Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1120 del 26 marzo 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1120/XIV - Approvazione di mozione: "Stato di attuazione del Piano Aria".

Presidente - Per l'illustrazione della mozione, la parola al Consigliere Segretario Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Quando abbiamo discusso l'interpellanza presentata dal collega Bertin nello scorso Consiglio avevamo già discusso anche di tale questione, che prendeva spunto da una serie di servizi giornalistici francesi e italiani presentanti alcune problematiche relative alla qualità dell'aria nella Valle dell'Arve. In particolar modo da questi servizi risultava che la qualità dell'aria rispetto a certi inquinanti, come ad esempio le polveri, in una zona come Passy era addirittura peggiore rispetto alle zone urbane come Parigi e, in base a quello, avevamo già presentato in quell'occasione una mozione che poi per motivi tecnici non ha potuto essere discussa, quindi l'abbiamo ripresentata adesso. La questione però risulta interessante, e non solo nel merito.

Il nostro ragionamento è: la Valle d'Aosta è una valle alpina, attorno a noi abbiamo altre valli alpine che, pur con certe differenze, sia morfologiche, sia meteo-climatiche, ma anche differenze degli insediamenti e dei tipi di attività produttive, comunque presentano delle analogie che, a nostro avviso, andrebbero esplorate, e andrebbero migliorate le collaborazioni che si fanno da questo e dall'altro versante del Monte Bianco, ma anche da quello svizzero. In base a questo, abbiamo provato a documentarci. Come tra l'altro l'Assessore ha detto la volta scorsa, la situazione in Valle d'Aosta risulta meno critica rispetto ai nostri cugini d'oltralpe, tant'è vero che noi abbiamo un Piano dell'Aria articolato in molte azioni.

Andando a vedere i dati sul sito di ARPA, che presenta i dati quotidiani, si vede che certe criticità da noi sono in misura inferiore rispetto all'altro versante del Monte Bianco. Nonostante ciò, anzi forse proprio per questo, alcune cose potrebbero essere interessanti. Uno: andando a vedere i documenti che vengono presentati dai nostri cugini francesi, si nota subito una certa differenza rispetto a quello che noi presentiamo. Noi abbiamo un piano che tra l'altro adesso è in scadenza, per cui è già stata avviata la revisione, ma è molto articolato, perché prima di trovare le azioni concrete bisogna arrivare credo a pagina 140 o giù di lì, insomma. Un cittadino che non è un tecnico addetto, prima di capire cosa si fa in Valle d'Aosta rispetto alla qualità dell'aria, deve sfogliarsi un piano molto ricco e molto articolato ed arrivare a pagina 140...beh, il piano francese ha un documento che è questo...

(il Consigliere Segretario Roscio mostra all'aula un foglio)

...è una pagina, è solo una pagina e si direbbe for dummies, cioè possono leggerla tutti, perché ha anche degli accorgimenti che sono molto semplici; per esempio, laddove si vanno a fare interventi con notazioni di tipo semaforico (verde, giallo e rosso), si capisce immediatamente se l'azione è stata fatta, se è in corso d'opera o se deve essere ancora fatta. Da questo punto di vista può essere che i francesi abbiano criticità diverse, siano magari partiti in ritardo e facciano magari anche azioni meno incisive delle nostre, però hanno una capacità che è quella di raccoglierle tutte ad un certo punto, in un unico documento, e soprattutto di divulgarle.

Allora, se su questo noi abbiamo fatto comunque azioni di monitoraggio, azioni di confronto, se i dati esistono, l'intento nostro è: uno, raccoglierli in maniera che questi dati siano organici e il quadro che viene presentato è completo; due, questa cosa potrebbe dare dei vantaggi alla Valle d'Aosta, perché se è vero che su certe cose noi siamo all'avanguardia, da un confronto con i dati francesi, ovviamente per quanto possibile, potrebbe venire fuori un atout per la Valle d'Aosta, perché potremmo vendere il fatto che la qualità dell'aria ad Aosta è migliore che a Chamonix, e quindi essere un'attrattiva anziché essere un freno su questa roba. Quindi la nostra mozione andava in questo senso principalmente, non aveva l'intento di dire: "mettiamo in difficoltà qualcuno", ma era per vedere se c'è modo di organizzare e migliorare questo Piano dell'Aria adesso che è in fase di rinnovo, e noi diciamo: perché no? E poi c'è una cosa che penso va quasi senza essere detta: mentre dal Piano francese si capisce molto bene lo stato di avanzamento delle azioni, sul nostro piano non si capisce. Allora una richiesta della mozione era quella di chiedere all'Assessore di venire in commissione per relazionare sullo stato di avanzamento delle iniziative, perché nel Piano francese ci sono tutta una serie di azioni, come ad esempio i trasporti, tanto per citarne alcuni, i trasporti urbani, dove si cerca di ridurre l'incidenza del veicolo a quattro ruote, cioè delle auto, e si fanno interventi per migliorare la ferrovia, per migliorare l'utilizzo dei trasporti pubblici. Ecco, questo per cercare di capire a che punto noi siamo anche su questa cosa per riuscire ad organizzare in un documento, che poi è da capire come deve essere fatto, come deve essere messo, ma insomma l'idea è abbastanza chiara, questo porterebbe sicuramente dei vantaggi. Come illustrazione io mi fermerei qui; ascoltiamo poi anche l'Assessore con cui comunque abbiamo condiviso una parte, e mi sembra di capire che c'era già un pre-impegno nell'accogliere certi indirizzi. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 16,40 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Siamo in discussione generale sul Piano Aria, punto 34. Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel; ne ha facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Come ha esposto correttamente il collega Roscio, la delicatezza della situazione che si è venuta a creare nella Valle dell'Arve forse ha risvegliato l'attenzione di tutti sulla delicatezza dei microclimi delle valli alpine, diciamo del sistema delle valli alpine; tema naturalmente che non dobbiamo riaprire, perché è stato oggetto di ampia discussione quando c'è stato un confronto referendario, dove uno dei temi era appunto quello della delicatezza di sistemi che emettono polveri sottili in ambienti alpini. Quindi tenere vigile l'attenzione in questo momento è più che mai opportuno, perché i colleghi francesi hanno un buon Piano dell'Aria, mi viene da dire, ma perché hanno fatto veramente male negli anni. La situazione di là è davvero sconcertante rispetto ai dati che vengono forniti, ma questo, giustamente come diceva il collega Roscio, deve in qualche modo renderci ancora più attivi. Credo che il senso di questo tipo di lavoro che si chiede di fare sia quello di non adempiere semplicemente a compiti burocratici, cioè si stende un Piano dell'Aria sentendo esperti e scrivendo magari anche delle belle cose, ma riuscendo anche a darsi degli step e a raggiungere degli obiettivi precisi; quindi creare le condizioni perché ci sia anche la valutazione...diciamo delle azioni messe in atto, del percorso che si fa e di quali obiettivi sono raggiunti o meno, non soltanto attraverso il monitoraggio finale dell'aria, ma in un percorso che diciamo sia studiato in modo puntuale con osservazioni puntuali durante questo percorso.

Mi fa quindi piacere che il collega Roscio abbia già in qualche modo appreso anche dalle dichiarazioni dell'Assessore una sostanziale disponibilità in questo campo. Ecco, bisogna capire se questa disponibilità teorica si trasforma in quell'azione pratica, cioè in quella prassi puntuale che può trasformare l'adempimento burocratico del Piano dell'Aria in una serie di azioni concrete e soprattutto misurabili, che è la sfida che ci dobbiamo dare, visto che in particolare i soggetti ritenuti più sensibili e più colpiti in modo negativo dall'inquinamento dell'aria - si è visto nella Valle dell'Arve - sono i bambini. Insomma, deve esserci un'attenzione particolare, soprattutto perché guardiamo alle future generazioni e, in qualche caso, questi fenomeni di inquinamento si ripercuotono non tanto già sul fatto che adesso di là molti bambini hanno problemi respiratori gravi, ma poi si ripercuotono sulla salute nel lungo periodo, perché le persone che hanno questi tipi di problemi da giovani, da bambini, hanno poi una salute molto più cagionevole quando sono adulti. È quindi un'attenzione che dobbiamo dare, come dicemmo in altre occasioni: investire in qualità dell'aria e in salute vuol dire risparmiare in futuro sulla sanità pubblica.

Presidente - Ci sono altri interventi? Direi a chi ha intenzione di prendere la parola di prenotarsi. Siamo in discussione generale. Ha chiesto la parola l'Assessore Bianchi; ne ha facoltà.

Bianchi (UV) - Sì, grazie Presidente.

In relazione alla mozione presentata, condividiamo l'importanza che riveste nella nostra regione il vigente Piano Aria (approvato con legge il 30 gennaio del 2007) che, in coerenza con le disposizioni vigenti in materia e in base all'analisi dello stato di fatto, si propone di intervenire sul settore aria con linee di azione volte a migliorare la qualità dell'aria e a mantenere i livelli giudicati soddisfacenti perseguendo obiettivi di ulteriore progresso delle condizioni ambientali verso l'eccellenza, tenuto conto della specificità del contesto regionale e, in particolare, di quello urbanizzato nella città di Aosta. Ricordo che il Piano Aria ha una validità di nove anni dalla data della sua approvazione e quindi andrà in scadenza nel 2016.

Il nuovo Piano Aria in fase di elaborazione prevede, ai sensi della normativa vigente, l'attivazione della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Per questo motivo, effettuata una serie di incontri con le strutture degli altri Assessorati, con l'ARPA e il Comune di Aosta, direttamente coinvolti in sede di predisposizione del Piano vigente, è stata attivata e conclusa la prevista fase di concertazione preliminare che consiste nella redazione da parte della Struttura Tutela qualità aria e acque dell'Assessorato, di una relazione metodologica preliminare, che illustri come si intende operare per la redazione del rapporto ambientale che sarà oggetto di VAS, aperto alle osservazioni del pubblico, e necessario per il prosieguo dell'iter del Piano stesso che si terminerà con l'approvazione del Consiglio regionale. La fase di concertazione preliminare attivata il 30 di novembre 2014 si è conclusa con il parere della Struttura competente in materia di VAS il 10 febbraio 2015.

Credo comunque sia opportuno, anche in relazione al punto 1 della mozione, richiamare le azioni del vigente Piano Aria svolte e in fase di attuazione, anche in collaborazione con il Comune di Aosta, con l'ARPA e con altri Assessorati, che hanno contribuito ad un miglioramento complessivo della qualità dell'aria, quindi:

- rinnovo tecnologico del parco circolante;

- rinnovo del parco mezzi pubblici, con l'acquisto di mezzi alimentati a metano;

- finanziamenti degli interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, la sostituzione delle caldaie e per l'incentivazione dell'uso di fonti rinnovabili;

- finanziamenti reti di distribuzione metano o GPL in sostituzione di combustibili più inquinanti, quali il gasolio e l'olio combustibile;

- regolamentazione della circolazione dei mezzi pesanti per il trasporto merci;

- imposizione nell'ambito del rinnovo AIA CAS di interventi per la riduzione delle emissioni e limiti in funzione delle BAT;

- incentivazione della mobilità dolce con aumento delle postazioni con biciclette comunali e aumento di piste ciclabili.

Come vedete, si tratta quindi di azioni su molteplici fronti che, in sede di verifica di attuazione del Piano Aria, hanno contribuito e stanno contribuendo ad un miglioramento complessivo della qualità dell'aria. I monitoraggi effettuati in modo sistematico, come da disposizioni del Piano, supportano tali conclusioni evidenziando un progressivo miglioramento della qualità dell'aria dall'avvio delle azioni previste. Ciononostante, aspetti specifici collegati all'evoluzione delle fonti emissive o a situazioni climatiche particolari, quali quelle invernali nella Plaine, possono favorire l'aumento di concentrazioni di inquinanti in aria, che, quand'anche rientranti nei limiti di legge, richiedono specifiche attenzioni su cui concentrare gli sforzi futuri.

Tale analisi critica consente di mantenere ed eventualmente rafforzare le misure di maggiore efficacia, di ritarare le azioni che hanno mostrato margini di miglioramento e di introdurre nuove azioni anche grazie all'analisi di misure poste in atto in altri Paesi, che possono essere adattabili alla nostra realtà. Si tratta quindi di un lavoro metodico e regolare, effettuato in sinergia con diversi attori in un'ottica di miglioramento costante della qualità di un comparto ambientale di primaria importanza quale quello dell'aria.

Al momento, il lavoro della Struttura Tutela qualità dell'aria e acque, in costante confronto con altre Strutture coinvolte e con l'ARPA, consiste nella redazione del rapporto ambientale di VAS e del testo del piano con particolare attenzione anche alla sua semplificazione e comprensibilità da parte di tutti (e qui penso che vada nella direzione che chiedeva il collega Roscio), i cui contenuti possono essere così riassunti:

- analisi del contesto di riferimento;

- analisi delle risultanze delle misure promosse dal piano precedente, in modo da definire i loro risultati, le eventuali problematiche emerse e definire le misure da inserire nel nuovo piano, siano esse già presenti nel piano precedente, siano esse di nuova elaborazione;

- analisi di coerenza del piano con gli obiettivi del piano stesso e con altri pertinenti piani e programmi regionali o statali;

- definizione delle misure del piano;

- definizione del monitoraggio per l'attuazione del piano stesso.

In base agli obiettivi dell'Assessorato, la procedura di VAS dovrebbe essere avviata entro il 30 ottobre prossimo (ricordo che la procedura di VAS comporta appunto 60 giorni di pubblicazione).

Sono disponibile a condividere quindi con le commissioni consiliari competenti le risultanze di tale lavoro collettivo e illustrare le previste azioni volte ad un miglioramento globale della qualità dell'aria, una volta definita l'analisi valutativa delle varie misure da adottare. A questo proposito, ritengo comunque opportuno segnalare che, con deliberazione della Giunta regionale del 13 marzo scorso, è stato appena rinnovato per il prossimo biennio il protocollo d'intesa con le società SAV e RAV per l'incentivazione dell'uso della tangenziale autostradale, come accade ormai da alcuni anni.

Quanto al 2° punto della mozione, ossia la richiesta di avviare contatti con le amministrazioni transfrontaliere confinanti per la condivisione di misure confrontabili con contesti aventi problematiche di inquinamento simili alle nostre, come ho avuto modo di dire durante lo scorso Consiglio rispondendo ad un'interpellanza, esistono da tempo contatti stabili in sede di progetti transfrontalieri che hanno consentito negli anni un confronto costante, evidenziando tuttavia che i contesti di riferimento presentano significative differenze a livello transfrontaliero, stante la presenza di fonti di inquinamento diverse.

Fermo restando le differenze delle cause di inquinamento, degli scenari ambientali di pressione, stato e impatto di una situazione valdostana nel complesso per molti aspetti direi virtuosa rispetto a quella francese, la Struttura competente, nell'ambito del lavoro di revisione del piano, ha effettuato e sta effettuando confronti con altri piani analoghi esistenti a livello italiano ed europeo, cercando di trarre spunto dalle buone pratiche altrui che hanno dato risultati degni di interesse.

A questo punto, io leggerei anche l'emendamento che è stato presentato e che va a modificare il punto 2 della mozione, quindi il punto 2 diventerebbe: "nella revisione del Piano Aria si confrontino e si analizzino misure e azioni concrete contenuti in altri Piani vigenti in territori prossimi con contesti e problematiche di inquinamento simili alle nostre". Se l'emendamento verrà accettato, noi voteremo la mozione. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Ci sono altri interventi? Ha chiesto la parola il Consigliere Roscio; ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Giusto per dare atto ed esprimere la soddisfazione per l'accoglimento della mozione, ma anche per chiedere un'altra cosa. Ecco, forse poi ne discuteremo in commissione, però già qua chiediamo un impegno in tal senso, cioè le azioni che sono state elencate dall'Assessore, azioni che contiene il nostro piano regionale, sono tutte condivisibili, sono tutte interessanti, non si può dire che queste non vadano bene, ma quello che manca a queste azioni è la snellezza, cioè queste azioni sono...sì, poi ci può essere un piano come quello attuale dove è tutto bello articolato, giustamente, ma fatto per i tecnici e redatto dai tecnici. Ecco, bisognerebbe trovare il modo di divulgare questa cosa, anche perché ne avremmo dei vantaggi, perché se è vero che noi in certe cose siamo più virtuosi rispetto ai nostri vicini, a me piacerebbe che a un certo punto, invece di leggere di come Passy (in virtù per esempio dell'inceneritore dei rifiuti) è peggio di Parigi, mi piacerebbe vedere che la Valle d'Aosta, tra le valli alpine che sono intorno al Monte Bianco, quindi la Valle del Gran San Bernardo svizzera e la Valle dell'Arve, è un'eccellenza. Questa sarebbe una cosa spendibile anche per il nostro turismo e per la Valle d'Aosta.

La nostra richiesta è di lavorare per arrivare ad avere, nelle forme che riterremo poi in commissione, dei documenti spendibili per vendere meglio l'immagine della Valle d'Aosta, ma non solo l'immagine, anche la sostanza, perché quello che ci interessa, alla fine, è avere una buona qualità dell'aria. Grazie.

Presidente - Altri interventi? Chiudiamo la discussione? Possiamo mettere in votazione la mozione con l'emendamento e le relative modifiche? Votazione aperta. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 34

La mozione è approvata all'unanimità.

Passiamo al punto successivo.