Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3336 du 27 mars 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3336/XIV - Disegno di legge: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2018/2020. Modificazioni di leggi regionali".

Farcoz (Président) - À la présence de 35 Conseillers je déclare ouverte la séance. Punto n. 20.01 dell'ordine del giorno. Procediamo con l'articolo 8. Ci sono interventi? Non ce ne sono. Metto in votazione l'articolo. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 21

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

Articolo 9: stesso esito. All'articolo 10 vi è l'emendamento n. 4 della II Commissione, che è sostitutivo. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (CC-MOUV) - L'articolo 10 è quello della sospensione del sostegno economico mediante concorso alle spese di riscaldamento. Una brevissima considerazione. Era molto chiaro il percorso, già ben identificabile nella proposta di variazione, io penso che a volte, piuttosto che cercare di mettere una pezza malfatta o addirittura un qualcosa che sa quasi di offensivo... perché piuttosto di mettere 500 mila euro all'anno che, rispetto a quanto era in disponibilità negli anni, siamo sotto il 20 percento, forse si faceva prima ad integrare il fondo a sostegno delle famiglie disagiate o qualcosa del genere, ma almeno non vendere un'illusione, non vendere un sogno, siamo corretti! Cerchiamo di non vendere qualcosa che non esiste! Mi sembra quasi una presa in giro, nel senso che chi rimarrà fuori? I redditi più bassi? Ridurrete a tutti in termini di percentuale? A fronte di una situazione difficile, come l'avete dipinta, abbiate il coraggio delle vostre azioni, nel senso di dire: "non ci sono, non li mettiamo", ma non illudiamo i valdostani! È finito il tempo dei proclami, della vendita dei sogni! I valdostani hanno aperto gli occhi, si sono resi conto che, bene o male, dall'inizio di questa finanziaria c'è stata una sorta di mondo dei sogni dipinto come uno meglio credeva, più risorse (130 milioni in più), alla fine ci si trova di fronte alla triste realtà in cui, pur di salvare le apparenze, ci si aggrappa agli specchi. Questo era il mio intervento che faccio con l'amaro in bocca, nel senso che è di una tristezza unica, perché noi continuiamo a promettere qualcosa che non abbiamo, continuiamo a dire: "per quest'anno l'abbiamo tacconata". Non è così, non abbiamo tacconato niente, vendiamo pie illusioni alla vigilia di una campagna elettorale.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - I giorni scorsi abbiamo avuto modo di confrontarci su questa variazione di bilancio, una variazione che mette in luce tutte le cose che sono state dette in quest'aula quattro mesi fa, quando si è discusso il bilancio 2018. Una variazione anzitutto che accantona 100 milioni di euro e che non si potranno comunque spendere durante il 2018. Questo capitolo mi sembra l'ennesima presa in giro, collega Guichardaz. Lei ha puntato i piedi sui social e ci ha detto: "dobbiamo ripristinare il bon de chauffage", des deux l'une, cioè questa è una presa in giro totale; 4 milioni di euro - perché poi bisogna mettere a fuoco gli ordini di grandezza - erano le risorse a disposizione, la modifica del collega: al posto di 4 milioni ci sono 500 mila euro, il 12,9 percento, l'87 percento in meno. Mi sa di presa in giro. Veramente era meglio: "non ci sono le risorse, mi avete azzerato politicamente, avete deciso di azzerare il mio Assessorato...", per adesso io accetto supinamente la scelta di questo Governo, di questa maggioranza ma modificare in corsa, così com'è stato modificato il bon de chauffage... Ci siamo chiesti come gruppo cosa avremmo fatto noi, eravamo in Giunta nel mese di luglio, quando abbiamo deciso per il 2017 di modificare con il collega Roscio i criteri, ma, prima di modificare i criteri, ricordo molto bene - ne abbiamo parlato -: "ma abbiamo le disponibilità?", perché non diamo delle false illusioni alla comunità. Se possiamo permettercelo, modifichiamo i criteri, andiamo a rivedere qual è l'obiettivo, come raggiungere l'obiettivo finale e a quel punto si mettono le risorse.

Questa modifica che avete fatto in extremis qualche giorno fa mi sembra proprio uno schiaffo. Da 4 milioni si portava a zero, ma, dato che c'è stata quasi una volontà di dire: "dobbiamo fare un taccone, dobbiamo mettere in campo qualcosa", mettiamo 500 mila euro (un ottavo). Non immagino quali possono essere le leve per poter finanziare un bon de chauffage con 500 mila euro. Non ci immaginiamo quali criteri per poter utilizzare i 500 mila euro rispetto ai 4 milioni di euro. Non ci immaginiamo quali sono le idee, poi magari sicuramente lei ci ha pensato come qualche altro collega che dice: "chi verrà deciderà". Oggi però voi decidete con questa modifica di allocare 500 mila euro al posto di 4 milioni di euro, poi magari avete delle idee per poter dare delle risposte puntuali, gradiremmo avere delle risposte perché noi, a livello di commissione consiliare, non abbiamo avuto nessuna risposta di come intende il Governo regionale utilizzare il bon de chauffage di 500 mila euro a fronte di 4 milioni di euro che erano stanziati a monte.

Président - La parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Sarò rapidissimo. Come già detto, da 4 milioni a disposizione si è scesi a zero e poi si è risaliti a 500 mila euro. La domanda è questa: chi potrà usufruire di queste provvidenze? Io temo che non saranno i valdostani. Temo che i valdostani subiranno questa scelta e ne sono dispiaciuto. Per questo noi saremo contrari a questo articolo. Le procedure per andare a riallocare le somme dovrebbero essere diverse e non fatte in urgenza, pensiamo ai nostri valdostani.

Président - La parole au collègue Marquis.

Marquis (AC-SA-PNV) - Anch'io voglio intervenire su questo articolo, perché ritengo che sia significativo per le modalità con le quali è stata gestita e affrontata questa variazione di bilancio: una variazione di bilancio sicuramente indispensabile per allineare il bilancio della Regione alle previsioni del bilancio dello Stato, quindi a seguito della conferma della compartecipazione al risanamento dei conti pubblici. Collega Guichardaz, io credo che non possiamo continuare a prendere in giro i valdostani. C'era un'iniziativa (il bon de chauffage) per la quale ci si è spesi nei confronti della nostra comunità; si è organizzata nel 2015 in modo che ci fosse una gestione immediata e diretta con delle domande on line, con dei versamenti sul conto nel giro di una settimana, l'anno dopo è arrivato il suo collega di partito, ha modificato l'impianto, ha fatto acquisire tutti gli ISEE a tutti i valdostani e a tutti coloro che possono essere beneficiari di questa misura. Ricordo quale fatica è stata per i valdostani recarsi presso i CAF, acquisire tutti i dati, tutte le proprie situazioni per poter attingere a questa situazione per chi vive in oggettiva difficoltà. Era un contributo, è un contributo di cui la gente ne sente la necessità

Ora nella variazione di bilancio ci rendiamo conto, da un giorno all'altro, che questa voce passa a zero. È bastata una serata di confronto sui social, due manganellate da parte dei suoi colleghi di partito e lei il giorno dopo si è ravveduto: "rimettiamo questa iniziativa, perché in fin dei conti serve alla Valle d'Aosta", però se un'iniziativa serve ai valdostani, credo vada gestita con misura, con onestà. Bisogna individuare le risorse reali, necessarie a disposizione, non bisogna accendere una lucina per dire, alla vigilia delle elezioni, che abbiamo mantenuto questa iniziativa, che non è nostro interesse toglierlo, però di fatto non gli abbiamo messo un soldo. È come dire quindi che è stata tolta la misura per i contenuti che vediamo noi oggi nella variazione di bilancio. Credo che questo non vada bene nei confronti della Valle d'Aosta e di tutta la nostra comunità, perché è vero che ci sono delle difficoltà, i valdostani sicuramente sono in grado di capirlo, però l'unica cosa che non capiscono sono questi balletti, che dalla sera alla mattina cambiano le situazioni: un giorno si dice: "facciamo questo", il giorno dopo: "facciamo la strada opposta". Sono tre mesi che facciamo e rifacciamo i bilanci, era sufficiente nel mese di dicembre adeguarsi alle linee guida, quello che sapevamo essere il contributo nei confronti dello Stato che ci sarebbe stato chiesto, così gli uffici dal 1° di gennaio avrebbero potuto lavorare per portare avanti le pratiche, le attività e tutte le iniziative in attuazione del bilancio. Il risultato è che oggi siamo a marzo e gli uffici sono ancora impegnati a fare e a rifare i bilanci per questo desiderio di non ascoltare quello che era stato detto in aula. Era stato rappresentato da tutti che c'era questa esigenza, mi pare che ci siano anche delle forze responsabili nella maggioranza, dei Consiglieri che hanno espresso già allora molte perplessità su questo tipo di approccio. Noi vi chiediamo di mettervi una mano sulla coscienza e quindi di dare chiarezza ai valdostani, Guichardaz. Non è sufficiente stare lì seduti per guadagnarsi uno stipendio, ma credo che lo stipendio debba essere conseguente al servizio che si rende a favore dei valdostani. Lei è stato un bravo Consigliere di opposizione, però sta dimostrando di essere un pessimo Assessore.

Presidente - Se non ci sono interventi, metto in votazione l'articolo 10 con l'emendamento n. 4 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 20

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

All'articolo 11 vi è l'emendamento n. 5 della II Commissione, che è sostitutivo: stesso esito. Articolo 12: stesso esito. Emendamento n. 6 della II Commissione che inserisce l'articolo 12bis: stesso esito. Vi è l'emendamento n. 7 della II Commissione che inserisce l'articolo 12ter. La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Credo che questo sia un articolo importante per quanto riguarda sia le cattedre di tecnologia che il dossier e il potenziamento dell'alternanza scuola/lavoro. Sulle cattedre di tecnologia va un po' nella direzione nella quale ci eravamo lasciati lo scorso Consiglio, quando comunque era stato detto da parte del Governo che sarebbero state trovate le risorse per ripristinare perlomeno la situazione ante adaptation, quindi ante 2016, dunque riconoscendo il Governo che la nuova organizzazione con i due moduli, come a livello nazionale, aveva creato non pochi problemi. A mio avviso, è uno dei passaggi, non è l'unico che dovrà essere visto nel dettaglio, però è un passo avanti perlomeno per permettere alla scuola secondaria di primo grado di riavviare alcuni progetti che non potevano più essere fatti. Riconosco e ringrazio quindi l'Assessore Rini per aver trovato le risorse, come era stato detto nello scorso Consiglio: "trovato", perché credo sia anche un po' l'arte dell'arrangiarsi. Questa variazione credo sia stata un po' l'arte dell'arrangiarsi e quindi uso proprio la parola "trovato" e stornato le risorse.

Nello stesso modo anche il potenziamento dell'alternanza scuola/lavoro, che è un settore importante ma che è partito solo in questo anno scolastico, è stato avviato in questo anno scolastico 2017/2018 e presenta tantissime criticità, lo sapevamo ma era importante in qualche modo iniziare il percorso e quindi ritengo sia importante aver messo delle risorse; bisognerà poi fare in modo che queste risorse vengano ottimizzate e rendano il più possibile. Voteremo a favore.

Président - La parole à l'Assesseur Rini.

Rini (UV) - Grazie, colleghi. La collega ha riassunto un po' lo spirito di questo emendamento, io ringrazio i colleghi, ringrazio il Governo perché hanno saputo ascoltare e dare una risposta importante al mondo della scuola. In parte è stata già sottolineata quella che era stata la richiesta, un accordo che in realtà nasce un anno e mezzo fa, quando in quest'aula avevamo votato all'unanimità un impegno che portasse ad una risoluzione della criticità di quegli insegnanti di tecnologia. Oggi siamo a proporre a quest'aula una soluzione seria, concreta che non vuole solo dare una risposta occupazionale a quei soggetti - ovviamente questa era una priorità, ma non deve essere l'unica -, ma vuole dare anche una risposta positiva ai ragazzi. Infatti le ore aggiuntive saranno articolate in due ore frontali come oggi e in più in un'ora di compresenza, che va un po' in quell'ottica di rafforzamento della tecnologia dell'informatica soprattutto, quindi crediamo che sia una risposta importante.

Altro capitolo è quello dell'alternanza scuola/lavoro. Sappiamo che ci sono i fondi europei dedicati a questo, ma non nascondiamo che la procedura per portare avanti i progetti dei fondi europei è molto gravosa che ha messo in seria difficoltà le istituzioni scolastiche. Con questa risposta quindi si va a sanare quelle anomalie che si erano create all'interno del sistema proprio dell'alternanza scuola/lavoro venendo incontro anche alle esigenze delle famiglie e dando una base solida ad un progetto importante, che nasce da una ragione logica anche molto positiva (quella dell'alternanza scuola/lavoro) che si ispira a modelli all'avanguardia dell'insegnamento, ma che, se non dotata di risorse adeguate, rischia di non produrre gli effetti desiderati. Io quindi ringrazio davvero per la sensibilità il Governo, i colleghi e voi tutti perché con questo emendamento diamo delle risposte serie, delle risposte concrete, tra l'altro, a richieste che provenivano anche dal tavolo - e vorrei ricordarlo perché le ringrazio per il lavoro fatto - dalle forze sindacali all'interno della trattativa che stiamo portando avanti.

Président - La parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Apprezziamo senz'altro lo sforzo fatto dal Governo e da chi si è impegnato per proporre questa modifica a riguardo delle ore di tecnologia, però mi permetta, Assessore, per quanto riguarda l'alternanza scuola/lavoro, avevamo lanciato delle suggestioni nel corso dell'approvazione della finanziaria relativamente al mondo dello sport a costo zero: era sufficiente portare avanti una convenzione con il mondo dello sport, con le associazioni sportive, con le federazioni sportive. In questi giorni dal mondo dello sport provengono tantissime medaglie, frutto dell'impegno dei ragazzi, delle famiglie, degli allenatori in tutti i settori: dall'atletica allo sci alpino, però qua non ho trovato nulla di tutto quanto vi abbiamo chiesto. Siamo profondamente delusi. Bastava un piccolo impegno. Noi ci asterremo proprio per questo motivo.

Président - La parole au collègue Cognetta.

Cognetta (GM) - Anche noi per annunciare il voto favorevole a questo emendamento. Abbiamo lavorato in passato per raggiungere quest'obiettivo con iniziative portate avanti sia da me che da altri colleghi, quindi siamo favorevoli a questo emendamento, fermo restando che le perplessità riferite al ruolo degli insegnanti che vanno in compresenza rimangono. Quello che avevo espresso nel passato Consiglio: il fatto che essere titolare di una cattedra è una cosa, lavorare in compresenza è un'altra, speriamo che a breve ci sia anche questa variazione in maniera da dare dignità completa a questa materia, che è, secondo me, fondamentale, ritenuta da tutti fondamentale; di conseguenza, credo sia uno sforzo che debba essere fatto dal prossimo Governo per andare verso questa direzione.

Président - La parole à l'Assesseur Rini.

Rini (UV) - Giusto per una precisazione. Collega Restano, io condivido totalmente quello che lei già aveva posto all'attenzione di quest'aula e le ribadisco la volontà dell'Assessorato di mettere in piedi queste convenzioni, ma nulla c'entra con questo emendamento e con queste risorse, perché la procedura di accreditamento per gli enti che svolgono alternanza scuola/lavoro non poteva essere fatta in corso d'anno, quindi so che si stanno sentendo e che stanno avviando le procedure tecniche per avviare la collaborazione alternanza scuola/lavoro, quindi non era una non volontà di farlo e non poteva essere inserito in questa variazione di bilancio, nulla c'entra con questo. Questo va solo a sanare quel gap, quel deficit che c'era di copertura economica nei progetti alternanza scuola/lavoro partiti a settembre, perché per la procedura alternanza scuola/lavoro... il mondo sportivo è importantissimo e sa benissimo come la penso e quindi sa che c'è la massima attenzione, ma, al di là di questo, tanti altri enti, associazioni, organismi vorrebbero avviare le procedure per portare avanti una collaborazione di alternanza scuola/lavoro, quindi l'impegno c'è e rimane.

Presidente - Metto in votazione l'emendamento n. 7 della II Commissione che inserisce l'articolo 12ter. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 5 (Borrello, Fosson, Marquis, Norbiato, Restano)

Il Consiglio approva.

Articolo 13. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (CC-MOUV) - L'articolo 13 è il prosieguo di quell'entrata "a gamba tesa" che è questa variazione di bilancio, nel senso che tante delle vostre promesse che erano alla base della presentazione del bilancio (vedi l'aumento delle giornate lavorative per i cantieri forestali che avevamo tutti condiviso, era uno slogan ma era un po' il fiore all'occhiello) vengono drasticamente ridimensionate, quello che era l'impegno preso, anche a seguito della prima proposta di variazione di bilancio in merito al settore agricolo (in grandissima difficoltà), vede un leggero miglioramento, nel senso che trovate un milione e sette in più, ma è un settore che in questo momento è messo malissimo, è uno dei settori più penalizzati e che comunque sconterà di nuovo per l'anno 2018 5,2 milioni in meno. Questo per dire che avete deciso voi chi dovevate buttare dalla torre. L'ho già detto una volta e ci tengo a ribadirlo. Ci sono dei settori che in parte si sono salvati, ci sono dei settori che sono stati letteralmente mortificati per il semplice motivo che avete già deciso prima chi potevate e chi dovevate in parte favorire. Qualcuno si è visto favorito, perché qualcuno non solo ha conservato i trasferimenti dello scorso anno, ma ne ha beneficiato molto in più, vedi il settore degli Enti locali. Ci sono stati 12 milioni in più per il settore degli Enti locali, in spese senza vincolo di destinazione; avete tagliato la legge n. 5 sugli interventi per la messa in sicurezza del territorio, per cui avete fatto le vostre scelte. Delle vostre scelte ve ne assumete la responsabilità, anche di chi avete deciso di buttare dalla torre.

Presidente - La parola all'Assessore Nogara.

Nogara (UVP) - Come al solito, il Consigliere Gerandin fa sempre terrorismo e dice cose non vere. Qualcuno l'altro giorno è venuto a trovarmi riportando che girava nei bar della Bassa Valle dicendo che i cantieri forestali non si sarebbero aperti. Vorrei solo ricordarle che dal 2013 gli operai forestali hanno sempre mantenuto un numero purtroppo relativamente basso che va dalle 210 alle 379 unità per 67 giornate, questo è il primo anno che gli operai forestali passano a 400 unità impegnando 483 lavoratori tra quelli a tempo indeterminato e anche geometri vari per 110 giornate. Perciò il drastico taglio non so dove l'abbia visto rispetto agli anni precedenti; non so dov'era lei negli anni precedenti quando succedevano queste cose.

Per quanto riguarda gli aiuti al settore agricolo, se lei va a vedere, ci sono diversi anni in cui gli aiuti al settore agricolo (per le rassegne ad esempio) venivano pagati un anno per l'altro perché c'era qualche problematica, ma sono sempre stati pagati, come saranno pagati anche quest'anno. Io non so perché lei debba fare delle affermazioni del genere, o cosa voglia dimostrare. Questa è la realtà, questi sono i dati. Se lei vuole venire a controllarli e a vederli, probabilmente ha visto numeri e dati sbagliati, ma è tutto a disposizione. Se vuole rendersi conto di quello che è... quello sarà il suo foglietto, non so cosa dirle, però questi sono i dati ufficiali che passeranno in questa variazione.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Su questo tema penso in questa legislatura tutte le forze interessate hanno lavorato per ripristinare un percorso che aveva subito un azzeramento. Assessore, si ricorda che in questo quinquennio tutti abbiamo cercato, chi dall'opposizione, chi in maggioranza, di ripristinare e piano piano ricalibrare il settore, settore che dall'oggi al domani si è trovato senza risposte, anzi, a piedi: persone che erano abituate a fare affidamento su una parte dell'anno, di sei-sette mesi e si è vista, nel giro di pochissimo tempo, ridurre drasticamente questa offerta lavorativa. Nel mentre il dibattito poi in aula ha avuto tutta una serie di modifiche, nel senso che abbiamo più volte emendato la legge finanziaria, più volte abbiamo ripristinato e quindi rifinanziato i cantieri e l'anno scorso, il 4 agosto, con una variazione di bilancio abbiamo cercato di fare un passo in più. Noi, come gruppo, siamo stati favorevoli e saremo favorevoli alla proposta che è stata fatta a dicembre, mi faccia fare solo un passaggio però per onestà intellettuale, perché da fuori potrebbe sembrare che non abbiamo tutti gli elementi sul tavolo. Fino a un mese fa il punto di caduta era un altro: era quello delle 120 giornate, solo per essere corretti fino in fondo. Abbiamo avuto degli incontri, lei ha avuto degli incontri, in quest'aula ne abbiamo discusso, l'obiettivo da raggiungere era quello. Oggi si fa un passo indietro per i motivi che sappiamo, che conosciamo, l'importante è che si sappia bene, l'obiettivo era quello, non riusciamo a raggiungerlo per ovvi motivi - ce lo siamo detti - ma tutti insieme magari, voi dalla parte del Governo, noi dalla parte della minoranza, dell'opposizione, abbiamo lavorato per arrivare a quel punto di caduta, ma che fosse un punto di caduta non solo dignitoso ma con dei numeri alla mano e delle risposte puntuali. Oggi si fa un passo indietro, anche se magari di poco, io penso che sia importante che tutta la comunità lo sappia e in questa variazione di bilancio si riportano a 110 le giornate, come non succedeva da almeno cinque anni, quindi, da una parte, è un passo avanti, sapendo che, a seguito di queste modifiche, si mettono in discussione le 10 giornate.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'articolo 13. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 21

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

Articolo 14. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (CC-MOUV) - Sull'articolo 14 volevo capire le modifiche relative alle ferrovie. Vediamo una riduzione molto importante in merito al discorso delle ferrovie, che mi pare portano il taglio a 3,5 milioni, c'è un taglio ulteriore di 1,85 milioni e mi sarebbe davvero piaciuto capire i motivi per questo. Se le nostre ferrovie già funzionano come funzionano al momento e se pensiamo nell'arco del 2018 di tagliare 3,37 milioni in totale, non so se con il biglietto dovremmo far firmare ai cittadini anche un impegno di fare i casellanti e magari spingere il treno.

Voglio solo tornare un attimo sulla vicenda di prima per rispondere all'Assessore Nogara. Quando lei diceva che i contributi si liquidavano anche un anno per l'altro, è perché non c'era ancora questo sistema di contabilità, Assessore, per cui se ne faccia una ragione adesso. L'impegno è annuale adesso. Se lei non li impegna nell'anno, non li liquida l'anno dopo, perché non può farlo. Se lei pensa di fare le variazioni magari usando l'avanzo d'amministrazione, io le ricordo che, per quanto riguarda l'avanzo d'amministrazione, avete chiuso con 270 milioni di deficit e che per almeno dieci anni non lo vedremo più noi l'avanzo. Capisce pertanto che è molto difficile in questa fase dire: "chi verrà farà". In questa fase purtroppo le risorse sono queste, io dico: purtroppo, non è con felicità che lo dico.

In merito al discorso dei cantieri forestali, c'è anche un po' di insoddisfazione legata al fatto che qualcuno ha pure perso le qualifiche adesso con il nuovo sistema, pertanto non c'è quella grande soddisfazione. Detto questo, noi ci crediamo, ci abbiamo creduto e abbiamo lottato sul discorso dei forestali. Per fortuna, adesso in parte partiranno, su questo non c'è ombra di dubbio, però io mi sono sempre e solo limitato a dire che al momento, in assenza di variazioni, i cantieri non sarebbero partiti. Questa è la triste realtà, perché era così, era una delibera che lei ha portato in Giunta, che lei ha votato, dove si diceva che, per far partire i cantieri forestali, necessitavano le risorse, per cui io ho solo detto com'era la cosa. Ne prendiamo atto, se ci saranno le risorse, se questa variazione andrà avanti, potranno partire e io sarò il primo ad essere felice, però lei non vada a dire che io sono andato a dire che non partivano. Ho detto che non sarebbero partiti nelle condizioni di prima, per cui semplicemente quello. Per il resto non so come questo taglio di 3,3 milioni potrà incidere sulle ferrovie... povere ferrovie!

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, metto in votazione l'articolo 14. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 21

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

L'emendamento n. 2 dei Consiglieri Cognetta e Ferrero ha un parere finanziario negativo, vuole comunque illustrarlo? La parola al collega Cognetta.

Cognetta (GM) - Con questo emendamento sostanzialmente si prendono 6 milioni di euro che avrebbero dovuto essere dati al Casinò in data 31 luglio di quest'anno e si trasferiscono alla finanziaria regionale approvata a fine 2014 per interventi in materia di edilizia scolastica. In sostanza si tolgono i soldi al Casinò e si danno alla messa a norma di edifici scolastici. Il parere negativo che viene dato dagli uffici del Bilancio dice che, se fosse fatta questa norma, non consentirebbe l'attuazione del piano di ristrutturazione aziendale del Casinò approvato ai sensi della legge. La mia affermazione rispetto a questo diniego dell'emendamento mi fa dire che, visto che il Casinò adesso va così bene, il MOL è positivo, hanno trovato i soldi in banca che gli hanno dato la possibilità di andare via con la "Fornero" e così via, penso che avremmo potuto tranquillamente fare a meno dei 6 milioni e avremmo potuto utilizzarli per sistemare gli edifici scolastici. Io credo sia un attimino fuori dalle righe rispetto a quanto il Coordinatore dovrebbe fare: andarsi ad occupare del fatto che il piano del Casinò possa non reggere se non si danno questi 6 milioni. Mi sembra del tutto inappropriato ed inadeguato questo tipo di diniego. Ne prendo atto, come tutti quelli che sono stati espressi fino a questo momento e ritengo che sarebbe stato più giusto e più utile dare i soldi per sistemare le scuole anziché darli nuovamente al Casinò.

Presidente - Procediamo con l'emendamento n. 3 dei Consiglieri Cognetta e Ferrero. La parola al collega Cognetta.

Cognetta (GM) - Questo emendamento, che invece verrà votato, riguarda la diminuzione - perché l'eliminazione è stata già votata e quindi non poteva essere ripresentata - dei fondi dei gruppi consiliari. Attualmente, per quanto riguarda i gruppi consiliari, per ogni Consigliere si può prendere, perché in questo momento non tutti lo prendono, 432 euro al mese, diciamo che a regime si tratta di un risparmio che porta da 432 a 50 euro la cifra a Consigliere. Per quanto concerne il fondo dei gruppi consiliari, permetterebbe un risparmio complessivo di 160 mila euro all'anno, che in cinque anni fa 800 mila euro, soldi che potrebbero andare tranquillamente utilizzati per priorità molto più importanti. Con questo emendamento quindi si abbassano i fondi dei gruppi consiliari, si passa dai 432 euro attuali per Consigliere a 50.

Presidente - La parola al collega Fabbri.

Fabbri (UVP) - Io vorrei annunciare il mio voto personale di astensione a questo emendamento, in quanto lo approvo a metà. Secondo me - l'ho sempre detto, l'ho sempre espresso -, questo tipo di finanziamenti ai gruppi va in qualche modo rivisto. Sarà probabilmente compito, o almeno me lo auguro, della prossima legislatura. Va rivisto nell'interesse sia dell'amministrazione pubblica che dei Consiglieri stessi, perché ci siamo resi conto - chi ha dovuto amministrare questi fondi - di quanto complesso e "pericoloso" sia.

Detto questo, io mi auguro che ci sia una nuova visione dei costi della politica sostenuti dai gruppi nell'interesse sia dell'Amministrazione che dei Consiglieri.

Presidente - La parola al collega Contoz.

Contoz (UV) - Io la penso esattamente come il collega Fabbri, anche se non ci siamo parlati, quindi anch'io mi asterrò.

Presidente - Non ci sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento n. 3 dei Consiglieri Cognetta e Ferrero. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti : 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Contoz, Cretier, Fabbri, Farcoz, Follien, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, Lanièce, Marguerettaz, Nogara, Péaquin, Perrin, Rini, Rollandin, Testolin, Viérin)

Il Consiglio non approva.

Procediamo con l'articolo 15. Non ci sono interventi, lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 20

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

Articolo 16: stesso esito. Passiamo all'esame degli allegati: allegato A. Lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 20

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

Metto in votazione ora l'allegato B, comprensivo dell'emendamento n. 8 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 20

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

All'allegato C vi è l'emendamento n. 9 della II Commissione, che è sostitutivo; inoltre vi sono gli emendamenti n. 1 e n. 2 dell'Assessore Rini e del Presidente Viérin. La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Abbiamo letto attentamente questo emendamento, devo dire che in parte prosegue il percorso che abbiamo iniziato l'anno scorso nel riordino e nella riorganizzazione della SFOM e, in particolare, del personale. Sappiamo che ci sono delle situazioni contrattuali molto particolari, direi delle situazioni storiche, che risalgono a molti anni addietro, che devono in qualche modo trovare una soluzione, quindi mi sembra di leggere in questo emendamento anche quei punti, in particolare il 3 e il 4 che nella relazione vengono esplicitati. Devo dire che però i primi due punti danno chiaramente l'idea che tutto il discorso che si era fatto di voler lavorare in sinergia fra Istituto musicale e SFOM cade un po', perché mi sembra che le figure, soprattutto quelle amministrative, vengano di nuovo nettamente divise, separate e quindi questo ci lascia in qualche modo un po' perplessi. Vi è l'emendamento però il voto è sull'articolo... noi su questo avremo una posizione di astensione, però, Assessore Rini, credo sia anche questa un'occasione per dire che l'educazione musicale, il sistema musicale, l'Istituto musicale e la SFOM probabilmente hanno necessità - e questo emendamento lo sottolinea - di una presa in carico e una sistemazione generale, perché non potremo ad ogni variazione e ad ogni bilancio dover sistemare questi problemi. Credo che chi verrà nella prossima legislatura avrà questo compito.

Président - La parole à l'Assesseur Rini.

Rini (UV) - Il lavoro che è stato fatto ormai da tre anni proprio sulla SFOM da una parte e sull'Istituto musicale dall'altra è per cercare di organizzare, per cercare di mettere ordine sia a livello amministrativo e quindi poi anche con delle ricadute e ripercussioni didattiche. A dire la verità, negli ultimi tempi sono cambiate tante cose e questo intervento, questo emendamento io torno a ringraziare i colleghi, perché è stata recepita una forte criticità, lei ha ricordato molto bene i due punti: gli adeguamenti salariali erano imprescindibili, non si poteva ovviamente fare diversamente, ma anche le prime due posizioni, perché, in realtà, il secondo punto è un distacco che era dell'istituto ed era presso un altro ente, quindi non la SFOM, non c'entra.

Per quanto riguarda il dirigente amministrativo, invece era una richiesta che da anni veniva fatta e non è una questione di non volontà di collaborare, anzi va proprio nell'ottica opposta ovvero di collaborare con le risorse necessarie, adatte, ad hoc per questo ruolo. È quindi semplicemente una risposta che si è voluta dare, anche perché davvero anche con nota che la fondazione ci aveva fatto pervenire sia a me che al Presidente ci segnalavano l'impossibilità di continuare.

Dicevo che ringrazio i colleghi e ringrazio il Governo, perché in questo caso, proprio per reperire i fondi, è stato chiesto un sacrificio anche al Forte di Bard. Io credo che questo, al di là di tutto, sia anche un segnale positivo, perché in tanti settori, nel settore delle esposizioni ricordo come l'Assessorato della cultura abbia fatto anche dei grandi sacrifici razionalizzando, rivedendo il "sistema cultura", collaborando con i privati, trovando nuove sinergie per mantenere comunque alta l'offerta culturale, ma crediamo che tutti debbano fare la loro parte. Crediamo quindi che questo sia un segnale particolarmente positivo, perché, qualora non avessimo fatto una scelta in questo senso, le risorse avremmo dovuto reperirle in settori delicati quali, per esempio, la sicurezza nelle scuole, le infrastrutture, quindi questo abbiamo voluto assolutamente scongiurarlo.

Président - La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Mi sono dimenticata di chiedere se è possibile votare separatamente l'emendamento dall'allegato, perché quest'ultimo contiene diversissimi altri punti, sui quali chiaramente non possiamo tenere la stessa dichiarazione di voto...

Presidente - Non è possibile.

Certan (ALPE) - ... non è possibile, quindi ci asterremo. Assessore Rini, mi permetto di precisare, visto che siamo andati nei dettagli, poi forse avremmo dovuto farlo su molti altri emendamenti, però questo emendamento in parte va a sistemare pasticci fatti negli anni e pasticci fatti non negli ultimi tre anni ma già prima. Mi permetto di dire che sono stati fatti, soprattutto sulla SFOM, probabilmente anche inconsapevolmente e con dei cambi di rotta e di direzione riguardo all'indirizzo, alla mission che poteva avere la SFOM, perché sappiamo bene qual è la storia. Certo è che su questo ci sono davvero delle situazioni a livello contrattuale che necessitano immediatamente la presa in carico, questo è un primo pezzo e lo riconosciamo. È vero anche che bisognerebbe conoscere tutti gli altri problemi, che invece si fa ogni tanto finta di non conoscere.

Sul fatto che le risorse siano prese sul Forte di Bard, questa è una vostra scelta politica, naturalmente capisco che da qualche parte bisognava tagliare. Non credo che l'Associazione Forte di Bard fosse particolarmente contenta o clemente, però capisco...

Presidente - Non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l'allegato C sostituito dall'emendamento n. 9 della II Commissione con gli emendamenti del Presidente Viérin e dell'Assessore Rini n. 1 e n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 23

Favorevoli: 21

Contrari: 2

Astenuti: 12 (Bertin, Borrello, Certan, Chatrian, Fosson, Gerandin, Marquis, Morelli, Norbiato, Padovani, Restano, Roscio)

Il Consiglio approva.

Allegato D sostituito dall'emendamento n. 10 della II Commissione. Non ci sono interventi, lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 20

Contrari: 14

Il Consiglio approva.

Allegato E: stesso esito. Prima di mettere in votazione l'intero testo, chiedo se ci sono dichiarazioni di voto. La parola al collega Padovani.

Padovani (CC-MOUV) - Ho aspettato la fine della discussione della variazione per fare la mia dichiarazione di voto, che sarà probabilmente anche l'ultimo intervento che farò in questa legislatura, ultimo intervento che speravo fosse su temi diversi e invece è su un tema che avevamo annunciato. Avevamo annunciato, Assessore Testolin, quando lei fu nominato Assessore, che molto probabilmente lei sarebbe stato "l'Assessore dei tagli", di una variazione a ribasso. Ora, non sarà una variazione della portata che avevamo immaginato, ma è comunque una variazione che taglia e che tradisce le promesse, le aspettative che i valdostani avevano riposto in quel bilancio così tanto sbandierato dalla loro Giunta, così utilizzato come spada per dire che questa maggioranza faceva benissimo, aveva fatto un bilancio con tantissime risorse in più su tutti gli Assessorati. Oggi - ma lo avevamo detto già tempo fa - stiamo discutendo di tagli: stiamo discutendo di tagli alla sanità, stiamo discutendo di tagli ai trasporti. Molto probabilmente quei circa 2 milioni meno sulla ferrovia saranno sull'Aosta/Pré-Saint-Didier.

Stiamo discutendo dell'azzeramento di un Assessorato. Collega Guichardaz, per favore, dica qualcosa... ma come può non dire niente, dopo che le hanno cancellato l'Assessorato? Si taglia su tutto: politiche del lavoro, incentivi alle assunzioni, le hanno fatto dire che il bon de chauffage c'era e sono 500 mila euro. È una presa in giro! Possiamo dire che è una presa in giro? Per non usare altri termini... 500 mila euro sono una presa in giro, non è il bon de chauffage: sono 13 persone che forse avranno il bon de chauffage. Davvero, dica qualcosa, le hanno azzerato l'Assessorato!

Vedete, forse più che le indagini delle Procure, più che tutte le questioni giudiziarie in questa legislatura così brutta - per non usare altri termini -, così disgraziata, sono soprattutto questi atti, queste mancate promesse, questo prendere in giro i valdostani che hanno fatto sì che quel 4 marzo - e io temo anche il 20 maggio prossimo - abbiano dato un segnale a chi fino ad oggi ha gestito il sistema così com'è stato gestito, a chi ha gestito i soldi in una maniera... diciamo poco oculata? Diciamo con obiettivi che con la buona gestione e con il bene dei valdostani c'entravano poco? Forse, più che le indagini, hanno potuto la costruzione e la distruzione in pochi mesi di maggioranze ad opera di chi anche negli ultimi mesi ci ha detto che voleva costruire un progetto solido, il progetto del 42 percento. Questo progetto ha prodotto la rielezione di un Senatore che ha votato la fiducia a chi ci ha tolto i soldi e oggi quel progetto solido, quelle politiche per il futuro, quel 42 percento sono ormai una chimera. Quell'alleanza è fallita, ne prenderete atto, lo direte ai cittadini alla fine di questo Consiglio, e cosa avete prodotto? Avete prodotto malcontento, avete prodotto disaffezione e chi ha scelto, ormai qualche anno fa, di aderire a questo progetto ha distrutto un patrimonio di consenso costruito con fatica, l'abbiamo costruito insieme. Le polemiche sui social, che prima il collega Marquis citava, rendono davvero l'idea di quello che sta succedendo. Francamente ce ne sarebbe da dire anche su chi queste polemiche le ha prodotte, però oggi mi aspettavo, soprattutto da chi si è visto prosciugare un Assessorato, da chi si è visto smontare il proprio Assessorato, almeno una reazione di orgoglio, perché o la si fa adesso, o si fa capire che non si è d'accordo con quanto si sta facendo, oppure, se si sta in silenzio, è perché si è d'accordo e si è complici di tutte queste cose qui. Io ho finito, ovviamente voterò contro.

Presidente - La parola al collega Borrello.

Borrello (AC-SA-PNV) - Ripartirò dall'intervento che avevo fatto all'interno della discussione del bilancio e del triennale 2018/2020, quando avevo detto in quella sede: come non essere contenti del bilancio che voi proponevate all'interno di quest'aula e avete venduto ai cittadini valdostani? Era un bilancio fondamentalmente caratterizzato dal segno più. In quella sede io avevo detto, in maniera molto chiara e netta, che avrei voluto vedere poi le facce dei singoli Assessori, quindi proprio avevo anticipato, nel momento in cui bisognava andare a fare una variazione di bilancio per andare a definire come andare a gestire questa situazione emergenziale. Lo ripeto per l'ennesima volta: non sono contento di questa situazione. Come valdostano, io non sono contento di questo tipo di contesto, ma l'avevamo anticipato.

Mi soffermo nel dettaglio dell'Assessorato dei lavori pubblici. Io sono molto preoccupato, perché, al di là della contingenza di passare questi mesi, chiunque sarà il prossimo Assessore ai lavori pubblici, avrà veramente delle difficoltà, perché a tutti gli effetti è un Assessorato che non ha più risorse: gestione speciale azzerata, tutte le risorse messe a disposizione della Giunta sono delle scelte legittime in un contesto di difficoltà, da noi annunciato, che però va a svilire il ruolo fondamentale di un Assessorato come quello dei lavori pubblici, che è importantissimo per la gestione del nostro territorio.

Al di là dei rappel che io leggo sui social network e che i mutui prima casa vanno avanti, meno male, i fondi di rotazione non sono stati toccati e forse anche la gestione dei bandi delle case popolari all'interno del comune di Aosta... quindi ben venga che rimanga in essere l'Assessorato dei lavori pubblici e dell'edilizia residenziale pubblica, sono veramente preoccupato, perché - l'avevamo anticipato - in questo momento lei, Assessore Baccega, è un Assessore senza portafoglio. Sono sicuro che avrà una buonissima capacità amministrativa nei prossimi mesi, perché la conosco, sarà sicuramente in grado di gestire amministrativamente questo suo ruolo, ma ritengo che a tutti gli effetti l'Assessorato dei lavori pubblici in questo momento sia stato svilito del ruolo fondamentale all'interno della Regione Valle d'Aosta.

Président - La parole au collègue Ferrero.

Ferrero (GM) - Una brevissima considerazione. Questo non rappresenta un disegno di legge, ma rappresenta sostanzialmente il testamento che lascia questa maggioranza regionale, un testamento in cui agli eredi non viene dato nulla, anzi, si mette addirittura mano alle tasche degli eredi, quindi un testamento che vale zero e che rappresenta l'andamento di questa legislatura. È un testamento vuoto, perché, al di là di tutte le affermazioni, quando si va a Roma - è successo con i Presidenti precedenti, è successo con il Presidente oggi -, si prendono solo mazzate sulla testa, purtroppo questa è una realtà. Non si tratta di fare classifiche di colpe o meno, ma è certo che, se si fa un bilancio - questo succede anche a livello familiare - che poi viene ridotto del 10, 20, 30 percento, che razza di programmazione si riesce a fare? Niente. Gli autonomisti super DOC però siete voi e allora magari nelle gite in Alto Adige c'era qualcosa da imparare dai nostri amici altoatesini. Hanno un modo di trattare un pochettino diverso con Roma, che ci riduce al lumicino. Ecco che qui, quindi, a fine legislatura c'è l'epilogo di quel problema mai risolto dei rapporti finanziari, perché si può parlare finché si vuole di autonomia, ma l'autonomia si sostiene con dei fondi certi, con delle risorse che sai che puoi utilizzare e soprattutto forse anche con un po' di orgoglio, perché, quando si va a Roma, magari bisogna picchiare i pugni, bisogna riuscire ad avere una capacità contrattuale superiore. Ci sono modi e modalità che possono sicuramente essere utilizzati, forse bisogna essere un po' meno sorridenti e magari far paventare anche che ci potrebbero essere dei problemi successivi. Io quindi non parteciperò nemmeno alla votazione, perché non voglio fare il notaio di questo testamento. Il testamento è stato fatto, qualcuno lo certificherà e, purtroppo, è stata la triste fine di questa legislatura.

Président - La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (CC-MOUV) - Questa era una conclusione annunciata, nel senso che penso che, così com'è iniziata molto male questa finanziaria, non poteva esserci altro esito che questo. È un esito annunciato, nel senso che, quando in quest'aula non si è voluto tenere conto non dei segnali, noi avevamo in mano l'emendamento della Commissione bilancio in cui si diceva che comunque per gli anni 2018, 2019 e 2020 il sacrificio che la Regione Valle d'Aosta avrebbe dovuto fare era già deciso, era già stato votato in Commissione bilancio. Qua c'è gente molto più esperta di me che sa che comunque gli emendamenti approvati in Commissione bilancio poi passeranno all'esame e all'approvazione del Parlamento, anche perché si sapeva che sarebbe stata messa la fiducia, per cui eravamo già certi che fosse un provvedimento, una finanziaria blindata. Non se n'è voluto tenere conto, si è fatta una finanziaria in cui si diceva: abbiamo 130 milioni in più. All'atto pratico è una finanziaria in cui ci siamo trovati con 99 milioni in meno per il 2018 e negli anni a seguire, per cui era un esito annunciato. Si è voluto andare avanti, si è voluto comunque... in questo lasso di tempo, anche a seguito di quella famosa delibera di fine dicembre in cui tutta una serie di risorse finanziarie venivano non rese in disponibilità per il semplice motivo che... Qualcuno ha detto: "meno male che lo Stato non ci ha impugnato la finanziaria!". Lo Stato non ha impugnato la finanziaria perché all'atto pratico queste risorse non erano in disponibilità di spesa, per cui, bloccandole con la delibera di Giunta, si è cercato di andare verso la non impugnazione della finanziaria, però era un percorso già deciso. Dicevo, anche a seguito di quella delibera comunque, nella sua piena autonomia e decisione personale, l'Esecutivo ha deciso chi favorire e chi gettare dalla torre, per cui si sono fatte le famose rimodulazioni, che non sono altro che delle variazioni a saldo invariato, dove si è deciso di dare a qualcuno tanto di più e adesso improvvisamente tutti più poveri, per cui si chiede a tutti gli Assessori di fare un passo indietro e avere una finanziaria che li penalizza.

Quello che dispiace di più di tutta questa operazione è che comunque lascerete ai posteri una Valle d'Aosta con debiti, perché con il bilancio consolidato ci siamo accorti che la Valle d'Aosta ha più di 500 milioni di debiti, con un saldo passivo tra residui attivi e passivi di 270 milioni che stiamo lentamente recuperando, che vuol dire che la Valle d'Aosta per almeno - io penso - dieci anni non potrà utilizzare l'avanzo di amministrazione. Questa è la situazione con i 156 milioni che in questo momento non sono in disponibilità, perché non possono essere erogati in gestione speciale Finaosta. Dispiace perché probabilmente in questo momento non si poteva neanche fare meglio, nel senso che, quando si è alla canna del gas, poi bisogna decidere chi sacrificare ed è quello che avete deciso. Dispiace pertanto che quelli che sono stati annunci, spot, contributi promessi, somme elargite, tutto poi si è verificato alla stregua di non mantenere le promesse fatte.

Concludo ricordando ancora che io sono fermamente convinto che sia quanto detto nel question time, sia quanto detto prima ponga un momento di riflessione, perché nella pubblica amministrazione uno non può dire: io ho previsto 100, in questo momento me ne mancano 100, io so di risorse aggiuntive... faccio finta di niente, spendo di più. Quando ci si rende conto che una serie di impegni finanziari, di autorizzazioni a spendere non hanno copertura finanziaria, si deve provvedere immediatamente quando si hanno disponibilità finanziarie come in questo caso, in cui vengono accertati oltre 45 milioni di maggiorazioni. Concludo con questo, perché ognuno farà le proprie considerazioni, io rimango fermo nella mia convinzione che non è così, non è autorizzando spese aggiuntive che si può risolvere una problematica legata ad un'errata valutazione all'atto dell'approvazione del bilancio.

Président - La parole au collègue Contoz.

Contoz (UV) - Intervengo anche sul bilancio visto che, come dice il Consigliere Padovani, forse è l'ultima volta che interveniamo. È un anno che sono in Consiglio e purtroppo mi sono trovato in questa situazione nella quale il contenzioso aperto con lo Stato italiano, che dura da un pezzo, non è stato ancora risolto per svariati motivi. La questione tanto dibattuta mi pare semplice: c'è un bilancio votato dalla maggioranza, per cui lo Stato italiano ha chiesto 99 milioni che non erano previsti al momento della votazione. Per avere un pareggio di bilancio, come impone la legge, quindi bisogna assolutamente fare una variazione di bilancio, una variazione sicuramente dolorosa e che viene a sottrarre le risorse in questo o in quell'Assessorato e di questo giustamente si potrebbe parlare per ore e ore: se è meglio togliere di qua o togliere di là. La cosa certa è che questa variazione è da farsi, perché altrimenti ci sarà uno sbilancio che non è permesso dallo Stato italiano e che comporterebbe diverse sanzioni alla Regione Valle d'Aosta e inoltre bloccherebbe i lavori del Governo regionale.

Non voglio entrare nello specifico se è meglio togliere da una parte o dall'altra, ci sono i colleghi della minoranza che su questo sono degli esperti, su tutti Gerandin. Personalmente sono contento che il collega Guichardaz abbia reintrodotto, seppure in parte il bon de chauffage, che accontenta una parte delle persone meno agiate - capisco che è solo una parte, ma accontenta un po' di persone che ne hanno bisogno -, per i soldi che arrivano da Finaosta e dal Traforo, visto che ci sono le delibere firmate, quindi soldi ci sono e quindi voto convintamente a favore della variazione di bilancio che va a correggere un bilancio incompleto, per cui erano stati tolti 99 milioni chiesti dallo Stato.

Voglio precisare che questa volta mi sono avvalso della collaborazione di un avvocato che mi ha ben spiegato la questione, nonostante il terrorismo che mi è sempre stato fatto dal mio amico, che ce l'ha con me probabilmente, Elso Gerandin. Stavolta mi sono bene informato, cosa che consiglio a tutti i Consiglieri della prossima legislatura: prima di votare, andate da un legale, non ascoltate Gerandin, né i suoi amici e chiedete che cosa dovete fare. Certo che le dichiarazioni che fa sempre il Signor Gerandin non aiutano a decidere: fai attenzione a quello che fai, altrimenti la Corte dei conti viene e vedrai cosa ti succede! A proposito, devo dire che mi piacerebbe veramente vedere il Signor Gerandin Assessore nella prossima legislatura. Giuro che, se non ci sarò, sarò lassù a guardarlo, perché voglio godere con qualcuno che la prossima volta gli dirà: "fai attenzione a quello che voti, perché sennò io ti mando la Corte dei conti a controllare!". Facendo così, però, non si aiuta la Valle d'Aosta, caro Consigliere, perché così tutti i nuovi Consiglieri - tipo me, la prossima legislatura ce ne saranno tanti altri - avranno un po' di paura di quello che devono votare, a meno che l'Assessore sia Gerandin, allora è tutto chiaro.

Président - La parole au collègue Cognetta.

Cognetta (GM) - Molto brevemente, direi anche laconicamente per confermare il voto contrario a questa variazione di bilancio per tutta una serie di motivi espressi dal mio collega e da tutti gli altri Consigliere di opposizione.

Colgo anche l'occasione per chiedere la votazione nominale. Non me ne voglia il collega, ma soltanto per chiarezza degli intenti, quindi chiedo per la votazione finale di attivare la votazione nominale.

Président - La parole au collègue Bertin.

Bertin (CC-MOUV) - Un intervento estremamente breve e sintetico per annunciare il voto contrario evidentemente a questa variazione di bilancio. Questa variazione di bilancio che ha origine con il bilancio di fine anno, un bilancio virtuale fatto di promesse che poi tutti sapevamo non sarebbero state mantenute, perché quello era un bilancio virtuale e tutti lo sapevamo: chi l'aveva votato e chi aveva votato contro. Oggi ci troviamo alla stretta finale e obbligatoriamente bisogna intervenire per riportare dei tagli a quanto previsto in finanziaria nel mese di dicembre. Era inevitabile, oggi si fa quello che si sarebbe dovuto fare, a mio avviso, nel dicembre scorso senza illudere i cittadini valdostani di avere a disposizione delle risorse che a disposizione non erano. Questo, tra l'altro, al di là degli aspetti tecnici di questa variazione di bilancio, sulla quale non voglio intervenire, i tagli sono stati analizzati e colpiscono svariati settori inevitabilmente, poiché c'è molto da cambiare, non voglio entrare nello specifico, ma questo è il risultato ed è simbolico di questa legislatura: una fine triste di una legislatura nata male e finita peggio, nella quale vengono al pettine una serie di nodi che da anni erano facilmente immaginabili. Innanzitutto i rapporti con lo Stato che purtroppo non sono stati instaurati in questo decennio in modo corretto dal punto di vista istituzionale e oggi ne paghiamo le conseguenze, non abbiamo avuto la capacità di avere un rapporto con lo Stato centrale di un determinato tipo e si aspetta di inseguire politicamente le varie maggioranze a Roma prima, con la maggioranza Berlusconi, dal punto di vista finanziario, il famigerato "Patto di Palazzo Grazioli", poi un altro cambio di maggioranza a Roma, si è inseguito Renzi e l'accordo a Courmayeur nella notte di San Silvestro qualche tempo fa. Il prossimo temo che sarà Salvini, se questa continuerà ad essere l'impostazione con la quale si vogliono mantenere i rapporti con lo Stato e, a mio avviso, questo è un elemento di debolezza estremamente grave di questi anni che oggi paghiamo, un'autonomia che non è stata in grado di avere un rapporto corretto con lo Stato centrale e anche, dal punto di vista della gestione interna, piuttosto irresponsabile che alla fine rischia di delegittimarsi da sola.

Ci troviamo alla fine di una legislatura francamente brutta, che è la fine di un periodo lungo e che lascia soltanto macerie. Non si vede neanche un progetto in grado di riprendere e di sollevare la Valle d'Aosta da questa situazione. Sono tempi difficili e credo che, da questo punto di vista, la variazione di bilancio sia simbolica della situazione di questa regione.

Président - La parole au collègue Marquis.

Marquis (AC-SA-PNV) - Siamo arrivati alla conclusione dell'esame di questa iniziativa, della variazione di bilancio e credo sia arrivato anche il momento della sintesi, un bilancio che sostanzialmente deve togliere 100 milioni dal bilancio della Regione, la cui copertura viene garantita da 45 milioni di prelievi da Finaosta e partecipate e la parte restante attraverso un rimaneggiamento della spesa.

Io volevo soffermarmi su alcune situazioni. Nel decreto-legge viene evidenziato che c'erano 20,9 milioni di fondi di rotazione che non venivano usati e che non servivano, fermi in Finaosta, io credo che, se questi soldi fossero stati fermi, valeva la pena metterli a disposizione già nel mese di dicembre, perché le esigenze dei valdostani non sono state tutte soddisfatte al momento di predisposizione della finanziaria e questa, Assessore, è un'ulteriore evidenza di come vengono gestite le situazioni. Bisogna ragionare per fare della programmazione in modo serio, in modo concreto e organico, non si può fare dei ragionamenti a spizzichi e bocconi. L'altra parte delle coperture viene data dai dividendi del Traforo del Monte Bianco (la parte più significativa) e 10 milioni da Finaosta. Anche su questo argomento ritengo che ci sia da fare una riflessione. Questo bilancio nasceva con 100 milioni in più e, per questa ragione, c'è stata la possibilità di gonfiare la spesa corrente che sappiamo tutti che è spesa improduttiva; un ente, una Regione deve intervenire sulle spese di investimento per creare economia e così non è stato fatto. Oggi, a fronte di quel bilancio approvato con 100 milioni in più destinati alla spesa corrente, ci troviamo a dover dare copertura ai tagli con delle iniezioni di risorse dalle partecipate per finanziare spesa corrente. Questo io trovo che sia gravissimo sotto il profilo concettuale e programmatico, perché mai in questi ultimi anni abbiamo prelevato per finanziare la spesa corrente, tant'è che l'anno scorso abbiamo approvato un ordine del giorno in Consiglio regionale, quando abbiamo approvato la finanziaria, che non ci sarebbero più stati dei prelievi dalle società partecipate per spese di investimenti senza un piano di investimenti. Questo per dimostrare un nuovo approccio che vuole rappresentare un metodo serio di progettualità e di lavoro.

Io credo che oggi siete chiamati ad una responsabilità di fronte ad una gestione di questo tipo. Ci sono delle spese e investimenti che sono calati. Caro Assessore Baccega, non vorrei essere al posto suo. L'Assessorato dei lavori pubblici non è più un Assessorato dei lavori pubblici, è diventata un'amministrazione di condominio delle case popolari. Io so che lei si trova bene in quel settore, che è un settore che le appartiene, un settore a cui dedica grandi attenzioni nel tempo, però, per amministrare delle case popolari, non abbiamo bisogno di creare un Assessorato. Ritengo che ci sia la necessità di fare dei ragionamenti diversi per dare sviluppo alla nostra economia. Ad oggi ci sono 200-300 mila euro per fare degli asfalti lungo le strade, possiamo riasfaltare qualche chilometro di strada su 600-700 chilometri di strade che ha la Valle d'Aosta. I problemi non sono solo quelli che ha evidenziato il collega Gerandin della Val d'Ayas, ma ci sono tante situazioni in cui le infrastrutture hanno delle situazioni di difficoltà, di disagio e di degrado. La stessa cosa avviene nell'ambito della sanità. È preoccupante il fatto che si tagliano le spese di investimento. Sappiamo tutti che ci sono parecchie attrezzature che sono da sostituire e il risultato di questa variazione di bilancio è che abbiamo dimezzato le risorse a disposizione degli investimenti nella sanità.

Purtroppo è una fine annunciata, è un atto dovuto da parte della maggioranza di approvare. Io sono contento, dopo la relazione del Vice Capogruppo dell'Union Valdôtaine, che oggi è abbastanza in forma, abbiamo visto che ha una grande vitalità questo pomeriggio... di essere tranquillo... Io sono contento se voi siete tranquilli, ma invece, come opposizione, siamo molto preoccupati da questa situazione e, per questa ragione, nonostante il senso di responsabilità che ci ha sempre ispirato e che ci ha sempre motivato, credo che non potremo che esprimerci in modo contrario rispetto a questa proposta avanzata oggi.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Non è assolutamente semplice prendere la parola al termine di questo confronto e al termine di un dibattito quasi surreale, perché solo quattro mesi fa ci facevate avere, soprattutto facevate avere alla comunità valdostana l'elenco della spesa in cui mettevate in evidenza (tutta la maggioranza) le enormi disponibilità per il 2018: una nuova era, una nuova epoca, un nuovo rilancio, di nuovo del denaro pubblico a disposizione. Nessuna strategia, poca visione per quanto avevamo messo in evidenza noi, ma quasi quel tono di far arrivare quel messaggio che questa volta la musica sarebbe cambiata. Dico è difficile prendere la parola, perché oggi certificate che tutto quello che avete raccontato in questi quattro mesi erano bugie. Avete generato delle false aspettative, perché, nel momento in cui in questi quattro mesi abbondanti avete girato la Valle d'Aosta dicendo: "più risorse per l'agricoltura, più risorse per la sanità, più risorse per lo sviluppo economico, più risorse per l'edilizia residenziale, più risorse per il welfare", almeno onestà intellettuale ce lo dice... non siamo stati noi a veicolare questi messaggi e queste... come dire? false aspettative, penso che rappresenti molto bene lo stato dell'arte e quindi oggi certificate che i 100 milioni di euro non sono utilizzabili. Questo è lo stato dell'arte, la fotografia.

La proposta, perché qualcuno giustamente ci dice, mi dice: "è facile dall'opposizione mettere in evidenza le criticità". Indubbiamente con 100 milioni di euro in meno su 1200, una percentuale così importante e con delle spese incomprimibili molto alte, nessuno ha la bacchetta magica, neanche il sottoscritto e il nostro gruppo, ma questo io penso ci imponga oggi che questo modello dovrà essere ristrutturato. Io penso che non sarà oggi, perché avete dovuto ridurre per un importo di circa 55 milioni di euro il bilancio 2018, questa è la vera differenza rispetto al dicembre 2017: 55 sono i milioni in meno rispetto alla previsione che avevate messo in campo quattro mesi fa. Noi pensiamo che questo ci imponga la necessità di ristrutturare un modello che non è più sostenibile, probabilmente in tutti i settori, sennò facciamo la guerra nel mettere in evidenza che l'Assessorato che conduce Baccega è stato azzerato, piuttosto che del collega allo Sviluppo economico, penso che sarebbe un entrare nel dettaglio che non porterebbe da nessuna parte. Dall'altra parte, probabilmente quella più difficile, è come poter invece ristrutturare, rivedere, riammodernare il bilancio pubblico con le disponibilità in essere, con il triennio in essere, con le necessità e soprattutto non creando più delle false aspettative.

Io penso che il punto più importante dal punto di vista politico sia di non ricreare più delle false aspettative al di là delle scelte, al di là delle riduzioni e dove si reperiscono le risorse e i soldi. Penso che sia questa la sintesi che vorremmo fare come gruppo ALPE. La gente, la comunità tutta si aspetta non solo delle risposte ma anche dei grandi "no". Se non si possono sostenere certe spese, io penso che tocchi a questo Consiglio non millantare, non creare false aspettative. Dall'altra parte probabilmente questo modello non tiene più, questo modello non è più sostenibile, questo modello fa acqua da tutte le parti, lo dimostra la vostra variazione di bilancio che oggi andrete a votare, noi non sosterremo questa vostra variazione di bilancio per i motivi che ho detto in premessa. Quattro mesi fa forse potevamo tutti non creare queste false aspettative e a quel punto provare a ristrutturare con meno risorse, quelle certe, e dare delle risposte puntuali in questi quattro mesi e oggi non passare questa brutta giornata dal punto di vista politico, perché ridurre, quando si sapeva già che avreste dovuto farlo qualche mese dopo, penso che questa sia la parte più brutta, quella meno responsabile, disonesta nei confronti della comunità.

Président - La parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - La domanda che mi pongo è di questo tipo: se oggi dovessimo costruire il bilancio avendo 99 milioni di risorse in meno, il bilancio che ne uscirebbe, a mio modo di vedere, sarebbe completamente diverso da quello che ci accingiamo ad approvare, perché si sarebbe data priorità a quelle che in questo momento sono le urgenze, invece si deve procedere per certi versi con un taglio lineare. L'esempio, uno degli esempi è quello del bon de chauffage o potrei fare altri esempi, quindi ciò che ne esce è un bilancio per me sfalsato e questo perché si è voluto, al di là di quello che pensano i colleghi, approvare un bilancio à tout prix nel mese di dicembre con tante incertezze. Per noi erano già delle certezze, per altri colleghi non lo erano. Si è cercato di forzare la mano e, ahimè, oggi ci troviamo ad analizzare delle proposte di tagli che ci preoccupano molto: da un lato, forse delle aziende, delle persone, o degli Enti locali hanno fatto conto di quello che era a bilancio, oggi si vedono tagliate queste risorse; dall'altra parte potremmo avere illuso delle persone e questo ritengo che non sia uno dei compiti per cui noi dobbiamo rispondere. Ritengo che sia un errore grossolano, noi non ce la sentiamo di votare questa variazione, lasciamo chi ha voluto votare con forza e forzare la mano a dicembre portare queste variazioni. Noi quindi esprimiamo il nostro voto contrario.

Président - La parole au collègue Rollandin.

Rollandin (UV) - La discussione che si è tenuta sulla variazione di bilancio per qualcuno significava continuare quanto detto nella discussione del bilancio. È bene ricordare due aspetti: il primo, quando si è votato il bilancio, si è giustamente fatto presente che noi andavamo secondo le disposizioni legislative vigenti e secondo lo status di allora: che non era ancora l'approvazione del bilancio anche se era in discussione l'emendamento, che sono due cose diverse. Ora, facendo questo discorso, abbiamo detto in modo chiaro quelle che potevano essere le espressioni di una disponibilità superiore a quella precedente. Voglio ricordare che questo era anche un aspetto molto importante legato al fatto che noi oggi siamo a pareggio di bilancio, perché se fossimo stati come prima con il Patto di stabilità, anche se avessimo avuto fondi in più, non avremmo potuto utilizzarli. Io voglio ricordare questo: sennò non erano utilizzabili, tant'è vero che le altre Regioni autonome sono ancora in difficoltà perché non hanno il pareggio di bilancio.

Detto questo, quando si parlava dei 100 in più, 100 in meno e oggi siamo qui a discutere di 50 milioni in meno tenendo conto che c'era una sentenza la (n. 77) che tutti ricordano, dove si diceva che l'importo dei 144 finiva nel 2017. Questione dibattuta che doveva essere già conclusa con la Corte costituzionale che non ha deciso, ha rinviato perché, se avesse deciso, chiaramente avremmo oggi una risposta precisa e chiara su quella interpretazione, che per noi era oggetto di un emendamento regolarmente approvato e non impugnato dal Governo nazionale, come non è stata impugnata la finanziaria di quest'anno. Solo che c'è stata una giusta considerazione, che è stata fatta prudentemente, per dire che abbiamo approvato il bilancio e oggi si fa notare che ci sono esigenze di tenere in sospeso quelle poste, quindi momentaneamente eliminare quelle poste che non sono garantite. Potevano essere garantiti in due modi: o con un accordo che non è arrivato in fondo, l'accordo che abbiamo cercato di portare avanti sulla base di una trattativa che togliesse il giudizio del 2017, che era ancora in piedi, quindi non è escluso nulla di quello, occorreva trovare il modo di avere una risorsa che in qualche modo compensasse il discorso che stiamo facendo adesso.

Io credo che anche la variazione durante il suo percorso ha avuto degli emendamenti importanti, che sono stati sollecitati e approvati dalla Giunta e quindi la maggioranza, e non solo, ha condiviso alcuni aspetti importanti della scuola, della sanità, dell'agricoltura, in tutti i settori, nei Comuni dove si è venuto incontro a delle richieste che sono state fatte e quindi sono state in qualche modo tenute nella dovuta considerazione. Non c'è un settore in sofferenza, sia il settore del sociale, del sanitario. Sono tutti largamente in grado di avere i fondi necessari per portare avanti i piani già evidenziati.

Oggi quindi sicuramente anche a noi spiace dover fare delle riserve su alcuni fondi che prima erano a disposizione, però voglio sottolineare che, quando si farà il resoconto di quello che si è avuto, di quello che è stato fatto, credo che dovremo considerare anche i vari investimenti che sono stati fatti ai vari livelli (università, opere pubbliche), di tutti gli investimenti sul sociale, sul sanitario che portano la nostra Valle ad eccellenza certificata non da noi. Io credo che su tutto questo si possa ancora dire che la Valle d'Aosta comunque ha utilizzato al meglio le disponibilità a sua disposizione. Io quindi credo che con questa variazione di bilancio sicuramente si sono tolte alcune voci, o una parte di queste, che potevano essere in qualche modo spese nei vari settori, ma che potrebbero ancora essere oggetto di variazione successivamente nell'arco dell'anno. Io quindi credo che questa sia una variazione importante che non va ad inficiare un bilancio che sicuramente aveva tutti questi dati positivi. Chiederei al Presidente la votazione segreta.

Président - La parole à l'Assesseur Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Collega Padovani, lei mi ha chiamato in causa, ma al solito lei non studia. Interviene ogni tanto, infatti ha anticipato che non interverrà nel prossimo dibattito e ci sono ancora diversi atti da discutere, solo per fare le sue filippiche in particolare contro di me, si vede che le sto particolarmente simpatico, forse perché ho contribuito a farla eleggere, mentre lei non ha mai contribuito, come si sarebbe impegnato di fare, in altra maniera. Penso che nessuno qui dentro si ricordi peraltro un suo contributo né all'opposizione, né tanto meno in maggioranza, così come nessuno si ricorda probabilmente anche nulla rispetto alla sua capacità di approfondimento, perché avrebbe potuto tranquillamente chiedere, magari chiedendo anche di venire in commissione: io le avrei rappresentato alcuni dati, dopodiché lei si poteva fare un'idea. Se l'idea la si fa sulle tabelline che postate su Facebook sulle riduzioni... tabelline che peraltro dicono di riduzioni, ma che non sono quelle che lei racconta, perché - come lei sa - il bilancio del mio Assessorato è di 59 milioni di euro, non di 20 milioni ed è un bilancio in cui rimangono 49 milioni di euro per le misure che non sono state toccate nella maniera più assoluta.

Lei peraltro sa benissimo che quella... anzi non lo sa, le chiedo scusa, quindi le posso fare un po' venia per la sua scarsa propensione all'approfondimento, per esempio, il milione e 125 mila euro di riduzione fatto sulla legge n. 8 - cosiddetta, lei dice, "formazione e lavoro", la legge che finanzia le medie e grandi imprese - che è stato traslato nel triennio, sono soldi che non potevano essere utilizzati, perché non corrispondenti ai bandi, ma lei va in giro a raccontare che sono stati ridotti i soldi sul lavoro. È stato ridotto di 100 mila euro il finanziamento ARPA, ma lei sa benissimo che il finanziamento ARPA è stato aumentato di 300 mila euro quest'anno. Da 5,2 milioni quindi siamo passati a 5,5, prima volta probabilmente da 20 anni a questa parte, dopodiché è stato ridotto di 100 mila euro, perché ARPA è in grado di acquistare un macchinario facendo un finanziamento in leasing. Ho ridotto di 426 mila euro un fondo erroneamente imputato. Questo probabilmente lei non lo sa ma, se si fosse preoccupato di venire a chiedere i dati, io le avrei detto che quei 426 mila euro sono erroneamente imputati e sono attribuiti in un altro capitolo. Abbiamo ridotto di 2,8 milioni l'operazione di bonifica sull'area CAS, perché lei sa benissimo che quest'anno non potevamo partire con un fidanzamento di 3 milioni - anzi, non lo sa - perché bisogna fare le operazioni di progettazione e quindi i 7 milioni che occorrono sono stati traslati sul triennio. Certo, rimane la questione del bon de chauffage. Io non posso che prendere atto che è un problema che voi evidenziate, ma abbiamo cercato - magari erroneamente perché pare che questo sia il problema oggi di tutta questa variazione -, come anche da suggerimento di qualcuno di voi, di mantenere in vita la misura e di mantenerla in vita con la possibilità, visto che verranno erogati a dicembre, di poter fare, come sempre è stato fatto, collega Padovani, delle operazioni, per esempio, di assestamento di bilancio o di variazione. Tra l'altro, questa misura pone un problema e pone, a mio parere, la discussione sulla misura unica della famiglia, che direbbe semplicemente che, mettendo in chiaro tutti i contributi e tutte le provvidenze che vengono erogati, probabilmente si scoprirebbe qualcosa: si scoprirebbe che ci sono delle persone che non hanno accesso ai contributi o per ignoranza, o per incapacità e altre persone che, per esempio, prendono contributi scollegati nei singoli Assessorati, ma questo mi sembrava fosse uno di quei propositi che voi avevate raccontato quando vi siete insediati nella scorsa maggioranza.

Président - La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Intervengo per dichiarazione di voto. In parte chiaramente è già stata fatta dal nostro Capogruppo Chatrian per quanto riguarda il gruppo ALPE, ma dopo il suo intervento c'è stato quello del collega Rollandin che parla di una variazione fatta nella sua normalità, degli aggiustamenti che vengono fatti in corso d'anno, che non c'è stata la sentenza, quindi non si sa ancora come potevano essere regolati i conti fra Stato e Regione, quindi è tutto normale. Se fosse tutto normale, alla fine del suo intervento non avrebbe chiesto sicuramente il voto segreto. In effetti la non normalità di questa variazione viene fuori guardando i documenti del bilancio. Certo, non siamo in fase di assestamento, questo sarà a giugno, però è vero anche che le variazioni in corso d'anno, soprattutto all'inizio dell'anno, sono delle variazioni che danno una programmazione all'interno degli Assessorati, noi ci aspettavamo che oggi il Presidente e l'Assessore al bilancio ci presentassero una colonna in più a questa tabella che ci è stata fornita al mese di dicembre, dove c'era un raffronto tra il 2017 e il 2018 e poi c'era la differenza per quanto riguarda gli assessorati e le presidenze: più 20, più 10, più 16, più 11, più 12 milioni fino a segnare più 100 milioni. Oggi ci rendiamo conto che sono state fatte delle variazioni per andare a tappare i buchi e a togliere quei milioni che sono stati congelati a dicembre, pochi giorni dopo il bilancio. Credo che uno dei pochi atti in regola fatti in questa variazione significativa sia stato quello dell'Assessore Rini, che ha preso dei fondi, le risorse da un capitolo, li ha spostati su un altro per andare a tamponare dei problemi che erano stati - direi - dalla stessa Giunta creati, in particolare nella scuola secondaria di primo grado e sull'area tecnologia e poi anche di alcune problematiche riguardo il settore dell'educazione musicale. Lì sono state fatte delle variazioni, sono state prese dal Forte di Bard, sono state spostate e sono state pretese. Forse quella è una delle variazioni che è un atto che in effetti dà proprio l'idea della variazione. È stata molto abile la collega Rini ed è stata anche probabilmente molto determinata: ha fatto un atto per andare a tamponare laddove ormai la falla era troppo aperta. Ripeto: far passare questa come una variazione normale è a dir poco... il collega Chatrian l'ha definito "disonesto", direi che è un po' disonesto, soprattutto alla luce della richiesta del collega Rollandin che credo sia una richiesta epocale: all'interno di una maggioranza chiedere il voto segreto su un atto così importante credo sia del tutto interpretabile. Sarebbe interessante capire quali sono le motivazioni del voto segreto.

Presidente - La parola al collega Padovani per fatto personale.

Padovani (CC-MOUV) - L'Assessore Guichardaz nel suo intervento mi ha dato dell'ignorante, del nullafacente e vorrei replicare. Io forse, collega Guichardaz, non sono così informato come lei che è qui da cinque anni a sfornare leggi su leggi, provvedimenti su provvedimenti e forse a strafare facendo anche molto male a volte. Forse ignoro alcune cose, forse ho fatto poco, ho fatto molto, questo lo diranno eventualmente i valdostani il 20 maggio se mi presenterò. Certo, collega Guichardaz, una cosa è sicura: io non sono qui dentro grazie a lei, ma, se ce lo vogliamo ricordare, io sono qui dentro agli effetti della legge Severino che tutti sappiamo su che cosa si fonda e chi ha lasciato fuori da questo Consiglio (i suoi compari di partito e non certo i miei).

Président - La parole à l'Assesseur Baccega.

Baccega (EPAV) - Due riflessioni rispetto alle considerazioni che alcuni colleghi hanno fatto soprattutto puntando sull'importanza degli investimenti. Effettivamente, guardando il bilancio, si evidenzia che il condominio dei lavori pubblici ha subito qualche taglio significativo, ma va sottolineato un aspetto. È sempre andata così negli ultimi tre o quattro anni, perché fin dal bilancio 2014, quando il nostro predecessore aveva deciso di spostare tutti gli investimenti sulla parte della legge n. 40, il famoso mutuo da 371 milioni, è evidente che le partite di bilancio si erano prosciugate. Quanto ci ha sottolineato Finaosta in questi giorni... ci ha invitati ad un'attenta riflessione rispetto agli investimenti che erano fortemente pianificati in quei capitoli di spesa della legge n. 40, l'Assessore questa mattina ha chiaramente detto che è in atto una verifica attenta e questo è il motivo per cui il piano dei lavori pubblici, che era pronto a gennaio, ha subito un ritardo e quindi andrà a verificarlo probabilmente la prossima consiliatura.

Ribadisco che, per quanto riguarda gli asfalti - e questa variazione di bilancio ci interessa anche e soprattutto per quello - non sono 200 o 300 mila euro, ma sono ben 3 milioni che vengono messi in campo, oltre alle risorse che metterà a disposizione INVA per quei capitoli.

Concludo dicendo che ovviamente il piano dei lavori pubblici è un piano che va monitorato passo passo e mi rendo conto che il piano lavori pubblici 2017, che prevedeva 108 milioni di investimenti, ne deve ancora spendere 73. Qualcuno ci aveva detto che sarebbero stati spesi tutti nell'anno, purtroppo non è possibile, perché, nell'ambito dei lavori pubblici, i percorsi, le leggi e le normative portano sempre più avanti queste problematiche e quindi, per quanto riguarda gli investimenti, la Valle d'Aosta quest'anno e il comparto dell'edilizia, che è importante e che dà risposte al mondo del lavoro, sarà salvaguardato.

Concludo dicendo che i 40 milioni di spazi finanziari dati ai Comuni andranno anche ad arricchire quella partita, perché quegli impegni devono essere fatti entro la fine di quest'anno, altrimenti i soldi vanno persi.

Président - La parole à l'Assesseur Testolin.

Testolin (UV) - In realtà, non è che avessi molta voglia di intervenire, bene o male le cose erano state condivise strada facendo, ma mi preme tracciare l'idea di quello che potrà essere il futuro dopo questa variazione di bilancio e quello che si lascerà a chi dovrà gestire in futuro la nostra Regione. Questa credo sia ancora una volta una variazione dettata dal fatto che non si è riusciti a concludere in questi cinque anni un percorso che ci desse la possibilità di impostare in maniera semplice e tranquilla, con delle certezze di risorse, i nostri bilanci, la nostra programmazione... e alla luce di questa situazione, che vede oggi la nostra Regione, suo malgrado, ancora priva di questa concertazione equilibrata, duratura e definitiva con lo Stato italiano e che ha visto l'evolversi in questi due mesi di iniziative importanti, che non possono essere trascurate da parte del Governo regionale per vantare i suoi diritti nei confronti di decisioni che impongono, ancora, alla Regione di dover accantonare delle risorse importanti o addirittura, ancora peggio, di non vedersele accreditate da uno Stato che se le trattiene direttamente. Penso che questi siano dei passaggi estremamente importanti, che segneranno non solo il presente, ma anche il futuro di chi dovrà amministrare questa Regione.

Oggi, per attenuare questa situazione - speriamo transitoria -, il Governo regionale si prende e si porta a casa una responsabilità forte: quella di andare ad accantonare queste risorse in un momento particolare, in un momento di fine legislatura, dando delle risposte in molti ambiti, cercando di rispondere alle esigenze, di dare delle risposte sul territorio sottolineando l'importanza che hanno ancora i Comuni che potranno spendere nei prossimi mesi risorse superiori a quelle che avevano negli anni precedenti, per dare le risposte che probabilmente in un anno di elezioni regionali le iniziative a regia regionale non saranno tanto in grado di dare, quindi la scelta di andare verso i Comuni per potenziare le attenzioni al cittadino valdostano in generale. Per attenuare i cali che bisognava apportare alla legge di bilancio regionale, si è cercato di trovare delle risorse aggiuntive, delle risorse che sono state reperite con attenzione e con cura facendo di necessità virtù e consentendo di contenere la diminuzione del bilancio regionale a 54 milioni anziché a 99. Tutto questo ben coscienti che si sono andate a toccare anche delle situazioni che possono trovare difficoltà ad essere sopportate, perché, rispetto ad un'iniziale dotazione finanziaria, si trovano ad essere leggermente diminuite, ma che siamo ben coscienti ci sarà la possibilità di andare a rivalutarle e a rivederle strada facendo con delle situazioni che vedranno la possibilità, in corso d'anno, di realizzare ancora delle variazioni di bilancio per andare a risistemare, così come si è fatto in passato, delle risorse che non sono state utilizzate per dare a certi settori risposte più pressanti e risposte più opportune.

Questo per dire che con questa variazione mettiamo i conti in ordine, al di là di quello che è stato anche sottolineato in questo momento da alcuni colleghi. Credo che mettiamo anche un po' di prospettiva in quelle che potranno essere le risorse finanziarie da potersi utilizzare nel prossimo futuro. Risorse finanziarie che saranno rappresentate dalla possibilità di un utilizzo superiore rispetto al bilancio di quest'anno di circa 60 milioni di euro, riconosciuti comunque sia già attualmente dalla finanziaria nazionale, di 65 milioni di euro che potranno essere utilizzati suppletivamente rispetto alle risorse disponibili quest'anno per effetto della mitigazione complessiva del disavanzo di 270 milioni di cui parlava il collega Gerandin in precedenza e che verrà, probabilmente con l'assestamento di quest'anno totalmente coperto, e permetterà l'utilizzo di ulteriori risorse nel prossimo anno e soprattutto una dotazione, di cui qualche collega ha già parlato, che è rappresentata da due ricorsi verso lo Stato sotto l'egida di una sentenza della Corte costituzionale, che ci mette nelle condizioni di andare a contrattare con lo Stato con due ricorsi da 144 e da 100 milioni, che, se avranno un percorso favorevole alla Regione, metteranno delle risorse importantissime per garantire un futuro molto più roseo di quello che abbiamo vissuto in questi ultimi cinque anni.

Président - La parole au collègue Cretier.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Visto che molto è già stato detto, a dicembre tutti ci siamo illusi di poter sbloccare questi soldi, ma purtroppo mi sembra che siamo stati abbastanza chiari che la possibilità era molto limitata e sono stati accantonati, quindi, secondo me, la chiarezza c'è stata. La potenzialità c'era, però purtroppo per la richiesta statale non siamo andati oltre e quindi ricordo che l'accantonamento era stato previsto, le entrate sono state comunque discusse, ma sono legalmente in cassaforte con tutte le autorizzazioni del caso.

Il bilancio di fine anno - ricordo anche questo - non è stato discusso, è stato il Consiglio più breve di questa legislatura e non solo, credo... la discussione più rapida possibile. Si fa il fuoco - me l'ha detto un montanaro - con la legna a disposizione, ma ribadisco che non si è mai illuso nessuno, perché chi ha chiesto sapeva che la situazione era così. I conti sono in ordine, probabilmente, secondo me, è iniziata la campagna elettorale, ma - come ricordato da altri (Rollandin e Testolin) - i livelli essenziali sono stati garantiti e quindi in questo momento non si può sicuramente creare sviluppo, ma i livelli sono garantiti.

Président - La parole au Président de la Région.

Viérin (UVP) - È stata una discussione ampia e articolata su questa variazione di bilancio. Vorrei esprimere alcune riflessioni per inquadrare appieno quella che è stata una discussione che in certi tratti non ha rappresentato la realtà. Intanto vorremmo dire che il bilancio che noi abbiamo approvato nel mese di dicembre, con le risorse dei valdostani ricordiamolo, non potevamo fare a meno di approvarlo, visto che siamo in causa con lo Stato, che contestiamo che lo Stato non ha diritto di chiederci accantonamenti nel 2018, perché quella famosa sentenza citata ha comunque sancito che nel 2017 era ancora dovuto, ma che dal 2018 non era più dovuto, noi abbiamo approvato il bilancio della comunità valdostana con le risorse dei valdostani. A seguito dell'approvazione da parte dello Stato della finanziaria nazionale, dove mancano risorse per la Valle d'Aosta, noi abbiamo impugnato il bilancio, vorrei anche ricordare che invece il bilancio della Regione Valle d'Aosta, con le cifre che voi oggi contestate, non è stato impugnato, quindi è un bilancio, come anche l'anno scorso, valido. Questi sono i diritti della nostra comunità. Noi abbiamo diritto oggi di rivendicare 244 milioni che lo Stato ci deve; qualsiasi Governo ci sia, qualsiasi sensibilità ci sia, questi sono i diritti dei valdostani in modo trasversale.

Cosa fa questa variazione? Questa variazione va a reperire 45 milioni di euro circa nel nostro bilancio, delle nostre risorse per attutire questo taglio che abbiamo subito e io vorrei semplicemente dire che cosa porterebbe questa variazione se venisse approvata e che cosa non porterebbe se non venisse approvata.

Alcuni temi sono già stati ricordati: cantieri forestali. I cantieri forestali fanno parte di questa variazione e daremo risposte a quello che noi avevamo detto per circa 400 operai che potranno ritrovare questa possibilità, che negli anni è stata limitata. Abbiamo la questione degli Enti locali. Avete sbandierato spesso, colleghi, il fatto che agli Enti locali si era detto che le risorse sarebbero arrivate, ma che non c'erano; oggi noi abbiamo investito sugli Enti locali, su tutti i nostri Comuni, dal più piccolo al più grande, affinché a loro volta i Comuni possano garantire i servizi ai cittadini e possano prevedere anche quei piccoli lavori di quelle piccole imprese che mantengono l'indotto sul territorio.

È stata citata la scuola, è in questa variazione che si vanno a creare quelle modifiche. Si discute da mesi per cercare con le organizzazioni sindacali, lo ha ricordato l'Assessore, di trovare delle soluzioni. Questa variazione ripristina le cattedre di tecnologia, recupera le risorse dell'alternanza scuola/lavoro...

(interruzione della Consigliera Certan, fuori microfono)

... collega Certan, noi non l'abbiamo interrotta quando lei è intervenuta, chiediamo semplicemente di poter esprimere l'idea... e potenzia gli organici della scuola degli organi inferiori. Abbiamo la questione della SFOM, è stata ricordata. Abbiamo la questione dell'agricoltura, i danni delle gelate che verranno garantiti, la questione dei finanziamenti all'AREV. All'interno di questa variazione ci sono anche delle possibilità per il rinnovo contrattuale: tutti i rinnovi contrattuali, che noi abbiamo previsto in fase di concertazione con quei 4,8 milioni che vanno spalmati su tutte le categorie, sono previsti in questa variazione, non ultima la questione delle OSS che ieri, con l'emanazione della direttiva, abbiamo visto in termini di riconoscimento di quella categoria. Questo per dire che il dibattito è stato a tratti interessante su delle visioni diverse, ma noi abbiamo semplicemente ribadito quanto detto durante l'approvazione del bilancio. Oggi con il bilancio armonizzato ci saranno anche altre variazioni di bilancio. Qualcuno ha ricordato quella del mese di luglio, ma fino al mese di luglio non si sapeva certe risorse come sarebbero state riallocate e, malgrado questo, alla fine dell'anno abbiamo ancora avuto, in termini di avanzo di amministrazione, delle somme. Oggi è una rivoluzione questa del bilancio, ma vorrei anche ricordare dei dati visto che tanti stanno parlando di tagli. Il bilancio della Regione Valle d'Aosta l'anno scorso era di 1 miliardo e 72 milioni, con questa variazione nel 2018 è portato a 1 miliardo e 150 milioni. Questa è la realtà, è un bilancio che cresce, poi su come allocare le risorse è giusto che ci siano discussioni politiche. Noi abbiamo fatto le nostre scelte, alcune non si condividono, è giusto che in quest'aula se ne parli.

Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato, perché questa variazione è stata molto migliorata nelle commissioni, le sensibilità degli Assessori e dei Consiglieri sono state espresse, sono state migliorative rispetto ad un'ipotesi che faceva una sorta di ricalibratura, ma con queste risorse si attutisce il taglio che abbiamo subito dallo Stato. Nessuno di noi è contento di aver subito un ulteriore taglio dopo tutti i sacrifici che la Valle d'Aosta ha dovuto fare in questi anni e che ulteriormente oggi lo Stato ci chiede e che noi, in termini di causa, abbiamo rivendicato, impugnando questo bilancio. Oggi quindi questa variazione va ad innestare 45 milioni di euro di risorse valdostane per attutire il taglio che abbiamo subito da Roma e per garantire che queste questioni che noi abbiamo messo in termini di priorità possano essere esaudite, ricalibrando poi durante l'anno (nella prossima legislatura) le altre questioni ancora oggi irrisolte.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, procediamo alla votazione. La parola al collega Cognetta.

Cognetta (GM) - Solo per annunciare l'abbandono dell'aula nel caso del voto segreto.

Presidente - Collega Gerandin per?

Gerandin (CC-MOUV) - Volevo intervenire in merito alla richiesta del voto segreto. È possibile?

Presidente - No, perché la dichiarazione di voto è già stata utilizzata.

Gerandin (CC-MOUV) - Mi pare che ci siano due proposte.

Presidente - Ai sensi dell'articolo 71, comma 2, la votazione segreta prevale sulla votazione nominale.

Gerandin (CC-MOUV) - Non si può pertanto neanche intervenire?

Président - La parole à la Vice-présidente Morelli.

Morelli (ALPE) - Devo dire qu'il y a quelque chose qui cloche in questa maggioranza ed è anche qualcosa di piuttosto pesante perché a fronte degli interventi dell'Assessore Testolin e del Presidente Viérin, che hanno sostenuto le ragioni della loro variazione di bilancio, che noi non condividiamo, io non entro nel merito, credo che i colleghi siano molto più bravi di me ad andare a fare le pulci e ad individuare le contraddizioni rispetto ad un documento che ci è stato fornito quando si è discusso il bilancio, dove si parlava di più 132, non è così, questa è ormai la certificazione del fatto che in discussione di bilancio avete venduto notizie false... Non è su questo che voglio entrare: voglio entrare nel merito di una contraddizione palese perché, a fronte degli interventi del Presidente Viérin e dell'Assessore Testolin, che hanno difeso le decisioni di questa maggioranza, il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, in conclusione di un intervento, en passant chiede il voto segreto, ma scusatemi, per me questa è una sfiducia palese nei vostri confronti! Io l'interpreto così. Mi sembra che ci sia una sfiducia latente all'interno di questa maggioranza. La maggioranza che chiede il voto segreto su un suo provvedimento, il Capogruppo del partito di maggioranza relativa chiede il voto segreto! On ne l'a jamais vu! È vero che abbiamo visto tutto e il contrario di tutto, ma questo mi sembra che certifichi lo sgretolamento di questa maggioranza. Dite qualcosa, per favore! La nostra posizione sarà chiarissima: ci saranno quattro voti contrari.

Presidente - Non ci sono altri interventi, procediamo con la votazione segreta. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 31

Votanti: 30

Favorevoli: 19

Contrari: 11

Astenuti: 1

Il Consiglio approva.