Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 11 del 1° luglio 2008 - Resoconto

OBJET N° 11/XIII - Illustration du programme de gouvernement par le candidat à la charge de Président de la Région, proposition du nombre et de l'articulation des Assessorats et des noms des membres du Gouvernement régional.

Président - Je rappelle que le Président de la Région est élu par le Conseil parmi ses membres, le candidat au poste de Président doit illustrer au Conseil son programme de gouvernement, indiquer le nombre et l'articulation des Assessorats proposés et, enfin, proposer le nom des membres de son Gouvernement et choisir, parmi eux, son Vice-président.

La parole au Conseiller Empereur.

Empereur (UV) - Au nom du groupe de l'"Union Valdôtaine" et au nom de la majorité politique présente au sein du Conseil de la Vallée, j'ai le plaisir d'indiquer candidat aux fonctions de Président de la Région M. Augusto Rollandin.

Président - La parole au Conseiller Rollandin.

Rollandin (UV) - M. le Président, MM. les Parlementaires, Mesdames et Messieurs les Conseillers, permettez-moi tout d'abord de remercier personnellement le Gouvernement sortant et les Conseillers de la précédente législature, ainsi que toutes les personnes qui, au cours de ces dernières années, ont travaillé au sein du Conseil de la Vallée dans l'intérêt commun et pour le bien-être des habitants de notre Région. La XIIIe législature, qui débute aujourd'hui, voit cette Assemblée engagée en vue de la réalisation d'un objectif commun: l'avenir de la Vallée d'Aoste, le futur de notre pays, l'affermissement de notre identité et de notre autonomie, le bien-être de tous les valdôtains. Le modèle opérationnel et culturel des autonomies spéciales ne peut que se reconnaître dans le concept de la démocratie libérale et fédérale. Démocratie libérale qui est axée sur des modalités d'exercice du pouvoir. Notre intention est d'agir pour le mieux, car nous sommes convaincus que l'investiture populaire doit être accompagnée de règles certaines et ce afin que le pouvoir puisse valablement limiter le pouvoir, qu'il s'appuie sur des comportements corrects et respectueux des idées des autres, afin de privilégier les choix raisonnés, motivés et aussi largement partagés que possible. Nous sommes conscients du fait que les forces de la majorité doivent présenter un programme crédible, assumer les responsabilités liées aux orientations choisies, reconnaître leurs propres limites et être ouvertes à toutes les suggestions. Prendre ses responsabilités, ça signifie aujourd'hui jeter les bases d'un travail aussi sérieux et fructueux que possible au sein de cette Assemblée, afin que cette dernière sache non seulement interpréter les véritables exigences de la population, mais y répondre rapidement et concrètement.

"Union Valdôtaine", "Stella Alpina" e "Fédération Autonomiste" si sono presentati insieme alle elezioni del 25 maggio, con un programma comune, indicando un progetto da attuare per sostenere l'economia della nostra comunità e per valorizzare i beni ambientali, culturali e linguistici della nostra Regione. Oggi, onorando la fiducia accordataci, la maggioranza si appresta a governare con un coraggioso e discreto agire, con pochi proclami e molta concretezza. Più che presentare il programma di legislatura ormai noto, ritengo più importante presentare un progetto di governo, indicandone le urgenze, le priorità, i temi di maggior rilievo e, nel contempo, con quale metodo intendiamo realizzarlo.

Rilanciare la Valle d'Aosta come modello di autogoverno è il nostro obiettivo. Sono insistenti in Italia le accuse rivolte alla società civile e al mondo delle imprese e del lavoro alla politica che non decide. Non decidere comporta danni evidenti per la comunità, riscontrabili, alla lunga, sul piano culturale oltre che quantificabili in termini economici, perché una comunità bloccata rischia di perdere anzitutto quelle sue risorse umane che premono per il cambiamento e lo sviluppo. L'incertezza inevitabilmente le porterà a valutare se non è il caso di emigrare altrove e, in questo modo, si bloccherà anche il circolo virtuoso dell'innovazione. La Valle d'Aosta può dare un segnale di cambiamento rispetto al Paese delle eterne emergenze: sicurezza, rifiuti, casa, occupazione, fisco. La Valle d'Aosta vuole inaugurare una nuova stagione di autogoverno attivo, di operosità e di oculatezza nella spesa pubblica. L'Amministrazione regionale può dare un segnale forte, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, introducendo comportamenti coerenti con questi obiettivi: indirizzare l'azione politica alla ricerca del bene comune, garantire il welfare regionale con l'obiettivo di una distribuzione sempre più equa delle risorse, ridurre i costi della politica, abbattere gli sprechi, accelerare il processo decisionale, ma senza mai comportare privazione alcuna del metodo democratico del confronto, coinvolgendo nelle scelte le istituzioni territoriali e le popolazioni, sostituendo alla ricerca del consenso la volontà di compartecipazione.

Vogliamo favorire un generalizzato scatto di iniziative, un progetto di sviluppo condiviso e realizzabile guardando all'autonomia come valore e strumento di crescita per la società valdostana, nel rispetto della centralità della persona e del principio basilare della sussidiarietà. È il progetto di una Valle d'Aosta orgogliosa delle sue particolarità culturali e linguistiche e insieme aperta consapevolmente al confronto con l'esterno, impegnata a favorire il progresso, ma anche a conservare e difendere le proprie ricchezze paesaggistiche distintive e a rafforzarsi economicamente per diventare competitiva sui mercati e insieme generosa, solidale e attenta ai bisogni delle fasce più deboli della sua popolazione. Proiettata in avanti a cogliere tutte le opportunità delle moderne tecnologie, eppure convinta che lo sviluppo dovrà avvenire salvaguardando i diritti di tutti. L'obiettivo della crescita quantitativa e qualitativa dell'occupazione sarà raggiunto con la promozione di efficaci politiche del lavoro, con iniziative di riconversione e di formazione permanente articolate sul territorio, con un'attenzione rinnovata alla salute dei dipendenti e alla sicurezza degli ambienti di lavoro.

Un luogo comune vuole la Valle d'Aosta scarsamente vocata al rischio imprenditoriale. Se davvero vogliamo chiamare tutti a raccolta per uno scatto di iniziativa a tutti i livelli, sarà compito della Regione mandare un segnale chiaro a favore dell'iniziativa privata, dei potenziali investitori esterni ed i produttori locali, di chi decide di investire in intelligenze, ricerca e risorse economiche per uno sviluppo sostenibile, allargando il panorama delle nostre attività, soprattutto nei settori più ricchi di moderna tecnologia, di originale distinzione di qualità, come pure nel campo delle energie rinnovabili. Concretizzeremo questo progetto introducendo azioni di snellimento burocratico a vantaggio dell'impresa, favorendo presso le aziende un processo di accelerazione verso l'innovazione dei processi produttivi, dei prodotti e della gestione aziendale. È una convinzione ormai generalizzata: alle imprese per crescere serviranno sempre meno i sussidi, quanto più, invece, le infrastrutture, la ricerca, la promozione, la possibilità di lavorare in rete. Alla Regione si chiedono servizi reali all'imprenditoria e la scelta di un percorso condiviso. In ogni caso si chiede un appoggio e un riconoscimento, non un'assistenza. Un riconoscimento capace di impegnare la laboriosità di chi produce nel territorio e alimenta a sua volta occupazione, innovazione imprenditoriale e sviluppo. Una Regione quindi rigorosa nella selezione dei propri interventi, attrezzata per muoversi come guida e soggetto sostenitore dello sviluppo e dell'imprenditoria responsabile in tutti i settori: dall'agricoltura al commercio, turismo e industria. Premiare il merito, la capacità e il lavoro anche nella Pubblica Amministrazione è ormai un dato necessario. Lo scatto di iniziativa dovrà necessariamente investire il personale di Amministrazione regionale, uno dei primi segnali che la Valle attende da noi è a favore del merito. Dobbiamo premiare le capacità, promuovere nuove e forti motivazioni professionali: una scommessa importante in una realtà come la nostra. Anche così incentiveremo nella nostra comunità intera la voglia di fare.

La montagne est notre richesse. Nous ne devons jamais perdre de vue l'importance stratégique de son image. La montagne, les produits typiques de notre terroir, la saveur de ses aliments d'autrefois que l'on redécouvre aujourd'hui et la qualité de la vie des habitants de notre territoire, peuvent et doivent constituer une ressource stratégique dans cette Vallée, à forte vocation touristique, qui devra savoir mettre en valeur simultanément et toujours mieux agriculture et qualité de l'environnement. Autres valeurs, auxquelles nous ne saurions renoncer, sont la qualité de la vie et l'environnement. Le secteur des transports est fondamental pour le progrès économique, social et environnemental. Les infrastructures insuffisantes finissent par marginaliser les couches toujours plus importantes de la population et les sujets qui souffrent le plus de cet état de choses sont les personnes âgées, les catégories défavorisées et les handicapés.

La carence d'infrastructures freine la productivité du système, elle pénalise toute politique de développement, entrave la mobilité touristique et contribue à l'augmentation de tous les coûts, y compris ceux qui pèsent sur l'environnement. Chacun sait bien cependant que les entreprises doivent pouvoir compter sur les bonnes infrastructures, faute de quoi elles ne pourront jamais être compétitives; c'est pourquoi, au cours des prochaines années, notre croissance tiendra en bonne partie à notre capacité de réaliser ces équipements qui nous font défaut. Dans ce secteur aussi l'opinion publique exige que les initiatives qui seront lancées concilient la qualité de la vie et la préservation de l'environnement et il est possible de traduire ces exigences dans les faits. Cela implique l'étude d'une réorganisation globale des transports de la Vallée et la capacité de conjuguer des impératifs tels que les transports durables, l'intermodalité et la modération des flux de circulation. Il nous faudra donc, dans les années qui viennent, poursuivre les efforts entrepris, afin d'améliorer, de moderniser nos liaisons ferroviaires, investir dans les moyens de transports publics rapides sûrs et efficients, afin que la mobilité soit véritablement à la portée de tous, mais également planifier et puis réaliser des systèmes de transport innovants et mieux adaptés à notre réalité, ainsi que des perspectives qui soient utiles au plus grand nombre d'usagers. La recherche et la mise en œuvre de ces solutions auront pour corollaire l'amélioration de la situation de l'emploi et la croissance économique.

Nous vivons l'époque de la globalisation de l'économie, de l'inexorable évolution des technologies et de l'informatique, de la détérioration de l'environnement, des changements climatiques et des choix qui ne peuvent être différés par rapport aux sources d'énergie. Ce sont les années du choc des cultures, de l'immigration, de la précarité et de l'incertitude. Ce monde semble préférer toujours et partout la quantité à la qualité, mais aussi l'uniformité et le conformisme à la richesse et à la diversité. L'Europe se développe par petits pas et sans pour autant toujours dans la bonne direction, prisonnière de sa complexité et de plus en plus éloignée de l'esprit communautaire, qui caractérisa sa naissance. L'Italie parle de réforme et de fédéralisme, mais désavoue les autonomies historiques. Malgré cela, l'avenir comporte également le défi passionnant que les valdôtains doivent savoir relever avec confiance. Nous devons croire en la force de nos racines, de notre histoire et de notre culture, nous devons être capables de valoriser notre autonomie et l'héritage de notre passé pour mieux agir aujourd'hui et nous préparer, demain, à être des protagonistes plutôt que des figurants, destinés à subir les choix des autres. Voilà la tâche qui nous attend: faire en sorte que les valdôtains n'aient pas peur du futur et qu'ils voient une source d'opportunité plutôt que de menaces. Nous sommes conscients des difficultés et des responsabilités de l'engagement qui nous est demandé, face à un défi important lié à des facteurs contingents qui dépassent les limites locales. Nous savons tous que le futur qui nous attend s'annonce complexe et plein d'embûches. Nos priorités sont clairement définies dans le document qui vous a été remis.

Permettetemi a questo punto di citare alcune di queste priorità, di queste azioni qualificanti che ci proponiamo di realizzare nei diversi settori. Ricordando i fondamenti generali dell'azione di governo, che saranno il valore dell'autonomia, il particolarismo culturale e linguistico che è la base essenziale della nostra specificità politica a difesa del patrimonio di idee e di valori su cui si fonda l'esistenza stessa della comunità valdostana, riteniamo imprescindibili i rapporti con le altre minoranze linguistiche in Italia e in Europa, la collaborazione con le altre Regioni a Statuto speciale, con le realtà transfrontaliere, che si riconoscono in un'azione di collegamento con la nostra Regione. È necessario riscrivere lo Statuto di autonomia in una logica federalista ed europeista, da collegarsi al principio dell'intesa Stato/Regione per la sua approvazione.

Per quanto riguarda l'agricoltura, vogliamo mettere in evidenza che è necessario procedere - a seguito di quello che è emerso durante questa campagna elettorale - alla verifica e alla revisione del Piano di sviluppo rurale; a sostenere i giovani agricoltori, con interventi di formazione specificamente mirati e rispondenti alle esigenze della produzione e dei mercati, nonché con iniziative volte a ridurre e semplificare le procedure burocratiche; sostenere con forza il settore zootecnico, che presenta e vive un momento particolarmente difficile, legato al fatto che il prezzo del latte e dei suoi derivati - la Fontina, in primis - non compensa gli aumenti intervenuti sui costi degli integratori e della manodopera. Al riguardo urgono iniziative di supporto, da inquadrarsi nel Piano di sviluppo rurale e volte, tra l'altro, a valorizzare la "Fontina d'alpeggio" e la qualità del nostro latte, con una conseguente rivalutazione di questi prodotti dal punto di vista commerciale; ricercare adeguate ed equilibrate soluzioni al problema della compatibilità delle strutture agro-zootecniche situate nei centri abitati - che vanno salvaguardate - e le esigenze della popolazione residente, anche attraverso la definizione di norme che, nel rispetto delle disposizioni europee e statali, riconoscano le specificità e soddisfino i bisogni degli allevatori valdostani.

Per quanto riguarda l'ambiente, è necessario aggiornare il Piano territoriale paesaggistico e la normativa in materia urbanistica; ridurre la documentazione e accelerare le procedure per l'adeguamento dei Piani regolatori comunali al Piano territoriale paesaggistico; organizzare ed attivare le nuove competenze regionali in materia di catasto, tenendo conto delle ricadute che l'attuazione di queste competenze avrà trasversalmente sui diversi settori amministrativi; incentivare le forme di raccolta differenziata dei rifiuti e concludere l'analisi volta ad individuare e realizzare, in accordo con i Comuni direttamente interessati, la soluzione tecnica più adatta per uno smaltimento definitivo e per eliminare i depositi nella discarica di Brissogne (parliamo del termovalorizzatore); intraprendere iniziative di valorizzazione dell'attività venatoria, tra l'altro procedendo con l'individuazione di nuove specie cacciabili, anche a fini di miglioramento delle specie e nel rispetto dell'ecosistema; valorizzare la pesca, si procederà e con azioni in grado di sostenere il suo sviluppo e quello delle attività ad essa collaterali, in particolare nelle valli laterali; rendere più razionali gli usi delle risorse idriche e garantire la qualità riducendo gli sprechi per soddisfare le esigenze della società valdostana.

Per quanto riguarda le attività produttive, è importante sostenere e favorire l'insediamento e lo sviluppo di attività produttive attraverso mirate politiche di formazione, in un'ottica di rilancio generale dell'economia e di modernizzazione della Pubblica Amministrazione; agevolare l'accesso al mondo dell'imprenditoria, attraverso azioni di snellimento burocratico, e sostenere le aziende nella fase di start-up, per il tramite di iniziative di supporto mirate, migliorando e rendendo efficace il rapporto tra Pubblica Amministrazione e settore produttivo privato.

Per i beni culturali assicurare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale per concorrere a preservare la memoria della nostra comunità, della sua identità e della sua cultura; riconoscere inoltre che una valida politica dei beni culturali è fondamentale per la crescita culturale dei cittadini e non può prescindere dalle sue connessioni con lo sviluppo e la promozione del turismo di qualità.

Per quanto riguarda il Casinò di Saint-Vincent, è necessario procedere al suo rilancio attraverso due azioni mirate. La prima, mirante a razionalizzare la gestione del Casinò attraverso la modifica della normativa regionale di riferimento e una riorganizzazione verticale delle competenze e delle responsabilità in sede aziendale: riduzione dei componenti del Consiglio di amministrazione, da uno a tre rispetto agli attuali cinque; chiara individuazione delle posizioni, dei ruoli e delle responsabilità dei dirigenti. La politica dà gli indirizzi, il resto lo fa la gestione. La seconda, definendo un piano di rilancio dell'immagine per il tramite di iniziative di sensibilizzazione della potenziale clientela e dello sviluppo di attività in grado di attrarre in Saint-Vincent possibili giocatori. In questo quadro rientra la realizzazione del "tiro a volo", che rappresenta anche un valido riutilizzo di un'area di proprietà regionale.

Costi della politica e razionalizzazione dell'Amministrazione. Ridurre i "costi della politica" significa procedere ad una vera e propria razionalizzazione del sistema pubblico e dei suoi rapporti con il sistema privato, in un'ottica di riduzione di spesa a fronte di un miglioramento del livello di democrazia e del servizio offerto in favore dei cittadini. Concretizzare la riduzione delle indennità degli eletti regionali, collocando in un apposito fondo di bilancio le somme così recuperate, da destinarsi al sostegno delle fasce deboli: contrasto alle nuove povertà e al disagio, ma anche azioni in favore dei giovani meritevoli. Una proporzionale riduzione degli emolumenti dovrà interessare anche il sistema degli Enti locali; dovranno essere riviste anche le remunerazioni degli amministratori delle società pubbliche, in un'ottica di razionalizzazione e risparmio strettamente collegata ad una valutazione dei risultati da loro conseguiti. L'efficienza e l'efficacia dell'Amministrazione saranno assicurate attraverso un processo di revisione delle procedure e un adeguamento dei tempi di definizione delle pratiche, in modo da rendere ancor più evidenti e concreti i vantaggi derivanti dall'attuazione delle politiche regionali.

Riorganizzare il comparto pubblico regionale, attraverso una riscrittura della legge regionale n. 45 del 1995 e l'adeguamento dei contratti, in stretto rapporto con gli Enti locali e le organizzazioni sindacali. Gli obiettivi sono quelli di ottimizzare l'organizzazione amministrativa, di valorizzare le competenze dei dirigenti e dei dipendenti, di introdurre strumenti più moderni e snelli per la rilevazione delle presenze e la gestione del personale, di valorizzare adeguatamente i dipendenti meritevoli, di offrire strumenti contrattuali e servizi per venire incontro ai lavoratori pubblici. In tale ambito si impone una nuova regolamentazione del part-time, che tenga realmente in considerazione i bisogni dei dipendenti e non sia semplicemente concesso sulla base di valutazioni meramente quantitative, riferite ai posti disponibili. Ancora: a sostegno della famiglia e delle pari opportunità, particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di asili nido aziendali in strutture adeguate; a tal scopo sarà esplorata la possibilità di concertare con il Comune di Aosta una sede appropriata. A supporto delle lavoratrici madri, e della famiglia più in generale, si intende infatti procedere privilegiando la logica del "servizio offerto" rispetto a quella del "contributo finanziario", con ciò rispondendo anche all'esigenza di favorire la necessaria vicinanza tra genitore e bambino.

Concretizzare il trasferimento di competenze e del relativo personale ai Comuni, in attuazione della legge regionale n. 54/1998 - sono state portate le competenze e il personale non in tutti i casi - e dei principi di sussidiarietà, partecipazione, economicità e efficienza. Ciò agevolerà anche il rientro e la permanenza nei Comuni di origine di quei dipendenti che oggi devono spostarsi per recarsi in Amministrazione regionale, con positivi effetti anche sul tessuto economico-sociale dei predetti Comuni, ed in particolare dei meno popolosi e più distanti dal capoluogo regionale dando anche attuazione alla legge regionale sul telelavoro.

Per quanto riguarda l'energia è necessario sostenere l'utilizzo delle fonti energetiche alternative e la creazione di iniziative imprenditoriali vocate alle nuove tecnologie che sfruttano la fonte solare e le potenzialità eoliche, alla rivalutazione, ove possibile, del patrimonio boschivo attraverso attività programmate dei cantieri forestali, alla coltivazione di colture arboree dedicate all'impiego energetico, al recupero della frazione di biomassa legnosa utilmente termovalorizzabile ed allo sfruttamento delle potenzialità idroelettriche residue; consolidare e riorganizzare le forme di incentivazione regionale rivolte agli utenti finali per iniziative miranti al risparmio energetico, mediante provvedimenti normativi e organizzativi appropriati: snellimento normativo e burocratico; maggiore certezza dei contributi ed efficacia degli interventi realizzati, assicurate da un'attività di supporto e collaborazione offerta ai cittadini e alle imprese dagli uffici regionali già in fase di progettazione. L'obiettivo è di rendere realmente fruibili e pertinenti le incentivazioni previste; incentivare le misure di risparmio energetico e di sconti del costo dell'energia elettrica con particolare riferimento alla prima casa sulla base della normativa vigente.

Per quanto riguarda le grandi opere e viabilità, oltre al programma per "Aosta capitale", è importante esaminare, in coordinamento con il Comune di Aosta, le possibilità di velocizzare la messa in opera dell'interramento della stazione ferroviaria e quella di realizzare una metropolitana leggera che percorra gli assi N-S e E-W della città, di collegamento con parcheggi esterni e con i poli importanti del capoluogo favorendo la realizzazione del teleriscaldamento e del trasporto pneumatico dei rifiuti solidi urbani. Il coordinamento progettuale e realizzativo tra queste opere e la concretizzazione del progetto di teleriscaldamento cittadino appare più che opportuno, per ridurre al minimo i disagi e realizzare economie di insieme; esaminare una modifica della legge sugli appalti per le imprese artigiane adeguandone i limiti di accesso con particolare riferimento alla qualità delle opere; studiare le modalità per trasformare il tratto autostradale Aosta Est-Aosta Ovest in tangenziale; progettare una nuova viabilità tra lo svincolo autostradale di Quart e la città di Aosta.

Per quanto riguarda il lavoro, strettamente collegato con l'attività imprenditoriale, ricercare, in stretto coordinamento con le organizzazioni sindacali e con i rappresentanti dell'imprenditoria, le migliori sinergie tra lo sviluppo produttivo e le politiche del lavoro, in una visione politica di insieme che sfoci in programmi formativi orientati e realizzati sulla base delle esigenze di mercato e delle professionalità da valorizzare; investire sulla formazione dei giovani e delle risorse umane da riconvertire e concretizzare un ottimale utilizzo dei Fondi comunitari; investire in maniera incisiva sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare nei cantieri. A tal scopo, più che contare sul deterrente della repressione, è importante puntare sulle attività di prevenzione, attraverso adeguate iniziative di formazione dei responsabili e del personale, ma soprattutto realizzando un valido sistema di costante collaborazione tra "responsabili-USL-Ispettorato del Lavoro" affinché le disposizioni in materia di sicurezza trovino applicazione chiara ed efficace sin dalla fase di organizzazione dell'attività o del cantiere; adeguare le politiche di inserimento al lavoro dei disabili, avendo riguardo all'esigenza di assicurare la personale realizzazione del disabile in strutture e funzioni compatibili con il suo disagio. L'inserimento deve essere efficace e per questo supportato da specifiche professionalità che intervengano a sostegno sia del lavoratore disabile sia della struttura che lo accoglie; allo scopo di favorire il reinserimento lavorativo di coloro che, perso il lavoro, hanno difficoltà di ricollocazione, esaminare la possibilità di riorganizzare il reclutamento presso i cantieri forestali, privilegiando l'assunzione di personale nell'ambito di quelle categorie.

Per quanto riguarda la montagna, definire accordi quadro che chiariscano a priori le possibilità di intervento in favore della nostra economia, evitando di dover intraprendere lunghe e farraginose procedure di "notificazione" di iniziative all'Unione europea. La specificità delle nostre piccole e peculiari realtà produttive deve trovare giusto riconoscimento; e l'alta montagna deve poter contare su deroghe e aiuti, con particolare riferimento ai sovraccosti che gravano sui diversi settori dell'economia.

Per quanto riguarda le nuove tecnologie, affrontare il problema del digital divide a livello del territorio e della comunità regionale con interventi tesi a ridurre il divario esistente tra le diverse aree e tra le diverse fasce di popolazione. Al riguardo, si prevede di realizzare l'infrastrutturazione anche delle valli laterali con fibra ottica o altri supporti di eguale efficacia per il vettoriamento dei dati, nonché di attivare iniziative di "alfabetizzazione informatica" destinate ad avvicinare le diverse fasce di popolazione all'uso del PC e di Internet. L'informatizzazione non dovrà in alcun caso comportare l'esclusione di alcuni cittadini dai servizi resi dalla Pubblica Amministrazione.

Per quanto riguarda le politiche sociali, garantire il welfare regionale, con l'obiettivo di una distribuzione sempre più equa delle risorse, attraverso azioni mirate ad identificare e a raggiungere le fasce più deboli e a contrastare l'insorge delle cosiddette "nuove povertà"; ampliare il concetto di politiche sociali, includendo in esso, oltre agli interventi di carattere assistenziale, tutto il complesso delle politiche pubbliche a sostegno dell'individuo e della famiglia; studiare formule di microcredito alle famiglie in difficoltà, restituibile con forme di prestazioni lavorative.

Per quanto riguarda i rapporti con lo Stato, saranno improntati al reciproco rispetto di ruoli e prerogative. Con riguardo al dibattito in essere sulla realizzazione del cosiddetto "federalismo fiscale", la Regione manterrà una posizione di coerenza, presentando i costi amministrativi e quelli reali sostenuti dalla Valle d'Aosta, sulla base delle numerose e incisive competenze attribuitele e da essa esercitate, nonché dei "sovraccosti" correlati alla situazione montana del proprio territorio. I rapporti con lo Stato avverranno nella massima trasparenza con il collegamento con i nostri Parlamentari e con le forze che vorranno sostenere questa azione nell'ambito dei rapporti con il Governo.

Per quanto riguarda l'istruzione, oltre a quello che è scritto nel programma, valorizzare ed implementare il rapporto istruzione/formazione per giungere ad una reale integrazione e complementarietà fra i due sistemi; approntare un piano regionale di edilizia scolastica che consenta, in particolare per l'istruzione superiore attraverso una puntuale programmazione, la messa a norma e la realizzazione di strutture rispondenti alle esigenze didattiche e formative.

Sulla sicurezza: completare e implementare la centrale unica del soccorso, quale esempio di efficace collaborazione interforze; sviluppare l'elisoccorso e realizzare sul territorio una rete di elisuperfici abilitate anche al volo notturno, consentendo così di ottimizzare la capacità di intervento 24 ore su 24; verificare e rivedere la normativa dei servizi antincendio, allo scopo di ottimizzare la situazione e l'operatività dei vigili del fuoco professionisti e volontari regionali, anche valorizzando al massimo l'efficacia dei rapporti tra queste due componenti.

Per lo sport, particolare attenzione sarà rivolta alle nuove strutture che si dovranno realizzare per rafforzare l'offerta turistica e per il Golf, verificare la possibilità di realizzare finalmente un campo di livello internazionale.

Per i trasporti, oltre a quello che è stato detto sui trasporti normali, per quanto riguarda l'Aeroporto Corrado Gex particolare attenzione si avrà nei confronti di questa opera, in fase di realizzazione, attivando in questa fase una ricerca volta ad individuare i futuri utenti che potranno servirsi dello scalo, studiando anche il miglior utilizzo possibile della struttura a fini turistici; proseguire l'azione per il miglioramento e l'ammodernamento dei collegamenti ferroviari.

Per quanto riguarda il turismo, procedere ad una riforma complessiva dell'attuale modello di organizzazione turistica regionale, con l'istituzione di un unico Ente regionale preposto all'informazione e accoglienza turistica, in sostituzione delle attuali 11 AIAT. Saranno comunque garantiti dei presidi territoriali, che fungeranno da centri di accoglienza ed ai quali potrà essere attribuita la gestione delle "seconde case" ed anche lo sviluppo della formula cosiddetta di "albergo diffuso" (è uno dei problemi principali dei nostri Comuni); attivare un processo strategico di produzione della domanda per soggiorni in Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda l'università, riteniamo di dover rivedere l'impostazione dei corsi e dei diplomi, che devono essere: di respiro europeo, di alta qualità, selettivi.

Nos objectifs sont ambitieux et sont aussi nombreux. La tâche qui nous attend est nécessaire et nous devons l'accomplir. Pour démontrer la volonté de la coalition d'engager un dialogue ouvert et transparent, nous proposons, du point de vue de l'organisation des travaux, que la Présidence de la Ie Commission permanente, "Institutions et autonomie", et de la Ve Commission permanente, "Services sociaux", soient assurées par l'opposition. Afin de réaliser le programme de gouvernement je demande à l'Assemblée de voter pour le Gouvernement régional, qui conserve fondamentalement la répartition précédente des compétences entre les Assesseurs. Les seules nouveautés ont été dictées par l'exigence de rationaliser certaines matières, sans accroître le nombre des Départements, dans une optique d'économie et de donner plus d'importance à certains secteurs particuliers. A cet égard nous proposons la création de l'Assessorat du territoire et de l'environnement pour plusieurs raisons objectives. Le domaine de l'environnement ne se limite pas à la qualité de l'air, à la gestion correcte des déchets ou à la protection de la nature, il concerne également les conditions générales de notre territoire et le modèle d'utilisation des ressources naturelles. Il ne s'agit pas de bouleverser les documents de programmation pour la gestion du territoire, mais de les adapter aux exigences actuelles et futures de notre Région, en élaborant des politiques de planification territoriale nouvelles et modernes, et en considérant la compatibilité avec l'environnement et la protection du territoire, comme autant de principes à respecter pour assurer le développement équilibré et durable plutôt que comme de simples obligations.

Le Gouvernement régional que je propose sera composé comme suit; on propose, comme Assesseurs:

- à l'Assessorat de l'agriculture et des ressources naturelles, Giuseppe Isabellon;

- à l'Assessorat des activités productives, Ennio Pastoret;

- à l'Assessorat du budget, des finances et du patrimoine, Claudio Lavoyer;

- à l'Assessorat de l'éducation et de la culture, Laurent Viérin;

- à l'Assessorat des ouvrages publics, de la protection des sols et du logement public, Marco Viérin;

- à l'Assessorat de la santé, du bien-être et des politiques sociales, Albert Lanièce;

- à l'Assessorat du territoire et de l'environnement, Manuela Zublena;

- à l'Assessorat du tourisme, des sports, du commerce et des transports, Aurelio Marguerettaz qui sera indiqué comme Vice-président.

Merci pour votre attention.

Président - Merci, collègue Rollandin.

Il me parait judicieux, après cette exposition de proposer une suspension des travaux du Conseil pour donner la possibilité aux groupes de minorité d'examiner le programme qui vient d'être exposé. Le programme du gouvernement vous sera distribué pour vous donner la possibilité de l'approfondir.

Le Conseil prend acte.

Président - Avant de suspendre les travaux de ce Conseil, permettez-moi encore de remercier aussi mon prédécesseur, Ego Perron, que je vois dans la tribune des journalistes. J'aimerais bien de continuer à avoir aussi ses suggestions et quelques indications, et je m'honore de son amitié.

Je vous propose donc de renvoyer la reprise des travaux à 15 heures 30, je vous remercie pour votre ponctualité.

La séance est levée.

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La séance se termine à 11 heures 38.