Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2699 du 25 juillet 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2699/XVI - Interpellanza: "Problematiche connesse al cambio di gestione del servizio di prima accoglienza per donne maltrattate denominato "Arcolaio"".

Bertin (Presidente) - Punto n. 64. Si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Da molti anni, se non sbaglio dal 2010, in Valle d'Aosta è attivo il servizio "Arcolaio", vale a dire il servizio di prima accoglienza per le donne maltrattate.

Alla fine dello scorso anno 2022 è stato pubblicato il bando per il rinnovo della gestione di tale servizio, che era in scadenza; il servizio è stato poi aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese La Sorgente e l'Esprit à l'Envers, cioè alle due cooperative, con una decorrenza a partire dal primo giugno 2023 per una durata di tre anni, eventualmente rinnovabili per ulteriori dodici mesi. C'è quindi stato un cambio di gestione rispetto al periodo antecedente, con il subentro dei nuovi affidatari.

Le utenti sono state trasferite dalla struttura dove erano precedentemente sistemate, dove c'era il servizio, ad un edificio situato in un'altra località, con delle maggiori difficoltà di accesso ai vari servizi di cui queste donne necessitano. Il trasloco è avvenuto nei giorni del ponte festivo del 2 giugno scorso, anche in modo piuttosto trafelato e complicato.

Ci sono giunte, ormai più di un mese fa, varie lamentele e segnalazioni circa carenze di gestione del servizio e di adeguatezza della nuova sistemazione, anche dal punto di vista igienico. Ci è stato evidenziato - però non sappiamo se corrisponda al vero - un intervento delle Forze dell'ordine sollecitato dalle ospiti.

Ci risulta poi che la struttura attuale, in cui appunto si è traslocato al mese di giugno, sia una struttura provvisoria, in quanto quella indicata dai nuovi gestori nella loro offerta (cioè quando hanno partecipato al bando) non era pronta al momento del trasferimento e questo è già di per sé un elemento di perplessità. Se vinco una gara e mi aggiudico la gestione di un servizio, lo devo svolgere secondo quanto ho dichiarato e non è che possa cambiare in corso alcuni aspetti e alcuni elementi. Sappiamo che è in atto un ricorso al Consiglio di Stato da parte del gestore precedente che ha perso l'appalto, ricorso di cui si attendono gli esiti, e sappiamo anche che il Consiglio di Stato ha già dato un parere negativo alla richiesta di sospensiva dell'aggiudicazione del servizio.

Riteniamo comunque che la Regione, a differenza dell'Ente statale, del Consiglio di Stato, fosse a conoscenza dei tempi stretti per il passaggio di consegne, e anche della indisponibilità di quella struttura indicata dagli aggiudicatari, tanto da richiedere una soluzione provvisoria che è poco funzionale e con le carenze che sono state evidenziate. A noi sembra illogico che si facciano spostare queste persone come dei pacchi in attesa di una sistemazione definitiva, anche nel momento in cui c'è un ricorso che non sappiamo a chi potrebbe dare ragione.

Quindi ci chiediamo perché non si sia scelto di aspettare, di fare una proroga in attesa di avere una situazione più definita.

Quello che chiediamo è di avere chiarimenti rispetto alla situazione che abbiamo descritto, avere delle delucidazioni su quello che si è verificato, conoscere quali azioni sono state intraprese per verificare che il servizio sia fornito nei termini corretti e rispettosi di quei criteri che erano stati stabiliti precedentemente dal bando di gara.

Infine, cercare di capire, se è possibile, le ragioni per cui l'Amministrazione regionale, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, non abbia previsto una proroga del servizio "Arcolaio" ai precedenti gestori, al fine di garantire un'adeguata e stabile sistemazione delle ospiti, evitando degli spostamenti plurimi da una gestione e da una struttura all'altra. Sappiamo che è prassi, quando si è in una situazione di questo tipo, con ricorsi in atto, prevedere delle proroghe, come è già stato fatto per altre questioni, per altre situazioni; quindi vorremmo capire come mai non si è deciso di farlo in questa situazione.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Il nuovo servizio, come da lei richiamato, è stato avviato il primo giugno scorso, con cambio di gestione rispetto all'appalto precedente. Il servizio viene svolto in una struttura individuata dal raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario, come previsto dal capitolato speciale d'appalto e dal disciplinare di gara.

La sede di tale struttura ha carattere temporaneo sino al prossimo 30 settembre, termine entro cui l'appaltatore deve trasferire il servizio nella sede definitiva.

La struttura regionale competente ha verificato la corrispondenza della sede individuata dall'appaltatore ai requisiti indicati appunto nel capitolato speciale d'appalto, attraverso la relativa documentazione e l'effettuazione di sopralluoghi in loco.

L'appaltatore ha inoltre effettuato alcuni interventi di manutenzione e miglioramento richiesti dall'Amministrazione.

Il primo giugno, una persona ospite del servizio si è rivolta ai Carabinieri, Sezione Radiomobile di Aosta, che giunti sul posto, hanno raccolto le lamentele, redatto apposito verbale e trasmesso all'Amministrazione per le opportune valutazioni e per gli eventuali aggiornamenti del caso. Il giorno successivo, il 2 giugno, la stessa persona ha chiesto l'intervento della Polizia che non ha trasmesso alcun verbale.

A seguito della ricezione del verbale dei Carabinieri, le strutture regionali competenti hanno richiesto all'appaltatore di relazionare in merito e di provvedere ad una serie di adempimenti. L'appaltatore ha puntualmente relazionato in merito, dando conto degli interventi effettuati come richiesto.

In data 6 giugno, la stessa persona ha chiesto l'intervento anche dei Carabinieri dei NAS di Aosta, i quali hanno effettuato il sopralluogo presso la struttura e redatto il proprio verbale riportante lo stato dei luoghi. Da tale verbale non emergono particolari criticità.

Nella stessa giornata, la stessa persona ha scritto alla struttura Igiene e Sanità pubblica dell'Azienda USL che, a mezzo del medico competente, ha effettuato un sopralluogo nella giornata dell'8 giugno, dopo essere stata informata anche dalle Forze dell'ordine. Dal verbale trasmesso dall'Azienda USL è emerso che gli ambienti ispezionati sono idonei all'utilizzo e che le condizioni igienico-sanitarie sono soddisfacenti in tutti i piani.

Il servizio è monitorato dalle strutture regionali competenti; in particolare il capitolato speciale d'appalto prevede riunioni mensili con la coordinatrice del servizio sugli aspetti organizzativi ed operativi legati alla gestione.

A partire dal prossimo mese di settembre, sono inoltre già programmati sopralluoghi presso la sede del servizio con cadenza trimestrale ed in tale occasione sarà verificato, in modo approfondito, il rispetto da parte dell'appaltatore del capitolato speciale dell'offerta tecnica.

A queste attività a cadenza fissa, che sono state illustrate nell'apposita riunione del 18 aprile scorso, potranno aggiungersene altre ogni qualvolta lo si ritenga opportuno o necessario.

Il 9 giugno scorso si è tenuta inoltre un'apposita riunione con l'appaltatore e il 15 giugno è stato effettuato un sopralluogo in loco da parte delle strutture regionali.

Rispondo ora riguardo al terzo quesito e riguardo alla non prevista proroga di servizi in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato.

Il precedente contratto d'appalto triennale del servizio, con durata 1° settembre 2019-31 agosto 2022, è stato oggetto di due proroghe: la prima fino a dicembre del 2022, la seconda fino a fine gennaio 2023. La gara d'appalto indetta per l'affidamento del nuovo servizio triennale si è conclusa con l'aggiudicazione al nuovo gestore da parte di INVA, in qualità di centrale unica di committenza regionale, in data 17 novembre 2022.

Il gestore uscente, secondo classificato, ha proposto ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Valle d'Aosta per chiedere l'annullamento dell'aggiudicazione. In via eccezionale, al fine di garantire la continuità e stabilità del servizio, a tutela delle donne e dei loro figli minori nell'attesa del pronunciamento da parte del TAR Valle d'Aosta, d'accordo con il raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario, il 9 gennaio 2023 la struttura competente ha stabilito di differire l'avvio del nuovo servizio e di procedere ad un affidamento diretto di quattro mesi al gestore uscente.

Il TAR della Valle d'Aosta, con sentenza pubblicata il 17 marzo 2023, ha respinto il ricorso presentato. Avverso la sentenza, il gestore uscente, secondo classificato, ha proposto ricorso in appello innanzi al Consiglio di Stato. Tale giudizio risulta al momento ancora in corso. È da rilevare che, con ordinanza in pari data, il Consiglio di Stato però ha respinto la domanda cautelare presentata dall'appellante.

A fronte quindi di un'aggiudicazione efficace del 29 dicembre 2022 con sentenza pronunciata dal TAR della Valle d'Aosta e del respingimento della domanda cautelare presentata dall'appellante da parte del Consiglio di Stato, non sussistevano i presupposti giuridici per prolungare ulteriormente i rapporti contrattuali con il precedente gestore.

Si è pertanto proceduto alla stipula del contratto con l'aggiudicazione e all'avvio del servizio a far data dal primo di giugno.

Presidente - Replica la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Devo dire che nella sua esposizione c'è qualche cosa che non torna, nel senso che lei mi ha detto che il servizio è stato avviato il primo giugno, la sede sarà temporanea fino a settembre, poi ci sarà il trasferimento e che è stato verificato che i requisiti di questa sede temporanea sono adeguati, secondo la Regione; poi però ha subito detto, proprio immediatamente dopo, che sono stati fatti dei lavori di miglioramento ad opera dei gestori. Allora, se erano adeguati, è strano che siano stati fatti immediatamente dei lavori di miglioramento, perché se una struttura è adeguata, dovrebbe essere la struttura che va bene.

No, subito sono stati fatti dei lavori di adeguamento di una struttura che dovrebbe essere attiva da giugno a settembre. A mio avviso, vuol dire che quella struttura aveva qualcosa che non funzionava.

Poi lei ha illustrato, in maniera molto dettagliata, quella che è stata la serie di segnalazioni a Forze dell'ordine. Io sono rimasta anche un po' basita, perché sapevo di una segnalazione, invece qui ho sentito parlare di Carabinieri e di verbale, di Polizia senza verbale, di NAS che hanno fatto un sopralluogo e che hanno detto che non c'erano delle criticità.

Quello che io sapevo è che i Carabinieri, di fronte ad una delle lamentele e delle rimostranze, hanno addirittura detto, a chi aveva fatto questa richiesta di un loro sopralluogo, "di fronte ad una situazione del genere ve ne potete andare, potete anche andare via di qui, perché qui non va bene". Tutto questo senza, forse, rendersi conto (non so chi avesse fatto questa valutazione) che non è che chi è ospite di quella struttura in virtù del fatto che ha alle spalle una situazione di maltrattamento sia lì per sua scelta. È in quella struttura perché c'è una disposizione da parte del giudice e di chi ha la competenza per decidere dove, come e in che situazione bisogna stare.

Il fatto che lei mi abbia accennato a plurime segnalazioni, non solo una volta ai Carabinieri, ma una seconda alla Polizia, una terza e poi anche al NAS, mi mette ancora più in allarme rispetto a quello che già sapevo.

Poi lei ci ha detto che c'è stato il sopralluogo dell'8 giugno e che gli ambienti sono stati giudicati idonei all'utilizzo con condizioni soddisfacenti. Su questo "soddisfacenti" spero che non sia una cosa assolutamente opinabile, ma che ci siano delle valutazioni oggettive.

Ci saranno le riunioni mensili con la coordinatrice, da settembre controlli trimestrali, perché da settembre bisognerebbe andare nella sede nuova, e poi lei ci ha detto che il 15 giugno c'è stato un ulteriore sopralluogo.

Per quello che riguarda poi la precedente gestione, lei ha fatto riferimento alle proroghe che ci sono state, al ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), eccetera... e alla proroga eccezionale che si è fatta per quattro mesi. Però ha detto, come giustamente avevo specificato in precedenza, che "siamo ancora in presenza di un ricorso al Consiglio di Stato di cui non possiamo sapere ovviamente gli esiti". Ebbene, proprio a fronte di questa situazione e del fatto che questa vicenda ha comunque delle difficoltà, soprattutto rispetto al fatto che chi si è aggiudicato il servizio non ha messo a disposizione la sede che era prevista, a me sarebbe sembrata una cosa di assoluto buon senso fare la proroga fino al momento della decisione del Consiglio di Stato, pur in presenza di un rifiuto rispetto alla sospensiva.

Vedremo cosa succederà da qui in avanti, sicuramente io credo che una situazione come questa vada monitorata con grande attenzione, perché non stiamo parlando di qualcuno che è sistemato in un luogo piuttosto che in un altro, perché è un alloggio e va bene che sia qui, che sia lì, che sia a distanza di 100 metri o di 2 km o di quello che è. Noi stiamo parlando di una situazione estremamente delicata, con persone che vivono un momento complicato della loro vita, e fornire per lo meno sistemazioni adeguate, con la possibilità di raggiungere facilmente i servizi a cui queste persone devono fare riferimento, è una cosa importante.

Il servizio "Arcolaio" ha funzionato bene per molto tempo e l'auspicio è che continui a funzionare così. Certamente su questo ritorneremo.