Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1050 del 25 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1050/XIV - Approvazione di mozione: "Impegno a sviluppare un piano strategico per la mobilità elettrica nella politica dei trasporti pubblici e privati".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Portiamo questo argomento all'attenzione del Consiglio regionale per dare un po' l'impressione che sull'argomento dei trasporti non siamo solo a lavorare come immaginiamo di fare e come stiamo facendo sul Consiglio straordinario che abbiamo richiesto di convocare, ma cerchiamo anche di guardare con una prospettiva differente il futuro di tutto il comparto dei trasporti, e infatti vogliamo parlare di mobilità pubblica e privata.

L'idea che origina questa mozione trae spunto da quello che sta succedendo intorno a noi, dalle norme che regolano, soprattutto dalle cose che la Comunità europea chiede sempre di più agli Stati e alle popolazioni che, attraverso il trasporto, devono organizzare la propria vita, la propria quotidianità e anche la propria vita lavorativa. Dicevo che lavoriamo perché da qui al 2020, attraverso questa mozione, si cominci ad immaginare una nuova linea di lavoro, una nuova programmazione, un nuovo investimento che ci porti comunque a porre attenzione a quello che viene richiesto: la riduzione delle emissioni in atmosfera. Recentemente abbiamo parlato, attraverso l'approvazione dei piani e dei progetti tramite i quali chiediamo i finanziamenti alla Comunità europea, delle linee guida che vanno in quella direzione, dei progetti che vanno alla ricerca di quell'obiettivo. Con questa mozione noi vogliamo anticipare discussioni che a nostro avviso arriveranno, ma vogliamo fare in modo che arrivino oggi, in questo momento.

L'idea della mobilità elettrica anima Stati che cercano di guardare, attraverso il progresso, ad un miglioramento della qualità della vita delle persone. Ci sono Stati vicino a noi...ecco, la vicina Svizzera su questo ha fatto un progetto culturale e sociale ancor prima che economico, nel senso che, attraverso l'utilizzo dell'energia elettrica e dell'acqua...hanno organizzato la propria economia, i propri trasporti e anche il sistema di mobilità delle comunità e dei cittadini. Ci sono Regioni come il vicino Trentino o la Provincia di Bolzano in cui vi sono società che fanno l'attività che in Valle d'Aosta svolge la CVA, hanno cominciato ad investire - e parlo della SEL - in maniera importante su queste tecnologie e utilizzano i propri ritorni economici per sviluppare progetti che vadano a migliorare e ad investire sulla mobilità elettrica, sull'auto elettrica oppure sul trasporto pubblico elettrico. L'intenzione è quindi di provocare una discussione e soprattutto di dire: "non muoviamoci per piccoli progetti". Sappiamo che per esempio si sta investendo, la Deval sta investendo su un progetto per la posa di colonnine, sappiamo che ci sono altri progetti privati che si stanno sviluppando in Valle d'Aosta, ci sono società private che hanno fatto dei buoni progetti di innovazione.

Noi vorremmo provare a ragionare in maniera diversa con un progetto strategico che coinvolga tutti gli attori, che coinvolga sicuramente le istituzioni, che coinvolga le società e le aziende private, però un progetto strategico che non si limiti a dire: "mettiamo qualche colonnina", ma che allarghi i suoi orizzonti, che provi a fare una progettazione che coinvolga i piani regolatori, le aziende, perché appunto possano mettere delle risorse, e soprattutto che coinvolga la nostra società, quella più importante, la CVA, per far sì che il patrimonio, l'energia elettrica, il grande ritorno della distribuzione elettrica possa, in qualche maniera, venir misurato dai valdostani. Speriamo in futuro per delle bollette meno care, e soprattutto che il costo dell'energia sulle bollette ci faccia vedere che ci siano delle differenze per chi abita in Valle d'Aosta e per chi è vicino a quest'energia, e che possa essere misurato per sostituire o diminuire l'effetto che il trasporto privato ha avuto dopo l'eliminazione dei buoni di benzina.

Attraverso degli investimenti oculati potremmo ridurre il costo del nostro sistema di mobilità, poiché ricaricare una macchina ad energia elettrica costa meno. È vero che le tecnologie sono in via di sviluppo, però sappiamo, attraverso i dati che vengono forniti, che le persone oggi si spostano per brevi tratti, difficilmente si fanno più di 80-100 chilometri durante una giornata, se non si lavora, se non si vive facendo il lavoro in macchina; 80-100 chilometri in Valle d'Aosta vogliono dire un andata e un ritorno dalla Bassa Valle, vogliono dire un'andata e ritorno dall'Alta Valle, un sistema di mobilità che può essere utilizzato soprattutto se le persone possono - o attraverso la ricarica a casa propria o attraverso delle ricariche organizzate di tipo pubblico - trovare i punti per ricaricare la propria macchina.

E poi, andando ad investire in questo campo, ci auspichiamo che attraverso un sistema di contributi e di aiuti si possano sviluppare delle politiche al riguardo; una tecnologia che si può permettere anche di andare ad agganciare nuove imprese, andare a ricercare aziende che stanno investendo in maniera importante. È di qualche giorno fa la notizia che la Apple ha dedicato un comparto di 100 ingegneri per sviluppare una tecnologia che, evidentemente, vedono come possibilità di crescita del profitto della propria azienda. In Giappone le colonnine elettriche sono superiori alle colonnine di ricarica della pompa...genericamente detta del petrolio, della benzina, ci sono appunto società private che stanno investendo per far sì che - in caso di vendita dell'auto - chi acquista le automobili possa ritrovare, attraverso dei percorsi organizzati, punti di ricarica lungo il percorso. Nella Comunità, qui in Europa per esempio, la società Tesla sta investendo in questa direzione e lo sta facendo anche in Valle d'Aosta da qualche giorno; quindi un progetto ed un obiettivo che, per una volta, vorremmo provare ad organizzare invece che subire. Nei prossimi anni ci sarà la possibilità, attraverso dei buoni progetti, di andare a ricercare alla Comunità europea anche qualche finanziamento supplementare, la possibilità di dedicare degli investimenti e la produttività che la CVA garantisce ancora oggi per far sì che non solo nelle centrali si investa, ma anche nell'economia valdostana, la possibilità di creare un nuovo filone economico-produttivo, di preparare le nostre imprese ad investire anche in questo campo.

Con spirito propositivo, costruttivo, ma anche con una volontà di guardare un po' al futuro, di creare un po' di speranza, quanto meno in questo settore, ci auspichiamo che la mozione possa essere accolta e che sia anche un indirizzo poi per il prossimo Consiglio dei trasporti, dove sappiamo che, rispetto alla ferrovia e ad altri fattori, sull'elettrificazione torneremo ancora a parlare. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 17,09 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - Grazie collega. Altri che chiedono la parola? Non ci sono altri? Chiudiamo la discussione? La parola all'Assessore Bianchi.

Bianchi (UV) - L'argomento affrontato nella mozione è sicuramente di interesse ed è caratterizzato da una trasversalità che tocca diversi settori dell'Amministrazione: da quello dell'energia, quindi attività produttive, a quello dei trasporti, quindi turismo, e, come cappello, diciamo quello dell'ambiente. Una maggiore diffusione di mezzi dotati di propulsione elettrica consente un'effettiva riduzione delle emissioni di inquinanti, legata ai motori classici ossia quelli a benzina o diesel, tenuto conto degli sforzi effettuati negli ultimi anni dai costruttori per l'abbattimento degli inquinanti stessi, in particolare della CO2. Ci sono quindi indubbi vantaggi in termini di emissioni e qualità dell'aria, in particolare per quanto riguarda i centri urbani, dove il traffico è maggiormente soggetto allo stop and go, con conseguenti ripartenze ed accelerazioni e un regime di funzionamento del motore ad alimentazione tradizionale con conseguenti maggiori emissioni. Quindi si condivide l'opportunità di sviluppare la diffusione di tale tipo di mezzi, a livello regionale, come del resto, lo ricordo, già previsto da alcune misure del PER oppure del POR-FERS, e come ricordava appunto il collega Bertschy.

Volevo ricordare che parallelamente si sta comunque sviluppando un'analisi di fattibilità tecnica ed economica dello sviluppo della mobilità elettrica su Aosta e zone circostanti con estensione all'intero territorio regionale. Lo studio ipotizzerà uno scenario di sviluppo della mobilità elettrica su strada a partire dall'analisi delle esigenze dei diversi target di utenza, sia pubblica che privata, e in funzione dei principali poli di attrazione e interesse presenti sul territorio. Lo studio sarà disponibile penso verso maggio 2015, quindi questo sicuramente ci potrà aiutare.

Per quanto concerne invece l'Assessorato del territorio e ambiente, è in corso la fase di rinnovo del piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria, nel quale, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera, sono anche in previsione misure rivolte all'incentivazione della diffusione dei veicoli elettrici, anche mediante la creazione di un adeguato numero di postazioni di ricarica, come ricordava il collega.

Accogliendo la mozione presentata, in linea con le linee di indirizzo della Giunta regionale, si fa presente che la realizzazione di un piano strategico sulla mobilità elettrica vedrà il coinvolgimento, oltre che degli Assessorati citati, anche degli Enti locali. A mio avviso è estremamente importante condividere questo piano anche con il territorio, quindi con gli Enti locali direttamente interessati al trasporto pubblico, nonché ad una strategica ripartizione territoriale, come ricordava lei, per esempio delle colonnine.

Sulla mozione, dopo "impegna la Giunta", chiederei di poter aggiungere "a costituire un gruppo di lavoro anche con gli Enti locali, finalizzato a sviluppare un piano strategico", e via dicendo. Se questo viene accolto, la maggioranza voterà a favore di questa mozione. Grazie.

Presidente - Assessore, le chiederei una cortesia, di consegnare al tavolo della Presidenza l'emendamento, così lo facciamo distribuire. No, non abbiamo chiuso la discussione generale su richiesta, perché c'era la presentazione di questo emendamento...no, non è chiusa. Allora facciamolo distribuire, comunque il contenuto è quello riferito da parte dell'Assessore Bianchi in aula. Possiamo chiudere la discussione, intanto? La discussione generale è chiusa.

È in distribuzione l'emendamento presentato dall'Assessore. Se ci sono degli interventi in merito e riteniamo che possa andar bene questo emendamento, soprattutto per i presentatori della mozione...possiamo condividere il testo emendato del deliberato? Qualcuno dei presentatori ci dica qualcosa...nessuno chiede la parola? Passiamo alla votazione del testo con l'emendamento? La parola al collega Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Alcune considerazioni anche in merito alla proposta arrivata in sede di illustrazione e di replica da parte dell'Assessore Bianchi, per dire che sicuramente l'integrazione proposta non va a modificare il senso della nostra mozione, quindi accettiamo il maggior coinvolgimento. Sicuramente già nello spirito dell'intervento del Capogruppo Bertschy questo era stato previsto proprio come progetto a regia regionale, ma che coinvolga tutti gli attori della nostra comunità, chiaramente partendo dalle nostre Amministrazioni comunali.

Alcune riflessioni su questo tema. Com'è stato anticipato, siamo felici che questa nostra iniziativa abbia sollecitato un tema che noi avremmo auspicato fosse già in itinere nella nostra Regione, e cioè, al di là degli spot che si possono sentire, al di là di tutta quella che è una programmazione di energia pulita, di Valle d'Aosta intesa come promozione dell'ambiente, e soprattutto di quello che è il nostro territorio...

Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia...

...di quello che è il nostro territorio, e sicuramente essendo lieti di poter essere partecipi di una sollecitazione dai banchi dell'opposizione per quanto riguarda delle linee di indirizzo, vorremmo ogni tanto che ci fossero su questi argomenti già delle sollecitazioni che possano effettivamente venire anche da parte di chi ha in capo l'azione amministrativa vera e propria. Questo per dire che oggi la nostra mozione sembra quasi sfondare una porta aperta, eppure quasi mai si è discusso di questo argomento. Questo lo diciamo a margine, per dire che spesso basta uscire dai nostri confini e andare nelle zone limitrofe che sono dei piccoli esempi di come gestire tutto quello che è il discorso "energie pulite", per dire che tante volte andare...non a copiare, ma a prendere spunto da ciò che avviene attorno a noi, con territori che hanno tra l'altro le nostre stesse peculiarità da un punto di vista delle risorse idriche, idroelettriche e tutto ciò che è lo sviluppo potenziale del sole e dell'energia in generale, dell'acqua, può essere determinante per la nostra Valle, anche e soprattutto in un momento di difficoltà.

È chiaro che questo tema si lega profondamente a quello dei trasporti, ma non solo, in questo periodo si parla tanto di trasporti e noi non abbiamo timore di dire che forse, non solo per il tempo perso, ma che nel tema dei trasporti siamo all'anno zero; siamo all'anno zero e oggi non abbiamo neanche un'adeguatezza per quanto riguarda l'accessibilità della Valle rispetto a realtà che 30 anni fa o 40 anni fa vivevano la nostra stessa realtà. Questo ci deve far pensare che, al di là di continuare a rivangare tutto ciò che non è stato fatto, noi abbiamo oggi un'intenzione di vedere quello che bisogna fare per il futuro. E visto che lo spunto del Consiglio straordinario sarà ridisegnare un futuro diverso per i trasporti della Valle, questa nostra iniziativa si inserisce proprio in un'idea di Valle d'Aosta diversa da un punto di vista dell'accessibilità, la mobilità che arriva da fuori, sicuramente, ma soprattutto la mobilità interna della nostra Valle, perché noi oggi abbiamo un territorio che da un punto di vista della gestione del trasporto pubblico ha dei costi che spesso non sono più sostenibili!

E quindi oggi occorre dare due messaggi: uno è quello di una Valle d'Aosta pulita e di servire in modo anche funzionale il nostro territorio, può essere un atout, anzi sicuramente sarà un atout per la nostra comunità, non solo in termini turistici, ma anche in termini di utenza della nostra comunità. Diciamo questo perché la Valle d'Aosta da Carrefour d'Europe purtroppo è diventata cul de sac, ce lo diciamo tutti i giorni, ma, al di là del dircelo, oggi bisogna uscire da questa situazione, e questa opportunità incredibile, che rispetto ad altre realtà...mi è successo di visitare il Nord Europa per altri motivi...soprattutto legando certe idee che il Nord Europa ha avuto non solo sulle energie pulite, ma anche su altri settori con l'utilizzo intelligente di fondi europei, oggi ci fa capire che l'utilizzo intelligente di fondi europei va proprio nell'ottica di finanziare questi progetti. Non abbiamo bisogno di andare a scomodare Zermatt, ma sappiamo benissimo che differenza c'è dal punto di vista turistico tra la nostra realtà e certe realtà pilota, come Zermatt ha saputo essere da un punto di vista della mobilità e non solo dal punto di vista della pianificazione urbana e urbanistica.

Presidente, chiedo solo...non siamo ancora in dichiarazione di voto, probabilmente siamo in fase d'intervento...

Presidente - ...sì, perché lei è stato un presentatore, quindi può continuare.

...grazie, sarò breve. Per dire che, rispetto ad altre realtà, noi abbiamo questa opportunità citata, di questa nostra realtà di produzione e distribuzione dell'energia elettrica, che oggi purtroppo - basta parlare con la comunità - non è sentita come un'opportunità vicina alla gente, perché gli imprenditori, il mondo in generale delle piccole imprese come delle grandi imprese, oggi... E il tema dello sconto sulle bollette piuttosto che...non hanno lo sconto tout court, ma quello del favorire l'utilizzo di energie pulite - ne abbiamo già parlato in questo ambito - oggi non è sempre riconosciuto dal colosso del gruppo...sì, diciamo che oggi da noi è conosciuto come essere il maggiore sviluppo di un'energia che, non a caso, nel tempo ci era stata sottratta perché cuore economico della nostra Regione. Basti pensare che spesso, su certe fonti alternative di energia, i distributori nazionali applicano delle tariffe che arrivano fino agli 8 centesimi al kilowatt, mentre noi qui siamo ancora spesso sui 20 centesimi...significa che non c'è sempre questo riconoscimento di investimenti da parte dei privati e delle aziende su quello che, invece, anche attraverso questa mozione, è un filone da noi oggi favorito.

Questo per dire che questo atto sollecita e va un po' a marcare un indirizzo futuro. Siamo lieti che questo sia condiviso, perché è il tema del futuro legato all'utilizzo intelligente anche di progetti pilota che possono essere finanziati, soprattutto rispetto ad una prospettiva che oggi è effettivamente cruciale e vitale per la nostra Valle: quello della mobilità. Quindi, senza enfatizzare ed aggiungere ciò che già è stato detto, noi crediamo che questo sia uno dei filoni importantissimi da sviluppare per il futuro, che potrà creare e far diventare magari anche la Valle d'Aosta progetto pilota, in Italia o anche in altre zone, come una Valle ad utilizzo di energia pulita, e soprattutto con la possibilità, attraverso questa realtà - parliamo di Deval, di CVA e del gruppo energia in generale - che possa effettivamente essere al servizio degli utenti, al servizio di ciò che è una possibilità oggi di avere auto, treni o bus elettrici, tutto ciò che è mobilità, con l'evoluzione della tecnologia. Ecco, 10 anni fa forse questi argomenti erano un po' più difficili da trattare, ma oggi una macchina ad energia elettrica ha un'autonomia di 400-500 chilometri, e la possibilità effettivamente di un utilizzo diverso rispetto magari a 10 anni fa. Questo si inserisce anche in una nostra volontà di essere sempre più indipendenti e autonomi da un punto di vista culturale rispetto ad altre realtà, perché sappiamo cosa sta succedendo per quanto riguarda il petrolio o per quanto riguarda il gas, e questa è un'opportunità che i valdostani sono fieri di avere, ma che spesso non sono altrettanto fieri di poter utilizzare.

Prendiamolo quindi come punto di inizio, ma ci sarà un lavoro...al di là del gruppo di lavoro, speriamo che sia un gruppo di lavoro fruttuoso ed innanzitutto che in tempi rapidi elabori un progetto, soprattutto in vista del Consiglio straordinario, che possa fissare dei paletti per il futuro della nostra comunità. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al Presidente della Giunta in fase di replica.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

I colleghi e l'Assessore hanno già in qualche modo valorizzato il senso di questa iniziativa. Riprendendo però le tematiche principali, credo che non siano da sottovalutare due aspetti: da una parte, le esigenze legate al discorso della mobilità che cambia, cioè le macchine elettriche per dircela, e quindi la conseguente esigenza di avere le colonnine sta diventando un aspetto non più di nicchia, perché gran parte delle nuove produzioni portano all'ibrido o direttamente al tutto elettrico. E la scelta che vi è stata presentata - che tra l'altro è già realtà - dell'investimento di quasi 3 milioni di euro per l'autoporto, per creare le colonnine che sono già pronte per determinati tipi di macchine e che prevedono un'autonomia di quasi 500 chilometri e che sono collegate...perché è stato scelto l'autoporto? Perché è crocevia tra la Svizzera e la Francia, quindi proprio tenendo conto della mobilità di quello che voi avete spiegato e detto. Credo quindi che sia significativo il fatto che si vada ad anticipare quello che succederà nel momento in cui c'è bisogno di avere dei punti di riferimento, e allora questi punti di snodo e di riferimento saranno un motivo in più per fermarsi, e quindi, a livello ad esempio dell'autoporto, che è una delle fonti importanti dell'economia e di quello che dovrebbe dare, ha lì un aspetto estremamente utile e interessante.

Ora, sul fatto che nella delibera giustamente si dica dell'interesse dell'andare sull'elettrico e poi si faccia un collegamento corretto con la produzione di energia idroelettrica, su cui credo non è oggi da discutere, c'è da vedere quell'ultima parte che forse è stata detta: che non c'è ancora la sensazione sufficiente del vantaggio di avere non solo la produzione, ma la distribuzione. Perché non c'è ancora la sensazione vera di che cosa ha significato fare questo accordo con la Deval? Perché nella distribuzione, quindi nell'esigenza di avere una rete efficiente, si vede la differenza tra noi e quello che succede all'esterno, poiché gli investimenti nella distribuzione sono estremamente importanti, soprattutto per le zone come le nostre, zone montane, dove noi abbiamo bisogno di raggiungere, attraverso l'energia, la possibilità di avere questo elemento che sennò verrebbe praticamente vanificato. Credo che il discorso della possibilità, nella sostanza...non dimentichiamo che la produzione di energia elettrica ha permesso a tutti gli artigiani di avere ancora adesso degli sconti del 15-18 percento che da altre parti non hanno. Sul discorso delle forniture private, non dimentichiamo che in queste ci sono le "forniture obbligate", cioè quelli che forniamo anche se non pagano; il sistema protetto ha ancora queste situazioni che, purtroppo, non vengono sufficientemente valutate nel momento in cui un sistema di rete deve essere generale.

Ora, credo sia importante che in questo processo partecipino anche i Comuni, perché giustamente qual è l'evoluzione che sta avvenendo nel sistema della produzione di mobilità elettrica? Che mentre prima l'autonomia era molto ridotta, adesso in qualche modo è aumentata, quindi anche il fatto di poter fare...che ne so? 100 chilometri di minima, dà la possibilità di distribuire le presenze di accumulatori che siano legate a questa logica. Non è che possiamo fare dappertutto investimenti che sono anche, come sappiamo, piuttosto costosi! Insomma, credo che il minimo di programmazione, in accordo con gli Enti locali, sia un po' la risposta principale alla proposta che c'è oggi, che è sicuramente a spizzichi, ma che deve trovare invece un coordinamento, che possa meglio radicare questo sistema e, soprattutto, dare delle risposte concrete ad un futuro che sicuramente è prossimo, che va verso questo tipo di meccanica nuova, che renderà meno impattante e sicuramente meno invasivo da un punto di vista ambientale il sistema della produzione di vetture elettriche che andrà nella direzione auspicata. Grazie.

Presidente - Grazie Presidente. La parola al collega Roscio, per dichiarazione di voto.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente. Mi scuso per essermi prenotato in ritardo.

Noi del gruppo ALPE non possiamo che accogliere con favore la mozione e anche il fatto che la maggioranza l'accolga, nel senso che questo mondo della mobilità elettrica è un settore che oggi è in evoluzione rapidissima: quello che 10 anni fa era impensabile oggi è alla portata. Certo che rimane ancora parecchio da fare, sia perché i veicoli elettrici hanno dei costi (a parità di prestazioni) più elevati rispetto ad altri su altre tecnologie, sia perché rimane ancora un po' il problema degli accumulatori; è vero che oggi hanno fatto dei progressi, ma comunque gli accumulatori sono il punto debole. Il motivo per cui ancora non si riesce a fare un lancio deciso proprio a livello industriale dell'elettrico è il fatto che il petrolio - come dice anche il mio collega Bertin - non è nient'altro che energia elettrica immagazzinata da qualche parte che posso comodamente trasportare in giro, mentre l'energia elettrica la devo consumare praticamente quando la produco; viceversa, gli accumulatori sono un po' un problema.

Nonostante ciò, questo discorso è per dire che è molto interessante cercare di fare un piano, soprattutto un piano puntuale, un piano che - come dice il Presidente Rollandin - non sia a spizzichi, ma sia coordinato, di più ampio respiro, che sia organico. Ovviamente il nostro territorio ha delle difficoltà ma anche degli atout, nel senso che da un lato il fatto di essere un territorio di montagna ci sfavorisce perché, da questo punto di vista, i motori hanno meno prestazioni rispetto ad uno a scoppio; d'altro canto, però, c'è da dire che è veramente molto importante dare l'immagine...è un po' come è accaduto per gli OGM, cioè il fatto di puntare sulla mobilità elettrica dà un'immagine della Valle d'Aosta che è più all'avanguardia, punta su un turismo diverso e ci promuove anche al di fuori. E poi c'è la questione del fatto che noi abbiamo effettivamente la produzione locale e questo è veramente un atout importantissimo.

Noi, quindi, non possiamo che essere favorevoli su questo e certamente parteciperemo all'iniziativa anche nel merito, se ci sarà la possibilità, portando il nostro contributo. Grazie.

Presidente - Grazie collega Roscio. Non vedo altre richieste di intervento...per dichiarazione di voto, la parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Più che per fare una dichiarazione di voto che, direi, è evidente, è per completare la discussione in corso. L'intervento del Presidente ricordava una serie di iniziative fatte, e noi, nello spirito di questo lavoro, non siamo qui sicuramente a voler delle primogeniture, ma soprattutto a garantire...come si può dire? una nuova forza d'urto, perché l'intenzione è questa: dare una velocità diversa a un progetto importante, e soprattutto di arrivare alla società CVA, che è vero che sta facendo delle operazioni interessanti...ma se oggi si va sul sito della SEL, che è la società di energia del Sud Tirolo, si trova una parte dove si parla di mobilità elettrica, vi sono già sconti del 10-15 percento per la ricarica, ci sono tutte le istruzioni d'uso per l'impianto di casa, piuttosto che per il ricondizionamento. Sarebbe bello che la CVA si sentisse investita in maniera importante di una progettazione come questa...ecco, perfetto. E poi è un po' un'utopia, perché siamo in una condizione tutta diversa, ma l'autostrada del Brennero, che ha capitale societario differente dal nostro, investe i propri utili per migliorare l'ambiente e fare sviluppo; per esempio, è di oggi la notizia di un progetto innovativo sull'utilizzo dell'idrogeno sostenuto anche attraverso gli utili della società autostradale. Purtroppo noi siamo in un'altra direzione in questo senso, però è chiaro che tutto quello che muove e genera lo sviluppo del profitto, attraverso il trasporto, sarebbe bello fosse reinvestito per garantirci un futuro migliore in termini ambientali, anche economici, e per la qualità della vita di tutti noi e della nostra economia, quindi ribadiamo la volontà di andare in questa direzione.

Riteniamo utile l'allargamento agli Enti locali dell'iniziativa, perché le prossime progettazioni dovranno considerare, dove si potrà, anche questi sviluppi, parcheggi che prevedano già nella progettazione preliminare lo sviluppo di una rete di distribuzione. E poi, prima possibile, far sì che si possa anche noi fare un bel comunicato stampa, dicendo che è attiva la prima colonnina elettrica gratuita, com'è successo la settimana scorsa a Bolzano con la ricarica gratuita per gli utenti. Lo faremo come comunicato stampa, e io dico che speriamo di poterlo fare presto. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Passiamo quindi alla votazione dell'atto così emendato. Votazione aperta. Votazione chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Punto 27 all'ordine del giorno.