Objet du Conseil n. 1064 du 6 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1064/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Predisposizione di un programma per l'emergenza freddo a favore di persone senza fissa dimora".
Rini (Presidente) - Punto 10.01 all'ordine del giorno. La parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Devo ancora riprendermi un po' dalla mozione, comunque farò il possibile. Ci è stato segnalato che 14 persone senza fissa dimora, perlopiù di nazionalità italiana - lo sottolineo per i colleghi leghisti visto il loro slogan - e con problemi di salute, dormono all'esterno in diverse zone della città di Aosta e dintorni, nei pressi della Dora Baltea. Il fenomeno dei clochard è infrequente e insolito per la nostra città e per la regione Valle d'Aosta, anche a causa delle rigide temperature notturne, in particolare durante la lunga stagione invernale che si avvicina a grandi passi. Sappiano che quest'anno si sono attivati in primis i volontari dell'associazione "Quartiere Cogne", che si autotassano per offrire ad alcuni di loro coperte, vestiti e pasti caldi serali a completamento dei pasti diurni della tavola amica presso la Caritas. Della situazione sono stati ovviamente informati gli assessori regionali e comunali alle politiche sociali, i quali per incontrare queste persone e capirne le esigenze hanno ovviamente coinvolto i servizi sociali e l'unità di strada insieme alla polizia locale. Certamente tali situazioni non sono di facile soluzione, sia perché le persone interessate per svariati motivi, non sempre accettano e apprezzano l'intervento dei servizi sociali e l'accesso al dormitorio, che comunque ad Aosta presenta posti letto insufficienti - 12 per uomini e 2 per donne senza bambini - e non accoglie i cani con cui spesso i cosiddetti clochard si accompagnano, forse chissà, perché vi trovano più affetto che presso gli esseri umani. L'assessore Baccega in un'intervista in merito ha dichiarato che vi sono specifici fondi statali per i senzatetto - concludo subito - fondi da impiegare nella ricerca di possibili alloggi.
Allora ADU VDA interroga il Governo regionale al fine di sapere se sia stato approntato un urgente programma per l'emergenza freddo con l'impiego di questi fondi statali a favore delle persone che non hanno fissa dimora in Valle d'Aosta.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Baccega.
Baccega (UV) - Da molti anni c'è un gruppo chiamato "Gruppo bisogni primari" che è costituito dall'Amministrazione regionale nell'ambito del piano di zona e dal servizio di sportello sociale, dal Comune di Aosta e da associazioni di volontariato che fanno capo al Centro servizi per il volontariato; si occupano di assicurare interventi di sostegno alle persone in difficoltà, sociale ed economica, con particolare riferimento a coloro che vivono in strada.
Il tempo è tiranno, dirò le cose che posso dire. La tematica dell'emergenza freddo viene trattata ormai da tre anni all'interno di questo gruppo e le attività concertate sono la mappatura delle persone senza dimora presenti, l'ampliamento dei servizi a bassa soglia, cioè quelli già esistenti attraverso l'apertura straordinaria dei due dormitori pubblici, quello di Aosta e quello di Saint-Vincent, il prolungamento dell'orario in cui si può restare, l'attività dell'unità di strada e infine la distribuzione di brandine, coperte, medicinali senza ricetta, generi di prima necessità.
La collaborazione costruita nel corso di questi anni è stata formalizzata - come avevo detto in quell'intervista - attraverso la presentazione da parte dell'Amministrazione di una proposta progettuale approvata e ammessa al finanziamento dal Ministero delle Politiche del Lavoro. Il finanziamento complessivo assegnato al progetto è stato di 400.000 euro per gli anni 2019/2020, a valere sul fondo per la lotta alla povertà. A seguito di procedura di co-progettazione, il progetto di dettaglio è stato predisposto e valutato da parte di un'apposita commissione che lo ha approvato e ne ha affidato la realizzazione alla partnership composta da "Trait d'union", capofila del progetto, "La Sorgente" e la Fondazione Opere Caritas, Croce Rossa Italiana e Comitato regionale Valle d'Aosta della Croce Rossa Italiana. È in fase di approvazione da parte dell'Amministrazione l'accordo di collaborazione che regola la gestione dei soggetti coinvolti. Le azioni previste sono: migliorare la fruibilità dei servizi a bassa soglia, mantenere e consolidare l'attività dell'unità di strada, sperimentare progetti strutturati e condivisi, il reinserimento di progetti di housing first e la ricerca di alloggi per poter ospitare queste persone che dormono al freddo. In relazione all'emergenza freddo, il progetto può assicurare che per l'anno in corso la distribuzione di generi alimentari di prima necessità alle persone che vivono in strada o in situazioni di fortuna, facilitando la conoscenza dei servizi e l'avvicinamento agli sportelli sociali e alla Caritas. Le attività e le modalità di collaborazione restano quelle collaudate.
Per quanto riguarda i due soggetti a cui lei faceva riferimento, c'è stato grande interessamento da parte dei servizi sociali, sia comunali che regionali, ma, come avrà avuto modo di leggere, le due persone non hanno voluto accedere al dormitorio e si sono riservate tuttavia di rimanere per strada. Sono comunque seguite dalle strutture.
Presidente - Per la replica, la parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Grazie, Assessore, per la sua precisa risposta. Noi capiamo bene come non sia semplice e nemmeno corretto intervenire nelle scelte di vita delle persone, tuttavia non riusciamo a credere che i senzatetto rifiuterebbero un posto dove dormire al caldo in Valle d'Aosta e comunque le resistenze di qualcuno di loro non giustificano interventi parziali da parte delle istituzioni, perché se è lodevole e anche commovente che un'associazione come l'associazione Quartiere Cogne, che non gode di alcun tipo di finanziamento, si preoccupi di portare tutte le sere un pasto caldo a queste persone o almeno a quelle più facilmente raggiungibili con cui sono entrati in contatto, creando anche un legame empatico e umano intenso, sappiamo bene - questo vale in generale, non per questi casi soltanto - che dove deve intervenire il volontariato è perché le istituzioni non riescono a intervenire a sufficienza. Chiudo subito. Non possiamo poi affermare che da noi il freddo sia un evento inaspettato. Sappiamo anche che persino in Sicilia ogni anno muoiono assiderate certe persone senza fissa dimora. Consideriamo, come ho già detto, che i posti sono insufficienti nel dormitorio di via Stévenin, che la parrocchia di Saint-Vincent ha appena riaperto tale servizio e che si rischia all'ultimo di dover ricorrere alla tenda riscaldata della Croce Rossa, che collabora con le assistenti sociali.
Presidente - Concluda.
Pulz (ADU VDA) - Per concludere, chiudo subito, tutti i nostri sforzi devono essere volti a dare a tutti gli esseri umani uguale dignità.