Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 281 du 28 janvier 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 281/XVI - Interpellanza: "Intervento di bonifica dell'area sita in via Lavoratori Vittime del Col du Mont".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 40 all'ordine del giorno. La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Questa interpellanza riguarda appunto, come giustamente citato dal Segretario, un intervento di bonifica dell'area situata in via Lavoratori Vittime del Col du Mont. La vicenda si origina con la chiusura, e il possibile spostamento ai tempi, del maneggio che era situato in zona Tzamberlet. Su quel maneggio, su quello spostamento però si era acceso un ulteriore caso perché, con una allora determina del Comune di Aosta, questo maneggio era stato chiuso, ai tempi concedettero trenta giorni per rilasciare l'impianto dato in concessione libero da tutto riconsegnandolo alla civica amministrazione. Questa chiusura aveva fatto sorgere altri interrogativi che alcuni organi di informazione avevano tempestivamente segnalato. Rispetto a queste segnalazioni, pare che nell'accordo di programma fra Comune e Regione fosse prevista la costruzione di una nuova struttura e che la terra del mai aperto cantiere sarebbe dovuta servire per bonificare una nuova area prevista per i cavalli, che era stata individuata nell'area di VdA Structure e più precisamente appunto sulle macerie dell'ex Cascina Favre di via Lavoratori Vittime Col du Mont, quindi dietro alla Cogne.

Questa scoperta però porta con sé ulteriori interrogativi perché non sapevo, perlomeno io all'epoca, che vi fossero delle aree da bonificare in quella zona specifica e, da quanto ci è stato possibile ricostruire poi a seguito appunto di quanto sollevato dagli organi di informazione, abbiamo localizzato le aree in zone adiacenti alla Dora, quindi proprio ad essa vicine, pertanto chiaramente con il pericolo che, in caso di esondazione della Dora, queste aree da bonificare - quindi a questo punto penso ovviamente inquinate non si sa da cosa - vengano portate via, vengano erose e quindi... come dire? si propaghi questo inquinamento.

Da questo pericolo, da questa preoccupazione quindi si originano poi tutta un'altra serie di domande su cui non abbiamo informazioni, perché se quella è un'area da bonificare, che ne è di altre aree da bonificare sempre situate nelle zone della Dora? E qui abbiamo attinto alla mia memoria e a quella della collega Spelgatti di quando eravamo in Comune ad Aosta, ricordo che ai tempi presentammo un'interrogazione per sapere a quanto ammontava la bolletta dell'acqua pagata dalla Cogne e con mio sommo stupore ci dissero che la bolletta dell'acqua pagata dalla Cogne al Comune di Aosta era zero ed era zero perché ci spiegò l'allora Assessore che la Cogne pescava direttamente dai pozzi l'acqua che necessitava sia per uso industriale, sia per uso corrente. Aggiunse ai tempi l'Assessore - e questa dichiarazione mi preoccupò non poco -: "meno male che la Cogne pesca così tanta acqua da sotto perché di acqua ce n'è in abbondanza. Meno male che ne pesca così tanta perché così tiene basso il livello della falda, perché se non pescasse più quell'acqua e il livello della falda si alzasse, rischierebbe di andare a erodere quella collina". Ci raccontò di questa collina che credo che tutti noi possiamo vedere quando andiamo da Aosta a Charvensod, c'è quel cavalcavia che si passa... tra il confine più o meno e ci troviamo una collina, una montagnola verdeggiante. Ci disse: "non sappiamo che cosa c'è sotto quella montagna lì, ci potrebbe essere di tutto". Alzandosi la falda quindi si potrebbe andare a erodere quella montagna di non sappiamo che cosa e rischieremmo che poi venga portata ovviamente anche qui nelle falde acquifere, in Dora e quant'altro. La cosa che mi ha inquietato di quelle dichiarazioni fu anche che proprio dove c'è quella collina, se ci passate oggi, c'è un simpatico parco giochi per bambini con qualche giostrina, eccetera, e quindi ho detto: caspita, quale incongruenza! Una collina verdeggiante di rifiuti di non si sa quale natura con un bel parco bambini a fianco.

Sulla base di questo, visto che abbiamo sollevato la questione relativa appunto alla Cascina - chiediamo nel merito, facciamo tutta una serie di domande -, abbiamo colto l'occasione con la domanda n. 4 per chiedere anche altro. Con questa interpellanza dunque andiamo a domandare all'Assessore: "quale sia la ragione per cui non è ancora stata effettuata alcuna opera di bonifica - o, se è stata fatta, non lo sappiamo - nella zona oggetto della presente interpellanza; se sia a conoscenza del materiale - quindi le motivazioni di questa bonifica - presente all'interno della zona per la quale si rende necessaria questa bonifica; quali siano i rischi di una bonifica in una zona adiacente alla Dora Baltea - perché poi immagino che anche la rimozione non sia una cosa così semplice da fare -; se vi siano, nella stessa zona di via Lavoratori Vittime Col du Mont a cominciare dall'area verde situata - e glielo ho proprio collocata - fra la torre piezometrica e il viadotto autostradale, altre zone che si intendono modificare oltre a quella oggetto della presente interpellanza". Spero di non averla sorpresa, Assessore.

Presidente - La parola all'assessora Minelli.

Minelli (PCP) - No, lei non mi sorprende mai, collega Manfrin, è abbastanza prevedibile. Questa interpellanza presenta un argomento di cui si è già parlato in Consiglio regionale nell'aprile del 2019 in seguito a una determina dirigenziale del Comune di Aosta: la determina n. 200 del 4 aprile 2019, con la quale il dirigente dell'area 3, Servizi Sociali e Sport, Servizio Sport Impianti Sportivi, determinava la revoca contrattuale dell'affidamento in concessione della gestione del maneggio comunale e le relative pertinenze, perché nel corso della gestione erano stati registrati inadempimenti, mancanze e comportamenti gravi per violazioni contrattuali. La determina era centrata su questa questione. Prima di rispondere alle sue domande, occorre però fare alcune premesse necessarie, che ho ovviamente condiviso con gli uffici che si occupano di questo tema. La prima premessa importante è che la normativa in materia di siti contaminati fissa dei limiti diversi a seconda che il sito sia destinato a uso verde pubblico, privato e residenziale, e qua i limiti sono più bassi, o a uso commerciale industriale con limiti più alti. La qualità ambientale delle aree di cui si tratta è tale da consentire l'insediamento di aree industriali.

Per ricostruire il quadro in cui è inserita questa iniziativa, bisogna partire dall'accordo di programma tra la Regione Autonoma Valle d'Aosta e il Comune di Aosta per la realizzazione di interventi per la ristrutturazione urbanistica e la riconversione produttiva dell'area industriale Cogne di Aosta sottoscritto il 30 settembre del 2011 in cui la Regione si è impegnata, tra l'altro, alla progettazione, realizzazione e successiva cessione a titolo non oneroso al Comune di una struttura ubicata nella sottozona F B06 capace di ospitare il maneggio attualmente sito in Regione Tzamberlet. Era però necessario eseguire ulteriori valutazioni e verificare l'eventuale necessità di interventi di bonifica e/o di messa in sicurezza al fine di assicurare il rispetto della normativa anche per la mutata destinazione d'uso. Pertanto le eventuali attività di bonifica e/o messa in sicurezza permanente sarebbero state conseguenti all'attuazione dell'accordo di programma e finalizzate esclusivamente a rendere compatibile la qualità ambientale delle aree con la destinazione d'uso prevista per l'insediamento del maneggio su cui ad oggi non sono stati poi portati avanti altri atti amministrativi.

Con la delibera di Giunta regionale n. 3184 del 30 dicembre 2011 la Regione ha affidato alla società Vallée d'Aoste Structure l'incarico di eseguire le indagini sulla qualità ambientale previste dal disegno di legge n. 152/2006 e le eventuali progettazioni delle opere di messa in sicurezza e/o bonifica da eseguire sulle aree di cui trattasi. In particolare VdA Structure avrebbe dovuto predisporre il piano della caratterizzazione, il documento di analisi di rischio, individuare gli eventuali interventi di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica da porre in atto e conseguente progettazione preliminare e definitiva. I documenti concernenti il piano della caratterizzazione e i risultati della stessa e l'analisi di rischio sito specifica sono stati approvati con un PD n. 1549 del 12 aprile 2013 ed è stato stabilito che VdA Structure avrebbe dovuto presentare ai sensi dell'articolo 242, comma 7, il progetto operativo degli interventi di bonifica. L'analisi di rischio è stata condotta sulle destinazioni d'uso attuali e previste, uso verde pubblico, privato e residenziale per l'area interessata dalla realizzazione del nuovo maneggio e entrambe le destinazioni d'uso considerate dalla normativa per l'ex Cascina Favre non essendo ancora definita l'effettiva destinazione d'uso. È emersa la presenza di rischio per la destinazione d'uso verde pubblico privato e residenziale per i parametri idrocarburi e IPA, mentre per l'area ex Cascina Favre il rischio è accettabile per destinazione d'uso commerciale e industriale.

Sulla base della caratterizzazione e dell'analisi di rischio, sono state definite le opere di messa in sicurezza e bonifica le quali prevedranno - e cito -: "la rimozione dei terreni inquinati e la ricollocazione di una parte di essi presso l'area ex Cascina Favre, la parte restante sarà trasportata presso i centri autorizzati di recupero smaltimento e che le terre da scavo in esubero dal cantiere della scuola polmone saranno utilizzati nel cantiere del maneggio". Con il PD n. 730 del 5 maggio è stata approvata la documentazione afferente alla progettazione definitiva degli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente delle aree interessate dal progetto di ricollocazione del nuovo maneggio.

Entrando nel merito delle singole domande: "quale sia la ragione per cui non è ancora stata effettuata alcuna opera nella zona di bonifica e nella zona oggetto della presente interpellanza?". Attualmente non sono ancora state eseguite le opere di bonifica o di messa in sicurezza dei suoli destinati alla ricollocazione del maneggio del Comune di Aosta in quanto esse sono strettamente connesse con l'utilizzo delle terre da scavo ambientalmente compatibili derivanti dalla realizzazione della scuola a polmone attualmente sospesa.

"Se si sia a conoscenza del materiale presente all'interno della zona la cui presenza rende necessario l'intervento di bonifica", nell'ambito degli approfondimenti sulla qualità della falda dell'ex area Cogne e della piana di Aosta effettuati in esecuzione della delibera di Giunta n. 2052/2012 e approvati con PD 3692/2018, nell'area di cui trattasi non è risultata la presenza di depositi di rifiuti connessi all'attività dell'acciaieria, fatta salva la zona appartenente alle aree industriali ex Cogne di Aosta già oggetto di specifica caratterizzazione e interessata da interventi di messa in sicurezza permanente mediante capping superficiale realizzati nel periodo 1999-2002 nell'ambito degli interventi di messa in sicurezza che hanno riguardato l'intera porzione sud delle aree ex Cogne. Nella caratterizzazione e conseguente analisi di rischio è emersa per l'area interessata dalla realizzazione del nuovo maneggio la presenza di rischio per la destinazione ad uso verde pubblico privato e residenziale per i parametri idrocarburi e IPA.

"Quali siano i rischi di una bonifica in una zona adiacente alla Dora Baltea?": per quanto attiene agli ambiti inedificabili, l'area di cui trattasi è per una piccolissima porzione inclusa nell'area definita di inondazione per piena catastrofica, che è il massimo livello che viene identificato dalle tavole.

"Se vi siano, nella stessa zona di via Lavoratori Vittime del Col du Mont, a cominciare dall' area verde sita tra la torre piezometrica e il viadotto autostradale, altre zone che si intendono bonificare"? Tutte le aree comprese al di fuori dello stabilimento siderurgico della Cogne Acciai Speciali di proprietà di Vallée d'Aoste Structure sono state oggetto fra il 1999 e il 2002 di importanti lavori di messa in sicurezza permanente, necessari anche per consentire la riqualificazione urbanistica prevista dal già citato accordo di programma tra la Regione e il Comune di Aosta del 2011. Se poi le interessa, c'è anche una tavola con la planimetria della situazione attuale delle aree già oggetto di capping.

Presidente - La parola al collega Manfrin per la replica.

Manfrin (LEGA VDA) - Mi scuso con la collega Minelli per essere stato troppo prevedibile ma cercherò di migliorare in futuro, non si preoccupi. Lei invece mi sorprende ogni volta. Io la ricordo, collega, nel pieno della pandemia quando discutevamo di una legge che doveva aiutare concretamente i Valdostani, discutere nel merito delle parole da utilizzare nelle premesse e sul colore della copertina probabilmente, però la vedo straordinariamente poco precisa nelle sue analisi e nelle sue risposte.

Lei cioè ci dice che bonifiche che erano previste molti anni fa, quindi a partire dal 2011, poi i progetti operativi del 2013 e ancora approvazione bonifica del 2014, non si possono fare perché bisogna aspettare la scuola di Tzamberlet, che nel frattempo è sospesa ma l'idea della scuola di Tzamberlet arriva dopo, quindi c'è un problema. Io non riesco a comprendere sinceramente come delle aree che dovrebbero essere bonificate non vengono bonificate perché bisogna fare un progetto che, in realtà, è arrivato dopo rispetto a quando si è deciso, come ci ha detto lei, di approvare questa bonifica nel 2014. È molto curiosa questa risposta ed è molto curioso che lei non abbia deciso di approfondire.

Rimango anche basito di fronte al fatto che lei ci dica che le riferiscono che quei rifiuti o quella simpatica montagnola così lussureggiante e dotata di simpatici giochi per bambini sia stata messa in sicurezza, caratterizzata e va bene così. Da questo punto di vista, visto che lei è molto attenta all'ambiente, mi rassicura, ma farò qualche piccolo approfondimento personale, anche magari con chi all'epoca mi fornì - anzi, sono informazioni pubbliche, quindi non sono state fornite a me in particolare ma a tutta la cittadinanza - ma anche con persone che hanno molte cose da dire ed effettivamente verificheremo se quanto lei ci ha citato in quest'aula, magari per tranquillizzare quella parte così ferocemente ambientalista su cui fa riferimento, corrispondono al vero o se magari invece lei, ormai assuefatta alla sua carica di Assessore, ritiene di poter dare risposte di circostanza in quest'aula e dimenticare invece quelle che sono state le sue battaglie di sempre.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Per chiedere una sospensione di maggioranza.

Presidente -È accordata una breve sospensione.

La seduta è sospesa dalle ore 15:33 alle ore 16:10.

Marguerettaz (Presidente) - Signori, possiamo riprendere i lavori semplicemente per convocare una Conferenza dei Capigruppo.

La seduta è sospesa dalle ore 16:11 alle ore 16:28; alla ripresa dei lavori riassume la Presidenza il presidente Bertin.