Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 729 del 25 settembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 729/XIV - Disegno di legge: "Disposizioni per favorire il consolidamento patrimoniale della Monterosa S.p.A.. Modificazione alla legge regionale 13 dicembre 2011, n. 30 (Legge finanziaria per gli anni 2012/2014)". (Approvazione di un ordine del giorno).

Presidente - La parola al relatore La Torre.

La Torre (UV) - Grazie Presidente.

La relazione è stata allegata credo per tempo, quindi non so se volete che la leggo o se la prendiamo per letta, come preferite... La recente riorganizzazione societaria del settore funiviario valdostano ha permesso alla Regione, per il tramite di Finaosta S.p.A., di ottenere il controllo azionario di tutte le società funiviarie valdostane e, conseguentemente, attraverso varie operazioni di fusione societaria, di concentrare la proprietà e la gestione di tutti i comprensori (con esclusione di quelli di proprietà diretta dei Comuni) nelle sei maggiori società funiviarie. Valutata la situazione dei crediti per finanziamenti vantati sia dalla Regione stessa che da Finaosta S.p.A. nei confronti delle sopracitate società funiviarie, si è ritenuto opportuno immaginare un'operazione di ricapitalizzazione societaria per la sola società Monterosa S.p.A. attraverso l'estinzione parziale dei crediti per finanziamenti. Tale operazione, che si realizzerebbe senza alcun esborso finanziario da parte della Regione, per il tramite di Finaosta S.p.A., permetterebbe alla società controllata di ridurre i propri impegni finanziari per la restituzione dei finanziamenti a fronte di una contestuale ricapitalizzazione societaria di importo pari al debito residuo dei finanziamenti stessi.

Il disegno di legge prevede, per il consolidamento patrimoniale della società Monterosa, la trasformazione in aumento di capitale dei mutui attualmente contratti dalla società a valere sui fondi di rotazione del bilancio regionale (gli altri mutui in capo a Monterosa S.p.A. sono stati contratti sulla gestione speciale di Finaosta, di seguito denominati "infruttifero"...). Ciò permetterebbe quindi a Monterosa di avere un margine operativo per i propri investimenti, non dovendo più restituire la quota di capitale e di interessi e potendo quindi utilizzare tali cifre per gli investimenti necessari al mantenimento del comprensorio, senza pesare sul bilancio regionale.

L'operazione riguardante i mutui a valere sui fondi di rotazione comporterà un mancato introito di quota di interessi da parte della Regione di 403.230 euro e una rinuncia a credito (che però è destinata all'acquisto di azioni) pari a 4.470.140 euro. Per Monterosa l'operazione significa poter utilizzare 700.000 euro l'anno per i prossimi sette anni. Grazie.

Presidente - Grazie collega La Torre.

Siamo in discussione generale. È arrivato anche un ordine del giorno inerente questo punto, non appena saranno pronte le fotocopie...prego gli uscieri di distribuire l'ordine del giorno ai colleghi. Qualcuno che chiede la parola? Ricordo che siamo in discussione generale. Dopo aver chiuso la discussione generale, prima di procedere a quelle che sono le votazioni dell'articolato, si deve votare l'ordine del giorno. Non vedo richieste per la discussione generale, quindi chiuderei la discussione generale per la presentazione dell'ordine del giorno...ancora in discussione generale, la parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Semplicemente per ribadire l'importanza per una società come la Monterosa Ski, per una realtà come il comprensorio Monterosa Ski. Era necessario precisare quest'importanza perché, in un momento così delicato in cui il settore turistico è toccato pesantemente dalla crisi, la nostra realtà, la realtà che fa capo alla Monterosa Ski è una realtà che in questo momento crea un'importante occupazione. È una realtà che è cresciuta col tempo, che ha visto ultimamente l'aggregazione di quelle che erano quelle piccole società. È una realtà che, nostro malgrado, è purtroppo economicamente sempre stata in palese difficoltà: questo non possiamo negarlo. Quando è stata fatta la scelta di aggregare queste piccole società, l'idea era proprio quella di cercare, creando un comprensorio molto più ampio, di andare a diminuire quello che era l'impatto, quelle che erano le perdite e oggi ci vediamo di fronte a questa proposta, a questo progetto di legge n. 29. Noi crediamo che questo passaggio sia un passaggio necessario per dare un minimo di garanzia a questa società. Nello stesso tempo noi vorremmo che le cose si chiamassero con il loro vero nome, questo io l'ho già detto in commissione quando ci venne illustrata la legge dall'Assessore, perché, quando si dice che tale operazione si realizzerebbe senza alcun esborso finanziario da parte della Regione per il tramite di Finaosta...è vero che la Regione non tira fuori i soldi, ma è pur vero che comunque quei fondi di rotazione...sono disponibilità in meno della finanziaria regionale, per cui di fatto...io direi: chiamiamo le cose con il loro vero nome, non è un impatto zero per le casse regionali. È che la Regione non tira fuori i soldi, ma è la finanziaria regionale, Finaosta, che, di fatto, riconvertendo quelle che sono...trasformando in aumento di capitale sociale i mutui attualmente contratti, di fatto, vede ridotta la capacità di poter garantire questi fondi di rotazione: questa mi pareva una premessa necessaria, corretta, non polemica, però noi ci teniamo a dire le cose come stanno.

Detto questo, noi vorremmo che questo sforzo non fosse uno sforzo vano, fosse uno sforzo di prospettiva e ci sono alcuni passaggi che a noi non garbano così tanto su com'è stato gestito fino ad oggi il Monterosa Ski: dico questo perché se affronti...noi vorremmo che ci fosse un po' di coerenza con quanto stabilito, parlo dei compensi, ad esempio, del Presidente. Quando un'assemblea delibera 90.000 euro di compensi e poi alla fine vedi che ci aggiungono più di 10-12 mila euro all'anno di rimborsi, autostrade e rimborsi auto...ora, nessuno ha obbligato nessuno a fare l'amministratore, il presidente di questa società. Noi abbiamo ultimamente, purtroppo come altre località, alloggi vuoti, se qualcuno vuol fare l'Amministratore del Monterosa, può benissimo, io penso, con questi emolumenti fare una scelta di vita, invece che addebitare 10-12 mila euro all'anno di trasporti, rimborsi spesa, magari fare una scelta...anche perché ho guardato, ho dato un'occhiata anche a quelle che erano le presenze in loco dell'Amministratore...beh, posso dirvi tranquillamente che la media è di due, tre giorni la settimana. Immaginiamoci se era presente tutti i giorni...ecco, avremmo probabilmente raddoppiato i costi...questo è il senso che vogliamo...noi vorremmo che ci fosse trasparenza su tutto, trasparenza anche sui metodi di assunzione: questo è un altro passaggio che noi riteniamo particolarmente importante.

Dicevo prima: va salvaguardata l'occupazione, è una realtà che non può prescindere da quest'occupazione, però abbiamo visto anche lì dei percorsi particolarmente privilegiati per parenti e amici e abbiamo visto assunzioni anche quelle a tempo determinato che magari alcune hanno durata di undici mesi, altre più sfortunate, ecco, tre mesi, però basta darsi alcune regole, darsi alcuni criteri. Questo era il senso, per cui noi crediamo che sia necessario procedere a questa ricapitalizzazione, ma allo stesso tempo vorremmo che si cambiasse veramente registro. Questo era anche il senso dell'ordine del giorno che abbiamo presentato, come vedete, e su questo noi gradiremmo veramente che ci sia un cambio di passo che vada nel senso di chiamare le cose con il loro nome e soprattutto cercare di essere coerenti con le difficoltà dell'azienda, dove abbiamo visto che purtroppo si è cercato in qualche maniera di eludere anche quelli che erano i...soprattutto legato ai compensi. Detto questo, torno a dire che ribadiamo l'importanza in questo momento di mantenere questa società, dare un segnale forte, ma un segnale che ci sia un vero cambiamento. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere. Siamo sull'ordine del giorno. Siamo ancora in discussione generale. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Prendiamo atto di quest'ordine del giorno giudicandolo sicuramente significativo e importante alla luce della relazione fatta dal collega La Torre, in quanto è chiaro che, quando noi parliamo di salvare delle aziende strategiche come quelle degli impianti da sci, entriamo su un terreno delicatissimo. Sappiamo che il turismo è la prima azienda valdostana, è indispensabile per lo sviluppo della nostra comunità, sappiamo che in gioco ci sono posti di lavoro, non soltanto posti di lavoro di queste società, ma c'è, diciamo, un intero comprensorio che opera nel settore privato che vive intorno agli impianti da sci. Il rammarico certamente è sempre quello di gestioni che forse sono state sicuramente molto attente a valutare e anche a premiare non si sa neanche bene per quale motivo gli amministratori, i dirigenti che sicuramente hanno tratto beneficio dalla gestione di queste società, lasciando poi magari dei conti che invece sono dei conti che ovviamente non ci lasciano soddisfatti di questa gestione. Da una parte quindi ci troviamo di fronte ad un'emergenza, al dire se siamo favorevoli che continui uno sviluppo turistico e sciistico importante in questa regione - e non vogliamo sottrarci a questo dovere -, però, dall'altra, chiediamo che altro sia l'atteggiamento che dev'essere tenuto anche dalla Regione nei confronti di questi amministratori, si deve chiedere maggior rigore, una maggiore attenzione ai risultati economici, perché ovviamente il tempo in cui probabilmente queste ricapitalizzazioni o risistemazioni dei conti passavano via lisce senza problemi non è più quello e quindi è importante che, di fronte al salvataggio di un'impresa, si risponda anche con un cambio netto negli uomini e nel modo di gestire queste società. Noi quindi voteremo a favore di quest'ordine del giorno.

Presidente - Altri colleghi? La parola al collega Farcoz.

Farcoz (UV) - Grazie Presidente. Cinque minuti per una sospensione al fine di valutare il testo.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,39 alle ore 17,54.

Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori dopo la sospensione. La parola all'Assessore Marguerettaz...ah, la parola all'Assessore Ferrero...

(ilarità in aula)

...Ferrero è perché...visto che c'era la sospensione...se lei era già Assessore...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Ora, intanto ringrazio coloro che sono intervenuti, ovviamente, parlando sia dell'ordine del giorno, sia del disegno di legge, quindi credo che tutti quelli che sono intervenuti abbiano ribadito che è fondamentale sostenere e seguire con attenzione le nostre società di gestione degli impianti a fune. Società degli impianti a fune che in quest'ultimo anno hanno dovuto affrontare tutta una serie di sfide non banali, quali l'incorporazione di una serie di società minori, minori perlomeno come fatturato, non è ovviamente una diminutio e non è una valutazione negativa. Devo dire che stiamo raccogliendo ormai già da un po' di tempo delle soddisfazioni, ci sono sicuramente ancora tante cose da mettere a punto, ma tante sono state fatte.

Rispetto all'ordine del giorno, la maggioranza non è contraria di per sé all'ordine del giorno, dobbiamo semplicemente metterci solo d'accordo su come vogliamo interpretarlo, nel senso che è un ordine del giorno che, ripercorrendo quella che è stata la storia degli ultimi anni, evidenzia che, in un momento dove si introducono delle importanti risorse finanziarie, si debba fare il possibile per rilanciare e, se vogliamo, per migliorare la gestione della società. Se per discontinuità intendiamo andare a rivedere ruoli e anche persone per dare una migliore interpretazione, una migliore energia alla società, siamo sostanzialmente d'accordo; se per discontinuità vogliamo dire che tutto quello che è stato fatto in precedenza è stato fatto male, ovviamente non siamo d'accordo, nel senso che riteniamo che in questi anni tante siano state le cose che sono state fatte, tante sono le cose da fare e quindi se per discontinuità è una scelta per andare ad individuare delle risorse, delle energie, delle competenze che ci consentano di rivedere quella che è l'attuale impostazione siamo d'accordo. Non vorrei che questa discontinuità fosse poi un'interpretazione con il bilancino, dove andiamo a bollare qualcuno e a renderlo un intoccabile. Nel senso che per discontinuità siamo d'accordo nel dare un segnale, per cui se siamo allineati su questo tipo di interpretazione, non ci sono motivi per non votare quest'ordine del giorno.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Non ruberò molti minuti e cercherò di mantenermi, diciamo, calmo sulla questione, non prima però di riscontrare come le dichiarazioni del collega La Torre, in base al quale l'operazione si svolgerebbe senza esborso da parte della RAVA, dette così per il pubblico anche che ci ascolta mi sembrano oltremodo fuorvianti e devo dire che...anzi mi hanno fatto girare veramente forte...mantengo diciamo...la caratteristica finanziaria...i fondi di rotazione. Ecco, per dire che ormai questa è un po' una fila di cadaveri, quella che si allinea dopo il bilancio del Casinò e il bilancio di Valle d'Aosta Structure, il bilancio questo della Monterosa. Bilancio che non è per il primo anno in passivo, ma è un bilancio che ha dei precedenti che risalgono ad anni e anni addietro. Io mi sono letto il bilancio con attenzione, e ovviamente, effettivamente, fa venire un pochettino i brividi; mi sono letto anche la relazione del revisore legale, una relazione che è abbastanza asettica per una situazione che è come quella che è stata rappresentata e la relazione che è stata fatta sulla gestione del bilancio dal Presidente del consiglio di amministrazione.

Qui effettivamente è una relazione che io ho trovato oltremodo lacunosa, nel senso che si limita, allineando una serie di dati, sì, a rappresentare quella che è la situazione, ma è una specie di certificato di morte con l'autopsia fatta dal coroner, cioè non troviamo degli elementi di speranza in questa relazione, non troviamo quasi neanche la consapevolezza della gravità della situazione! Io non sto a leggervi tutta la relazione, ma un elemento che può essere ben compreso anche da noi, che non siamo degli esperti in bilancio, in una situazione del genere, in cui la società veramente è con un piede nella tomba, nel capitolo "Marketing e promozione" si scrive: "la campagna 2012-2013 di Monterosa Ski si è sviluppata su un riuscitissimo mix tra branding e call-to-action commerciale", che uno dice: "accidenti!". Le tematiche portanti della comunicazione sono state...uno dice: "in una situazione del genere sarai...cioè devi aggredire il mercato, quindi avrai dei messaggi che sono dei messaggi forti", le tematiche portanti sono state: "abbiamo la neve. "Abbiamo la neve" punta sulla voglia della prima neve, comunica l'apertura del comprensorio, lancia una stagione e promuove il preski". Abbiamo la neve... La seconda tematica aggressiva è: "sciare nel Monterosa Ski". Sciare? Ma cosa dovrebbero fare nel Monterosa Ski? Ma ci rendiamo conto che questi sono i messaggi di marketing che vengono inviati? Non dobbiamo poi stupirci se i risultati che sono anche evidenziati in bilancio del numero delle persone che frequentano il comprensorio, quel comprensorio...i vari comprensori che ormai fanno parte, a seguito dell'incorporazione di tutte le altre società...hanno dei numeri che sono dei numeri completamente fuori dal mondo!

Nel capitolo principale, "Principali rischi per la società", la stessa cosa: "i rischi più significativi sono l'ineludibile rischio di mercato e il correlato rischio di liquidità, a fronte di una struttura produttiva caratterizzata dalla prevalenza di costi fissi, l'affluenza degli sciatori nel comprensorio e quindi i ricavi della gestione caratteristica, cui sono connessi i flussi di cassa positivi della gestione...", e via così, ma il bello viene nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione" e qui dici: la ricetta quale sarà? La ricetta è non come uscire dalla crisi, ma è una fotografia su quello che bisognerebbe fare, ma quello che bisognerebbe fare, cioè aumentare le persone che frequentano il comprensorio, diminuire i costi, come lo facciamo? Qui c'è una mera elencazione di quello che...insomma, è come se alla fine si dicesse: "certo, non abbiamo da mangiare, dobbiamo trovare da mangiare", ma dove lo troviamo, come lo troviamo? La stessa lacuna la troviamo poi nella relazione del collegio sindacale. Una relazione che - mi sono anche fatto aiutare da una persona che è addetta ai lavori - è veramente una relazione...io non so quanto è stato pagato questo collegio sindacale per fare una relazione del genere, poi lo chiederò attraverso una richiesta di accesso agli atti. Veramente non è stato fatto un grande sforzo, qui addirittura c'è un eventuale residuo che potrebbe essere di copia-incolla e vi spiego perché: "al fine di assicurare la continuità aziendale, la società dovrà presumibilmente fare ricorso ad ulteriori sostegni patrimoniali da parte degli azionisti", ma che riscontro è? Allora, questa è sicuramente una società partecipata, ma si muove sul mercato, come ci insegna Frigerio, come una società in libera concorrenza, non si può dire e dare come ricetta per ripianare un deficit quella automaticamente di dire: "andiamo a chiedere i soldi alla Regione"! Qui ci vuole almeno una linea guida, certamente non è il collegio sindacale che deve dare le linee guida di amministrazione, ma quanto meno un indirizzo lo deve dare, qui non c'è nulla, non si ritrova nulla!

Vi è poi anche una cosa che è molto interessante: "il bilancio reca una perdita netta di euro 2.128.492, nulla opponendo alla proposta della sua destinazione...", ma, Signori, anche dal punto di vista della tecnica di esposizione, le perdite non si destinano, le perdite si ripianano, ma come si fa a fare una relazione del genere? Come si fa a pagarla? A questo punto io mi pongo anche il dubbio...ho della documentazione che dovrò verificare...è veramente realistica, è stato fatto veramente un controllo sui bilanci della Monterosa come si deve da parte di chi doveva controllare? Perché qui i dubbi seri vengono. Allora capite che se ci si affida ad amministrazioni del genere e anche chi dovrebbe controllare fa un controllo che qui parrebbe - dico "parrebbe" - superficiale, ma se poi si andasse nel dettaglio, si potrebbero tirare fuori altre cose che sono però di carattere tecnico, e non mi sembra questa la sede... Dobbiamo allora veramente farci una domanda: se è il caso di ripianare questo deficit o se non sia il caso, sicuramente, come hanno proposto i colleghi, di andare verso la sostituzione immediata di chi ha amministrato in questi anni e andare nel senso di una riduzione dei costi e degli sprechi, ma che non dev'essere una dichiarazione di intenti, dev'essere un'elencazione di quello che si può fare e che si deve fare, perché sennò ci viene voglia di andare a vedere in alcuni "appalti" - tra virgolette - della Monterosa, e qualcuno riceverà il messaggio, perché adesso anche noi mandiamo qualche messaggio criptato. Ho terminato.

Presidente - La parola al collega Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

L'occasione della discussione di questo disegno di legge per il consolidamento patrimoniale della Monterosa è un'occasione importante per discutere, e alcuni colleghi lo hanno anticipato, ma anche l'Assessore...sulla situazione in parte si trova nella relazione della legge, in parte su questa realtà, ma inserita in un discorso più generale e globale di quella che è un'importante realtà degli impianti a fune della Valle d'Aosta. Ci pare di capire in questi ultimi mesi, dalle dichiarazioni, dagli atti e da ciò che si sta muovendo a livello amministrativo, e non solo, che ci sia un'idea di lavorare maggiormente in sinergia per quello che è l'indirizzo che l'Amministrazione regionale dà a queste realtà importanti, affinché ci sia la possibilità di promuovere un territorio, di operare su un singolo territorio, ma anche quella di avere una realtà unica che possa essere più competitiva, che possa essere più trasparente sugli acquisti, piuttosto che unica nell'idea di supporto a quella che è una politica turistica e non solo di una Regione.

È chiaro che abbiamo tante realtà nel panorama degli impianti a fune e tra queste realtà quella della Monterosa forse negli ultimi anni è stata quella un po' più travagliata da un punto di vista di bilanci, dal punto di vista operativo e non oggi...e nel nostro ordine del giorno lo abbiamo voluto evidenziare, proprio per far risalire i problemi di una società non all'immediato e solo al presente. Ciò che ci faceva e ci ha fatto riflettere è il fatto che nel 2010, a fronte della presentazione di un bilancio che presentava forti perdite, si era deciso di dare una svolta o, meglio, per usare le parole del nostro ordine del giorno, si era deciso di dare discontinuità e si era data discontinuità perché in capo ad una certa gestione si diceva non ci fossero più le condizioni per riuscire ad avere un effettivo rilancio, tant'è che gli indirizzi e soprattutto l'atto di nomina del 2011 del nuovo CdA presupponeva un rilancio di questa che è un'importante realtà per la nostra Valle d'Aosta e anche per un comprensorio, che è in netta evoluzione e gli ultimi dibattiti sui nuovi collegamenti ci fanno capire che un potenziale enorme sta in capo a questa realtà.

Il fatto di avere assistito ad una gestione, ad una realtà travagliata quindi ci fa dire, oggi ancora più di prima, che probabilmente c'è qualcosa che dev'essere visto in questa società e soprattutto si deve rivedere qualcosa in questa società inserita in un contesto generale: ecco perché noi chiediamo la discontinuità. Assessore, è chiaro che la discontinuità sta nelle scelte e le scelte stanno nelle persone, noi non facciamo mai delle questioni personali, lo abbiamo detto dall'inizio di questa legislatura - perché si è parlato tante volte, purtroppo, di persone in altre società partecipate, ma mai nulla avevamo da un punto di vista personale -, ma, quando si ricoprono dei ruoli e delle funzioni, si sa che il nostro ruolo è connesso all'azione, alle idee, all'impulso, al fare squadra. Noi riteniamo che in questa società, purtroppo, non ci siano oggi, da un punto di vista del bilancio, perché siamo in scadenza...quindi non chiediamo che ci sia una rottura, come abbiamo chiesto in altre società, ma che ci sia, in prospettiva di una revisione di certe persone, con la dignità che va riservata a queste persone, un cambio di rotta, un cambio di rotta che tuteli anche soprattutto noi amministratori. È per questo che il nostro voto su quest'atto è fortemente condizionato dall'approvazione di quest'ordine del giorno, perché è chiaro che noi siamo anche disposti a dare un voto favorevole ad un'azione indispensabile per il rilancio di una nostra società importantissima per la Valle d'Aosta, però il nostro voto è condizionato all'approvazione di quest'ordine del giorno.

Prendiamo quindi atto favorevolmente dei buoni propositi esposti dall'Assessore a nome del Governo regionale e rassicuriamo sul fatto che non è nostra intenzione andare a mettere in discussione le persone, ma in questo caso bisogna dire che le scelte che all'epoca furono così di cambiamento per rilanciare, anche attraverso nuove persone, non hanno purtroppo dato gli esiti sperati. Non siamo quindi noi a valutare se sono le persone, se è la situazione contingente, se sono appunto i cambiamenti che stanno arrivando, fatto sta che, come amministratori, proprio per tutelarci oggi e per avere una speranza di rilancio di questa realtà, noi chiediamo questa discontinuità. Qualcosa non ha funzionato anche...e sappiamo tutti che le responsabilità non sono mai solo di chi ha un ruolo, diciamo, di nomina politica, ma ci sono stati anche dei problemi dal punto di vista di chi, da un punto di vista tecnico, ha gestito tutta una serie di dossier, anche e soprattutto - e questo è un aspetto importante per noi - a livello di personale, di risorse umane, perché il clima che si è creato su un'importante realtà che è su due versanti e che deve contemperare mentalità, territori, amministrazioni, esigenze diverse...deve saper creare sinergie tra queste comunità e queste comunità... Chi opera all'interno di queste società comunque ha vissuto in quest'ultimo periodo dei momenti non favorevoli, non consoni, secondo noi, a quella che è una gestione, diciamo, operativa in senso positivo, soprattutto con i risultati che poi chi lavora in una società porta nell'insieme di una squadra...dovrebbe invece essere in termini di criteri, in termini soprattutto di clima, di collaborazione, di meritocrazia, di trasparenza e, senza volersi riempire la bocca di slogan, ma quella che è effettivamente una motivazione di chi lavora all'interno di queste società, perché poi, quando si parla di società partecipate, il lavoro che viene fatto in II Commissione, trasversale tra tutti, va proprio nella direzione di dire: "noi non andiamo a parlare di dipendenti, non andiamo a mettere in discussione il lavoro di dipendenti, che vanno probabilmente motivati e che fanno parte di un sistema, ma mettiamo in discussione quella che è un'organizzazione, che probabilmente, se più funzionale, darebbe la possibilità a chi lavora all'interno di questa società di sentirsi valorizzato maggiormente". È con questi propositi quindi che noi chiediamo che ci sia un voto favorevole da parte di tutti, maggiormente condiviso, per quanto possibile, tra i vari gruppi, le varie sensibilità all'interno di questo Consiglio, affinché tutti assieme, in sinergia con ciò che si sta facendo sulle partecipate, ci sia un'attenzione di riguardo per questa realtà, di fronte soprattutto alle sfide che ci attendono e che attendono il futuro degli impianti a fune in Valle d'Aosta.

Presidente - Grazie collega Viérin. Altri chiedono la parola? Non ci sono richieste di intervento. Chiudo la discussione generale e passiamo alla votazione dell'ordine del giorno...scusi, Chatrian, le chiedo solo di prenotarsi prima, altrimenti...la parola al Consigliere Chatrian, ancora in discussione generale.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Questo è un tema importante, che in questi sei anni e mezzo abbiamo affrontato diverse volte in quest'aula, che va affrontato con tutte le pari informazioni sul tavolo, come sempre, come per tutti i dossier, come per tutti gli argomenti. Dico questo perché il DL 29, scaricatoci dal Governo qualche giorno prima dell'ultimo Consiglio, ci è arrivato così sul tavolo in II Commissione, come oltretutto stamattina, collega La Torre, Presidente della "grande" II Commissione, ha fatto per quanto riguarda il piano informativo. La maggioranza decide, va avanti, mancano tutta una serie di informazioni, forse questo Consiglio non ha neanche bisogno di avere tutte le informazioni per poter affrontare nel merito, non a livello di ricatti, ma nel merito i dossier..."io ti do questo e tu prendi quello". Non penso che sia la soluzione per la Valle d'Aosta che vogliamo, per la Valle d'Aosta del domani, almeno per quanto riguarda il gruppo ALPE. Avevamo chiesto all'Assessore Marguerettaz in commissione di avere ulteriori informazioni per quanto riguarda la situazione non solo patrimoniale, ma le azioni che erano state messe in campo e, al collega Presidente La Torre, il sottoscritto aveva chiesto di incontrare l'azionista di riferimento, Finaosta, come faccio sempre per tutte le società partecipate e controllate, e di incontrare il consiglio di amministrazione, come faccio sempre d'abitudine, da sei anni a questa parte, anzi da sei anni e mezzo a questa parte.

La risposta di questa maggioranza, o quanto meno del collega La Torre, è stata: "dobbiamo scaricare il provvedimento subito perché è urgente", così mi è stato detto dalla maggioranza...e quindi dobbiamo andare in aula. Tutte queste informazioni quindi non sono state recepite dalla commissione, non sono state affrontate nel merito; avevamo chiesto anche all'azionista di riferimento, Finaosta, di avere l'ultimo bilancio; a nostro avviso, ci sembrava doveroso avere il bilancio 2013-2014, che mi risulta non ancora approvato. Al di là di questo, non penso che con la formula dei ricatti: "voto uno sennò voto l'altro" si vada molto avanti, quindi noi, come gruppo ALPE, avevamo deciso, come dicevo prima, di affrontare nel merito il disegno di legge n. 29. Rispetto ad altre società, la società Monterosa nel 2000, 2002, 2005, 2007 aveva fatto grandi investimenti - giusti, sbagliati, penso che non sia oggi il momento di entrare nel merito su quello -, quindi si era indebitata parecchio e aveva avuto delle grandi difficoltà legate anche alla mancanza di innevamento in quegli anni, dove oltretutto l'andamento sia del MOL che del fatturato segnava dal 2000 al 2011 delle volatilità molto importanti. Queste sono tutte considerazioni che devono essere fatte ed affrontate nel momento in cui si decide di fare - non so se è giusto dal punto di vista tecnico - una ricapitalizzazione, perché praticamente è una ricapitalizzazione, con un delta che alla fine la Regione mette...anzi non incassa come interessi, quindi c'è un aiuto diretto a questa società. Dico questo perché a domanda proprio del sottoscritto in commissione, l'ingegner Zoppo mi rispose che, per quanto riguarda l'andamento del bilancio 2013 e 2014, la perdita di esercizio risultava inferiore rispetto agli altri anni, ma aggravata dall'incorporazione delle piccole società: quella di Brusson 400 mila euro mi pare, quella di Champorcher mi pare e mi pare anche quella di Gressoney-Saint-Jean, cosiddetta "Weissmatten". La perdita di esercizio quindi praticamente veniva aggravata dall'accorpamento delle tre piccole società. Dicevo: noi abbiamo sempre affrontato queste società in questa direzione, prima di eventualmente decidere dei percorsi alternativi, bisogna avere sul tavolo tutte le informazioni, tant'è vero che al punto 50...come capite, noi non eravamo a conoscenza di quest'ordine del giorno, immagino...non so se correttamente...dirlo in politica...si dice e non si dice...ma non eravamo assolutamente a conoscenza di quest'ordine del giorno presentato dai colleghi.

Come gruppo ALPE, abbiamo presentato una mozione che andava proprio, a nostro avviso, nella direzione che noi da anni riteniamo indispensabile, a maggior ragione adesso che le risorse sono calate: quella della trasparenza, tant'è vero che chiediamo al Presidente della Regione e al Consiglio tutto che informi la commissione competente e condivida criteri e scelte per la selezione prima che Finaosta proceda alle nomine. Noi sappiamo perfettamente che è Finaosta poi che nomina, e che è a conoscenza quasi di tutti, penso di chi si occupa di politica in questo Consiglio, che ci sono in scadenza le nomine della Monterosa Ski, ma anche quella della Cervino S.p.A. e della Pila S.p.A.. La richiesta che avevamo stilato dieci giorni fa quindi andava proprio in quella direzione: che la trasparenza deve essere sì pagata, ma le competenze devono essere di alto profilo e soprattutto ci devono essere dei criteri chiari, blindati e forti. Nel nostro programma del gruppo ALPE avevamo inserito nel 2013 e anche nel 2008...mi sembra che dal 2008 al 2013 più volte mi avete sentito...ci avete sentito discutere del nostro secondo bilancio, dell'importanza socio-economica che hanno le società partecipate e controllate sul territorio regionale; abbiamo inserito proprio su questo punto, un punto, a nostro avviso, programmatico, ma importante: "per quanto riguarda le partecipate e controllate, ad ogni partecipata andranno affidate missioni ben precise e della loro attività dovrà essere edotto il Consiglio regionale". Dibattito di ieri sul discorso del gruppo CVA, che abbiamo affrontato, sul fatto di entrare in Borsa oppure no, chiediamo di avere le pari informazioni per poter decidere, quindi di ridare centralità al Consiglio regionale.

Ripeto: a noi i ricatti non interessano, non è partita nostra, ma a noi interessa invece che i vertici di queste società...e l'avevamo scritto sul nostro programma: "al vertice andranno nominate, tramite procedure selettive trasparenti, persone capaci, retribuite in base all'impegno richiesto e alle performance societarie", questo era un po' il principio che avevamo inserito all'interno del nostro programma.

Termino facendo queste due considerazioni sull'ordine del giorno che è stato presentato. Io spero, io auspico che la mozione che noi abbiamo presentato innanzitutto sia approvata da questo Consiglio, perché altrimenti mi sembra una partita di ricatto personale...e che quindi la selezione sia trasparente, i criteri siano chiari, lo skill pure, e anche il curriculum perché noi riteniamo fondamentale che in questo momento chi viene nominato - e queste sono delle nomine non elettive, sono delle nomine - abbia tutte le capacità per poter portare le società partecipate e controllate, anche quelle in difficoltà, anche quelle che hanno subito dei grandi investimenti nel passato...possano comunque essere solide, dare lavoro e soprattutto creare le condizioni e valorizzare quelle che sono le attività locali, commerciali, perché l'obiettivo di una società partecipata e controllata è quello non solo di chiudere un bilancio in pareggio, ma quello di far vivere e convivere la nostra società. Grazie.

Presidente - Grazie collega Chatrian. Chiudiamo quindi la discussione generale o c'è ancora qualcuno? Si chiude la discussione generale e si passa alla votazione dell'ordine del giorno. La parola al Presidente della Regione per la replica.

Rollandin (UV) - Molto brevemente, l'analisi che è stata fatta e che l'Assessore ha giustamente ripreso sul discorso della Monterosa, tenendo conto delle considerazioni nel suo insieme sulla valenza di quello che è stato fatto in questi anni per cercare in qualche modo di valorizzare le potenzialità e di ridurre i costi: questa è l'operazione che si è cercato di fare...questo passa attraverso tanti momenti, passa attraverso una serie di operazioni che devono essere in qualche modo chiare. Voglio ricordare che il discorso Monterosa, tanto perché non ci siano equivoci, proprio perché ha uno storico indebitamento, che poi non è avvenuto per altre società, si è trovato con un gap, che è quello degli interessi su questo, perché bisogna dirlo questo, al di là delle gestioni, cosa che non è avvenuta per altri impianti, dove l'Amministrazione ha pagato tutto. Credo che il collega Chatrian può essere buon testimone che ai tempi in cui si diceva: "non facciamo più indebitare le società"...è stato un momento favorevole a Torgnon, perché in quel momento Torgnon ha fatto i suoi investimenti e la Regione ha pagato tutto, poi di nuovo si è tornati ad una situazione dove, per diverse ragioni, gli investimenti avevano comunque un coinvolgimento della società. Oggi qui la Monterosa si trova con interessi su quelli che erano gli investimenti fatti, correttamente è stato ricordato, che chiaramente pesano. Ora, la considerazione di base che è stata fatta, solo per chiarire il perché oggi facciamo quest'intervento, è che noi ci troviamo a dover sostanzialmente pagare interessi forti alle banche quando con questo sistema cerchiamo di ridurre. I 700 mila che vengono dati per interessi sono fondi che, per carità, vanno alle banche, ma, con tutto il rispetto, è meglio che, se si può, non vengano utilizzati in quel modo, ma possano essere utilizzati per una ricapitalizzazione e possano essere in qualche modo un patrimonio comune.

Quando il collega La Torre, che ha illustrato, ha detto: "non c'è l'esborso della Regione", sotto il profilo del discorso economico, è vero ed è altrettanto vero che non esborsa direttamente la Regione, ma tramite la Finaosta si fa un'operazione di ricapitalizzazione. Sicuramente quindi c'è utilizzo di denaro che serve a togliere quello che è un peso oggi, che diventa un macigno, perché, nella logica di quello che è l'andamento pur...dobbiamo dire che è un andamento che è stato positivo, nel senso che, rispetto a quelle che erano le attese - non guardiamo il discorso nivologico, ma il discorso di quelle che sono state le presenze -, è stato un discorso positivo. Ora, questo voglio rimarcarlo, perché altrimenti non si capisce, ma dice: "ma come, la Monterosa è andata così perché tutto è amministrato...", no, quando si era fermato nel 2010 ci sono stati dei problemi. Oggi il problema è di guardare con una logica diversa a quello che può essere fatto, quindi senza colpevolizzare nessuno: questo ci teniamo a dirlo, perché il discorso dev'essere evidente, dev'essere chiarito in questa logica. Nel contempo non deve essere in qualche modo esasperato il discorso di quello che era un pregresso, che, come dico, ha una sua matrice, una sua origine proprio perché gli interventi pubblici non sono stati uguali, perché a parità di condizioni se c'era un debito, le situazioni sarebbero state molto diverse anche nelle altre società, cosa che non è avvenuta, tant'è che addirittura - ci ricordiamo - per sopperire doveva intervenire anche la Comunità montana, si cercava di far di tutto per cercare di aiutare in quel settore dove c'era questo... Ecco, questo lo dico ad onor del vero, per evitare che ci siano delle interpretazioni non corrette sulla ricapitalizzazione che oggi viene fatta, chiamandola per quello che è, come diceva Gerandin prima, diciamo quello che avviene oggi.

L'impegno che c'è è di andare in una certa direzione e di tener conto con l'ordine del giorno che si debba in qualche modo fare con la massima accortezza...vedere come vengono utilizzati...come si può gestire nel modo migliore l'insieme dell'organizzazione: questo credo che sia l'impegno che noi abbiamo detto che condividiamo e quindi questa impostazione ha un suo significato. Il dibattito che faremo tra un po' sulle partecipate è aperto, certamente, perché questa mozione non significa che dobbiamo andare...almeno, io l'ho capita così, non è che dà le indicazioni di andare ad una selezione per dire chi deve andare ad occupare una certa posizione, credo sia giusto guardare le competenze, guardare che ci siano persone che abbiano in qualche modo il senso di dove vanno e dell'impegno che devono avere, queste sono sicuramente delle opzioni che devono essere tenute presenti e va in quella indicazione anche la richiesta che viene fatta e che noi condividiamo. Grazie.

Presidente - Grazie Presidente per la replica. In merito all'ordine del giorno, ci sono dichiarazioni di voto? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Dichiarazione di voto, quindi 10 minuti.

Semplicemente, intanto, vorrei ritornare con la massima serenità sull'argomento che stiamo trattando, che, fra l'altro, dà ossigeno ad una società che ne ha bisogno, dà risposte ad un territorio che, attraverso questa società, trova la possibilità di sviluppare anche la propria autonomia, quindi stiamo parlando di questo e non di altri problemi. Soprattutto credo, collega Chatrian, non si tratta tanto di dire chi ha fatto qualcosa prima, chi l'ha detto prima, qua oggi sapete tutti che la minoranza sta cercando di esprimere, attraverso la sua pluralità - parola tanto cara all'ALPE, ieri il Capogruppo ce l'ha ricordato -, anche una sua forza, una sua potenzialità in questo Consiglio, quindi quest'ordine del giorno è...fa parte di una politica che la minoranza metterà in campo, che ha messo in campo, tant'è vero che l'ALPE ha presentato alcune mozioni, e ce l'ha ricordato il collega Chatrian in questo Consiglio, quindi il suo passaggio credo sia anche in questa direzione. La mozione sulle partecipate poteva sicuramente accogliere anche un po' di questi indirizzi, questi indirizzi hanno bisogno di essere espressi durante questi disegni di legge ed è questo che noi abbiamo cercato di fare. Non si tratta assolutamente di fare dei ricatti e ha ben capito l'Assessore Marguerettaz che non si tratta di fare neanche un processo al passato, anche perché questa società ha dovuto gestire tutta la fase di trapasso delle altre società. È evidente, però, che questa società è diventata una società importante, una società che ha 80 dipendenti, nel periodo estivo si arriva a 120, nel periodo invernale a 230, 12 milioni di fatturato, è una società che ha bisogno di trovare una sua gestione e una sua riorganizzazione, che evidentemente passa anche per persone, che probabilmente certe operazioni non sono riuscite...forse anche non hanno avuto la forza di fare.

Noi allora chiediamo alla Giunta, al Governo di immaginare per il futuro di questa società un'amministrazione, un governo, un CdA fatto con indirizzi proposti dal collega Chatrian e che discuteremo nella mozione, ma fatto soprattutto con una forza politica per andare a fare quelle operazioni che questo CdA non è riuscito a fare. Credo che questo lo si possa fare non solo mettendo insieme amministratori che sono provenuti da una società piuttosto che dall'altra, ma riorganizzando una squadra dandole degli indirizzi chiari e degli obiettivi forti, quindi senza nessuno spirito di prevaricare e arrivare prima, tanto noi semplicemente arriviamo sempre dopo quando si fanno certe discussioni... Siamo qua tranquilli a proporre una nostra mozione e non a fare dei ricatti, ma evidentemente a proporre quello che noi possiamo sostenere rispetto all'elettorato, al movimento, agli impegni che ci può dare. Abbiamo voglia quindi di dare una risposta al territorio e sostenere questo disegno di legge, però vi chiediamo anche di cambiare marcia e nominare un consiglio di amministrazione che possa prendersi a cura di una società così importante e possa svilupparla. Grazie.

Presidente - Grazie collega Bertschy. Altri? La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Sì, per dichiarazione di voto. Credo che il collega Chatrian abbia già fatto l'analisi precedentemente; noi sui due punti che l'ordine del giorno prevede non abbiamo sicuramente obiezioni, anzi vanno bene con la formula credo data dall'Assessore Marguerettaz, che non si va chiaramente a farne una questione personale, la politica non deve guardare le persone, ma piuttosto i metodi e i risultati... Noi crediamo che sicuramente in passato i parametri e i modi di nomina, molte volte ALPE ha richiesto e ha chiesto che venissero adottati, non sono stati utilizzati, quindi il gruppo ALPE si asterrà sul DL e approverà l'ordine del giorno.

Presidente - Altri? Sempre in dichiarazione di voto sull'ordine del giorno. Non vedo altre richieste. Metto in votazione l'ordine del giorno presentato dal gruppo UVP. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Passiamo adesso a quello che è il disegno di legge. Articolo 1...nessuna richiesta? Si prega di votare l'articolo 1. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (i colleghi Bertin, Certan, Chatrian, Cognetta, Ferrero, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

Articolo 2. Stesso risultato.

Metto ora in votazione il disegno di legge nel suo complesso. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (i colleghi Bertin, Certan, Chatrian, Cognetta, Ferrero, Morelli, Roscio)

Il Consiglio approva.

Prima di continuare, farei distribuire la risoluzione che è stata presentata dal gruppo ALPE, primo firmatario credo il collega Bertin, in modo che possiamo magari iscriverla subito, prima di procedere all'analisi delle mozioni. Chiedo al collega Segretario intanto di leggere il testo della risoluzione, ma vedo che i colleghi stanno leggendo la risoluzione. Possiamo proseguire con una mozione, poi la iscriviamo, quindi passerei al punto 48.