Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2931 del 20 settembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2931/XIV - Relazione ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge regionale 18 giugno 2004, n. 10, recante "Interventi per il patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali".

Rosset (Presidente) - Punto n. 20 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'assessore Roscio, ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Il documento della relazione è strutturato secondo le indicazioni della delibera del Consiglio regionale dell'aprile 2007 n. 2625, che reca gli indirizzi strategici previsti dalla legge n. 10/2004, che fa la fotografia della società Structure Vallée d'Aoste al 31 dicembre 2016, quindi riferita allo scorso anno. La legge regionale prevede che Vallée d'Aoste Structure presenti alla Giunta regionale, per il tramite delle strutture competenti, una relazione che contenga i risultati economici della gestione del patrimonio conferito all'anno conclusosi, i principali interventi da eseguire sugli immobili nell'esercizio successivo, indicando le strategie da attuare per la valorizzazione degli immobili non locati, un aggiornamento sull'attuazione dei programmi e dismissione dei beni. Il bilancio 2016 è stato approvato dall'assemblea dei soci in data 29 giugno 2017. Con DGR n. 266/2016, conformemente al disposto del decreto legislativo n. 175/2016 (la cosiddetta "legge Madia"), la Giunta regionale ha formalmente definito Vallée d'Aoste Structure come società indirettamente controllata dall'Amministrazione regionale.

Presidente - Colleghi, per favore, vi chiedo per gentilezza: un po' più sottovoce. Grazie.

Roscio (ALPE) - Società indirettamente controllata dall'Amministrazione regionale per il tramite di Finaosta. Conformemente all'articolo 2 della legge regionale n. 20/2016, alla deliberazione della Giunta n. 622/2017, la società ha predisposto e inviato al socio Finaosta S.p.A. relazione semestrale sulla gestione aggiornata al 30 giugno 2017. Tale documento fornisce indicazioni sul valore della produzione e sui costi della produzione, su proventi e oneri finanziari, proventi e oneri straordinari, nonché sulla situazione finanziaria e il suo andamento. Il conto economico dell'esercizio 2016 chiude con un risultato negativo di 7.522.065 euro, che presenta un aumento della perdita pari a 5.790.576 euro, rispetto al risultato dell'esercizio precedente. Nell'esercizio 2016 il valore della produzione ammonta a 5.187.272 euro, con un aumento di 231 euro rispetto al 2015. I costi della produzione al 31 dicembre 2016 ammontano a 12.559.856 euro, contro i 6.785.792 euro dell'esercizio precedente, con un incremento di oltre 5 milioni sostanzialmente imputabili alla svalutazione di beni strumentali durevoli resisi necessaria, ai sensi di quanto previsto dall'OIC rispetto a norme contabili del 2016. Tra le principali voci operative di costo, si evidenziano ancora le spese per i servizi di 1,226 milioni, in flessione rispetto al 2015; il costo per il personale di 1,5 milioni, in aumento rispetto all'anno precedente, ma complessivamente in riduzione sul triennio; e infine gli ammortamenti di beni strumentali e le svalutazioni che ammontano a ben 8.043.184 euro, in notevole aumento rispetto al 2015 per la succitata ingente svalutazione. La differenza tra valore e costo della produzione, che esprime il risultato della gestione operativa nell'esercizio, risulta quindi negativo per euro 7.372.581 euro, contro il valore negativo di euro 1.598.286 che si era rilevato nell'esercizio precedente. È pertanto aumentato il divario tra ricavi e costi, espressione della gestione tipica, per effetto dell'incidenza della voce "Altre svalutazioni delle immobilizzazioni sui costi della produzione". A tale riguardo è importante, però, ricordare che l'EBITDA, che rappresenta gli utili prima degli interessi delle imposte e del deprezzamento degli ammortamenti (cosiddetto margine operativo lordo), è migliorato di 94.153 euro, risultando positivo per 670 mila euro. Da evidenziare il notevole incremento di costo relativo all'IMU, prevalentemente imputabile al recente conferimento di immobili agricoli, effettuato nel dicembre 2015, che ha generato da solo (e per l'esercizio 2016) imposte per ulteriori 176.900 euro. Relativamente agli immobili agricoli, risulta utile evidenziare che i costi diretti esposti nella tabella della relazione risultano per il 2016 spesso comprendenti anche l'IMU, sebbene la tipologia di detti stabili possa beneficiare delle opportune esenzioni. Possono però essere concesse solo in presenza di un regolare contratto di locazione. Pertanto nell'esercizio 2017 larga parte dei costi esposti verrà ridotta della quota relativa all'IMU, in virtù della regolarizzazione dei contratti. Structure VDA provvederà poi ad inoltrare interpello presso l'ente competente, per ottenere il riconoscimento dell'esenzione anche sul 2016. Da osservare una sostanziale tenuta dei costi operativi rispetto al 2015. Aspetto che risulta ancor più significativo, se si considera l'incidenza sulla gestione connessa al pacchetto di immobili conferiti suddetta, il cui peso, in termini di solo ammortamento, è prossimo a 475 mila euro.

È opportuno soffermarsi sull'ulteriore contrazione subita dalla quota netta annuale di accantonamento al fondo svalutazione crediti, che si attesta nel 2016 a circa 131 mila euro, in ribasso di oltre il 20 percento rispetto al 2015. Per quanto riguarda la gestione dei crediti, che per Vallée d'Aoste Structure rappresenta un tema di rilevanza strategica, anche ai fini dell'equilibrio finanziario, oltre che per ovvie questioni di corretta gestione, nel corso dell'anno sono migliorate le procedure per la gestione delle debenze, per la gestione dei rapporti con i conduttori, potenziando la funzione preventiva delle stesse, volte a evitare la nascita di situazioni debitorie rilevanti. L'elemento fondamentale è l'elevata incidenza delle somme destinate all'ammortamento dei beni, che al netto delle svalutazioni per la perdita durevole di valore, superano un terzo dei costi totali, e assorbono circa un mezzo dei ricavi da vendite e prestazioni. Anche questo risultato risente dell'ulteriore recente capitalizzazione per conferimento dei beni che, seppur finalizzato ad avviare azioni volte all'incremento dei ricavi, contribuisce ad acuire una condizione endemica della società, caratterizzata da un elevatissimo peso delle immobilizzazioni. Quanto precede, va letto anche alla luce del fatto che non tutto il patrimonio ammortizzato risulta immediatamente valorizzabile, senza che vengano prima effettuati (se non in rari casi) interventi di rifunzionalizzazione e adeguamento, anche rilevanti. Una società come Structure, caratterizzata da una forte patrimonializzazione, può essere rappresentata attraverso le stime del suo patrimonio immobiliare, la cui valorizzazione rappresenta di fatto il principale scopo sociale. A tal proposito è da notare l'ingente flessione subita dal valore di mercato dei beni, e quindi dal mercato immobiliare di riferimento. Emerge infatti una svalutazione dell'intero pacchetto immobiliare, pari a circa 23,1 milioni rispetto al 2011-2012. Questa indicazione (sintetica ma chiara) deve far riflettere circa l'accuratezza richiesta in questo momento storico nel praticare azioni utili a favorire l'incremento degli spazi locati, il consolidamento della clientela e, più in generale, l'attrattività degli spazi offerti. La necessità di operare le svalutazioni per perdite durevoli di valore dell'esercizio 2016 - come ho già detto prima - è dettata da indirizzi civilistici (articolo 2426 del Codice civile) e contabili, secondo le norme dell'Organismo italiano di contabilità del 2016. L'avvenuta svalutazione è altresì connessa strettamente al periodico monitoraggio del mercato immobiliare e del valore dei propri asset posto in essere dalla società. Tale attività risulta indispensabile per l'attuazione di politiche di mercato maggiormente efficaci. Nel corso di tutto il 2016 sono proseguite le azioni volte alla valorizzazione e all'ammodernamento del patrimonio immobiliare già locato, così come quello in attesa di locazione. Al fine di recuperare i propri crediti, la società ha altresì avviato le necessarie azioni legali, sia giudiziali che stragiudiziali; alcune delle quali si sono già concluse positivamente con il recupero del credito vantato. Altre vertenze, invece, sono ancora in corso.

Per quanto riguarda le principali linee di indirizzo per l'esercizio 2017, queste possono essere così riassunte: da un lato, il potenziamento dell'attività di dismissione dei beni immobili, già contenuti nei piani di dismissione approvati da questo Consiglio regionale, in tale ambito, Structure ha anche aderito al bando nazionale indetto da INAIL per la ricerca di una sede sul territorio regionale, il cui esito è atteso a breve, inoltre l'ottimizzazione dei costi monetari, e non, la concretizzazione di azioni avviate all'inizio 2016 per la valorizzazione degli importanti asset comprendenti le aree e gli stabili situati in prossimità della stazione di valle della telecabina della Pila, antistanti all'ex portineria ovest della CAS. Tali iniziative, per le quali si prevede a breve l'ultimazione delle verifiche di fattibilità tecnica ed economica, sono state condotte in collaborazione con la società Pila S.p.A., anche in considerazione delle possibilità offerte dalla legge n. 12/1997. Inoltre per l'implementazione dei servizi offerti alle imprese insediate, anche nel quadro di collaborazione con gli enti universitari, c'è l'attivazione di un social media marketing finalizzato all'impostazione di attività promozionali mirate: campagna marketing di livello extraregionale e anche nazionale, finalizzata al potenziamento della capacità attrattiva della società, in linea con quanto fatto dai principali competitor; completamento della ristrutturazione del sito web aziendale, con ampliamento delle funzionalità e miglioramento della fruibilità per i visitatori e, infine, la prosecuzione delle azioni volte all'efficientamento dell'attività di incasso e recupero dei crediti.

Alla conclusione di questa relazione, mi rendo conto, decisamente dal carattere tecnico, ma che spero i colleghi abbiano avuto modo di poter guardare, in quanto era già stata comunicata per tempo, vorrei fare alcune considerazioni, in quanto Structure VDA è contraddistinta dal suo patrimonio industriale con l'aggiunta di diversi immobili a valenza agricola. Le criticità presenti nella società sono dovute alla sua natura stessa, essendo gli immobili non sempre adeguati alle esigenze del mercato, spesso datati e necessitanti di ingenti interventi di manutenzione e di rinnovo impiantistico, talvolta anche strutturale, per cui difficilmente risultano locabili nella loro interezza. Ne deriva che i costi facilmente superano i ricavi, come accaduto per il 2016, pur se sono possibili azioni di miglioramento e, anzi, alcune sono già state intraprese. La relazione fornisce il quadro societario riferito all'anno 2016 e dà uno spaccato delle potenzialità e delle criticità della società stessa. Va osservato che la valorizzazione del patrimonio industriale comprendente la ricchezza che generano le imprese insediate (e che si insedieranno), va a beneficio dell'intera collettività valdostana ed è in quest'ottica che va inquadrata la scelta di mantenere il controllo della società da parte della Regione. Sarà necessario, tuttavia, prevedere un piano di risanamento credibile, secondo quanto previsto dalle norme, redatto in tempi brevi, che consenta la stabilità della società e la metta in condizioni di valorizzare concretamente il patrimonio industriale e di generare ricchezza e sviluppo a vantaggio di tutti.

Presidente - Ci sono richieste di intervento? Non ci sono interventi, è una presa d'atto: prendiamo atto dell'illustrazione dell'Assessore.