Objet du Conseil n. 833 du 11 juillet 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 833/XV - Interpellanza: "Strategie adottate nel tavolo di lavoro con il Ministero dei trasporti per la soluzione delle problematiche riguardanti l'autostrada valdostana".
Rini (Presidente) - Alla presenza di 29 colleghi, iniziamo i lavori.
Siamo al punto 27 all'ordine del giorno. La parola al Vicepresidente Distort per l'illustrazione.
Distort (LEGA VDA) - Buongiorno a tutti i colleghi e le colleghe.
Riprendiamo di nuovo l'autostrada. Dopo il precedente punto 2.01 della mattinata di ieri, ritorniamo sull'argomento dell'autostrada e guardo, in questo momento, la figura del Governo che penso risponderà a questa interpellanza - l'Assessore Bertschy - con uno sguardo che percepisce che l'argomento è croce e delizia, come avveniva nella Traviata. Il discorso è questo: croce e delizia. Delizia, perché parliamo di un'eccellenza, la via maestra di accesso all'intero territorio della Valle d'Aosta. Croce, perché questa via maestra di accesso è la più cara nel comparto, è oggetto di frequentissimi lavori e, in più, è percorsa da molti, quindi sotto questo punto di vista finisce per essere molto spesso oggetto di discussione.
Io ho redatto questa interpellanza partendo da una notizia degli organi di stampa. La notizia riportava - e l'ho letta come immagino l'avranno letta tantissimi valdostani, con tanto piacere - di un accordo, di un incontro, di un tavolo stabilito tra il Governo regionale e il Ministero per quanto riguarda la definizione di una serie di criticità, tra cui i costi autostradali. Riprendo esattamente le parole riportate dagli organi di stampa, citate, secondo quanto dicono gli stessi, dal Presidente Fosson e dall'Assessore Luigi Bertschy: "Sono già in corso costruttivi e proficui contatti con i vertici della società per un'integrazione tariffaria strutturale, affinché l'autostrada torni ad essere un motore di sviluppo e non un ostacolo alle attività economiche, in sinergia con le esigenze e le potenzialità del nostro territorio". Questa è un'ottima notizia, per la quale giustamente, ovviamente come qualunque valdostano, io sento il bisogno di avere approfondimenti.
In più, nella mia interpellanza ho fatto presente che negli ultimi mesi abbiamo assistito a un proliferare di cantieri. Nel precedente intervento di ieri mattina, Assessore, lei ha già dato alcune spiegazioni, e va bene, è comunque normale che per ottenere un servizio bisogna che questo sia mantenuto. Dal punto di vista dell'edilizia, "mantenuto" vuol dire che vengano svolti dei lavori, delle opere di manutenzione e questo presuppone la presenza di cantieri. È tutto comprensibile, però lei capisce che è estremamente importante che l'utente scelga comunque il transito autostradale per abbreviare i tempi di percorrenza e per avere un flusso più "fluido" del traffico e del transito. È chiaro che il cantiere crea un impedimento.
Su questo impedimento, a nome di tutti gli utenti, in qualche modo mi viene da chiedere: non possiamo creare un rapporto con la Società Autostrade tale per cui i cantieri possano essere disciplinati in numero e in tempo di permanenza. Riprendo la logica comune di tutte le persone, ad ogni livello culturale, il cui pensiero è di dire: "Nel momento in cui ci sono dei cantieri, e quindi ci sono delle interferenze, dei disagi nel transito, non avrebbe senso pensare ad una revisione della tariffa autostradale?". Su tutto questo, siccome noi siamo amministrazione pubblica - e l'amministrazione pubblica procede per atti -, mi chiedo quali atti sono stati prodotti per andare ad affrontare questi temi, quindi: tariffe autostradali, definizione e regolamentazione dei cantieri autostradali.
Piccola nota che aggiungo, più per coloritura che per altro: facendomi eco della voce di tantissimi valdostani, io dico che è da circa 35 anni che ho la patente ed è da circa 35 anni che percorro il tratto A5 Aosta/Torino; è chiaro che non sono un elemento statistico, ma sta di fatto che nella mia memoria io non ho un tragitto Aosta/Torino-Torino/Aosta senza un cantiere. Parliamo chiaramente di 35 anni fa quando lei, Assessore, era impegnato in ben altre attività, però è comunque chiaro che l'autostrada in Valle d'Aosta, fondamentalmente come unica via di accesso, ha bisogno di essere trattata con estrema attenzione. Proprio per questo è croce e delizia.
I miei punti, le mie domande, che ripeto per chi non avesse il testo davanti, sono: con quale strategia intenda procedere, nel tavolo di lavoro con il Ministero, il Governo regionale; quali siano gli elementi dei "costruttivi e proficui contatti con i vertici della società" posti in atto, così come accennato dagli organi di stampa ed i relativi tempi di attuazione; se, in merito ai cantieri in premessa, il Governo regionale, direttamente o attraverso i suoi rappresentanti in Cda, abbia preso posizione con iniziative formali e, in caso, quali siano stati gli esiti e quali siano gli attuali intendimenti.
Presidente - La parola all'Assessore Bertschy per la risposta.
Bertschy (AV) - Buongiorno a tutti. Grazie collega Distort per il solito approccio costruttivo della minoranza, costruttivo rispetto al tema.
Partirò un po' da lontano, mettendo in evidenza tutte le criticità di questa prima parte di lavoro in qualità di Assessore ai trasporti. Sul tema dell'autostrada, anche in questi mesi, le cose si sono sviluppate in maniera propositiva da parte nostra, ma non ancora con una chiarezza assoluta. Se c'è chiarezza rispetto alle deleghe di tutti questi anni sulla ferrovia piuttosto che sullo stesso aeroporto, il tema dell'autostrada è sempre stato confinato all'interno della Presidenza più come delega rispetto a una società partecipata, non proprio come una delega operativa politica su un'infrastruttura di fondamentale importanza - e lo abbiamo visto in una fase di criticità venti giorni fa - per la nostra Regione.
È una struttura di fondamentale importanza, che forse ha compensato anche la mancanza delle altre infrastrutture, tant'è vero che questa via di traffico internazionale - ancora prima che nazionale e regionale - è stata un po' l'unica via in questi tanti anni di sviluppo della nostra comunità. La rete ferrata ha dimostrato tutti i suoi limiti e la viabilità aerea ancora di più.
Su questo, in questi mesi, un po' alla volta mi sono ritagliato uno spazio. Non c'è una delega diretta legata all'autostrada, c'è una delega ai trasporti e, in questo senso, ho acquisito piano piano la competenza per trattare il tema e per uscire un po' da quello che credo tutti abbiamo fatto in questo Consiglio regionale: parlare di autostrada e parlare di pedaggi, oppure parlare di autostrada che voleva dire parlare di pedaggi. L'abbiamo fatto in tanti all'opposizione, anche in maniera insistente. Il problema che tutti abbiano in mente è quello del costo dell'autostrada, ma forse politicamente e strategicamente ci siamo un po' tutti dimenticati che l'autostrada è un'infrastruttura gestita con due società diverse: una con una fortissima presenza legata al sistema del tunnel e l'altra un socio privato che gestisce da tanti anni il tratto che sale dalla Bassa Valle all'Alta Valle. Dico questo perché la nostra è sempre stata una logica anche un po' da oppositori, una logica un po' più strategica per dire cosa si fa insieme, all'interno di questa società, per sviluppare e guardare oltre, anche in termini di ragionamenti futuri di investimento, rispetto alle attuali infrastrutture. Nei dossier che io ho trovato non ho visto grande traccia.
Rispetto a questo, quello che abbiamo cercato di fare in questo primo periodo è stato capire, piano piano - anche perché vanno recuperati dei rapporti -, cosa il socio privato ha voglia di sviluppare in Valle d'Aosta: evidentemente business, ci sta, ma l'interesse generale per costruire assieme a noi dei percorsi per il futuro è da verificare.
La situazione delle due autostrade è anche molto differente. Una è di recente costruzione, porta con sé grandi costi di costruzione, che pesano in maniera pesante sui bilanci e sul piano economico-finanziario della società. La società RAV, se non avesse quell'appesantimento, sarebbe una società che oggi andrebbe già a produrre dell'utile, mentre, una volta realizzato il suo bilancio, con gli ammortamenti e i costi che ci sono sulla struttura, questo non avviene. Sull'altra tratta, invece, quella della Bassa Valle, oggi vediamo brillanti risultati della società ma, allo stesso tempo, abbiamo davanti circa 11-12 anni ancora di concessione con un'infrastruttura che diventa sempre più vecchia e avrà sempre più bisogno di investimenti, e con un tracciato autostradale che è rimasto quello del dopoguerra, in termini di pensiero, con tutti i suoi limiti e con tutte le sue criticità evidenziatesi anche in quest'ultimo periodo.
Per estremizzare, quello che abbiamo visto quindici giorni fa, nel weekend in cui si è creato l'ingorgo più importante, è il risultato di una situazione estrema, ma vi posso raccontare di tanti weekend in Bassa Valle dove le code ci sono da tempo e si soffrono da tempo, perché purtroppo poi, quando la gente rientra dalle valli, soprattutto nei weekend più caldi, questo accade, e alle volte accade in maniera più complicata.
Con questa premessa le risposte saranno un po' più veloci, per dire che avrei il piacere, a nome del Governo e della maggioranza, di aprire una nuova fase di rapporti, il che non vuol dire sedersi ad un tavolo, ma avere dei rapporti, con idee e con precisi mandati da assegnare ai nostri rappresentanti in Consiglio di amministrazione, i quali non devono subire delle situazioni, ma devono esercitare, attraverso un mandato preciso del Consiglio regionale, le azioni che noi vorremmo veder sostenere all'interno di questi Cda.
Prima domanda: "con quale strategia intenda procedere nel tavolo di lavoro con il Ministero". La strategia è cercare di portare al tavolo politico di discussione del socio, di una società e dell'altra, le nostre necessità, che sono: sviluppare delle strategie di qualità dei servizi delle società autostradali; di riduzione dei costi dei pedaggi, evidentemente, abbiamo fatto delle analisi e abbiamo proposto, in questo senso, delle nostre proiezioni, anche di tipo finanziario; tutto questo passa per la revisione dei piani economico-finanziari, oppure per altre valutazioni. La strategia ha degli obiettivi che assegneremo anche ai nostri Consiglieri di amministrazione. Abbiamo chiesto, soprattutto per la RAV, una prima riunione con il Ministero, in forma congiunta tra i due soci. Faremo la stessa cosa nel prossimo periodo con la SAV.
Seconda domanda: "quali sono gli elementi dei "costruttivi e proficui contatti con i vertici della società" posti in atto, così come accennato dagli organi di stampa ed i relativi tempi di attuazione". Il primo elemento concreto è che, dopo aver subito l'ennesima sconfitta al Tar rispetto alla richiesta di aumento dei pedaggi, questi non verranno applicati nell'immediato, proprio perché si è aperto - e parlo della RAV - un tavolo di confronto tra i due soci, che permette, in questo momento, di non vedere semplicemente l'esecuzione di una sentenza. C'è la disponibilità da parte del socio a valutare un percorso, ma non sappiamo se ci porterà a un risultato. È chiaro che abbiamo definito l'obiettivo, ma non sappiamo se ci porterà a un risultato, però nel frattempo questo ci mette nella condizione di poter dialogare e riaprire una porta che in questi anni abbiamo visto chiusa. Rispetto a questo, stiamo facendo alcune proposte e vedremo, rendiconteremo sicuramente il nostro lavoro da qui a settembre alla Commissione consiliare competente.
Infine sui cantieri avete ragione, anzi, dall'opposizione avete assolutamente ragione di sollevare il problema. Il problema è che per il 2020 sicuramente noi chiederemo, attraverso i nostri Consigli di amministrazione, una pianificazione puntuale del lavoro dei cantieri autostradali. Per quest'anno io sono entrato in corsa e quello che era pianificato era pianificato, soprattutto questi grandi interventi sulle gallerie. Si sta intervenendo sulle gallerie a salire e verrà ribaltato poi a scendere nell'autunno. Sono interventi che da un lato garantiscono la sicurezza delle persone, ma che d'ora in avanti verranno pianificati all'interno di una viabilità regionale.
Come dicevo prima, piano piano io sto cercando di acquisire una competenza e una delega maggiori affinché tutto questo venga contestualizzato in un piano di viabilità e non semplicemente in piani di settore dove ognuno guarda al proprio intervento, senza una dinamica di tipo generale.
Presidente - La parola al Vicepresidente Distort per la replica.
Distort (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per le precisazioni date. È chiaro che ci troviamo di fronte a due livelli: un livello è quello generale di gestione di quel discorso estremamente ampio dei rapporti con il Ministero e con le società per la ridefinizione di tariffe autostradali riguardo alla condotta ordinaria; l'altro tema è quello relativo ai cantieri.
In merito ai cantieri, mi permetto di sottolineare che comunque è una realtà più immediata - mi corregga se sbaglio - in cui si può lavorare e si può incidere in maniera più diretta, perché non entriamo nello statuto generale, nella conduzione generale ordinaria delle condizioni contrattuali, ma entriamo, nello specifico, sul fatto che ci sia un servizio per cui è previsto un pagamento, è prevista una tariffa, ci sono condizioni economiche che comunque in quel momento vengono messe in difficoltà. Chiaramente non sto ad insegnare ai gatti ad arrampicarsi, ma dico per esperienza e per deformazione professionale che i cantieri hanno anche una condotta: ogni cantiere viene avviato attraverso un contratto. I tempi, i modi, la presenza del personale, l'utilizzo dell'area, le interferenze con aree esterne, soprattutto in caso di corsie di utilizzo, è tutto disciplinato e viene disciplinato di volta in volta. Sono appalti esterni, quindi io veramente invito a lavorare, per quanto possibile.
Avevo chiesto anche se ci fossero stati degli atti: per questi chiedo poi eventualmente se possiamo aggiornarci in seguito, al fine di poter avere quelli avviati sinora, anche per questo tema della gestione dei cantieri, dei Cda, come la Regione ha agito in questi tempi.
Concludo semplicemente con un'osservazione che sicuramente, da un certo punto di vista, entra nella dinamica politica e può essere vista come un attacco, un affondo su un fianco che lei, Assessore, lascia scoperto. Ciò non toglie che il mio spirito costruttivo rimane in atto, ma "essere costruttivi" vuol dire anche saper osservare, saper incidere, così come il medico - e ne abbiamo due, in quest'Aula - pietoso fa la ferita cancerosa. Saper incidere e saper ferire per curare una ferita è una dimensione importante.
Io le ricordo semplicemente questo: "Comunicato stampa del Gruppo Union Valdôtaine Progressiste del 14 settembre 2018. Mentre il Governo italiano sta per ridiscutere le concessioni autostradali - spiegano i Consiglieri dell'UVP - è il momento di rivedere anche le nostre, mettendo in discussione il modello delle concessioni delle società RAV e SAV, un modello che ha generato pedaggi esageratamente costosi, che hanno danneggiato il territorio, i suoi abitanti, gli operatori commerciali e i flussi turistici. La strada per ridurre i pedaggi c'è, basta solo percorrerla".
Assessore Bertschy, lei era tra quelli che hanno composto questo comunicato stampa. Lo prenda come sprone, lo prenda come affondo, lo prenda come tifoseria. Io le dico: eserciti il ruolo che sta svolgendo per portare avanti, per ottemperare a quanto avete detto quasi un anno fa.
Presidente - Ha chiesto la parola la collega Morelli, per cosa?
Morelli (AV) - Merci, madame la Présidente. Buongiorno a tutti. Per chiedere una sospensione per una riunione di maggioranza.
Presidente - Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 9:27 alle ore 10:18.