Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1144 del 8 aprile 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1144/XIV - Approvazione del programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2015/2017, ai sensi del secondo comma dell'articolo 7 della legge regionale 12/1996.

Presidente - Per l'illustrazione del provvedimento, la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Buon pomeriggio a tutti. Dopo il passaggio in III Commissione, che ringrazio per l'approvazione, e al Consiglio permanente per gli Enti locali, dove anche lì ha avuto l'approvazione all'unanimità, presentiamo al Consiglio il piano previsionale dei lavori pubblici per gli anni 2015-2017. Nell'ambito delle attività volte a ridefinire in modo sostanziale il sistema di programmazione dei lavori pubblici erano stati definiti due obiettivi strategici in ordine generale: il primo, sviluppare un maggior livello di congruità tra la programmazione dei lavori pubblici e la necessità di copertura finanziaria che ne deriva, e in questa logica si è deciso di riallineare le attività di predisposizione del documento di programmazione con quelle di formazione del bilancio regionale; il secondo era rappresentare una fotografia d'insieme a livello regionale della spesa complessiva per gli investimenti pubblici destinati alle opere pubbliche più rilevanti di interesse regionale e a tal fine si è deciso di comprendere nel documento di programmazione in modo esaustivo, indipendentemente dalla loro natura, tutti gli interventi, sia quelli finanziati mediante specifiche leggi o programmi di settore a beneficio di altri soggetti attuatori, sia quelli realizzati dalla Regione, con esclusione degli interventi gestiti direttamente dalle società di scopo. Questi due obiettivi sono stati pienamente raggiunti attraverso un attento coordinamento delle diverse programmazioni di settore e della puntuale riorganizzazione della copertura finanziaria, che risulta dettagliatamente articolata nelle diverse tipologie di risorse, tutte documentate con indicazione del tipo di fonte di finanziamento degli interventi e degli atti amministrativi di riferimento, secondo la loro distinzione, in particolare importi a valere sul bilancio corrente, comprensivi di eventuali fondi, fondi Stato o provenienti dall'Unione europea già iscritti a bilancio, importi extra bilancio, quelli a valere sul mutuo Finaosta, derivanti da finanziamenti di soggetti privati, da fondi Stato in contabilità speciale, dal cofinanziamento di altri Enti, oppure importi già finanziati, impegnati per progettazioni già realizzate: i cosiddetti "residui".

Il programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2015-2017 è costituito da 113 interventi, per un ammontare complessivo di investimenti pari a ? 152.100.720. La copertura finanziaria coincide al 100 percento con la previsione di investimento. Nella logica di ottimizzazione delle risorse disponibili , il programma di previsione triennale è stato quindi sostituito in favore di una proposta di programmazione decisamente più realistica, perché totalmente finanziata, quindi non più il "libro dei sogni" che non vedeva finanziamenti, bensì un quadro ben preciso di lavori immediatamente cantierabili, quindi dei lavori in esso ricompresi sono stati confermati solo quelli con garanzia di copertura certa, copertura finanziaria appunto.

Le strutture organizzative dell'Amministrazione coinvolte direttamente nella programmazione regionale sono 21 in capo a quattro Assessorati: l'Assessorato delle opere pubbliche, quello dell'agricoltura, quello dell'istruzione e cultura e quello della sanità, oltre ad altre due strutture in capo all'Assessorato del turismo e a quello delle attività produttive, che indirettamente promuovono interventi la cui responsabilità di attuazione ricade sull'Assessorato delle opere pubbliche. Un gioco di squadra per cui mi sembra doveroso ringraziare tutti gli attori che hanno messo in campo la loro professionalità e il loro sapere.

In un'ottica di osservanza dei principi di trasparenza, pubblicità, comunicazione e monitoraggio della programmazione dei lavori pubblici, la gestione informatizzata delle attività consente di corredare la presentazione del programma di previsione triennale con il rendiconto delle modifiche intercorse alla programmazione approvata l'anno precedente, evidenziando e aggiornando per ogni intervento le informazioni relative alle diverse casistiche. Questa puntuale rendicontazione consentirà al Consiglio regionale e a chiunque altro ne vorrà prendere visione di riscontrare di anno in anno la proposta di nuova programmazione regionale dei lavori pubblici in un quadro di raffronto con quella precedente e sufficientemente esaustivo delle dinamiche di sviluppo che la caratterizzano. Posto che il nuovo schema di procedura utilizzato e le novità introdotte relativamente all'inquadramento finanziario dei singoli interventi costituiscono elementi di significativa discontinuità con il precedente documento di programmazione, il raffronto di cui sopra risulterà quindi coerente e realizzabile a partire dalla prossima verifica annuale del 2015, dalla quale emergerà la proposta di nuova programmazione a valere sul triennio 2016-2018 , . ma Ma come vengono classificati gli interventi nel quadro dei lavori di riferimento? Abbiamo sottolineato in Commissione che ci sono tre tipologie di intervento: l'intervento generico, cosiddetto "G1", che prevede dei contenitori soprattutto per attività di manutenzione, lavori di piccola entità, lavori con carattere d'urgenza; generico G2, contenitore di attività per interventi realizzati dall'Amministrazione regionale a favore di altri soggetti: i Comuni o gli Enti come l'ARER, contenitori di riferimento finanziati da leggi speciali, come il FOSPI, come la legge 26, per cui saranno previsti ben 15 interventi nel piano operativo 2015, che sarà approvato nei prossimi giorni dopo l'approvazione del piano triennale da parte della Giunta e il quadro lavori si conclude con interventi specifici, che sono interventi caratterizzati da descrizioni precise sul tipo di intervento da realizzare: se si vuole realizzare un ponte, è un intervento specifico. Alle strutture regionali quindi è affidata la programmazione, che viene aggiornata con la modifica delle schede, che vengono eliminate a seguito dell'affidamento o della determina a contrarre o con l'indizione di gara. Come saranno investiti i finanziamenti del piano 2015-2017? Come noto, in Commissione ho presentato un emendamento che incrementava la dotazione di ? 2.800.000 per quanto riguarda gli interventi dei lavori pubblici e di 400.000 euro per quanto riguarda gli interventi dell'agricoltura. Un finanziamento deriva dalle risorse dell'inclusione sociale, con le quali si potrà dare immediatamente risposte a piccoli interventi, come era previsto dalla risoluzione che aveva approvato il Consiglio regionale.

Il piano lavori regionale prevederà un piano di interventi in ben 34 comuni della Valle d'Aosta, interventi che per le diverse strutture saranno ripartiti... io do come indicazione pagina 17 del piano lavori, dov'è chiaramente indicata la tipologia dell'intervento e il totale degli interventi, dei finanziamenti, cito: "Assetto idrogeologico dei bacini montani, ben ? 18.360.000. Opere idrauliche: ? 44.000.000. Opere stradali: ? 27.484.000...", e così via. I Consiglieri o chi lavora poi potrà prendere atto sul sito delle varie tipologie di intervento. Laddove la legge lo consentirà, si andrà nella direzione di affidamenti mediante cottimo fiduciario, quindi per gli importi inferiori ai 300 mila euro. e anche qQuesta è anche l'occasione per dare i risultati rispetto al 2014;, al piano lavori 2014, erano 145 interventi per un importo totale di ? 62.631.000, ad oggi sono stati tutti avviati.

Da questo punto di vista, quindi, non mi resta che concludere dando un ringraziamento a tutte le strutture, a tutti coloro che hanno lavorato nella direzione di produrre un documento importante, che va nella logica della trasparenza, dell'efficacia, dell'economicità e del voler dare una risposta importante ad un settore che, ahimè, è abbastanza in crisi. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Apriamo la discussione generale. La parola al Consigliere Fabbri.

Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente.

Io vorrei solo chiedere, se possibile, all'Assessore un paio di delucidazioni. Prima di tutto mi rifaccio ad una scheda, precisamente col codice...adesso il codice è molto complesso: 0E 05 S 00 2014, e mi rifaccio a questa scheda per la discussione che ci sarà poi in seguito per quanto riguarda i problemi dei trasporti. È un tipo di lavoro per il quale sono stati stanziati 1 milione e mezzo di euro: si tratta delle opere di completamento dell'involucro dell'aerostazione e del piazzale aeromobile. Vorrei sapere un attimino se può dare una maggiore delucidazione su questa cosa e soprattutto se ha ritenuto così urgente, importante questo tipo di opera vista appunto la discussione che faremo sull'aeroporto, visto che dovremo anche dare una linea di prosecuzione su questi tipi di investimento. Questa è la prima domanda.

La seconda domanda invece riguarda il piano degli investimenti. Lei ha detto giustamente che questi investimenti sono stati aumentati di 2.800.000 euro in seguito alla risoluzione che era stata presa in sede di approvazione di bilancio. Questi 2.800.000 euro, più 400.000 per quanto riguarda le spese di assestamento sul territorio, sono stati presi dal fondo dell'inclusione sociale, come abbiamo detto già in Commissione, riducendo questo fondo per l'inclusione sociale di ben 3.600.000 euro. Ora, visto e considerato che laddove ci sono i finanziamenti per questo piano che lei ci ha illustrato...vedo qui la cifra di 27.224.000 euro a valere del fondo di rotazione della gestione speciale, della famosa legge 40, mi chiedo e le chiedo se quei 3.200.000 euro non potevano essere presi incrementando questo tipo di fondo di rotazione e non andando invece a diminuire un fondo di inclusione sociale già così ai limiti di quello che potrà coprire quelle che sono le sue funzioni. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Fabbri. Ci sono altri interventi? Colleghi, se non ci sono altri interventi in discussione generale...la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Proprio due considerazioni a margine di questo piano lavori, che giustamente l'Assessore ha ricordato nel passato veniva un po' chiamato il "libro dei sogni". Questa volta forse abbiamo un piano che è un po' più realistico. Detto questo, beh, io ci tenevo a sottolineare due-tre passaggi, due-tre aspetti che hanno per noi un significato molto importante. Con questo piano lavori ci rendiamo conto di quelle che sono state le scelte in sede di bilancio, come sono state condizionate dalla diminuzione di risorse le scelte in sede di approvazione di bilancio. Ci sono due-tre aspetti che, a nostro parere, sono significativi: il primo è legato al ridursi fortemente delle risorse ai sensi della legge 5 del 2001. Noi vediamo che ci sono 5.550.000 euro a disposizione nei tre anni, sono risorse che...noi, per quello che riguarda la legge 5, sappiamo che ci sono due metodi di intervenire: uno era preventivo per mettere in sicurezza, l'altro tramite interventi di somma urgenza che venivano regolarizzati nel più breve tempo possibile. Ora, noi siamo convinti che 5 milioni e mezzo di euro siano veramente pochi per tre anni in un sistema come il sistema valdostano, che è un sistema ad alto rischio per quello che riguarda il discorso del dissesto; non siamo noi che lo diciamo, purtroppo sono le casistiche e sono comunque le mappe nazionali che dicono che la Valle d'Aosta è ad alto rischio. Ora, lo ha detto in sede di approvazione del bilancio, non è che tutte le volte dobbiamo fare gli scongiuri, incrociare le dita sperando che non succeda mai nulla al sistema Valle d'Aosta. Noi con 5 milioni e mezzo in tre anni veramente abbiamo messo delle risorse che non sono assolutamente sufficienti per un discorso preventivo e ci auguriamo che non succeda mai più un disastro com'è successo, non possiamo neanche immaginare il 2000, ma neanche dei disastri possono avvenire per cause atmosferiche, perché avremmo veramente risorse altamente insufficienti. Io penso che lei, Assessore, questo lo sappia, ne sia cosciente e noi riteniamo che in un piano di oltre 150 milioni come lei ha illustrato 5.500.000 euro siano veramente delle risorse che gridano vendetta!

Un altro aspetto è che questo piano sancisce di fatto la fine, il de profundis per quello che riguarda i FOSPI. Con questo è sancita la fine del FOSPI, noi sappiamo che coi FOSPI abbiamo finanziato tutta un serie di interventi: quelli un po' più corposi, oltre i 500 mila euro, per quello che riguarda i nostri Comuni, noi con questo FOSPI con 6 milioni e 8 chiudiamo la partita vecchia, perché sono 6 milioni e 8 che chiudono una partita vecchia, ma siamo di fronte ad una realtà in cui i Comuni non avranno più risorse proprio per investire questo men che meno, ma non avranno neanche più la possibilità, seppur ridotta, di attingere ad uno strumento così importante come i FOSPI. Pensiamo anche che la situazione occupazionale in Valle come è questa su un piano di oltre 150 milioni, lo ripeto...che mettere 10 milioni e poco più nell'arco dei tre anni per quelli che voi chiamate i lavori di piccola-media entità e importi più contenuti non facciano veramente ripartire il sistema valdostano, che avrebbe bisogno in questo momento di avere un'iniezione di liquidità, di fiducia...e soprattutto far ripartire la macchina delle nostre piccole imprese. È per quello che noi chiedevamo - e l'ha ricordato molto bene il collega Fabbri - nell'atto dell'approvazione del bilancio uno sforzo in gestione speciale affinché ci fossero delle risorse, ma noi parlavamo di importi molto superiori, da affidare a piccole imprese valdostane in economia diretta per far ripartire quel settore che è un settore oramai in agonia. Noi siamo convinti che 150 milioni siano ancora delle risorse importanti nell'arco di un triennio, però, mi permetta, Assessore, noi avremmo voluto un po' più di coraggio da parte sua per quegli interventi a tutela del territorio, rischio idrogeologico, a tutela dello sviluppo e degli investimenti per quello che riguarda gli Enti locali...e soprattutto far ripartire la macchina della piccola impresa, degli artigiani, dei piccoli fornitori, che in questo momento sono in grande difficoltà. Noi l'abbiamo detto, lo ripetiamo - e cogliamo l'occasione per ricordarglielo, Assessore -: noi dei grandi interventi, delle grandi opere non sappiamo più che farcene, anche perché la Valle d'Aosta in questo momento non può più permetterselo. Noi pertanto chiediamo e faremo attenzione che ogni minima risorsa disponibile del bilancio regionale venga utilizzata per creare un sistema di sviluppo e di investimenti e che faccia crescere l'occupazione e soprattutto crei posti di lavoro in un momento in cui siamo in grande difficoltà.

Presidente - Grazie Gerandin. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi...la parola al Consigliere Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Avremmo gradito avere qualche giorno in più per poter analizzare questo documento nel merito e confrontarci anche su quali sono stati i criteri per finanziare certe opere, piuttosto che eventualmente non dare corso e gambe a lavori, se non urgenti, comunque necessari. Al di là di questo, una prima considerazione: innanzitutto, rispetto al triennale degli altri anni, dobbiamo dirle, Assessore, che questo programma regionale di previsione lavori pubblici, comunque, non è più un libro dei sogni, nel senso che più volte nella passata legislatura venivano "trasportati" vecchi progetti abbandonati, progetti esecutivi comunque rimasti nel cassetto e ogni anno venivano riportati in quest'aula e le cifre non erano quelle corrette o comunque quelle a disposizione. Dal nostro punto di vista, quindi, questo è un primo passaggio obbligatorio, forse si doveva fare questo passaggio già diversi anni fa, meglio tardi che mai, quindi apprezziamo il fatto che all'interno di questo programma ci sono 112 interventi per un importo di 148 milioni di euro nel triennio, finanziati 43 sul bilancio triennale 2015-2017, 38 extra bilancio, quindi quel famoso extra bilancio, che noi sinceramente troviamo sempre difficoltà...perché non abbiamo la possibilità di conoscere realmente quanti soldini ci sono ancora in quel salvadanaio delegato ancora a Finaosta, quindi gradiremmo avere le carte scoperte non solo per questi 38 milioni di euro, ma anche per le altre risorse, facciamo l'esempio anche dei 60 milioni che sono stati reperiti all'interno delle casse di Finaosta per quanto riguarda la Casa da gioco e poi gli altri 66 milioni per importi già finanziati. Rispetto al passato, quindi un passo avanti è stato fatto.

Il collega Gerandin ha evidenziato il fatto che, per quanto riguarda l'articolo 9, soprattutto i 5 milioni e 5 ci sembrano comunque pochi visto e considerato che la manutenzione del territorio, a nostro avviso, dev'essere al primo posto. Al di là di questo, un'ulteriore considerazione: gradiremmo fosse possibile, Assessore Baccega, migliorare per il prossimo triennio le schede, numerose schede non hanno né i comuni principali dove si interviene, la denominazione è "vari", quindi gradiremmo per il prossimo anno, per il prossimo triennale avere comunque una connotazione anche territoriale nel momento in cui si esplicitano interventi urgenti a seguito di calamità, piuttosto che interventi a seguito ancora dell'alluvione del 2000, avere tutti i dettagli nelle 112 schede, quindi avere una mappatura dei 74 comuni dove si interviene realmente e dove c'è la denominazione "vario/varie" avere la connotazione e la mappatura di quali sono i comuni di interesse in modo da avere anche, come dicevo prima, una mappatura più puntuale per capire dove intendete andare ad eseguire tali interventi.

Gradiremmo poi, magari dopo l'estate, avere invece...fare il punto della situazione in commissione consiliare per vedere lo stato dell'arte, l'avanzamento dei 112 interventi dato che all'interno delle schede, comunque, c'è anche una previsione di realizzazione, più volte le previsioni, ahimè, nel pubblico non vengono mantenute e garantite, quindi magari nei mesi di settembre-ottobre di quest'anno fare il punto della situazione per verificare l'avvio vero dell'appalto, l'inizio lavori vero, o, se ci sono state delle difficoltà, dirottare subito tali risorse in altri interventi più prioritari, più necessari, in modo da dare delle risposte più puntuali, ma delle risposte a delle opere utili e non invece a delle opere che possono essere magari solo di risposta a delle esigenze più politiche, che non di necessità o comunque prioritarie. Queste quindi sono delle considerazioni che volevamo evidenziare oggi a seguito di un triennale, come dicevo prima, modificato rispetto agli scorsi anni, anche se gradiremmo avere...che si cercasse di fare un passo in più e quindi avere dei dettagli superiori in modo da confrontarsi nel merito sulle scelte che l'Amministrazione regionale intende fare per il prossimo triennio. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Chatrian. Altri? Non ci sono altri interventi? La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Il fatto di aver finalmente cercato di dare un documento che sia il più possibile realistico e che consenta anche una lettura più puntuale degli interventi è certamente una cosa gradita che arriva dopo anni in cui venivano avanzate questi tipi di richieste. Certo, il fatto di fare giustamente un piano che va sul triennio, che raccoglie tutte le reali risorse messe a disposizione, non solo quelle diciamo del bilancio, ma extra bilancio, poi ci porta sempre a confrontarci con delle cifre che solo in apparenza ci riportano a quelli che erano i fasti del passato, perché, in realtà, andando a leggere il dettaglio dell'importo a bilancio per gli interventi sul 2015, ci troviamo quei 12 milioni di euro che danno tutta la dimensione di com'è diventata più contenuta la possibilità di spesa dell'Amministrazione regionale, di come, per certi versi, bisogna spendere con maggiore oculatezza queste risorse. Evidentemente, usciti fuori finalmente da uno schema di grandi opere, si va a dare quelle che devono essere le risposte più puntuali, alle volte una piccola miriade di interventi sono destinati a quella che è l'immensa attività di manutenzione, avremo davanti da qui agli anni a venire, rispetto a quelli che dovrebbero essere veri e propri interventi strutturali di investimento...anche per garantire una maggiore fruibilità del nostro territorio, perché sappiamo essere un territorio di montagna soggetto a tantissime condizioni di difficoltà: frane, alluvioni, che non sono solo quelle gigantesche, ma sono anche quelle legate a singoli piccoli territori. Qui, da una parte, si è fatta un'opera di pulizia, di riordino, certamente sempre restano prevalenti in un discorso anche dove le risorse sono limitate quelle che sono le scelte prioritarie che l'Amministrazione si dà e dove in qualche modo vuole dirigere i suoi interventi. C'è ancora in eredità quell'immensa mole di attività che venivano dislocate sui più vari servizi e quindi ancora qualche piccola tentazione di fare degli interventi a pioggia qua e là c'è, però nel futuro dovremo sempre di più andare in un'ottica di pianificazione di interventi puntuali e coordinati.

Un aspetto non indifferente da questo punto di vista sarà quello di coordinarsi sempre di più con le Amministrazioni locali affinché questi interventi che anche le Amministrazioni hanno eventualmente la possibilità di fare siano collegati e coordinati con quello che è l'intervento di tipo regionale. Da un certo punto di vista il fatto che ci siano meno risorse a disposizione dovrà interrogarci sul fatto che certi tipi di opere che in passato in qualche modo abbiamo fatto in modo un po' - tra virgolette - "faraonico", cioè interventi soprattutto di viabilità stradale, che erano indispensabili per la fruibilità turistica, ma che qualche volta hanno fatto ricorso a muraglioni enormi, a strade sovradimensionate rispetto a certi territori, ecco, rispetto a questo, bisognerà sicuramente fare una riflessione per il futuro, perché sicuramente l'opera di manutenzione di questi interventi non sarà così agevole, quindi bisognerà anche inventarsi un nuovo modo di utilizzare in modo più oculato il nostro territorio, con interventi magari dove c'è meno cemento, ma c'è più capacità ingegneristica e progettuale. Anche questa è un po' la sfida del futuro, non è detto che si facciano meno interventi, ma che gli interventi che si fanno siano interventi che in qualche modo possano durare più a lungo anche nel tempo, quindi anche questo è un aspetto di cui dovremo tener conto in futuro.

Presidente - Grazie Consigliere Donzel. La parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.

Anch'io ho avuto modo di apprezzare il documento messo a punto dall'Assessore, quindi mi rendo conto che c'è stato un certo sforzo per redigerlo, perché sicuramente tiene conto di tutta una serie di aspetti puntuali e soprattutto di tutto il pregresso che è rimasto indietro e che adesso finalmente viene sbloccato. Ho avuto modo già in Commissione di far rilevare all'Assessore un paio di punti, che sono stati accennati anche dal collega Donzel: uno tra tutti sul problema della viabilità e della manutenzione delle strade. È un problema ormai che sta crescendo in Valle, sappiamo che ci sono tantissimi chilometri di strade, ma si stanno evidenziando ormai tantissimi problemi e anche le risorse che vengono fuori da questo programma regionale, ahimè, sono poche per riuscire a gestire i problemi che già abbiamo e che chiaramente aumenteranno nel tempo. Purtroppo abbiamo questo territorio fatto in questo modo, abbiamo fatto tante strade, alcune necessarie, altre meno, va beh, comunque adesso ci sono e chiaramente manutenerle è un grosso problema. Lo stesso discorso vale per l'edilizia scolastica, dov'è vero che c'è la questione della scuola polmone, ma è anche vero che la situazione di alcuni edifici, che in parte devono essere finiti, altri invece che devono essere sicuramente ristrutturati...è una situazione che negli anni non potrà che peggiorare, quindi questi soldi messi a disposizione, da quello che vedo, non sono molti e sicuramente creeranno dei problemi.

Nel complesso chiaramente, se ci fosse un maggior dettaglio, sarebbe meglio, mi rendo conto anche che c'è voluto del tempo, questa forse è l'unica nota negativa, perché dovrebbe essere un documento che andrebbe ripetuto nel tempo, aggiornato...come dire? in maniera tale da poter avere una continua e costante, corretta visione della pianificazione, cioè di ciò che sta accadendo, perché questi sono lavori che devono partire, che sono sviluppati su tre anni, poi però vorremmo sapere mano a mano che cosa accade e che tipo di ritorno hanno sul territorio. La cosa importante alla fine è questa, anche se parliamo di una cifra importante: appunto 152 milioni di euro in tre anni, che non sono affatto pochi.

Presidente - Grazie Consigliere Cognetta. Altri? Se non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Io voglio ringraziare i colleghi che hanno preso atto del lavoro che si è fatto per arrivare a produrre un documento così corposo, un documento che dà trasparenza all'attività dell'Amministrazione regionale in termini di opere pubbliche, di interventi nell'edilizia. Credo di dover evidenziare nel rispondere ad alcune suggestioni che sono state in qualche modo evidenziate, sottolineate nei vostri interventi riferite al controllo...voglio ribadire che l'approvazione di questo piano operativo ci porterà all'approvazione successiva del piano operativo 2015, questo è un piano triennale, quindi di una visione triennale. Il piano operativo entrerà di più nel dettaglio, entrerà di più nel merito e ci darà la misura più concreta degli interventi che saranno avviati quest'anno. Sulla base di questi interventi, il percorso di controllo e di verifica di approfondimento proprio sul piano triennale potrà essere fatto on line in modo sistematico, perché, come avevamo detto, ogni tre mesi la struttura Pianificazione e verifiche gestionali va ad aggiornare le varie schede proprio sulla base dei diversi interventi che vengono fatti.

Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, sapete che questo piano triennale non prevede l'inserimento della scuola polmone, così dibattuta in questi giorni, perché quella l'abbiamo considerata una grande opera già conclusa, si è avviata la fase di gara e quindi, da questo punto di vista, non è prevista, però la Giunta aveva detto che dava priorità agli interventi sulle scuole, perché proprio la realizzazione più efficace, più immediata, in tempi stretti della scuola polmone avrebbe permesso di fare tutta una serie di altri interventi negli altri edifici.

Per rispondere al Consigliere Fabbri, rispetto alla scheda che vede un milione e mezzo nell'aeroporto, quel milione e mezzo deriva dai residui, è un impegno che ci portiamo dietro, quindi era iscritto a bilancio come residuo e rimane in quell'ottica lì. Per quanto riguarda il fondo di 2 milioni e 8 prelevati dal fondo dell'inclusione sociale, che poi sono 3 milioni e 2, perché 400 mila vengono assegnati all'agricoltura, lo abbiamo già spiegato in occasione di un'interrogazione, l'ha spiegato il collega Perron: è l'immediatezza di intervenire che ci ha permesso di andare a recuperare le risorse in quel fondo, i soldi ci sono, in quel modo si riesce ad appaltare e il risultato di quell'intervento dei 2 milioni e 8 delle opere pubbliche vede 1 milione 135 euro alle opere stradali, 395 mila euro alle opere edili, per la manutenzione stabili 520 mila euro, per la viabilità altri 750 mila euro, quindi interventi rapidi, efficaci, che possono dare risposte immediate. Probabilmente, per quanto riguarda quel fondo di inclusione sociale, il percorso è più lungo, è più complicato e era meglio, dal punto di vista della Giunta e della maggioranza, dare una risposta chiara, immediata proprio a quel settore che è in grave difficoltà. Chiaro che...ahimè, Consigliere Gerandin, le risorse sono quelle che sono, sono decisamente diminuite, ne abbiamo preso atto tutti quanti, però io devo dire che, dal punto di vista del dissesto, questa Regione ha fatto tanto negli anni, auspichiamo che non succedano...ecco, faccia bene le corna che non succedano eventi che possano generare problematiche, però, quando quegli eventi ci sono stati, mi sembra che in passato la Regione abbia sempre risposto in modo efficace, in modo perentorio recuperando le risorse da dove era possibile farlo.

Per quanto riguarda le schede generiche, sì, Consigliere Chatrian, dovremmo migliorare e lo faremo, cercheremo di migliorarci, di rendere le schede ancora più leggibili dal punto di vista degli interventi, è un'osservazione che accogliamo e vedremo di fare meglio. In autunno un confronto sui vari interventi si potrà tranquillamente fare, non ci andremo a sottrarre ad una verifica che mi sembra legittima e puntuale...e quindi anche interventi più oculati, più efficaci laddove si andranno ad individuare le esigenze più immediate.

Io spero di aver risposto a tutti, credo che comunque si sia fatto un buon lavoro, perché a febbraio, quando la Giunta ha approvato il piano, la CNA Costruzioni aveva scritto: "lodi ed elogi rispetto ad un provvedimento che era atteso da parecchi anni". Da questo punto di vista, quindi venerdì presenteremo questo nuovo piano lavori anche alla Consulta dei lavori pubblici, auspicando che possa essere apprezzato com'è stato apprezzato sia in Commissione che in altri ambiti. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Ci sono interventi per dichiarazione di voto? Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione dell'atto. Procediamo allora alla votazione dell'atto comprensivo del programma, il nuovo testo che è stato elaborato in III Commissione. Procediamo alla votazione. La votazione è aperta, colleghi votate. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Punto 25 all'ordine del giorno.