Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3734 du 19 juin 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3734/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alla situazione degli impianti sportivi inutilizzati e ad eventuali ristrutturazioni o modificazioni di destinazione d'uso degli stessi".

Bertin (Presidente) - Punto n. 13. Risponde l'assessore Sapinet: ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Grazie collega che pone tre quesiti nel dettaglio. Il primo quesito: quale sia la situazione degli impianti sportivi inutilizzati presenti nei diversi Comuni della nostra Regione.

Si può tracciare un quadro a livello regionale, ma principalmente un quadro che si limita alle sole infrastrutture sportive riconosciute di interesse regionale, ai sensi della legge 16/2007; impianti che - grazie appunto alla citata norma - permettono un certo controllo ed un certo monitoraggio da parte dell'Amministrazione regionale, nello specifico dei due Assessorati con i quali i Comuni si interfacciano su quest'argomento (ovviamente la struttura che fa riferimento alle opere pubbliche e poi quella riferita allo sport del collega Grosjacques).

Sono quarantotto in totale le infrastrutture riconosciute di interesse regionale, cinque delle quali sono direttamente di proprietà regionale, mentre quarantatré sono di proprietà dei singoli Comuni.

Complessivamente una infrastruttura è stata dismessa: si fa riferimento al Palaghiaccio di Ayas, che è stato sostituito dal complesso Monterosa Terme; solo un'infrastruttura, il tiro sportivo di località Saumont, risulta inutilizzata, mentre altre sono in fase di realizzazione. Nello specifico, il centro regionale di tiro a volo di Châtillon, i vari itinerari ciclabili tra Sarre, Avise, Montjovet, Arnad e quello tra Bard e Pont-Saint-Martin, oltre alla questione aperta sul maneggio di Aosta; invece le altre restanti infrastrutture sono regolarmente funzionanti.

Considerazioni più generali sugli impianti sportivi di valenza locale, che quindi esulano dalla competenza della Regione sul loro utilizzo o meno, possono sicuramente essere effettuate analizzando poi i dati in collaborazione e sul monitoraggio del CONI.

Sul secondo quesito, se siano state ipotizzate potenziali ristrutturazioni o modificazioni di destinazione d'uso al fine di restituire le summenzionate strutture sportive alla fruizione pubblica, cito la legge regionale di sostegno all'impiantistica sportiva, sempre la 16/2007, che è rivolta esclusivamente a quelle infrastrutture - come dicevamo prima - che sono classificate di interesse regionale.

Su questi impianti la Regione provvede alla realizzazione diretta degli interventi o, in alternativa, al trasferimento di risorse in compartecipazione. É prevista inoltre l'erogazione di contributi agli Enti locali per le manutenzioni dei medesimi; la percentuale di aiuto non è citata in legge ma è ormai prassi consolidata l'erogazione del 50%, metà Regione, metà Comune.

Nel caso specifico, la sola struttura inutilizzata, che è il tiro sportivo di Aosta, è stata di fatto sostituita da un'altra, che è il campo regionale di tiro volo che è in fase di realizzazione a Châtillon, sul quale proprio la settimana scorsa, con il collega Grosjacques, abbiamo effettuato un sopralluogo; struttura che di fatto svolge un analogo ruolo e pertanto non richiede alcun intervento di ripristino.

Il terzo quesito del collega è, in caso affermativo, se sia stata prevista da parte dell'Amministrazione regionale un'azione di sostegno alle Amministrazioni locali rispetto ad eventuali progetti concernenti le strutture sportive locali.

La legge 16/2007 non prevede attualmente aiuti né contributi su impianti di valenza locale, tuttavia, per dare una dimensione degli stanziamenti che la Regione prevede a sostegno di questa legge - quindi, ripeto, per le sole infrastrutture riconosciute di interesse regionale -, si evidenzia come per l'anno 2024, quindi l'anno corrente, siano state assegnate a bilancio risorse per 9 milioni 785 mila euro, valore peraltro che è in linea con i recenti stanziamenti, perché abbiamo 10 milioni e 500 mila euro per il 2022 e 5 milioni e 500 mila euro per il 2023.

È opportuno poi evidenziare che buona parte di tale finanziamento deriva anche dall'adesione a specifici progetti statali, quindi legati ai fondi FSC, ai fondi FUNT, ai fondi del MASE o a fondi euro unitari come il FESR, con conseguente riduzione della compartecipazione in carico al bilancio regionale.

Vi è poi - e colgo l'occasione per ricordarla - una specifica procedura che fa divenire un'infrastruttura sportiva di interesse da locale ad interesse regionale, che appunto porta questo riconoscimento.

Questa procedura prevede l'analisi delle proposte da parte di un'apposita Commissione che si esprime considerando i vari parametri, undici nello specifico, che sono previsti, raggiungendo un punteggio minimo sopra il quale di fatto la Giunta prende atto e delibera in tal senso.

Presidente - Per la replica, consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta e per aver fatto un focus su questa tematica.

Ci sono Regioni che denotano magari una carenza di impianti sportivi e altre Regioni magari più virtuose, come quelle del centro nord.

Lei ha spiegato molto bene che ci sono delle infrastrutture di interesse regionale che godono di contributi nella misura del 50% e il problema riguarda però tutte le altre, che comunque rimangono a carico del Comune e non vengono più utilizzate.

C'è anche questa procedura, questo passaggio da locale a regionale di un'infrastruttura sportiva, credo che comunque debba essere magari sponsorizzata al meglio.

Quest'iniziativa riprende un'iniziativa già presentata dal nostro gruppo nel lontano 2021, allora era la collega Spelgatti a chiedere lumi su questa tematica, ed in risposta a quest'iniziativa l'Assessore, che era in carica all'epoca, evidenziava l'importanza di quest'argomento, dimostrandosi anche molto collaborativo, tant'è che l'anno dopo, nel 2022, sono stati stanziati - come lei ha ben ricordato - dei fondi, dei contributi per i lavori di manutenzione per quanto riguarda gli impianti sportivi di Morgex, il Comune di Courmayeur, per il Forum Sport di Courmayeur e per il Comune di Sarre per la manutenzione del campo sportivo.

Purtroppo oggi - come ho ben evidenziato nell'iniziativa - sono molti purtroppo i Comuni che hanno ancora strutture sportive inutilizzate da parecchi anni, e lei sa benissimo che se queste strutture non vengono utilizzate, e non subiscono una manutenzione di tipo ordinario, con il passare degli anni diventano vetuste e di poco interesse anche economico.

C'è una cosa positiva, grazie ad un decreto legislativo, che è il n. 38/2021, che dà la possibilità di mettere a bando queste strutture, quindi questo può rappresentare un indotto anche per tutte le società sportive e magari anche quelle gestite da privati.

È importante, a nostro avviso, creare anche quelle sinergie che vengono a mancare tra Enti locali e Regione, al fine di rendere appunto fruibili queste strutture sportive.

Facendo così, si può anche favorire l'imprenditoria privata.

Un altro aspetto che non va tralasciato, e che forse è quello più importante, è che fare lo sport è fondamentale, e lei sicuramente ne sa qualcosa.

Migliora la qualità della nostra vita, è di assoluta importanza per i nostri ragazzi.

Quello che torno a ribadire è che gli Enti locali non devono essere abbandonati e l'Amministrazione regionale dovrebbe contribuire in qualche maniera nel gestire al meglio questa problematica.