Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 532 del 10 giugno 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 532/XI - Rinvio dell'elezione del Presidente del Consiglio regionale.

Presidente - Con lettera in data 9 giugno 2014 la Consigliera Emily Rini ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio regionale. Il Consiglio regionale, in data odierna, ha eletto la Consigliera Emily Rini Assessore all'istruzione e cultura. Il comma 2 dell'articolo 12 del Regolamento interno prevede che i Consiglieri chiamati a far parte della Giunta regionale cessano dalle cariche ricoperte presso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Non è quindi più necessario procedere con voto palese all'accettazione delle dimissioni. Si procede quindi all'elezione di un nuovo Presidente, con le modalità previste dall'articolo 6 del Regolamento interno del Consiglio.

C'è qualche proposta? Ha chiesto la parola il collega Borrello; ne ha facoltà.

Borrello (SA) - Sì, grazie Presidente. A nome della maggioranza, propongo come candidato al ruolo di Presidente del Consiglio il collega Viérin Marco.

Presidente - Grazie. La parola al collega Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Sinceramente ci saremmo aspettati, dopo tutte le premesse di questo pomeriggio di discussione il cui cardine centrale dei molti interventi è stata la condivisione, è stato il dialogo, sono stati i valori quali il voler in questo momento di difficoltà gestire in modo condiviso almeno i dossier principali e il futuro di questa Regione, che ci fosse intanto una presentazione un po' più articolata, al di là del nome e del cognome del candidato alla Presidenza del Consiglio, che ci fosse un'articolazione un po' più accurata, non tanto del curriculum che conosciamo dei decenni trascorsi in quest'aula, ma su ciò che è una filosofia di una Presidenza del Consiglio che - lo ricordiamo - è organo massimo, dal punto di vista istituzionale, garante dell'intera Assemblea.

Sappiamo che la logica spartitoria che noi abbiamo condannato per il Governo si ripercuote e si ritrova anche per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio, ma in questo caso, se per il Governo la condanniamo, qui la rifiutiamo, e la rifiutiamo anche in virtù del Regolamento del Consiglio, che già l'anno scorso, a inizio legislatura, noi abbiamo invocato. La Presidenza del Consiglio prevede la presenza in aula di 24 Consiglieri, e questo è previsto per un semplice motivo, proprio perché quella figura è una figura garante, è una figura condivisa, che dovrebbe essere condivisa e che, in certi momenti, anche nelle passate legislature, è stata anche condivisa con le forze di opposizione...a volte anche proposta, anche se non sempre poi questa si è concretizzata nel ricoprire effettivamente quel ruolo dal punto di vista delle forze di opposizione.

Allora, noi, da un lato, vorremmo sapere che tipo di Presidenza pensa di incarnare l'ex Assessore Marco Viérin, oggi Consigliere, anche perché in Renaissance esistono dei punti molto importanti e la riduzione dei costi della politica andavano in quell'ottica, di riprendere certi emendamenti che, in sede di approvazione del bilancio, in quest'aula, avevamo discusso, cioè la riduzione dei costi della politica intesa come riduzione degli emolumenti, in particolare del Presidente del Consiglio equiparandola a quella degli Assessori. Ci sembrava un bel messaggio per una figura sicuramente istituzionale, ma che non vorremmo, che non volevamo e che non vogliamo paragonare alla mole di lavoro che esiste in chi incarna un ruolo in Giunta, e ha fatto bene il collega Gerandin a ricordarlo a qualche collega che oggi siede, per la prima volta, sui banchi della Giunta.

Allora noi dovremmo, come forze di opposizione, dopo tutto il bel predicare che ci avete somministrato in questo pomeriggio, accettare a scatola chiusa un signor Consigliere Borrello che si alza e dice: "a nome della maggioranza, propongo il collega Marco Viérin". Ma non ci sembra che il new deal che avete annunciato oggi con questo "Rollandin bis", con tutte le buone intenzioni che voi avete enunciato in quest'aula, oggi, si possa tradurre in uno stringato "presentiamo Marco Viérin, Presidente del Consiglio, figura che dovrà rappresentare tutti noi"! Quindi, il new deal che - purtroppo per lei, Presidente, e per voi della maggioranza - dovrebbe avere il consenso anche delle forze di opposizioni, in questo caso ci vede un po' titubanti; ci vede titubanti perché c'è una forte dicotomia tra ciò che il Presidente ha detto nel suo intervento, sulla grande volontà di dialogo che questa crisi ha aperto, ha fatto scoprire o riscoprire e, invece, la logica spartitoria su una carica come la Presidenza del Consiglio che, in questo momento, ci sembra un po' tirata e che non quagli molto con quanto è stato detto dal Presidente...ma anche dagli interventi di Restano, in particolare, dagli appelli della collega Bertolin nell'ultimo Consiglio, in particolare dal collega La Torre, e da tutti gli interventi che voi avete oggi portato in quest'aula. Già nel 2013 avete iniziato una legislatura in questo modo...poi, per 11 mesi, ci avete veramente continuato a elaborare delle teorie di larghe intese e di condivisione. La legislatura era iniziata con un Presidente del Consiglio che aveva dovuto votarsi perché neanche alla prima votazione aveva ottenuto quei 18 voti...nella seconda adunanza del Consiglio, perché non aveva avuto i 24 presenti nella prima, e oggi ripartite, una volta votata la Giunta, nel medesimo modo dell'anno scorso!

Allora, noi ci chiediamo, Presidente, forse voi...non so, non avete brindato, ecco, avete bevuto acqua, ma non so se avete quella sobrietà adeguata al momento di chi dice una cosa e, nel momento successivo, fa il contrario...intanto probabilmente non avete stappato bottiglie perché non c'era nulla da brindare...noi stappiamo volentieri una bottiglia da buoni valdostani nei momenti di felicità, ma abbiamo tenuto quella buona, la buona bottiglia l'abbiamo tenuta per stapparla nel momento giusto. Al di là delle battute, noi crediamo che in questo momento lo stesso errore commesso l'anno scorso non sia una premessa, collega La Torre, collega Restano, per aprire un dialogo tra le forze politiche e un clima di collaborazione in quest'aula. È il contrario, è un ossimoro! Allora va bene che la politica è abituata a dire tutto e il contrario di tutto un minuto dopo, però, veramente, farci prendere in giro così da voi, in questo momento, noi non ci stiamo! Proprio dalla Stella Alpina, poi, che in questo mese è stata il pontiere dei grandi dialoghi tra l'estrema Sinistra e l'estrema Destra, che voi rappresentate oggi, in quest'aula, essendo il PdL sparito in quell'operazione di fagocitazione che qualcuno ricordava oggi. Allora, ci sembra alquanto...così, strano, che alle parole, all'annunciazione di principio non seguano i fatti. Occupate di nuovo, o volete occupare di nuovo, tutti i ruoli, ma soprattutto...al di là della Giunta che, lo sappiamo, è ruolo operativo...ma la Presidenza del Consiglio, per un nuovo modo di vedere questa legislatura, nelle intenzioni che voi avete enunciato...ci sembra proprio alquanto balzano!

Noi, invece, oggi vi vogliamo chiedere...anzi, vi vogliamo dare una possibilità, vi vogliamo dare una possibilità a dimostrare che questa disponibilità che avete enunciato si traduce nei fatti. E quindi vi formuliamo una proposta: noi crediamo che oggi, non avendo i numeri della presenza in aula che noi non abbiamo intenzione di garantirvi, proprio per le premesse di cui vi abbiamo parlato...noi vi chiediamo di rimandare questa elezione del Presidente. Noi non vogliamo fare ostruzionismo, lo vogliamo spiegare molto bene alla comunità, anche perché oggi il Governo rientra nelle sue funzioni e le funzioni del Presidente del Consiglio sono esercitate dai Vicepresidenti e dall'Ufficio di Presidenza che rimane in carica, quindi non c'è nessun vuoto amministrativo, non c'è nessun problema, ma in questo momento noi vi vogliamo dare questa possibilità. Vi vogliamo dare la possibilità di dimostrare effettivamente alla comunità, prima che a noi, di essere disponibili a questo dialogo e a rinunciare a questa possibilità di esercitare, a tutti i costi, questa volontà di marcare a tutti i costi il territorio dicendo: "no, noi vogliamo quel posto". E visto che non è stato un rimpasto di poltrone, e visto che non è stata una questione di appetiti, avete la possibilità di dimostrare che non è così.

Il collega Marco Viérin è un politico di lungo corso, quindi non avrà sicuramente nessun problema ad accettare questa disponibilità, ma noi vediamo che per quella carica, per inizio di questo nuovo pezzo di legislatura all'insegna dei buoni principi che voi avete enunciato, ci sia veramente una grande responsabilità di tutti, che noi vi chiediamo di mettere in pratica; per una volta abbiamo la possibilità, come amministratori, come politici, di dimostrare che quello che si dice lo so fa nel secondo dopo, che non si fa il contrario, altrimenti non si è credibili...ecco la credibilità della classe politica. E noi siamo certi che voi saprete cogliere questa possibilità, e ci appelliamo al Presidente Rollandin, che oggi ha avuto l'onere di iniziare, con il suo intervento basato sulla responsabilità e sulla condivisione, questa proposta. Dimostrate concretamente che questa nuova fase esiste; dimostratecelo e, soprattutto, evitiamo che le parole siano vane parole. La Giunta c'è, il Consiglio ha i suoi vice e noi crediamo anche che una settimana di astinenza per l'amico Marco Viérin non sia poi proprio deleteria...ecco, magari poi si arriva alla stessa conclusione politica che voi stessi avete proposto, che avete avanzato, però i modi sono importanti in questo momento in cui noi vi diamo un'apertura di credito sulle buone intenzioni, sui propositi che voi avete voluto oggi farci la cortese attenzione di dimostrarci. Quindi dimostrate che non è una questione di poltrone, dimostrate che non avete fretta di andare ad occupare per evitare questa vacatio di una settimana, che potrebbe creare qualche scompenso magari di ambizione, e inizieremo ad essere un po' meno diffidenti, probabilmente, nei confronti di questa torta che avete spartito, cercando prima di allargare ad altri, poi non riuscendoci, in un'opposizione che ha la sua dignità, i suoi argomenti che oggi ha cercato con onestà e con umiltà di proporvi. Quindi noi inizieremo probabilmente, con un gesto di apertura da parte vostra, ad essere un po' meno diffidenti nei confronti della vecchia politica.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Chantal Certan; ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Il mio intervento a nome del gruppo ALPE va, in qualche modo, nella direzione del collega Viérin. Riguardo a questo punto, colleghi, poniamo sul tavolo alcune riflessioni; credo che in questo momento la forma diventi sostanza. Questo pomeriggio abbiamo sentito parole di grande apertura, parole di richiesta di dialogo, di condivisione. Il collega Restano, ma anche altri colleghi, durante lo scorso Consiglio, la collega Bertolin, e lei stesso, Presidente, ci avete invitato più volte a non essere diffidenti, a cercare di fidarci e in qualche modo di aprire ed accettare un dialogo.

Noi, oggi, con molta semplicità, ma anche con molta determinazione, chiediamo proprio che "il buongiorno si veda dal mattino". Il Presidente Rollandin ci ha detto oggi che la collaborazione deve essere biunivoca. Viste quindi tutte queste considerazioni, considerato il ruolo, la figura che il Presidente del Consiglio ha nell'Assise valdostana e che, comunque, ricopre in questo momento per la nostra Regione...lo abbiamo ricordato questo pomeriggio, ci sono sul tavolo numerosi argomenti importanti da trattare, non solo a livello regionale, ma anche a livello statale, quindi, per tutte queste ragioni che ha bene enunciato anche il collega Viérin, ma anche per altre motivazioni, quali ad esempio il fatto che le dimissioni della ex Presidente Rini siano arrivate ieri sera con un comunicato stampa...devo dire molto scarno e, a parte le parole di commiato e di ringraziamento che abbiamo sentito oggi, non è che abbiamo avuto molte spiegazioni, ieri, per quanto riguarda queste dimissioni. Abbiamo capito, abbiamo percepito che nell'aria ci fosse qualcosa, ma noi non sapevamo che lei, oggi, sarebbe stata eletta Assessore, quindi noi non sapevamo come intendere queste dimissioni. Tenuto conto anche del fatto che a questo punto del dibattito e, per come sono proseguiti i lavori nel pomeriggio, c'è stata l'elezione del nuovo Governo, e che quindi la Giunta regionale potrà essere operativa da domani mattina in modo non straordinario, ma potrà lavorare normalmente, e che, allo stesso modo, tutte le commissioni consiliari potranno essere attivate da subito (quindi non c'è né una situazione di stallo, né di ostruzionismo); considerati anche degli aspetti che, in questi mesi, non possiamo dire che non siano stati rilevanti...abbiamo chiesto più volte alla Presidente, come gruppo ALPE, ma anche come gruppi di minoranza, di avere questo ruolo super partes e di non essere solo un passacarte e quindi di assumere un ruolo un po' più pesante...per tutte queste considerazioni, proprio perché la coerenza e la parola siano nei fatti e non solo nelle parole, noi, oggi, chiediamo proprio di poter riaggiornare questa seduta alla prossima settimana perché si possano fare delle riflessioni. Devo dire che mi aspettavo, a sostegno della candidatura del collega Marco Viérin, qualche passaggio in più da parte del Capogruppo Borrello; mi aspettavo che ci fosse...non dico una discontinuità totale, ma almeno una discontinuità del metodo con cui si propone. Vedo invece che...se il buongiorno si vede dal mattino, abbiamo tutti i motivi per iniziare a drizzare le antenne. Ripeto: chiediamo un aggiornamento della seduta di oggi, e quindi la possibilità di discutere questo punto la prossima settimana in modo anche più tranquillo e, forse, anche più completo. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola la Consigliera Carmela Fontana; ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Anch'io, a nome del gruppo Sinistra-VdA, chiedo un rinvio di questa elezione, anche perché riteniamo che il ruolo del Presidente sia molto importante. Veniamo già da una precedente elezione in cui vi avevamo chiesto di condividere...non avete voluto, e poi i risultati si sono visti...non vorremmo proprio che succedesse la stessa cosa!

Noi vi chiediamo di aprire un tavolo di confronto con tutti per poter condividere il più possibile il ruolo del Presidente. Vi chiedo veramente quella responsabilità di cui avete parlato fino ad oggi: dialogo, condivisione...l'avete detto tutti! Noi vi abbiamo dato la nostra disponibilità, anche se, devo essere sincera, sono rimasta male dopo aver letto da una notizia ANSA che il Presidente della Stella Alpina ha detto che la Stella Alpina ha i suoi posti all'apice del Consiglio. Fino all'altro ieri ci ha sempre detto che bisognava vedere i contenuti, il bene dei valdostani, ma appena c'è stata la possibilità della Presidenza del Consiglio...quello di cui si è preoccupato Martin erano i posti all'apice del Consiglio! Noi, invece, vogliamo un Presidente del Consiglio che sia super partes. Non ci avete dato nemmeno il tempo di poterci rendere conto di chi fosse il Presidente, anche perché lo avete deciso ieri: avete fatto Consiglio, ce lo avete...anche Borrello non è stato così esplicito da dire: "Il Presidente Marco Viérin collabora con la minoranza, si rende disponibile"...noi non sapevamo niente! Vogliamo fare un confronto. Io vi chiedo veramente, se siete onesti, in seguito a quello che avete detto, di dimostrarlo davanti ai cittadini e davanti alla Valle d'Aosta. Noi siamo disponibili a confrontarci, così anche il Segretario della Stella Alpina dimostrerà che, in questo caso, invece, contano i posti e le poltrone e non il bene dei cittadini!

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Rapidamente: dato che siamo stati messi al corrente delle dimissioni del Presidente ieri verso le tre e mezza, quattro del pomeriggio, e non abbiamo quindi avuto il tempo di fare le nostre valutazioni sia come Movimento Cinque Stelle, sia come forze di opposizione, gradiremmo semplicemente avere un tempo sufficiente per fare l'approfondimento, perché noi vogliamo chiedere al nuovo Presidente del Consiglio degli impegni formali su punti ben precisi. Non vogliamo che succeda quello che è successo la volta scorsa e non vogliamo prenderci altri "bidoni". Quindi, semplicemente, se effettivamente quello che è stato espresso in precedenza: dichiarazioni di apertura, di condivisione...il Presidente Rollandin sembrava quasi Gandhi...sono cose vere, benissimo! Io penso che non ci sarà alcun problema. La nostra è solo una questione di serietà e di approfondimento per non prendere delle decisioni affrettate e per far sì che non ci siano poi dei malintesi su quello che si va poi effettivamente ad intendere nel corso della votazione.

Presidente -Ha chiesto la parola il collega Viérin Marco; ne ha facoltà.

Viérin M. (SA) - Sì, vedo facce sorridenti di qualche collega che, forse, gioca con questo ruolo e gioca in politichese...tanto lo sappiamo tutti, qui, nei corridoi. Quindi, visto che io invece ho un DNA vero, ringrazio la maggioranza per voler andare avanti a sostenere la mia candidatura, ma credo che, prima della maggioranza, ci sia la dignità dell'uomo.

Accetto quindi tranquillamente quello che viene fatto in maniera strumentale, senza contenuti per la gran parte, non per tutti, perché, guardandovi in faccia...a parecchi di voi, in questi giorni, ho parlato e ho illustrato quello che volevo fare, le cose che volevo portare avanti anche in contrasto con il Presidente della Giunta, perché il Presidente del Consiglio ha un altro ruolo...probabilmente si pensa sempre che siamo tutti qui a giocare, ma così non è! E quindi, visto che bisogna essere uomini e non limitarsi a fare i sorrisi da dentifricio Durban's, e che bisogna guardare anche quello che è il lavoro e la sostanza delle scelte, io...non è che l'ho scritto adesso, ve lo leggo già oggi, in modo che abbiate 6 giorni, 8 giorni, 1 mese, 2 mesi per parlarvi e per cercare dentro di voi, nella vostra morale, se siete d'accordo su alcune cose o, se non sarete d'accordo...me lo direte.

Allora, tanto per essere chiari: "Il Consiglio regionale deve essere il punto di riferimento per la comunità valdostana in cui tutti devono essere ascoltati e rappresentati. Deve saper accogliere i bisogni del territorio per tradurre in atti concreti che rispondano alle esigenze di coloro che rappresentiamo. Dobbiamo tutti anzitutto ascoltare le necessità globali della popolazione e lavorare per trovare la soluzione più giusta e più equa, sapendo che si può anche sbagliare. Voglio assicurare una collaborazione ed un confronto leale con il Governo regionale, ma rimarcando la parità del Consiglio che deve essere libero di esprimere le differenti sensibilità politiche che vi sono e che sono qui rappresentate, valorizzando la funzione e l'attività di ogni singolo Consigliere che deve poter lavorare seriamente, ma in serenità per dare risposte al mandato che gli è stato affidato dai cittadini. Il Consiglio regionale è il luogo della politica e della democrazia rappresentativa che non si dovrebbe compromettere o contrapporre, ma affiancarsi a quello amministrativo. Per questo motivo auspico un ritorno ad un confronto vivace e costruttivo che, in alcuni momenti, può essere anche di forte contrapposizione, ma dobbiamo essere noi i primi, in quanto rappresentanti eletti, a saper dare dimostrazione ed esempio che la politica usa il confronto con l'obiettivo di raggiungere fini comuni, ma più alti. In tal senso, tutto ciò che può ricondurre a contrasti che non creano prospettive o soluzioni, ma, alcune volte, purtroppo, hanno solo ingerenze personali, rischiando solo di allontanare noi tutti dagli obiettivi di mediazione e di ricerca di soluzioni il più condivise possibili che la gente ci chiede. Volevo esplicitare all'aula alcune prospettive per il lavoro che ci attende. In particolare, vorrei chiedere la vostra attenzione verso alcune tematiche da prendere in esame nei prossimi mesi: 1) istituire una Commissione speciale del Consiglio delle riforme istituzionali, con particolare attenzione alle riforme del Titolo V della Costituzione (chiesta da parecchi di voi e mai giunta); 2) riorganizzare il personale del Consiglio, con particolare attenzione a quello assegnato ai gruppi consiliari per rendere più snello ed efficiente il lavoro dei Consiglieri, garantendo la dovuta riservatezza agli stessi; 3) definire un programma annuale che raggruppi le principali attività e proposte con i relativi costi in capo al Consiglio, al fine di una maggiore efficienza, efficacia e trasparenza; 4) confrontarmi sin da subito, nelle prossime settimane, con tutti voi, gruppo per gruppo, per una discussione preventiva sulle specificità presenti e per raccogliere suggestioni e consigli per migliorare l'attività politica ed istituzionale che ci è stata assegnata.

Quello che mi avete o che mi vorreste affidare - avevo scritto "avete" perché pensavo di avere maggiore dignità - è un ruolo importante e delicato che voglio interpretare con l'aiuto di tutti voi, senza dimenticarmi che è mio dovere essere rappresentante di tutti. Per eventuali osservazioni su quello che potrà essere il mio operato o dell'Ufficio di Presidenza, si sappia sin d'ora che la mia porta sarà sempre aperta per un confronto serio e costruttivo. Ritengo, in conclusione, che questa Assemblea possa o debba riscoprire un rapporto di confronto proficuo. Sono meno fiducioso, purtroppo, su quanto ci aspetta in merito alle riforme nazionali, che saranno il problema centrale nei prossimi mesi non solo di tutti noi, ma anche di tutti i valdostani. La nostra scelta di campo dovrà essere chiara e netta per un onesto ed efficace confronto con il Governo nazionale, che dovremo affrontare con decisione e con unità di intenti, che ci permetta tutto questo, di argomentare e di far comprendere le specificità e le competenze attribuite alla nostra Regione dal nostro Statuto speciale. L'autonomia non è un punto di arrivo, ma deve essere un'occasione di confronto per dimostrare il nostro particolarismo storico e culturale. Dovremmo lavorare tutti affinché questo sia il luogo dove l'autonomia diventa sempre più un modello politico a cui ispirarsi".

Il sottoscritto non è che ha scritto questo adesso, mentre qualcuno pensava di fare i giochetti a tombola, ma l'ha fatto in una maniera molto chiara. Voglio dire, relativamente anche ad un'altra questione, che è la prima volta che uno che si candida o che viene proposto alla Presidenza del Consiglio viene in aula e propone anche delle cose da condividere per poter portare avanti, all'interno del lavoro che sarà dell'Ufficio di Presidenza per questo Consiglio regionale, certe questioni delicate ed auspicate da tempo.

Presidente - La parola al collega Bertschy; ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Collega Marco Viérin, innanzitutto i sorrisi non erano verso la sua persona, ci mancherebbe! Siamo persone che non siamo qui a schernire né i colleghi, né tutto il resto, ma, se mi permette, sono stupito, sorpreso, e ancora di più politicamente su quello che ci viene a dire, di come lo interpreta e di che cosa pensa di questo ruolo. Intanto fa parte di una maggioranza e tutte queste belle idee penso che potesse - anche se fate parte di due movimenti diversi - già suggerirle alla collega Rini, la quale avrà avuto tanti difetti, abbiamo fatto tante battaglie in aula, ma immagino che le orecchie per sentire e la voglia di confrontarsi non le sia mai mancata.

Tutto d'un colpo scopriamo che UV e Stella Alpina hanno un programma di governo per la Presidenza del Consiglio tenuto nascosto un anno in assenza della crisi. Complimenti, complimenti! Ditecelo prima, le avremmo sostenute prima tutte queste proposte, anche se non le ho elencate tutte...questo dimostra come intendete voi la collaborazione, eh? Non lei, collega Viérin, ma in generale...non collaborate neanche fra di voi, non parlate neanche fra di voi delle cose da fare! Almeno, da questa parte, c'è l'onestà di dire...non volevamo neanche entrare nel merito...ce l'avete detto ieri. Ieri, alle 8 di mattina, con gli altri Capigruppo siamo andati in Conferenza Capigruppo e abbiamo preso atto che c'era la nomina dei Consiglieri; più tardi, durante la giornata, abbiamo preso atto che si dimetteva il Presidente e, adesso, prendiamo atto che c'è un programma e che era già tutto pronto...siete velocissimi e bravissimi, ma, se permettete, dateci almeno il tempo per capire le cose che dobbiamo fare! Sì, però, la prende come un'offesa personale...assolutamente no!

Tutte le cose che ha detto possono essere tranquillamente sostenute da un altro collega, da lei in maniera ancora migliore, ma permetta a tutti di fare il percorso che lei ha avuto la possibilità di fare alla fine delle trattative. Perché non è nato ieri questo suo programma di governo, è nato alla fine delle trattative tra Union Valdôtaine e Stella Alpina, tant'è vero - come ha bene ricordato la collega Fontana - che i posti apicali erano assegnati, i nomi ed i cognomi erano già stati appiccicati e con l'arroganza che contraddistingue...non il lavoro che volete ancora andare a fare, il passato, questo anno, siete venuti qui a dire: "siamo pronti". Noi non vogliamo più vedere quell'arroganza lì, ve l'abbiamo detto! Se siete pronti e se eravate pronti addirittura con un programma, aprite una discussione politica, così, magari, evitiamo di fare le cose che facciamo oggi, però il registro è cambiato! Ci avete detto delle cose, ma 3 minuti dopo ne fate altre! Non c'è veramente neanche più lo scrupolo di mantenere nella stessa ora - non dico nella stessa giornata - le cose che si dicono! Ma per cortesia! Un po' di rispetto anche per quei poveri 17 Consiglieri di opposizione che si ritrovano oggi, da un lato, a cercare di trovare condivisione con il Presidente Rollandin su certi argomenti, abbiamo creato un dibattito...e, dall'altro, si trovano il pacchetto pronto...e non si dice se dall'altra parte ci sia qualcuno più bravo, più preparato, con più tempo a disposizione...no, si dice: "ce l'ho, ho già il progetto pronto e non capisco perché non mi venite dietro!"...ma che sistema di dialogo è mai questo? Io non sto parlando del collega Marco Viérin, sto parlando di come queste cose vengono interpretate.

Il sorriso, se permettete, questa volta è scaturito dallo scivolone sulle procedure. Politicamente non me lo sarei aspettato da certi strateghi politici. Questo, se permettete, andava fatto prima della Giunta, prima della Giunta...il Presidente del Consiglio non c'era più, si ripartiva come a luglio con il Presidente del Consiglio e poi si faceva la Giunta! E così, magari, evitavate anche qualche nervosismo settimanale, perché certo è che bisogna sempre arrivare a 18 per il prossimo Consiglio, però noi siamo stati un po' derisi, un po' presi in giro per aver fatto qualche scivolone. Abbiamo stappato, forse, come si è detto, qualche bottiglia - mai per offendere - ma, evidentemente, è il completamento del lavoro che abbiamo fatto con animosità, mentre altri le hanno stappate quando si è saputo, un bel giorno, che non serviva più la proceduta ante luglio, ma che ci voleva una mozione di sfiducia costruttiva...e c'era anche qualche Assessore che era in giro nei bar a stappare bottiglie...quindi, c'è stata un po' di derisione per quanto riguarda i nostri scivoloni, ma mai a livello personale. Non si tratta quindi di un'offesa nei suoi confronti, ma è un sorriso per far capire che probabilmente non tutti hanno letto gli articoli del Regolamento, e soprattutto non li ha letti il suo Capogruppo, perché altrimenti si sarebbe interessato a fare almeno un passaggio con noi, Capigruppo, perché, se permettete, i due terzi...già a luglio eravate cascati in questo "tranello politico" che è l'unico elemento che le forze di opposizione hanno per fare sentire il loro peso! Allora, ripassate anche voi le procedure e non sentitevi offesi personalmente. La politica si fa se si rimette veramente al centro dell'attenzione il dialogo e la politica. In settimana ci parleremo e vedremo quale sarà la soluzione migliore per questo Consiglio regionale.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Chantal Certan, come secondo intervento; ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Collega Viérin, le dico con tutta semplicità ed in tutta schiettezza che il gruppo ALPE non ha chiesto l'aggiornamento per nessun motivo...è semplicemente per la possibilità di poter condividere, durante la prossima seduta, alcune cose anche con lei. Non è una questione né di festeggiamenti, né di non festeggiamenti, e non è una questione personale. Io credo che lei abbia anche toccato dei punti che possono essere assolutamente condivisi da noi e che sono sicuramente anche interessanti. Rinnoviamo però questa necessità di riflessione, anche perché, e questo mi dispiace che non vi sia venuto in mente, ma mi rendo conto che sempre di più la memoria fa difetto nell'essere umano in questo periodo, tutti spesso, ci dimentichiamo delle cose...11 mesi fa, in occasione della scorsa elezione, era stato chiesto proprio questo: la condivisione prima.

Oggi, collega Borrello, lei ci ha spiattellato il nome...punto, finito. Siamo contenti che il Presidente Viérin avesse preparato qualcosa o, meglio, che il futuro Presidente Viérin avesse già preparato qualche cosa, magari giustamente in collaborazione con il suo movimento, visto che era quasi certo, però noi vorremmo ancora metter sul tavolo alcune cose che dobbiamo discutere con lei, così come le avevamo chieste anche all'ex Presidente Rini: ad esempio i costi della politica, tanto per dirne uno fra tutti...riduzione, o comunque dei segnali precisi da dare perché, a mio avviso, questo è quanto si aspettano i cittadini. Quindi chiediamo, al di là del discorso che lei ci ha già preparato come Presidente, e che ci ha letto...io lo prendo in buona fede e con grande trasparenza...le chiediamo di essere - come ha detto lei - un uomo tutto d'un pezzo, a differenza di altri Consigli, e rinnovo, a nome del gruppo ALPE, la disponibilità all'aggiornamento di questa seduta. Grazie.

Presidente - Come secondo intervento, la parola alla collega Fontana; ne ha facoltà.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Ci dispiace che il collega Marco Viérin si sia offeso così tanto. Lei dice che noi sapevamo quanto ci ha letto adesso. Io ho letto adesso il suo programma e penso che sarebbe stato il discorso che avrebbe fatto dopo l'elezione. Io non conoscevo le cose che lei ha detto: quando mai, lei, è venuto a dirci che cosa voleva fare? Proprio in funzione di quello che lei vuole fare, io le chiedo davvero che ci sia un'apertura di un tavolo di confronto per discutere di questi punti. Non è detto che non ci troviamo d'accordo, però almeno ci confrontiamo! Perché lei li ha letti adesso, noi non ne eravamo al corrente, avete buttato lì questa candidatura nell'arco di poco tempo e noi non abbiamo avuto nemmeno il tempo...fare il Presidente del Consiglio non è uno scherzo! Lei ci deve dare diverse garanzie e noi vogliamo anche fare delle proposte. Le chiedo davvero cortesemente di aprire questo tavolo di confronto, proprio in funzione di quelle cose che diceva lei, ma non solo con noi, perché penso che certe cose le debba condividere anche con la sua maggioranza! Almeno andiamo a votare a colpo sicuro, in modo che non succedano altri inconvenienti come sono successi fino ad adesso. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola Viérin Laurent, per secondo intervento; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Intervengo brevemente, solo per esprimere stupore per la reazione del candidato alla Presidenza del Consiglio Valle. Collega Marco Viérin, lei comincia male, se mai partirà, comincia male, perché se questa è la reazione per delle richieste avanzate dalle forze di opposizione su una settimana di tempo per discutere tutti assieme, come avete iniziato a fare questo periodo...ci pareva di aver colto in tutti una positività, che anche noi abbiamo espresso dicendo che il dialogo è importante e che deve continuare, cosa che avete diffuso anche oggi sugli organi di informazione...

Noi crediamo che le forze di opposizione, con toni pacati, abbiano semplicemente rivendicato una possibilità di condivisione a monte, non di un candidato che non sappiamo chi l'abbia deciso, forse si è autocandidato lei, con Borrello, vi siete messi d'accordo e avete deciso di venire qui e dire: "Io, oggi, voglio fare il Presidente del Consiglio". Lei, nei corridoi, ha parlato con qualcuno, ha illustrato con quei fogli volanti il programma e adesso lei pretende che noi veniamo qui e la votiamo pure! Scusi, collega Marco Viérin, lei è stato per tanti anni Vicepresidente del Consiglio e, quindi, dovrebbe conoscere sia i regolamenti sia le procedure. Questi dibattiti sono stati fatti molte volte: se le segreterie politiche hanno deciso qualche cosa nella maggioranza, lei si deve ricordare che risponde, qui, in aula, ai Consiglieri, soprattutto se vuole andare a ricoprire quel ruolo di Presidente del Consiglio. Quindi lei risponde a tutti noi e dovrebbe rappresentare tutti noi con quei buoni propositi teorici che lei ci ha letto in fretta.

L'atteggiamento piccato con cui lei ha risposto per essersi reso conto di aver perso la poltrona per una settimana, collega Marco Viérin...noi non crediamo che questa astinenza di una settimana cambierà la sua carriera! Quindi noi le chiediamo veramente un gesto che vada nel senso di responsabilità che un Presidente del Consiglio dovrebbe avere e non iniziare a trattare i suoi colleghi Consiglieri, ancor prima di andarsi a sedere su quello scranno, in questo modo! Mi scusi, collega Marco Viérin, ma noi siamo stupiti. Tutto questo per dire che se le danno fastidio i sorrisi, si abitui, perché quando sarà seduto lì ci vedrà, magari, un po' meglio, ma noi sorrideremo anche nei momenti un po' più difficili. Questo non vuol dire che ci sia una mancanza di rispetto, quindi non parta già prevenuto, perché se lei parte prevenuto, noi non sappiamo che cosa dirle se non avere dei grossi dubbi sul ruolo che lei dovrà andare a ricoprire! Noi la facevamo persona spesso pacata nei toni e non avevamo quasi mai assistito a delle reazioni di questo genere.

Noi capiamo la tensione di questi giorni di trattative per avere probabilmente dovuto rinunciare ad un Assessorato a cui teneva, con questo ridimensionamento che la vede oggi essere nel limbo - ecco perché questo pomeriggio io parlavo di "limbo" - però, effettivamente, eviti, per quanto ci riguarda, di partire con questo piede, perché secondo noi non è il piede giusto. Se poi lei ha parlato con qualcuno...non so con chi lei abbia parlato, ma con noi sicuramente non ha parlato, non abbiamo sentito parlare di programmi se non dopo il suo intervento piccato e prenderemo visione volentieri dei suoi contenuti. Prenderemo anche atto che è la prima volta nella storia del Consiglio Valle...non ci appelliamo solo alla Presidente Rini, ma ci appelliamo a tutti i Presidenti del Consiglio della storia della Valle d'Aosta, quelli ancora esistenti, per ricostruire...non crediamo che sia la prima volta che un Presidente del Consiglio venga in aula senza andare a scomodare il buon Giulio Dolchi che è stato uno dei Presidenti che la Presidente Rini ha ricordato di recente. Noi crediamo che abbiamo avuto delle figure istituzionali che si sono presentate in aula con un programma, con uno spessore...senza andare a scomodare le professionalità e le competenze di nessuno, però, anche qui, occorre un po' di umiltà, perché noi crediamo che, ancor prima di assumere un ruolo, dire di essere i primi, gli unici...ecco, lasciamo stare. Magari sarebbe il caso di ripassare un po' le procedure. Noi ci appelliamo al Regolamento del Consiglio che ogni Consigliere, al di là del ruolo che deve andare a ricoprire, dovrebbe conoscere.

In conclusione, visto che lei ha citato le riforme istituzionali...on vous demanderait un peu d'attention aussi pour la langue française, collègue, si vous avez intention de vous présenter comme candidat au Conseil de la Vallée. Nous n'avons pas perçu dans vos propos aucun geste d'attention envers cette langue pilier de notre Autonomie. Nous voudrions - et c'est une indication que nous ne laissons pas seulement à vous, mais aussi aux forces politiques, à la Conférence des Chefs de groupe, à tous ceux qui se rencontrerons pour aller décider le Président du Conseil qui devra non seulement nous représenter et représenter tout le monde, mais qui devra représenter un rôle important dans ce moment de réformes institutionnelles avec le Président de la Région, surtout vu l'actualité, vu les réformes que, à Rome, on est en train de discuter et que, en Ie Commission on a commencé à débattre.

Après, nous aurons sûrement d'autres propos à soumettre à vous ou à ceux qui avancerons une candidature pour aller recouvrir la charge de Président de Conseil. Mais ce que nous avons l'humilité de suggérer c'est d'avoir un peu plus de prudence dans vouloir assumer un rôle qui est un rôle de garant pour toute l'Assemblée valdôtaine et qui devra jouer un rôle important et fondamental pour cette communauté. Alors, à notre avis, il faut un peu plus de prudence et surtout, si nous devons être représentés par quelqu'un, quiconque soit celui qui nous représentera, nous choisirons et nous aurons encore la possibilité de choisir, nous-mêmes, qui devra nous représenter, sans avoir besoin que quelqu'un d'autre vienne ici nous dire que déjà tout est décidé et que nous devons simplement garantir notre présence et lever la main en disant: "oui, nous sommes d'accord". Merci.

Presidente - Se non vi sono altre richieste di intervento...la parola al collega Guichardaz; ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie.

Mi avete incuriosito e così sono andato a vedere Valle d'Aosta Glocal la quale dice: "Augusto Rollandin ha tenuto duro e non si è fatto intimorire dall'uomo nero - non so chi sia l'uomo nero - e poi ha trovato nel Presidente dell'UV, Ennio Pastoret, un fine rammendatore, come le clarisse di un tempo, che è riuscito a ricostruire con pazienza il tessuto unionista che era stato strappato". Continua: "La Stella Alpina, con Maurizio Martin, dalla crisi esce con nella bisaccia i classici due piccioni presi con una fava. Ha dovuto aspettare un anno, ma, alla fine, la pazienza ha avuto ragione. Infatti, è da ricordare che, dopo le elezioni del 2013, Stella Alpina aveva chiesto due Assessorati e la Presidenza del Consiglio. Poi, per equilibri interni all'UV, ha ceduto sulla Presidenza. Oggi Stella Alpina ha ottenuto ciò a cui ambiva un anno fa, ma ora la Presidenza del Consiglio Valle ha molto più valore che ad inizio legislatura...", bla bla bla bla. Generalmente è molto bene informata Valle d'Aosta Glocal, peccato non averla letta, perché, altrimenti vi sareste risparmiati questa scenetta della candidatura del Presidente come se fosse una scelta fatta davvero con quell'attenzione verso i destini della nostra Valle. Invece Valle d'Aosta Glocal, che solitamente è ben informata, dice che questa volta la Stella Alpina ha preso due piccioni con una fava e che si tratta solo ed esclusivamente di un giochetto di "distribuzione" di poltrone e di potere.

Intanto io vorrei dire che io non sono stato avvicinato da nessuno, caro futuro candidato Presidente del Consiglio, non sapevo assolutamente nulla della sua intenzione di candidarsi a Presidente del Consiglio, quindi, eventualmente, quando lei fa delle considerazioni che sono considerazioni politicamente significative, deve fare anche un po' di attenzione a non mettere tutti nello stesso calderone o a non dare per scontato che tutte le persone siano assolutamente informate di quelle che sono eventuali interlocuzioni di cui io non ho nessuna conoscenza.

L'altra questione è legata al fatto che, probabilmente, voi sottovalutate un po' l'importanza di questa elezione e, come al solito, la riducete a "pastetta" cioè la riducete alla suddivisione, alla spartizione delle poltrone, secondo delle quote, secondo delle considerazioni che tutto hanno fuorché considerazioni mirate al bene pubblico ed al bene comune...almeno a leggere quello che scrivono i giornali molto bene informati. Non è una robetta l'elezione di un Presidente del Consiglio. Il Presidente del Consiglio, e lo diciamo e ci sgoliamo da 11 mesi, è un ruolo di garanzia, cioè deve essere quel ruolo super partes che, in assoluto, garantisce il buon funzionamento di quest'aula. E devo dire che, se ci sgoliamo da 11 mesi, è perché, effettivamente, fino ad adesso - mi spiace per la ex Presidente Rini - non abbiamo avuto grandi segnali di questa equidistanza che sarebbe necessaria, in questo momento delicato in cui voi, tra l'altro, avete richiamato e richiamate in continuazione il dialogo e la condivisione...un ruolo importante, super partes, un ruolo che potrebbe essere tranquillamente discusso anche in seno alla minoranza in termini di ruolo di garanzia, quantomeno di condivisione di nominativi o condivisione anche di intendimenti...beh, mi spiace, caro collega, ma io penso che voi abbiate completamente sbagliato l'approccio rispetto a questa nomina! Tra l'altro, lei ha letto pure il discorso di insediamento ancora prima di essere insediato...per chi è scaramantico, devo dire che non è che porti poi così bene fare dei gesti del genere...evidentemente lei non è particolarmente scaramantico.

Io penso che...Presidente Rollandin, dov'è finito? Non è stato fermo un secondo da quando abbiamo cominciato a parlare dell'eventualità di prorogare questa discussione...ho visto che si agitava con la presidenza, si agitava con chi, di fatto, è un po' il custode delle regole. Io non penso che qui ci sia tanto da andare ad interpretare o da forzare. Le cose sono molto chiare: voi avete un'esperienza d'aula che è un'esperienza che sicuramente noi non abbiamo, sapete perfettamente che un ruolo del genere richiede dei numeri e richiede, probabilmente, una discussione preventiva. Quindi quello che io posso dirle, collega Marco Viérin, è: stia sereno, aspetti che ci sia un'evoluzione anche nella discussione, nel cercare di capire quali sono i vostri intendimenti e accetti la nostra richiesta di posporre questa nomina. Esiste - perfettamente funzionante - un Ufficio di Presidenza in cui, in questo momento, vi sono due Vicepresidenti che sono assolutamente in grado di far funzionare e di governare questo Consiglio regionale.

Presidente - H chiesto la parola il collega Viérin Marco; ne ha facoltà.

Viérin M. (SA) - Intervengo come secondo intervento. Forse non tutti hanno ascoltato, per carità, ma io, appena sono intervenuto, ho detto che ringraziavo la maggioranza per la fiducia accordatami, soprattutto per voler andare al voto; ho ringraziato la maggioranza, ma ho detto che, personalmente, chiedevo di andare alla prossima settimana: questo ho detto, all'inizio. Qui si sono di nuovo fatte delle discussioni su questo concetto facendo finta di non aver sentito. Dopodiché, ho fatto, caro Guichardaz, un ragionamento su quello che avevo preparato, proprio per dimostrare la buona fede di dimostrare per tempo, visto che sono stati chiesti questi 7 giorni, con almeno una traccia per fare quel confronto che voi avete richiesto. Solo questo ho detto.

Presidente - Allora, stando a quanto ho capito, c'è l'accettazione della richiesta di rinviare questo punto all'ordine del giorno. Io chiederei solo di convocare la Conferenza dei Capigruppo per fissare la data del prossimo Consiglio, visto che siamo qua...quindi faremo una sospensione del Consiglio in modo da convocare la Conferenza dei Capigruppo, successivamente rientreremo in aula e metteremo a verbale la data stabilita per il prossimo Consiglio per discutere di questo punto all'ordine del giorno. Il Consiglio è sospeso per 5 minuti.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 21,55 alle ore 22,02.

Lanièce (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori? Colleghi, ritornate in aula, grazie. Allora, riprendiamo i lavori sospesi per la Conferenza dei Capigruppo, che quindi ha stabilito...un po' di silenzio, grazie! ...che ha stabilito che il prossimo Consiglio sarà effettuato mercoledì prossimo alle ore 15. Inoltre la Conferenza dei Capigruppo ha dato il via libera al lavoro delle commissioni ed ha stabilito che le prossime date dei Consigli ordinari saranno: mercoledì e giovedì 25 e 26 giugno con scadenza termini venerdì prossimo, 13 giugno; mercoledì e giovedì 16 e 17 luglio; lunedì, martedì e mercoledì 28, 29 e 30 luglio, e, a settembre, mercoledì e giovedì 24 e 25 settembre. Queste erano date già calenderizzate, ma comunque sono state riconfermate.

Il Consiglio prende atto.

Con questa decisione, i lavori dell'odierna adunanza del Consiglio regionale sono chiusi. Auguro a tutti una buona serata. La seduta è tolta.

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L'adunanza straordinaria termina alle ore 22,04.