Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1194 du 6 mai 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1194/XIV - Interpellanza: "Chiarimenti in merito al contratto di locazione stipulato tra l'Azienda USL e l'Associazione sportiva A.S.S.V.A. per una porzione di immobile da adibire a ambulatorio della medicina dello sport".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Vicepresidente.

Chiedo fin d'ora, se magari sforo un po' con il tempo, che venga recuperato poi in replica, scusatemi, ma è solo per inquadrare in maniera completa e corretta la questione che espongo con quest'interpellanza, un po' scarna sennò avrei dovuto scrivere tantissimo e quindi ve la riassumo in questo momento. Allora, di cosa parliamo? Innanzitutto parliamo di quello che si chiama tecnicamente ad Aosta il Palaindoor. Il Palaindoor è, diciamo così, un fabbricato che viene normalmente utilizzato dalle società sportive per fare appunto attività sportiva ed è frutto di un accordo realizzato tra la Regione Valle d'Aosta, il Comune di Aosta e il CONI, che già diverso tempo fa, nel 2007...accordo che però risaliva poi a tutta una serie di altre questioni ancora antecedenti al 2007 di scambi praticamente fra terreni di proprietà del CONI e questioni rispetto a quello che serviva al Comune e alla Regione per fare determinate opere...alla fine comunque arriviamo alla creazione del Palaindoor e successivamente a quest'accordo di programma siglato nel 2007, nel quale viene data la gestione di quell'immobile al CONI. Ora, questo passaggio non è proprio stato indolore, ho trovato negli oggetti del Consiglio la mozione che fu approvata l'11 gennaio 2007, una mozione presentata dall'allora Consigliere Sandri del gruppo DS-Gauche Valdôtaine, dove appunto chiedeva diverse indicazioni rispetto alla gestione del Palaindoor, perché era una questione allora molto dibattuta in questo Consiglio; perché era dibattuta? Perché, diciamo così, il passaggio diretto della gestione di quest'immobile al CONI non era molto chiaro, anche perché chi doveva poi gestire questa cosa era il Consigliere, all'epoca Consigliere unionista, Eddy Ottoz, che con questo riuscì, diciamo così, a gestire poi direttamente questo Palaindoor, tant'è che poi dal suo blog dell'epoca abbiamo un articolo da lui postato del 15 gennaio 2007 dal titolo: "prendre partout, mettre chez-nous", cioè prendere dappertutto e mettere a casa propria, e in questo caso è stato proprio così...il Palaindoor e soprattutto la gestione dello stesso, gestione che ricordo doveva essere del CONI.

Bene, quale altro documento entra in gioco? Entra in gioco ovviamente la delibera della Giunta comunale di Aosta del 16 novembre 2007: la n. 407, dove si dà seguito all'accordo avvenuto in Regione. In questa delibera di Giunta, oltre alla delibera, viene allegato l'atto di concessione, diciamo così, dell'immobile e all'articolo 3 di quest'atto di concessione viene espresso chiaramente...l'articolo 3 riguarda l'affidamento di subunità immobiliari, cioè il subaffitto di ciò che è quell'immobile, e dice chiaramente che all'uopo la stipula dei suddetti atti di subconcessione resta subordinata al preventivo parere favorevole sulla relativa bozza di contratto da parte del Comune. In questo documento cioè viene detto chiaramente che, qualora chi gestisce il Palaindoor (il CONI) voglia dare in subaffitto dei locali, deve avere l'autorizzazione del Comune, questo in virtù anche dell'accordo, perché il CONI ha in gestione quest'immobile in modo gratuito, frutto appunto degli scambi che abbiamo detto. Va bene, ma cosa centra l'ASSVA? Perché l'accordo è fatto da, come ho detto, Regione, Comune e CONI. L'ASSVA centra - vorrei solo specificare che l'ASSVA è l'Associazione delle Società Sportive della Valle d'Aosta e che in questo momento fa capo appunto all'ex Consigliere Eddy Ottoz - perché, in virtù di una convenzione fatta tra ASSVA e CONI, l'ASSVA ha ottenuto il subaffitto dei locali. Non sappiamo se questo subaffitto è stato utilizzato oppure no, perché non abbiamo avuto modo di avere questi dati, però che cosa succede il 17 febbraio del 2015, quindi pochissimo tempo fa? In un'adunanza del Consiglio comunale di Aosta i Consiglieri Caminiti e Di Marco presentano un'interrogazione con la quale chiedono come sia possibile che l'ASSVA affitti a 24 mila euro più IVA all'anno i locali del bar del Palaindoor, perché ci sono dei locali adibiti a palestra e altri locali adibiti a bar...dicevo, questi 24 mila euro perché erano presi da ASSVA quando ASSVA non aveva nessuna autorizzazione. Questo mi ha fatto, diciamo così, comprendere che forse c'era un problema, perché questa notizia è uscita sui giornali e sono riuscito a trovare diversa altra documentazione, per esempio, il contratto di affitto di questo bar, che recita...questo è di prima, è di molto prima...è del 2008, che dice, per esempio, che il Comitato regionale del CONI ha espresso parere favorevole al presente affitto di azienda, sentito il Comune di Aosta, e questo era l'oggetto dell'interpellanza...va beh! Mi sono messo a scartabellare ancora e ho capito che - e siamo appunto all'interrogazione - parte di questi immobili sono anche affittati all'USL Valle d'Aosta. Come sono stati affittati? Sono stati affittati con una delibera del 5 maggio 2014: la n. 553 per la precisione, nella quale c'è espressamente indicato tutto l'iter che ha preceduto l'affitto di questa porzione di immobile. C'è una serie di corrispondenze tra l'USL, il Comune e l'ASSVA con le quali sostanzialmente il Comune risponde alla fine all'USL e gli dice che non ha dato nessun subaffitto sostanzialmente all'ASSVA. "Va beh, non importa perché noi abbiamo comunque bisogno dei locali - "noi" intendo come USL - e quindi nonostante evidenziassimo all'interno di questo documento...", evidenziato che l'azienda, poiché il Comune di Aosta non ha mai riscontrato la nota indicata al punto G - che è quella appunto che spiega questa questione del subaffitto -, ha ritenuto opportuno, nonostante la complessità e il perdurante impasse della vicenda contrattuale in argomento, provvedere al pagamento delle spese di occupazione dell'ambulatorio, riservandosi azioni di rivalsa in caso di acclarata non legittimità a ricevere dall'attuale locatore, ciò che vuol dire? Vuol dire che, se capiamo che l'ASSVA non deve prendere i soldi, ce li deve restituire, ce li deve ridare, e qui nasce l'interrogazione.

Secondo il mio modesto parere - ma non solo il mio, perché ovviamente ho chiesto anche a dei legali -, è improprio che noi paghiamo 17 mila 424 euro all'anno all'ASSVA. A questo punto quindi chiedo lumi all'Assessore per capire qual è la vostra posizione e successivamente magari darò altre indicazioni a sostegno di queste domande.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Grazie Presidente.

Lei introduce una questione non semplice che ha avuto diverse tappe e che è stato oggetto di confronto di normative, di pareri legali, interpellanze, coinvolgendo anche il Comune di Aosta per quanto riguardava l'analoga, su alcuni aspetti, gestione del bar, fermo restando un diverso rapporto tra il CONI e l'ASL. Soprattutto è una situazione non semplice perché coinvolge Enti con una loro autonomia come il CONI e il Comune. Noi abbiamo di recente inviato su questo tutta una documentazione, in una risposta ad un "116". L'ASL paga un affitto per un ambulatorio di medicina sportivo pubblico, in una sede sicuramente idonea, ovvero, per un centro di medicina dello sport dove vengono visitati gli atleti di squadre di fuori Valle.

Il CONI ha stimolato, questo è vero, la convenzione, affermando più volte di averne diritto, con una tale ASSVA (Associazione delle Società Sportive della Valle d'Aosta) il 6 agosto del 2009. Sottolinerei come la delibera del CONI di affidamento o di subconcessione è una delibera del CONI nazionale - e questo certo non semplifica il discorso dei pareri - in cui si individuava questa subconcessionaria dell'immobile...e come tale legittima a concedere in sublocazione una porzione dell'immobile. Lei ha citato, giustamente, la delibera del 5 maggio del 2014, affermando, tra l'altro che: "noi abbiamo voluto andarci dentro" no, l'ASL c'era dentro dal 2009, e su questo bisogna essere chiari...con un ambulatorio che funziona correttamente. Esistono diverse comunicazioni al Comune da parte del Direttore generale precedente, la dottoressa Riccardi, e del Direttore attuale, il dottor Ardissone, in cui si richiede di conoscere il soggetto con cui stipulare il contratto in considerazione della presunta titolarità della subconcessione. Il Comune ha risposto - non è proprio preciso quello che ha detto lei - il 16 agosto 2012 dicendo che non era ancora stata autorizzata, ma non diceva che non ne aveva titolo. Noi non abbiamo nessun documento, in cui il Comune ci dice che il CONI non aveva diritto di fare questa subconcessione e quindi di affittarci i locali. Nel presente, nella delibera emerge che c'è un contratto di affitto regolare, che abbiamo voluto fare il 5 maggio del 2014 proprio per regolarizzare il discorso, con una clausola di affitto di locazione, anche dopo aver effettuato - lei questo non l'ha detto - una perizia estimativa dell'Agenzia del territorio per vedere se prima si pagava di più, e per verificare se l'affitto era coerente. In questa delibera il contratto di affitto c'è con l'articolo che lei ha citato correttamente della delibera dell'ASL in cui si diceva: "in attesa...", cioè evidenziato che l'azienda, dato che il Comune di Aosta non ha mai riscontrato la nota indicata - e qui, dal punto di vista legale, il silenzio è uguale ad un assenso ha ritenuto opportuno, nonostante la complessità e il perdurante impasse della vicenda, provvedere al pagamento delle spese, riservandosi azioni di rivalsa. Mi sembra quindi che si sia impostato un rapporto corretto in attesa che il Comune dia una risposta precisa in questo senso. Per quanto riguarda la sua domanda, quindi allo stato attuale non ci è possibile affermare che il canone di locazione sia stato impropriamente assunto da altri; ci riserviamo, come detto, dal punto di vista del contratto, azioni eventuali di rivalsa.

Si dà atto che dalle ore 11,11 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Grazie Assessore. Per la replica, ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha la facoltà.

Cognetta (M5S) - Grazie Assessore.

In effetti, io non conosco tutta la storia, perché la risposta al "116" non mi è ancora arrivata, quindi...però non è un problema, lei mi ha dato delle indicazioni molto importanti, cioè che è dal 2009 che andiamo avanti con questa storia. Mi ha anche detto che non sappiamo, diciamo così, il Comune che cosa ha deciso fino adesso. La risposta però data dall'Assessore in aula nel Comune di Aosta all'interrogazione di cui prima, come dicevo, è che il Comune non ha mai dato nessun tipo di subconcessione a nessuna ASSVA e questo è agli atti del Comune di Aosta. Noi quindi, a meno che questi atti non valgano nulla, abbiamo già una risposta dagli uffici: il Comune non ha mai concesso la subconcessione ad ASSVA e quindi diciamo così non è...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...sì, forse col foglio non ha mai dato una risposta, cioè non l'ha scritto, ma l'Assessore in aula al Consiglio comunale ha detto che non ha mai dato la subconcessione, quindi questo è un primo problema.

Un altro problema che ho notato sempre rispetto ad ASSVA è relativo ai finanziamenti che sono stati fatti negli anni alle società sportive. Ora, non so quanto questa questione c'entri con l'altra, però è bene da notare anche questo passaggio. Vede dal 2010 in avanti - nel 2010 70 mila euro, nel 2011 sempre 70 mila euro, nel 2012 abbiamo fatto una spending review: 33.375 euro e nel 2013 30 mila euro, però su questi ci fermiamo un minuto - sono stati erogati dei finanziamenti ad ASSVA perché c'è una legge regionale che finanzia gli Enti che fanno manifestazioni, associazioni sportive. Vale per gli anni fino, dicevo, al 2012, perché poi nel 2013 questo finanziamento, anche se deliberato, non è mai stato erogato all'ASSVA, infatti trovate nei residui passivi, sempre nell'anno 2014 e poi nell'anno 2015, questi 30 mila euro fermi, che non so se è perché non ci sono i soldi per darglieli o perché forse l'ASSVA non è ha diritto... Questa è sempre una questione, diciamo, che non riguarda direttamente quest'argomento, però tutto questo per far capire che c'è un problema, secondo me, piuttosto importante riferito alla gestione di quest'immobile e riferito al fatto che probabilmente dovremo chiedere i soldi indietro perché non hanno l'autorizzazione alla subconcessione e alla sublocazione. Grazie.

Presidente - Grazie. Punto 14 all'ordine del giorno.