Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 69 du 26 juillet 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 69/XV - Inizio della discussione del rendiconto generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'esercizio finanziario 2017.

Fosson (Presidente) - Punto n. 32 dell'ordine del giorno. Si ricorda che è stata distribuita ieri la relazione dei revisori al rendiconto generale della Regione autonoma Valle d'Aosta e che quindi si dà per letta. La parola al Consigliere Cognetta per la relazione.

Cognetta (MOUV') - Innanzitutto ci tengo a ringraziare gli uffici dell'Amministrazione regionale e, in particolare, i Dirigenti dell'Assessorato delle finanze, attività produttive, artigianato e politiche del lavoro, che mi hanno aiutato e hanno messo a disposizione le loro competenze nella redazione di questa relazione. Penso che senza il loro aiuto non sarei riuscito a redigere il documento in esame in questo modo.

Prima di passare poi all'analisi tecnica di questo DL, vorrei ricordare che il rendiconto è riferito all'esercizio 2017; mi è sembrato quindi opportuno, quando c'è stata la discussione in commissione, di chiedere ai Consiglieri di opposizione se volevano esserne i relatori. Essi hanno preferito tenere distinte le posizioni e io ho accettato di buon grado questa decisione; quindi, anche se si tratta di un provvedimento redatto dall'attuale minoranza, relazionerò su questa legge come se fosse mia.

Le entrate della Regione nell'anno 2017, escluse le partite di giro, ammontano a 1,353 miliardi, in crescita del 3,9 percento rispetto all'esercizio precedente che si era chiuso con 1,302 miliardi. La crescita è sostanzialmente la conseguenza di un'entrata di carattere straordinario, una tantum costituita dal rientro di somme dal fondo della gestione speciale presso Finaosta per 51,4 milioni registrata tra le entrate extra tributarie (Titolo III).

La dinamica delle entrate regionali è sempre fortemente condizionata dall'andamento delle entrate registrate nel Titolo I, che rappresentano nel rendiconto 2017 oltre l'83 percento delle entrate totali e che sono costituite dal gettito delle imposte erariali compartecipate e dai tributi propri. Tali entrate evidenziano nel 2017 un calo di circa 20 milioni, pari al 2 percento rispetto all'anno precedente. Occorre però evidenziare che il 2016 è stato l'ultimo anno nel quale lo Stato ha riconosciuto ancora un importo residuale di quasi 11 milioni a titolo di trasferimento sostitutivo dell'IVA da importazione, per contro la crescita dell'IVA ordinaria ha compensato questo minor trasferimento. Più in generale, la riduzione registrata nel Titolo I è stata il risultato di due andamenti opposti, ossia un aumento del gettito dei tributi propri, in particolare dell'IRAP (più 6 milioni), e una riduzione del gettito dei tributi erariali compartecipati, in particolare dell'IRES: meno 27 milioni se si confronta solo il gettito di competenza. Si rammenta infatti che, per effettuare il confronto del gettito dei singoli tributi compartecipati, occorre considerare che l'importo a rendiconto comprende, oltre alle somme accertate in competenza nel corso dell'anno per effetto dell'andamento del gettito effettivo, le somme corrispondenti alla quota di credito riconosciuto dallo Stato a decorrere dal 2016 sino al 2023. Credito che - si ricorda - in sede di riaccertamento straordinario dei residui aveva determinato il disavanzo per effetto della cancellazione di tali residui e la loro imputazione contabile negli anni successivi.

Il dato di rendiconto è inferiore alla previsione e ciò principalmente per effetto della maggiore dilazione prevista dallo Stato per il riconoscimento di tale credito rispetto a quanto iscritto nel bilancio di previsione 2017/2019. Nel bilancio di previsione, infatti, erano stati previsti gli importi con quote annue di 113,8 milioni sulla base della richiesta della Regione formalizzata in tal senso, mentre con la legge di bilancio del 2017 lo Stato ha riconosciuto il credito stanziando 74,8 milioni per il 2017 e successive quote annue di 65,8 milioni.

Per quanto riguarda le entrate, si nota una significativa crescita delle entrate derivanti da trasferimenti correnti (Titolo II) e da trasferimenti in conto capitale (Titolo IV) per effetto del concreto avvio del periodo di programmazione europea in corso dal 2014 al 2020. La percentuale di entrate riscosse rispetto agli accertamenti finali è stata pari al 95 percento, dato assolutamente positivo e rilevante.

Il contributo della Regione allo Stato per il risanamento della finanza pubblica è stato anche nel 2017 pari a circa 240 milioni di euro, che sono trattenuti dalle compartecipazioni ai tributi erariali. Il disavanzo complessivo che a fine 2016 si assestava a 202 milioni di euro nella gestione del bilancio di competenza dell'anno 2017 è risultato positivo ed è stato ridotto di circa 142 milioni, portandolo a circa 60 milioni di euro. Il successivo provvedimento di assestamento pertanto, nel permanere della situazione di disavanzo, sarà di tipo tecnico e non assegnerà ulteriori risorse all'esercizio in corso.

Tra i centri di spesa più significativi in termini di impegni la sanità si conferma essere il principale settore di intervento, cui è destinato il 25,22 percento della spesa. Tale percentuale sale al 33,08 se si considerano anche le risorse dedicate alle politiche sociali. Seconda missione in ordine di grandezza è l'istruzione e il diritto allo studio con il 18,6 percento, il cui peso è determinato dagli oneri di personale scolastico e insegnante posti a carico del bilancio regionale.

Il rendiconto 2017 rispetta i vincoli degli equilibri di bilancio e presenta una situazione di cassa solida che ha permesso di pagare con regolarità gli impegni assunti, così come dimostrato dall'indicatore dei tempi di pagamento, che evidenzia una media di 31,68 giorni tra la data di acquisizione della fattura e quella di pagamento.

Il rendiconto 2017 è il primo consuntivo redatto ai sensi del decreto legislativo n. 118/2011 sia in termini di schemi di bilancio, sia in termini di principi contabili applicati. Per questo motivo i confronti con l'anno precedente non sono sempre possibili e significativi. Gli strumenti di rappresentazione di tale sistema contabile sono lo stato patrimoniale e il conto economico. Lo stato patrimoniale rappresenta la consistenza del patrimonio complessivo dell'Amministrazione, quale risultato della somma algebrica delle attività (immobilizzazioni, disponibilità e crediti) e delle passività (i debiti) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017. L'entità totale del patrimonio netto ammonta al 31 dicembre a circa 2,8 miliardi di euro. Tra le attività sono ricomprese le immobilizzazioni, per un valore complessivo di circa 3,6 miliardi di euro, distinti in immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie. Le immobilizzazioni materiali e immateriali, rappresentate al netto del fondo di ammortamento, ammontano rispettivamente a 3,7 milioni e 1,02 miliardi di euro. Le immobilizzazioni finanziarie comprendono principalmente il valore delle partecipazioni dirette in società controllate e partecipate dalla Regione, valutate secondo i principi vigenti per complessivi 533,8 milioni di euro; la valorizzazione dei crediti della Regione corrispondenti ai fondi di rotazione e al fondo della gestione speciale presso Finaosta per circa 1,6 miliardi di euro e il credito derivante dall'accantonamento al fondo (sinking fund) per l'ammortamento del prestito obbligazionario con scadenza 2021, a suo tempo assunto per l'acquisizione di partecipazioni azionarie in società elettriche e per il finanziamento del Fondo per la ricostruzione a seguito degli eventi alluvionali dell'ottobre 2000.

Il credito corrispondente al fondo di gestione speciale è costituito principalmente dal valore delle partecipazioni indirette in società controllate e detenute dalla Regione per il tramite di Finaosta. L'attivo circolante è composto da crediti di funzionamento e dalle disponibilità liquide e ammonta complessivamente a 361,9 milioni di euro.

Il conto economico dà la rappresentazione del risultato dell'esercizio registrato al 31 dicembre 2017 quale differenza tra componenti positivi (ricavi e proventi) e componenti inattivi (costi e oneri), per un importo differenziale positivo pari a circa 210 milioni di euro. Il risultato della gestione finanziaria (l'avanzo di amministrazione di competenza) e il risultato della gestione economica (il risultato d'esercizio) sono necessariamente diversi in quanto discendono dall'applicazione di principi contabili differenziati e sono elaborati con finalità e logiche diverse. Da evidenziare quale ulteriore elemento di novità, l'esito dell'attività di riconciliazione delle posizioni debitorie e creditorie dell'Amministrazione nei confronti dei propri enti strumentali e delle società partecipate, riportata nella relazione. La predisposizione del rendiconto con i criteri della contabilità economico-patrimoniale è il presupposto per l'elaborazione del bilancio consolidato con le società partecipate, per il quale è prevista l'approvazione entro il 30 settembre del 2018.

Infine, tra i numerosi nuovi adempimenti introdotti dalle disposizioni sull'armonizzazione dei bilanci degli enti pubblici, si segnala la redazione del rendiconto consolidato con il Consiglio regionale comprendente tra gli altri documenti il conto economico e lo stato patrimoniale. Nella presente seduta infatti con il bilancio generale si approva per la prima volta un "bilancio" complessivo della gestione finanziaria, economica e patrimoniale della Regione e di questo Consiglio regionale. A tal fine il Consiglio ha preventivamente consolidato il proprio stato patrimoniale e conto economico con l'istituto per il sistema previdenziale dei Consiglieri regionali di cui alla legge regionale 8 settembre 1999, n. 28. Grazie per l'attenzione.

Presidente - Apro la discussione sull'argomento. La parola al Consigliere Sorbara.

Sorbara (UV) - Intervengo per quanto riguarda il Collegio dei revisori dei conti. La predisposizione della relazione non vede solo l'analisi di aspetti contabili o la rilevazione dei fondi, ma un aspetto molto importante è anche tutto quello che riguarda la procedura e il controllo sul percorso delle varie poste. Proprio a seguito di questo controllo importante e molto tecnico, per cui invitiamo tutti i Consiglieri, l'invito viene anche aperto al Presidente della II Commissione... con la nuova predisposizione del nuovo bilancio ci sarà il bilancio armonizzato e anche le singole poste avranno una collocazione completamente diversa dal bilancio di oggi sotto l'aspetto patrimoniale.

Proprio a proposito di questo, come Collegio dei revisori, abbiamo inviato una lettera al Coordinatore del Dipartimento bilancio e finanze, dottor Peter Bieler, al Dirigente della struttura Finanza e tributi, dottoressa Luigina Borney, al Dirigente della struttura Gestione regolarità contabile, dottoressa Mauro Patrizia, e al Direttore della struttura Programmazione bilanci, dottor Roberto Nuvolari, avente per oggetto il rendiconto 2017: "Gentilissimi, a titolo mio personale, della Consigliera regionale Patrizia Morelli e del Consigliere regionale Diego Lucianaz, in qualità di Collegio dei revisori dei conti, sul rendiconto 2017 della Regione autonoma Valle d'Aosta desideriamo ringraziarvi ancora per il vostro produttivo lavoro svolto con puntualità, dedizione e precisione, che ci ha permesso, in pieno spirito di collaborazione, di garantire nei tempi stretti il nostro operato di controllo. Confermandovi la nostra piena disponibilità al confronto e alla cooperazione, vi rinnoviamo i nostri più sentiti saluti". Rivolgo un ringraziamento personale alla dottoressa Patrizia Morelli e al collega Diego Lucianaz.

Presidente - Grazie, collega Sorbara, per la sua precisazione. È aperta la discussione generale sull'argomento. La parola al Consigliere Testolin.

Testolin (UV) - Solo per due valutazioni più politiche rispetto a quelle che sono state espresse dal collega Sorbara in merito all'analisi dal punto di vista più tecnico del risultato di questo punto all'ordine del giorno. Intanto per sottolineare come all'interno della commissione ci si era astenuti non per sottrarsi ad un documento che è frutto di più interventi durante il 2017 e che ha visto la compartecipazione, così come di qualcuno che adesso è all'opposizione, di altri Consiglieri che siedono sui banchi della maggioranza e che, per certi versi, ha determinato anche un po' l'andamento del risultato fotografato da questo rendiconto che ci accingiamo ad approvare. Due valutazioni che vogliono andare nell'ordine di sottolineare alcuni aspetti che, secondo me, risultano estremamente interessanti per far percepire, tutto sommato, il buono stato di salute nel quale la nuova governance si trova ad operare. Uno stato di salute che permetterà probabilmente dal prossimo anno di recuperare delle risorse suppletive rispetto a quelle che erano a disposizione negli anni precedenti e questo è dovuto anche ad un'elevata positività della gestione 2017 che ha permesso di abbattere notevolmente il residuo debito da parte dell'Amministrazione regionale, portandolo dai 205 milioni ai 60 milioni e che molto probabilmente verranno riassorbiti con il bilancio del 2018 e permetteranno a quelle poste, che nella relazione vengono identificate come 65 milioni e rotti di euro annui che fino al 2018 non potevano venire utilizzate, dal prossimo anno di essere rese disponibili e quindi apriranno delle opportunità su alcune valutazioni. Vedo che qualcuno non è molto d'accordo, ma, se si fanno degli approfondimenti, io credo che si possa arrivare a questa conclusione.

Ci tenevo inoltre ad evidenziare due aspetti - e per questo assolutamente ringrazio anch'io per la collaborazione tutte le strutture che hanno contribuito a gestire il bilancio in maniera molto puntuale e oculata - e sono i dati che sottolineano l'attenzione dell'Amministrazione verso non solo l'attenzione nella spesa, ma anche le capacità di introitare le somme che si iscrivono a bilancio. Accertamenti che attestano una riscossione pari a circa il 95 percento confermano che c'è un presidio, un controllo e una gestione oculata delle poste che devono alimentare e rendere disponibili delle cifre per poi allocarle nelle varie sezioni spesa.

Il risultato positivo di cui accennavo prima è frutto anche di una situazione nel 2017 che ha visto l'alternarsi di più Giunte e che ha pregiudicato, per certi versi, la spesa complessiva, perché magari certe iniziative hanno trovato difficoltà nell'essere realizzate complessivamente o puntualmente durante l'anno e quindi hanno comunque permesso di avere questa positività, che nel complesso risulterà comunque un aspetto migliorativo del prosieguo dell'azione amministrativa.

Dalla relazione, dai dati complessivi emerge poi ancora un dato che, a mio avviso, politicamente è importante: quello dell'attenzione al sociale che l'Amministrazione ha voluto sempre dedicare con la sottolineatura che il 25 percento, che sale al 33 e oltre percento se si comprendono anche le risorse dedicate alle politiche sociali, la dice lunga su quelli che sono ancora i riferimenti... e le risorse che in ambito regionale si dedicano a questo tipo di attività. Non so quante altre Regioni possano vantare un'attenzione di questo tipo nei confronti del sociale e della sanità. Questo per dire come, grazie anche ad una collaborazione che ci tengo anch'io a sottolineare con gli uffici che gestiscono e che coadiuvano l'Assessore alle finanze e adesso alle attività produttive, ci possano essere anche delle situazioni che permetteranno di andare a razionalizzare tutta una serie di risorse che si renderanno disponibili nel tempo e che sicuramente permetteranno di andare a dare delle risposte da qua alla fine dell'anno, se si avrà voglia di adoperarsi a livello politico per l'allestimento di una variazione di bilancio che esula da questo discorso, ma che fa parte di un percorso in continuità per quanto riguarda il corretto utilizzo delle risorse.

Credo che lo sforzo degli uffici si manifesti, si sia manifestato in questi mesi anche nel mettere assieme tutta una serie di tasselli che l'armonizzazione del bilancio e l'approvazione del bilancio consolidato da qua a settembre hanno reso opportuna e anche un'interfaccia con le altre realtà che concorrono all'allestimento del bilancio consolidato... Questo per dire che questi confronti hanno comunque anche permesso di avere una situazione molto chiara e molto corretta, una fotografia molto corretta della reale situazione all'interno dell'amministrazione pubblica. Penso vada nell'ottica di quello che tutti vogliamo: un'Amministrazione il più trasparente possibile che dia delle risposte il più possibile concrete e con un utilizzo il più possibile puntuale delle risorse a disposizione. Questo solo per annunciare anche il voto favorevole del gruppo dell'Union Valdôtaine.

Presidente - La parola all'Assessore Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Nell'analizzare il rendiconto ovviamente ho cercato di guardare un pochino verso il futuro e la mia attenzione si è posta sulle entrate proprie. Al di là di quanto è stato detto dal collega relatore, che ringrazio, così come ringrazio il Collegio dei revisori e chi ha lavorato sul documento, non si può fare a meno di notare che dal 2013 ad oggi c'è un calo delle entrate. Ovviamente i 51 milioni derivati dalla gestione speciale ci permettono di dire che abbiamo gestito un bilancio un pochino più importante.

La mia preoccupazione poi si è rivolta al settore che devo seguire - non tanto il rendiconto ma quanto le prospettive future - e ho notato che sulle emissioni di spesa il turismo ha inciso per il 0,8 percento. Ho già avuto modo di illustrare in commissione le nostre criticità: le disponibilità finanziarie; per una Regione che suppone il turismo come un elemento attrattore importante, come un'industria importante per lo sviluppo del territorio e delle persone, ritengo sia una scelta un po' deboluccia. Parlo quindi alla maggioranza attuale e al Consiglio, perché voglio condividere con voi queste mie sensazioni. Sarebbe forse il caso di andare a rivedere un pochino quello che può essere il bilancio di previsione, ma quella attenzione l'ho rivolta ad alcuni particolari del bilancio assestato del 2017 e di quello che è stato impegnato, lo stanziato sul 2018 e le previsioni nel triennale del 2019 e non può sfuggire il confronto tra le previsioni iniziali del 2018, i tagli previsti in corso d'opera, ma soprattutto i tagli previsti per il 2019.

Per macro argomenti, sempre nel settore di mia pertinenza, quando si parla di sport, di mettere lo sport come argomento per la crescita, per la formazione dei nostri giovani, noto che dalle previsioni iniziali tagliamo sui trasferimenti alle attività sportive 50 mila euro sui 300 mila previsti, il 10 percento lo tagliamo sull'attività agonistica; sull'organizzazione di manifestazioni importanti che sono degli attrattori non solo sportivi, ma soprattutto turistici, che dovrebbero essere al centro dei nostri programmi di sviluppo turistico, tagliamo il 25 percento, e via così di seguito. Mi viene da pensare al taglio del 33 percento sulle campagne pubblicitarie nel settore del turismo: da 300 mila euro togliamo 100 mila; sulla produzione e l'acquisto del materiale informativo tagliamo il 50 percento (su 100 mila tagliamo 50 mila); sull'Office tagliamo il 10 percento. Il buono stato di salute che abbiamo rilevato dai dati contabili quindi non trova riscontro nelle previsioni che magari con un po' di fantasia avevamo elaborato.

Stessa cosa vale sui trasporti. Anche lì ci sono stati dei tagli e voglio ritornare alle interpellanze di oggi. Possiamo discutere, confrontarci su cosa fare in futuro, però mancano le risorse, o le prendiamo dalla gestione speciale e questo sappiamo che è probabilmente da evitare, altrimenti giochiamo una partita importante che è la partita verso Roma: una partita più politica che altro, che in passato forse non abbiamo giocato nella dovuta maniera. Facevo parte della maggioranza, lo ricordo a tutti, non è un rimprovero a nessuno.

Voglio solamente dire che questi documenti a volte, trovando la quadra contabile, si lasciano scrivere, soprattutto per il futuro, poi dopo bisogna venire al dunque e il dunque non può essere fatto di interpellanze continue per chiedere maggiori risorse, perché la coperta è questa e non si può strattonare il collega all'Agricoltura che è seduto vicino a me e ha buone ragioni a chiedere risorse verso l'agricoltura; non si può fare la stessa cosa verso il collega dei Lavori pubblici perché sostiene un comparto importante e merita le stesse attenzioni del sociale, della sanità, ma anche dello sport. Questo forse vuole essere un mettere le mani avanti? No, vuole essere il portare tutti sul giusto terreno: il terreno di un corretto confronto, dare la responsabilità al Governo attuale di portare avanti delle azioni politiche, amministrative e di fare delle scelte, ma noi non accettiamo di essere tirati per la giacchetta, non accetteremo che ad ogni Consiglio si dica: "metti più risorse a questo, metti più risorse a quello", perché i valdostani devono sapere che, se non si vince la partita con Roma, non si fa un buon accordo, non andremo da nessuna parte: questo è ciò che noi abbiamo lasciato in eredità ai valdostani!

Presidente - La parola al Consigliere Testolin per il secondo intervento.

Testolin (UV) - Solo perché l'intervento del collega Restano mi sembra un po' alternativo alla discussione che si dovrebbe impostare su quello che è stato fatto lo scorso anno, dove chi ha amministrato si è preso delle responsabilità, ha fatto delle scelte e ha lasciato una situazione di prospettiva migliore di quella che si è avuta nel gestire - e lei bene lo sa, visto che ha partecipato - tutta una serie di attività rispetto al passato. Quelle che lei ha espresso in questo momento sono delle valutazioni che, a mio avviso - ma credo ad avviso di molti Consiglieri -, spettano a una gestione futura, a delle scelte strategiche che dovranno esserci e che dovranno essere gestite all'interno di un Governo che dovrà parlarsi in questi termini all'interno di una Giunta, nel momento in cui predisporrà un DEFR, che peraltro aveva una scadenza al 30 giugno, e che dovrà permettere di dare delle indicazioni precise e definitive sulle vostre intenzioni e che dovrà gestire le risorse che saranno a disposizione sugli obiettivi che questo Governo si è prefissato, quindi questo è il motivo del contendere. Altre valutazioni diventa difficile esporle in questa fase, dove poco c'entrano con quello che è stato un lavoro e una situazione che oggi si va a chiudere. Il futuro è demandato a delle scelte che competono a voi. Questa era solo l'intenzione di fare una sottolineatura in merito ad un intervento che probabilmente è non proprio opportuno in questo contesto.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin.

Viérin (UV) - Abbiamo ascoltato con attenzione l'intervento del collega ex Assessore, di nuovo Assessore Restano, ha fatto bene il collega Cognetta a ricordare che questo atto è riferito all'anno scorso e che quindi ha visto la compartecipazione di alcuni Amministratori, tra cui il collega Restano.

Abbiamo colto nell'intervento del collega alcuni ossimori che vorremmo evidenziare. Noi capiamo che oggi ci sia l'esigenza di dire alla comunità che, se non si fanno le cose, non è perché non si hanno idee, o che non si è in grado di farle, ma è perché non ci sono risorse. Capiamo anche che ci sia oggi una difficoltà a mandare avanti dei dossier avendo delle idee così diverse. C'è un interessante articolo oggi su Repubblica che potrebbe essere ribaltato: "Uniti solo per occupare il potere". È riferito a livello nazionale, ma potrebbe essere ribaltato a livello locale. Diciamo questo perché, collega Restano, noi ieri, al di là del DEFR che è stato rievocato, ci eravamo semplicemente permessi di ricordarvi che questo Consiglio, quello di luglio, è stato da sempre il Consiglio fatto proprio per ricalibrare l'assetto finanziario dell'Amministrazione a fine legislatura, ad inizio legislatura o durante la legislatura. Se i capitoli che lei ha citato con il foglio allegato che ha prodotto quindi hanno delle carenze di bilancio, l'occasione per rimpinguare quei capitoli era proprio la variazione di bilancio che voi non avete prodotto in questo Consiglio. Pertanto quelle cifre che lei ha citato, se non altro per le cifre di cui noi siamo a conoscenza e citiamo di nuovo: per esempio, gli utili della SAV... ma ci sono anche altre entrate o altre poste, che sono maggiori entrate, altre poste che, come l'anno scorso - e lo abbiamo ricordato -, sono state ricalibrate all'interno dell'amministrazione su capitoli che si sapeva già non avrebbero avuto la possibilità di essere spesi in termini di entità entro fine anno, la variazione di bilancio ricalibra sui capitoli e su dettagli diversi la possibilità di rimpinguare dove le risorse sono mancanti. La prima considerazione, collega, quindi è che, se aveste portato la variazione di bilancio in questo Consiglio di luglio, voi avreste avuto la possibilità di dare una ricalibratura delle priorità e rimpinguare quei capitoli che ritenete che non fossero capienti e che peraltro ritenevamo anche noi.

Quando lei viene a dirci che si scopre oggi che c'è una questione finanziaria, noi diciamo - come lo diciamo alla collega Spelgatti, che ieri si è accorta che le resistenze sono anche e soprattutto tecniche -: benvenuti nel club! Per quanto riguarda la questione finanziaria, noi ce ne siamo occupati in questi sei mesi, cioè l'asso temporale che voi avrete la possibilità di misurare quando arriveremo al bilancio: quando arriverete anche voi a quei sei mesi che non sono lunghi, ma intensi in termine di affrontare i problemi. Avrete quindi la possibilità di rimpinguare quei capitoli al di là della soluzione finanziaria. La soluzione finanziaria chiaramente è un diritto della nostra comunità, oggi noi abbiamo questi 244 milioni che sono in più contenziosi, la data ad oggi è del 6 novembre, vi ricordiamo che era già fissata in primavera e che la Ragioneria dello Stato - non so lei, Presidente, che complimenti abbia fatto alla Ragioneria dello Stato in qualità di avvocato - non si è neanche presentata all'udienza, lo Stato non si è neanche presentato. Questo per dire che, al di là dei contenziosi, la data è stata aggiornata al 6 novembre, oggi avevate già la possibilità di fare qualcosa: di fare la variazione di bilancio e sulle manifestazioni sportive, su questi capitoli che sono stati citati c'era la possibilità di rimpinguare.

Lei ha citato il collega Gerandin. Questo vale per ogni settore, non solo per il settore di competenza del turismo o dell'agricoltura, ma, com'è stato fatto l'anno scorso - lei se lo ricorderà -, ci eravamo seduti attorno ad un tavolo e, in base alle risorse che erano state recuperate, con un lavoro con gli uffici anche abbastanza pregnante, si era recuperata una cifra abbastanza importante e si era detto: "di questi milioni che cosa ne facciamo? Li ricalibriamo e li rimettiamo nei settori". Questa sarebbe stata la seconda variazione di bilancio, perché la prima variazione di bilancio che noi abbiamo fatto - e che voi peraltro non avete votato, collega Restano -, senza la cui approvazione oggi lei avrebbe un foglio ancora più depauperato di circa 45 milioni, perché quelli li abbiamo messi noi... senza quella prima variazione di bilancio noi avremmo avuto un bilancio ancora peggiore, ma non per volontà della nostra comunità, ma perché da Roma hanno trattenuto un ulteriore sforzo finanziario. Se si ricordano i fatti, si ricordano tutti, ma soprattutto oggi non può reggere la politica dell'alibi che, se non si fa, è perché non ci sono fondi, perché intanto cominciate ad utilizzare questi fondi che sono lì e che potete mettere nei settori, dopodiché sulla questione finanziaria - giustamente è stato ricordato, non è un tema facile - ci sarà la possibilità di confrontarci e noi speriamo, assieme alle persone che se ne sono occupate negli anni precedenti, che questa possa risolversi.

Questo per dire che questo atto... noi ci associamo all'idea di avere oggi un'approvazione che è in merito ad un esercizio precedente, che quindi non coinvolge chiaramente gli Amministratori nuovi, ma per continuità amministrativa viene mandata avanti, ma noi crediamo che oggi non paghi questa politica che è da campagna elettorale - come abbiamo avuto modo di dire questa mattina - nel dire: "ci hanno lasciato le casse vuote" o "non ci hanno dato la possibilità". Questo può reggere qualche settimana, dopodiché la responsabilità è di questa maggioranza e di questo Governo e le cose che vengono fatte, nel bene e nel male, sono di responsabilità di questo Governo e di questa maggioranza. Se quindi in questo preludio di estate avete ancora qualche alibi - e noi abbiamo cercato in questi giorni, in particolare ieri e oggi, di mettere in luce le nostre idee e le nostre prospettive, o mancate prospettive che vediamo nei vostri atti -, voi dopo l'estate non avrete più nessun alibi nel dire che non potete fare le cose, che si possono fare nell'immediato con una variazione di bilancio... e le cose che farete nella grande prospettiva della Valle d'Aosta, perché risolverete la questione finanziaria.

Io non sarei intervenuto su questo atto, perché era un atto, peraltro presentato molto bene dal collega Cognetta, di cui avevamo parlato anche in commissione, che semplicemente va a fotografare quello che è stato un anno molto difficile con un bilancio approvato dall'Amministrazione regionale non impugnato dallo Stato e un bilancio approvato dallo Stato impugnato dalla Valle d'Aosta: ecco come noi abbiamo fatto valere le nostre prerogative. Ad oggi ci risulta che la prosecuzione dell'iter anche del livello nazionale nei confronti del livello regionale non sia partita con grandi atti clementi nei confronti dell'Amministrazione regionale, perché il clima reale e amministrativo è stato visto e misurato dalle impugnative statali. Con questo noi diciamo quindi che voteremo questo atto, ma crediamo che la ricostruzione di una parte finanziaria molto delicata non possa essere riassunta o sminuita alle poche considerazioni che abbiamo sentito.

Presidente - La parola al Consigliere Bianchi.

Bianchi (UV) - Non era mia intenzione intervenire, però, a fronte dell'intervento dell'Assessore, siamo obbligati ad intervenire. Bisogna ricordare ai valdostani che per il rendiconto 2017 il collega Restano è stato Assessore da marzo a ottobre, quindi il dire che su quei capitoli non c'erano abbastanza soldi e che è inutile parlare... se le prenda un pochino anche lei le colpe! Dall'altra mi sembra un rituale il fatto di colpevolizzare se non si riesce a mantenere tutte le promesse che si sono fatte in campagna elettorale, perché non ci sono più soldi. È il segreto di Pulcinella, tutti lo sanno qua che di soldi non ce n'erano più, c'è il contenzioso con lo Stato.

Collega Restano, quindi lei ci faccia vedere cos'è capace di fare in futuro, noi lo valuteremo magari anche positivamente, ma non può sparare su quello che è stato il passato, quando lei lo ha vissuto e lo ha vissuto in maniera attiva: ha deciso, ha fatto. Dall'altra le ricordavo che già il collega Sammaritani stamattina ha fatto un passaggio non accettando l'insufficienza da parte della professoressa dicendo: "ho trovato questa situazione e prima c'erano altri, io che colpa ne ho?". Guardi che quegli altri sono con lei in maggioranza, quindi smettiamola!

Il lavoro dell'opposizione... non è che tiriamo gli Assessori per la giacca. All'Assessore Gerandin ricordiamo le cose che lui per cinque anni ha detto. La dimostrazione che il collega Testolin questa mattina vi ha letto una cosa che lui aveva detto negli scorsi Consigli e quindi non ci sembra di essere fuori dal tracciato, forse lo è qualcun altro.

Presidente - La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (IC) - Nessuno aveva intenzione di intervenire in questa discussione, ma l'intervento dell'Assessore Restano, assolutamente fuori tema, ci obbliga a fare almeno alcune considerazioni. Non vorrei che con questo atteggiamento si alimentasse la dottrina del "prima noi abbiamo fatto non un Governo, un accordo di Governo, noi facciamo l'amministrazione, non della politica. Per fare l'amministrazione, bastano i dirigenti, non c'è bisogno dei politici". Questa dottrina di Gerandin e dei Dirigenti di ALPE mi pare che non stia proprio in piedi: non si fa dell'amministrazione si fa della politica. In politica si tratta di fare delle scelte e lei ha la responsabilità di fare delle scelte, non può venire qui a dire a noi: "non presentate niente, non sollecitate, non evidenziate delle priorità, poiché non abbiamo soldi", non è questo il ragionamento. Siete lì per fare delle scelte ed elencare delle priorità, indipendentemente dal numero di risorse a disposizione, pertanto preparatevi perché non sarà semplice, non si possono rimandare le scelte in eterno e le priorità vanno elencate ed eseguite.

Presidente - Propongo di sospendere la seduta. Riprendiamo la discussione generale questo pomeriggio alle ore 15:30...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

... va bene, oggi pomeriggio iniziamo alle 15:00.

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La seduta termina alle ore 13:05.