Objet du Conseil n. 3525 du 17 avril 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3525/XVI - Interrogazione: "Interpretazione della deliberazione di Giunta n. 1225/2023 in merito alla gratuità della vaccinazione anti-HPV".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. A questo punto all'ordine del giorno non è pervenuta la risposta scritta, pertanto, seguendo il regolamento, verrà trattato oralmente. Assessore Marzi per la risposta.
Marzi (SA) - La risposta alla domanda di riferimento era conoscere quale sia l'interpretazione autentica relativamente al punto 5 e 18 del deliberato della delibera di Giunta regionale 1225/2023 e il reale obiettivo politico.
Precisiamo innanzitutto che, indipendentemente dall'apparente discordanza formale contenuta nell'atto, l'Azienda USL garantisce a oggi la vaccinazione gratuita in modo esteso per le donne sino a 33 anni.
La materia, oggetto di disciplina della delibera 1225/2023, è molto complessa e articolata, come abbiamo già avuto modo di dire in aula, e, come tra l'altro questa sua iniziativa evidenzia, concordiamo quindi sull'opportunità di tornare sul testo per apportarvi maggiore chiarezza nella forma espositiva.
In particolare, il testo attuale necessita di un'integrazione espressa tra le diverse disposizioni contenute nei punti del dispositivo della medesima. In tal senso, con la collaborazione dell'Azienda USL abbiamo già avviato l'istruttoria di aggiornamento per chiarire, anche formalmente, la gratuità della vaccinazione, sia per chi vi aderisce in ritardo, sia per chi non rientra più nelle fasce di età per cui è prevista la chiamata al vaccino.
Oltre a tale integrazione, con l'aggiornamento si recepiranno ulteriori novità che stanno per essere definite a livello nazionale nell'ambito di questo tipo di attività.
La delibera 1225/2023 recepisce infatti il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-25 e approva il Piano regionale di prevenzione vaccinale 2023-25.
L'applicazione della delibera da parte dell'Azienda USL garantisce la vaccinazione gratuita anti papilloma virus nei seguenti casi:
1) assistiti cosiddetti "in coorte", ovverosia nella fascia di età ordinaria per la vaccinazione prevista dal calendario vaccinale nazionale: le femmine a partire dall'11esimo anno di età, i maschi a partire dal 12esimo anno d'età e sino al 14esimo anno di età incluso. Su tali coorti sono programmati inoltre dei richiami da parte dell'Azienda USL e sono ammessi alle vaccinazioni gratuite anche gli eventuali soggetti che ne fanno richiesta in ritardo;
2) recupero delle femmine nate a far data dal 1991 che non hanno ricevuto sinora la vaccinazione;
3) campagna di chiamata attiva programmata dall'Azienda USL per il recupero di non vaccinati nelle coorti ordinarie;
4) su richiesta, e con prescrizione del medico curante o dello specialista, nei seguenti casi: categoria rischio - soggetti affetti da HIV e donne con lesioni cervicali di stadio C2 e C2 plus e altri comportamenti a rischio -; soggetti di sesso maschile sino al 25esimo anno di età che non abbiano aderito o completato il ciclo vaccinale secondo il calendario vigente. Con riferimento all'ultima casistica, attualmente l'Azienda USL sta offrendo una chiamata attiva, sia per il recupero di coloro che non hanno aderito alla vaccinazione anti HPV sia per i ritardatari che non hanno effettuato il richiamo con riferimento alle coorti dei nati dal 1999 al 2005 per le femmine e nel 2005 per i maschi.
È utile evidenziare l'allegato 1 della citata delibera che, rispetto al rafforzamento della prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV, quindi per il papilloma virus, prevede di:
1) rilanciare e rafforzare la campagna nazionale di vaccinazione contro l'HPV, prevedendo il coinvolgimento attivo sul territorio, in particolare dei pediatri di libera scelta, dei medici di medicina generale e dei consultori familiari, degli specialisti, in primis ovviamente pediatri, ginecologi e oncologi, delle società scientifiche e della società civile;
2) favorire la vaccinazione attraverso: l'ampliamento dell'accesso ai servizi vaccinali, l'organizzazione di giornate dedicate, le attività di rilancio, l'estensione dell'offerta attiva e gratuita del vaccino alle corti almeno fino all'età d'inizio dello screening del tumore per il cancro della cervice uterina, la gratuità del vaccino per i maschi almeno fino ai 18 anni di età compresi e il mantenimento della gratuità nel tempo per le coorti beneficiarie, l'adozione di strumenti e tecnologia informatiche e flessibili per supportare la chiamata attiva e la gestione della prenotazione per ridurre la probabilità di non presentazione.
Per questo motivo, sperando e scusandoci di non aver inviato la risposta per iscritto nei tempi dovuti, vista l'attenzione da lei portata a quest'iniziativa e visto il fatto che siamo perfettamente consapevoli che la delibera di riferimento va migliorata sia nella sostanza che nella forma, ringraziamo.
Presidente - Consigliere Restano per la replica.
Restano (GM) - Parto dalle piscine per commentare la sua risposta: un anno fa Forza Italia presentò una mozione sulle piscine, riguardava l'accordo Stato-Regioni, e lei rispose: "Siamo in attesa delle modifiche, provvederemo".
Dopo un anno l'accordo Stato-Regioni è stato fatto ma qua di modifiche non ne abbiamo ancora viste, e allora capirà, Assessore, per venire all'argomento che trattiamo oggi, perché sono preoccupato, perché lei mi ha detto due cose: ovviamente nella forma va modificata la delibera però, visto che ci sono altre importanti modifiche da apportare a questa delibera - e sono d'accordo con lei su questo punto perché si parla d'immunizzazione, non più di vaccinazione, quindi sono importantissime modifiche - aspettiamo e modificheremo tutti insieme, se ho capito bene il senso della risposta, tanto la USL garantisce di fare le cose ugualmente, ma le fa in contrasto con il dettato di una delibera da lei votata, e questo per me è preoccupante, di questi tempi.
Il mio invito quindi è di modificarla subito per quanto riguarda il punto 18, perché reca confusione per due motivi: 1) per regolarizzare la situazione, anche dal punto di vista formale 2) perché, se si ricorda bene, nella lettera che feci al Presidente del Consiglio, parlavo di un obiettivo politico, che è quello di poter affermare e promuovere che la Valle d'Aosta è all'avanguardia per quanto riguarda l'ambizioso traguardo di regione HPV free.
Questo nel convenire e nel complimentarmi ancora, come feci la volta scorsa con l'Azienda sanitaria locale per la campagna che sta facendo riguardo a delle vaccinazioni e anche di questa vaccinazione, però l'auspicio è di fare un passo in più e di andare verso una regione HPV free, e di correggere errori formali che a volte ci portano di fronte a spiacevoli inconvenienti.
Poi, guardi, si possono anche recuperare le donne oltre i 33 anni, perché sono ancora in età fertile, quindi sono sempre a rischio, possiamo andare fino ai 50 anni, e non sarebbe male farlo e poterlo pubblicizzare, se si vuole veramente essere al passo con i tempi e, per una volta, far vedere che noi siamo diversi dagli altri, siamo più avanti e arriviamo prima degli altri.
Questo è fare politica e guardare avanti.