Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1245 del 20 maggio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1245/XIV - Disegno di legge: "Nuove disposizioni in materia di gestione e di funzionamento del Museo regionale di scienze naturali. Abrogazione della legge regionale 20 maggio 1985, n. 32 (Istituzione del Museo regionale di scienze naturali)".

Presidente - La parola al relatore Follien.

Follien (UV) - Merci Président.

Il presente disegno di legge tratta del Museo regionale di scienze naturali, ente istituito nel 1985 per promuovere la cultura scientifica nel settore delle scienze naturali in Valle d'Aosta. L'istituzione del Museo si deve all'impegno e alla tenacia di Efisio Noussan, appassionato naturalista valdostano e alla disponibilità della Société de la flore valdôtaine, che ha conferito a suo tempo i materiali raccolti dai naturalisti storici valdostani fin dalla fine dell'ottocento e che costituiscono il nucleo principale delle collezioni. Fino al 2008 l'attività principale del Museo è stata proprio l'esposizione delle collezioni nella sede storica. In seguito, da quando sono iniziati i lavori di restauro del Castello di Saint-Pierre, le attività istituzionali di ricerca, didattica e conservazione delle collezioni hanno trovato un'ottimale collocazione nel Centro di ricerca del Marais di Morgex-La Salle, realizzato nell'ambito del progetto di valorizzazione del comprensorio omonimo (finanziato grazie alla legge regionale n. 47 del 1999). Con questo disegno di legge si intende dare seguito alle iniziative intraprese nel corso degli ultimi anni, sostenute e implementate anche grazie al ricorso a fondi europei. Si prevede in questo modo di poter garantire continuità alle attività istituzionali di ricerca e didattica, stabilizzando le risorse umane in esse impegnate. Il disegno di legge intende definire ora una nuova organizzazione attraverso nuove disposizioni in materia di gestione e funzionamento del Museo che, tramite un utilizzo più razionale delle risorse economiche attualmente a disposizione, permettano l'espletamento e, se possibile, anche il potenziamento delle attività istituzionali proprie del Museo stesso, volte alla diffusione della cultura naturalistica in Valle d'Aosta. Tale modello organizzativo si pone in analogia con quanto si riscontra in altre regioni, dove i musei regionali non si configurano come enti autonomi, ma fanno parte della stessa Amministrazione regionale e anche con lo stesso Museo archeologico regionale. Il disegno di legge prevede la soppressione dell'Ente Museo regionale di scienze naturali a far data dal prossimo 1° luglio 2015, la decadenza degli organi e il trasferimento delle funzioni alla struttura regionale competente in materia di aree protette. Quale doveroso riconoscimento e nell'intento di salvaguardare la memoria storica e quanto finora realizzato, i locali adibiti ad esposizione museale presso il Castello di Saint-Pierre e quelli del Centro di ricerca scientifico-naturalistico del Marais di La Salle assumono la denominazione di "Museo regionale di scienze naturali Efisio Noussan" in ricordo del suo fondatore, socio e Presidente della Société de la flore valdôtaine. Al fine di fornire indirizzi in merito all'attività scientifica e promuovere al tempo stesso la collaborazione tra istituti ed università, viene istituito un nuovo Comitato scientifico, composto, oltre che dal dirigente della struttura regionale competente e dal Direttore dell'Ente Parco naturale Mont Avic, da tre esperti indicati dalla Société de la flore valdôtaine, proprietaria di gran parte dei reperti del Museo stesso. Tale Comitato potrà inoltre essere integrato con rappresentanti di enti o fondazioni presenti sul territorio regionale.

Nel dettaglio il disegno di legge si compone di nove articoli. L'articolo 1 dispone la soppressione dell'ente e la decadenza dei relativi organi dal 1° luglio 2015, prevedendo il contestuale trasferimento delle funzioni alla struttura regionale competente in materia di aree protette. Il comma 3 prevede che dalla medesima data i locati adibiti all'esposizione museale presso il Castello di Saint-Pierre e i locali adibiti alla conservazione delle collezioni e delle attività di ricerca presso il Centro di ricerca scientifico-naturalistico del Marais di La Salle assumano la denominazione di "Museo regionale di scienze naturali Efisio Noussan" in ricordo del suo fondatore.

L'articolo 2 disciplina il trasferimento delle funzioni affidando al direttore in carica, in particolare, il compito di provvedere all'inventario dei beni mobili e immobili, alla ricognizione dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei procedimenti pendenti, alla formazione del conto consuntivo del piano di liquidazione, individuando inoltre il termine del 15 giugno 2015 per la trasmissione alla Regione dei relativi atti al fine della successiva approvazione da parte della Giunta regionale.

L'articolo 3 istituisce, presso la struttura regionale competente, il Comitato scientifico con il compito di fornire indirizzi in merito alle funzioni trasferite alla Regione ai sensi dell'articolo 1, comma 2, con particolare riferimento alla conservazione delle collezioni e alle attività di ricerca; il Comitato è nominato dalla Giunta regionale e dura in carica cinque anni.

L'articolo 4 prevede che all'assegnazione delle risorse organiche necessarie allo svolgimento delle funzioni dell'Ente Museo regionale di scienze naturali trasferite alla Regione ai sensi dell'articolo 1, comma 2, si provveda con gli atti organizzativi di competenza della Giunta regionale ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22.

Gli articoli 5 e 6 prevedono rispettivamente che gli organi in carica continuino ad esercitare le funzioni fino al 30 giugno 2015 limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e che la Giunta regionale definisca, dopo l'entrata in vigore della legge, con propria deliberazione, eventuali ulteriori modalità per il trasferimento delle funzioni.

L'articolo 7 reca le abrogazioni.

Infine l'articolo 8 reca le disposizioni finanziarie, mentre l'articolo 9 prevede la dichiarazione d'urgenza. Merci.

Presidente - Siamo in discussione generale. La parola al collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Sulle nuove disposizioni proprio in materia della gestione, del funzionamento del Museo di Saint-Pierre abbiamo già avuto modo in sede di Commissione consiliare di discutere di questa nuova situazione. Già in Commissione consiliare il dottor Cugnod è venuto ad esporci tutto in quella Commissione - quel giorno probabilmente aveva avuto dei problemi l'Assessore - e proprio in sede di Commissione il dottor Cugnod ci aveva spiegato qual era il nuovo funzionamento del Museo di Saint-Pierre. Allora, come funzionamento, sotto l'aspetto tecnico-amministrativo, siamo stati tutti d'accordo nel dire che il nuovo funzionamento...la nuova strutturazione è una buona strutturazione con una logica soprattutto sotto l'aspetto tecnico-amministrativo. L'impressione è che si migliori sì quest'attività scientifico-naturalistica, però un po' a scapito - e non si sa per quanto - dell'esposizione e della fruibilità da parte di turisti o anche solo di persone interessate alla materia soprattutto di tutto quel materiale raccolto dai naturalisti valdostani, come diceva il relatore appunto della legge, fin dalla fine dell'ottocento, come d'altronde lei, Consigliere Follien, ha citato nella sua relazione; perché dico questo? Perché nella relazione che ci è stata fatta in Commissione consiliare non si è parlato assolutamente della sede di Saint-Pierre; qui nella relazione invece lei, Consigliere, ne ha parlato dicendo appunto che in seguito verrà senz'altro di nuovo istituita la sede museale a Saint-Pierre. Qui vorrei un po' anticipare...nel senso che noi anticipiamo che il nostro voto sarà un voto di astensione, soprattutto per questo motivo: perché si è iniziato un lavoro a Saint-Pierre, che era la sede naturale di questo Museo, è stato sostituito egregiamente dal Marais, dove attualmente c'è un'attività tecnico-scientifica e anche didattica, però la sede principale era proprio quella di Saint-Pierre, dove si potevano esporre quelle...non opere, ma tutto quel materiale che dalla fine dell'ottocento è stato raccolto qui in Valle d'Aosta. Qui non si parla di niente, non si sa se Saint-Pierre verrà ancora finanziata, non si sa se i lavori continueranno, ci è stato detto un giorno che la spesa è stata eccessiva perché, quando si sono iniziati i lavori, sono stati fatti dei lavori straordinari perciò non si hanno soldi per continuare. Per questo motivo vi dico che il nostro voto sarà di astensione, ma non solo per questo, nella legge - che poi, tra l'altro, è stata redatta qui dalla III Commissione - è stato scritto...sono stati presentati degli emendamenti da parte dell'Assessore Testolin, in questi emendamenti è stata corretta una cosa: è stata corretta perché subito si diceva che la funzione di tutti gli esperti che saranno nei membri appunto di quest'associazione sarà gratuita, invece è stata corretta con un gettone di presenza determinato con la deliberazione di nomina. Tra l'altro, nella relazione il Consigliere Follien ci parla appunto di un utilizzo più razionale delle risorse economiche attualmente a disposizione e poi noi adesso non sappiamo neanche quanto daremo a queste persone, perché qua si dice che, quando verranno nominate queste persone, nella loro delibera di nomina, verrà messo il gettone di presenza. Ecco, qua le cose stridono un po', non so...io, per carità, capisco probabilmente non ci saranno dei gettoni incredibili, però, messa così, potrebbe essere un gettone da 1.000 euro a seduta, da 50 euro a seduta, da 100 euro a seduta o da 500 euro a seduta, questo non lo possiamo sapere e stride con quanto nella relazione il Consigliere Follien ha detto: un utilizzo più razionale delle risorse economiche...questo non è un utilizzo razionale. Il mio gruppo per questi due motivi principalmente si asterrà e in più speriamo che nel prossimo bilancio regionale venga impegnata una cifra - perché ad ora non se ne parla - per continuare la ristrutturazione e per poter portare di nuovo il Castello di Saint-Pierre a sede del Museo. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Per il gruppo ALPE, riguardo al Museo di scienze naturali, già si è espresso il collega Nogara, su un punto noi vorremmo focalizzare l'attenzione, nel senso che, quando abbiamo audito in Commissione prima il dottor Cugnod e poi l'Assessore Testolin, è emerso che i flussi antecedenti alla chiusura attuale erano dei flussi molto importanti: si parlava di circa 50 mila visitatori all'anno, quindi dei flussi turistici non trascurabili, che ad oggi sono totalmente persi. L'impressione, come ci è già stato detto anche in Consiglio dal Presidente, è che, al di là di come verranno poi organizzate...al di là delle intenzioni, di fatto lo stato dei lavori ad oggi è abbastanza in alto mare e il reperimento delle risorse per concluderli non ha nulla di certo. Su questo abbiamo preoccupazione e gradiremmo cercare di arrivare ad una conclusione, perché capiamo le intenzioni, possiamo anche capire la razionalizzazione, quindi questa necessità...ovviamente cercando di salvaguardare quelle che sono attualmente la ricerca e la tutela, ma il fatto di non aver nessuna garanzia su come proseguiranno i lavori, su quando aprirà il Museo chiaramente è una cosa troppo pesante per poter esprimere un parere favorevole.

Ultima cosa: è stata ricordata la questione del gettone di presenza, che rimane qualcosa di estremamente incerto, nel senso che con un emendamento è stato portato un gettone di presenza, ma la commissione e noi nulla sappiamo su quanto sarà questo gettone di presenza. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola alla collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Monsieur le Président. Juste pour ajouter quelques considérations à celles qui ont déjà été faites par les collègues qui m'ont précédée.

Nous avons abordé la question du Château de Saint-Pierre il y a peu de temps et à l'époque l'Assesseur nous avait annoncé qu'était à l'étude la possibilité de repérer des fonds au niveau européen pour terminer les travaux de réaménagement et pour prévoir à nouveau la mise en place de l'exposition du Musée des sciences naturelles à Saint-Pierre, qui, comme justement disait le collègue Nogara, est le siège naturel de ce Musée, qui représentait un atout attrayant soit du point de vue scientifique et historique que du point de vue touristique.

Je crois qu'il est appréciable le fait que l'on veuille reconnaître les mérites à Monsieur Efisio Noussan en lui dédiant la dénomination du Musée, mais je crois que la meilleure manière de rappeler l'énorme travail de collectage, d'exposition, de valorisation de ces biens serait vraiment de pouvoir revoir ces collections à l'intérieur du Château de Saint-Pierre, parce que ce que vient de dire le rapporteur Follien: que la collection "ha trovato un'ottimale collocazione nel Centro di ricerca del Marais di Morgex e La Salle" il ne correspond pas à la vérité, "ha trovato un'ottimale collocazione" pour ce qui est de la conservation, mais sûrement la collocazione n'est pas ottimale sous le point de vue de l'exposition et donc, évidemment, le collègue Roscio a déjà annoncé que nous ne voterons pas cette loi, mais parallèlement nous sollicitons la Junte, et en particulier l'Assesseur compétent, à œuvrer davantage pour que ce Château puisse rouvrir au public. Merci.

Presidente - Merci. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Una legge che ha due facce: una prima faccia è quella di una riorganizzazione che presenta anche degli aspetti interessanti di razionalizzazione, salvo avere l'indeterminatezza, come hanno ricordato i colleghi, della questione del gettone di presenza nel Consiglio di amministrazione. Il problema che credo sia più importante, più significativo, che non è strettamente legato alla legge in sé, invece è quello del potenziale del Castello di Saint-Pierre. Ho avuto anche la possibilità di visitare personalmente il Castello, con la mostra, di portarci i figli quando era ancora aperto, è sicuramente una cosa rara poter avere una mostra collocata all'interno di quello che è di fatto un'opera d'arte. Un castello è di per sé attrattivo, il Castello di Saint-Pierre è sicuramente uno di quei castelli affascinanti, un luogo attrattivo, che fornisce sicuramente un'interessante sede per un'attività museale, quindi è evidente che il venir meno in questo momento del Castello di Saint-Pierre crea un oggettivo problema ed è...come dire? da una parte, capisco le reticenze a dire: "riporteremo tutto lì", quando non ci sono i finanziamenti in questo momento per riportare all'efficienza il Castello di Saint-Pierre. Certo, la legge si muove un po' indipendentemente dal fatto che qui si possono avanzare le promesse di ritrovare fondi europei, di avere presto in efficienza il Castello di Saint-Pierre - e chissà quando sarà in efficienza -, di ripristinare il museo, ma parliamo di tempi che, per quanto ci riguarda, non sono assolutamente chiari, quindi, da questo punto di vista, si tratta di una riorganizzazione tecnica che non risponde pienamente all'obiettivo. L'obiettivo vero è avere in efficienza il Castello di Saint-Pierre e avere lì un Museo di scienze naturali come quello, appunto, che c'era e che si offriva anche a mostre particolari che avessero attinenza con la natura, eccetera. Ci sono state delle bellissime mostre, per esempio, di disegnatori di animali e quant'altro. Da questo punto di vista, quindi, un'astensione anche da parte nostra, perché si tratta di un provvedimento che mescola due situazioni in cui non c'è la risposta di fatto a quella più importante, che è la riattivazione del Castello di Saint-Pierre e lì in quella sede rilanciare un sito museale: questo sarebbe il vero obiettivo a cui dovrebbe tendere una legge. Questa è una legge di riorganizzazione momentanea del servizio, che certamente non risponde in questo momento alle aspettative che ci sono rispetto sia alla fruibilità del Museo da parte di un largo pubblico, sia al ripristino e alla messa a disposizione del Castello di Saint-Pierre.

Presidente - Grazie collega. Ricordo che siamo sempre in discussione generale e si discute sul testo della III Commissione. Non ci sono altri colleghi. La discussione generale è chiusa. La parola all'Assessore Testolin per la replica.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Ritengo doveroso in replica sottolineare come le finalità di questa legge che è stata dibattuta, com'è stato sottolineato da voi anche in III Commissione, siano fondamentalmente legate ad una riorganizzazione del Museo rispetto a quella che è stata una gestione degli ultimi cinque-sei anni, ancorata soprattutto a fondi europei che hanno permesso di sviluppare tutta una serie di iniziative soprattutto al centro del Marais, a La Salle, che hanno dato dei risultati, da un punto di vista scientifico, da un punto di vista della valorizzazione delle collezioni, non trascurabile. Evidentemente questa legge va nella direzione di poter garantire e sviluppare ulteriormente tutta una serie di iniziative, che a partire da quella che è l'acquisizione delle collezioni messe a disposizione soprattutto dalla Flore valdôtaine, hanno permesso di fare tutta una serie di lavori di ricerca e di valorizzazione anche tramite le nuove tecnologie, piuttosto che tramite ricerche specifiche finanziate da fondi comunitari, che meritano di essere proseguite e valorizzate ulteriormente ancora con attività didattiche, che sono state attuate, attivate soprattutto al Centro del Marais. Evidentemente non è una legge che in questo senso può e vuole o ha l'ambizione di dare delle risposte da un punto di vista finanziario per quelle che sono le risorse da reperirsi per l'ultimazione dei lavori del Castello di Saint-Pierre, al quale, credetemi, io quanto voi tengo in maniera particolare e nei confronti del quale...io l'ultima volta ho assistito alla risposta del Presidente all'intervento della collega Morelli in merito a quest'oggetto e, quando non si ha la certezza di poter avere, evidentemente, le risorse a disposizione, il condizionale è d'obbligo per rispetto nei confronti di chi ci ascolta.

Sottolineo ancora in questa sede che gli uffici dell'Assessorato si stanno comunque attivando per la ricerca di risorse soprattutto in ambito comunitario e soprattutto in ambito di progetti transfrontalieri: questo è un po' quello che stiamo facendo adesso. È chiaro che avere la presunzione di poter dire: "troviamo le risorse domani mattina" sinceramente risulta un po' complesso. Credo che comunque la legge nel suo complesso abbia un'ambizione: quella di dare ancora lustro a quella che è l'attività del Museo, con una rimodulazione, con una rivisitazione nell'ottica di valorizzare quello che di buono è stato fatto, di dare una pianta organica che possa garantire così lo sviluppo delle collezioni e soprattutto il lavoro di ricerca all'interno dei laboratori e un'organizzazione amministrativa che permetta al Museo di muoversi nella divulgazione dei valori ambientali e della valorizzazione delle risorse ambientali di cui la Valle d'Aosta è così ricca e da cui può trarre beneficio evidentemente maggiore con l'apertura del Castello, ma anche in termini di divulgazione e soprattutto didattica e scientifica, anche e soprattutto con il Centro del Marais.

Per chiudere, ci terrei a precisare come le perplessità sollevate anche dal collega Nogara in merito ai gettoni di presenza...è stato un emendamento così concordato in seguito ad una valutazione espressa anche dalla Société de la flore valdôtaine, la quale metterà a disposizione tre professionisti che faranno parte, come ne hanno fatto parte negli ultimi anni, del Comitato scientifico e la previsione di spesa per la remunerazione di questi professionisti, che non fanno parte di un ente o di una fondazione, sarà intorno ai 2-3 mila euro annui, conteggiati su quelle che sono state le spese sostenute nelle ultime annualità e considerando l'applicazione di un gettone di presenza simile a quello che è stato applicato e veniva applicato dal Comitato scientifico all'interno dell'istituzione Museo.

Permettetemi ancora in questa sede di ringraziare chi in questi anni ha permesso, comunque, al Museo di crescere sia da un punto scientifico che da un punto di vista d'immagine e qua mi preme ringraziare sia la Presidente, la dottoressa Piervittori, che si è attivata per la supervisione di quest'ente in questi anni, e soprattutto la Direttrice Vanacore, che ha saputo gestire al meglio quelle che erano le risorse non sempre elevatissime a disposizione del Museo e soprattutto ha saputo coordinare tutto quel personale che ha fatto crescere da un punto di vista culturale e funzionale il Museo, che è stato, diciamo, un po' il volano, che, grazie ai fondi europei reperiti dall'Amministrazione regionale e dalla Direzione risorse naturali, in particolare, ha permesso in questi anni di lavorare in una maniera decisamente concreta e fattiva. Un lavoro che è stato portato avanti anche grazie alla Société de la flore valdôtaine, la quale ringrazio, ma invito ulteriormente ad impegnarsi per collaborare con l'Amministrazione regionale, al fine di continuare anche con l'internalizzazione di questo Museo, a lavorare a beneficio di quelle che possono essere le risorse che la biodiversità, la natura valdostana ci mette a disposizione. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Non vedo richieste per dichiarazioni di voto, quindi passiamo all'esame del testo. Ricordo che si vota sul testo della III Commissione. Articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Articolo 2: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 6: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 7: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 8: stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 9: stesso risultato? Stesso risultato.

Apriamo la votazione sul testo di legge nel suo complesso. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Colleghi, passiamo al punto 24.