Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 118 del 24 giugno 1970 - Resoconto

OGGETTO N. 118/70 - Programma di lavori e di interventi finanziari della Regione per l'attuazione di opere pubbliche per l'anno 1970. Delega alla Giunta.

Rollandoz (D.P.) - Signor Presidente, Signori Consiglieri.

La Giunta regionale sottopone oggi all'attenzione del Consiglio perché l'approvi il piano di lavori e di interventi finanziari per l'esecuzione di lavori pubblici per l'anno 1970, sul quale la Commissione consiliare permanente per i Lavori Pubblici ha già espresso parere favorevole.

I Consiglieri che hanno esaminato gli allegati all'oggetto iscritti all'ordine del giorno di questa seduta avranno potuto notare come questo piano di lavori, sia con qualche lieve modifica, lo stesso piano che la precedente Giunta aveva predisposto. Mi pare quindi doveroso, prima ancora di illustrare a grandi linee gli interventi previsti dall'Amministrazione regionale per il 1970, fare alcune considerazioni che rispondono a questi interrogativi fondamentali: quali sono i moti che hanno indotto questa Giunta a presentare un piano di lavori già elaborato dalla Giunta precedente?

Quali sono le considerazioni politiche che questa Giunta ha da fare su questo piano di lavori pubblici e quali sono le proposte che questa Giunta intende fare alle forze politiche presenti in Consiglio per un diverso e più avanzato modo di confronto positivo per l'Amministrazione regionale e per i problemi vecchi e nuovi della nostra comunità valdostana?

Per quanto concerne la risposta alla prima domanda, devo dire che ho già esposto i motivi principali in sede di riunione della Commissione consiliare ai Lavori Pubblici.

Non è stato possibile a questa Giunta, per materiale mancanza di tempo, elaborare un nuovo programma di lavori meglio rispondente alla sua fisionomia politica e ai propositi programmatici espressi nella seduta del 15 maggio scorso dal Presidente Dr. Dujany.

Nelle dichiarazioni del Presidente della Giunta dopo la sua elezione si legge: "notre politique administrative ne sera pas une politique jour par le jour, elle se pliera au critère que le Comité de la Programmation, qui devra intensifier son activité, fournira en même temps, il exercera un contrôle technique permanent de notre activité administrative".

Su queste linee programmatiche intende marciare questa Giunta, anche se, come in questo caso, per il troppo breve tempo a nostra disposizione, d'altra parte per l'eccessiva necessità di aver approvato un piano di lavori al fine di non paralizzare l'attività dell'Amministrazione regionale nel settore dei Lavori Pubblici siamo costretti a presentare un documento di cui non possiamo che condividere in parte i criteri di impostazione.

L'impegno a giungere ad un piano di lavori che rappresenti veramente un tentativo serio e adeguato alle reali esigenze di sviluppo della Valle d'Aosta richiede, obbligatoriamente, non solo lo sforzo di una parte di questo Consiglio ma una volontà politica nuova; un nuovo modo di porre di fronte ai problemi e ai bisogni della popolazione da parte di tutti gli amministratori che debbono sentire fino in fondo il loro dovere di pubblici amministratori, e quindi interessarsi allo sviluppo della Valle nel suo insieme e non favorire solo determinati settori, o gruppi di interessi personali, di famiglia o di zona, della Regione.

Vi è stata inoltre la necessità che questa Giunta ha avvertito e che l'ha decisa a presentare questo documento di dare l'avvio a tutta una serie di lavori in gran parte già predisposti e che potranno essere eseguiti solo se verrà approvato questo programma di lavori.

La lunga crisi politica, che ha travagliato questo Consiglio e che, solo poco più di un mese fa, è stata risolta, ha già creato notevoli difficoltà nell'economia regionale; c'è oggi la necessità di mandare avanti lavori già previsti, la necessità di sostenere, in una fase non certo brillante, l'economia valdostana con un intervento regionale di una certa rilevanza, e comunque atteso per superare le difficoltà e le incertezze di alcuni settori, preoccupazione di mantenere un'occupazione di manodopera che senza il nostro intervento potrebbe risentire pesantemente di una situazione di cui il mondo del lavoro non è responsabile.

Questi, succintamente, sono i motivi che ci hanno imposto di presentare nel più breve tempo possibile questo documento sul quale chiediamo, per gli stessi motivi che ne hanno giustificato la presentazione, il voto favorevole di questa assemblea.

Di fronte a questo piano di lavori, v'è almeno una posizione che questa Giunta responsabilmente non vuole accludere; la posizione di chi si pone nel comodo ruolo dell'osservatore polemico senza tener conto delle fatiche altrui.

Questa maggioranza, realisticamente, è consapevole di non partire da zero, che il ruolo svolto dalla Regione è stato negli anni passati, da quando esiste questo Consiglio, un ruolo complessivamente positivo per lo sviluppo della Valle. La nuova collaborazione di questo Consiglio non è nata da un sviscerato astio per quanto è stato finora fatto, né da polemiche personali con i passati amministratori, ma si giustifica con una volontà di guardare in termini nuovi alla realtà del nostro paese, ai suoi problemi attuali, e alle linee del suo sviluppo futuro.

Ciò dico per sgombrare in anticipo il terreno da eventuali meschine interpretazioni delle considerazioni che mi permetto di fare su questo programma, considerazioni che vogliono essere un atto di responsabilità e non di polemica.

È indubbio che questo programma contiene proposte di lavoro e di interventi sui quali tutti possiamo essere d'accordo, e in alcuni casi opere di interventi attesi dalle nostre genti e che i nostri amministratori comunali da tempo sollecitavano.

Per la formazione di questi elenchi d'opere, è indubbio che sia stato eseguito l'ormai collaudato criterio di pelare il vertice delle proposte avanzate dai Comuni della Valle.

I limiti di accoglimento delle richieste da parte dell'Amministrazione regionale sono quelli delle sue possibilità finanziarie.

Si è quindi ancora dentro una logica che è valida per una comunità che disorganicamente avanza tutta una serie di richieste, collegate a una carenza di servizi essenziali per una vita che vuole definirsi civile; una logica che non è più valida per una comunità cresciuta in oltre vent'anni di esperienza autonomistica e che ha ormai maturato la coscienza che per il suo sviluppo futuro ha bisogno di una politica, di un progetto di crescita complessiva regionale, rispetto al quale vanno considerati positivamente o negativamente i programmi settoriali di categoria o di zona.

Siamo profondamente convinti che la nostra Regione è mutata e che pretende dai partiti idee e programmi su ciò che l'Amministrazione regionale dovrà fare per il bene della collettività e dei lavoratori in particolare.

La gente valdostana vuole che l'attività dell'Amministrazione regionale non si consumi e si esaurisca nell'accogliere il massimo numero di richieste, senza dosarle e senza giustificarle; ma che sappia stabilire le linee e gli obiettivi dello sviluppo globale della Valle d'Aosta, rispetto ai quali è possibile collocare correttamente le richieste che vengono avanzate; è possibile fare dell'apparato burocratico regionale uno strumento efficace e funzionale al servizio della comunità; è possibile superare la politica della spartizione della torta, nei confronti degli enti locali e pretendere il funzionamento della politica dei rubinetti da parte del Governo nazionale.

È indispensabile che si sviluppi, non solo in questo Consiglio ma all'interno delle forze politiche e delle forze sociali valdostane, un ampio dibattito per ottenere precise indicazioni sui seguenti punti: lo Statuto regionale, i rapporti fra la Regione e il potere centrale, i rapporti fra Regione ed Enti locali, i rapporti tra Regione e forze sociali, i rapporti fra Regione e programmazione dello sviluppo economico e sociale; si tratta in parole povere di ricercare un nuovo modo per superare i problemi dello sviluppo della regione; problemi che solo artificialmente e temporaneamente possono trovare risoluzione, ricorrendo alla vecchia prassi, e risolvere positivamente le incertezze e le difficoltà di una situazione, di cui, a lungo andare, dovranno pagare il prezzo soprattutto i lavoratori e i giovani in termini di disoccupazione e sottoccupazione o di esodo dalla Valle, anche l'elenco dei lavori che la Giunta attualmente presenta all'approvazione del Consiglio potrà essere giudicato seriamente se indicherà il senso, la direzione degli interventi regionali e se queste indicazioni saranno funzionali e non in contraddizione con il piano di sviluppo della Regione.

In pratica nel settore della viabilità, della difesa del suolo, delle infrastrutture primarie, della scuola e dell'occupazione, il Governo regionale dovrà dire attraverso il piano dei lavori come qualifica i suoi interventi e quale posto ad essi è riservato nel quadro della programmazione regionale.

È a questo livello che il piano dei lavori per il 1970 presenta la sua fragilità e il suo esame non può non riportarsi ad un tema già molte volte ed ampliamente richiamato in questo Consiglio, il tema cioè della programmazione regionale.

Ripeto adesso, e con questo voglio concludere la parte propriamente politica di questo mio intervento, che si può porre in modi diversi per quanto ci riguarda, vorremmo che il discorso della programmazione non diventi un tema di evasione per la concreta realtà che ci interessa, né un frutto da attendere comodamente da un'equipe anche valida di esperti ma che rappresenti un'occasione di qualificazione della nostra vita politica regionale, un modo per superare gli squilibri e l'ingiustizia ancora presenti nella nostra regione, una possibilità concreta delle partecipazioni delle forze sociali e politiche alla progettazione del futuro, uno strumento di valorizzazione delle nostre energie umane e materiali capaci di esprimere la nostra volontà autonomistica.

Dovrei infine esporvi a grandi linee gli interventi finanziari regionali e di lavori previsti dal programma. Sembra però che la relazione trasmessa in allegato al programma stesso, sia già sufficientemente dettagliata. Mi limiterò pertanto a ricordarvi che l'elenco A) comprende: i lavori di interesse generale per la realizzazione di opere di carattere straordinario, tendenti a creare o potenziare infrastrutture regionali, strade di notevole importanza turistica e commerciale, parcheggi, piazzali, acquedotti, fognature, impianti sportivi, ecc. per un importo di spesa previsto in complessive lire 2 miliari e 500 milioni.

Il predetto elenco A) è impostato con lo sguardo rivolto al futuro e i lavori compresi nell'elenco stesso rientrano pertanto fra quelli da eseguirsi per la realizzazione di un ordinato programma di sviluppo della regione; trattandosi di opere di carattere straordinario che non rientrano fra i normali compiti di istituto dell'Amministrazione regionale, alla spesa necessaria per realizzare le opere si dovrà provvedere o mediante contributo straordinario da parte dello Stato, ai sensi dell'art. 12 dello Statuto regionale, oppure mediante accensione di mutui passivi a lunga scadenza.

L'elenco B) comprende lavori stradali, costruzione e sistemazione di strade per l'allacciamento di varie località isolate per un importo complessivo di spesa prevista di lire un miliardo 102 milioni 600 mila.

L'elenco C) comprende opere interessanti la sistemazione e l'ammodernamento di strade regionali per un ammontare di spesa a carico della Regione di 209 milioni 300 mila; tale spesa rappresenta il 50% dell'importo necessario per eseguire le opere; il rimanente 50% è a carico dello Stato ai sensi della legge del 21 aprile 1962 n. 181.

L'elenco D) comprende opere stradali finanziate interamente a carico dello Stato ai sensi della legge 22.7.1966 n. 614 per l'importo di £. 440 milioni, corrispondente allo stanziamento statale per l'anno 1970.

L'elenco E) comprende lavori di bitumatura di strade varie e di piazzali in varie zone della Valle d'Aosta per un importo di spesa prevista in complessive lire 221 milioni 500 mila.

L'elenco F) comprende contributi regionali per lavori di costruzione e di potenziamento di acquedotti, per un importo complessivo di spesa di lire 267 milioni 800 mila.

L'elenco G) comprende lavori di costruzione di fognature o ponti di fognature in vari comuni della regione per un importo di lire 209 milioni 300 mila.

L'elenco H) comprende lavori di costruzione e sistemazione di edifici scolastici per un importo di spesa previsto in complessive 556 milioni 500 mila.

L'elenco I) comprende i lavori di costruzione e sistemazione di edifici comunali e di opere varie per un ammontare di lire 57 milioni 200 mila.

L'elenco L) prevede interventi finanziari della Regione per la costruzione e la sistemazione e ampliamento di cimiteri per un importo di spesa prevista in complessive lire 52 milioni novecento mila.

L'elenco M) comprende lavori di costruzione e di sistemazione di edifici di proprietà regionale o comunale per un importo di spesa previsto in complessive lire 109 milioni 500 mila.

L'elenco N) comprende opere ammesse a contributo statale ai sensi della legge 3.8.1949 n. 589, la legge Tupini, e per le quali sono necessari i contributi integrativi regionali per complessive lire 582 milioni.

L'elenco O) comprende cantieri di lavoro per disoccupati da aprire in varie zone della Valle e da gestire direttamente da parte dell'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici per un importo di spesa di lire 78 milioni e 900 mila.

Savioz (P.C.I.) - Vorrei porre intanto una domanda all'Assessore ai Lavori Pubblici: dall'elenco che è stato presentato, senza voler entrare in polemica, ripetendo forse per un'altra volta ancora quello che già è stato detto prima, altre volte, si constata che purtroppo a volte la carenza di questo piano di lavori - è quello che è sempre successo nella Valle, nell'Amministrazione regionale - sta nella mancanza di una programmazione, mancanza di programmazione significa mancanza di una dirittura di carattere politico, di previsione, anche di carattere morale.

Non è giusto spendere dei miliardi senza avere la visione del domani, la visione delle necessità che ci sono impellenti in determinati...e che vengono lasciate da parte perché non studiate sufficientemente e non viste.

Quindi, questa famosa programmazione, per cui abbiamo speso tanti soldi, per cui abbiamo speso tanto tempo e per cui si sono fatte tante parole, io penso che sarebbe ora di arrivare a concretizzarla, e concretizzarla intanto su un piano di lavori che è quello che determina l'andamento amministrativo del...

Detto questo e considerata la necessità di mandare avanti le opere, sono d'accordo su quanto dice l'Assessore: non possiamo rinviare, dobbiamo fare presto, perché le carenze, ecc. ecc. - tutto perfettamente d'accordo, però rendiamoci conto che noi stiamo spendendo fior di baiocchi e non abbiamo un documento che sia molto preciso in materia.

Questo di carattere generale.

In senso particolare, vorrei porre una domanda e cioè questa: mi sembra che era stato stanziato un dieci milioni di lire, un anno fa o due anni fa, non mi ricordo esattamente, per la continuazione della strada Ozein-Pila; poi questi soldi sono stati passati alle infrastrutture del potenziamento di Pila, cui io credo poco, ma che comunque ci sono e però rimane il fatto che la strada di Ozein non ha una continuità, e il fatto grave è che la continuità di quella strada darebbe un impulso a tutta la zona, ivi compresa Pila; proprio perché è un anello di congiunzione che sarebbe l'ideale per un buon congiungimento per quell'interesse turistico-paesaggistico, di valorizzazione di alcuni centri, piccoli centri che si trovano nella foresta che sovrasta Jovençan e Aymavilles.

Quindi io non pongo un problema "sine qua non", però vorrei l'Assessore a vedere la possibilità di stanziare una certa cifra con delibera o con provvedimento futuro, anche senza includerlo nei piani dei lavori, ma che si faccia un qualche cosa per continuare questa strada, mentre si spendono tanti milioni per la continuazione della strada dei Salassi, e sono d'accordo anche per la strada lì, ma tra le due, penso che sia molto più importante dal punto di vista turistico e di sviluppo, anche per quello che concerne la zona di carattere di agricoltura, la strada che potrebbe dare un certo sviluppo alla zona di Ozein, che purtroppo è una zona bellissima, ma che è depressa in un modo tremendo perché bisogna andarci, soltanto per andare fino a Ozein, ma non perché invece ci si possa avventurare per andare più oltre.

Quindi non vorrei dire di più per il momento, e sarei contento se l'Assessore prendesse qualche impegno in materia.

Fosson (U.V.) - En examinant le plan des travaux publics, il vient naturel de faire de nouveau les mêmes considérations que nous avons faites les années passées.

La question de la programmation, la question d'une dispersion des différentes œuvres sur toutes les Communes, il n'y a pas une priorité bien établie, non plus, dans le sens qu'il me semble que, après ce qu'a dit, il reconnaissait lui-même qu'il faudra pour l'avenir faire quelque chose de différent et alors moi je ne voudrais plus répéter toutes les questions de la programmation et de la priorité dans ce sens-là et je voudrais seulement passer à examiner quelque petite chose.

Avant tout, il faut dire que dans la Commission des travaux publics, nous avons pris en examen en toute hâte ce programme, sans faire de grandes observations, parce que nous nous rendons compte qu'en examinant le plan des travaux publics, à la fin du mois de juin et pour les raisons que nous ne restons pas à répéter ici, dans ce moment, il était nécessaire avant tout de mettre en exécution ce plan pour mettre l'exécution d'un certain nombre d'œuvres qui sont prévues dans ce plan; dans ce plan il y a bien des œuvres qui ne seront pas faites pendant cette année, il y a des œuvres qui ont déjà été reportées dans les plans des travaux publics des années précédentes, il y a des œuvres qui ont déjà été faites; il y a des œuvres - moi j'ai déjà eu occasion de les citer dans la Commission des travaux publics et je me réserve, seulement en tout cas à titre de précision de dire quelles sont-elles - qui ont déjà été exécutées il y a six mois, ou une année, et qui sont portées aujourd'hui sur le plan des travaux publics.

Mais, en tout cas, je pense que ceci ne devra plus avenir dans le prochain et il faudra effectivement penser à une programmation sérieuse et il faudra donner un ordre de priorité parce que ce n'est pas seulement de contenter toutes les Communes en mettant des chiffres sur des papiers et après de laisser les choses sans conclusion, mais nous devons à un certain moment, avec la responsabilité d'administrateurs, voir quelles sont les œuvres plus nécessaires.

Et j'aurai l'occasion de demander quelque éclaircissement, parce que le jour, quand nous avons fait la Commission, je n'avais pas toutes les données qui étaient nécessaires, je me suis déjà réservé, j'ai dit à l'Assesseur que j'aurais demandé au Conseil quelque éclaircissement et je ne me permets pas de changer les choses qui ont été présentées aujourd'hui, mais de dire quelque chose sur certaines œuvres et avant tout je dirai que dans l'annexe A) il y a un problème qui est d'une importance capitale, ce n'est pas parce que concerne Aoste que nous ne voulons pas voir les autres Communes de la Vallée, mais il y a la question des parkings, dont nous avons pendant de longues années parlé au sein de ce Conseil régional. Il y a la question de la viabilité d'Aoste en relation de l'arrivée de l'autoroute à Aoste, de l'ouverture de l'autoroute il y a toute la question de pénétration Nord-Sud, et je ne veux pas répéter, c'est plusieurs fois que nous répétons, mais je veux seulement donner une indication à l'Assesseur; j'ai dit: s'il y a quelque choses à l'annexe A) qui a une urgence, qui doit être appliquée, qui doit avoir une priorité, c'est vraiment la question d'Aoste, sur la question parking, sur la question de la viabilité, avec les moyens qu'on a ici, on ne résoudra pas tous les problèmes mais tout de même c'est une question que nous devons absolument affronter.

Il y a dans l'annexe C) plusieurs œuvres de paravalanche, nous sommes tous d'accord de faire ces œuvres de paravalanche, mais aussi ici, il y a une œuvre que je retiens doit être prioritaire et c'est le pont sur la Doire à Champorcher, à Bard, parce que sans quoi, la route de Champorcher n'a pas des débouchés et ici c'est une question... et je m'excuse si nous avons déjà dit ces choses dans la Commission des Travaux Publics, tout de même il est bien qu'on les dises aussi directement au Conseil, en présence de toute la Junte, et en présence de tous les Conseillers, parc que la route de Champorcher, tant qu'il n'y aura pas le pont sur la Doire à Bard, certainement il ne peut pas avoir un débouché naturel, parce que le pont actuel, à part les dangers qui peuvent y être, c'est un pont trop étroit absolument...et là il y a des difficultés, parce qu'il y a les uns qui veulent une chose et les autres qui veulent une autre, mais tout de même ce sera l'Administration régionale qui, à un certain moment, devra trancher la question, qui devra se prendre la responsabilité pour pouvoir faire ce qui est nécessaire de faire.

Dans l'annexe H) et je parle de grosses sommes, il y a la question - et ici aussi je dis que nous ne passons pas en deuxième ligne les autres écoles qu'on doit construire dans les différentes Communes de la Vallée d'Aoste - il y a certainement la question de l'école normale d'Aoste et il y a la question de l'école moyenne de l'Avenue de la Paix, qui sont les deux œuvres qui sont très prioritaires pour résoudre aussi le problème scolaire à Aoste.

Dit ces choses en général, je voudrais demander quelque éclaircissement sur des détails: sur la question de Brusson, par exemple, et puis je ne fais pas une question qu'il faut augmenter les fonds, j'ai dit déjà avant que nous ne prétendons pas d'aller changer rien, mais si la Junte veut prendre comme recommandation ce que nous disons, et si même l'Assesseur pourra à travers l'exécution des travaux voir s'il y a quelque chose à déplacer, par exemple, la question de Brusson, ils ont le problème du cimetière, qui est depuis quelques années qui est sur le tapis.

Sont nécessaires 15 millions pour compléter l'œuvre du cimetière; on a alloué 5 millions, avec les 5 millions on fait de nouveau une petite tranche, mais je me souviens que je suis allé, il y a trois ans, dans le cimetière de Brusson, on avait déjà commencé les travaux et toute les années on fait quelques petits travaux, mais on ne résout jamais, on ne résout jamais la question. Il faudrait voir avec l'Administration communale, si à un certain moment il est mieux de dire: nous faisons un tronçon de route moins dans un hameau, où vous êtes d'accord vous autres, et nous résolvons ce problème pour ne pas le tirer en avant pendant de longues années. Voilà question Brusson.

Question Chambave - il y a la question du pont, j'ai déjà eu occasion de parler dans la Commission des Travaux Publics, il y a 6 millions pour le pont de Chambave, je répète ce que j'ai déjà dit, parce que l'Assesseur était déjà d'accord, la Commission aussi, me semble, qu'était d'accord sur ce point, avec les six millions, on ne résout pas le problème du pont de Chambave parce qu'il servirait seulement à faire deux trottoirs latéraux au fond actuel, qui a trois mètres de largeur et qui doit faire une route qui a 5-6 mètres et une route qui demain peut être très importante, parce que s'il y a un embouteillage sur la route du côté gauche de la Vallée il peut desservir, parce qu'il dessert toute la route, la partie droite; et alors ici, les gens, mêmes les administrateurs communaux de Chambave, disent: "attendons à dépenser ces 6 millions, mais affrontons le problème et redoublons le fond, faisant d'autres trois mètres à côté de l'actuel et voilà que nous avons fait un pont qui sert à quelque chose"; et voilà, maintenant, ici, il ne s'agit pas d'augmenter maintenant les fonds, mais c'est un problème qui faudra examiner et en tenir compte vraiment pour le prochain.

Courmayeur: je voudrais seulement demander ici, il y a des problèmes gros à Courmayeur, et il faudra le voir pour le prochain plan des travaux publics, parce qu'il y a la question de la route et du pont de Dolonne qui sont absolument nécessaires si nous voulons que Dolonne puisse vivre d'une certaine vie actuelle, c'est un pont très dangereux, très étroit, une route qui d'hiver est même dangereuse, c'est un problème à affronter.

Je ne parle pour l'affronter maintenant, mais je voulais le signaler.

Il y a au lieu une autre question et c'est comme l'Assesseur il aurait voulu donner la précédence aux œuvres hygiéniques aux aqueducs, il y a ici, dans ce qui avait demandé Courmayeur, il y avait: "fognature lungo il Canale la Meneresse a sud della Chiesa della fraz. di Entrèves", ce n'est pas une grande somme, non, il n'y a pas dans le plan des travaux publics, et c'est une des œuvres qui serait très nécessaire, en considération aussi de ce qui est Courmayeur, je ne parle pas d'autres problèmes, parce qu'ils sont des problèmes gros, qu'on ne peut pas les affronter aujourd'hui dans un plan de travaux publics de ce genre.

Cette œuvre, au lieu, c'est une œuvre de à peu près une dizaine de millions et une œuvre qui est urgente à faire.

La question du pont et de la route de Dolonne, nous allons déjà de 67 millions, c'est une autre question que je devrais voir dans un autre moment.

Fénis: il y a le problème de la route de ceinture, du parking, tout près du Château de Fénis, la somme à dépenser est 80 millions, maintenant on a alloué vingt millions et avant on a déjà discuté au sein de la Commission des Travaux Publics, et, su de ce problèmes, je pense qu'avec 20 millions on peut commencer à faire quelque chose, mais ceci aussi c'est un problème qu'on doit pas le traîner pendant des années, parce que sans quoi, à un certain moment, sera inutile, et sera surpassé dans un deuxième temps.

Un éclaircissement sur la question de Jovençan; Jovençan, on a mis vraiment ce qu'avait demandé au premier point, c'est-à-dire la question de l'aqueduc, mais je voudrais savoir, parce que l'aqueduc a été porté au point un - la Commune de Jovençan n'avait pu perfectionner l'achat des sources et je ne sais pas si maintenant a été résolu, si la question a été résolue en ces derniers temps mais si la question n'a pas été résolue, ce travail ne peut pas être fait et ils avaient d'autres nécessités, qui étaient comme montant de dépenses inférieures à celle-ci, alors ici aussi une recommandation: si on peut faire des travaux de l'aqueduc, bien, nous sommes tous d'accord; celui le premier point qui a demandé la Commune; mais si l'aqueduc on ne peut pas le faire, parce qu'on n'a pas pu acheter, et on doit renvoyer ceci aux "calende greche", moi je dirais: regardons s'il y a la possibilité avec une somme bien inférieure de faire les travaux qui avaient été demandés par le point deux par la Commune de Jovençan.

Verrayes aussi, nous avons dit de tenir présent surtout la question du goudronnage de la route du Col de Saint-Pantaléon, là l'Assesseur nous avait déjà dit que pratiquement cette route doit être encore mise en bon état, il manque du fond, il serait souhaitable de renvoyer le goudronnage de cette route; si les choses sont dans ce terme, moi je n'ai rien à dire si le fond de la route est bon; je dirai: c'est une question qui faudrait affronter assez vite, si il faut attendre que le fond soit mis en état de recevoir le goudronnage et renvoyer ceci à l'année prochaine, c'est une question technique sur laquelle je n'ai rien à dire, mais c'est un problème que je veux indiquer à l'Assesseur parce que, tant plus, nous autres de l'Union Valdôtaine, nous avions présenté une motion à son temps, vraiment à cet égard.

Je voudrais rappeler, toujours quand on parle de priorité - je m'excuse aussi de ceci avec la Junte et avec le Conseil parce que c'est une question que nous avons soulevée toutes les fois que nous avons parlé des plans des travaux publics - et c'est de tenir en considération la nécessité de construire à Aoste un orphelinat, un institut pour les orphelins, pour que on ne continue pas avec le système actuel que nous envoyons dans tous les instituts de la Vallée les jeunes orphelins valdôtains, et ceci vraiment en me rattachant aussi à la question fondamentale qui a dit ce matin le Président de la Junte en parlant de l'école, en parlant de la formation des citoyens valdôtains. Ceci c'est une des choses qui rentrent vraiment dans ce cadre, parce que nous avons des centaines de jeunes que nous déracinons de la Vallée d'Aoste, ils reviennent en Vallée d'Aoste quand ils sont déjà des garçons ou des jeunes filles faits, et ces gens, naturellement, ils n'ont plus rien de valdôtain dans le cœur; et alors voilà qu'il y a un problème que nous avons toujours souligné et nous l'avons souligné déjà dans le passé, vraiment dans la ligne qui a été dite ce matin par le Président de la Junte sur la question de l'école.

Encore une recommandation et c'est la question des formalités à suivre pour la construction des routes moyennant les chantiers de travail.

J'ai eu occasion de parler de ceci aussi, et je m'excuse avec qui en a déjà parlé, mais c'est un problème sur lequel nous devons changer de système; et ce n'est pas seulement d'aujourd'hui que je bats sur ce point, parce nous devons faire, quand nous faisons une route, avant de commencer une route qui soit faite par les Travaux Publics, qui soit faite par l'Agriculture, qui soit faite avec des chantiers de travail, il faut avoir un plan, je ne dis si le plan est exécutif, complet de la route, parce que on peut aussi faire le plan exécutif à tronçons, mais au moins la question du tracé, d'avoir en tête quel doit être le tracé, parce que nous ne pouvons pas continuer dans 1970 d'aller en avant à faire des tronçons de route et après voir qu'un tronçon, si on aurait fait un projet différent, on aurait desservi bien une zone tandis qu'on la dessert plus, et je me réfère vraiment à un cas qui est si évident, mais comme ce ca il y en a d'autres, et ceux-ci... nous avons fait une discussion et je ne pense pas de dévoiler aucun secret de la Commission au Travaux Publics, mais nous parlons de la route de Pléod qui doit aller rejoindre la route qui monte à Arpuilles, et si vous voyez le tracé de cette route, vous voyez qu'à un certain moment pendant plus de presque...presque plus d'un km, il est presque parallèle à la route qui monte à Arpuilles en créant un coin, et avec très peu de propriétés en ce coin; tandis que de la route d'Arpuilles à la route actuelle qu'on a fait "panoramique" sur la colline d'Aoste plus basse nous avons un grand espace vide qui n'est pas desservi, si on avait fait un projet en examinant ce problème, la route aurait pu être tracée à mi-chemin entre les deux routes et aurait desservi dessus et dessous la toute la colline d'Aoste.

J'ai posé ce problème, et Manganoni il est bien témoin, il peut le dire; il m'a dit ceci, Manganoni "mais nous la route, quand nous avons commencé cette route de Pléod n'est pas allée finir où va finir maintenant, parce que devait aller jusque au Torrent de Collignon puis aurait dû aller de nouveau en arrière et aller rejoindre là où - comment on appelle - Champailler".

Tout de même, quand la route est arrivée avec des chantiers de travail, à ce ravin du Collignon, il n'a plus poursuivi comme on avait prévu au début, quand on avait fait les chantiers de travail, il a complètement changé son tracé et c'est un tracé qui sert à très peu de propriétés, et alors je ne veux pas maintenant affliger ceci, parce que même l'Assesseur Colombo qui alors était Assesseur aux Travaux Publics quand il a vu cette question, il a eu lui aussi une réaction et il a dit à la Commune d'Aoste: "vous devriez complètement changer le projet"; et moi je me suis permis de dire: "n'aller pas toucher maintenant, parce que serait un fait politique qui pourrait porter un désarroi"; mais tout de même ceci démontre que nous dépensons des centaines de millions sans desservir bien une zone et ceci n'est pas seulement arrivé sur la colline d'Aoste, mais il est arrivé dans plusieurs d'autres endroits.

Je voudrais vraiment prier l'Assesseur de tenir présent ces questions surtout où les routes sont faites avec les chantiers de travail, de façon qu'on ait une vision à l'avance, quand on commence une route.

Moi je me permets de dire, et l'Assesseur Maquignaz il pourra le confirmer, parce qu'il me semble que vous suivez encore maintenant ce que nous avions établi, nous pour toutes les routes podérales qui ont une importance inférieure à ces routes des travaux publics, nous avons suivi ce critère et même si nous avons alloué des sommes année par année, tout de même nous avons prétendu que le tracé soit le tracé complet dès le moment qu'on fait la demande, et ceci...parce que c'est absolument nécessaire qu'on suive cette ligne.

Voilà. Celles-ci sont les recommandations que moi je voulais faire sur ce plan des travaux publics, en me souhaitant qu'avec l'année prochaine, effectivement nous puissions examiner un plan des travaux publics qui soit fait en base à un programme, en base à des priorités, qui tiennent compte des effectives nécessités primordiales de nos populations, de nos Communes et des nécessités de notre région.

Manganoni (P.C.I.) - Prima di entrare in argomento voglio fornire una piccola precisazione sulla strada di Collignon - questione sollevata da Fosson - che abbiamo iniziato quando c'era la nostra Giunta, che poi abbiamo sospeso perché attraversava una zona franosa, sospeso. L'amministrazione regionale, in seguito ad un sopralluogo di tecnici della Regione e del Comune e poi, dopo l'installazione del centro sinistra alla Regione e al Comune, hanno di nuovo cambiato tutto, hanno distribuito, hanno attraversato la frana, ecc. Quindi le osservazioni di Fosson sono giuste siccome però, sia chiaro, questo è avvenuto dopo che si è formato il centro sinistra; è solo per precisare, è solo per precisare e quindi, chi l'ha fatto ne risponda.

Sulla questione di questo piano, l'ha detto Rollandoz, io non ripeto, ne abbiamo parlato in Commissione, quindi Rollandoz, praticamente, ha fatto il piano che c'era, perché se avesse dovuto rifarlo, beh fra un paio di mesi se ne sarebbe riparlato, quindi siamo già in ritardo, di mesi ne abbiamo già persi sei, tu avrai delle difficoltà enormi per appaltare tutto questo, prima che venga l'inverno, l'esecuzione, insomma, non rientriamo in tutto questo esame, e allora noi lo approviamo però, perché, tenuto conto della situazione, no? Il prossimo piano, però, e non dovremo aspettare troppo a portarlo, ma bisognerà portarlo possibilmente in dicembre col bilancio, in modo che anche l'assessorato abbia tutto il tempo di fare gli appalti, e i lavori si iniziano in primavera e non in autunno come succederà purtroppo adesso. Vero, però bisognerà, oltre alla questione di impostazione generale della programmazione di cui si è parlato e sui cui io non voglio ripetere, non voglio rientrare su questo problema perché ormai ne abbiamo discusso, io volevo attirare l'attenzione su un'altra questione... Bisogna tenere conto delle sperequazioni di trattamento fra Comuni, io questo l'ho detto tante volte qui, direte che sono monotono, ma fin quando non si terrà conto di questi fatti io ve li citerò e vi cito dei casi. Certi comuni, ebbene, per loro fortuna, hanno acquedotto, fognatura, strada, un po' di tutto, bene; certi altri comuni, no, vi cito Verrayes, tutto il Comune di Verrayes ha una sola fognatura a Champagne, una sola; è vero che a Verrayes ci sono 65 villaggi, io non chiedo che si facciano le fognature a 65 villaggi, perché in alcuni villaggi le fognature non bisogna farle, perché? Perché c'è ancora una famiglia o due, fra un po' non ci sarà più nessuno, ma ci sono altri villaggi - se non verranno spopolati, tenuto conto anche delle cave in lavorazione che ci sono in quella zona - in cui bisogna costruire le fognature. Vi cito un caso, Frayé, io sono passato a Frayé, mi sono fermato, sono andato a prendere la birra; chiacchierando con la Signora di quel piccolo bar, modesto, mi dice: "guardi, qui io sono stata minacciata dall'autorità, Questura, non so che diavolo è, mi vogliono fare chiudere il bar, perché non c'è la toilette con l'acqua corrente" e dice: "come faccio io a mettere l'acqua corrente che non c'è la fognatura!". Ora, perché questo trattamento? Perché questi Comuni, queste frazioni sono dimenticati; allora, io capisco che ci può essere la precedenza di fare, non so, la fognatura magari al capoluogo di Sarre che non al villaggio di Verrayes, d'accordo, ci sono delle norme di precedenza, ma perché ci si deve dimenticare, completamente dimenticare? Ma qui c'entra la questione turistica, perché nella zona di Verrayes, io parlo di Verrayes, sia chiaro, non perché io voglio difendere Verrayes, perché, per non farvi perdere tempo, se noi... se no vi cito altri venti, trenta comuni che si trovano in questa situazione; Crétier vi potrebbe parlare della collina di Montjovet che si trova in questa situazione; ora, sono delle zone, che turisticamente si possono sviluppare, non per il turismo popolare, perché oggi tutti se ne vogliono andare via dalla città, avere la casettina in campagna, e non vanno a farla al Breuil perché devono lavorare tutta una esistenza per comprarsi il terreno e vanno naturalmente in questi comuni dove il terreno ha ancora dei prezzi accessibili; ma se non ci sono questi servizi essenziali, come si può pretendere che si sviluppi il turismo? Ed allora, noi, questi paesi, quei villaggi cenerentoli, perché lo sono proprio, certe zone sono le zone cenerentole della Valle, noi, anziché dare loro una mano, aiutarli, per lo sviluppo, noi continuiamo a non costruire, a non fare niente in quei villaggi, ripeto, ci sono dei villaggi in cui non bisogna fare niente perché si prevede uno spopolamento totale, ma in altri, no; quindi, vi cito ancora un fatto: Arpuilles. Arpuilles, non è Vencorère, ad Arpuilles i cittadini hanno dovuto costruirsi un acquedotto privato, pagandolo loro, e diverse costruzioni nuove, fatte adesso, si sono fatti 1500 metri di tubazioni... sorgenti non mancano, lì, a monte di Arpuilles, l'avevano, si sono messi giù la tubazione per servirsi, cinque o sei case nuove, se la sono pagata loro, perché il Comune non ha provveduto e lì sarebbe sufficiente costruire una vasca di riserva, perché l'acqua è sufficiente nei boi pubblici, però non ci si può allacciare perché, non essendoci la vasca di riserva, non c'è la riserva dell'acqua. Ora questi problemi, li vogliamo affrontare anche questi?

Rollandoz, non ce l'ho con te, perché non sei assolutamente responsabile di questo fatto, però, io ti prego, tieni presente anche questi fattori, perché non solo, ma si è stato detto ad Arpuilles: "non si può, questo ostacola la costruzione di case nuove, perché, non c'è l'acqua", ed allora, prima di tutto, non hanno il permesso edilizio per costruire se non c'è l'acqua, ed anche se avessero il permesso edilizio, se una casa non ha l'acqua, cosa se ne fa della casa? Quindi, un ostacolo grave, un impedimento allo sviluppo edilizio.

Ora, non vi parlo di altre zone, perché grosso modo, più o meno, moltissimi altri comuni della Valle o villaggi, si presentano in questa situazione; quindi teniamo conto anche della povera gente, e non solo, su St. Vincent e Courmayeur, sì, St. Vincent e Courmayeur hanno i loro diritti, sì, ma anche gli altri, perché vogliamo suddividere i cittadini valdostani in due categorie, questi poveretti che stanno già peggio, che stanno già male che sono i più poveri, e poi noi andiamo a dire "non bisogna abbandonare le campagne". Scusate, siamo anche noi che li obblighiamo, che diamo una mano, non a restare ma ad andarsene, perché? Perché non costruiamo questi servizi essenziali.

Un'altra osservazione: io non ho, in Commissione non è che abbia esaminato a fondo questi elenchi, no? Perché non vorrei che qui succedesse come succedeva prima, che si facevano dei lunghi elenchi di piani di lavori, si portavano dei lavori che erano sprovvisti sia di progetto, sia di disponibilità dei terreni, allora questo serviva all'Assessore per giustificarsi e dire: "eh, non abbiamo potuto eseguirli perché il Sindaco non ha provveduto al terreno, al progetto", ma perché li porti sul piano dei lavori se lo sai prima che il progetto e la disponibilità dei terreni non ci sono? Questo serviva a gonfiare le cifre, a dire: "noi facciamo tutto", e poi non si faceva, e si riportava per due o tre anni, sempre gli stessi lavori, sullo stesso piano dei lavori pubblici; quindi io penso che qui questo non succeda.

Comunque, se dovesse succedere, almeno in avvenire, non succeda più; si porti sul piano dei lavori le opere che si possono eseguire, per cui ci sono i progetti e la disponibilità dei terreni e non si prenda in giro le amministrazioni comunali o gli abitanti.

Sul piano di lavori in sé, solo alcune brevissime osservazioni: io qui vedo 100 milioni per le infrastrutture turistiche di Pila. Non chiedo, anzi, chiedo di non impostare oggi a discussione sull'ALPILA, siccome questa è una vergogna per l'Amministrazione regionale! È una vergogna, e noi, presenteremo una mozione e penso che allora la Giunta verrà preparata e non come quell'altra volta che si è detto: sì, questo sì, questo no, non lo sappiamo, questo forse, questo lo sa la società; perché noi siamo azionisti, abbiamo il nostro amministratore, noi dell'ALPILA dobbiamo sapere tutto, i Consiglieri hanno il diritto di sapere tutto. Quindi io invito la Giunta a venire documentata, preparata e rispondere esaurientemente ai Consiglieri, non come l'altra volta.

Sulla questione - beh, non parliamo del piazzale di Torgnon, ne abbiamo già parlato abbastanza, volevo solo chiedere che il ponte di Champorcher, qui ci sono i fondi? Non ci sono i fondi? I fondi ci sono dal 1966, siamo al 1970, o dal 1965? Sono cinque anni che perdiamo tempo, perché quelli di Bard - e permettete che ve lo dica - perché lì c'è un albergo, non vogliono che si faccia un ponte nuovo, vogliono sempre quel vecchio ponte, e allora si abbia il coraggio di dire, come io l'ho detto a suo tempo, che gli interessi di un albergo, che poi non nuove niente, anche facendo il ponte a monte, perché se l'albergo sa lavorare può lavorare lo stesso anche se il ponte parte da 200 metri più su per Champorcher, perché gli interessi sono solo quelli, si abbia il coraggio di decidere e di fare questo ponte dove la Commissione l'ha deciso, perché c'è solo quella possibilità. Sopralluoghi fatti in un primo tempo, forse due o tre volte con l'ANAS, con il Genio Civile, con la Regione, il ponte può solamente partire di là, però facciamolo perché se noi spendevamo quei 60 milioni nel 1966, tenuto conto della svalutazione della lira, ebbene, noi ci abbiamo perso, aspettando questi anni abbiamo perso, non dico, ma almeno il 30 o 40%, che adesso pagheremo in più, non solo, ma noi intanto siamo ancora senza ponte; quindi io inviterei la Giunta ad essere energica e non lasciarsi sempre menare per il naso da chi sappiamo.

Sulla scuola - e qui è solo una piccola osservazione e so che questa amministrazione non ne ha nessuna colpa - io ho visto 6 milioni, non maggiori spese, come è... per la scuola di Vens, no, per la scuola di Vens, "revisione prezzi", io chiederei cosa costa la scuola di Vens, se solo la revisione dei prezzi ammonta a 6 milioni, io penso che l'ammontare dell'opera, non so, quanto sarà, no? Ora, siamo obiettivi: "revisione dei prezzi" solo revisione dei prezzi 6 milioni, quindi, ora, badate, ma se c'è qui, perdio... dunque, Vens, vedi allegato, dov'è l'allegato delle... se lo vedano, no... ecco. Ora, le precedenti amministrazioni, compresa l'amministrazione del Leone, io questo lo do, gliene do atto, compresa l'amministrazione presieduta da Marcoz, e poi da Caveri, nella quale io ero assessore ai Lavori Pubblici, quindi ho anch'io le mie responsabilità, si sono costruite delle scuole che adesso sono vuote, perché? Per quei tre ragazzi di Vens, oggi, che domani non so quanti saranno - qui si parla di revisione di prezzi sei milioni - ma voi con 6 milioni costruivate una scuola tipo come costruivamo noi, con due aule, o con un'aula e un alloggio per la maestra, a Vens... non le prefabbricate, quelle in muratura le costruivamo noi, che abbiamo costruito in molte zone, di cui ci sono i progetti lì, all'Assessorato ai Lavori Pubblici, costavano 6 milioni - oltre al terreno, evidentemente - con murature solide, non quelle prefabbricate di Gressoney, non parliamo di quel disastro, è stata una triste esperienza, ma quelle costruite in muratura. Ora, insomma, stiamo coi piedi per terra; noi a Brusson si è costruito un edificio scolastico, magnifico, che poteva bastare per, non so, per 50 allievi, per la scuola... è vuota, ma, diciamo, quegli errori, dove sono stati commessi, forse non si può incolpare nessuno, perché nessuno lo prevedeva che il villaggio di Fenille e Lacroix, nello spazio di 10 anni si spopolava completamente, ma dato che adesso questa esperienza l'abbiamo, non commettiamo più quell'errore, e io dico, alcuni li abbiamo commessi anche noi, perché non si è previsto che nello spazio di cinque, sei, otto anni quella frazione si spopolava completamente; quindi qui, sia chiaro, non è un'accusa, è una raccomandazione, cioè errori fatti nel passato, e non commettiamoli più.

Poi qui c'è un altro: l'impianto di incenerimento, 10 milioni, allegato M), perché mi è stato riferito, ma io le prove non le ho, ecco qui, St. Vincent, Châtillon, Valtournanche, contributo al Consorzio intercomunale per impianto incenerimento rifiuti solidi urbani, 10 milioni di contributo, va bene questo; ma mi è stato detto che quell'impianto non funziona, per difetti di macchinari, io non so, allora, io direi: ottima l'iniziativa di installare degli impianti di incenerimento dei rifiuti in Valle, ottimo. Perché dopo Saint Vincent e Châtillon, bisogna anche costruirne altri in Valle, però facciamo attenzione, non buttiamo i milioni dalla finestra che poi gli impianti non funzionano. Allora noi dovremo dire: sì, noi diamo questo contributo, ma, quando avremo la certezza che gli impianti funzionino, perché se noi diamo il contributo e quelli pagano e poi la Ditta fornitrice degli impianti, che è responsabile del funzionamento, una volta che ha preso i quattrini... e poi chi ce l'ha sul groppone? Il Consiglio dei Comuni, che poi, di fatto, chi paga, è poi sempre la Regione, perché, è logico, noi sappiamo le possibilità, salvo il Comune di St. Vincent, che di soldi ne ha... ben... ma gli altri Comuni, io mi chiedo, dove li pigliano i soldi? Allora, io direi, qui ci vorrebbero certe garanzie, cioè non versiamo i fondi, questa sarebbe la proposta che io faccio alla Giunta, fin quando non abbiamo la certezza che gli impianti funzionino, perché se noi glieli diamo questo vuole dire incoraggiare gli imbroglioni, che hanno fornito quegli impianti che non funzionano, ed allora, se non funzionano, non paghiamoli; quando funzioneranno li pagheremo!

Qui ci sarebbero delle altre... voglio tagliere corto, qui ci sarebbe da parlare del famoso acquedotto di Aosta, che qui vediamo ancora 300 milioni, dei parcheggi, ecc. Per questa volta io ve ne faccio grazia, non accenniamo a tutti questi grandi problemi, però di questo ricordatevi: sul prossimo piano facciamo le cose seriamente, perché se no tutti questi problemi bisogna che ce li dibattiamo e che finiamo, scusatemi il termine, di prenderci in giro, perché certe cose che avete portato qui vuol dire prenderci in giro, perché le riportiamo da tre, quattro, cinque o sei anni, e non le risolviamo mai, quindi finiamola con quei sistemi, facciamo un piano serio, realizzabile, sentendo i suggerimenti e il contributo anche di critiche di tutti i Consiglieri, però cambiamo strada.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io rilevo in questo piano dei lavori alcune cose che sono pressappoco la continuazione di determinate scelte. Difatti noi vediamo nell'elenco A che in solo 4 comuni della Valle si assorbe circa la metà del bilancio dei lavori pubblici, mentre ci sono altri 70 comuni che - malgrado abbiano richiesto, con programma di opere, l'intervento della Regione - si vedono le loro richieste in parte non comprese nei piani dei lavori della Regione e poi si viene a dire, in occasione di qualche comizio che un determinato comune non fa niente o fa poco, che c'è un certo immobilismo di qualche assessore, in qualche comune ha dovuto dire una cosa, e in altri ha dovuto dire altre cose molto stridenti fra di loro. Ho qui la richiesta anzi, una delibera, fatta a Donnaz, dove anche un Assessore ha cantato in coro con i suoi amici dicendo che il Comune non ha fatto niente; ebbene, la richiesta di questa delibera elenca 10 opere da farsi su piano dei lavori della Regione; quante delle opere richieste figurano sul piano dei lavori? Due opere, e cioè: asfaltature e copertura di un canale di scarico; le altre non ci sono, quindi nemmeno un programma di dimensioni modeste in alcuni comuni viene preso in considerazione. Per forza l'Amministrazione comunale non può affrontare i suoi problemi; per Pont St. Martin quasi la stessa cosa: su 12 opere richieste se ne affrontano solo quattro e una di queste quattro, solo in parte: parlo delle scuole elementari, l'ampliamento delle scuole elementari; per gli altri comuni - che mi sono interessato - succede la stessa cosa; non sto qui ad elencarli tutti perché penso che la Giunta e gli assessori interessati lo sanno benissimo, e d'altronde è stato testé detto dall'Assessore ai Lavori Pubblici, nella sua esposizione, che questa Giunta non ha avuto il tempo di modificare il piano dei lavori; è una critica questa che io ho sempre fatto, perché è la verità, continuo a ripetere che i comuni della Valle sono 74 e non 4, 3, o 2 e che è dovere della Giunta di guardare a tutti e 74 i Comuni con una certa priorità, naturalmente, per quei lavori che attendono con più urgenza.

Io non discuto sull'importanza delle opere che si trovano sull'elenco A; sono opere o saranno opere necessarie da farsi, però quest'anno c'è l'elenco A, un altro anno l'elenco B, un altro anno ancora l'elenco X e gli altri comuni aspettano e poi vengono magari dai medesimi responsabili criticati perché non fanno niente. Se la Giunta vuole dimostrare che qualcosa si possa cambiare, non ha che da orientarsi su alcuni altri indirizzi di scelta e non accumulare le risorse della Regione solo su alcuni punti.

Vedo che c'è uno stanziamento di 47.500.000 per la costruzione del ponte sulla Dora Baltea a Bard, per collegare la Valle di Champorcher con la statale 26, questo problema è da tempo che si dibatte e voglio sperare che oggi non rimanga solo scritto sulla carta, ma diventi realtà, altrimenti una bella valle, qual è quella di Champorcher deve soccombere proprio per il fatto di non avere un collegamento confacente e voglio sperare in ultimo che tanti di questi lavori che si propongono all'attenzione del Consiglio non trovino la copertura di spesa sui 3 miliardi dell'art. 12 del nostro Statuto, altrimenti, staremmo freschi, dovremmo aspettare ancora un po' di anni.

Andrione (U.V.) - Je voudrais d'abord remercier la Secrétariat du Conseil régional parce que, à force d'insister, il faut reconnaître que les noms de localité ont été particulièrement soignés cette année, et que l'orthographie de la toponymie valdôtaine est en ligne générale assez bien reportée dans le plan des travaux. Il manque encore quelque accent, mais dans l'ensemble c'est un document qui est valable.

Cela dit, je me limiterai à quelques très petites remarques qui ont, quand même je l'espère, de l'importance, et d'abord la question de la construction de l'école normale à Aoste.

Comme le Président de la Junte a été, jusqu'à maintenant, Assesseur de l'Instruction Publique, je crois qu'il sera sensible à cette remarque, à savoir que on devrait avoir, dans quelques mois, une loi qui va changer complètement l'orientation des Lycées, c'est-à-dire des écoles secondaires. Or, la construction des écoles normales est une question technique qui prévoit un certain nombre de classes spécifiques, comme la classe de chant, la classe de dessin, et d'autres classes, qui peut-être, ne seront plus nécessaires avec la réforme; c'est-à-dire, nous allons engager un certain nombre de millions dans une construction qui peut-être, à peine sera-t-elle achevée, ne sera plus fonctionnelle; donc, un problème de comment dépenser notre argent, et vraiment je prierais le Conseil de réfléchir là-dessus, et, si possible, de renvoyer, même si c'est grave de renvoyer, de renvoyer d'une année au moins cette question, après avoir pris des abouchements avec le Ministère de l'Instruction publique parce que j'ai la sensation qu'une construction de ce genre aujourd'hui pourrait se réduire dans un gâchis d'argent non justifié. Encore une fois, bien qu'inutilement, et en polémique personnelle avec Monsieur Dujany, je m'élève contre les frais du Collège Gervasone, mais cela, vraiment comme cela, pour une question d'honneur personnel.

Je remarque aussi qu'à Valsavaranche on dépense aussi encore 12 millions pour l'école-collège, dépense sur l'utilité de laquelle je nourris quelques doutes. En même temps je voudrais prier Messieurs Rollandoz et Milanesio de concorder de façon que dans le prochain plan de travaux publics les gros travaux nécessaires pour certaines œuvres de compétence de la surintendance des antiquités et beaux-arts, et par conséquent de l'Assessorat au Tourisme, soient faits par l'Assessorat aux travaux publics; je pense surtout en ce moment aux œuvres nécessaires pour la restauration de certains châteaux valdôtains, notamment Sarriod de la Tour, peut-être demain le château d'Aymavilles, certains types de travaux de soubassement etc... il serait bien qu'ils soient présentés sous l'autorité du Président de la Junte mais avec une coordination complète entre tourisme et travaux publics parce que sinon on risque - en faisant des travaux petit à petit en économie, avec des équipes spécialisées du tourisme - d'augmenter énormément les frais et d'avoir pendant dix ans à reporter sur un chapitre du tourisme quelque chose qui pourrait être fait dans une seule année aux soins des travaux publics.

Encore une fois - et, je crois, quatrième dans la matière - je demande que le problème du pont entre Bard et Hône et par conséquent entre Bard et la Vallée de Champorcher soit affronté et résolu d'une façon qui ne soit pas celle de renvoyer toujours le problème avec de petits palliatifs.

Je crois que, ce qui a déjà été dit plusieurs fois, ce programme de travaux publics ne tient pas compte de celle qui devrait être la préoccupation première de l'Administration régionale, c'est-à-dire de bien dépenser l'argent public; encore une fois on a trop émietté le programme pour des questions qui sont à la fois de nécessité, mais qui en même temps représentent un peu un problème électoral. Je demanderai que la prochaine fois il y ait une étude sérieuse de planification de l'ensemble de façon à dépenser l'argent du public de la façon la meilleure.

Bancod (U.V.) - Il Consigliere Fosson mi ha già preceduto su qualche problema di cui volevo parlare; comunque, per la strada, volevo dire, per la strada dell'envers, bisognerà vedere un po' tutto il problema, partendo, si può dire, da Aymavilles, e andando in giù, per esempio a Fénis, c'è tutto quello stanziamento di 20 milioni che è stato fatto per la strada di circonvallazione, credo che sia un po' insufficiente, perché, sa, c'è il piazzale, c'è il ponte, c'è tutto un problema, poi, andando giù verso Chambave, c'è l'attraversamento della frazione Arlier che io sarò contento poi di fare vedere all'assessore.

Sul tratto di Arlier, Margnier, Pontey, bisogna ricordare che in parte la strada è franata ed è pericolosa; se continuasse, se venissero delle piogge, potrebbe partire, è già partito qualche pezzo di asfalto; adesso ci sono delle ringhiere, insomma, dei segnali, si dovrà provvedere, insomma, di riparare queste... facendo muri, oppure sopralluoghi, insomma, principalmente.

Per il ponte di Chambave, si è parlato per il ponte di Hône-Bard, ma io al ponte di Hône-Bard collego anche il ponte di Chambave, che, pressappoco, insomma, sono della stessa larghezza: non si possono fare le riparazioni, così, alla buona, perché sarebbero soldi sprecati; è un problema che il Comune, naturalmente, non può affrontare e quindi la Regione deve studiare seriamente questo problema.

Io credo che sarà necessario costruire un altro ponte a fianco, la soluzione la migliore, quella che hanno già prospettato degli ingegneri che sono stati interessati al problema. Per la strada del Colle di S. Pantaléon, lì, noi difatti avevamo già una mozione presentata, ma effettivamente lì bisogna risolvere il problema entro quest'anno, al più presto; credo che ci siano solo più pochi muri da fare, pochi metri di muri; una volta le cunette sono già fatte; quindi c'è solo più... sì sono tre chilometri, sì, sì, ma però i muri sono solo più pochi metri verso la fine, 300 metri, si farà così insomma, ma, lì effettivamente, dalla parte di Torgnon si viene fino al colle con la macchina, anche il turista che arriva fino là dice... si trova tutto in un colpo in un...insomma. Quindi mi permetto di fare la raccomandazione là, di provvedere al più presto, entro quest'anno e prendere seriamente anche il problema, Verrayes, ha delle strade con sviluppo straordinario di strade, quindi bisogna cercare di venire il più incontro possibile.

Volevo dirvi ancora per i cantieri di lavoro, ma volevo ricordare che tra Chambave e La Poya è una opera rimasta incompiuta, che sta male, a parte che si transita malissimo, ma sta anche male, fa una brutta figura, ormai sono già due anni che è lì fermo; ecco sono tutte le raccomandazioni che volevo fare.

Germano (P.C.I.) - Ma, io comprendo, almeno cerco di comprendere lo stato d'animo dell'assessore Rollandoz che deve, per cause che non si possono imputare a lui, presentare un piano che deriva da un'impostazione che, almeno per quanto ha dimostrato col suo intervento, l'assessore non condivide.

La sua promessa, diciamo così, politica, di cui prendo atto è una prima spiegazione; credo che per il piano di opere pubbliche bisognerà cercare di agire come si è fatto per il bilancio, cioè attraverso la commissione, attraverso un maggiore accertamento, stabilire quali sono le priorità e iniziare, avviare subito le priorità e poi soprattutto vedere quali sono i metodi e le impostazioni da seguire per il prossimo piano. Quindi io non dirò nulla sul piano; mi auguro solo che, in linea generale, vi sia la premura e la preoccupazione da parte di tutti di fare in modo, come si è fatto anche per il bilancio, di fare in modo che vi sia una ripresa economica in tutta la Valle e che i lavori riprendano rapidamente nell'interesse di tutti e in questo deve essere solerte soprattutto l'assessore e l'assessorato, perché la paralisi economica in Valle d'Aosta è stata allontanata soltanto dall'approvazione del bilancio, deve essere ora definitivamente fugata dall'approvazione e dall'esecuzione, dall'iniziativa dell'esecuzione di questo piano e in questo io direi anche, non per fare il profeta, ma per mettere le mani avanti, che chi cercherà di ostacolare la sollecita ripresa dei lavori e l'attuazione delle opere previste in questo piano e ritenute urgenti ed indispensabili se ne assume poi tutte le gravi responsabilità, perché, evidentemente, se vi saranno ostacoli, questi ostacoli saranno denunciati fermamente.

Manganone (D.C.) - Solo alcuni chiarimenti e qualche richiesta di informazione. I Consiglieri che mi hanno preceduto hanno parlato del ponte nuovo di Bard. Ho l'impressione che questo ponte venga fatto fra qualche anno. Io avevo portato, e ho visto che c'è ancora, uno stanziamento di 15 milioni per il ponte vecchio. Io prego appunto l'Assessore Rollandoz di mettere in considerazione questo finanziamento e ho visto che sono già iniziati i lavori sul primo tronco nella Champorcher, di mettere subito in appalto questa sistemazione.

Ringrazio anche l'Assessore Rollandoz di aver mantenuto, di aver stanziato altri 15.000.000 per le scuole di Pont Saint Martin; vorrei chiedere all'Assessore Rollandoz se è già stato presentato il progetto dell'allargamento della strada di St. Nicolas e vorrei anche alcune informazioni sul ponte di Montjovet che mi sa che il Magistrato del Po di Parma abbia respinto.

A Issime sono stati stanziati 8 milioni per la casa comunale, mi pare che questo stanziamento fosse anche fatto dal Genio Civile, quindi pregherei, se così fosse, di mantenere gli 8 milioni per il Comune di Issime.

Per quanto riguarda le pavimentazioni, avevamo studiato un sistema che non è quello tipico fatto da due mani, una mano di binder e una mano di tappeto, per le strade poste al di sotto dei 900 metri.

Si tratta di fare una sola passata con la macchina finitrice, cambiando la volumetria degli inerti e cambiando anche la percentuale di bitume.

Questo a tutto vantaggio economico dell'amministrazione regionale. Io penso e spero che il collega Rollandoz voglia poi adottare questo sistema che reputo abbastanza consono anche alle esigenze stradali di Aosta, alle esigenze stradali di alta montagna. Vorrei, mi associo alle dichiarazioni fatte anche da Savioz, per quanto riguarda di allestire un piano di lavori con la programmazione. Vorrei ricordare a Savioz che però occorre anche un piano pluriennale di finanziamento, con un minimo di tre anni, e anche di quattro o di cinque anni; per quanto riguarda la strada di Ozein io avevo previsto un finanziamento che, purtroppo, non ho più ritrovato.

Manganoni, quando parla dei villaggi, di alcuni villaggi che sono ancora sprovvisti di fognature, io vorrei ricordare che quando lui era in Giunta ed era assessore ai Lavori Pubblici, il sottoscritto ha fatto per conto suo una fognatura lunga 300 metri, che da casa mia va fino in paese, quindi non c'è da stupirsi se c'è qualche villaggio e qualche rara abitazione che non è stata considerata.

Non ho altro per il momento da aggiungere e spero che l'assessore vorrà rispondere in merito alle mie richieste.

Montesano (P.S.D.I.) - C'è qualcuno che vuole chiedere la parola? Allora la parola al Presidente della Giunta.

Dujany (D.P.) - Risponderò al Consigliere Manganoni su due problemi, direi di carattere - mi dispiace che non ci sia - su due problemi di carattere, così, episodico e poi vorrei fare alcune osservazioni di carattere più generale, affrontate da alcuni Consiglieri.

I due episodi sono la scuola di Vens e l'inceneritore del Consorzio di Châtillon, St. Vincent e Valtournanche.

La scuola di Vens, rispondo perché sono un po' responsabile diciamo, di queste iniziative, la scuola di Vens ha 7 bambini; si è utilizzata una vecchia costruzione già esistente e viciniora alla latteria turnaria, sulla quale era già costruita la scuola. Gli abitanti della popolazione ci hanno detto che non era possibile comperare un'area al di fuori, diciamo dello stretto recinto della frazione, poiché la frazione si trova in una condizione climatica e di comunicazioni invernali e di situazioni climatiche veramente precarie, per cui abbiamo ritenuto di acquistare, nelle vicinanze, una vecchia casa scadente, abbandonata di cinque, sei proprietari e installarvi la scuola. Quindi io ritengo che abbiamo fatto un lavoro di risistemazione nell'interno della frazione, in una vecchia abitazione, destinandola a scuola.

Tutto questo ha dovuto sottostare a determinate esigenze, naturalmente, della sovrintendenza Antichità e Belle Arti per determinate ragioni, e quindi questo è un po' il motivo dell'aumento della spesa. I bambini comunque sono sette; è una frazione che non è assolutamente collegabile con il centro del paese perché voi tutti conoscete i mezzi di comunicazione e le impossibilità del trasporto dei ragazzi in una stagione invernale a quelle altitudini.

Per quanto riguarda l'incenerimento, è vero che ci sono stati degli errori. C'è stata una progettazione direi che poi all'atto pratico ha manifestato degli errori e questo ci insegna che in questo campo è il primo esperimento, quindi proseguiremo con cautela.

Quindi, va bene questi mezzi moderni di incenerimento, però facciamo un esperimento, verifichiamo quali sono gli errori e evitiamo, naturalmente, di estendere questi errori dovuti a impreparazione e dovuti alle prime esperienze, per evitare che succeda altrove, perché questi problemi devono essere estesi un po' a tutta la Valle d'Aosta. Comunque è un problema che riguarda il Consorzio; logicamente noi siamo corresponsabili in quanto cooperiamo e in quanto diamo un contributo, comunque, dico francamente che alcuni errori ce ne sono stati; non è vero che non funzioni ma ci sono una serie di dettagli tecnici che rendono difficile il funzionamento.

Direi anche un altro fattore: la scelta dell'area non è stata felice, però questo lo vediamo alla situazione dei fatti e lo vediamo in seguito ad una esperienza; quindi speriamo solo che questa serie di errori, che sono per lo più marginali, possano costituire, naturalmente, un ammaestramento per noi tutti per evitare che in un successivo sviluppo di iniziative di questo genere in Valle d'Aosta non si incorra in questi stessi difetti in cui si è incorsi in questa prima iniziativa di questo genere.

Per quanto riguarda osservazioni molto più generali fatte in modo particolare dai Consiglieri Tonino, Savioz, Andrione ed altri, vorrei dire che questo rappresenta un po' un programma direi di transizione, che ha dell'abitudinario e che ha, direi, un po' la speranza e l'inizio di dover affrontare alcuni problemi tralasciando altri problemi che fino adesso erano un po' al centro dell'attenzione di tutto il Consiglio, cioè, si è cercato di dare a questo programma la soluzione di alcuni servizi igienico-sanitari, o meglio, di accentuare la soluzione di alcuni servizi igienico-sanitari, si è cercato di stimolare l'acquisto di aree da parte di Comuni, al fine di favorire la creazione di servizi culturali, sportivi e aree verdi, accanto, naturalmente a tutto un vecchio bagaglio di tradizioni che ci siamo portati con noi, che è frutto di una vecchia abitudine, che è frutto di una vecchia tradizione e di una certa realtà ancora esistente.

Si è detto da parecchi che questo programma non rispecchia per nulla un piano di programmazione e un piano di visione in prospettiva. Riconosco che questo è invero. Si è speso - ma pare Savioz ha detto - tanto denaro per la programmazione e purtroppo dobbiamo riconoscere che non siamo oggi in condizioni di poter basare un nostro programma sulla programmazione, sia perché i lavori della programmazione, che sono stati fatti in un determinato momento, sono superati, direi, da una certa realtà; i tempi sono così veloci, per cui certe realtà si trasformano in un modo estremamente rapido, ed è la ragione per cui, in questi giorni il Comitato della programmazione, in accordo con la Giunta, ha pensato di affidare nel corso di questa estate uno studio sulla realtà della vita del paese per poi fare delle scelte successive, all'Istituto geografico di Grenoble.

L'Istituto geografico di Grenoble - che è preparato su questo terreno e soprattutto guidato dal Prof. Janin e dai suoi professori, Prof. Verrais e altri collaboratori - avrebbe in programma di costituire un gruppo di lavoro, nel corso di questa estate in Valle d'Aosta, costituito da un gruppo di professori, in collaborazione con studenti di Grenoble, della zona di montagna che frequentano l'Università di Grenoble, accompagnati da studenti della Valle d'Aosta che vogliano iniziare questo lavoro di ricerca sulla realtà.

Ma pare che uno dei grandi difetti o direi, uno dei problemi, diciamo, che abbiamo scoperto nella programmazione, che abbiamo verificato, direi, nella programmazione studiata in precedenza, sia stato questo: che la realtà della Valle d'Aosta era studiata sulle statistiche dell'Istat, su quelle statistiche fatte con finalità nazionali che non verificavano la realtà della vita del nostro paese, oppure che non rappresentavano la realtà completa della vita del nostro paese, per cui riteniamo opportuno di interpellare uno spirito e una mentalità di una università che lavora su un aspetto direi più umano e meno economico di quanto è stato fatto in precedenza, per fare questo studio sulla realtà locale; quindi questo gruppo dovrebbe essere costituito da 6 o 7 professori universitari dell'Università di Grenoble, che dividerebbero la Valle d'Aosta in sei o sette zone, farebbe, naturalmente, tutto il servizio di inchiesta, dal punto di vista demografico, dal punto di vista, sotto tutti i suoi aspetti economici, sociali, demografici ecc. e, divisi naturalmente per ogni singola zona, poi successivamente farebbero una riunione, tutto questo dovrebbe iniziare con la fine del mese di luglio. Verso la fine di agosto, i primi di settembre dovrebbero fare un lavoro di raccolta di tutto questo lavoro fatto in sedi settoriali, confrontare naturalmente tutti i loro dati e che garantirebbero, mediante un lavoro intenso e mediante un lavoro veramente accelerato, di poterci dare delle opzioni, delle scelte possibili, che i politici dovranno fare su questo lavoro di base, entro il mese di ottobre e i primi di novembre al più tardi.

Quindi ritengo che con questo studio, che ci costerà naturalmente un certo importo, noi potremo avere una visione, diremo così, più realistica di quella che è la situazione economica e sociale della Valle d'Aosta, anche con l'apporto di un tipo di studio e di un tipo di mentalità che forse in Italia non esiste ancora. È un tentativo che facciamo, noi riteniamo che sia un esperimento valido e un esperimento utile anche perché chi lo conduce e chi ne ha preso la direzione è un po' il Prof. Janin, il quale conosce la Valle d'Aosta, attraverso quello studio che voi tutti conoscete, e quindi ritengo che sia fatto anche perché è fatto da una Università specializzata nello studio della cultura, della geografia e dell'ambiente alpino e quindi siccome la Valle d'Aosta è inserita in questo tipo d'ambiente penso che possa essere uno studio valido in una prospettiva abbastanza vasta che è la caratteristica di questa università.

Successivamente, naturalmente saremo chiamati questo autunno a fare delle opzioni e fare delle scelte prioritarie che coinvolgeranno tutto il programma dei lavori pubblici e naturalmente le decisioni che riterremo opportuno di fare sul piano politico.

Naturalmente questo programma, dicevo, ripeto, è un programma di transizione, che ha tutti i difetti del precedente, che ha così una mezza speranza, naturalmente, di avviarsi verso prospettive nuove, ma sempre con dei sistemi ancora molto tradizionali, che non si staccano un po' dalla tradizione, e quindi io riconosco un po' le osservazioni che sono state fatte. Comunque, abbiamo cercato di ovviare attraverso questa cooperazione, attraverso la richiesta di questi strumenti che riteniamo che siano degli strumenti validi e che verificheremo questo autunno.

Io non ho niente altro da dire e penso che l'assessore competente risponderà a tutte le osservazioni di dettaglio che sono state fatte dai vari Consiglieri e mi riservo semplicemente di fare questa osservazione, però vorrei dire anche qualcosa al Consigliere Manganone il quale mi diceva "bisogna fare dei programmi pluriennali". I programmi pluriennali saranno possibili quando a monte avremo un riparto fiscale che ci dia una garanzia di una certa continuità economica; finché non abbiamo, naturalmente, un bilancio che ci dia una certa prospettiva, una certa tranquillità, di poter determinare la spesa in rapporto a determinate entrate, naturalmente tutti questi problemi rimangono purtroppo i problemi del giorno per giorno perché le entrate, naturalmente, sono quelle del giorno per giorno.

Montesano (P.S.D.I.) - Prima di dare la parola all'assessore Rollandoz chiedo se ci sono altri interventi; mi pare il Consigliere Mappelli, poi il Consigliere Chabod. Consigliere Mappelli?

Mappelli (D.C.) - Non che mi meravigli, però sono rimasto un po' sorpreso quando il Presidente Dujany ha dichiarato di voler dare un incarico; non sono sorpreso per l'incarico all'Università di Grenoble, sono invece sorpreso per il fatto che da anni c'è un Istituto in Italia che ha dato certi risultati ed ha continuato così, la rielaborazione di studi, ecc. in collaborazione con l'Ufficio regionale per la programmazione e di punto in bianco ci troviamo oggi a vedere che si è orientati a dare un reincarico ad un nuovo gruppo di studio.

Ad ogni modo io oggi non intendo entrare nel merito di questo problema che sarà oggetto, giustamente, di discussione, nel momento in cui ci verrà presentato questo incarico.

Desidero invece chiedere alla Giunta, e per essa il Presidente, che, qualora si venisse a proporre un incarico all'Università di Grenoble, si voglia gentilmente renderci edotti a quanto ammonta a tutt'oggi la spesa per lo studio della programmazione in Valle d'Aosta, dal 1954 circa, a tutt'oggi. Come dico, oggi non è... (voce di Dujany) ...come dico, oggi non è il caso; io faccio questa richiesta precisa al fine di avere degli elementi di valutazione in base a questo nuovo incarico che gli si vuole dare.

Chabod (D.C.) - Io volevo solo chiedere all'Assessore: le infrastrutture turistiche di Pila, 100 milioni, che cosa comportano, cioè, che cosa si farà? Quando si farà? Poi ho visto qui un po' il problema degli acquedotti, con il Consigliere Savioz, tanti anni fa, due anni fa o tre, avevamo parlato dell'acquedotto della Camagna, se non mi sbaglio, e purtroppo quella frazione è ancora senz'acqua; allora vorrei proprio che l'assessore si interessasse di questo problema. Tutto lì.

Fosson (U.V.) - Io non volevo prendere la parola su questo argomento perché la risposta che aveva dato il Presidente della Giunta per me era stata esauriente; invece mi meraviglio e sono obbligato a prendere la parola dopo l'intervento del Consigliere Mappelli, perché qui stiamo facendo i nazionalisti, e vedere se un Istituto italiano, un Istituto francese...non abbiamo peccato assolutamente di lesa maestà patria se la Giunta dà l'incarico a questo gruppo di Grenoble. Noi conosciamo, non io, conosciamo la persona che guida questo gruppo, sappiamo l'esperienza che hanno, specialmente nella questione delle zone di montagna, con questo noi abbiamo il massimo rispetto anche per quelli che hanno svolto lo studio precedente, quindi non è... non vedo in questo una questione che bisogna fare uno scandalo. Gli studi che sono stati fatti prima sono effettivamente sorpassati oggi perché, ad un certo momento, degli studi fatti cinque anni fa che avevano una ragione di riflettere in quel momento una situazione, oggi questa situazione è completamente diversa e io vi faccio grazia di entrare in particolari, ma io ricordo e mi permettete almeno questa battuta, che nello studio fatto allora, specialmente sulla Cogne, da certi grandi nomi, avevano impostato un problema in un certo senso; dopo un po' di tempo si è fatto un nuovo studio sulla Cogne, spostando completamente la questione. Noi abbiamo il dovere e il diritto, l'abbiamo detto in un'altra volta, quando abbiamo discusso questi problemi, ma abbiamo anche il diritto di sapere qual è il valevole? Quello che è stato fatto prima, quello che è stato fatto dopo, o che? Se si può fare una verifica anche in questo senso, attraverso delle persone che non possono essere teleguidate, anche questo può essere una cosa interessante.

Ora, una domanda vorrei fare però al Presidente della Giunta: l'incarico dato a questo gruppo è una ricerca puramente sociale e demografica della Valle d'Aosta, o comprende tutti i settori, cioè anche i settori industriali e gli altri settori? Questo solo agli effetti di sapere quello che si fa; vuole dire che il Consiglio sarà sempre sovrano, il Consiglio esaminerà gli studi che sono stati fatti prima, che purtroppo in questo momento sono superati; esaminerà gli studi che sono fatti dopo e avrà una base di confronto su cui potrà ragionare anche con migliore cognizione di causa. Quindi non c'è, Consigliere Mappelli, da scandalizzarsi per questo.

Dujany (D.P.) - ...chiedo scusa al Consiglio, a questa domanda specifica. È uno studio globale, quindi c'è il problema economico, il problema culturale, il problema sociale, il problema geografico e il problema demografico; è globale. La Giunta non ha ancora dato nessun incarico, fino a questo momento, però ha avuto un primo incontro con questo gruppo di professori i quali si sono riservati di darci, naturalmente, uno schema preciso degli studi che devono condurre avanti, in modo che poi sarà oggetto di deliberazione di Giunta e di Consiglio, a seconda della celerità. Voi capite però che è un problema che esige una certa celerità, poiché questo gruppo vorrebbe iniziare i suoi lavori fin dal 15, mi pare, di luglio, e vorrebbe poterli terminare in occasione delle vacanze estive di insegnanti e di allievi e di studenti universitari, per il mese di ottobre. Quindi, voi capite, in uno spazio così breve, se il lavoro non è organizzato bene e sul piano tecnico e sul piano delle competenze, naturalmente si riesce difficilmente a fare un lavoro serio.

Fosson (U.V.) - ...mi permetterei solo di consigliare, ma mi pare, da quanto aveva già detto prima il Presidente della Giunta, che la Giunta sia già in questo ordine di idee, cioè di affiancare a questi professori, a questi studenti, eventualmente della facoltà di Grenoble, di affiancare della gente locale che possa, ad un certo momento seguire tutte queste ricerche e si possa domani contare su gente in loco, anche per avere dei chiarimenti e non ogni volta dover chiedere dei chiarimenti fuori e, nello stesso tempo, formare una certa equipe di ricercatori che possono domani essere utili, per quello che è il prosieguo del lavoro che dobbiamo svolgere.

Dujany (D.P.) - ...sei o sette zone, ci saranno tre persone, un professore, più due studenti, di cui uno delle Regioni della Savoia, e un altro della Valle d'Aosta; è una richiesta specifica fatta da loro stessi, per avere una testimonianza della realtà attraverso, naturalmente, l'elemento che vive sul posto, anzi, vi dico ancora di più, hanno chiesto che elementi del posto appartengano alle varie zone, cioè l'elemento di Aosta non è idoneo, secondo loro, a discutere il problema di Gressoney e della Valle di Gressoney, per esempio, vogliono elementi del posto.

Manganoni (P.C.I.) - Una brevissima considerazione: programmazione - costo, circa 100.000.000 che oggi non serve più perché non tiene conto della realtà della situazione, ha detto il Presidente Dujany. Io condivido, la valutazione che ne ha fatto il Presidente, perché io ho avuto occasione, molte occasioni di dirlo, non la stessa cosa, comunque, condivido; conclusioni, tutto da rifare, ricominciare da capo - 100 milioni, denaro pubblico sperperato. Mi auguro, mi auguro sinceramente, che questi di Grenoble, che avranno dei criteri differenti di quegli altri signori che ci hanno fatto fuori 100 milioni o circa...che si concluda qualche cosa. Comunque, la mia considerazione è quella: denaro pubblico... (voce del Presidente) ...Dujany, io ti dico, speriamo in questo, ma 100 milioni sperperati, 5 anni persi.

Montesano (P.S.D.I.) - La parola All'assessore Lustrissy... Rinuncia...c'è ancora Tonino... ma perché vuole parlare dopo? C'è scritto Lei qui...Tonino...

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io voglio solo chiedere al Presidente se questo gruppo di tecnici che vogliono interessarsi del problema globale della Valle d'Aosta continuerà ad avere un certo collegamento con il Comitato tecnico della programmazione nostra...

Montesano (P.S.D.I.) - Allora, la parola all'Assessore Lustrissy.

Lustrissy (D.P.) - Non ho molto da aggiungere a quanto è stato detto sinora e alle precisazioni fornite dal Presidente della Giunta; solo a seguito dell'intervento del Consigliere Mappelli volevo precisare questo: che attraverso il lavoro svolto dal Comitato della programmazione, in verifica proprio ai lavori di ricerca effettuati dalla SORIS, ci siamo accorti che i lavori e le ricerche portati avanti in un determinato momento storico avevano omesso talune valutazioni che noi consideriamo estremamente qualificanti ai fini di una vera programmazione regionale, vero sia, la SORIS si era avvalsa dei dati dell'ISTAT, dei dati dell'ISTAT corretti con una determinata metodologia statistica che ha portato anche a delle valutazioni, se così possiamo chiamare, aberrate, rispetto a quella che è la realtà e la reale situazione regionale; poi c'è anche un altro motivo, ed è questo: che il Piano così come era stato concepito era un piano tecnocratico, cioè un piano che ragionava in termini economici, in termini di redditi pro capite.

Ora, a seguito delle ultime vicende, cui noi abbiamo assistito nel nostro paese negli ultimi anni, a seguito di certe conquiste sociali nuove, di problemi della scuola, di problemi sociali nuovi, che i sindacati hanno messo in luce in questi ultimi tempi, il Comitato della programmazione, proprio a fronte di queste considerazioni è venuto nella determinazione di rivedere completamente l'impostazione di un determinato piano di sviluppo, cioè porre al centro del piano di sviluppo l'uomo, con tutte le sue implicazioni, cioè i rapporti con l'ambiente, con la vita reale del paese, non più ragionando in termini di redditi pro capite, ma in termini di inserimento dell'uomo, la sua dimensione nell'ambiente; sono un po' questi i motivi di base che hanno portato a queste valutazioni, a questa ristrutturazione del programma del Comitato della programmazione. Naturalmente, per effettuare i primi lavori di ricerche che sono state essenziali per fare certe considerazioni, la Regione ha speso quello che ha speso, non ha speso 100 milioni, ha speso 50, 55 milioni, di cui 30 o 35 per lavori di ricerche, una ventina per lavori di stampa di volumi che potevano anche essere non stampati, potevano essere anche eliminati, comunque tutto quanto il processo di programmazione si sta portando avanti in accordo col Comitato Tecnico Programmazione regionale e la Giunta regionale; e poi volevo anche dire qualcosa a proposito del... di così... di una valutazione generale dell'intervento tradizionale dell'Amministrazione regionale, a fronte del problema dei lavori pubblici. Oggi come oggi certi motivi di interesse che avevano qualificato nel tempo l'intervento della Pubblica Amministrazione - e, caso specifico, l'intervento massiccio nel settore dei lavori pubblici - non hanno più senso, perché un tempo ci si trovava di fronte a problemi di disoccupazione, a problemi di sottoccupazione, che giustificavano, sotto un certo qual profilo un intervento massiccio della Pubblica amministrazione nei lavori pubblici. Oggi come oggi, invece, abbiamo assistito ad una crescita del paese, ci sono stati i problemi nuovi, dei problemi sociali che devono essere esaminati sotto un altro aspetto; pertanto l'attenzione dell'Amministrazione regionale deve essere rivolta soprattutto verso questi problemi che sono i problemi di una società dinamica in via di sviluppo, di una società che cresce rapidamente, e sono i problemi della scuola, dell'edilizia scolastica, sono i problemi dell'abitazione, sono questi problemi che stanno impegnando, in questi ultimi tempi, sia il Governo, sia le Amministrazioni locali a tutti i livelli; pertanto, secondo la Giunta regionale, la qualificazione dell'Amministrazione regionale non avverrà più di tanto in forza di un programma di lavori pubblici fatti in un determinato modo, ma in forza di un programma che tenga conto di queste esigenze nuove del paese che si sta muovendo rapidamente.

Poi, volevo affermare questo, che condivido l'affermazione fatta dal Consigliere Andrione a proposito di una scuola che noi stiamo costruendo in Aosta, della scuola magistrale, che ad un certo punto, anche tenendo presenti le nuove disposizioni ministeriali che sono state emanate di recente, la settimana scorsa, con decreto che riguarda soprattutto l'edilizia scolastica che fissa criteri e dimensioni della nuova edilizia scolastica, dovremmo riproporci, soprattutto, il problema dell'edilizia scolastica, cioè dovremmo affrontare in termini nuovi, soprattutto, a livello di piano urbanistico, cioè, non è più concepibile che oggi le scuole medie vengano dislocate nel modo tradizionale, cioè, la scuola media non è una scuola di quartiere: questo può andare bene per la scuola elementare, ma per la scuola media non è più possibile pensarla in questo modo; la scuola prevede tutta una serie di infrastrutture, di locali comuni, di edifici, di centri sociali che non è possibile avere a livello di scuola dislocata nei singoli quartieri, pertanto, a livello della città di Aosta, per esempio, il problema è abbastanza urgente. C'è questa nuova concezione dell'edilizia e della politica scolastica che dovrà essere, dovrà essere integrata nella revisione del piano urbanistico, cioè dovremo avere ad un certo punto un centro direzionale scolastico nel quale si prevedano determinate strutture, e si preveda di dare una dimensione nuova a tutta l'edilizia scolastica.

Questo è un po' il parere della Giunta regionale di fronte a questi problemi; cioè è ora di superare un certo tipo di andazzo di piani di lavori, è ora di intervenire nei confronti dei comuni in modo diverso, un diverso intervento finanziario a favore dei comuni, perché facciano fronte alle loro esigenze normali, sia di lavori pubblici, sia di altri interventi tradizionali del Comune, e di dedicare l'attività dell'Amministrazione regionale soprattutto ai problemi generali che coinvolgono il processo generale di programmazione dell'Amministrazione regionale.

È un po' questo l'orientamento che ci siamo prefissi in questo ultimo momento, ripensando a tutto quello che è stato fatto nel passato.

Montesano (P.S.D.I.) - Chi altri chiede la parola? Allora risponde l'Assessore ai Lavori Pubblici.

Rollandoz (D.P.) - Io voglio ringraziare il Presidente della Giunta che mi ha sollevato dal compito di dover rispondere a tutto il problema di carattere generale; ringrazio anche l'Assessore alla Pubblica Istruzione che ha voluto fare un adeguato intervento per quanto riguarda appunto gli edifici della pubblica istruzione, e inoltre mi è particolarmente gradito ringraziare tutti i Consiglieri che sono intervenuti poiché i loro interventi, a quanto ho potuto osservare, in linea di massima, non sono stati interventi di critica spietata, ma sono stati interventi costruttivi e mi hanno dato dei consigli, e Dio solo sa di quanto ne abbisogni col compito che ho qui.

Cercherò di rispondere, per quel poco che conosco, ai problemi che mi sono stati posti, iniziando dal Consigliere Savioz che mi chiede il motivo per cui sono stati detratti dal programma lavori pubblici, redatto dalla precedente Giunta, 10 milioni della strada di Ozein-Pila. Dirò che 10 milioni su una strada che costa alcune centinaia di milioni non avrebbero risolto alcun problema, era soltanto un tratto di strada in più; noi riteniamo che sia molto più ragionevole poter servire quelle frazioni interessate per dare loro un accesso; pertanto, pur essendo un lavoro abbastanza provvisorio, riteniamo che sia più giusto, invece di fare, per 10 milioni di lavoro, fare un tratto di strada che sarà sempre a fondo cieco, mandare i nostri mezzi, la nostra pala meccanica per eseguire una pista che arrivi fino alle frazioni; pertanto ho parlato anche con gli amministratori di Aymavilles che sono stati soddisfatti della mia proposta.

Al Consigliere Fosson che mi chiede sul ponte di Champorcher e dato che è un problema abbastanza dibattuto, ne avevo già sentito parlare, mi sono preparato una piccola relazione, esponendo...

Il vecchio ponte: attualmente il traffico per la valle di Champorcher gravita interamente sull'attuale ponte, di costruzione medievale, e con sezione utile carreggiabile di m. 2.86; aderente alle richieste dell'amministrazione comunale di Bard, che subordina l'assenza alla costruzione di un nuovo ponte, di cui si riferirà presto, alla preliminare sistemazione del ponte attuale, questo assessorato prevede di poter eseguire i lavori di rinforzo della struttura e di allargamento del piano viabile, sino a m. 3.50 utili, come da progetto di massima, a firma dell'Ing. Devoti, fatta eseguire a suo tempo dal Comune di Bard.

Si tratta evidentemente di miglioramento viabile di modesta importanza richiesto però con priorità dell'amministrazione comunale, come si è detto prima; sarà opportuno provvedere quanto prima all'affidamento dell'incarico al progettista, nonché a richiedere l'assenso per i lavori alla competente Sovraintendenza alle Antichità e Belle Arti trattandosi di opere di interesse monumentale.

Il nuovo ponte: la costruzione di un nuovo ponte di caratteristiche viabili adeguate è stata più volte richiesta dall'amministrazione comunale di Hône; deliberazione n. 20 del 12.5.1968, Pont Bozet, del 13.6.1968, Champorcher, del 28.5.1968; l'amministrazione regionale, con lettera 6.12.1968 richiedeva alla Soc. Autostrade Valdostane la progettazione dell'opera. Con deliberazione della Giunta regionale n. 1696 del 16.5.1969, veniva approvato il progetto generale di massima del nuovo collegamento della strada regionale di Champorcher con la strada statale 26 comprendente il nuovo ponte sulla Dora Baltea situato circa 400 metri verso Aosta, rispetto al ponte antico. La sezione utile dell'opera è prevista di m. 6, più marciapiede di m. 1 con un risultato previsto ai fini viabili decisamente ottimale. Il nuovo tracciato inoltre prevede la costruzione di un cavalcaferrovia eliminando anche gli inconvenienti attualmente causati dal passaggio a livello. Il finanziamento dell'opera è assicurato per il tratto della stradale 26 al cavalcaferrovia compreso dai fondi previsti in base alla legge 181 con il contributo statale del 50% e per la parte rimanente da parte della SAV in base agli accordi a suo tempo intercorsi.

Da questa relazione ritengo che si possa dedurre la volontà di questa Giunta di risolvere questo problema. Pur dando soddisfazione all'amministrazione comunale di Bard per la quale provvederemo a sistemare il vecchio ponte, e non per niente abbiamo pertanto 15 milioni in programma, però noi riteniamo che per risolvere lo svincolo della Valle di Champorcher sia necessario fare eseguire quanto prima il nuovo ponte con il cavalcaferrovia.

Il Consigliere Fosson mi chiedeva inoltre come mai per il cimitero di Brusson, il cui costo dovrebbe ammontare a circa 10 milioni, sono stati previsti solo cinque milioni nel programma lavori. All'Ufficio mi dicono che il cimitero di Brusson dovrà essere finanziato su legge Tupini, da parte del Comune e quindi questi 5 milioni sarebbero soltanto per l'aumento dei costi, per una perizia suppletiva, che però non è ancora stata redatta. Quindi sono stati messi cinque milioni in linea di massima.

Ponte di Chambave. L'Amministrazione comunale di Chambave aveva chiesto l'importo di 6 milioni per la sistemazione dell'attuale ponte, però, da contatti intercorsi con l'Assessorato dei Lavori Pubblici, anche l'amministrazione comunale di Chambave è venuta dell'avviso che sia molto più conveniente eseguire l'opera secondo i suggerimenti che sono stati fatti dal Consigliere Fosson, ovvero sia, non sistemazione dell'attuale ponte, che non risolverebbe la viabilità, ma costruzione di un nuovo ponte affiancato e pertanto è in via di progettazione.

Courmayeur: strada e ponte di Dolonne, e qui pregherei di fare una piccola correzione all'allegato delle fognature; sono venuti ultimamente gli amministratori comunali di Courmayeur e ci hanno pregati appunto di stornare i contributi per le fognature di Dolonne e di trasferirli alle fognature di Entrèves, come mi era stato suggerito prima; poiché anche il ponte, la strada, e anche le fognature di Dolonne sono adesso in sede di progettazione da parte del Comune, verranno previste in un unico organico, perché adesso rischieremmo di fare un intervento sulle fognature che poi potrebbe essere distrutto nella costruzione delle nuove opere.

Pertanto prego di correggere gli allegati, e al posto di "contributo al Comune di Courmayeur per le fognature di Dolonne" si metta "contributo..." al posto di Dolonne Entrèves. E per il Comune di Courmayeur dicono che 5 milioni dovrebbero essere sufficienti.

Per il piazzale di Fenis, manca ancora la disponibilità dei terreni; si era parlato in Commissione lavori pubblici di vedere, col primo storno di 20 milioni, di eseguire prima i parcheggi che la circonvallazione. Però non vi è la possibilità attualmente di eseguire, né i parcheggi, né la circonvallazione, perché ai due imbocchi, sia a levante sia a ponente, vi sono delle opposizioni e il Comune ha richiesto la pubblica utilità.

Appena avremo sbloccato quindi la situazione dei terreni non abbiamo niente in contrario a procedere, prima alla costruzione del parcheggio, il cui costo è di 21.950.000; però, ripeto, non vi è la disponibilità dei terreni ai due imbocchi, a levante e a ponente.

Jovençan: acquedotto - il Comune di Jovençan ci aveva garantito, con lettera, che l'acquedotto era in sede di progettazione e che vi era la disponibilità delle sorgenti; comunque, io prendo atto di quanto ci dice il Consigliere Fosson e invece dei 9.200.000 che abbiamo previsto per l'acquedotto, cercheremo, caso mai, vedendo più avanti, verso la fine dell'estate, se non si potrà realizzare quest'opera, qualora manchi la disponibilità della sorgente di eseguire altre opere richieste dal Comune, nessuna difficoltà. Il Comune ci ha garantito con lettera, potrebbe esserci questo inconveniente, d'altronde non credo sarebbe la prima volta che i Comuni garantiscono e poi non...

Per la strada del Colle S. Pantaléon, una piccola relazione, anche... Lo sviluppo complessivo della strada, dal bivio Ceresoulaz al Colle è di 1795 metri, tratto precedentemente eseguito mediante cantiere di lavoro in economia, mancante di sottofondo, ml. 1670.

Tratto da eseguire e completare con muri di controriva, cunette corda e tombini, 325 metri. Da una sommaria valutazione le opere da eseguire ammontano a circa 6 milioni di lire; le opere di sistemazione, sempre escluso il sottofondo ed esclusa la pavimentazione, opere di sistemazione della strada. Da tali opere sono esclusi gli scavi, gli sbancamenti per migliorare sia planetricamente che altimetricamente il tracciato esistente, il sottofondo, o perché verranno eseguiti direttamente con mezzi meccanici di proprietà regionale. Con recente deliberazione di Giunta si è stanziata la somma di lire tre milioni per l'esecuzione dei lavori in diretta economia.

Quest'anno riteniamo di fare eseguire tutti i lavori in diretta economia, per eseguire le opere di sistemazione, ovverossia livellette, cunette e muretti, con mezzi propri della Regione eseguendo il sottofondo, ove necessario, livellandolo. Riteniamo opportuno lasciare assestare il tutto almeno una stazione invernale e c'impegniamo, l'anno prossimo, a mettere già nel programma l'asfaltatura.

Riteniamo che rischierebbe di essere uno spreco voler già procedere direttamente quest'anno all'asfaltatura, oppure dovremo farlo in stagione molto inoltrata, per cui anche l'asfalto non dà quelle garanzie che dovrebbe.

Per i cantieri di lavoro siamo d'accordo, appunto questi i consigli dei quali ringrazio l'Assessore Fosson. Siamo d'accordo che prima di iniziare un cantiere di lavoro, occorre che le amministrazioni comunali abbiano approvato il progetto di massima complessivo. Si potrà poi procedere all'esecuzione dei lavori anche con progetti esecutivi per tronchi. Però, sarà nostra attenzione massima controllare che non s'inizi nessuna strada o cantiere di lavoro, senza l'approvazione complessiva del progetto di massima, di modo che non si abbiano più a ripetere gli inconvenienti riscontrati in passato che non sono per niente simpatici.

Non so se ho risposto esaurientemente, ma per quel poco che...

Consigliere Manganoni, per la strada di Collignon penso che le modifiche sono state, le variazioni sono state richieste dall'amministrazione comunale di Aosta e non dall'amministrazione regionale, che esegue esattamente le opere come sono progettate dalle amministrazioni comunali; non c'entriamo nulla nella progettazione.

Siamo d'accordo con il Consigliere Manganoni; questa Giunta non crede che in Valle d'Aosta vi siano cittadini di serie A, di serie B o di serie C e neanche Comuni di serie A, di serie B, di serie C. Per noi sono tutti cittadini della Valle d'Aosta. Pertanto i nostri interventi saranno sempre interventi, in questo momento non sto a ripetere tutti i motivi per cui abbiamo presentato questo programma, in passato... Intendiamo procedere con un discorso serio, con le priorità che ci saranno indicate dalla programmazione, quindi non sto neanche a ripetere quanto è stato detto prima sul discorso della programmazione, discorso al quale noi crediamo seriamente.

Quindi con questi interventi, che la programmazione considera interventi prioritari e noi crediamo che sia così, alle fognature, agli acquedotti, ossia ai servizi essenziali, noi nel programma futuro terremo presenti queste necessità.

Piazzale di Torgnon: questi 7 milioni sono messi in programma per ultimare il piazzale iniziato. Il piazzale sul quale si eseguiranno queste opere è tutto di proprietà regionale, questo è sicuro. Ecco...i precedenti...

Per il ponte di Champorcher penso di aver risposto prima.

Per l'impianto di incenerimento vorrei anch'io dire qualcosetta, dato che ho inviato, a quanto detto dal Presidente vorrei aggiungere qualcosa: dei tecnici hanno fatto un sopralluogo. Il costo complessivo delle opere è di 50 milioni; 20 milioni per le opere murarie, 20 milioni per forme ed accessori, 10 milioni per acquisto terreni, allacciamenti idrici ed elettrici, fognature e scarichi; tecnici competenti di questi impianti ci assicurano che per avere impianti razionalmente funzionali si deve raggiungere la cifra di circa 100 milioni. Pertanto qui siamo ancora parecchio al di sotto.

Per rendere funzionali questi impianti si dovranno investire altri capitali, all'incirca altri 20 milioni. Ha degli inconvenienti: un inconveniente è dato dalla difficoltà di carico, ma difficoltà di carico per l'automezzo utilizzato dal Comune di Valtournanche; però mi dicono che è l'automezzo che ha avuto delle modifiche per cui è diventato inadeguato e ha difficolta di scarico. Questo impianto di incenerimento, per funzionare razionalmente, dovrebbe funzionare a 1200 calorie. Per un risparmio di gestione lo fanno funzionare a 900 calorie, a 900 calorie vi è l'autocombustione e quindi è minimo il dispendio di energie però provoca l'inconveniente che i materiali ferrosi, le scatole non vengono distrutti; pertanto, se si vorrà mantenere questo inceneritore a 900 calorie bisognerà provvedere, oltre all'impianto di un argano per il trasporto del materiale all'interno, di un impianto elettromagnetico per l'estrazione dei materiali ferrosi non distrutti. Però in linea di massima si ritiene che l'opera sia stata eseguita abbastanza bene. Si è speso relativamente poco ed è necessario, saranno necessari altri 20 milioni per renderlo funzionante mediante un impianto per il carico e un impianto elettromagnetico per l'estrazione dei materiali ferrosi. Comunque, per questo costo di 50 milioni hanno chiesto un contributo alla Regione di 10 milioni; noi riteniamo ragionevole concedere questo contributo.

Voglio anche aggiungere che attualmente presso l'Assessorato dei lavori pubblici è allo studio lo studio dei comprensori di tutta la Valle per istituire altri impianti inceneritori; si studia la possibilità di consorziare comuni in comprensori razionalmente convenienti; all'incirca, mi hanno detto che, in linea di massima, il costo per l'impianto in tutta la Valle di questi inceneritori dovrebbe essere di un miliardo.

Al Consigliere Tonino devo ripetere all'incirca quello che ha detto Manganoni: che noi non vogliamo fare distinzioni fra cittadini e fra comuni... grossi... L'elenco A, il Consigliere Tonino mi dice: per alcuni comuni sono state previste le opere sull'elenco A, pertanto si dovrebbe... Io voglio dire, penso di ripetere quanto già detto nella mia relazione, che quelli dell'elenco A, si tratta di opere di caratteristiche, aventi carattere straordinario, che non rientrano fra i normali compiti di istituto e quindi non è che per queste opere, attingiamo dal bilancio regionale; quando le eseguiremo dovremo provvedere, o verranno finanziate dell'articolo 12, oppure dovremo provvedere mediante mutui; quindi, non attingiamo dal bilancio.

Il Consigliere Andrione non deve ringraziare...deve ringraziare l'Ing. Capo dei lavori pubblici che diligentemente si è messo a correggere le virgole e gli accenti, perché crede in queste cose.

Per le scuole elementari di Aosta ha risposto convenientemente, ritengo, l'assessore alla pubblica istruzione. Per il convitto di Valsavaranche ritengo che sia un'opera necessaria poiché risparmia almeno altre quattro scuole; non è niente altro che il ripetere di quanto facevano già i nostri avi, a Valgrisanche, che si erano fatti il convitto per conto loro e ciascuno lo finanziava per conto proprio; si fa questo convitto perché risparmia almeno tre scuole, e potrà, questo convitto, potrà ricevere 25 alunni; pertanto riteniamo che sia un'opera fatta bene, che va bene.

Non so se sia possibile quanto ci consiglia il Consigliere Andrione: concordare con l'assessorato al Turismo, per la sistemazione dei castelli, perché ritengo che ci voglia mano d'opera specializzata che dubito fortemente che l'assessorato ai lavori pubblici possa fornire, perché, l'assessore Milanesio potrà forse chiarire meglio il problema, comunque, ritengo che per l'esecuzione di queste opere di manutenzione e di restauro ci voglia personale altamente qualificato.

Consigliere Bancod: la strada dell'Envers è un problema che va esaminato e sarà uno di quei problemi che dovranno essere esaminati nel quadro generale della programmazione ed è senz'altro un problema da tenere assolutamente in considerazione.

Per l'attraversamento delle frazioni Arlier a Pontey, provvederemo, la ringrazio di averci ricordato che stanno capitando questi gravi inconvenienti di frane, provvederemo immediatamente ad inviare dei tecnici in sopralluogo e provvederemo a fare gli interventi necessari per la manutenzione di questa strada.

Per il ponte di Chambave, credo di aver già risposto sul progettista; per la strada di S. Pantaléon, cantiere di lavoro, esatto, il Consigliere Bancod mi aveva già accennato che sono finite le giornate per il cantiere di lavoro tra la strada di Chambave e La Poya e quindi interverremo immediatamente in economia diretta per provvedere alle prime necessità di sistemazione; vedremo questo autunno se ci sarà della mano d'opera locale disoccupata, se sarà il caso di istituire dei cantieri di lavoro diretti dall'amministrazione regionale.

Il Consigliere Germano mi consiglia di passare questo programma di lavoro in Commissione lavori pubblici per uno studio della priorità, per noi niente in contrario; quindi potremo convocare la commissione lavori pubblici, facendo uno studio sulle priorità degli interventi.

Manganone, ponte di Bard, ritengo di aver risposto, prima, che riteniamo di fare due lavori contemporaneamente; per la strada St. Nicolas, non mi risulta, che sia pervenuto il progetto, difatti, è stata inviata una lettera ai progettisti, già dall'Ufficio, quindi al tempo in cui eri tu assessore, io mi posso impegnare a sollecitare ulteriormente la consegna dei progetti.

Ponte di Montjovet: ecco, forse non ho capito bene, non conosco bene il problema se il magistrato del Po abbia dato parere favorevole; caso mai se puoi relazionare, ti ringrazio.

Per Issime, non conosco il problema.

Ti ringrazio per il consiglio che mi dai per le pavimentazioni, che seguiremo senz'altro quanto da te predisposto, come vedi nessun motivo di astio verso i nostri predecessori, dato che si tratta di lavori pubblici e quindi riteniamo che una fognatura, un acquedotto, un appalto, non abbiamo differenziazione se sopra vi è D.P., D.C., o P.C., si tratta di strade, di fognature, di acquedotti che bisogna eseguire bene nell'interesse di tutta la popolazione valdostana... (voce) ...A me gli ingenui sono sempre piaciuti, specialmente quando sono in buona fede, mi sono simpatici, quando sono in malafede, mi fanno venire dei sospetti.

Mappelli, che sarebbe lui che dovrebbe dirci quanto è costata la programmazione, fa le domande ingenue di chiederlo alla Giunta. Chabod, mi fa una domanda anche ingenua, mi chiede delle infrastrutture turistiche di Pila, ma io non sono mai stato Consigliere di amministrazione della Soc. Alpila, mentre mi risulta che lo era fino a pochi giorni fa, o poco tempo fa, il Consigliere Chabod; pertanto, se il Consiglio ha interesse a sapere di come investiremo questi soldi per le infrastrutture turistiche di Pila, io pregherei il Consiglieri di chiederlo al Consigliere Chabod che probabilmente meglio di me potrà aiutarlo.

Per l'acquedotto di La Camagne (?) è un problema che cerco un po' di sollecitarlo; lì si tratta di una piccola frazione del Comune di Aymavilles, sul versante di Villeneuve; il Comune di Villeneuve aveva richiesto una cifra che il Comune di Aymavilles riteneva esosa per l'allacciamento. Ho già preso contatti con alcuni e nuovi eletti del Consiglio comunale di Aymavilles, questi presenteranno una ulteriore offerta all'amministrazione comunale di Villeneuve. Ho preso anche contatti con l'amministrazione comunale di Villeneuve, dicendo loro che non è una cosa seria, l'acquedotto del Comune di Villeneuve credo che sia costato sui 60 milioni, in gran parte finanziato dall'Amministrazione regionale; non credo che sia serio che un'amministrazione comunale chieda 4 milioni all'amministrazione comunale di Aymavilles per una piccola derivazione d'acqua, pertanto ritengo in un breve tempo di riuscire a mettere d'accordo queste due amministrazioni per questo piccolo particolare.

Spero di aver risposto esaurientemente; scusatemi per quello risposte un po' vaghe, ma non sono un pozzo di scienze!

Montesano (P.S.D.I.) - Allora, Consigliere Fosson, non vuole ricominciare un secondo turno?

Fosson (U.V.) - No, no, anzi, io ringrazio l'assessore per le risposte che mi ha dato; volevo solo intervenire per una cosa che è venuta fuori nella sua relazione e a cui ha fatto cenno anche il Presidente della Giunta ed è la questione dell'inceneritore. Siccome si prevede di fare dei consorzi di vari comuni e l'ammontare della spesa, così, si aggira sul miliardo, se domani dovessero mettere a punto questi inceneritori, io voglio solo raccomandare e dire "è un problema che va studiato molto bene" perché altrimenti ci si troverebbe, ci si può trovare dinnanzi a delle sorprese, avere speso male i nostri soldi, senza aver dei risultati; e dico questo perché, proprio da uno spunto tecnico che è venuto fuori da quanto ha detto l'assessore Rollandoz: "l'attuale impianto di incenerimento, in funzione a Chatillon, non funziona bene perché si vuole fare funzionare a 900 gradi, invece che a 1100, o a 1200; quindi bisogna fare una trasformazione: mettere dei separatori elettromagnetici". Attenzione, solo questo voglio dire, attenzione, perché gli impianti di incenerimento funzionano bene se si fanno marciare alle temperature giuste e se si distrugge il materiale; se si comincia a mettere in questi impianti la questione degli elettro-separatori, degli elettromagnetici separatori, una cosa e l'altra, ci si ingolfa in una complicazione dell'impianto, si aggiungono delle spese di impianto e poi in un secondo tempo si aggiungeranno anche le spese, non solo di manutenzione ma di funzionamento; quindi, meglio aumentare la temperatura e distruggere tutto; questo va però studiato con dei tecnici, ma non lasciarsi trascinare da alcuni tecnici che forse possono essere interessati a cominciare a modificare gli impianti per mettere qualche cosa d'altro, perché questa è una china pericolosa.

Quindi, solo questo volevo dire e d'altra parte, prima di avventurarsi in spese del genere, penso che l'assessorato e la Giunta sentiranno le commissioni e via dicendo, prima di fare qualche cosa.

Secondo, volevo solo ricordare all'assessore Benzo, perché non era presente al mio intervento e non voglio ripetere quello che ho già detto, di ricordarsi soltanto del problema su cui noi, da diverso tempo, insistiamo e a cui praticamente non è stata data una risposta - mentre la risposta è stata esauriente su tutti gli altri punti - quella di pensare ad un orfanotrofio in Valle d'Aosta per i nostri giovani orfani.

Montesano (P.S.D.I.) - ... il secondo turno è cominciato perché sono iscritti a parlare i Consiglieri Manganone, Quaizier, Balestri. Io pregherei Mappelli, pregherei i Signori Consiglieri, di sforzarsi a chiedere gli interventi prima della risposta dell'assessore della Giunta, perché dobbiamo chiudere anche la discussione e, io ho pregato anche altre volte, prima che parli l'Assessore, prima che risponda, si iscriva a parlare ogni Consigliere; qui ognuno vuole essere ultimo a parlare e bisogna pure regolamentare questo.

Allora, la parola al Consigliere Quaizier.

Quaizier (D.C.) - Non ho chiesto la parola prima perché ho appreso solo adesso della proposta dell'assessore di trasferire la spesa per la costruzione della fogna di Dolonne ad Entrèves. Volevo semplicemente fare presente che la fogna verso Dolonne è urgentissima. Prima di tutto perché, per poter poi fare in seguito i lavori della sistemazione della strada, bisogna prima trasferire la fogna, e in secondo luogo, la vecchia fogna corre attualmente a monte del cimitero, con pericolo di infiltrazioni, quindi, è veramente urgente fare, invece, la fogna di Dolonne anziché quella di Entrèves.

Questo è il parere mio e credo della maggior parte della popolazione di Courmayeur.

In un secondo tempo, già che ho la parola, volevo fare presente anche che lo stanziamento per le strade di Courmayeur, dove porta un contributo di cinque milioni per il viale di accesso a Courmayeur, è veramente irrisorio, perché l'opera costerà circa 100 milioni, quindi, 5 milioni di contributo è una cosa che, insomma, non regge secondo me.

Manganone (D.C.) - Assessore Rollandoz, noi non siamo qui per boicottare ma siamo qui per aiutare possibilmente, non siamo certo quelli delle palline nere.

Volevo solo ricordare che il ponte di Montjovet è stato respinto perché non c'è un lasco sufficiente dal limite massimo del pelo d'acqua. Voglio anche suggerirle una soluzione tecnica se Lei crede di accettarla, ed è quella che si può ovviare all'inconveniente sopraelevando un tantino le rampe di accesso, di modo che il ponte possa avere il lasco, quindi i lavori possono essere subito iniziati.

C'era una osservazione, anzi una raccomandazione, che vorrei fare all'Assessore Rollandoz, che riguarda il Comune di Pollein. Era venuto da me il Sindaco, mi aveva chiesto un contributo per l'acquedotto ed io avevo stanziato 13.500.000; non ne avevo stanziato di più perché mi si era portata la contabilità di un acquedotto dell'importo di 75 milioni, su un foglio di carta di calendario. Io pregherei appunto il Consigliere Rollandoz di valutare, di esaminare la contabilità e poi di dare questi 25 milioni che sono iscritti sull'elenco delle opere.

Balestri (P.S.I.) - Io volevo solo fare una raccomandazione alla Giunta a proposito dell'inceneritore; che si faccia promotrice di un disegno di sviluppo dei vari comuni, tenendo presente che presso il Ministero della Sanità ci sono dei sussidi che arrivano anche all'80% per queste opere. Quindi, se c'è un piano di sviluppo per questi inceneritori, io credo che la Valle d'Aosta possa risparmiare molte decine di milioni facendosi promotrice e incaricando qualcuno che poi si muova verso il Ministero, per ottenere quei fondi.

Mappelli (D.C.) - Chiedo scusa, sarò telegrafico. Io non desideravo chiedere risposte all'Assessore ai Lavori Pubblici. Mi pare e se ho errato lo ripeto, ho chiesto e chiedo al Signor Presidente che voglia gentilmente mettere a nostra disposizione quanto si è speso dal primo incarico, sia per studi vari, per incarichi, che per il personale, per la programmazione a tutt'oggi.

Montesano (P.S.D.I.) - Faccia un'interrogazione Mappelli, Lei è padrone di fare una interrogazione, una interpellanza, in modo da presentarla... (voce) ...Allora, la parola all'Assessore Benzo... (rumori) ...Per favore Mappelli, io le ho detto, così come indirizzo di fare una interrogazione o una interpellanza, allora... se non Le danno una risposta, non si lagni che l'ha chiesto. La risposta la può avere facendo una interrogazione scritta.

La parola all'Assessore Benzo.

Benzo (D.P.) - Breve, Consigliere Fosson, volevo dirle, siccome ero fuori in quel momento in cui lei ha fatto la proposta che mi risulta che già da tempo avete sollecitato, che io ho preso atto di quanto da lei richiesto e compatibilmente con quello che sarà, insomma, il prosieguo di quella politica sanitaria cioè l'effettuazione dell'Istituto geriatrico, dell'Istituto psico-medico pedagogico, metterò allo studio anche questo problema che so che interessava anche all'avvocato Caveri precedentemente e esaminerò il problema in modo da poter avere il piacere anche di sentire e di avere la sua collaborazione in questo per vedere la possibilità di questo Istituto per orfani.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora, il Consiglio è d'accordo che l'Assessore risponda e si chiude così la discussione, perché altrimenti noi facciamo un ingranaggio da cui non usciamo più. Allora, la risposta a...

Rollandoz (D.P.) - Brevemente, teniamo presente quanto ci è stato suggerito, Consigliere Quaizier, possiamo fare così: mettiamo Dolonne o Entrèves. Dato che sono venuti quelli del Consiglio comunale di Courmayeur a chiedermi il trasferimento da Dolonne ad Entrèves, il Sindaco e il Vice Sindaco; se volete mettiamo Dolonne-Entrèves senza problemi, e poi eseguiremo quello che il Consiglio comunale preferisce.

Ringrazio l'ex assessore Manganone per i suggerimenti che mi ha dato; per l'acquedotto di Pollein posso dire che abbiamo portato a 24 milioni, perché vogliamo coprire anche la perizia suppletiva, dato che il Comune si è impegnato a non richiedere un ulteriore contributo per il tronco dell'anno prossimo che verrà eseguito interamente a sue spese.

Grazie anche al Consigliere Balestri per il suggerimento sui sussidi degli inceneritori...

Montesano (P.S.D.I.) - Basta... mi dispiace Consigliere Bancod, se io do il via ad un intervento ne vengono altri; quindi ci siamo messi d'accordo che chiudiamo con l'intervento delle risposte dell'Assessore ai lavori pubblici; quindi perciò invito il Consiglio a votare sulla delibera di cui all'oggetto n. 11 - Chi è favorevole alzi la mano.

La parola al Presidente della Giunta.

Dujany (D.P.) - Una modifica di forma nel deliberato, nel punto 2 si era previsto di delegare alla Giunta l'adozione di ogni provvedimento deliberativo necessario per l'attuazione dei lavori ecc. ecc. alla quartultima riga si dice: "ad avvenuta definizione degli atti relativi alla concessione dei contributi statali previsti per il finanziamento".

Proporrei di sopprimere la dizione "alla concessione dei contributi statali per il finanziamento". Quindi la dizione dovrebbe essere questa: "ad avvenuta definizione degli atti relativi al finanziamento delle spese per lavori pubblici di carattere straordinario o previa eventuale accensione di mutui"; questo agli effetti di non bloccare determinate possibilità di appalti di lavori, qualora non ci fossero gli atti completi da parte dei finanziamenti dello Stato.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora, viene votata la delibera con la modifica proposta dal Presidente della Giunta. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.

Si passa al punto 13 dell'ordine del giorno.