Objet du Conseil n. 15 du 11 juillet 2018 - Resoconto
OBJET N° 15/XV - Communications du Président de la Région.
Fosson (Président) - On passe au point 2, la parole au Président de la Région.
Spelgatti (LEGA VDA) -. Ci tengo a rinnovare le condoglianze che sono state fatte dal Presidente del Consiglio, ringrazio gli altri gruppi che hanno portato un ricordo avendo conoscenza personale della persona che purtroppo è deceduta, ci tengo particolarmente a rinnovare nuovamente le condoglianze fatte alla consigliera Minelli e la ringrazio per la forza che dimostra essendo qui oggi e avendo l'intenzione di continuare a combattere e a portare avanti le sue battaglie.
Volevo comunicare che domani, sempre che i lavori del Consiglio lo permettano, abbiamo fissato un incontro con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, la Senatrice Erika Stefani, in occasione anche delle conferenze a cui dovrò partecipare: la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a seguire poi la Conferenza unificata e la Conferenza Stato-Regioni.
Ritengo che in questo momento sia importantissimo partecipare subito a questi incontri a Roma, perché saranno il momento fondamentale per la Regione autonoma Valle d'Aosta per iniziare a lavorare il più celermente possibile avviando tutti i tavoli con Roma. All'ordine del giorno del primo incontro con il Ministro Erika Stefani ci sarà una prima ricognizione del complesso rapporto Stato-Regioni, in particolare abborderemo il tema della Commissione paritetica i cui membri devono essere rinnovati e quello della successiva presentazione di numerose norme di attuazione che attendono di essere esaminate. Dopo di che chiaramente sarà mia cura cercare di avviare tutti gli altri tavoli fondamentali per la Valle d'Aosta.
Président - La parole au conseiller Bertschy.
Bertschy (UVP) - Ringraziamo la Presidente per aver comunicato gli impegni di domani, data di convocazione del Consiglio. Abbiamo già vissuto all'inizio della scorsa legislatura questo problema legato a una maggioranza un po' risicata e agli appuntamenti che bisogna riuscire a mantenere per poter difendere e valorizzare la nostra presenza ai tavoli, alle conferenze istituite da tempo.
Non faremo strumentalizzazioni su questo tema per l'importanza che riveste la sua funzione di Presidente in rappresentanza della nostra comunità. Allo stesso tempo i lavori dell'aula non possono essere preordinati e neanche contingentati, vedremo come si potrà lavorare. Una riflessione però si pone a voi di maggioranza per capire come rendere presente l'istituzione valdostana in questi contesti ma, allo stesso tempo, poter garantire il lavoro in aula.
Quello che io le chiederei, Presidente, è di non presentare questi suoi lavori come l'inizio di un lavoro della Valle d'Aosta, io le chiederei di parlare di continuare a lavorare per la Valle d'Aosta, perché le posso garantire che, magari con risultati che non sono stati per lei soddisfacenti, anche l'ultimo governo regionale, come quelli precedenti, ha lavorato a questi tavoli, in queste Conferenze cercando di rappresentare al meglio i problemi della nostra comunità. Poi c'è un governo nazionale che non più tardi di qualche giorno fa mi pare abbia di nuovo fatto sentire la sua voce rispetto ai rapporti finanziari con la nostra regione, ma non voglio togliere temi ad altri, e credo che nell'idea che lei ha presentato del suo governo, la collegialità, l'idea che, al di là della differenza dei nostri ruoli, in questo momento si debba lavorare per i cittadini valdostani, per la comunità valdostana... dica di più: "continuiamo a lavorare". Magari "lavoriamo meglio e raggiungeremo maggiori risultati perché a Roma siamo più collegati", d'altronde noi siamo un movimento regionalista, voi avete la forza di un movimento nazionale che può forse oggi appoggiarvi - noi speriamo sempre che saranno accordi tra regione e istituzioni e non accordi tra persone - però, forse, un po' più di umiltà. Immagino che non sia arroganza, perché non la conosciamo in quest'aula, quindi io spero che non sia arroganza. Un po' più di umiltà, ma continuiamo il lavoro che stiamo facendo.
Noi di lettere, e lo dico io, quindi non lo deve dire il Presidente per conto suo, negli ultimi mesi ne abbiamo fatte tante, di discussioni ne abbiamo fatte tante, in quest'aula abbiamo difeso provvedimenti per mettere maggiori risorse in bilancio, altrimenti oggi vi trovereste in una situazione ancora peggiore rispetto a quella che ogni tanto viene documentata, quindi continuiamo a lavorare. Cerchiamo di raggiungere risultati, proviamo a risolvere dei problemi, però continuiamo a lavorare, perché posso garantire che il lavoro è stato fatto in maniera pesante, con tutte le capacità che avevamo in un contesto in cui le risorse, anche a livello nazionale, sono poche e, se si può, intanto si pensa prima a casa propria e poi alla casa degli altri.
Quindi è un intervento di inizio lavori proprio nel senso di come vorremmo occuparci noi, anche in questo ruolo, del bene dei cittadini valdostani. Saremo presenti, saremo a sostenere, non accetteremo dichiarazioni che a volte ci sembrano buttate in aria più che altro per giustificare un lavoro che è ancora da fare, però le chiediamo di apprezzare anche il lavoro fatto in precedenza, le cose buone che sono state fatte, il lavoro portato avanti e le auguriamo, se è possibile, di risolvere i problemi.
Presidente - La parola al consigliere Testolin.
Testolin (UV) - Siamo stati molto attenti nel cercare di percepire nelle comunicazioni della Presidente Spelgatti quali fossero le attività che il governo regionale sta mettendo in atto e, al di là dei proclami che sono stati annunciati preferibilmente sui media, se fossero scadenzate delle iniziative puntuali, interessanti da parte del governo.
A parte gli scherzi, prendiamo atto che per poco o nulla la Presidente si è riferita al Consiglio in merito a iniziative politiche o amministrative, preferendo invece esprimere alcune considerazioni più importanti attraverso i media e sovente purtroppo con parole pronunciate come degli slogan elettorali piuttosto che come delle iniziative di governo, e questo dispiace e ci associamo a quello che ha detto il collega poc'anzi in merito a questo atteggiamento nei confronti di un lavoro che è stato fatto nel tempo.
Come movimento di opposizione si è ritenuto di avere nei confronti di questo nuovo esecutivo un approccio assolutamente serio, non volto alla sterile polemica, come è avvenuto qualche volta in passato, ma nello stesso tempo vogliamo essere molto attenti a quanto viene proposto e dico in questo caso attenti a quanto viene proposto perché ad oggi ben poco è ancora stato fatto, anche da un punto di vista amministrativo; dalla Giunta sono state approvate circa una quarantina di delibere con circa un quarto degli atti approvati che erano già stati predisposti dal vecchio esecutivo, ma che nell'ultima seduta non erano poi stati deliberati per assenza dei competenti Assessori. Per questi atti vi era anche la ben evidenziata prima delibera approvata dalla nuova Giunta regionale, predisposta e approvata tutti gli anni per la presentazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di un progetto a favore della valorizzazione del patois e finanziabile su una norma nazionale a sostegno delle lingue minoritarie. Ci tengo a sottolinearlo perché è un lavoro che onestamente viene portato avanti nel tempo, ha le sue radici ben radicate in un percorso che è stato fatto e quindi è corretto che si sappia che queste operazioni arrivano da un lavoro del passato, così come è già stato sottolineato.
La maggior parte delle altre deliberazioni al momento riguardano le nomine dei segretari particolari, alcuni atti di routine sul personale e poco più. Dunque dopo tre Giunte poca roba, fino a qui nessun grande sforzo, nessun gran lavoro della nuova Giunta e della sua Presidente.
Presidente che, mi duole dirlo, si esprime con una terminologia non troppo consona al suo ruolo, alla sua posizione, terminologia che a nostro avviso andrebbe assolutamente rivista e ammorbidita, invece di continuare a presentarsi in pubblico e sui mezzi di comunicazione annichilendo, offendendo, barbarizzando e presentando molte volte in maniera anche distorta la realtà valdostana. Francamente trovo difficoltà persino a ripetere la terminologia utilizzata dalla Presidente Spelgatti, perché il "marciume" di cui parla è un concetto talmente lontano dalla realtà valdostana, dalla sua gente e dalle sue istituzioni che mi infastidisce come cittadino, ancor prima che come eletto in Consiglio regionale. Di fronte a questo accanimento che offende ogni valdostano, dall'amministratore locale al presidente del consorzio, a ogni singolo rappresentante di una qualsiasi associazione o categoria economica che abbia lavorato o abbia avuto un ruolo attivo nel contesto socioeconomico in questi ultimi vent'anni in Valle d'Aosta, quello che stupisce è come non ne siano infastiditi anche i compagni di viaggio della Presidente. Compagni di viaggio che hanno nel tempo e a vario titolo ricoperto dei ruoli importanti nel contesto valdostano. Stupisce come, pur essendo considerati concausa di questo sedicente sfasciume, possano assecondare queste affermazioni. Confido tuttavia che questa inerzia sia solo momentanea e che anche loro, come altre migliaia di valdostani onesti, sani e da sempre a servizio della nostra regione si sentano profondamente offesi dalle avventate affermazioni della Presidente e abbiano voglia di smarcarsi da questo modo assolutamente non tollerabile di classificare la nostra regione. Affermazioni assolutamente offensive per chi ha contribuito nel tempo a lavorare per il bene della nostra Valle. A questo proposito anticipo che molto probabilmente verrà presentata in merito a questo argomento una risoluzione.