Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2744 du 27 septembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2744/XVI - Relazione annuale sull'attuazione del Titolo II "Principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione" della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30, relativa all'anno 2022.

Bertin (Presidente) - Punto n. 6. Su questo punto ci sono interventi? Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Ho appreso con piacere l'iscrizione di questo punto all'ordine del giorno, che era, tra l'altro, anche stato oggetto, se non erro, di una mia richiesta di delucidazioni nel penultimo Consiglio prima della pausa. Con una lettera datata 28 giugno 2023 chiedevo per l'appunto al Presidente del Consiglio di avere copia delle relazioni sull'attività condotta in tema di controllo strategico e controllo di gestione che eventualmente fossero state trasmesse all'attenzione del Consiglio regionale. Chiedevo questo perché l'articolo 78 della legge 30/2009 - articolo facente parte del Titolo II "Principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione"- prevede che il Presidente della Regione presenti al Consiglio regionale una relazione annuale sull'attuazione di questo titolo.

Andando a vedere - e ringrazio per questo il supporto che gli uffici del Consiglio mi hanno dato - le rendicontazioni nel tempo, l'ultima che abbiamo ritrovato riguarda il 20 giugno 2017, allorquando appunto fu presentata la relazione annuale all'epoca relativa all'anno 2016. Ci è stata trasmessa la relazione relativa all'anno 2022, perché giustamente è un anno per l'altro e su questa mi permetto di fare soltanto alcune considerazioni, nel senso che effettivamente l'articolo 78 che ho citato prima parla esclusivamente di due elementi importanti di controllo. Faccio un inciso: è ovvio che il controllo non è mai qualcosa di piacevole per chi viene controllato, però spesso e volentieri, soprattutto nelle organizzazioni complesse come quella della Regione Autonoma, dovrebbe essere almeno prima di tutto visto come una forma anche di presidio al rischio e presidio anche a quelli che possono essere gli errori. Come anche dicono le Istituzioni che si occupano di controllo, in particolare, per quello che ci riguarda, la Corte dei conti, il corretto funzionamento dei controlli interni rappresenta un indispensabile supporto per le scelte decisionali e programmatiche, perché ovviamente c'è un tempo per programmare, c'è un tempo per eseguire e c'è un tempo appunto per controllare se quello che è stato programmato è stato rispettato nell'esecuzione e se quello che è stato eseguito è stato fatto in maniera puntuale.

Non voglio dilungarmi sul punto perché è qualcosa di estremamente tecnico, ma ci tengo a fare questo tipo di considerazione: questa relazione è una quota parte di un'altra relazione un po' più complessa prevista da una legge nazionale che il Presidente è tenuto annualmente a trasmettere all'attenzione della Corte dei Conti. La prima sezione del questionario suggerito dalla Corte è quella che può essere definito il "campo di gioco", il perimetro, che riguarda non soltanto il controllo strategico di gestione bensì anche la regolarità amministrativa e contabile, la valutazione del personaggio con incarico dirigenziale e va detto che effettivamente c'è, seppur sintetica, una parte che riguarda la parte delle performance per la relazione 2022 sia l'ultima che era disponibile, sulla qualità dei servizi, sulla qualità della legislazione e l'impatto della regolamentazione. Dico questo perché molto probabilmente la legge del 2009 aveva una sua validità, se vogliamo dire, nel 2009 e forse qualcosa oggi deve essere cambiato, anche perché abbiamo una situazione un po' più complessa. Citiamo il grande pozzo di San Patrizio della nostra epoca, che è il PNRR: ovviamente nel 2009 una cosa di questo genere non c'era, quindi determinati presidi di controllo non erano previsti.

Io penso che si debba fare una valutazione magari più ampia e che può anche essere gestita nell'ambito della revisione dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale; in parte ne abbiamo già parlato e vorrei ribadire che a questo proposito forse è il caso di fare nuovamente una duplice riflessione: da una parte sulla struttura che non ha avuto il tempo di concretizzarsi, di strutturarsi e di dimostrare la sua validità, cioè la struttura di audit interno, che non è da confondere con il Collegio dei revisori, che, tra l'altro, è stato giustamente citato dal Presidente nella presentazione del bilancio consolidato, che fa un certo tipo di controllo. L'audit interno a livello di Amministrazione regionale potrebbe essere non soltanto visto come un presidio al rischio delle procedure e i servizi che vengono erogati, ma soprattutto una prevenzione e un utilizzo funzionale anche a efficientare le procedure dell'Amministrazione, che non sono una cosa noiosa e burocratica, perché poi sono un costo per il cittadino e quindi, in fin dei conti, è giusto tenerne conto.

La seconda riflessione che, secondo me, andrebbe fatta è quella citata nella terza sezione della più complessa relazione sul sistema dei controlli interni che riguarda la valutazione e soprattutto il monitoraggio nel continuo delle società partecipate. Su questo si sa già che ho un'opinione diversa da quella che poi è stata la concretizzazione nella nuova struttura e articolazione dell'Amministrazione regionale e del Governo regionale. Lo voglio ribadire: abbiamo un sistema di partecipate estremamente complesso e complicato che deve essere ben governato e deve soprattutto mettere in condizioni il socio, che può essere come in alcuni casi socio unico, oppure il socio partecipante di poter prendere le giuste decisioni e soprattutto monitorare nel tempo la vita di queste società, che, ripeto, per una realtà come la nostra rappresentano sicuramente un'importante parte dell'attività non soltanto economica ma anche istituzionale o anche in house della Regione. Queste società ovviamente hanno poi la necessità di essere sempre al passo con i tempi e soprattutto devono mettere in condizioni chi è l'amministratore e chi ne è la dirigenza di poter agire in maniera efficace, efficiente e anche economica, perché alla fine, come il bilancio consolidato ci dimostra, fanno parte di un unico grande gruppo di cui l'azionista principale è la Regione Autonoma Valle d'Aosta.

Mi auguro che, al di là - mi si passi il termine - della forma, del rispetto di questo comma dell'articolo 78, si possa fare una riflessione più ampia che possa finalmente portare beneficio soprattutto degli uffici e dei soggetti decisori, dei presidi a rischio che non devono essere visti come mera esecuzione di obblighi normativi ma come strutture che possono dare la possibilità di cambiare una macchina, che purtroppo sappiamo ha la sua età, le sue complicazioni e i suoi costi.

Presidente - Altri sulla discussione del punto? Non vedo altre richieste. Il Presidente della Regione si prenota per rispondere.

Testolin (UV) - Solo per rispondere brevemente alle considerazioni del collega Aggravi, che, per la maggior parte, sono assolutamente condivise ma ci tengo a intervenire perché alcune trovano corrispondenza con le riflessioni, che, al di là del compitino che viene imposto dalla normativa vigente, hanno caratterizzato il confronto anche con gli uffici in questa fase di analisi e di disamina.

Al netto di considerazioni sul PNRR, che penso che sia già oltremodo controllato, verificato e, per certi versi, credo che la sommatoria dei controlli rallenti persino lo sviluppo di un'attività corretta e nei tempi prescritti dalla normativa stessa, penso invece che sull'aspetto dei controlli interni, soprattutto interni all'Amministrazione regionale, ci siano degli spazi di miglioramento che sono stati valutati e che verranno analizzati e tradotti anche in qualcosa a beneficio e a garanzia di chi lavora e di come si lavora nel prossimo futuro con valutazioni, anche da un punto di vista tecnico, per capire dove queste modifiche possano essere introdotte. Quindi approfittando anche del percorso amministrativo che stiamo gestendo in questo momento, sicuramente l'aspetto dei controlli interni e dei controlli gestionali sarà attenzionato.

Penso invece che, rispetto alle attività svolte dalle società partecipate per la loro struttura molte volte anche di società per azioni, abbiano al loro interno delle situazioni di verifica e di controllo che sono stabilite con norme molto più puntuali e, anche da un punto di vista aziendale, molto più radicate. Radicate in quel tipo di attività rispetto a quella amministrativa della Regione, che invece, nel tempo si è più fossilizzata sull'aspetto meramente applicativo di alcune normative, che però non danno contezza completa e una visione anche prospettica e un sostegno e un aiuto al percorso che vogliamo portare avanti. Solo per dare contezza che questo tipo di riflessione è stata fatta ed è assolutamente condivisibile.

Presidente - Se non vi sono altri interventi, prendiamo atto della relazione e passiamo al punto successivo dell'ordine del giorno.