Objet du Conseil n. 4527 du 13 mars 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4527/XVI - Interpellanza: "Comunicazione adeguata per l'accesso al "Percorso Tutela"".
Bertin (Presidente) - Punto n. 61. Consigliera Foudraz, a lei la parola.
Foudraz (LEGA VDA) - L'interpellanza in oggetto vuole portare nuovamente all'attenzione la problematica della mancanza di una corretta informazione nei riguardi dei Valdostani sulla tematica del percorso tutela. Entriamo un pochino più nello specifico per far comprendere meglio a coloro che ci ascoltano cosa significa parlare di questo percorso tutela e i diritti che l'utenza ha nei confronti dei servizi sanitari che vengono erogati o forse dovrei dire che dovrebbero essere erogati. Qualora un cittadino debba eseguire una prima visita specialistica o un primo esame diagnostico, ma non vede assegnata la prenotazione entro il tempo massimo corrispondente alla priorità clinica attribuita dal medico sulla prescrizione, che equivale a 30 giorni per la visita e a 60 giorni per gli esami diagnostici, può appunto avvalersi del percorso di tutela. Il percorso di tutela riconosce quindi al cittadino la possibilità di avvalersi di specialisti in libera professione intramuraria, chiamata anche intramoenia, si riferisce quindi alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un Ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell'Ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa, in questo caso pagando il solo ticket sanitario previsto, come se le prestazioni le ricevesse dal servizio sanitario regionale. Nel corso dell'ultimo Consiglio dello scorso mese di gennaio avevamo presentato una mozione, puntualmente non approvata, avente ad oggetto: "Impegno a comunicare agli utenti interessati la possibilità di rientrare nel procedimento previsto dal percorso tutela" e l'intento di quella mozione era proprio quello di fornire ai Valdostani le corrette informazioni qualora si ritrovassero nelle condizioni di non riuscire a ricevere la prestazione sanitaria entro le tempistiche previste. Siccome persiste una certa mancanza di informazioni nei confronti dell'utenza sulla possibilità di attivare questo percorso per accedere a visite e a prestazioni strumentali, secondo appunto le tempistiche previste dalla normativa, e che tutto questo sta generando molta confusione nella popolazione, in tanti chiedono come poter fruire di questa forma di tutela per vedere riconosciuto un loro diritto.
In realtà forse non è propriamente corretto dire che persiste una mancanza di informazione, diciamo più correttamente che a sommi capi l'informazione viene data ai cittadini sia attraverso comunicati stampa dell'Amministrazione regionale, sia sulle pagine del sito istituzionale dell'Azienda USL, perché all'interno delle comunicazioni si dice che, per conoscere quali visite specialistiche rientrino nei percorsi di tutela concordati con l'Azienda USL, è necessario o informarsi presso l'URP dell'USL o accedere alla pagina del sito Internet dell'Azienda USL della Valle d'Aosta alla voce "Tempi di attesa prime visite ed esami strumentali" a un certo indirizzo che è reperibile sia sul sito dell'Azienda sanitaria, ma anche sui comunicati stampa dell'Amministrazione regionale, dove appunto vengono fornite tutte le informazioni relative ai percorsi di tutela. Si legge inoltre che nella stessa pagina, qualora si rientri negli aventi diritto, è possibile scaricare il modulo per la richiesta della prestazione in regime di libera professione intramuraria. Si ribadisce l'importanza sempre che il diritto a ottenere il percorso di tutela è riconosciuto, appunto, solo nei casi di prime visite o di primi esami diagnosi strumentali, intendendo con quest'espressione una richiesta per un problema di salute per il quale il cittadino non si è ancora rivolto al servizio sanitario regionale. Il cittadino può verificare sulla prescrizione consegnata dal medico se la prestazione richiesta è stata considerata dal medico una prima visita o un primo accertamento diagnostico. Ma allora, se le informazioni ci sono, dov'è il problema? Il problema purtroppo è questo, il problema è che all'interno delle varie comunicazioni, sia quelle predisposte dall'Amministrazione regionale, che quelle appunto reperibili sul sito dell'Azienda USL, si rimanda a maggiori delucidazioni cliccando o accedendo al link e, per dirlo in italiano, a collegamenti che, di fatto, però non esistono, perché, quando si cerca di aprire la pagina che dovrebbe dare tutte le informazioni per fruire di questo servizio agli utenti, ci si ritrova una bella scritta: "Non trovato, la pagina non esiste". Ecco il senso della mozione che era stata presentata a gennaio e dell'iniziativa che si ripresenta nuovamente oggi.
Io sinceramente, Assessore, mi sarei aspettata che, a distanza di due mesi dalla presentazione di una mozione, peraltro non approvata, perché, a detta vostra, le comunicazioni ci sono, i cittadini sono informati, è tutto chiaro, tutto perfetto, siamo nell'era digitale, basta un click e ogni persona è in grado di conoscere a fondo i diritti, io sinceramente, dopo due mesi, perché ero già andata a controllare all'epoca, mi sarei aspettata un aggiornamento della pagina, però, a fronte di questo che le ho appena esposto, io le chiedo, Assessore, se era a conoscenza del fatto che comunque, a differenza di quello che ci aveva raccontato lei, in realtà il percorso tutela non esiste, almeno non esiste sul web, la gente non sa come fare e, qualora si sia reso conto che effettivamente è necessario attivare e dare le informazioni corrette ai cittadini affinché possano usufruire dei loro diritti, in che direzione intendiate andare.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Di fatto, rispetto a quanto da lei richiamato, non sto a ripetere la prima parte della risposta perché lei ha evidentemente rappresentato, dimostrando di conoscere i percorsi di tutela, tutto quanto è il discrimine di riferimento. Quello è importante e quindi di conseguenza va verificato perché io non più tardi di oggi, anche grazie all'interrogazione del suo collega di gruppo, il capogruppo Manfrin, sono andato sul sito a vedere e, di fatto, ho avuto accesso dal cellulare a tutto quanto quello che lei dice non avere accesso. Mi fa piacere, da un certo punto di vista, che evidentemente le informazioni ci sono perché lei le ha dettagliate in una maniera precisa e puntuale, per cui evidentemente le informazioni ci sono; per quanto invece riguarda quello che lei segnala, sicuramente ci prendiamo l'appunto di fare una verifica riascoltando la sua risposta, anche perché, cara collega Foudraz, c'è un motivo per il quale quella sezione del nuovo sito dell'USL è così precisa e puntuale anche in termini di informazione, ciò perché l'Assessorato si è mosso.
Infatti dall'entrata in vigore del decreto-legge 73/2024 - quello che oramai negli ultimi Consigli richiamiamo in continuazione, soltanto prima in risposta all'interpellanza del collega Marquis l'ho segnalato due volte che di fatto è entrato in vigore nel giugno del 2024 - e sino alla data del 19 febbraio 2025 sono pervenute all'Azienda USL in totale 2.635 richieste di inserimento nel percorso di tutela. Al momento i percorsi di tutela sono attivi sempre per queste benedette 69 tipologie di prestazioni che ho richiamato più volte e che sono andato anche a richiamare in occasione della risposta al collega Marquis. Va evidenziato inoltre che fino allo scorso anno, con il precedente sistema, il percorso di tutela era attivo solo per poche e selezionate prestazioni, una ventina circa, per cui non soltanto il sistema ha una sua pagina dedicata, ma è passato da 20 a 69 e l'emissione, tra l'altro, prima doveva scontare una prevenzione valutazione da parte dell'attivazione medica di presidio, quindi non era automatica come invece è ora. Se sono arrivate 2.635 richieste, di fatto avrà notato che il tempo che le ho dato non è neanche un'annualità, evidentemente avrà anche ragione lei, ma in minima parte - mi consenta - probabilmente e sicuramente è tutto da migliorare, ma evidentemente c'è stata anche la possibilità da parte di questi cittadini di poter accedere. Tra l'altro, sono tantissimi, 2.635 in neanche un anno, a maggior ragione per un nuovo sistema che prima invece era gestito al di fuori di un sistema online. Naturalmente quando poi finisce la risposta e la sua replica, nella quale non sarà soddisfatta, io le chiederò quello che mi ha detto poc'anzi, farò una verifica con l'Ufficio dell'USL rispetto al problema che lei ha segnalato. Le ripeto: quest'oggi funzionava e anche mentre parlava ho fatto un'altra verifica in tal senso e sono riuscito ad accedere.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - Grazie Assessore della risposta. Lei ha fatto una verifica giusto oggi e sia dal cellulare che dal PC riusciva a vedere tutte le informazioni. Bene, io l'ho fatta questa mattina prima di mezzogiorno, dopo che avevo costantemente tenuto sotto controllo il sito e le garantisco che è uscito sempre questo. Vero è che io forse ho un'età un po' più avanzata della sua, magari non sono così brava con gli strumenti tecnologici, comunque il punto è questo: probabilmente allora i comunicati stampa citano un indirizzo, un link che è errato, perché quello che si trova all'indirizzo è http://www.ausl.vda.it/timepage.ast?id=98@!=1. A questo indirizzo, che peraltro è citato sia dai comunicati stampa della Regione Autonoma Valle d'Aosta, sia sul sito dell'Azienda USL, esce la pagina "Non trovato", quindi magari cerchiamo di uniformare i collegamenti delle varie pagine, in modo che chi si rifà a un comunicato stampa non debba trovarsi una pagina vuota, ma possa avere tutte le risposte per attuare il percorso tutela. Ben vengano queste 2.635 richieste di percorso di tutela che sono state effettuate in meno di un anno, bisogna andare in quella direzione finché non si arriva più o meno a regime, perché la gente non può aspettare, parliamo della salute delle persone.
Grazie della risposta e cerchi di attivarsi affinché tutte le pagine e tutti i vari collegamenti funzionino.