Objet du Conseil n. 1569 du 18 novembre 2015 - Resoconto
OBJET N° 1569/XIV - Communications du Président du Conseil.
Presidente - Punto 1 all'ordine del giorno.
Je vous informe que, à partir du 4 novembre, les réunions suivantes ont eu lieu:
Bureau de la Présidence: 2
Conférence des Chefs de groupe: 1
Ie Commission: 1
IIe Commission: 6
IVe Commission: 1
Nella riunione di ieri, martedì 17 novembre, la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di calendarizzare le adunanze consiliari per l'anno 2016.
Suite aux attaques terroristes qui ont touché la ville de Paris dans la soirée de vendredi 13 novembre 2015, le Conseil de la Vallée exprime sa solidarité à la France, à son peuple et à ses Institutions. Il s'agit d'actes abominables, que nous condamnons fermement car ces attentats frappent au cœur les valeurs universelles de démocratie et de liberté. Comme il a été décidé par la Conférence des Chefs de groupe, dans la matinée une ébauche de résolution sera soumise à l'attention des Conseillers. Notre pensée va aujourd'hui aux victimes, aux blessés et à leurs familles.
Je propose au Conseil d'observer une minute de silence en souvenir des victimes des attentats.
Merci.
La parole au collègue Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Dispiace intervenire dopo la sua ultima comunicazione con un fatto che è completamente distante da quei fatti, e quindi è con un minimo di disagio che si reinizia una discussione che, invece, è tutta politica e politica locale. Comunque, come gruppo e come Consiglio, non possiamo che essere vicini - come ben ha detto lei - alle vittime e ai familiari e a tutto quanto è successo.
Dalle sue comunicazioni, però, questa mattina ci aspettavamo di trovare la funambolica comunicazione apparsa ieri sui giornali rispetto al taglio delle indennità dei Consiglieri regionali che i gruppi di maggioranza - Union Valdôtaine, Stella Alpina e PD - hanno annunciato attraverso un comunicato stampa. Ancora una volta è superato dagli eventi, Presidente del Consiglio, ancora una volta è superato dagli eventi! Vorremmo solo capire fino infondo a che partita si sta giocando, oppure, per ricamare su una mozione che è stata presentata al Consiglio comunale di Aosta, ci siete o ci fate?
Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia.
... Ci eravamo lasciati con la disponibilità da parte di tutti di arrivare a una proposta condivisa da parte dell'Ufficio di Presidenza e ci troviamo oggi con una fuga in avanti, forse determinata da discussioni che avvengono in altre assemblee, soprattutto con proposte che annunciano - come se i 21 Consiglieri di maggioranza si accorgessero oggi di abitare in Valle d'Aosta - che viviamo la crisi, che siamo in un momento di profonda crisi e quindi, essendocene accorti, ci riduciamo le indennità del 10 percento! Visto che la crisi la viviamo e sappiamo anche bene alcune operazioni guidate dal Governo attuale, come l'hanno comunque generata e l'hanno amplificata, vorremmo solo dire che riteniamo questo fatto politicamente scorretto, perché noi stavamo attendendo i risultati dell'Ufficio di Presidenza. Visto che siete finalmente riusciti ad arrivare ad una proposta, non vogliamo essere da freno, addirittura vi chiediamo di anticiparla, perché la crisi c'è, la viviamo ormai da qualche anno e non comincerà il 1° gennaio 2016. Riduciamoci già da subito, da questo mese, le indennità; partiamo, partiamo tutti insieme.
Vi comunichiamo che presenteremo sicuramente un emendamento - insieme al gruppo ALPE e immagino ai Cinque Stelle che, su questo tema, sappiamo non tirarsi mai indietro - dove renderemo obbligatoria la riduzione, perché questo fatto della riduzione - forse sì, forse no - non vogliamo più che sia aleatorio, quindi nel bilancio troverete sicuramente un emendamento che favorirà il vostro lavoro. Non volendo frenare quest'azione di recupero di risorse che abbiamo destinato ad altro, vi chiediamo di farlo subito, tutti insieme; non sarà l'UVP a frenare la grande volontà della maggioranza di ridursi le indennità del 10 percento. Presidente, le diciamo anche che la sua riduzione del 10 percento è ridicola rispetto ad un'indennità, ma questa è una valutazione che farà poi lei in sua separata sede, visto che l'emendamento è volontario.
A nome del gruppo UVP le dico che siamo pronti da subito. Visto che non è arrivato come Ufficio di Presidenza ma è arrivato in forma indiretta, politica, noi possiamo comunicare politicamente la nostra decisione di questa mattina: non vogliamo frenarvi, partiamo subito tutti insieme, affinché questo 10 percento almeno sia già attuativo dagli ultimi mesi del 2015, così interveniamo subito sulla crisi tutti insieme. Quello che però è anche importante - e che noi teniamo a ribadire - è che nessuno pensi di rifarsi una verginità attraverso questi comunicati funambolici! Per esempio, i fatti rispetto a chi ha utilizzato i fondi dei gruppi per fini personali rimangono evidenti, al di là delle sentenze della Magistratura. La politica è una cosa seria, non si gioca con i comunicati, ognuno ha la sua credibilità in politica, ognuno andrà fino in fondo, al di là di quanto guadagna, di fronte ai propri elettori a dire come stanno le cose. Non è a giocare scorrettamente dietro accordi che si sono presi tutti insieme che si fa bella figura; anche perché, se andate sui social, trovate scritto di tutto: della politica, dei politici in generale, anche di persone che possiamo essere noi stessi. Avete quindi fatto una bella fuga in avanti per essere più bravi degli altri, avete cercato di essere più bravi degli altri...bene! Ci avete anticipato, ma se volevate mettere l'UVP nell'angolo non ci riuscirete, perché vi diciamo: "facciamolo subito, se vogliamo recuperiamo anche le somme di quest'anno"...non è un problema, eh! Andiamo pure avanti decisi e interveniamo sulla crisi! Grazie.
Presidente - Grazie collega Bertschy. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Dobbiamo dire che quando abbiamo visto quel comunicato stampa del 10 percento abbiamo detto: "qui sono a rubare quasi le monetine nella cassetta delle elemosine dei valdostani". Comunque è giusto che si sappia - al di là della figura di melma che avete fatto, secondo me -di quanto si parla! Perché poi alla fine...10 percento, 15 percento...no, bisogna dare qualche cifra! Se come avete diramato nel comunicato stampa si tratta del 10 percento dell'indennità di carica, netto vuol dire - netto vuol dire quello che uno si prende in busta, quello che va in banca a prendersi a fine mese - che da 5.626 euro netti si va a finire a 5.373 euro netti, con un risparmio "megagalattico" - avete fatto uno sforzo di quelli che è bestiale - di 251 euro! Capite? ...251 euro al mese in meno! Quindi i poveri Consiglieri regionali della maggioranza - faremo anche una colletta, io e il collega Cognetta, con quello che ci togliamo dallo stipendio per darvi qualcosa per poter arrivare a fine mese... - si sono tolti 251 euro al mese in base a quello che risulta. E allora, signori, ma voi avete la faccia tosta di fare un comunicato stampa su una cosa del genere? Ma vi rendete conto? Fa ridere questa cosa! Fa ridere! Soprattutto quando voi, Consiglieri della maggioranza, e voi, componenti della Giunta regionale, siete gli stessi che in pratica hanno detto che una persona con 900 euro al mese netti non può prendere il bon de chauffage! Capite bene che state facendo dei ragionamenti che...io non lo so, veramente! Ma volete fare degli assist all'opposizione? Per carità, ben venga! Ma vi rendete conto dell'enormità...ci sarebbe un'altra parola che definisce bene il significato di questo comunicato stampa...ma piantatela lì! ...250 euro...5.373 euro netti! Più ovviamente le altre indennità, che anche quelle sono state ridotte del 10 percento, quando sappiamo che sono le più alte d'Italia perché risultano dai dati! Finiamola con questo teatrino, perché se volete guadagnarvi una mezza pagina nei quotidiani o al TG3 sul fatto che avete fatto dei sacrifici...beh, questi sono veramente dei poveri sacrifici, i sacrifici li stanno facendo i valdostani, che vi castigheranno al momento giusto e si ricorderanno di queste cose!
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Noi pensiamo, come gruppo ALPE, che la politica è credibile quando si presentano in aula delle modifiche di legge e poi vi si dà gambe e corso. Nella finanziaria 2013, noi, le quattro forze di opposizione, avevamo presentato un emendamento corposo dove si andavano a reiscrivere gli emolumenti del Consiglio regionale, del Governo regionale e dell'Ufficio di Presidenza, votato e approvato da 17 Consiglieri, ma non aveva avuto purtroppo la maggioranza e quindi non è diventato legge. Stessa cosa è stata fatta nel dicembre 2014 e, sempre avendo i 17 voti, non ha avuto la possibilità di incidere, quindi di modificare il nostro emolumento. Poi, durante la discussione della finanziaria, a dicembre 2014, si è deciso unanimemente di approvare una risoluzione e incaricare l'Ufficio Presidenza di fare una sintesi unitaria da presentare a questo Consiglio entro aprile. Così non è andata, l'Ufficio di Presidenza probabilmente non ha avuto la forza, probabilmente le sensibilità non hanno dato gambe e corso a quell'approvazione e nulla si è fatto. Ci si ferma lì.
Il nostro gruppo, a quel punto, nel mese di luglio ha deciso di dare gambe e corso a quanto è stato presentato in quest'aula a dicembre 2013 e a dicembre 2014. A questo punto noi pensiamo, come gruppo, che l'unica strada percorribile sia quella della discussione in sede di finanziaria con l'emendamento che era già stato votato da 17 Consiglieri. Ci sembra che in parte - o quasi del tutto - andrà in quella direzione anche il comunicato stampa, ma voi mi insegnate che con i comunicati stampa non si muove mai la classifica...non si muove la classifica perché la cosa è sempre così, non c'è certezza! E quindi ben venga un emendamento chiaro com'è stato fatto a dicembre 2013, a dicembre 2014, e poi ognuno di noi risponderà ai cittadini valdostani se la cosa viene fatta, come viene fatta e su che volumi. Perché dal nostro punto di vista, come gruppo ALPE, la differenza è sostanziale. Cerco di spiegarmi bene. Un conto è se noi utilizziamo tutto l'emolumento e un altro conto è se noi quelle risorse le lasciamo all'interno della cassa della collettività, a disposizione non solo del Consiglio regionale, ma di tutta la macchina amministrativa politica e pubblica del sistema Valle d'Aosta.
Noi riteniamo quindi che fra una settimana e mezzo, dato che quegli emendamenti legati ai nostri emolumenti avevano quasi avuto l'approvazione in due finanziarie - mancava solo un voto - ci sia modo per dar gambe e corso definitivamente per modificare la legge e per ridurre l'emolumento e le indennità a tutti, a tutti! Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al Vicepresidente Rosset.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente. Buongiorno a tutti.
Non era mia intenzione intervenire, ma facendo parte dell'Ufficio di Presidenza e dando corso all'impegno preso a suo tempo - mi sembra nel 2014 - di discutere sui costi della democrazia attraverso una legge di competenza dell'Ufficio di Presidenza - mi sembra doveroso prendere la parola. Direi che quest'anno abbiamo discusso diverse volte sui costi della democrazia: ne abbiamo discusso in Ufficio di Presidenza, abbiamo dato la documentazione anche ai Capigruppo in modo che si potesse avere un'idea chiara di quanto emergeva a livello nazionale; un lavoro anche certosino, dove era emerso che le indennità dei Consiglieri regionali erano inferiori a quelle di tutti gli altri Consiglieri nazionali, ma c'era una divergenza sulle indennità di funzione da parte dei Consiglieri regionali nei confronti degli altri Consiglieri nazionali ed era questa un po' la distonia che emergeva sulle indennità.
Detto questo, si era preso in considerazione seriamente di fare una proposta di legge, che abbiamo portato avanti per diversi mesi, e improvvisamente - vengo al dunque perché il tempo non mi permette di andare oltre - ieri mattina, vengo chiamato nell'Ufficio del Presidente del Consiglio per dare un parere su un comunicato stampa. Mi sono permesso di consigliare di portare questo comunicato stampa in visione ai Capigruppo, visto che erano stati coinvolti nell'azione dei costi della politica. Sono uscito con questo accordo e, un'ora dopo, improvvisamente, questo comunicato stampa esce come comunicato stampa dei Consiglieri di maggioranza. Allora mi chiedo: ma lo facciamo o lo siamo? Perché la maggioranza è libera di fare ciò che vuole e come vuole - ha i numeri, in qualsiasi circostanza - ma se prende una posizione chiedendo il sostegno anche da parte degli altri Consiglieri, lo mantenga fino in fondo, lo porti in discussione nella Conferenza dei Capigruppo!
Presidente, io mi rivolgo a lei: o lei ricopre questo ruolo con senso di responsabilità - e se mi convoca lo mantiene - o sennò non lo faccia! È libero di farlo! Io posso anche fare a meno di venirmi a sedere lì sopra; non è il ruolo al quale io tengo particolarmente per emergere, mi interessano più i rapporti e, se si prende un accordo, che venga mantenuto! Lo dissi già in qualche intervento passato: la cosa più importante è il rapporto, la reciproca comprensione che c'è tra maggioranza e minoranza. Può sempre essere invertito il ruolo: qualcuno della maggioranza potrà sempre diventare un domani della minoranza, e viceversa. Chiedo quindi questo rapporto corretto: di mantenere soprattutto gli accordi che vengono fatti. Non entro nel merito del 10 percento, dell'indennità di funzione...il problema è che ne abbiamo discusso, si potrebbe discutere, potremmo anche valutare cose ulteriori. Come le abbiamo detto, anche in passato eravamo d'accordo sulla riduzione, era sempre la maggioranza che aveva rifiutato, perché noi eravamo d'accordo anche di portare avanti un discorso collegiale. E ieri mattina...io sono basito da questo atteggiamento! E quindi, se si vuole ridurre, per carità - l'ha già detto il Capogruppo - noi siamo d'accordo, partiamo da domani mattina.
Presidente - Altri? Collega Bertschy?
Bertschy (UVP) - Solo per chiedere se ci date una risposta, se siete disponibili a partire da subito, visto che l'annuncio l'avete fatto voi; c'è bisogno, c'è crisi, quindi partiamo da subito. Il risparmio viene già da novembre, devono ancora farci le indennità, quindi non è un problema. Fatecelo sapere. Grazie.
Presidente - Grazie. C'è qualcuno della maggioranza? Quindi si discuterà all'uopo quando ci sarà la finanziaria. Punto 2 all'ordine del giorno...
(mormorii dall'aula)
...chiedo scusa, la parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) -Presidente, ci pareva di aver capito che lei è stato intanto sollecitato a dare alcune risposte...
Al di là del merito della questione, secondo noi siamo di nuovo di fronte ad una questione di gestione di dossier senza garanzia dell'aula, e soprattutto delle sensibilità presenti in quest'aula. Si può parlare di costi della politica o di altri argomenti, non è l'argomento in sé. La questione è, Presidente Viérin, che se c'è una risoluzione approvata da questo Consiglio che fissa entro aprile del 2015 il termine entro il quale l'Ufficio di Presidenza - inteso come organo dove diverse sensibilità politiche sono rappresentate - deve presentare delle proposte e questo non viene fatto, intanto la responsabilità è sua, Presidente, perché lei dovrebbe rappresentare l'intero Consiglio! Questo non è stato fatto e ce lo aveva spiegato, c'era stato un dibattito e la questione aveva avuto dei risvolti, per carità, ma oggi lei è stato chiamato a dare delle risposte sul perché un comunicato stampa di una maggioranza su un tema che invece era oggetto di condivisione...tra l'altro, un minuto dopo la discussione del bilancio, ieri in commissione c'era un clima diverso, anche sul bilancio. Ci sono stati interventi articolati, atteggiamenti al di là dell'espressione di voto molto propositivi, e un minuto dopo, su una questione anche contabile riguardante il bilancio, la maggioranza deve smarcarsi per cercare di fare bella figura, ottenendo con l'effetto boomerang - lo abbiamo visto sui social - proprio una credibilità ancora minore rispetto a quella che aveva prima! Noi lo mettiamo semplicemente in termini di correttezza: si continua a venire in aula, si dice che su certi argomenti trasversali, istituzionali, bisogna avere la condivisione e poi...ognuno è libero di fare il comunicato stampa, non è quella la questione, è piuttosto di rapporti su certi temi, almeno su certi temi cercare di coinvolgere un po' tutti i gruppi, dire: "cosa ne pensate" e poi ognuno è libero di farlo. Addirittura si chiama qualcuno un minuto prima dicendo che c'è un comunicato stampa, si chiede cosa si pensa, viene consigliato di andare dal Capogruppo e di vederlo in modo condiviso - poi ognuno era libero di fare il comunicato stampa lo stesso - e lei, Presidente, non ha saputo gestire neanche questo passaggio! È normale che faccia parte di una maggioranza, però lei, in certi momenti in cui dovrebbe essere arbitro, il suo ruolo lo deve esercitare in modo diverso, secondo noi.
Introduco l'argomento per il quale volevo intervenire, che è la questione del "116", perché noi vogliamo delle risposte anche su questo, adesso! Perché come sui costi della politica qualcuno qui ha dibattuto in modo trasversale un certo tema e adesso viene portato all'attenzione di una discussione che purtroppo non è stata condivisa...ma anche la questione del 116 va risolta e non solo in Conferenza dei Capigruppo! Visto che si bypassa la Conferenza dei Capigruppo su certi temi, visti i costi della politica in primis e che decidete di portare tutto in aula, ma discutiamone pure in aula! A noi piace molto di più l'aula rispetto a quelle stanze dove si discute in modo magari più libero ma un po' più rigido dal punto di vista degli schemi...qui forse riusciamo anche a dire le cose ottenendo dei risultati. Presidente Marco Viérin, sulla questione del 116 lei ci deve dire qualcosa, perché i colleghi continuano a ricevere dei dinieghi, adesso addirittura in base a una sentenza, perché c'è stata una sentenza. Al di là della sentenza, noi vorremmo però capire che azioni sta intraprendendo lei, come Presidente del Consiglio, è stato oggetto di discussione in Conferenza di Capigruppo, i colleghi hanno scritto delle lettere. È una questione che noi vorremmo capire, onde evitare che si faccia poi la fine dei costi della politica in cui si cerca di millantare una condivisione in commissione e poi assumete decisioni...soprattutto lei, Presidente, che è tirato per la giacca dalla sua stessa maggioranza, non faccia l'arbitro su certi argomenti, ma faccia il giocatore in un certo campo. Allora, quando si discutono e si votano questioni politiche di merito, è chiaro che lei fa parte di una maggioranza, ma su certi temi lei non fa parte di nessuna maggioranza o, meglio, lei dovrebbe essere il rappresentante di tutti noi!
Vorremmo quindi sapere sui due argomenti intanto che cosa ne pensa, com'è stata gestita la questione di ieri e sul 116 lei che azioni...perché a questo punto ha esautorato l'Ufficio di Presidenza, a cosa serve l'Ufficio di Presidenza? A cosa serve? Risparmiamo, togliamo l'Ufficio di Presidenza se lei gestisce in modo solitario le questioni! Ci aspettiamo quindi da lei, come dalla maggioranza, le risposte che sono state sollecitate. Almeno qui, in quest'aula, accettate il dibattito, visto che già volete fare la comunicazione con i comunicati stampa! Vorremmo sentire dalla vostra voce che cosa ne pensate su questi due argomenti. Grazie.
Presidente - Altri? Collega Chatrian per...? Prego.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Sempre sul tema, perché gradiremmo come gruppo ALPE...
Presidente - Cerchiamo di essere sintetici, perché siamo ancora sulle comunicazioni. Grazie.
...penso che ogni Consigliere abbia diritto a 5 minuti, mi sembra da Regolamento, poi...
Presidente - Lei ha già preso la parola, comunque...prego.
...Cerco di formulare un ragionamento di senso compiuto se possibile, Presidente Viérin.
Per completezza, il gruppo ALPE ha deciso di autoridursi l'emolumento a seguito indubbiamente delle non risposte di natura politica della maggioranza. Diverse volte il sottoscritto ha posto la questione in Conferenza dei Capigruppo, nelle sedi opportune, non nei bar, nelle sedi opportune e noi non abbiamo avuto delle risposte dal punto di vista politico. Quindi non potendo modificare la legge se all'interno dell'aula non si raggiungevano i 18 Consiglieri, abbiamo dato gambe e corso alle modifiche che avevamo presentate e che avevano avuto 17 voti favorevoli nel dicembre 2014 e nel dicembre 2013.
Entro solo nello specifico anche per chi ci ascolta, perché poi la politica dal nostro punto di vista è credibile nel momento in cui poi si dà veramente seguito alle proposte che si scrivono nero su bianco. All'interno di quell'emendamento condiviso con i colleghi del Cinque Stelle, dell'UVP e del PD non c'era solo una semplice riduzione tanto per presentarla, ma c'era una riorganizzazione di tutte le indennità di carica e di tutte le indennità di funzione. Mi spiego meglio: la Regione autonoma Valle d'Aosta è la regione in cui l'emolumento dell'indennità di funzione è il più alto d'Italia, tant'è vero che il ragionamento fatto dai 17 Consiglieri era la riduzione dell'indennità di carica del Consigliere, e poi di un'altra importante riduzione dell'indennità di funzione, come quella che si è data la collega Certan che, essendo Segretaria del Consiglio regionale, se l'è ridotta del 50 percento, come da emendamento. All'interno di quell'emendamento c'è una riduzione importante proprio per le indennità di funzione, perché dal nostro punto di vista il lavoro...termino, Presidente...il ruolo dell'Assessore innanzitutto è un ruolo di Consigliere, il ruolo di indennità di funzione è un qualcosa di più, visto e considerato che quello era stato il ragionamento fatto in quest'aula nel dicembre 2013 e nel 2014. Chiederei al Presidente Viérin, ma soprattutto alla maggioranza, quali sono le intenzioni su questo, perché oltretutto - e me lo ricordo molto bene - solo per un piccolo voto in più quell'emendamento sarebbe già stato legge nel dicembre 2013 o nel dicembre 2014. A seguito delle non risposte della maggioranza, noi abbiamo dato semplicemente corso e gambe all'emendamento che è stato presentato. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Collega Ferrero, sia veramente sintetico perché lei ha già avuto i suoi 5 minuti di parola. Grazie.
Ferrero (M5S) - Sarò molto sintetico. Sulla questione delle richieste di accesso agli atti ai sensi dell'articolo 116, volevo far presente che, se dal punto di vista...diciamo del castrare la possibilità ai Consiglieri di opposizione di ottenere i documenti, il Governo regionale si è fatto subito avanti addirittura con una nota del Presidente della Regione, con una dell'Assessore alle finanze e con altre note degli amministratori delle partecipate facendo riferimento alle sentenze che avevano detto: "no, non potete avere le fatture", per quanto riguarda invece la sentenza che prevedeva la possibilità di avere i verbali del Consiglio di amministrazione del Forte di Bard...è da circa un mese e mezzo ormai che sto aspettando, e non ho avuto ancora nulla! Faccio presente che il Presidente dell'Associazione Forte di Bard è il Presidente della Regione, faccio presente che l'avvocato dell'Associazione Forte di Bard ha avuto la notifica del ricorso, e io sto ancora aspettando...quindi due pese e due misure! Quando si tratta di non dare siete pronti e rapidi, quando si tratta invece di dare e di eseguire le sentenze del TAR vi dimenticate! Allora o cambiate avvocati - e sarebbe anche una cosa utile - oppure vi date una sveglia!
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Volevo dire anch'io due cose rispetto alle sentenze del TAR e al taglio dei costi della politica. Per quanto riguarda la sentenza del TAR, devo dire che ce ne sono state anche altre di sentenze del TAR in questi giorni, e piuttosto importanti. Allora cosa fate? Darete seguito anche a quelle? Mi riferisco a quella sui rifiuti, per intenderci. Visto che siete così celeri su certe sentenze dovreste esserlo su tutte...primo ragionamento che vi inviterei a fare.
Il secondo ragionamento, invece, riguarda il taglio delle vostre indennità. Ha ragione il collega Chatrian e ovviamente anche il collega Bertschy: durante le finanziarie precedenti abbiamo fatto una serie di proposte che sono state disattese. Io credo che vi troviate in questa situazione perché, grazie al "nostro" modo di operare, è apparso evidente quanta pochezza c'è nel "vostro" modo di operare. Non mi sembra un grossissimo risultato da parte vostra avere agito in questo modo, anzi, voi avete semplicemente cercato di inseguirci, inseguire noi del movimento Cinque Stelle; questo ci fa piacere, ma siete ancora lontani, siete ancora distanti rispetto a quello che stiamo facendo noi. Spero ci raggiungerete, e magari ci supererete anche! Grazie.
Presidente - Grazie. Collega Chatrian, lei è già al terzo intervento, non posso darle la parola perché il Regolamento prevede brevi interventi di 5 minuti e ne ha già fatti due...per mozione d'ordine, ma su cosa? Prego.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. A nome dei gruppi ALPE, UVP e Cinque Stelle chiederemmo una Conferenza dei Capigruppo a seguito delle non risposte della maggioranza.
Presidente - Non lo so...su cosa non ha risposto? Chatrian, siamo nelle comunicazioni! Nelle comunicazioni si è fatta prassi, in questa legislatura, di fare qualche intervento sulle non-comunicazioni, ma adesso che si esageri in questo senso non mi sembra rispettoso dell'aula, parliamoci chiaro! Lei mi richiama sempre al rispetto dell'aula e io ho cercato di dare flessibilità su un ragionamento che è importante, che è attuale, però non possiamo neanche creare dei momenti che vadano totalmente fuori dalle norme del Regolamento! Non so se la maggioranza risponderà o non risponderà, se lo farà adesso o se lo farà in un altro momento, questo non spetta a me; visto che avete richiamato il fatto che faccio parte della maggioranza, è meglio che non parli a nome della maggioranza ma parli a nome del Consiglio. Le dico solo che lei ha già fatto due interventi, quando per prassi - e non per Regolamento - è previsto un intervento breve sotto i 5 minuti.
Lei chiede una sospensione per una Conferenza dei Capigruppo...va bene, se è questa la sua richiesta, si concede la sospensione. Il Consiglio è sospeso per 5 minuti per una riunione della Conferenza dei Capigruppo.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 9,39 alle ore 10,31.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori, colleghi. A seguito della sospensione per una Conferenza dei Capigruppo, sono stato incaricato da tutti di sintetizzare in questa maniera: in Conferenza di Capigruppo la maggioranza ha chiarito la sua posizione di mantenere una linea di utilizzo della facoltà di autoriduzione prevista dalla legge sulle indennità a far data dall'1/1/2016, mentre sul ragionamento dell'emendamento già depositato dall'Ufficio di Presidenza in merito ai vitalizi si è proposto di discutere questo emendamento - com'era iscritto per norma - durante il dibattito della finanziaria, eventualmente anche con tutto il discorso delle indennità dei Consiglieri. Grazie.
La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.
Per completare le sue informazioni, la risposta è avvenuta in sede dei Capigruppo. Ringraziamo i gruppi di maggioranza che confermano quanto detto nel comunicato stampa di ieri, e cioè che l'autoriduzione partirà dal 1° gennaio 2016. Per quello che ci riguarda, ha rotto il "patto" messo in atto con la risoluzione da parte dei gruppi di maggioranza (ricordiamo che non hanno trovato una sintesi tra di loro, ma non con i gruppi di opposizione che da tre anni dicono che all'autoriduzione del 10 percento ci si può arrivare. È chiaro che noi, come gruppo UVP, a questo punto ci sentiamo liberi di farla, e di farla anche da subito. C'è stata anche l'occasione per chiarirsi sull'articolo 43, quello delle comunicazioni, Presidente. Non volendo portare la deregulation in aula, ma volendo mantenere la nostra possibilità di comunicare in quest'assemblea pubblica, riteniamo restrittiva l'interpretazione che dà solo al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta la possibilità di portare comunicazioni all'aula in questo momento iniziale al Consiglio, anche perché fatti di attualità e di interesse per i vari gruppi rischiano di vedersi trasformati o in iniziative del Consiglio che pervengono 20 giorni dopo o in risoluzioni che potrebbero anche rischiare di non essere accettate.
Nel chiederle di continuare a mantenere questa interpretazione elastica avuta fino ad oggi, comunichiamo anche che probabilmente provvederemo in Commissione Regolamento ad apportare qualche idea attraverso le nostre proposte, perché non vogliamo che il momento della comunicazione diventi di 24 ore in Consiglio, ma nello stesso tempo non vogliamo neanche essere messi nella condizione di comunicare solo quello che decidete voi di dirci in aula. Rispetto a questo saremo più precisi nel lavoro in Commissione Regolamento. C'era un altro argomento, quello dei "116", ma non intervengo più, visto che oggi ho avuto la possibilità di intervenire su tutto il resto. Grazie.
Presidente - Grazie collega Bertschy. Come sanno i Capigruppo - ne abbiamo parlato anche l'altro giorno - è stato chiesto, ma non da parte mia, di formulare eventuali proposte per poter discutere di tali questioni relative al Regolamento; oltre quelle già depositate, ce n'è una anche del collega Bertin. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Sì, sulle sue comunicazioni, Presidente.
Su questa questione del Regolamento abbiamo già fatto dei rilievi nello scorso Consiglio e in quello precedente, e anche a seguito di questa sospensione e di un atteggiamento che ha fatto iniziare il Consiglio in un modo sbagliato dico che questo non è lo spirito di collaborazione che tanti - quasi tutti - hanno evocato in questo periodo. Ora l'invito per lei, Presidente Marco Viérin, è alla prudenza e alla gestione con equilibrio, perché - e le altre legislature sono qui, per chi c'era, per insegnarlo - se andiamo alla guerra sul Regolamento, questo Regolamento del Consiglio dà la possibilità di intervenire veramente con ostruzionismo, ma non è la volontà delle opposizioni. È chiaro, però, che le opposizioni hanno proprio il Regolamento che voi oggi invocate come strumento di difesa della volontà e della libertà di parola in quest'aula, con la logica del "a mali estremi, estremi rimedi".
È vero, noi siamo intervenuti su temi che probabilmente non sono stati enunciati in termini di comunicazione, ma nel momento in cui lei, Presidente, dice che la Conferenza dei Capigruppo si è riunita, noi già possiamo parlare dei temi della Conferenza dei Capigruppo! La I Commissione si è riunita? Allora noi possiamo parlare dei temi della I Commissione! Questo è per dire: non andate a fare le pulci sugli articoli del Regolamento cercando di interpretarlo in base alla situazione a favore vostro perché avete qualche numero in più in maggioranza, perché se ci cercate, ci trovate! Ve lo abbiamo dimostrato in questi ultimi Consigli, sempre con la collaborazione, ma vi ricordiamo che la possibilità in quest'aula di esprimere le nostre idee, questa libertà, è suffragata e tutelata soprattutto da questo Regolamento. Quindi ben venga, lo stiamo facendo!
Presidente, è un anno che state facendo...anzi, non so poi perché usa il plurale, perché alla fine lei, quando si siede e comunica certe cose, dovrebbe addirittura concordarle con l'Ufficio di Presidenza, poiché lei non rappresenta sé stesso! Lei rappresenta l'Ufficio di Presidenza che, codificato, significa le sensibilità, ma neanche tutte, perché ci sono gruppi anche non rappresentati. Ora, se voi volete mettere sulle comunicazioni del Presidente...benissimo, facciamo delle riunioni dove decidiamo cosa comunica il Presidente, ma se lei - com'è avvenuto - si dimentica di comunicare certe cose, è chiaro che poi noi dobbiamo intervenire sulle non-comunicazioni! Questo per dire e per ricordare - come lo facciamo spesso - che certi ruoli sono politici, di indirizzo governativo, mentre altri sono istituzionali e sono a tutela dell'intera aula.
Concludo dicendo che la questione del Regolamento si inserisce anche sulla questione delle risoluzioni, quindi speriamo che questo avvenga a breve, Presidente Viérin, perché lo stiamo vedendo: è proprio la conseguenza di quello che non avete fatto sui costi della politica...e poi vi svegliate un giorno e fate un comunicato! Non avete fatto niente per mesi e poi fate un comunicato, tanto per fare lo spot, per cercare di fare bella figura! Quindi anche sulle modifiche al Regolamento, prudenza, cercate di condividere con tutti! Sui "116", prudenza, vie di mezzo! Noi l'abbiamo sempre detto: capiamo benissimo che in certe società partecipate c'è una delicatezza del mercato e di altre vicende, sicuramente il nostro ruolo non è quello di prendere i documenti e di portarli in altri posti, però troviamo una formula, perché altrimenti saremo sempre qui, in quest'aula, a dire: benissimo, allora cosa è cambiato? Non ci viene dato niente, zero! Dallo zero che viene oggi applicato, cioè nel non dare nessun tipo di documentazione, codifichiamo assieme delle regole, mettiamo una volta per iscritto quali sono i limiti, e se ci sono questi limiti, benissimo, mettiamoli! Qualcuno è stato querelato, per altri vi sono state delle minacce di querele perché un giorno avevano detto qualcosa sul Casinò...allora, il ruolo di Consigliere regionale deve perlomeno vedere la possibilità di acquisire certi atti, fissiamoli tutti assieme, però!
Presidente, lei dovrebbe essere l'elemento catalizzatore delle diverse sensibilità, delle diverse istanze da portare negli organi: una volta alla Conferenza dei Capigruppo, una volta alla Commissione del Regolamento, una volta all'Ufficio di Presidenza...questi sono i suoi organi, i "suoi" inteso come figura di Presidente! Eserciti questa sua funzione nel modo che lei giudica migliore, ma soprattutto lo faccia con equilibrio e a tutela di tutti.
Presidente - Grazie collega Laurent Viérin. La parola al collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
La questione di riammodernare il Consiglio regionale deve essere affrontata, e direi che dovrebbe essere fatta di continuo, di legislatura in legislatura. Certo che, al di là dell'ammodernamento del Regolamento (che deve essere adattato), ci va anche poi un buon senso nell'applicazione delle regole che deve venire da parte di tutti. Per quel che riguarda ad esempio i "116" di accesso agli atti, spesso vediamo delle perdite di tempo, delle risposte che arrivano sempre in ritardo, si utilizzano anche strumenti ormai obsoleti; siamo ormai nella società del digitale e dobbiamo ancora aspettare le lettere che arrivano, si perde quasi una settimana soltanto con il passaggio tra un Assessorato e gli uffici! Pertanto questa questione va certamente affrontata per definire i limiti e per modernizzare questo sistema, nonché per rendere anche più rapido e facile il lavoro dei Consiglieri regionali, e va affrontata con la Commissione del Regolamento in tempi brevi, definendo quello che si può fare e quello che non si può fare per quel che riguarda gli accessi, anche relativamente ai tempi e al resto, occorre riammodernare questo aspetto. Certo, al di là di questo, ci va un po' di buon senso sia nella gestione dell'aula che nell'applicazione delle regole, perché un'applicazione troppo rigida o troppo lasca alla fine produce un sacco di problemi. Affrontare comunque la questione nella Commissione del Regolamento, a breve, è certamente una priorità a questo punto. Grazie.
Presidente - Grazie collega Bertin. La parola al collega Fabbri.
Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.
Vorrei intervenire anch'io brevemente sulla questione delle informazioni che vengono date ai Consiglieri. Presidente, la inviterei a esercitare non solo l'autorità della sua carica, ma anche l'autorevolezza. Esercitando e facendo valere questa autorevolezza - e non solo l'autorità - lei potrebbe veramente incidere su quelle che sono le informazioni che i Consiglieri devono avere, perché questo sistema di mettere un po' il bavaglio all'informazione nascondendosi dietro a risoluzioni di tipo legale è una cosa che può dare adito a parecchi dubbi. Ripeto: lei faccia rispettare le giuste richieste dei Consiglieri e le faccia rispettare esercitando la sua autorevolezza, oltre che la sua autorità, naturalmente imponendola a coloro che ci devono dare le informazioni e, nel contempo, garantendo la nostra segretezza nell'acquisizione di dette informazioni.
Presidente - Grazie collega Fabbri. La parola al collega Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Personalmente, ma anche come gruppo UVP, volevo portare il mio contributo per quanto concerne i "116". Soprattutto con la partecipata CVA, per qualsiasi 116 che faccio o che facciamo noi come gruppo UVP, ormai ci rispondono immediatamente che in primo luogo si fa presente che la sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo della Regione Valle d'Aosta in data 13 ottobre 2015 ha stabilito che CVA S.p.A. non è tenuta a dare riscontro alle richieste formulate ai sensi dell'articolo 116 (pertanto la CVA ha deciso che qualsiasi informazione non viene data). Vi porto un esempio pratico. A me piace guardare Il Sole 24 Ore e qui, il mese scorso, ho visto diverse pubblicità sulla CVA (addirittura una pagina piena ho dovuto farla in tre, perché è enorme); ho chiesto come mai sono uscite 13 volte le pagine di CVA su Il Sole 24 Ore...vi do solo delle date: dal 20 ottobre al 16 novembre. Io non so se vi rendiate conto di cosa vuol dire anche in termini...io ho chiesto qual è la spesa e qual è l'obiettivo, non è che ho chiesto - perché ormai non abbiamo più speranza - quali sono le rese delle centrali per capire se le scelte fatte sono buone o no, posso capire che CVA non ci voglia dare queste informazioni e perché, ma - come sa benissimo anche il Presidente Rollandin - anche per quella precedente di cui lei proprio in aula ci aveva detto che si poteva vedere tutta la documentazione su quanto erano le accise, del perché e che cosa era successo, ci è stato risposto negativamente. Lei - lo devo riconoscere - ha cercato di aiutarci per avere l'accesso a questi atti, ma non è una cosa normale!
Presidente, non è una cosa normale che adesso io mi senta rispondere che in base a questa sentenza CVA non mi deve più dire niente sulle pagine di pubblicità de Il Sole 24 Ore! Le ho chiesto quanto si è speso, il perché di 13 uscite in un mese e mezzo su Il Sole 24 Ore...penso che non sia una cosa indifferente! E le ho chiesto qual era l'obiettivo, perché io ho guardato su queste pagine pensando di dire: "Entrate in CVA perché ci sono dei prezzi, qualcosa"...no! Si fa un discorso che dice: "L'appassionante sfida tra uomo e natura, energia pulita", va bene...la foto del Cervino perché son 150 anni, mi sta bene anche quello! E poi sul 116, colleghi, mi rispondono anche: "Noi non dobbiamo rispondere, tuttavia vi diciamo che abbiamo fatto un pacchetto, è stato conveniente", non mi mettono la cifra, non mi mettono quanto spendono, e dicono: "Facciamo energia pulita". Queste sono cose incredibili, secondo me, e ce ne sono tantissime, ma soprattutto con questa società partecipata!
Adesso mi viene da dire: se vi va bene così, se volete che queste società partecipate facciano il bello e il cattivo tempo, che non ci sia un minimo di controllo, che non si capisca dove vogliono andare, che questa dirigenza si permetta, si "permetta" di dare queste risposte, secondo me...non so se a questa dirigenza bisogna ancora dare della fiducia! Grazie.
Presidente - Grazie. Passiamo al punto 2 all'ordine del giorno.