Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 4536 du 26 mars 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4536/XVI - Sostituzione di un componente di parte regionale in seno alla Commissione paritetica di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, introdotto dall'articolo 3 della legge costituzionale 23 settembre 1993, n. 2.

Bertin (Presidente) - Punto n. 5.01. In seguito alle dimissioni del componente Marini della Commissione paritetica, si procede alla sostituzione. Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Come ha detto lei, Presidente, siamo qua chiamati a sostituire il componente della Commissione paritetica, una sostituzione che è indispensabile perché la Commissione paritetica, non essendoci un regolamento particolare, funziona solo se sono presenti tutti e sono nominati tutti i membri sia di parte regionale che di parte statale. Dobbiamo dire che fino ad oggi la Commissione paritetica ha funzionato molto bene, abbiamo avuto modo di confrontarci con la parte anche statale e vi è un'ottima collaborazione. Un particolare ringraziamento in questo momento va al professor Marini che è stato Presidente della Commissione paritetica e che non a caso è stato chiamato a ricoprire un ruolo molto importante all'interno delle istituzioni italiane essendo stato nominato giudice della Corte costituzionale. Noi gli facciamo tutti gli auguri di un proficuo lavoro.

La composizione della Commissione paritetica è una composizione che mira all'ottimizzazione dei lavori, lo dico perché la Commissione paritetica è chiamata ad analizzare delle proposte che vengono fatte o dallo Stato o dalla Regione e vengono elaborate facendo una serie di approfondimenti di natura giuridica, quindi l'impulso non è un impulso che viene dato dai Commissari, ma è dato dalla Regione o dallo Stato: ecco perché è indispensabile avere all'interno della Commissione paritetica delle persone che hanno gli strumenti per poter coniugare sia le istanze dei due enti, sia l'armonia con tutto l'ordinamento giuridico esistente. Non vorrei che si confondesse il ruolo dei Commissari con il ruolo dei proponenti, perché sono due mondi diversi: lo dico perché la proposta che viene fatta all'Aula è una proposta sostanzialmente di un Commissario di altissimo profilo, che possa portare avanti il lavoro che è stato fatto dal presidente della Commissione, professor Marini, quindi una professionalità che, per la preparazione accademica, ma anche per il suo lavoro, conosce molto bene gli ambienti romani e gli ambienti ministeriali. A volte abbiamo assistito a delle discussioni qua in aula che sinceramente non ho particolarmente apprezzato perché pare che i desideri, in virtù del fatto che sono desideri propri, devono concretizzarsi, ma non è così. Le norme che potranno essere tradotte in un decreto legislativo vengono approvate solo se tutte le componenti sono d'accordo. È una Commissione che funziona sulla base di criteri pattizi e quindi, ancorché le nostre istanze siano ragionevoli, siano corrette, ma se c'è il no della componente statale, rimangono dei desideri. Tutto questo per dire che oggi vi proponiamo il dottor Nunziata Vincenzo, professore perché ha avuto una serie di incarichi accademici, è stato per anni avvocato generale dello Stato, capo di Gabinetto di diversi Ministeri, in particolare segnalerei la sua esperienza come capo di Gabinetto del Ministero degli affari regionali e le autonomie, quindi proprio il nostro Ministero di riferimento. Avrete modo di vedere anche nell'ambito del curriculum che potete tranquillamente trovare che Nunziata Vincenzo ha superato concorsi per essere magistrato ordinario piuttosto che magistrato amministrativo, sostanzialmente la figura di cui abbiamo bisogno per poter continuare quel lavoro proficuo che abbiamo instaurato all'interno della Commissione paritetica. Torno a dire sia la componente statale, sia quella regionale.

In particolare, il Governo ha chiesto urgentemente l'inserimento perché, se oggi noi andiamo ad approvare questa nomina, questa nomina non entrerà subito in carica perché sarà necessario il decreto del Ministro, quindi verosimilmente ci saranno delle istruttorie, ma immagino che almeno un mese passerà tra la nostra delibera e la nomina. Questo cosa vuol dire? Che avremo pochi mesi per portare a compimento dei passaggi che sono importantissimi. In quest'aula, nel parlare della legge 22, e non a sproposito, qualcuno ha parlato della norma di attuazione sui vigili del fuoco piuttosto che sulla forestale. Noi in Commissione paritetica abbiamo approvato questo schema, ma questo schema adesso deve raccogliere le osservazioni dei vari Ministeri e verosimilmente dovrà avere un altro passaggio in Commissione paritetica per una sua approvazione e la sua trasmissione al Consiglio regionale. Capite bene che sarebbe un successo un po' per tutti noi, per questo Consiglio regionale, risolvere un tema che non è affatto scontato: ecco perché abbiamo la necessità di avere delle figure che sono delle figure molto importanti, non vorrei che si equivocasse sul fatto che è stato indicato un professionista di così alto livello ma romano, perché noi non è che possiamo distinguere le professionalità sull'appartenenza, perché coloro che propongono le norme di attuazione, torno a dire, sono Regione e Stato, non sono i Commissari. I Commissari hanno il compito di elaborare e di trasformare l'impulso che viene dato dagli enti in schemi che devono essere approvati sia dal Consiglio regionale, sia dal Consiglio dei Ministri, quindi abbiamo bisogno di persone molto robuste. Il mio ruolo, sapete benissimo, è molto più modestamente di ufficiale, di collegamento tra l'Amministrazione, quindi non c'è da parte mia nessuna presunzione di essere all'altezza di questi professionisti che compongono la componente regionale, ma, se posso concludere il mio discorso, io, come membro della Commissione paritetica, ritengo che la nomina di Nunziata Vincenzo sia una garanzia per me, ma soprattutto per tutti voi e per la Valle d'Aosta.

Presidente - La parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Intervengo sul punto e prima di tutto mi congratulo con l'ufficiale di collegamento Marguerettaz che finalmente abbiamo compreso in maniera più puntuale il suo ruolo all'interno della Commissione paritetica e direi anche di ambasciatore che non porta pena nell'ambito della Capigruppo e cercherò di contestualizzare quest'affermazione rispetto a quello che è successo negli ultimi due giorni.

È vero, il collega ha giustamente rappresentato un tema importante, ovvero l'urgenza della sostituzione di un membro, urgenza che non si era vista in precedenza, ma va bene, è corretto ed è giusto, anche perché sappiamo che i passaggi burocratici, i passaggi successivi alla nomina sono di tempi non così celeri, quindi il tempo appunto fugge, però, a fronte dell'iscrizione di questo punto all'ordine del giorno, giustamente come minoranze abbiamo chiesto alla maggioranza intanto le motivazioni e soprattutto se ci fosse una proposta, perché, a fronte di questa iscrizione, volevamo comprendere se era maturata una proposta.

In un primo momento, quindi nella Capigruppo che abbiamo avuto ieri, si è rappresentata una figura possibile, o comunque un possibile profilo, senza un nome e un cognome e giustamente può darsi che si stessero ancora facendo delle valutazioni o comunque un vaglio rispetto magari ad altri nomi. Puntualizzo subito e lo dico: nessuno, men che meno il sottoscritto ovviamente vuole sindacare il curriculum e l'importante cursus honorum che ha il dottor professor Nunziata Vincenzo, che abbiamo cercato ovviamente su Internet e abbiamo potuto vedere tutta una serie di incarichi e tutta una serie di rapporti diciamo anche bipartisan e tornerò soprattutto su uno dei ruoli che ha rivestito, quindi non è assolutamente sulla persona il commento che io sto andando a fare, il commento che vorrei fare è di duplice natura: uno è sul metodo, perché nella Capigruppo invece convocata questa mattina, giustamente da parte sua, l'ufficiale di collegamento del Consiglio ha rappresentato anche l'auspicio di poter trovare il più ampio consenso in seno al Consiglio regionale.

Vede, collega Marguerettaz, vedete, colleghi di maggioranza e di opposizione, il metodo è importante, perché, se voi iscrivete urgentemente o chiedete di iscrivere urgentemente un punto all'ordine del giorno, avete un candidato e volete che questo candidato sia condiviso, magari non lo si presenta qualche ora prima che si deve andare al voto e magari il curriculum lo presentate voi ai Capigruppo e ai soggetti, non si butta lì un nome dicendo quattro notizie, quattro nozioni e poi si chiede il voto di tutti. Vede, collega Marguerettaz, io dico questo perché ho ascoltato, forse un po' distrattamente, ma soprattutto il punto finale, della finale dichiarazione, della replica sulle dichiarazioni di voto che ha fatto il presidente Testolin sulla legge precedente. Io capisco pienamente la noia e la difficoltà di chi ha ruoli di governo a prendere determinate decisioni, però non si deve denigrare con arroganza il ruolo delle opposizioni. No, non ce l'ho con lei, sto guardando lei perché è l'ufficiale di collegamento, però ce l'ho con il Presidente, perché non l'ho apprezzata quell'affermazione e siamo di nuovo alle solite. Non si può chiedere una condivisione di fronte all'ennesimo schiaffo, ma lo dico perché altrimenti ovviamente cade tutto, a maggior ragione, ripeto, su un nome che viene presentato qualche ora prima e per cui il curriculum ce lo siamo dovuti ognuno costruire andando a cercarlo su Google, non è una cosa positiva. Questo è il metodo e non voglio andare oltre. Mi spiace ma già sul metodo le cose non vanno bene, soprattutto su una nomina così importante e fondamentale per la nostra Regione autonoma. Dall'altro lato sono anche pienamente d'accordo su un passaggio che è stato fatto, ovvero quello che i Commissari non sono i proponenti, i Commissari non muovono di motu proprio l'iniziativa, i Commissari sono per l'appunto dei membri di un organo di contemperamento di interessi e soprattutto di norme tra la parte regionale e la parte nazionale. Se deve essere così, oggettivamente io auspicherei che il membro che mi deve rappresentare, oltre a essere sicuramente una persona di capacità e di competenze... magari che ci sia tra i tre anche un giusto ufficiale di collegamento, ma che oggettivamente dal punto di vista anche del curriculum non abbia magari avuto dei ruoli che mi fanno pensare che il soggetto, avendo magari ancora in essere determinati ruoli a favore di istituzioni o comunque a favore di apparati dello Stato centrale, non è un candidato forse dei più appropriati. Una cosa diversa sarebbe stato identificare magari un professore universitario, un professionista di eguale valore, ma che non aveva rivestito, non ha rivestito o non riveste dei ruoli che possano metterlo magari in un conflitto di opportunità tra il ruolo di membro regionale della Commissione paritetica, il resto e gli altri ruoli che ha. In sintesi, è stato avvocato dello Stato, è stato un sacco di cose, benissimo, ma forse non è il caso e forse non è il soggetto più appropriato a rappresentare oggi la Valle d'Aosta, per quello che poi noi lo conosciamo, voi lo conoscerete sicuramente di più, però oggettivamente già nei ruoli che ha e che adesso anche riveste non lo so se può essere un buon rappresentante dei nostri interessi. Sicuramente ha tutta l'esperienza e tutto il bagaglio accademico necessario, sicuramente conosce benissimo stanzini e corridoi romani, però io non lo so se come membro di parte regionale è un buon candidato o può esserlo, ma soprattutto nella figura e negli incarichi che ha o che ha avuto magari anche recentemente dei dubbi ce li ho. Poi per me non è una questione di romano, milanese, torinese della Valle del Gran San Bernardo o di Bosses, io guardo il soggetto, guardo che cosa rappresenta, che cosa ha rappresentato, ma soprattutto guardo i legami che in questo momento ha, quindi, a mio giudizio, a nostro giudizio... abbiamo dei dubbi.

Avremmo forse identificato nell'ambito della stessa Amministrazione regionale un alto funzionario che poteva essere individuato come soggetto di collegamento ulteriore di conoscenza, perché io mi auguro che gli alti funzionari della nostra Regione abbiano dei rapporti anche a Roma, dei rapporti anche franchi, considerato anche che il tempo è poco, perché altrimenti la presentazione che è stata fatta potrebbe anche dare delle aspettative che non lo so se poi si materializzeranno. Questo lo dico perché così sembra a intendere e un po' mi preoccupa, quindi forse più che la romanità del soggetto è il suo legame o la sua presenza in ambienti romani che in questo momento un po' mi preoccupa. Oggettivamente quindi noi non abbiamo un candidato in questa sede, non vogliamo neanche bruciare nessuno, ma non ci troviamo ad accogliere l'invito più o meno lanciato in Capigruppo di condividere questa candidatura, perché chi la propone non ha fatto niente per avere una condivisione e, dal punto di vista politico, permettetemi di dare un messaggio: è l'ennesima volta che non si vuole condividere, si chiede la condivisione ma non si vuole condividere. Questo lo dico a chi spero abbia orecchie per sentire, perché dare a intendere non ha nessun senso e non serve a niente.

Il gruppo di Rassemblement Valdôtain annullerà la scheda, parteciperà al voto annullando la scheda, ripeto: nulla quaestio sulle indubbie capacità e competenze del professor dottor Nunziata Vincenzo, ma, secondo noi, oggi non è la figura che può ben rappresentare gli interessi della Valle d'Aosta in questa fine legislatura.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ormai da molto tempo nella designazione dei rappresentanti della Regione in Commissione paritetica Stato-Regione vengono fatte delle scelte con delle modalità assolutamente poco trasparenti e soprattutto non condivise e direi anche non condivisibili. La Commissione paritetica è un organismo di estrema importanza e dovrebbe essere cura del Consiglio regionale individuare delle figure competenti in materia giuridica, ma anche ben a conoscenza della nostra realtà valdostana. Il profilo dovrebbe essere, a mio avviso, di qualificati professionisti locali, visto che si nomina la parte regionale, noi nominiamo la parte regionale e soprattutto io credo che andrebbe almeno ricercata, magari senza ottenerla, la condivisione del Consiglio per nomine così importanti e così significative per la materia di cui poi devono occuparsi su mandato o della Regione o dello Stato. Invece non succede così, le scelte vengono fatte a colpi di maggioranza per scegliere delle figure senza questo previo confronto e senza approfondimento rispetto a possibili opzioni, addirittura arrivando a inserire la nomina del componente della Commissione paritetica da sostituire con un ordine del giorno suppletivo di cui abbiamo appreso lunedì pomeriggio, quando ci è arrivato il link sulle mail istituzionali e senza che nessuno ne sapesse niente. È poi ricorrente ormai da un po' di tempo l'utilizzo di esponenti politici, i casi più recenti sono i casi del dottor Lanièce, del dottor Rollandin, del dottor Marguerettaz, l'ufficiale di collegamento su cui poi tornerò, o di eminenti professionisti di carattere nazionale che però non hanno un rapporto significativo e radicato con la realtà locale. Da oltre cinque anni, di fatto, la Regione ha rinunciato a svolgere un ruolo propulsivo e trainante, la dimostrazione l'abbiamo avuta con la lunghissima vicenda della norma di attuazione per le derivazioni di acqua che si è trascinata in Paritetica appunto per cinque anni e non certamente soltanto per le interruzioni dovute ai cambi di Governo nazionale o regionale, un iter che si sarebbe potuto concludere in un tempo ragionevolmente più breve e lo dico alla luce dei contenuti della bozza del 2019 e di quella del 2024, perché, se si paragonano le due bozze, si può capire che cinque anni di distanza tra le due forse non sono così giustificati.

Al di là di questo, anche stavolta il metodo rimane lo stesso, un nominativo proposto all'ultimo momento su cui non c'è stata alcuna condivisione, l'ho già detto, ma nemmeno nessuna possibilità di fare degli approfondimenti visto che è stato svelato questo nome solo stamattina. Non è ancora Pasqua, ma ci è stato consegnato un uovo con dentro una sorpresa, peccato che la sorpresa non contenesse neppure il curriculum. Io sono rimasta basita anche da quest'ultimo elemento, cioè si fa il nome di una persona che va a ricoprire un ruolo che è estremamente importante e non viene fornito ai Consiglieri che devono esprimere un voto neppure un curriculum ufficiale. Mi sembra che si stia veramente quasi scherzando, ma come si fa a non presentare il curriculum di una persona che va a ricoprire il ruolo di membro della Commissione paritetica come componente di parte regionale? Allora che cosa abbiamo fatto questa mattina? Siamo andati su Internet a cercarci il curriculum, perché cosa potevamo fare di diversamente? Io ho cercato per un po', l'unico curriculum che ho trovato è datato 2018, non ne ho trovato un altro, ho cercato un po' sul computer ed evidentemente non sono così brava a trovare tutte le informazioni, però francamente mi sembra un sistema veramente che svilisce sia il ruolo che abbiamo come Consiglieri, ma anche le persone che in qualche modo vengono proposte. Non si dice nulla di queste persone, poi sentiamo dire che sono persone di chiara fama, che hanno un trascorso di tutto rispetto, che hanno ricoperto molti incarichi, io non metto in dubbio questo, però sta di fatto che a noi non viene dato nulla.

Nelle ricerche su Internet io, tra l'altro, ho visto anche... ora ho sentito il collega Marguerettaz che parlava di rapporto di consulenza con il Ministero degli affari regionali, io ho trovato stamattina che l'avvocato Nunziata è stato anche capo di Gabinetto del ministro Zangrillo, non lo so se lo è ancora, forse non lo è più, ma, come dicevo, le informazioni non sono così aggiornate, allora io però, a fronte di tutto questo - e poi ho anche ascoltato quello che è stato detto - rilevo che per voi è normale che in una Commissione bilaterale Stato-Regione la nostra Regione si faccia rappresentare da un ex Capo di Gabinetto ministeriale degli affari regionali piuttosto che della Pubblica Amministrazione, che è comunque in qualche modo un rappresentante della controparte, perché così è. Capisco, da quello che ho sentito, che è necessario in qualche maniera essere ben introdotti negli ambienti romani, questo è quello che viene fuori. A mio avviso, non è invece questa la modalità, non è accettabile questa spiegazione perché invece, chi deve rappresentarci in Commissione paritetica deve essere qualcuno che è ben radicato nella nostra realtà.

Mi soffermo poi sulla questione che è stata affrontata dal collega, cioè in particolare che non bisogna confondere i rappresentanti con i proponenti, su questo siamo assolutamente d'accordo, poi però è stato detto: "C'è chi ha ruoli per le sue competenze più dal punto di vista tecnico-giuridico, chi svolge un altro compito" e il collega Marguerettaz si è autodefinito ufficiale di collegamento. Ora, l'ufficiale di collegamento è un termine che viene dal linguaggio militare mi pare, ho cercato anche per capire se non mi stessi sbagliando...

(intervento del consigliere Malacrinò fuori microfono)

...non è proprio quello di Colonnello come sta dicendo il collega Malacrinò, ma è un ufficiale, e in pratica ha il compito di mantenere, gestire e passare le informazioni tra diverse brigate o forze di uno stesso Stato o di Stati differenti che devono in pratica rientrare nella stessa alleanza. Allora, se esistono queste figure di collegamento, che hanno il compito precipuo di passare delle informazioni, nel recente passato queste informazioni non sono state poi fornite con la dovuta puntualità e completezza, quindi mi auguro che d'ora in avanti, per i mesi che ci restano, sarà diverso.

Sulla figura dell'avvocato Nunziata, del professor Nunziata, su cui non abbiamo avuto modo, oltre che di cercare queste poche informazioni, di documentarci meglio, noi non voteremo, ma non voteremo soprattutto perché riteniamo che una figura di quel tipo, che appunto fa parte degli ambienti romani piuttosto che di quelli anche giuridici, ma più vicini a noi, non sia in questo momento la scelta più adeguata.

Presidente - Consigliere Marquis, a lei la parola.

Marquis (FI) - Due considerazioni anche da parte del nostro gruppo in merito al tema che è stato posto all'ordine del giorno. Innanzitutto esprimiamo soddisfazione e gratitudine per il lavoro che è stato svolto dal professor Marini, professore che, come gruppo di Forza Italia, avevamo contribuito a eleggere all'interno della Commissione paritetica, ma l'avevamo fatto perché abbiamo puntato e valutato sulla competenza. Oggi credo che possiamo affermare ancora, con maggiore convinzione di allora, che l'operato è stato all'altezza della situazione, il professor Marini ha messo a disposizione la sua professionalità per diversi anni a favore della Commissione paritetica e oggi è stato chiamato a un ruolo più importante come giudice della Corte costituzionale.

Cosa dire? A livello di metodo anche noi abbiamo da tirare le orecchie alla maggioranza, il metodo a volte è sostanza e riteniamo che poteva essere condotta meglio questa rappresentazione, questa proposta, perché, a nostro avviso, è indispensabile cercare su una tematica come questa il voto di tutto il Consiglio regionale, perché sono temi che rivestono un'importanza elevata e ci sarebbe l'esigenza di dare una rappresentazione del Consiglio regionale di una massima condivisione su queste tematiche. Se oggi quindi non ci sarà un voto all'unanimità, non ci sarà un voto all'altezza della situazione, credo che un po' di responsabilità sia in capo alla maggioranza regionale.

Riteniamo che la Commissione abbia un ruolo molto importante, perché tratta l'attuazione del nostro Statuto e di tematiche delicate di grande interesse. Come è stato detto da chi è intervenuto poc'anzi, vi sono delle tematiche che vengono introdotte su impulso dell'Amministrazione regionale e altre su competenza e da parte dello Stato.

Il profilo che è stato proposto - entriamo adesso nel merito della questione - è un profilo di altissimo livello. Riteniamo che l'avvocato Nunziata Vincenzo, in funzione del curriculum che ha maturato nel suo percorso professionale, potrà essere un'autorevole risorsa a disposizione della Commissione paritetica per cercare di trovare le migliori soluzioni degli interessi che sono in campo: interessi della Regione, interessi comuni, si tratta di attuare il nostro Statuto e crediamo che in questa situazione debba prevalere la sostanza sulla forma, il merito. Pertanto, così come avevamo già fatto quando è stata sottoposta la nomina della Commissione paritetica, che abbiamo espresso voto favorevole per il professor Marini, che era anche all'epoca avvocato e responsabile giuridico di Palazzo Chigi, quindi non ci siamo spaventati di quel ruolo, anzi, l'abbiamo ritenuto un valore aggiunto per le competenze e le conoscenze di funzionamento della macchina che potevano essere messe a disposizione della funzionalità della Commissione paritetica. Oggi per le stesse ragioni siamo convinti che il professor Nunziata potrà dare un valido contributo alla causa valdostana e agli interessi che sono da dirimere. Io ho sentito anche dei commenti poco favorevoli di preoccupazione riguardo alla nomina di componenti o di persone che hanno delle vicinanze agli organi dello Stato. Io ritengo che questo sia un valore aggiunto e sia un segnale che vogliamo leggere in termini molto positivi da parte della maggioranza regionale, che ci sia finalmente la comprensione che Roma non è brutta e cattiva, ma ci sono delle risorse disponibili per portare avanti le istanze della Valle d'Aosta, perché le professionalità credo che siano scevre da ogni terzo interesse, esercitano secondo scienza e coscienza la propria attività. Sotto questo profilo, quindi riteniamo che ci siano tutte le garanzie e, ahimè, se proprio lo dovessimo vedere, anche dentro quest'aula ci sarebbero forse dei posizionamenti da chiarire, che forse sono più preoccupanti di quelli che viviamo nelle stanze romane. Per questa ragione, il voto di Forza Italia sarà un voto favorevole rispetto a questa proposta.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Ascoltando l'intervento del collega Marguerettaz che ha presentato la candidatura per quanto riguarda la maggioranza, mi sembrava di rivivere un titolo de "Il Sole 24 Ore", che, a caratteri cubitali, scriveva: "Fate presto". C'era lo spread, bisognava intervenire: "Fate presto". Allora sono andato un attimo giustamente a vedere perché questa proposta di nominare in tutta fretta questo componente della Commissione paritetica ci arriva con il suppletivo e ho detto: sarà molto probabilmente successo qualcosa la settimana scorsa. La settimana scorsa non è successo niente, quella prima nemmeno, quella prima nemmeno e quella prima nemmeno. L'elezione del professor Marini a giudice della Corte costituzionale risale al 13 di febbraio; da allora ad oggi era tale l'urgenza per la quale non si è sentita l'esigenza di iscrivere il punto, ma improvvisamente lunedì ci è venuta voglia di iscriverlo, vi è venuta voglia di iscriverlo. Allora questa fretta è così, un po' curiosa e ho detto: mah, questa fretta ovviamente sarà giustificata da qualcosa, non si sa, ce lo diranno. C'era di lì a breve, cioè il giorno successivo, la Conferenza dei Capigruppo, che si è riunita regolarmente e alla quale ricordo distintamente di aver chiesto: "Scusate: chi avete? Avete qualcuno da proporre? Chi è? ", i colleghi Capigruppo se lo ricorderanno. Silenzio. "C'è uno romano", una roba del genere, non è Romano Prodi, "C'è uno romano, poi vi diciamo, poi vi facciamo sapere". Va bene. Arriviamo alla giornata di oggi e quello che ho trovato più obiettivamente curioso è stato che questo nome ci viene messo sul tavolo, che è assolutamente legittimo da parte della maggioranza, avete i numeri per proporre e votarvi chi volete, però ci viene proposto e ci viene anche detto: "Votatelo, cerchiamo un'unanimità su questo nome perché è bravo, il ragazzo è bravo". Nulla da dire, nulla quaestio, posto il fatto che ho cercato il curriculum e la maggioranza che ci propone di votare una persona all'unanimità non ci ha neanche girato il curriculum via mail, e lo segnalo per tutti, il primo risultato che compare, come hanno scoperto i colleghi Lavy e Foudraz, è un chirurgo plastico, per cui non credo che sia quello probabilmente il curriculum da visionare, dovrò verificare chi è, ma, insomma, posto il fatto che la maggioranza non ha sentito l'esigenza di girarci nemmeno il curriculum, però avremmo dovuto votarlo a scatola chiusa perché ci è stato detto che il ragazzo è bravo, obiettivamente le modalità con le quali questo nome è stato messo sul tavolo ci lasciano parecchio perplessi, soprattutto se si chiede un voto agli altri. Quando nella discussione prima abbiamo sentito questo afflato autonomista, che se la prendeva con Roma cattiva e brutta, io ho detto: " Beh, vediamo poi dopo come ci si comporterà con Roma cattiva e brutta" e il comportamento è questo qui: Roma è cattiva e brutta fino a quando però magari non c'è la nomina da fare che magari qualcosa esce fuori.

Io mi unisco al pensiero che è stato espresso da qualche collega che mi ha preceduto, se io devo nominare una Commissione che è divisa a metà fra la parte statale e quella regionale, la mia scelta non sarà quella di nominare nella parte regionale qualcuno che ovviamente della Regione non fa parte, ma non per sfiducia o per mancanza di condivisione di quello che c'è sul curriculum, sulla sua esperienza di vita, perché, se c'è una parte regionale, è evidente che questa parte regionale dovrà portare avanti le istanze della nostra Regione, una nomina di parte regionale di un componente che ha un'esperienza nazionale, una collocazione nazionale... sicuramente avrà tutti gli strumenti, sarà capace, sarà bravissimo, però io non posso non pensare che probabilmente anche nella nostra Regione qualcuno di capace c'è. È stato detto che si sarebbe potuto pensare a un dipendente regionale, ci sono anche professionisti valdostani che magari avrebbero potuto esprimere una capacità, una competenza, si è preferito di non farlo. Bene, ne prendiamo atto, ma d'ora in poi non si dica più per parte vostra che Roma è brutta e cattiva, perché poi Roma è brutta e cattiva ma, quando poi ci fa comodo, quando vi fa comodo, non è più brutta e cattiva, esprime professionalità di altissimo livello, non immagino chirurghi plastici, e si possono assolutamente nominare nella parte regionale.

È evidente che le modalità con le quali si è arrivati all'espressione di questa nomina e come la si è messa sul tavolo non ci possono trovare concordi, quindi anche il gruppo Lega, conformemente a quanto è stato detto da qualche collega, annullerà la scheda.

Presidente - Mi iscrivo anch'io poi a parlare ma non compaio. Consigliere Marguerettaz, a lei la parola.

Marguerettaz (UV) - Una breve replica credo sia indispensabile, sicuramente le tirate d'orecchio piuttosto che le critiche sul metodo posso accettarle, perché sicuramente si può fare sempre meglio e probabilmente una condivisione migliore poteva essere fatta.

Ricordo tuttavia che professionalità di questo livello non ci sono, non sono così evidenti, quindi, se è vero che è passato quasi un mese, non è che è stato un mese dove le persone, il Governo piuttosto che i Parlamentari, i Parlamentari piuttosto che i funzionari sono stati a sonnecchiare, c'è stata una ricerca che alla fine ha prodotto questo risultato ma, perdonatemi, il ruolo della Commissione paritetica è un ruolo importantissimo, ma, Signori, dal punto di vista... fatemi dire anche... sarò un po' commerciale, non è un incarico da centinaia di migliaia di euro, è grosso modo, quasi un ruolo onorario, c'è una componente di rimborso che è omnicomprensiva per la componente regionale di mille euro al mese. Noi quindi stiamo parlando di professionalità di altissimo livello che mettono a disposizione della Commissione paritetica per un coinvolgimento che va al di là della remunerazione ed ecco perché arriviamo a proporre queste cose.

Dopodiché volevo fare due considerazioni con voi, rispetto alla provenienza si dice: "Ma se c'è la componente regionale, dobbiamo mettere un'espressione della Regione", ma scusatemi, guardo soprattutto i banchi della Lega, cioè le nomine fatte da Calderoli, ha nominato nella componente statale una che è stata Presidente del Consiglio della Valle d'Aosta, è stata Assessore e, vi devo dire la verità, non è della mia componente politica, ma la dottoressa Rini sta lavorando molto bene e, se dovessimo fare il ragionamento che avete fatto voi, dovevate alzare il telefono e dire: "Calderoli, che cosa stai facendo? Stai nominando una politica regionale nella componente statale". Allora vedete che non può essere ragionevole il vostro approccio, anche perché, torno a dire, il dialogo all'interno della Commissione paritetica è fondamentale e devo dire che lo Stato ha fatto bene a nominare la dottoressa Rini, perché in quel contesto sta lavorando molto bene, ma non è un unicum. Io qualche settimana fa ero a Roma a discutere uno schema di norma alle Sezioni Unite della Corte dei conti e con me c'era l'avvocato Maines, che fa parte della Commissione dei Sei, la chiamano così la Commissione paritetica a Trento. Lei è un avvocato di Bolzano, allora ho detto: sicuramente lei sarà una componente di parte provinciale; nossignore, era nominata dal ministro Calderoli, avvocato Maines di Bolzano, nella componente statale. Allora vedete che i vostri ragionamenti sono dei ragionamenti abbastanza pretestuosi, bisogna introdurre dei personaggi, delle persone che hanno delle competenze a prescindere da dove arrivano, quindi torno a dire il Ministro ha nominato nella componente statale una valdostana.

Poi mi perdonerete, adesso devo ovviamente fare un ragionamento anche che mi riguarda, perché io riconosco i titoli e quindi riconosco la professoressa Minelli, che ovviamente ha delle competenze specifiche, insegna italiano, in realtà poi interviene con una robustezza di argomenti su tutto. Sommessamente non è che ho voluto fare una prosopopea, ma le ricordo che, oltre a essere ufficiale di collegamento, sono trent'anni che sono dottore commercialista, sono più di 25 anni che sono revisore contabile e le devo dire una brutta cosa: ho fatto 15 anni l'Assessore senza dimettermi dopo sei mesi, abbandonando il battello, facendo lo Schettino di turno, allora, da questo punto di vista, io non accetto nessuna lezione. Metto a disposizione, sommessamente, la mia modesta competenza, faccio l'ufficiale di collegamento e cerco di portare il messaggio della Valle d'Aosta senza ovviamente avere le competenze di chi corregge le virgole, corregge i punti ed è contraria su tutto, cioè grande esponente del partito del no.

Presidente - Consigliere Distort, a lei la parola.

Distort (LEGA VDA) - Mi corre d'obbligo intervenire proprio per riportare un attimino sui binari corretti una dialettica che o segue la logica, segue un criterio, sennò veramente diventa comico - porti pazienza -, collega Marguerettaz, ci unisce non solo un comune lavoro in Ufficio di Presidenza, ma anche una lontana parentela, ma, proprio in nome di questa lontana parentela, se non altro, le do una correctio fraterna: lei ha espresso una lectio magistralis di gioco di prestigio dialettico, perché ha messo in atto delle divagazioni così grandi, così ampie, a 360 gradi, per giustificare l'ingiustificabile, porti pazienza. Rendo onore al suo impegno, al fatto che lei quasi si stia immolando per difendere l'indifendibile della scelta della sua maggioranza, però sta di fatto che queste divagazioni cercavano di negare un'evidenza, di portare l'attenzione altrove, è stato così, un tentativo, che ha anche una sua logica tattica, però - porti pazienza - non funziona. Credete talmente poco a questa nomina che arrivate all'ultimo minuto a proporre un candidato estratto come un coniglio dal cappello del prestigiatore. Appunto io ho iniziato questo mio intervento breve - vi stupirò per la brevità di questo intervento - proprio parlando di gioco di prestigio dialettico.

Dalle ore 19:03 assume la Presidenza il vicepresidente Sammaritani.

Sammaritani (Presidente) - La parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Come prima osservazione in questo secondo intervento mi piace sottolineare una cosa: che il collega Marguerettaz ha ammesso di poter accettare le critiche per quello che riguarda la metodologia adottata e lo prendo come un'esternazione positiva; faccio però notare che si è recidivi e si è recidivi non di una volta sola sulle metodologie, quindi in questo caso non vale il principio per cui repetita iuvant, al contrario forse dovreste ascoltare con più attenzione le richieste che vi vengono fatte da più parti di utilizzare un metodo diverso, che sia un metodo più rispettoso di tutti quanti, sia di chi è qui, ma in questo caso - e l'ho sottolineato quando sono intervenuta - proprio anche della persona che chiedete di votare, perché io non ho mai visto che si presenti qualcuno che è una persona di cui io non posso dire nulla sulle competenze, perché non conosco, non ho avuto modo di leggere bene, ma immagino che abbia tutti i titoli per poter svolgere questo ruolo, peccato che voi non ce lo avete detto e mi sembra che non è che stiamo proprio parlando di una piccola cosa e di un incarico minimale, stiamo parlando di una cosa importante.

Poi lei ci ha anche detto che in questo mese, da quando è stato nominato il professor Marini in seno alla Corte costituzionale, non avete dormito, non avete fatto dei sonni, ma avete fatto una ricerca che alla fine ha prodotto un risultato. Ora siamo al 25 di marzo, dal 13 di febbraio c'è quasi un mese e mezzo, anche lì io non metto in dubbio che abbiate fatto una ricerca, peccato però che ci abbiate detto l'esito di questa ricerca questa mattina in Capigruppo e che solo due giorni fa abbiate deciso di inserire nell'ordine del giorno suppletivo questa nomina. Mi viene veramente da pensare, l'ho già detto più volte e lo ribadisco, che non c'è da parte vostra tutta quella considerazione nei confronti della Commissione paritetica, perché la forma è sostanza e per l'ennesima volta avete dimostrato che questo è il metodo che voi volete utilizzare.

Poi c'è stata una lunga sua dissertazione sul fatto che il ministro Calderoli ha nominato la dottoressa Rini, che da questa parte si è nominato l'avvocato Marini, che è importante quindi che ci sia in qualche modo quasi una collaborazione e che i ragionamenti che abbiamo fatto un po' tutti sono pretestuosi e che non ci si basa sulle provenienze geografiche, diciamo così, ma sulle competenze. È un ragionamento che io non condivido, perché penso che, nel momento in cui si debba nominare un componente di parte regionale, la principale preoccupazione deve essere sulle competenze e sul fatto che sia profondamente radicato in questa realtà e la conosca bene, io credo che questo sia un elemento imprescindibile.

Poi lei ha la bontà di riconoscere le mie competenze, lei ricorda spesso che io sono un'insegnante e mi fa anche un favore perché a me fa molto piacere che si riconosca che io per quasi tutta la vita ho fatto questo di mestiere, è la mia professione, spero di averlo fatto nel migliore dei modi, perlomeno ci ho provato, come sto provando a fare il mio lavoro qui. Poi lei mi ricorda anche del suo lungo curriculum, del suo trascorso, del fatto che lei è stato Assessore per 15 anni senza andare a portare a sbattere la Concordia da nessuna parte. Io non sono Schettino, nel momento in cui io mi sono dimessa, la nave Concordia, alias Valle d'Aosta, ha navigato comunque, non c'è stato nessun problema ma perché io non credo di avere un'importanza tale per cui le dimissioni da Assessore possano portare ad andare a sbattere contro gli scogli dell'Isola del Giglio o di qualche isolotto della Dora. Evidentemente lei ha una considerazione un po' più alta di sé stesso, perché penserà che, se lei avesse fatto una cosa del genere, probabilmente avrebbe creato un danno inestimabile alla nostra Regione. Per me non è così e poi, detto per inciso, fa un po' sorridere, collega Marguerettaz, che lei ripetutamente in quest'aula ricordi queste mie dimissioni, quando lei, e non solo lei, sa benissimo quale ruolo avete avuto e ha avuto lei in particolare nella determinazione di questa scelta, ma credo che potremmo andare avanti fino alla fine della legislatura e questo sarebbe il ritornello.

L'altra cosa che noto è che - mi dispiace doverglielo dire - le sue argomentazioni, quando lei parla di me, sono estremamente ripetitive, ridondanti e, come le ho già detto una volta, fruste.

Presidente - Si è prenotato il collega Manfrin, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie collega Marguerettaz per aver ammesso che ovviamente le modalità non sono state le migliori, ma, rispetto a quello che ha detto e ha aggiunto dopo, se dovessi riassumerlo con un meme, utilizzerei quello dove c'è Giovanni di "Aldo, Giovanni e Giacomo", che dice: "Cioè si sta ribaltando la situazione", perché tutto avrei pensato tranne che un autonomista mi dicesse, lamentandosi, che un Valdostano non doveva essere nominato nella parte statale. Lei sostanzialmente ha sostenuto che, siccome è stato nominato un Valdostano, noi avremmo dovuto sollevare il telefono per dire: "Ma che cosa stai facendo? Piantala lì, devi nominare un altro, non un Valdostano, devi fare l'interesse dello Stato, non della Regione!", se questo era quello che voleva dire... Se invece lei ritiene che la chiamata avrebbe dovuto essere fatta così perché per lei è più importante l'appartenenza politica, allora è doppiamente grave, perché lei concepisce il ruolo della Commissione paritetica soltanto come una suddivisione del... siccome la nomina è di un Ministro della Lega, allora deve nominare tutta gente della Lega, Non funziona così, collega Marguerettaz. La Lega ha dimostrato più volte, tant'è vero che probabilmente le è sfuggito, ma glielo aggiungo, che è un partito che tiene ai territori e le nomine che sono avvenute da parte statale sono avvenute anche grazie a un confronto che il ministro Calderoli ha fatto con noi e ne è conferma il fatto che, oltre alla dottoressa Rini, c'è anche l'avvocato Mascetti nella parte della Paritetica, che ovviamente è una persona che è amica della Valle d'Aosta, che ha una casa in Valle d'Aosta e che la nostra realtà la conosce bene, oltre ad avere una grande professionalità.

Poi lei si stupisce anche che addirittura si arrivi a nominare nella Commissione paritetica una persona di Bolzano, una persona appunto di un territorio per parte statale e questo mi stupisce, collega Marguerettaz. Lei si stupisce se viene nominato un avvocato del territorio per parte statale, ma è esattamente questo il significato della parte che noi rappresentiamo: l'attenzione verso il territorio. Sinceramente noi abbiamo fatto, e sono orgoglioso di rivendicare, quello che andava fatto, cioè nominare persone che conoscono il nostro territorio e che hanno un'attenzione verso il nostro territorio e non magari qualcuno - non è questo il caso, attenzione, ma lo dico così -, una persona che fra i tanti incarichi che ha fra una puntatina al circolo Canottieri e una puntatina nel suo ufficio magari come argent de poche si prende questi mille euro e ogni tanto partecipa a qualche riunione della Commissione. Sicuramente non è questo il caso, io preferisco avere una persona che conosce questo territorio, che ha a cuore questo territorio e che ovviamente, quando si siede lì, si siede con la responsabilità di conoscere, che deve portare avanti le istanze di quel territorio e non una persona che magari utilizza un incarico per fare curriculum o per avere qualche soldino in più per comprarsi le caramelle alla domenica.

Noi ovviamente rimaniamo della nostra idea.

Presidente - Ha chiesto la parola il presidente Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (FP-PD) - Alcune considerazioni molto generali sulla Commissione paritetica e sulle norme di attuazione anche perché, come sappiamo, mancano quattro mesi alla fine della legislatura, per cui è più un discorso di prospettiva che non di attualità. Come dicevo, è che questi quattro mesi effettivi che rimangono per poter portare a termine alcuni iter iniziati, siano utilizzati, anche perché, altrimenti, il rischio è che questa legislatura non veda l'approvazione di nessuna norma di attuazione. Come dicevo, le norme di attuazione rivestono un ruolo centrale e imprescindibile per l'adeguamento e l'attuazione degli Statuti delle Regioni autonome, anche e ancor di più alla luce dell'ultima sentenza della Corte costituzionale sulla famigerata "legge Calderoli" sull'autonomia differenziata, proprio in quel caso la Corte costituzionale ha evidenziato l'illegittimità del non considerare la specificità per gli Statuti e delle procedure previste dagli stessi Statuti.

Come dicevo, le norme di attuazione sono centrali in questo senso, tanto più per la mancanza del principio d'intesa per la revisione degli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale, la mancanza di quest'intesa, che, di fatto, cristallizza soprattutto da parte regionale una possibile proposta di Statuti e inibisce una proposta da parte regionale di modifica degli Statuti e questa mancanza di possibilità di aggiornamento degli Statuti, evidentemente, aumenta ancora di più l'importanza delle norme di attuazione che servono anche ad aggiornare lo Statuto in mancanza di una revisione dello Statuto e degli stessi Statuti di autonomia.

Non è per questa legislatura, credo, e nemmeno per la prossima che si vedrà un accordo sull'intesa, abbiamo visto partire un'iniziativa alcuni anni fa al Festival delle Regioni, ma poi alla fine, sono scettico sul fatto che si concluda positivamente in tempi rapidi perlomeno, certamente non in questa legislatura, mi auguro almeno dalla prossima.

Proprio in ragione di questa mancanza del principio dell'intesa sugli Statuti, è importante, proprio per dare la garanzia di una costante attualizzazione dell'autonomia speciale... è indispensabile assicurare una più chiara... come dire? procedimentazione, di avere un iter del decreto legislativo di approvazione per le norme di attuazione statutarie, un iter chiaro, introducendo meccanismi, che, da un lato, diano la garanzia di operatività e continuità dei lavori delle Commissioni paritetiche, Commissioni paritetiche che ogni due per tre si fermano perché cade un Governo, finisce una legislatura, eccetera, e che ne minano l'operatività; dall'altro, anche assicurare, una volta licenziato definitivamente uno schema di decreto da parte della Commissione e da parte anche del Consiglio regionale, che questo poi finisca per essere approvato dal Governo in tempi certi, perché esistono dei cassetti con norme di attuazione approvate che finiscono per essere delle norme fantasma, hanno finito tutto l'iter, ma non vanno da nessuna parte, sono norme fantasma, che evidentemente sono un elemento di debolezza di questo importantissimo strumento che sono le norme di attuazione. Pertanto è importante mettere l'accento su questi aspetti, di trovare un iter, un procedimento, che permetta di avere dei momenti chiari per questi passaggi e che chiudano un iter iniziato.

E un tentativo diverso tempo fa, vado a memoria, fine di una legislatura del secondo Governo Prodi... c'era stato un patto per cinque Regioni a Statuto speciale, ma che non ha portato poi alla fine a niente, si è rimasti in questa indeterminatezza.

Ripeto: un aspetto fondamentale riguarda l'efficacia delle norme di attuazione. Ho evidenziato in diversi casi ai diversi Ministri che si sono susseguiti in questo periodo, Boccia, Gelmini e Calderoli, questa necessità di standardizzare i procedimenti, altrimenti si rischia veramente di perdere in efficacia. Da questo punto di vista, parliamo proprio di impulso per la prossima legislatura, mettere come obiettivo, darsi come impulso in questo senso, anche attraverso regolamenti con norme di attuazione da parte della Commissione paritetica.... credo sia da tenere in considerazione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Lucianaz, ne ha facoltà.

Lucianaz (GM) - Per esprimere con il mio Gruppo Misto il voto che sarà negativo per il metodo con cui è stato proposto e l'hanno già anticipato i miei colleghi.

Vedete, il dottor Nunziata Vincenzo possiamo considerarlo un Gran Commis dello Stato, ho fatto anch'io qualche ricerca breve: avvocato generale, capo Gabinetto del ministro Zangrillo, che era ex commissario regionale di Forza Italia in Piemonte, quindi un forte addentellato con il partito della rappresentante di nomina romana Emily Rini, presidente, è stato anche nel collegio consultivo tecnico adibito a gestire le controversie riguardanti il grattacielo della Regione Piemonte, quindi un uomo di esperienza. Tra l'altro, la cosa che credo che preoccupi di più, anziché a che ambisca di più, il collega Marguerettaz, è che è anche presidente degli aeroporti di Roma, il dottor Nunziata, quindi può essere sicuramente prezioso per il futuro dello sviluppo aeroportuale valdostano.

Il collega Marguerettaz citava il ministro Calderoli. Ma per fortuna che ci sono dei Ministri come Calderoli che hanno la sensibilità di nominare dei membri legati al territorio, a differenza di cosa giustamente propone lei, che la vedo molto più sensibile agli ambienti dei corridoi romani che a rappresentanti espressione del nostro territorio, però mi permetta, collega Marguerettaz, ho fatto anche un rapido calcolo per considerare quanto lei ha inciso nella storia della Valle d'Aosta. Membro della dodicesima legislatura, della tredicesima legislatura, della quattordicesima legislatura e ora della sedicesima legislatura, ho calcolato 14 anni e mezzo di Assessorato a circa 8 mila euro mensili, per 12 mesi fa 1.392.000 più 6.500 per 60 mesi di questa legislatura, sono 392 mila euro, compresi i 644 mila euro del vitalizio assegnato dalla legge 33/1995, arriviamo a 2.428.000 euro, fatto a spanne, che rappresenta effettivamente quanto lei ha pesato sulla comunità valdostana, quindi sicuramente lei avrà i numeri, e parlo di numeri, per poter esprimerci queste persone. Il fatto è che è il metodo che non va bene e non posso accettarlo.

Dalle ore 19:21 riassume la Presidenza il presidente Bertin.

Bertin (Presidente) - Vi sono altri interventi? Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Due le considerazioni: la prima sicuramente per ringraziare il collega Marguerettaz per essersi preso carico della presentazione di questo professor Nunziata, che vi assicuro che è una scelta che non è opportuna, ma di più.

Le dinamiche che si innescano in certi momenti, in certi contesti sono delle dinamiche molto particolari, che diventano anche difficile da spiegare all'interno di un dibattito dove ci sono evidentemente delle posizioni, dei punti di vista diversi, ma la delicatezza di queste scelte è qualcosa che deve rispettare in primis anche la disponibilità che ci viene offerta per ricoprire determinati ruoli. All'interno di una Commissione paritetica che vede la possibilità di inserire tre persone con delle caratteristiche non sovrapponibili ma complementari penso sia un valore aggiunto per la nostra realtà in questo momento dove il tempo è estremamente ridotto per riuscire a definire i percorsi che sono stati avviati in questi ultimi mesi, in questo ultimo anno e che devono trovare la capacità di una propulsione che si può avere solo se si conoscono determinati meccanismi. Allora credo che ci sia una sorta di equilibrio all'interno della nostra componente paritetica nel momento in cui, come ben spiegato dal collega Marguerettaz, ci sono delle figure che sono complementari, una figura di raccordo tra le necessità e i bisogni dell'Amministrazione regionale e la presenza di un Consigliere che rafforza, grazie anche alla sua esperienza, le necessità e i sentiments sul territorio.

Dall'altra parte la competenza della professoressa Randazzo, che ha dimostrato, anche con la propria continuità di azione all'interno della Commissione paritetica, una conoscenza profonda, sia legislativa in generale che del nostro ordinamento in particolare che da sempre è un punto di riferimento per le attenzioni che bisogna porre all'interno del confronto in Commissione paritetica, ma non soltanto, e poi una figura che, in questo momento, deve, laddove possibile, cercare di agevolarci i percorsi delle norme che sono state costruite e sdoganate in questa prima fase dalla Paritetica ancora presieduta dal professor Marini.

Questo mi permette di fare un ringraziamento anche da parte mia, da parte del Governo regionale e anche personale per la disponibilità che il professore ha dimostrato e l'attenzione nei nostri confronti in questi mesi, con un'attenzione che molte volte si percepisce ancora più importante proprio perché nella considerazione comune si pensa che chi è fuori da questa Valle non abbia a cuore quelle che sono invece le sue vicissitudini. Non è stato così, l'ha dimostrato professionalmente, ancor prima che come membro della paritetica a favore della nostra Regione, sostenendo le ragioni anche in Cassazione, Corte costituzionale, per quanto riguarda alcuni passaggi molto importanti in difesa dell'Amministrazione regionale, lo ha fatto all'interno della Commissione paritetica dando ascolto alle nostre istanze, facendo da cuscinetto tra le esigenze statali e i desiderata dell'Amministrazione e della Valle d'Aosta. Per questo quindi un ringraziamento e un augurio anche da parte mia e da parte nostra di buon lavoro in questo nuovo suo importantissimo incarico che sancisce un po' il suo percorso professionale e la statura del suo operato.

Presidente - La parola al consigliere Marguerettaz per dichiarazione di voto.

Marguerettaz (UV) - Per dichiarazione di voto. Noi invitiamo a votare Nunziata, faccio lo spelling per evitare delle contestazioni, Nunziata Vincenzo, non Annunziata, Nunziata Vincenzo, sembra una cosa superflua, ma, sapendo come sono integerrimi gli scrutatori, vi invito a scrivere Nunziata.

Dopodiché mi consentirà, collega Lucianaz, siamo coscritti e lei ha fatto molto bene a descrivere il mio curriculum, lei sa che a ogni legislatura uno deve essere votato e lei sa quali sono i rischi quando uno si presenta perché è sottoposto a giudizio, quindi io immagino tutto il suo disappunto a vedere quando si è presentato da Consigliere uscente a essere il primo degli esclusi, però la fortuna l'ha portato a essere nuovamente eletto e ha fatto anche un ragionamento... e io le auguro di essere in futuro di nuovo eletto, quindi valuteranno il suo operato.

Voglio solo farle una piccola considerazione, perché io credo sia l'ora di finirla con tutta una serie di valutazioni populiste, non ha portato bene ai 5 Stelle, ma non credo che porterà bene anche lei, le voglio solo ricordare questo: in tutto questo che lei ha raccontato non ha raccontato quando siamo stati imputati per 140 milioni di euro per delle delibere che sono state approvate in questo Consiglio e in Giunta. Un piccolo particolare: quando io ho dato dello Schettino a qualcuno, vuol dire che quando ci si siede in quei banchi, ci si prende delle responsabilità da urlo, noi abbiamo dei rapporti, ci conosciamo, ma mi pare che lei non sia corso al mio capezzale per cinque anni dove abbiamo avuto tutti i conti correnti bloccati, con tutti i beni sequestrati. Io non ho sentito grande solidarietà né da parte sua, né da quelli che oggi fanno tutta una serie di considerazioni su quello che guadagnano i politici, guardano solo l'aspetto retributivo, ma non le competenze e i rischi. Allora, da un certo punto di vista, io le augurerei di doversi sedere ogni tanto in qualche luogo di responsabilità e prendere delle decisioni per decine di milioni; le assicuro che sarebbe meno ironico e avrebbe in qualche modo la mano molto, molto più sottile rispetto all'ironia che lei ha fatto. Se dovesse poi capitare di nuovo a qualcuno di avere... oggi di nuovo in Corte dei conti c'è stata un'udienza dove due Giunte regionali sono state messe in discussione per centinaia di migliaia di euro a testa, anche da parte dei banchi di coloro che erano con lei nella precedente legislatura, per 380 mila euro e le assicuro che non è un bel momento.

Presidente - Ci sono altri? La parola alla consigliera Minelli per dichiarazione di voto.

Minelli (PCP) - Per dichiarazione di voto. Io prima avevo detto che noi non avremmo votato, intendevo che non avremmo votato la persona indicata, la nostra sarà una scheda bianca.

Approfitto del fatto di avere la parola anche per un'ultima considerazione che riguarda un po' quello che ho appena sentito. Sicuramente occupare degli incarichi di responsabilità è oneroso in tanti sensi e credo che ne siamo tutti consapevoli, penso che non ci sia nessuno che qui non pensi almeno dentro di sé una cosa del genere. Le responsabilità sono sicuramente quando si prendono delle decisioni che riguardano delibere, progetti che valgono milioni di euro, con tutto quello che è il corollario degli annessi e connessi. Ci sono poi anche delle altre responsabilità altrettanto grandi che si prendono quando si fanno delle scelte che hanno un impatto sulla comunità, sul futuro della comunità. In questo senso, visto che, secondo il collega Marguerettaz, con la mia decisione io avrei in qualche modo ricoperto un ruolo alla Schettino, devo dire che nei suoi quindici anni di Assessore qualche decisione molto pesante, non magari dal punto di vista delle implicazioni finanziarie su di sé, ma per il futuro di questa Regione lei le ha prese, leggasi chiusura dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, leggasi blocco dell'elettrificazione alla ferrovia.

Presidente - Ci sono altri interventi? Altrimenti passiamo alla fase di voto. Se non ci sono obiezioni, facciamo distribuire le schede, altrimenti voto in cabina. Non vedo obiezioni, distribuiamo le schede. Le schede sono state distribuite, possiamo procedere. Chiedo al collega segretario Jordan di chiamare i Consiglieri per depositare le schede.

VOTO PER SCHEDE (AL BANCO)

Appello nominale

Scrutatori: i consiglieri Manfrin, Malacrinò e Marguerettaz

Chiamo gli scrutatori a procedere. Leggo i risultati dello scrutinio:

Consiglieri presenti e votanti: 35

Schede nulle: 9

Schede valide: 26

Schede bianche: 4

Hanno riportato voti;

- Nunziata Vincenzo: 21

- Milanesio Bruno: 1

Risulta eletto Nunziata Vincenzo.

Sono le ore 19:50, propongo all'Aula, se non vi sono obiezioni, di rinviare a domani l'inizio dell'esame del disegno di legge. Non vedo obiezioni, i lavori consiliari per la giornata di oggi si interrompono qui, buona serata, a domani mattina.

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La seduta termina alle ore 19:50.