Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 995 del 27 gennaio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 995/XIV - Interpellanza: "Interventi per la risoluzione della problematica relativa alla soppressione del servizio di annuncio vocale della destinazione e della fermata del mezzo di trasporto pubblico nella città di Aosta".

Presidente - La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

La questione che poniamo all'attenzione dell'aula di primo acchito appare come un argomento riguardante una ristretta categoria di persone, forse anche di non diretta pertinenza dell'Amministrazione regionale. Forse il tema della soppressione del servizio di annuncio vocale della destinazione della fermata del mezzo di trasporto pubblico nella città di Aosta, servizio generalmente utilizzato dagli ipovedenti e dai non vedenti, può sembrare di scarso rilievo se si tiene conto del potenziale numero di fruitori. Il fatto poi che la questione sia circoscritta al Comune di Aosta può far pensare che si tratti di un problema che dovrebbe essere affrontato e risolto in linea di principio dai nostri amministratori comunali, ma non da quest'assise. Noi crediamo invece che la Regione c'entri eccome in questa querelle tra l'associazione che rappresenta gli interessi dei ciechi e degli ipovedenti, l'UICI così si chiama quest'associazione, e la SVAP, la società concessionaria del trasporto pubblico urbano di Aosta sia per il ruolo di stimolo che l'Amministrazione regionale ha nei confronti degli Enti locali, sia perché la Regione è titolata, attraverso i suoi organismi, in questo caso credo si possa chiamare in causa tanto l'Assessorato dei trasporti quanto il Difensore civico, a sollecitare il rispetto di norme che, oltre ad essere regole di civile convivenza, sono anche disposizioni imperative a cui gli Enti locali e i concessionari devono attenersi. Non dimentichiamo poi che la Regione finanzia SVAP con grandi quantità di denaro per l'effettuazione dei trasporti pubblici urbani ed extra urbani anche per eventi estemporanei, tipo il trasporto Fiera e via dicendo e quindi non si può dire che sia formalmente un'azionista di SVAP la Regione, ma è come se lo fosse visto che la società è massimamente finanziata dal pubblico.

Per tornare al tema affrontato nell'interpellanza, vorrei spiegare brevemente di cosa si tratta così da circoscrivere meglio la problematica. Qualche tempo fa veniamo a sapere dai giornali - non ricordo se era La Vallée Notizie che abbia dato rilievo a questa notizia - che ad Aosta è stato soppresso per gli autobus il servizio di annuncio vocale: quel sistema automatico che preannuncia la fermata e la destinazione del mezzo pubblico. Parrebbe che SVAP, la concessionaria del servizio di trasporto pubblico di Aosta, abbia deciso di togliere questo servizio, quest'ausilio, quest'accorgimento - previsto, tra l'altro, dalle norme sulle barriere architettoniche e senso-percettive - in quanto darebbe fastidio ad alcuni cittadini, presumo che siano quelli che, insomma, si possono definire i cittadini normodotati, se può dar fastidio una cosa del genere... Non so se SVAP o qualche amministratore locale abbia ricevuto delle lettere, degli esposti o direttamente delle lamentele dai cittadini, ma questa giustificazione del fastidio per alcuni è stata addotta a motivo della soppressione del servizio, tanto da non inserirlo nemmeno nell'ultimo contratto di appalto. Ho sentito un po' di campane e pare che il problema sia stato segnalato da alcuni cittadini che abitano in prossimità delle fermate dell'autobus. Forse quel ripetere a voce digitale il nome delle fermate ha ingenerato qualche comprensibile fastidio, anche se pensiamo che siano ben maggiori i fastidi di chi si trova in condizione di deficit fisico e gli viene a mancare un utile strumento per attenuare un po' il disagio di una condizione di vita ben più difficile della nostra e di quei cittadini che non sopportano il sentire il nome e il numero della fermata. Vorrei, colleghi, che vi metteste per un attimo nei panni di questi cittadini, già in difficoltà per la loro condizione di ipovedenza e vi immaginaste di dover prendere un autobus. Credo sia già difficile per un ipovedente accedere alle fermate, spesso semplicemente dei pali posizionati al lato di un marciapiede, figuriamoci come riuscireste a barcamenarvi voi, cosiddetti "normodotati", in mezzo ai numeri degli autobus, alle linee, alle fermate, personalmente io sarei preso dal panico e probabilmente rimarrei bloccato in mezzo alla strada. Questi ausili, che, ripeto, sono previsti dalla legge, hanno il compito di rendere un po' meno complicata la fruibilità dei servizi pubblici, che vorrei ricordare, colleghi, che anche gli ipovedenti e i cittadini ciechi pagano attraverso le loro tasse e che tutte le loro tasse permettono di funzionare e di far funzionare anche tutto il servizio di trasporto pubblico. Tra l'altro, la nostra città qualche problema di barriere architettoniche e di scarsa attenzione ai diversamente abili, insomma, pare averlo, ci si faccia un giro prestando attenzione agli ostacoli che si incontrano sul cammino per rendersi conto di che cosa significhi vivere ad Aosta con delle limitazioni fisiche...ma tant'è.

Bene, fatta questa premessa, cosa chiede la nostra interpellanza? Intanto se l'Assessore è a conoscenza di questa situazione, poi se intende intervenire attraverso gli strumenti che ritiene più opportuni per risolvere il contenzioso e per evitare che la cosa finisca nelle aule giudiziarie visto che viola anche delle norme di legge o davanti ad un qualsivoglia Tribunale del malato, cosa che sarebbe anche un po' una sconfitta per una società che si dice civile e attenta alle esigenze dei propri cittadini, anche e soprattutto dei più fragili e dei più deboli. Infine chiediamo se l'Amministrazione regionale si assume l'impegno, esauriti tutti gli strumenti di persuasione spendibili col concessionario, col Comune di Aosta, adesso non so di chi è la responsabilità, di farsi promotrice di una formale azione di tutela delle persone discriminate da questi comportamenti posti in essere dal concessionario e non so se dal Comune di Aosta o direttamente dalla Regione, poi, Assessore, magari ci chiarisce i rapporti che intercorrono tra SVAP e chi finanzia. Crediamo che non ci si debba limitare alla semplice esplicitazione di una solidarietà di maniera, come si fa di solito quando si parla di persone diversamente abili o con delle problematiche fisiche, ma che si debbano produrre degli atti concreti. Grazie.

Presidente - Grazie collega Guichardaz. La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

Il collega Guichardaz porta all'attenzione dell'aula un tema che era a conoscenza dell'Assessorato, anche perché il 23 ottobre 2014 è stata indetta una riunione presso il Comune di Aosta, dove vi era il Vicesindaco di Aosta, l'Assessore all'urbanistica, edilizia, espropri e mobilità, il Presidente e il Vicepresidente della SVAP. L'argomento è quello dell'annuncio vocale, per cui, il concessionario, la SVAP, ha introdotto e ha sperimentato questo sistema a partire dal 2006, quindi abbiamo un sistema che è funzionante, per cui non c'è nessun tipo di problema da parte del concessionario. Il problema perché viene affrontato presso il Comune di Aosta? Perché è la cittadinanza di Aosta che ha sollevato i problemi, perché sembrerebbe che quel sistema sia un sistema che ovviamente, per essere efficace, deve avere una tonalità abbastanza alta. È chiaro però che nelle prime ore mattutine, nel silenzio totale, questi annunci rimbombano nella città, quindi tutti coloro che abitano in prossimità delle fermate, dalle 5, 5 e mezza del mattino, hanno quest'inconveniente e, da questo punto di vista, è come un colpo di clacson, un colpo di clacson durante la giornata non crea particolare disturbo, se avete qualcuno che dà dei colpi di clacson alle 5 del mattino, può dar fastidio a qualcuno.

Devo dire quindi - così rispondo alla seconda e alla terza domanda - che vi è tutta la disponibilità da parte del concessionario, ma anche da parte dell'Assessore e dell'Assessorato a mettere insieme le parti, perché noi dobbiamo anche considerare, collega Guichardaz, che esiste un trasporto disabili, per cui tutti coloro che hanno una disabilità grave, hanno un trasporto dedicato, quindi questo problema è un problema che abbiamo con gli ipovedenti, quindi coloro che hanno una disabilità tale da non essere considerati nell'ambito delle agevolazioni che diamo nell'ambito del trasporto disabili. Devo quindi dire che sul tavolo vi sono ovviamente diverse opzioni e bisogna cercare di vedere se si può magari raggiungere un compromesso, evitando gli annunci nelle prime ore del giorno, immaginando di poter inserire o disinserire questo meccanismo e quindi cercare un compromesso. Direi che da parte del concessionario, da parte della SVAP, ancorché - l'ha detto lei - dal punto di vista contrattuale non sia tenuto, vi è stata la massima disponibilità, per cui direi che posso sicuramente impegnarmi per promuovere un ulteriore approfondimento con l'UICI, col Comune di Aosta e con la SVAP per vedere se riusciamo a trovare un compromesso.

Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie.

Grazie Assessore per la disponibilità, vedo che, quando si affrontano problemi che sono anche ragionevoli nel loro contenuto, si riesce ad arrivare anche ad un dibattito conciliante. Io qua voglio solo dire che ho sentito i rappresentanti dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, un rappresentante importante della Regione Valle d'Aosta, il quale è assolutamente consapevole del disagio che questo tipo di annuncio vocale può provocare sulla cittadinanza, credo che le persone malate o persone che hanno delle difficoltà abbiano una particolare sensibilità quando si parla di disagi arrecati ad altre persone. Penso quindi che l'importante allo stato attuale sia comunque l'aprire un dialogo, un negoziato in merito a questo servizio, che sembra un servizio banale, ma che, colleghi, è un servizio che non aiuta solo gli ipovedenti, è un servizio che aiuta magari gli anziani a capire se ci si avvicina alla loro fermata, aiuta magari il turista. È cioè comunque un servizio che ha una sua ragione di esistere al di là dello scopo per cui è nato, il servizio di annuncio vocale è quello che dice: "prossima fermata piazza Arco di Augusto", per esempio, così chi si deve preparare, magari persone con mobilità ridotta o altro, sa di potersi, diciamo, avvicinare all'uscita e quindi di potersi preparare senza quelle difficoltà per cui ci si deve alzare all'ultimo momento, piombarsi verso...o altrimenti, caso ancora più frustrante per queste persone, dover chiedere tutte le volte all'autista di avvertirli quando ci si avvicina alla... Allora, è un problema di civiltà, io capisco che ci siano delle esigenze dei cittadini, probabilmente vivessi anch'io vicino ad una fermata dove alle 5 e mezza mi arriva come una staffilata una serie di richiami a...diventa fastidioso. Penso che il concessionario, se siede intorno al tavolo con chi rappresenta queste persone, può trovare appunto una mediazione o sul volume, o sulle fasce orarie, magari non è necessario che alle 5 o alle 5 e mezza...però l'importante è che di quest'argomento si trovi una soluzione rapida nell'interesse, ripeto, tanto degli utenti quanto nell'interesse di una società che è tanto più civile quanto maggiore attenzione ha verso le persone, diciamo, meno protette, le persone più fragili, i malati; questo credo sia un segno di civiltà importante. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Chiedo una breve sospensione per una riunione con i gruppi di opposizione. Grazie.

Presidente - La sospensione è accordata.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,39 alle ore 18,51.

Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Punto 25.01 all'ordine del giorno.