Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2796 du 28 septembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2796/XVI - Interpellanza: "Effetti della sentenza di annullamento della nomina del Direttore dell'ARER da parte del Giudice del lavoro".

Bertin (Presidente) - Punto n. 54. Per illustrare l'interpellanza, ha chiesto la parola il consigliere Baccega ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Prima l'assessore delle magagne dell'ARER era il collega Barmasse, adesso vi siete divisi la delega in due assessori: Sapinet e Marzi. Adesso parlerò con l'assessore Marzi.

Quest'interpellanza nasce in un caldo pomeriggio estivo, Assessore, dove leggendo i pochi atti che si producevano a ferragosto, sono rimasto sorpreso dall'ennesimo scivolone del Consiglio di amministrazione dell'ARER, che ha votato all'unanimità una delibera che nominava il direttore ARER, non dico nome e cognome, per un periodo di 75 giorni. Strano, perché in realtà era già stato nominato anni prima, attribuendogli il trattamento stipendiale omnicomprensivo identico a quello goduto sino al 4 agosto 2023 e con la sottolineatura, udite bene, che la deliberazione non era soggetta al controllo della Giunta regionale. È previsto dalla legge, ma potevano non scriverlo, non sottolinearlo. Tutto questo a seguito dell'annullamento della nomina a Direttore dell'ARER da parte del Tribunale ordinario di Aosta di cui parlerò più avanti. Sapendo che il Direttore, nominato nel 2021, che avevo incontrato nella sede dell'ARER circa tre mesi fa... e mi pare sia stato anche contrariato per la mia visita, ovviamente concordata e previo appuntamento... mi sono inevitabilmente incuriosito. La delibera, tra le altre cose, ha il difetto di non aver provveduto, da parte del Consiglio di amministrazione, a garantire la legittimità degli atti firmati dal Direttore nel suo percorso di nomina fino alla sentenza di annullamento e verificherei che quegli atti possano essere atti tuttora efficaci, quindi una vicenda curiosa che mi ha inevitabilmente obbligato a richiedere tutti gli atti di questo strano passaggio e dove quello che mi ha stupito, ma anche troppo, che tutto sia sfuggito ai due Assessorati che si occupano di ARER. Due Assessorati competenti perché, in realtà, non si capisce bene chi ha il controllo, come avviene questo controllo, che dovrebbe essere estremamente significativo visto il peso che quell'azienda ha dal punto di vista delle risorse finanziarie messe in campo sul PNRR e quasi sottoposto a un controllo analogo cui è sottoposta ogni partecipata. Proprio circa questo mancato controllo mi preme sottolineare l'assenza totale della Regione, nel verificare le tante problematiche che fin dall'inizio della legislatura quest'azienda ha creato.

La legge dice che non era soggetta a controllo ma le informazioni di questa portata venivano inevitabilmente comunicate all'Assessore immediatamente, quanto meno all'Assessorato, non all'Assessore, quindi dopo aver conosciuto la vicenda, ho dovuto richiedere tutta la documentazione sul fatto. La delibera del Consiglio di amministrazione dell'ARER n. 27 del 16 aprile 2021 individua i nominativi in possesso dei requisiti dove il CdA stila un elenco degli idonei in ordine alfabetico. Si evidenzia che al direttore uscente, il dottor... che non cito per nome e cognome ma sapete tutti benissimo chi era... pur sapendo che questo aveva già deciso e già comunicato che sarebbe andato a ricoprire l'incarico di Segretario generale nel Comune di Aosta, viene chiesto di rinunciare all'incarico da Direttore. Visti i curricula, il Consiglio di amministrazione ha deciso di nominare quel Direttore generale in quanto in possesso delle professionalità più idonee alle funzioni di Direttore dell'ARER. Un'aggiudicazione fatta senza criteri, senza attribuzione di punteggi e invito davvero tutti a verificare i curricula di tutti gli altri candidati perché c'è da sorridere. Ecco che uno dei candidati, indicato nella lista degli idonei, ricorre dopo una sfinente richiesta degli atti del concorso e del CdA consegnati prima in modo incompleto e con lentezza e dopo sollecitazioni dello studio legale del ricorrente. Viene inoltrato ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), che giudica il difetto giurisdizionale in favore del Giudice ordinario e ordina che la sentenza sia eseguita dall'Autorità amministrativa. Che cosa succede? Il ricorso si trasferisce al Tribunale di Aosta, al Giudice del Lavoro, che alla fine del percorso giudiziario emette la sentenza annullando la nomina del Direttore dell'ARER di cui alla delibera del CdA del 16 aprile 2021. Con stupore il Consiglio di amministrazione decide, a seguito della sentenza, di confermare per settantacinque giorni l'incarico di Direttore dell'ARER, non considerando la sentenza del Tribunale di Aosta.

Per quello noi chiediamo al Governo regionale per quale motivo la Regione, nell'esercizio dei poteri di vigilanza sulla gestione dell'azienda dell'ARER, è intervenuta soltanto il 10 agosto - lo so che non ne sapeva nulla, l'ha saputo soltanto quando l'ho saputo anch'io -; se ritiene legittima e corretta la scelta del Consiglio di amministrazione dell'ARER che proroga di settantacinque giorni l'incarico del Direttore come indicato nella delibera n. 59 del 7 agosto 2023 nonostante la sentenza di annullamento della nomina del Direttore da parte del Giudice del Tribunale di Aosta; quali iniziative o indirizzi sono stati impartiti al Consiglio di amministrazione dell'ARER a seguito di questa vicenda così contorta; se si ritiene che le determinazioni direttoriali, le chiamano così, risultino tuttora efficaci e chi pagherà tutte queste spese di difesa dell'ARER e del ricorrente che sono state scritte in sentenza. Sono curioso di ascoltare le risposte.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Soprattutto su quest'iniziativa credo sia assolutamente necessario seguire con attenzione quello che proverò a leggere perché tra le date, gli atti, le articolazioni, cosa si può fare e cosa non si può fare si rischia poi di perdersi, naturalmente parlo soprattutto per me stesso. L'atto del Consiglio di amministrazione dell'ARER non è sottoposto al controllo della Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 14 della legge regionale 30/1999, come peraltro anche evidenziato nel dispositivo della medesima deliberazione di reincarico e come, tra l'altro, da lei richiamato; di conseguenza, ARER non ha trasmesso l'atto alla struttura competente in materia di ERP.

Il Dipartimento politiche sociali però ha preso conoscenza (come lei in un pomeriggio di agosto) della deliberazione del Consiglio di amministrazione di ARER una volta pubblicata nella sezione "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale dell'Azienda stessa. Ha quindi subito provveduto, giovedì 10 agosto 2023, a richiedere delucidazioni in merito al Presidente del Consiglio di amministrazione dell'ARER, considerato che l'Amministrazione regionale mai era stata informata dell'esistenza di un contenzioso relativo alla nomina del Direttore. Il Dipartimento ha invitato il Direttore stesso a voler indicare le ragioni per le quali il Consiglio di amministrazione ha ritenuto di poter riconferire lo stesso incarico, seppur temporaneamente, al medesimo soggetto la cui nomina è stata annullata. L'intendimento della richiesta è stato volto ad accertare il corretto funzionamento della gestione aziendale e/o dei suoi organismi. Tale richiesta infatti non è stata formulata nell'esercizio del potere di controllo sugli atti che non si esplica come richiamato nella delibera di incarico del Direttore.

La legge regionale 30/1999, istitutiva dell'ARER, all'articolo 14 stabilisce quali sono gli atti sottoposti al controllo della Giunta regionale che devono essere trasmessi dall'Azienda alla Struttura regionale competente in maniera di edilizia residenziale entro dieci giorni dalla loro adozione. Tra i vari atti sottoposti a controllo non rientrano infatti gli atti di incarico del Direttore generale, afferendo gli stessi all'autonomia del Consiglio di amministrazione dell'Ente. La richiesta però è stata formulata ai sensi dell'articolo 16 della legge regionale 30/1999 che stabilisce che la vigilanza sull'Azienda spetta all'Assessorato competente, che può disporre la richiesta di informazioni, ispezioni e verifiche presso l'Azienda stessa; per cui in una qualche maniera, se anche non avremmo dovuto chiedere - ai sensi del 14 -, proprio per un'azione di buon senso generale rispetto a un controllo da esplicare, ci siamo comunque mossi ai sensi dell'articolo 16.

La sentenza del Giudice del lavoro di Aosta di annullamento della nomina del Direttore dell'ARER è datata giovedì 3 agosto 2023. Successivamente il Consiglio di amministrazione dell'ARER, come da lei richiamato, nella seduta di lunedì 7 agosto 2023 ha deliberato di nominare nuovamente - non quindi di prorogare la nomina annullata come risulta scritto nel testo dell'interpellanza - lo stesso Direttore dell'ARER per settantacinque giorni, ovvero sessanta giorni necessari per il deposito delle motivazioni della sentenza di annullamento più quindici per la disamina delle stesse e per le determinazioni conseguenti. La delibera ARER cita: "Tenuto conto che nelle more del deposito della motivazione dello scrutinio della medesima, in punto di adempimento e/o anche di eventuale gravame, l'azienda per i notevoli incombenti ordinari e straordinari che le competono non possa proficuamente operare in assenza della figura del Direttore essendo la relativa funzione fondamentale e che la stessa possa essere garantita medio tempore da una nomina a termine che, anche in ottica di continuità e di conoscenza diretta dei dossier pendenti e della corrente operatività aziendale, è opportuno identificare nel Direttore attuale con una retribuzione identica a quella sino al momento corrisposta e calcolata con la formula del pro-rata". Con nota in data del 14 agosto 2023 il Presidente del Consiglio di amministrazione ARER ha riscontrato la richiesta del Coordinatore del Dipartimento politiche sociali. In tale nota il Presidente ARER ha indicato le seguenti ragioni sottese al reincarico a seguito della sentenza di annullamento della deliberazione di nomina del 16 aprile 2021: "Come è stato indicato nella deliberazione adottata in data 7 agosto 2023, in regime di urgenza, quest'azienda non può in alcun modo trovarsi priva delle funzioni direttoriali anche in ragione degli ingenti e plurimi indirizzi che l'azienda stessa sta sviluppando e che, in modo particolare, hanno visto incrementare in modo esponenziale l'attività aziendale proprio a partire dai mesi di insediamento del Direttore ora rinominato. La scelta di conferire nuovo incarico temporaneo allo stesso Direttore vede la piena condivisione da parte del Consiglio di amministrazione, che è conscio dei plurimi e complessi fascicoli che questi sta gestendo da oltre due anni con i risultati che sono stati oggetto di più che positiva valutazione già due volte alle dovute scadenze annuali". La scelta fiduciaria del 21 è stata quindi pienamente confermata e sostenuta in tale sede transitoria. Il Dipartimento politiche sociali, tenuto conto che la nomina del Direttore rientra nell'autonomia del Consiglio di amministrazione, preso atto di quanto comunicato dal Presidente stesso del Consiglio di amministrazione, ha richiesto comunque, con nota protocollo 28987 del 16 agosto 2023, di essere tenuto informato sugli sviluppi della vicenda, in particolare sul deposito delle motivazioni della sentenza di annullamento.

Riguardo al secondo quesito posto: "se ritenere legittima la deliberazione del Consiglio di amministrazione", non conoscendo le motivazioni della sentenza di annullamento ad oggi ancora non depositate, non è possibile pronunciarsi. Ciò che pare evidente è che la nomina del Direttore rientra tra le competenze del Consiglio di amministrazione, che si assume la responsabilità delle proprie scelte. Nel caso di specie, come evidenziato nel testo della deliberazione del 7 agosto 2023, il Consiglio di amministrazione ha motivato la propria scelta di rinominare, seppure temporaneamente, il Direttore attuale: di conseguenza si desume che l'atto sia legittimo.

Riguardo all'ultimo quesito, essendo la deliberazione di reincarico al Direttore dell'Azienda regionale pienamente efficace, le determinazioni direttoriali sono conseguentemente da considerarsi efficaci a loro volta.

Per quanto concerne le spese di giudizio, la sentenza del Giudice del lavoro ha condannato l'ARER, soccombente del giudizio, alla rifusione delle spese processuali sostenute dal ricorrente. Ad oggi le stesse sono poste a carico del bilancio ARER così come le spese per la difesa dell'azienda.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Io sono abbastanza stranito dalla sua risposta, Assessore, perché la gravità di un fatto di questo tipo, in un'azienda così apicale in questa fase della Regione Autonoma Valle d'Aosta, doveva richiedere tutta l'attenzione del caso e mi appello alle sue considerazioni, il buon senso generale; lei ha detto: "Vediamo e valutiamo il buon senso generale". Il buon senso generale fa sì che in presenza di una sentenza che annulla la nomina del Direttore ARER di cui alla delibera 16 aprile 2021, sarebbe stato buon senso dire: "Okay, la annulla, nominiamo un Vicedirettore, nominiamo un facente funzione per mandare avanti le procedure in attesa della sentenza definitiva e delle motivazioni", che arriveranno probabilmente il 4 ottobre.

Glielo ho detto io che non era soggetto a controllo che era previsto... ma questi controlli vanno fatti, questo livello di controlli deve essere fatto e mi stupisco che i colleghi di Giunta, alcuni dei quali conosco molto bene, non siano attenti a una cosa di questo tipo, perché qua ci si fa male. L'altro giorno abbiamo votato una modifica statutaria che attribuisce al Direttore i poteri di firma su tutti e su tutto, ma era opportuno anche quello? Era di buon senso quello? Voi dite che questa cosa è legittima, questa potrebbe anche essere legittima, lo leggeremo, ma è sicuramente inopportuna. Se io fossi stato nelle condizioni, avrei immediatamente chiesto una valutazione più attenta da parte del Consiglio di amministrazione nel fare una nomina di questo tipo e, se fossi stato Direttore dell'ARER, probabilmente avrei firmato anche le dimissioni o una sospensione.