri MARQUIS, DISTORT, MANFRIN, BIANCHI, AGGRAVI e SPELGATTI.

Si dà atto che dalle ore 18,15 assume la presidenza il Vicepresidente DISTORT.

Intervengono i Consiglieri RESTANO, PULZ (secondo intervento), NOGARA e SPELGATTI (secondo intervento).

Prendono la parola, per fatto personale, i Consiglieri MANFRIN e NOGARA.

Interviene il Consigliere MANFRIN (secondo intervento).

Si dà atto che dalle ore 19,04 riassume la presidenza il Presidente RINI:

Intervengono l'Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, BERTSCHY, che deposita un sub emendamento al proprio emendamento n. 1, e il Consigliere GERANDIN.

Replica l'Assessore alle finanze, attività produttive e artigianato, TESTOLIN.

Si dà atto la seduta è sospesa dalle ore 19,48 alle ore 20,53.

Replica il Consigliere BAROCCO.

Il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 1 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere RESTANO.

Intervengono i Consiglieri MINELLI, COGNETTA, RESTANO e l'Assessore BERTSCHY.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli dodici (presenti: trentaquattro; votanti: dodici; astenuti: ventidue, i Consiglieri BACCEGA, BAROCCO, BERTIN, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, DAUDRY, FARCOZ, FOSSON, MARQUIS, MINELLI, MORELLI, MOSSA, NASSO, NOGARA, PEINETTI, RINI, RUSSO, TESTOLIN e VESAN);

NON APPROVA

il sottoriportato

ORDINE DEL GIORNO N. 1

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

LETTO il testo della legge predisposta dalle commissioni consiliari;

RILEVATO che è in fase di definizione il Piano Regionale dei Trasporti (PRT);

CONSIDERATO che il Piano Regionale dei Trasporti dovrà fornire alla pubblica amministrazione gli strumenti adeguati per fronteggiare, in una logica di anticipazione e non di emergenza, le nuove esigenze di cittadini e imprese ed è quindi un "documento" di tipo strategico perché ragiona su un orizzonte temporale di lungo periodo, fissa le linee guida per lo sviluppo del settore e gli obiettivi da raggiungere nel futuro;

TENUTO CONTO che il disegno di legge in esame all'art. 1 punto 3) richiama il precitato PRT considerandolo già approvato;

RILEVATO ALTRESI' che lo stesso D.L. al punto 5) dell'art. 1 recita: "Il piano regionale dei trasporti e della comunicazione di cui alla legge regionale 1°settembre 1997 n. 29 (Norme in materia di servizi di trasporto pubblico di linea) programma e pianifica l'organizzazione dei servizi di trasporto pubblico in coerenza con i principi della presente legge e con la strategia "fossil fuel free" riconoscendo che il PRT deve ancora essere approvato e di fatto validato;

PRESO ATTO di quanto suggerito in audizione dalla Prof.ssa Maria Rosa Vittadini a seguito di precisa ed esplicita domanda circa l'opportunità di approvare il D.L. in questione prima del PRT, ovvero di discutere insieme i due provvedimenti;

IMPEGNA

le Commissioni consiliari proponenti a specificare il significato delle parole: "conformemente al piano regionale dei trasporti" di cui al comma 3 dell'articolo 1, considerato che al momento attuale tale Piano non è ancora stato approvato dal Consiglio regionale e valutare la riproposizione del DL contestualmente al Piano Regionale dei Trasporti consentendo il coordinamento dei due testi e dei conseguenti obiettivi.

---

Successivamente il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 2 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere SPELGATTI.

Intervengono la Consigliera PULZ, l'Assessore alle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica, BORRELLO, i Consiglieri SPELGATTI, VESAN e BERTIN.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli undici (presenti: trentacinque; votanti: undici; astenuti: ventiquattro, i Consiglieri BACCEGA, BAROCCO, BERTIN, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, DAUDRY, FARCOZ, FOSSON, MARQUIS, MINELLI, MORELLI, MOSSA, NASSO, NOGARA, PEINETTI, PULZ, RINI, RUSSO, TESTOLIN, VESAN e VIÉRIN);

NON APPROVA

il sottoriportato

ORDINE DEL GIORNO N. 2

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

CONSIDERATO che, dal verbale della seduta congiunta della terza e della quarta commissione consiliare dell'11 settembre 2019, in cui sono stati auditi il Sindaco di Aosta Centoz ed i funzionari della medesima amministrazione, ing. Florio e dr.ssa Luboz, su domande specifiche in relazione allo stato di realizzazione delle piste ciclabili su Aosta, emerge come in particolare l'ing. FLORIO rispondeva:

- "(?) l'attività è partita perché noi abbiamo affidato la progettazione, la direzione dei lavori e tutto quanto. Adesso la tempistica è legata alla tempistica delle opere pubbliche che, ahimè, sappiamo tutti di questi tempi non essere così chiara e così definita proprio perché ci sono degli step obbligatori che a volte sono già previsti e a volte emergono in fieri, ma il finanziamento ha il suo termine al 2023. Di conseguenza, noi dovremo approvare le tre fasi di progettazione preliminare, definitivo, esecutivo e l'obiettivo sarebbe, a mio parere, di finire quest'anno con il preliminare, l'anno prossimo portare avanti il definitivo e l'esecutivo, nel 2020, fare la gara nella metà del 2021 ed iniziare i lavori nel 2021 in modo che nel 2021 e 2022 finire i lavori, con fine 2022 e 2023 i collaudi e dovremmo esserci. È chiaro che mi rendo conto che queste sono tempistiche non brevi. L 'opera è importante e la storia ci insegna che è inutile farci illusioni, le opere pubbliche hanno questi tempi. Possiamo spingere quanto vogliamo, ma purtroppo credo che anche sia a tutti sotto gli occhi come la realizzazione delle opere pubbliche richiede dei tempi anche in connessione ... (intervento fuori microfono) ?di un certo tipo. Poi se riusciamo ad accelerare ben venga, però in questo momento non posso dire di più";

Già dalle suddette affermazioni si comprende chiaramente la consapevolezza della illusorietà del rispetto di tali tempistiche, soprattutto nel momento in cui illustra l'enormità del lavoro ancora da svolgere e i problemi ancora da affrontare. E, infatti, sempre l'ing. FLORIO afferma:

- "Allora, il finanziamento prevede un totale di 4 milioni e 800 mila euro di cui 3 milioni a carico della Comunità Europea e 1 milione e 800 mila euro a carico del Ministero. Poi all'interno di questo importo sono previsti non solo specificatamente l'infrastruttura "pista ciclabile", ma anche alcune attività accessorie finalizzate a garantirne la fruizione. Per cui: l'ideazione di percorsi turistico culturali, la predisposizione di zone di sosta e di ricovero delle biciclette videosorvegliate, protette, lo studio e la risoluzione di alcuni punti pericolosi della città per i ciclisti e in particolare in corrispondenza delle rotonde, l'abbattimento... la possibilità di utilizzare le direzioni di scivoli su sottopassi pedonali per poterli utilizzare portando anche le biciclette (?)";

- "(...) Noi abbiamo avviato ad inizio anno la progettazione, la prima fase della progettazione delle piste ciclabili. Quindi lo studio di fattibilità tecnico-economica. Gli uffici stanno dedicando parecchie energie, perché è un progetto di un certo rilievo. Per capirsi si interviene su circa 13 km di piste ciclabili della Città, in parte su nuovo sedime e, in parte, andando a sistemare quelli esistenti. Quindi è un progetto che andrà effettivamente ad avere un impatto notevole sulla Città e ha, a mio parere, anche l'obiettivo di andare a trasformare la gestione della mobilità della Città di Aosta da una mobilità principalmente dedicata alle automobili ad una mobilità che, invece, dovrà essere di tipo più sostenibile. Quindi si collega molto bene allo sviluppo poi del PUMS. Infatti noi, con questa nuova rete, dovremmo riuscire a mettere in collegamento con le direttrici est-ovest, nord-sud e con un circuito turistico, che segue le mura romane, un po' tutti i punti nevralgici della città.";

- "(...) Come diceva il Sindaco ci sono alcune difficoltà, ma proprio perché questa è un'infrastruttura di rilevanza notevole sulla Città e, essendo lineare, interessa molteplici parti della Città, coinvolge molteplici Enti e quindi va accuratamente studiata, soprattutto in relazione alle possibili interferenze che ci sono e vengono da fuori. Siamo ottimisti, nel senso che adesso, a breve, l'obiettivo è di avviare la Conferenza dei Servizi preliminare sullo studio di fattibilità tecnico-economica. Questa Conferenza dei Servizi coinvolgerà tutti gli Enti formalmente e poi, via via, procederemo con la presentazione in Consiglio Comunale. Abbiamo avuto una battuta di arresto anche a giugno con la recente impugnazione della legge regionale sulla VIA e sulla VAS, che ha obbligato la verifica di assoggettabilità a VAS anche delle varianti non sostanziali e delle modifiche non costituenti varianti di Piani Regolatori. Questa cosa qui è veramente un onere importante, non solo sulle piste ciclabili, un po' su tutte le opere pubbliche, perché di fatto ci obbliga ad avviare procedure costose, prima, perché bisogna fare delle relazioni, ma anche onerosi in termini di tempi, perché si allungano ovviamente sia i tempi tecnici per fare la relazione, che i tempi per procedere con questa verifica (...)";

CONSIDERATO ALTRESI' che, come specificato dall'ing. Florio, la progettazione delle piste ciclabili, già di per sé così complicata, è pure legata a filo doppio al PUMS, Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. A dare una vaga idea del grande lavoro da svolgere e del fatto che ancora non si sia fatto nulla, ci pensa lo stesso Sindaco CENTOZ, il quale afferma:

- "Per quanto riguarda il Piano di Mobilità Sostenibile ci stiamo attrezzando per sfruttare le risorse che sono state messe a disposizione per il Comune di Aosta per l'elaborazione di questo Piano";

- "(...) Ovviamente si tratta di fare una pianificazione sensata della mobilità sostenibile sul Comune di Aosta che ha problemi di mobilità interna, ma che si interfaccia con tutti i Comuni della Plaine e in generale con le vallate, essendo un po' il centro nevralgico di tutta la Regione.";

- "(...) Per quanto riguarda il PUMS, siccome siamo ancora in fase di definizione e di individuazione di incarico da dare ad un soggetto competente" - (cosa confermata anche dall'Ing. FLORIO, che specifica "come diceva il Sindaco, il PUMS non l'abbiamo ancora attivato", così come lo stesso CENTOZ, che a domanda risponde che il Comune di Aosta non ha ancora predisposto alcun bando di gara) - "è chiaro che prenderemo in considerazione anche le interazioni con la Plaine, perché indubbiamente per quanto riguarda soprattutto il trasporto pubblico locale e l'afflusso di persone, che ovviamente vengono su ad Aosta per lavorare, ha delle interazioni con i Comuni de la Plaine, che sono innegabili.";

Lo stesso CENTOZ poi, nel raccontare il lavoro da svolgere, spiega anche che per il progetto "Aosta in bicicletta" l'obiettivo sarà quello non solo del coinvolgimento del Consiglio, ma anche della popolazione, illustrando l'idea di pubblicare sul sito (cosa che devono ancora studiare), una volta predisposto, il progetto preliminare, per poi raccogliere tutte le proposte di "aggiustamenti, modifiche e valutazioni anche semplicemente personali", che poi dovrebbero essere studiati e presi in considerazione.

In ultimo, riassuntivamente qui si riportano le altre enormi problematiche da affrontare sollevate dal Sindaco CENTOZ:

- eliminazione delle soste su strada in intere zone del percorso;

- modifica della viabilità dell'intera città di Aosta;

- estensione della ZTL all'interno delle Mura Romane;

- mancanza di decisione da parte di Regione e Comune di Aosta, tra i quali vige un accordo di programma sulla Zona F8, sul destino dell'Area, con impossibilità di programmazione in relazione a tutta la zona Sud della Città, nonché mancanza di decisione sul tema della tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier, con conseguente impedimento allo studio e alla realizzazione di un varco di collegamento tra la zona Sud e quella Nord di Aosta, anche in tema di ciclabili;

PRESO ATTO del fatto che, dal verbale dell'audizione medesima, emerge come il Sindaco CENTOZ e la Giunta Comunale, stiano addirittura già preparandosi a perdere i finanziamenti europei e statali. Si legge infatti:

- "(...) Per quanto riguarda le piste ciclabili, stiamo procedendo. Nei giorni scorsi è stato presentato il progetto preliminare, che è stato anche rivisto ultimamente sulla valutazione insieme agli uffici. Anche su questo stiamo cercando di velocizzare le tempistiche, perché siamo consapevoli che i finanziamenti, in parte statali e in parte dell'Unione Europea, sono a rischio se non riusciamo a rispettare certe tempistiche. Quindi da un lato stiamo cercando di velocizzare anche se ci sono, non nascondo, alcune difficoltà dal punto di vista degli espropri dall'altro il Comune sta valutando una possibilità di copertura propria nell'ipotesi speriamo di no - che il finanziamento non possa per qualsiasi motivo essere sfruttato fino in fondo";

VALUTATO che:

- il progetto finanziato con i fondi FESR è del 2016, e che ad oltre tre anni di distanza nulla è stato fatto, se non illudere la popolazione con tante parole vuote;

- ad oggi, nessuna spesa inerente il progetto è stata pagata;

- è già accaduto in passato che i soldi destinati dall'Europa alla realizzazione di piste ciclabili in Valle d'Aosta siano stati dirottati su altri progetti, data l'incapacità unita all'assenza di una seria volontà da parte della politica di investire in tale direzione;

- nel progetto della ciclabile di Aosta, per contro, non appare plausibile l'ipotesi di riuscire a non perdere i soldi provenienti dall'Europa e dallo Stato, essendo i fondi destinati alla realizzazione di ciclabili in ambito urbano (più precisamente, infatti si specifica che il Regolamento della Commissione europea 1301/2013, oltre ai vincoli di concentrazione tematica, sulla base dei quali il 20% delle risorse del FESR deve essere destinato all'obiettivo tematico 4 "Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori", dice chiaramente all'articolo 7, paragrafo 4, che almeno il 5% delle risorse FESR è destinato ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile; da ciò discende che, se il Progetto "Aosta in bicicletta" non va avanti, è quasi impossibile dirottare le risorse sulla ciclabile dell'Unité Gran Paradis, modificando il relativo Programma, essendo questa ciclabile realizzata in ambito periurbano anziché urbano);

- un articolo della Stampa del 25 novembre 2016 diceva testualmente, già tre anni orsono: "L'Aosta ciclabile? È in ritardo. Per portare a casa i 3 milioni di euro dall'Europa per il piano di sviluppo delle piste ciclabili e il progetto per la mobilità alternativa è previsto il "disimpegno automatico" dei fondi se non si rispetta un programma temporale dettagliato, che finora il Comune non è riuscito a rispettare. "Condividiamo la preoccupazione della minoranza - ha detto l'assessore alla Mobilità Andrea Paron, rispondendo nel dibattitto su una mozione dei cinque gruppi di opposizione (tra cui, si specifica, oltre alla LEGA, il M5S e ALPE - i cui consiglieri oggi sono confluiti in RETE CIVICA -, nonché L'ALTRA VALLE D'AOSTA - in Consiglio regionale ADU) ma siamo in condizione di partire al più presto". Luca Lotto (M5S) ha ricapitolato i tempi fissati dall'amministrazione, in accordo con l'Unione europea: entro aprile doveva essere approvata la progettazione preliminare; quella definitiva entro agosto; quella esecutiva entro il prossimo febbraio. Ma tutto è fermo."

Così il Consiglio ha approvato all'unanimità il documento della minoranza che chiede di accelerare. "Si parla di 3 milioni provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale e di un milione 850 mila dal fondo statale per la sicurezza stradale - ha ricordato Lotto -. L'UE prevede che, se hai incapacità gestionale, ti vengano tolti quei soldi per darli a qualche amministrazione più performante. L'ultima cosa che vogliamo è che il Comune perda questi denari, sempre più importanti, non essendoci più soldi di Comune e Regione (...)";

- il 12 luglio 2017, ad un anno di distanza dall'approvazione della mozione in Consiglio Comunale, veniva dalla Stampa pubblicato un altro articolo:

"C'è una moderata preoccupazione per il rischio di perdere il treno delle piste ciclabili ad Aosta. "La situazione è seria, non disperata" ha ammesso l'assessore comunale alla Mobilità Andrea Paron, rispondendo nell'ultimo Consiglio ad una mozione di Luca Lotto, Patrizia Pradelli (M5S) e Giuliana Lamastra (ALPE, oggi RETE CIVICA). Il rischio di perdere i 3 milioni di euro di fondi europei per il progetto "Aosta in bicicletta"? "Potrebbe esserci alla fine del prossimo anno, non di questo". La data cruciale è dicembre 2018. "C'è la consapevolezza da parte del Comune di Aosta di una serie di problemi. L'ipotesi di cronoprogramma iniziale era a dir poco ottimistica, ma da parte della Regione c'è la giusta collaborazione per non perdere un solo euro (...)".

COME EMERSO dall'audizione del Sindaco Centoz e dei tecnici, la situazione è andata poco oltre il punto di partenza fotografato da questi articoli rispettivamente tre e due anni fa;

TUTTO CIO' PREMESSO, al fine di scongiurare il probabile disimpegno delle somme stanziate dalla Comunità Europea e dal competente Ministero,

IMPEGNA

il Governo regionale, d'intesa con il Comune di Aosta, a predisporre, entro 60 giorni dall'approvazione del presente Ordine del Giorno, un cronoprogramma (diagramma di Gant) che, definito il progetto complessivo, specifichi:

- destinazioni di spesa suddivise per lotti, specificando la probabilità di disimpegno sulle singole voci;

- assegnazione di ruoli, con specificazione delle relative competenze e responsabilità.

----

Successivamente il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 3 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere AGGRAVI.

Intervengono l'Assessore BERTSCHY e i Consiglieri AGGRAVI, MINELLI, COGNETTA, DISTORT e VESAN.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli undici (presenti: trentacinque; votanti: undici; astenuti: ventiquattro, i Consiglieri BACCEGA, BAROCCO, BERTIN, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, DAUDRY, FARCOZ, FOSSON, MARQUIS, MINELLI, MORELLI, MOSSA, NASSO, NOGARA, PEINETTI, PULZ, RINI, RUSSO, TESTOLIN, VESAN e VIÉRIN);

NON APPROVA

il sottoriportato

ORDINE DEL GIORNO N. 3

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

CONSIDERATO che nell'Unione Europea è in atto da tempo lo sviluppo della rete distributiva di gas naturale anche e soprattutto in forma liquefatta (c.d. GNL) con l'obiettivo di favorire il rinnovo del parco mezzi europeo, soprattutto dal punto di vista del trasporto commerciale e pesante che oggi rappresenta una delle fonti di emissioni più significative, e nello stesso tempo le primarie case automobilistiche stanno potenziando i modelli a disposizione con questa nuova tecnologia;

PRESO ATTO che con la Direttiva EU 2014/94/EU del 22 ottobre 2014 "sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi" si afferma, nelle premesse, che "L'assenza di uno sviluppo armonizzato dell'infrastruttura per i combustibili alternativi nell'Unione impedisce la realizzazione di economie di scala sul versante dell'offerta e la mobilità diffusa all'interno dell'UE sul versante della domanda. È necessario costruire nuove reti infrastrutturali, ad esempio per l'elettricità, il gas naturale (gas naturale liquefatto (GNL) e gas naturale compresso (GNC) e, se del caso, l'idrogeno)";

PRESO ATTO INOLTRE che nella medesima Direttiva si afferma che"Sulla base della consultazione delle parti interessate e degli esperti nazionali e delle competenze acquisite, confluite nella comunicazione della Commissione del 24 gennaio 2013, intitolata "Energia pulita per il trasporto, una strategia europea in materia di combustibili alternativi", l'elettricità, l'idrogeno, i biocarburanti, il gas naturale e il gas di petrolio liquefatto (GPL) sono stati identificati, attualmente, come i principali combustibili alternativi con potenzialità di lungo termine in termini di alternativa al petrolio, anche alla luce del loro possibile utilizzo simultaneo e combinato mediante, ad esempio, sistemi che impiegano la tecnologia a doppia alimentazione";

CONSIDERATO che la citata Direttiva è stata adottata dallo Stato centrale per mezzo del Dlgs. 257/2016 ed in particolare all'articolo 6, comma 4 si prevede che "Entro il 31 dicembre 2025, è realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per il GNL, anche abbinati a punti di rifornimento di GNC, accessibili al pubblico almeno lungo le tratte italiane della rete centrale della TEN-T per assicurare la circolazione in connessione con la rete dell'Unione europea dei veicoli pesanti alimentati a GNL, con sviluppo graduale avuto riguardo alla domanda attuale e al suo sviluppo a breve termine, tranne nel caso in cui i costi non siano sproporzionati rispetto ai benefici, inclusi i benefici per l'ambiente";

TENUTO CONTO del fatto che la presenza sul nostro territorio di due importanti vie di comunicazione quali il Tunnel du Mont Blanc e quello del Grand-Saint-Bernard rappresentano da sempre due importanti arterie stradali e che queste rappresentano da sempre (specialmente oggi) una forte alternativa alla rete centrale TEN-T concentrando sulle realtà interessate numerose emissioni da trazioni convenzionali termiche;

CONSIDERATO che anche nel testo finale predisposto dalle Commissioni consiliari permanenti III e IV denominato "Principi e disposizioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile" non si fa menzione alcuna dei due provvedimenti regolamentari citati nonché dello sviluppo di una rete di carburante alternativo a quello petrolifero utile a favorire la transizione all'obiettivo "carbon free" entro il 2040 come specificato all'articolo l, comma 3;

IMPEGNA

il Governo regionale:

- a condurre uno studio sulle potenzialità dello sviluppo di una rete infrastrutturale di distribuzione del gas naturale (metano, liquefatto (GNL), etc.) in Valle d'Aosta ai sensi della normativa europea e nazionale, presentandone i risultati alle Commissioni competenti entro 40 giorni dall'approvazione della legge di cui in oggetto;

- in forza dello studio di cui al punto precedente presentare nelle sedi opportune le adeguate modifiche normative che possono interessare la legge di cui in oggetto ovvero altri interventi normativi in sede di predisposizione del documento collegato al bilancio e comunque entro la fine del corrente anno 2019.

---

Successivamente il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 4 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere GERANDIN, che propone un emendamento al dispositivo.

Intervengono i Consiglieri MOSSA, MINELLI, l'Assessore BERTSCHY, il Consigliere COGNETTA, l'Assessore TESTOLIN, i Consiglieri SPELGATTI, RESTANO, BAROCCO, VESAN, PEINETTI e GERANDIN.

IL CONSIGLIO

- con l'emendamento al dispositivo presentato dal Consigliere GERANDIN;

- con voti favorevoli trentadue (presenti: trentaquattro; votanti: trentadue; astenuti: due, le Consigliere MINELLI e PULZ);

APPROVA

il sottoriportato

ORDINE DEL GIORNO N. 4

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

CONSIDERATO il fatto che nel corso delle audizioni sul disegno di legge relativo allo sviluppo della mobilità sostenibile, in particolare la dott.sa LAPIETRA ci ha suggerito di guardare con più coraggio al futuro, alle nuove tecnologie ed in particolare all'"idrogeno";

PRESO ATTO del fatto che all'estero già si investe e si guarda con interesse a questa nuova tecnologia;

CONSIDERATO che la nostra Regione potrebbe trarne importante profitto sia dal punto ambientale, della ricerca e anche dal punto di vista del ritorno di immagine essendo la prima regione in Italia che si muoverebbe in questa direzione;

TENUTO CONTO della conformazione della nostra Regione, ricca di acqua e con un importante patrimonio di energia idroelettrica prodotto dalla C.V.A., società a capitale interamente pubblico, e con una linea ferroviaria con mille problemi e la cui elettrificazione per il momento non è ancora iniziata;

IMPEGNA

il Governo regionale ad avviare una serie di contatti, entro 60 giorni dall'approvazione del presente ordine del giorno, con Ferrovie dello Stato, nonché con la Regione Piemonte, la Regione Auvergne Rhône-Alpes e il Comune di Torino, al fine di poter entrare nel programma sperimentale dei treni ad idrogeno e sperimentare l'utilizzo di questa tecnologia sulla tratta ferroviaria valdostana.

---

Successivamente il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 5 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere COGNETTA.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli undici (presenti: trentaquattro; votanti: undici; astenuti: ventitré, i Consiglieri BACCEGA, BAROCCO, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, DAUDRY, FARCOZ, FOSSON, MARQUIS, MINELLI, MORELLI, MOSSA, NASSO, NOGARA, PEINETTI, PULZ, RINI, RUSSO, TESTOLIN, VESAN e VIÉRIN);

NON APPROVA

il sottoriportato

ORDINE DEL GIORNO N. 5

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

VISTE le temperature medie stagionali in Valle d'Aosta che durante il periodo invernale scendono di diversi gradi sotto lo zero come, ad esempio Aosta che ha una temperatura media a dicembre e a gennaio di -4 gradi, Valtournenche ha una temperatura media a dicembre di -5 gradi, a gennaio di -6 e a febbraio di -7, Champoluc che ha una temperatura media a dicembre di -3 gradi e di -4 gradi a gennaio e febbraio;

CONSIDERATO che secondo un recente studio dell'American Automobile Association, quando la temperatura esterna tocca i -6 gradi centigradi l'autonomia delle auto elettriche diminuisce del 41%;

CONSIDERATO inoltre che al freddo c'è una maggiore inibizione delle facoltà conduttive dei dispositivi elettrici: la corrente fluisce più lentamente, le auto si ricaricano in più tempo e le prestazioni diminuiscono;

VISTO che le colonnine più diffuse in Valle d'Aosta sono quelle con potenza da 22 kW in corrente alternata ma molte auto elettriche non possono sfruttare appieno questa potenza a causa di scelte tecniche dei costruttori;

CONSIDERATO che la corrente alternata a 22 kW di potenza è una distribuzione trifase, in cui ci sono appunto tre fasi a 32 Ampere e 230 Volt, portanti quindi ciascuna circa 7 kW mentre i piccoli caricatori scelti dalle case costruttrici (esempi molto noti sono la Nissan Leafe o anche la recente Jaguar I-Pace) sono caricatori che lavorano in monofase e si potranno quindi collegare solo ad una delle tre fasi presenti nella colonnina, e ricavarne quindi solo i 7 kW portati da quella fase. È ininfluente che la colonnina possa erogare più potenza, poiché le altre due fasi sono fisicamente scollegate dalla vettura;

CONSIDERATO che le batterie delle auto come dei telefonini si ricaricano in corrente continua;

VISTO che il fattore climatico influenza i tempi di ricarica e che le colonnine di ricarica attualmente più diffuse in regione sono quelle a corrente alternata a 22 kW trifase che hanno di conseguenza tempi di ricarica molto lunghi che si allungano ancor di più alle basse temperature;

IMPEGNA

il Governo regionale ad individuare nella prossima Finanziaria regionale le risorse per trasformare le colonnine di ricarica attualmente presenti sul territorio regionale da corrente alternata a corrente continua ovvero trasformarle in colonnine a ricarica ultra rapida e/o ad aggiungere sul territorio regionale un numero sufficiente di colonnine a corrente continua a ricarica ultrarapida per sopperire ai problemi dovuti alle basse temperature.

---

Successivamente il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 6 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere DISTORT.

Interviene l'Assessore all'ambiente, risorse naturali e corpo forestale, CHATRIAN, che chiede il ritiro dell'ordine del giorno.

Prendono la parola il Consigliere DISTORT, d'accordo al ritiro, e l'Assessore CHATRIAN.

IL CONSIGLIO

prende atto del ritiro.

---

Successivamente il Presidente invita il Consiglio ad esaminare l'ordine del giorno n. 7 presentato, prima dell'inizio della discussione generale, dai Consiglieri dei gruppi Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e Gruppo Misto.

Illustra il Consigliere LUBOZ.

Si dà atto che dalle ore 23,05 assume la presidenza il Vicepresidente DISTORT.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli dieci (presenti: trentatré; votanti: dieci; astenuti: ventitré, i Consiglieri (BACCEGA, BAROCCO, BERTIN, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, DAUDRY, FARCOZ, FOSSON, MARQUIS, MINELLI, MORELLI, MOSSA, NASSO, NOGARA, PEINETTI, PULZ, RUSSO, TESTOLIN, VESAN e VIÉRIN);

NON APPROVA

il sottoriportato

ORDINE DEL GIORNO N. 7

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

VISTO il testo di legge predisposto dalla Commissione consiliare;

PRESO ATTO dell'esistenza di modalità alternative di trasporto pubblico in progressiva e continua diffusione;

CONSIDERATO il contenuto delle diverse audizioni sul Disegno di Legge relativo allo sviluppo della mobilità sostenibile, con particolare riferimento a quanto suggerito dalla dott.ssa LAPIETRA e dalla Prof.ssa VITTADINI che invitavano, in un processo di redazione di un testo normativo moderno, ad inserire nel testo normativo modalità di trasporto sostenibili e innovative;

TENUTO CONTO della particolare conformazione territoriale della Valle d'Aosta e dell'esistenza di una linea di TPL su impianto a fune;

IMPEGNA

il Governo regionale ad avviare uno studio di fattibilità di un sistema di TPL urbano e/o extraurbano a fune o su monorotaie sopraelevate.

---

Si dà atto che dalle ore 23,08 riassume la presidenza il Presidente RINI.

Successivamente il Presidente pone ai voti gli articoli del nuovo testo predisposto dalle Commissioni consiliari permanenti III e IV, risultante dal coordinamento del disegno di legge n. 4 e della proposta di legge n. 26, con nuovo titolo, che sono approvati con il subemendamento all'emendamento n. 1 e con l'emendamento n. 2 dell'Assessore BERTSCHY, rispettivamente agli articoli 1 e 4, con l'emendamento n. 3 del gruppo M5S e con il subemendamento della maggioranza all'emendamento n. 1bis del gruppo M5S all'articolo 8, con l'emendamento del Consigliere BAROCCO all'articolo 11 e con l'emendamento della II Commissione consiliare permanente all'articolo 21. Gli altri emendamenti sono respinti o sono decaduti.

L'articolo 22, relativo all'urgenza, è approvato con la maggioranza prescritta dal terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto.

Sugli articoli e sugli emendamenti intervengono i Consiglieri DISTORT, MINELLI e AGGRAVI.

Si dà atto che dalle ore 23,19 assume la presidenza il Vicepresidente FARCOZ.

Sugli articoli e sugli emendamenti intervengono i Consiglieri COGNETTA, GERANDIN, FERRERO, SPELGATTI e MANFRIN.

Si dà atto che dalle ore 23,36 riassume la presidenza il Presidente RINI.

Sugli articoli e sugli emendamenti intervengono i Consiglieri RESTANO, PULZ, l'Assessore BERTSCHY, i Consiglieri NASSO, MOSSA, VESAN e BAROCCO.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, il Presidente della Regione FOSSON (favorevole), i Consiglieri COGNETTA, VESAN (favorevole), LUCIANAZ (contrario), MINELLI (favorevole), FERRERO, AGGRAVI, SPELGATTI, MANFRIN, PULZ, BIANCHI (favorevole), RESTANO (astensione), MOSSA e GERANDIN.

Prende la parola, per fatto personale, il Consigliere BIANCHI.

Visto il parere delle Commissioni consiliari permanenti II, III e IV.

Visto il parere del Consiglio permanente degli Enti locali.

Procedutosi alla votazione finale, sul complesso della legge, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con il seguente risultato:

- Consiglieri presenti: trentacinque;

- Consiglieri votanti: venticinque;

- Voti favorevoli: ventitré;

- Voti contrari: due;

- Astenuti: dieci, i Consiglieri AGGRAVI, COGNETTA, DISTORT, FERRERO, GERANDIN, MANFRIN, PULZ, RESTANO, SAMMARITANI e SPELGATTI;

ha approvato il sottoriportato disegno di legge: "Principi e disposizioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile".

(SEGUE: Testo risultante dal coordinamento del disegno di legge n. 4 e della proposta di legge n. 26)