Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 61 du 26 juillet 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 61/XV - Interpellanza: "Interventi di razionalizzazione del sistema di trasporti a partire dal prossimo anno scolastico".

Bianchi (Presidente) - Punto n. 24 dell'ordine del giorno. La parola alla Consigliera Minelli per l'illustrazione.

Minelli (IC) - A differenza del gruppo dell'UVP, non ritiriamo il provvedimento, visto il tema che riguarda in parte la questione urgente dei trasporti per il prossimo anno scolastico.

L'interpellanza si compone sostanzialmente di tre questioni: la prima riguarda il trasporto scolastico, ma non solo, relativo in particolare agli utenti delle vallate laterali; la seconda è legata di più ai costi di questo trasporto, che ricadono sugli utenti; la terza questione, più generale, riguarda le iniziative che si intendono portare avanti per promuovere l'uso del trasporto pubblico. Abbiamo rilevato come - ed era una cosa che sapevamo già - al termine di ogni anno scolastico molte corse dei mezzi del trasporto pubblico su gomma vengano immediatamente soppresse il giorno successivo all'ultima giornata di lezione, senza tenere conto delle necessità di tutti quegli utenti non scolastici che nelle vallate laterali usano il sistema di trasporto pubblico e nemmeno di quegli studenti che sono impegnati durante il mese di giugno nelle prove d'esame di licenza della scuola secondaria inferiore e negli esami di maturità, con un disagio significativo per tutti. Faccio riferimento in modo particolare a due realtà che conosco: quelle della valle di Gressoney e della valle di Champorcher, dove anche quest'anno si è dovuto ritardare le prove di esame proprio perché i ragazzi non riuscivano ad arrivare in orario. Credo sia soltanto una delle realtà scolastiche che ha dovuto prendere in considerazione questa situazione. Questo è un disagio per tutti, ovviamente soprattutto per i ragazzi minori di 18 anni, ma anche per tutti i residenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico. Non solo: il periodo estivo, proprio quando viene a mancare praticamente - abbiamo fatto il calcolo - quasi la metà delle corse, è un momento di forte attività lavorativa in queste vallate: ci sono i turisti che si muovono, ma anche i dipendenti stagionali che lavorano, e questo è per tutti un ulteriore disagio.

L'altra questione riguarda gli abbonamenti riservati a studenti che prevedono normalmente soltanto un'andata e ritorno giornaliera - una terza corsa viene sempre e comunque pagata su un'unica tratta -, a differenza di ciò che accade invece in molte altre realtà. Ciò porta a dover fare spesso due abbonamenti, talvolta anche - ci è stato segnalato - con due gestori diversi per potersi recare a scuola. C'è stato poi lo scorso anno un problema significativo anche per il trasporto cittadino di Aosta per gli studenti che ha fatto registrare disagi nelle prime settimane di scuola che crediamo si riproporranno quest'anno, in particolare in relazione al trasferimento degli studenti del Manzetti in altra sede, com'è stato ricordato precedentemente dalla collega Pulz e nella risposta dell'Assessore. Per alcune tratte poi è necessario dimostrare di studiare o di lavorare in un luogo specifico per acquistare l'abbonamento al mezzo pubblico; quindi per avere un abbonamento bisogna dimostrare non soltanto di usufruire come cittadini di un trasporto pubblico, ma di dover essere allocati in una sede di studio o di lavoro precisa. Noi siamo convinti che occorra promuovere e incentivare presso tutti i cittadini, ma in particolare verso i giovani, l'uso dei mezzi pubblici in un'ottica completamente diversa della mobilità e in un'ottica della salvaguardia dell'ambiente, che deve assolutamente essere maggiormente tutelato anche per quello che riguarda l'aspetto dei trasporti.

Le domande che noi poniamo all'assessore competente in questa interpellanza sono dunque quattro: "quali provvedimenti intende adottare per fare fronte alle situazioni di disagio..." che sono state espresse; "se è prevista, a partire dal prossimo anno scolastico, una razionalizzazione del sistema di trasporti, che tenga conto delle necessità degli studenti, sia per quanto riguarda la normale attività didattica...", e la frequenza delle lezioni, ma anche per l'extra scuola. Ricordo che ci sono molte scuole che offrono dei corsi opzionali pomeridiani e spesso i ragazzi, lo so per esperienza diretta, non usufruiscono di nessun servizio pubblico che li riporti verso le loro abitazioni. L'altra cosa importante è capire se c'è l'intenzione di coinvolgere, nel momento in cui si fanno con le ditte appaltatrici gli orari relativi al trasporto pubblico, i dirigenti scolastici; ci siamo infatti informati e abbiamo appurato che, tranne in alcune situazioni di emergenza - una delle quali conosco molto bene perché l'ho gestita in prima persona come genitore -, normalmente i dirigenti scolastici non vengono nemmeno sentiti. Quando li abbiamo contattati, ci hanno detto che sarebbe un segnale importante per loro avere un contatto nella fase di progettazione, perché avrebbero sicuramente delle richieste da avanzare, che porterebbero ad una maggiore razionalizzazione forse anche, in alcuni casi, in un'ottica di risparmio. Terza cosa: vorremmo sapere se quest'Amministrazione ritiene un obiettivo strategico quello di promuovere in tutti i modi e in tutte le forme l'utilizzo del trasporto pubblico da parte delle giovani generazioni in particolare, perché sono loro che dovranno in futuro occuparsi di questo modo diverso di intendere la mobilità. Infine, l'ultima domanda è: "quali azioni concrete si intendono assumere per raggiungere tale obiettivo".

Dalle ore 10:05 riassume la presidenza il Presidente Fosson.

Fosson (Presidente) - La parola all'Assessore Restano per la risposta.

Restano (AC-SA-PNV) - Per rispondere in maniera esaustiva, occorre fare un piccolo passo indietro. Come Lei ha già potuto intendere in audizione in commissione, per contribuire al risanamento dei conti pubblici richiesti dallo Stato, a partire dal 2013 si è reso necessario ridurre le risorse regionali relative al trasporto pubblico passando dai 21,5 milioni di euro del 2012, dove i servizi erano garantiti, per arrivare nel 2018 a 14,86 milioni di euro. Questa pesante contrazione, che corrisponde al 33 percento, ha dovuto accompagnarsi ad una conseguente riorganizzazione e direi ottimizzazione dei servizi, tra cui, ad esempio, la revisione di alcune linee per le quali sono state mantenute unicamente le corse scolastiche, come avete giustamente accennato voi. Questo tipo di razionalizzazione è stata operata sulla base di un'attenta analisi dei dati di traffico, cercando tuttavia di implementare parallelamente i servizi di diversa natura proprio per garantire gli spostamenti, com'è accaduto nei comuni di Verrayes, Saint-Denis, Perloz introducendo all'articolo 59 della legge regionale il terzo comma che prevede una contribuzione, in percentuale variabile definita nel dettaglio da una delibera regionale del 2016, su specifici servizi a chiamata attivabili dagli Enti locali per specifiche esigenze. Su tutto ciò giova ricordare che l'autonomia scolastica consente ad ogni singolo Consiglio di Istituto di fissare gli orari delle lezioni in maniera del tutto indipendente e questo fa sì che non ci sia uniformità sul territorio tra la durata delle lezioni (settimana corta o con il sabato di lezione), quella degli orari di entrata e di uscita rispetto ai pomeriggi di rientro a scuola. Con questa situazione si è costretti a prevedere servizi per tutte le scuole a tutti gli orari, accrescendo la spesa e le difficoltà organizzative per i mezzi e gli autisti. In ogni caso penso che da parte di ogni Governo che si è alternato alla guida dell'Amministrazione regionale ci sia stata una precisa attenzione alle esigenze della popolazione e alle necessità degli studenti e per di più l'Amministrazione regionale riconosce ed esalta il valore turistico del suo territorio, però sempre nei limiti delle risorse disponibili. L'Amministrazione quindi attiva e garantisce la spesa fino alla concorrenza del 70 percento dei servizi di trasporto turistici previsti dalla legge regionale n. 29/1997: possono essere linee ad hoc istituite in determinati periodi dell'anno (inverno/estate), o intensificazioni, o prolungamenti di linee già esistenti. È evidente che un'ulteriore implementazione dei servizi può avvenire unicamente incrementando gli stanziamenti finanziari.

Per quanto attiene agli abbonamenti, vengono applicate le tariffe previste dalla delibera n. 1048/2014, con i relativi sconti a seconda dei percorsi e della tipologia di linea urbana o extraurbana. Va detto che il tema è alquanto complesso e delicato e, a mio modo di vedere, va affrontato nel suo insieme. Non bisogna infatti dimenticare che coloro che acquistano abbonamenti ferroviari beneficiano di uno sconto pari al 30 percento, con spesa totalmente a carico della Regione, quindi l'abbonamento del treno risulta di fatto più vantaggioso rispetto a al trasporto su gomma, creando una disparità sulla quale si dovrà riflettere. L'ambito più indicato nel quale affrontare molte delle problematiche evidenziate è quello del piano regionale dei trasporti, la cui predisposizione è stata deliberata nell'agosto 2017. In questi mesi è in corso di elaborazione la bozza del piano, che terrà conto di queste ed altre importanti questioni in modo da affrontare il tema della mobilità delle persone e delle merci in modo complessivo, strategico e coordinato. Tale documento dovrà essere discusso e approvato collegialmente dal Consiglio regionale. Peraltro questo tema, così come la promozione del trasporto pubblico, è contemplato anche nella legge regionale n. 22/2016 (Disposizioni per una ferrovia moderna e un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti), e la bozza del programma strategico di interventi è già stata trasmessa alla competente commissione. Ovviamente le linee di indirizzo di questi due importanti documenti strategici dovranno essere allineate tra loro.

Per quanto attiene più strettamente ai trasporti scolastici, quindi a paventati disservizi che potrebbero verificarsi a seguito dello spostamento di sedi scolastiche, l'Assessorato ha sempre risposto con solerzia a tali modifiche con risorse proprie e in tempi assolutamente celeri. Tra le situazioni più critiche posso ricordare: l'accorpamento del polo scolastico di Verrès nel 2014; i potenziamenti delle corse resisi necessarie sui percorsi di Chatillon/Verrès, Chatillon/Aosta, Bionaz/Aosta, Aosta/Courmayeur; le corse aggiuntive pomeridiane istituite ad hoc per gli studenti del Don Bosco di Chatillon, del Projet Formation di Châtillon, per gli studenti delle scuole medie di Châtillon verso Verrayes e Saint-Denis; le corse ad hoc istituite a seguito dello spostamento dell'Istituto Regina Maria Adelaide da via Torino in via Chambéry; le deviazioni delle corse dalla Valle del Gran San Bernardo per gli studenti dell'Institut agricole. Le posso dire per esperienza personale che le navette ad inizio scuola lo scorso anno c'erano e sono sempre state utilizzate prevalentemente dagli studenti aostani che portavano via il posto a quelli che arrivavano in treno dalle vallate laterali, quindi era stato affrontato appositamente dalla Giunta ed è stato seguito nel dettaglio: questo lo dico a tutela anche di chi c'è stato prima di me, e lo dimostrano i fatti l'attenzione che si è posta verso gli studenti e verso le problematiche.

Certo è che l'educazione dei nostri studenti ad utilizzare mezzi alternativi e a percorrere quel chilometro che c'è di distanza tra la stazione e le sedi scolastiche è importante. La valutazione è proprio questa: a volte si possono fare 500 metri a piedi, anziché utilizzare le navette e sovraffollare questi servizi che sono molto costosi. Credo sia importantissimo che tutti insieme ci si impegni su questo, magari attraversando Aosta in dieci minuti a piedi lentamente. È una valutazione che dobbiamo fare, non possiamo sovraffollare la città di mezzi pubblici. Certo è che la riduzione degli stanziamenti ha tolto spazio, però vorrei sottolineare che abbiamo tolto anche la navetta che va all'ospedale: la cosiddetta "Navetta rossa", che ha una valenza a volte anche superiore a quella degli studenti. Queste sono riflessioni che dovremo fare sul piano regionale dei trasporti e, a mio modesto modo di vedere, non possono essere demandate ai singoli politici quali siamo noi, ma devono essere oggetto di uno studio, forse da commissionare ad una Società terza, ma anche coinvolgendo dei professionisti che quotidianamente lavorano su questo tema, perché spostare di 5 minuti una corsa all'inizio di una vallata , per esempio, vuol dire arrivare a fondo valle con variazioni d'orari di 30 minuti e far saltare un piano che è stato oggetto di approfonditi studi da parte dei tecnici preposti. Per rispondere a volte ad un'esigenza singola, i si va quindi a danneggiare un piano strategico molto importante; vale a dire : noi possiamo dare gli indirizzi sui quali tutti concordiamo, credo però che spetti ai tecnici dare le risposte che ritengo persone professionalmente altamente qualificati e pronte a dare ogni tipo di risposta, come abbiamo visto anche in tempi brevi. Detto ciò per quanto riguarda il prossimo anno scolastico sono a disposizione, ma dobbiamo però attendere un progetto globale che è quello del piano regionale.

Per quanto riguarda la risposta alla seconda domanda: "se è prevista, a partire dal prossimo anno scolastico, una razionalizzazione del sistema dei trasporti, che tenga conto delle necessità degli studenti...", va detto che, a seguito di una mozione del Consiglio regionale del 2016, sono convocate al tavolo in un'apposita Commissione del 2016 la Soprintendenza, il Dipartimento dei trasporti e tutti i poli scolastici (Villeneuve, Châtillon, Saint-Vincent, Valtournenche, la Valdigne, Aosta, Quart, Variney, Pont-Suaz, Verrès, Brusson, Pont-Saint-Martin e Gressoney) onde individuare nel dettaglio le criticità. Questo tavolo ha lavorato e ha proposto delle soluzioni che sono state adottate. Ora, se lo si ritiene necessario, tale tavolo si può riaprire anche per questo anno scolastico, però è un lavoro che è già stato fatto non da me ma da chi mi ha preceduto.

Per quanto riguarda la terza e la quarta risposta, come ho già anticipato, è in elaborazione il piano regionale dei trasporti, il documento ha valenza programmatoria per il settore e sarà lo strumento che fornirà le indicazioni sull'assetto in essere, onde poter valutare in piena conoscenza le opportune politiche da adottare, che dovranno essere allineate con la legge n. 22/2016.

Presidente - La parola alla Consigliera Minelli per la replica.

Minelli (IC) - Grazie Assessore per la corposa illustrazione. Ci sono sicuramente delle cose interessanti in quanto lei ci ha detto, che comunque ci riconducono sostanzialmente - come si immaginava e come mi pare di capire accada un po' per tutti i temi di cui stiamo discutendo - ad un problema fondamentale: la questione economica, che in questi primi Consigli ci è stato ricordato per tanti argomenti essere il problema più grosso, e lo sappiamo.

Io sono convinta che ci debba essere un'attenzione maggiore, che c'è stata solo in parte, degli Uffici tecnici e di chi deve prendere delle responsabilità in questo senso, ma io credo che ci debba essere anche una precisa volontà politica per quello che riguarda il futuro dei trasporti in Valle d'Aosta e non solo. Il piano regionale dei trasporti, che è all'esame e che dovrà diventare operativo, così come la legge n. 22/2016, che parla di piano dei trasporti integrati, sono sicuramente gli strumenti su cui bisognerà ragionare. Penso però che, quando si parla di pullman o navette che viaggiano vuoti, occorra stare attenti: ci sono delle corse che sono così, semivuote, ma non è proprio come si dice e come si racconta, anche perché non c'è un'incentivazione ad utilizzare il trasporto pubblico. Abbiamo sull'asse centrale la ferrovia che dovrebbe essere potenziata, e lo sappiamo bene, l'abbiamo detto tante volte, e in concomitanza il trasporto su gomma: questa è una cosa che, se fosse razionalizzata, permetterebbe di risparmiare del denaro per questa insensata doppia possibilità del trasporto pubblico ed eventualmente di allocare le risorse necessarie in modo diverso.

Lei ha parlato della legge dell'autonomia scolastica che permette alle scuole di avere orari diversi, rientri pomeridiani, eccetera: anche qui una razionalizzazione si può fare perché il tavolo a cui lei si riferiva, del 2016, è stato convocato una tantum. Le situazioni nelle varie istituzioni scolastiche si evolvono di anno in anno e spesso ci sono state delle occasioni in cui sono state prese delle decisioni non da poco da parte del Dipartimento dei trasporti dell'Assessorato che non sono mai state comunicate alle scuole. Io ricordo perfettamente una situazione in cui il 26 dicembre, in piene vacanze natalizie con tutti gli studenti a casa, ignari fino al 7 gennaio, sono state abolite la corsa del mattino, per arrivare a Pont-Saint-Martin da Gressoney e la corsa delle 13:20 per rientrare. Se ne sono accorti i genitori che l'hanno visto sulle tabelle della Vita, nessuno aveva detto niente né ai dirigenti scolastici, né ai genitori e nell'arco di quelle vacanze abbiamo raccolto centinaia di firme per riuscire ad avere un incontro e a parlare con i tecnici. Alle volte quindi ci sono state delle attenzioni, ma altre volte no, sono sicura di quello che sto dicendo.

Per quello che riguarda gli sconti degli abbonamenti, effettivamente la ferrovia costa molto di meno; ci sono costi invece, che riguardano il trasporto su gomma, che sono ovviamente più cari. Io spero che nel piano dei trasporti, soprattutto nell'ottica di un piano integrato dei trasporti così come prevede la legge, si arriverà ad una tariffazione unica per tutti i mezzi del trasporto pubblico. Mi auguro inoltre che verranno prese tutte le iniziative, in questa legislatura e in futuro, per cercare il più possibile di arrivare ad una diminuzione del trasporto su gomma e del trasporto privato in generale e che invece si faccia tutto quello che è possibile fare per implementare il trasporto pubblico. Mi rendo conto che c'è un problema di costi, perché poi questo è sempre il problema, ma credo anche che in fase di progettazione debbano essere fatte delle scelte. Io ritengo che quella dei trasporti sia una delle scelte che in passato non sono state curate come avrebbero dovuto e l'auspicio è che in questa legislatura si possa fare meglio, com'è stato detto già più volte.