Objet du Conseil n. 357 du 24 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 357/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ad un eventuale utilizzo della somministrazione di lavoro per l'assunzione di nuovo personale regionale".
Bertin (Presidente) - Punto 6 all'ordine del giorno. Per la risposta il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Si chiede in questa interrogazione se il Governo regionale ha previsto di favorire l'assunzione di personale attraverso l'utilizzo della somministrazione di lavoro. Rispetto alla domanda posta da questa interrogazione, il lavoro temporaneo somministrato in effetti come è noto ha una tipologia contrattuale prevista dal testo unico delle categorie del 13 dicembre 2010, in particolare all'articolo 82, il quale recita che la flessibilità del rapporto di lavoro si attua attraverso gli istituti di lavoro temporaneo, di lavoro a tempo parziale, di lavoro a termine e del telelavoro. Ciò non di meno l'Amministrazione regionale, oltre agli istituti del lavoro a tempo parziale e del telelavoro, al fine di far fronte ad esigenze straordinarie anche derivanti dall'assunzione di nuovi servizi o dall'introduzione di nuove tecnologie non fronteggiabili con il personale in servizio, ha da sempre preferito fare ricorso all'istituto del contratto a termine, stabilito e regolato invece dall'articolo 84 dello stesso testo unico, mediante in particolare l'utilizzo delle graduatorie regionali utili o della procedura cosiddetta a chiamata su presenza al centro per l'impiego. Questo nel pieno rispetto ovviamente delle procedure di reclutamento previste dalla nostra legge regionale 22 del 2010 e anche del regolamento regionale 1 del 2013. Questo soprattutto considerando il maggior costo derivante dal ricorso al lavoro temporaneo somministrato, causato dall'attivazione dei contratti con l'impresa fornitrice, come è noto.
Presidente - Per la replica il consigliere Baccega.
Baccega (PA) - La nostra era ovviamente una sollecitazione, perché parlando di personale, di efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione bisogna dire che, malgrado gli sforzi che si sono ripetuti negli ultimi anni, soprattutto gli ultimi due anni, sono stati piuttosto complicati per le strutture regionali e per molti enti pubblici in genere.
La quota 100 ha decimato gli assessorati, credo che oltre 150 dipendenti regionali siano andati in quiescenza, molti dei quali sfiniti anche da una operatività decisamente superiore al normale; non tutti, eh. Credo che le difficoltà e la lunga procedura nel pianificare dei concorsi siano à la une, l'esigenza di dover rimanere nella spesa, trattandosi di spesa corrente che è prevista dalla normativa nazionale, il Covid-19 che ha poi introdotto e incrementato la pratica del lavoro agile a distanza, che per molti casi e per ovvi motivi - c'è una relazione su questo importante - non risponde pienamente alle esigenze di efficacia e di efficienza a cui si ispira una buona amministrazione; aggiungo anche il continuo fornire personale a tutte le richieste che arrivano da altre amministrazioni statali presenti in Regione. Quindi, per migliorare la performance riteniamo che nei momenti di forte carenza come quello che stiamo vivendo soprattutto in alcune strutture regionali, guardo il mio collega Barmasse che le conosce bene, valutiamo quanto previsto dalla normativa e, rimanendo stringente l'utilizzo in termini percentuali di lavoro utilizzabili, prendendo i termini imposti dal contratto collettivo del comparto, si può stimare in maniera del tutto prudenziale che sia possibile utilizzare con contratti flessibili a tempo determinato una quota di circa 140 risorse (il calcolo è del 7 percento sul numero dei dipendenti a tempo indeterminato).
Aggiungo anche che l'utilizzo della somministrazione di lavoro permetterebbe di utilizzare anche alte professionalità aggiornate, per risolvere le problematiche stressanti per molti assessorati. Ci sono già esempi di utilizzo da parte di altre Regioni, anche a statuto speciale, che grazie alla flessibilità rispondono prontamente alle carenze di manodopera nei diversi dipartimenti e nei diversi uffici dell'amministrazione, come ad esempio la Regione Friuli Venezia Giulia, la Regione Basilicata, ma poi si possono anche richiamare tutti gli altri enti della Regione, gli enti locali e le società partecipate che fanno uso di somministrazione di lavoro a tempo determinato per rendere efficiente la loro organizzazione.
Dai pochi dati disponibili sulla sezione "Amministrazione trasparente" parrebbe che la Regione abbia una carenza di ben 230 risorse rispetto alla dotazione organica. Credo che questa potrebbe essere un'iniziativa che per una parte, finché non si torna a regime, darebbe nuove competenze, nuove risorse, nuova efficienza e in questo momento credo che ce ne sia parecchio bisogno.