Objet du Conseil n. 714 du 25 septembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 714/XIV - Interpellanza: "Riduzione delle spese per l'acquisto e la realizzazione di pubblicazioni da parte della Regione".
Presidente - Chiede la parola il Consigliere Ferrero, ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Ormai sono anni che la Regione, oltre a fare di tutto e di più in tutti i settori economici (ha occupato in pratica tutti gli ambiti), fa anche da casa editrice o comunque realizza dei libri, ne compra migliaia di copie, li regala e via dicendo. Questa interpellanza nasce dal fatto che mi sono arrivate come Consigliere - tra i privilegi che abbiamo ci arrivano anche i libri - due pubblicazioni: Plantes officinales et remèdes traditionnels e Erbes et fleurs. La nature à porté de main. Qualcuno dirà: ma che c'è? Ti regalano pure la roba e ti lamenti? Siamo fatti così noi del Cinque Stelle!
Questa è una pratica antica, di acquistare pubblicazioni, risale a decine di anni fa, quando le casse della Regione erano belle piene e l'unico problema era come spendere i soldi. Allora ovviamente libri a destra, libri a manca: ce n'erano in abbondanza. Ora, però, i soldi sono diminuiti e allora bisogna vedere: di queste pubblicazioni ce ne sono ancora tante in giro, ne acquistiamo ancora, non ne acquistiamo, che cosa sta succedendo?
Questa, secondo noi, è una pratica che spesso ha contribuito all'acquisto di libri che non erano certo dei best seller, per gli argomenti che hanno trattato. Prendo a caso uno dei volumi che è in corso di acquisto: io non ho niente contro i moudzon, però riguarda le battailles de moudzon e magari in questo periodo potremmo anche orientare le scelte verso altri titoli.
Certo, non bisogna dimenticare che ovviamente con questi libri si vanno a ingrassare le tasche di alcuni amici che stampano, di alcuni amici che vendono, di alcuni amici che scrivono; sono però sempre soldi nostri. Ad esempio, vedo casualmente qui nel libro degli Anciens remèdes - vediamo se lo trovo -: i testi sono di un certo Alexis Bétemps che non mi pare sia uno del Mouvement Cinq Étoiles, ma sia di un altro movimento. Poi, ad esempio - perché questa non è una interpellanza diretta esclusivamente all'Assessore alla cultura - trovo per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio, la recente presentazione del libro I cieli della Valle d'Aosta tra scienza, folclore e tradizioni, di cui poi sono state acquistate trecento copie, e tra gli scrittori c'è un certo Guido Cossard, che mi sembra sia anche Vicesindaco di Aosta...
(voci fuori microfono)
... ah, non è più Vicesindaco di Aosta, mi spiace, sono desolato! Comunque, mi pare sia della Stella Alpina! Non so se è ancora della Stella Alpina?
(voce fuori microfono): Mai stato!
Mai stato della Stella Alpina! Ah, ma allora me ne dicono di tutti i colori oggi!
Io non vorrei che di questo passo scoprissimo che anche il Capogruppo Stefano Borrello è un poeta e avessimo un migliaio di copie delle sue poesie; magari, non so, una potrebbe dire anche un qualcosa non di nuovo: si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Forse lo aveva già detto qualcuno, ma per la Stella Alpina in questo periodo potrebbe anche andar bene, no? Ecco, non vorrei rischiare che arrivassimo a questo punto.
E poi, scusate un attimo la franchezza - ci vuole anche un momento di serenità, perché sennò qui c'è una tensione, signori, che veramente dobbiamo spezzare! - detto tra di noi, quelle belle presentazioni che ci sono all'inizio dei libri, con tanto di fotina del politico di turno, bello sorridente, ogni tanto c'è anche qualche fotoritocco - si vede, no? - tutto tirato... Mia nonna in patois diceva: t'arbeille un troun semble un baroun. Traduco per i non patoisan: se tu vesti bene un tronco, lo guardi da lontano e sembra anche un barone. Io dico che dovremmo anche lasciare un pochettino da parte questa specie di tradizione, perché sennò finite per fare la fine degli adolescenti che, dopo la palestra, nudi sotto la doccia, fanno dei commenti riguardo alla propria virilità: io ho presentato due libri, io ne ho fatti tre, io ne ho fatti quattro; guarda come sono bello, guarda sta cosa, guarda quell'altra. Casualmente poi alle volte anche in prossimità delle campagne elettorali e allora questo non va bene.
Vedendo il titolo degli ultimi due libri acquistati, che riguardano le erbe medicinali, ho sospettato che ci fosse lo zampino di quel marpione dell'Assessore alla sanità! Mi sono detto: non è che per caso Tonino Fosson, vista la difficoltà di cassa, le attese per le visite, le attese per gli esami, i reparti che chiudono per le ferie, dice hai valdostani "Fate una cosa: è meglio per il futuro andare a fare una passeggiata in campagna, vi raccogliete un po' di erbe, ve le mettete lì, malva, cicoria, melissa. Per ogni malanno c'è una cura: una bella tisana, magari calmante, così uno sta un po' tranquillo, un impacco su una gamba e una fumigazione"? Magari risolviamo anche i problemi della sanità! E allora ho detto: questi libri io me li tengo e non li restituisco, come volevo fare, perché potrebbero venire utili!
A me sono arrivati questi due libri ovviamente come Consigliere e magari arriveranno anche ad altre persone. Però, effettivamente, in un periodo del genere, sarà anche populismo, ma io dico che se uno deve leggere o magnare, io preferirei magnare che leggere! No? Dovendo scegliere! Magari sarebbe anche da fare una piccola riflessione sul fatto che certamente la diffusione della cultura è una cosa importante e dev'essere diffusa: qui ci sono 60 mila euro, peraltro spesi - non voglio dare responsabilità che non ci sono - non dall'attuale Assessore, ma da quelli precedenti, nel 2011 e nel 2013...
Presidente - Silenzio per favore.
Ferrero (M5S) - ...di conseguenza bisogna comunque fare una riflessione. Io vorrei capire effettivamente, riguardo a questo tipo di spese, se in un periodo del genere magari possiamo far leggere qualche poesia in meno ai valdostani e fargli mangiare qualche pagnotta in più.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha la facoltà.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
L'illustrazione sicuramente è andata oltre la richiesta. Per quanto mi riguarda, rispondo per gli acquisti fatti dal Governo regionale, perché quelli che Lei ha citato si riferiscono ad altro capitolo. Distinguo solo perché quello che dico va in una certa logica. Lei aveva due testi che, mi permetto di dire, sicuramente hanno una loro logica, collocata con la Maison des anciens remèdes: testi che, se mi permette, con una serie di informazioni, sono tra quelli che hanno un loro significato, perché in effetti rispondono anche ad una tradizione valdostana, di valorizzare le erbe. Quindi questi sono quelli che tra molti si salvano, se posso dirlo; poi ce ne sono alcuni che obiettivamente magari, come Lei diceva, di questi tempi possono anche essere in qualche modo oggetto di giusta riflessione, come dev'essere fatto.
Rispondendo alle sue domande, per quanto riguarda l'ammontare delle spese sostenute nei primi otto mesi, la spesa al 31 agosto: sono stati impegnati per realizzazione e l'acquisto di pubblicazioni 92 mila euro. Qual è la disponibilità residua? Nel bilancio regionale c'erano 310 mila euro, quindi la differenza, 218 mila euro, sono ancora residui.
"Se è nelle intenzioni del Governo di sospendere in relazione alla gravità della crisi". Lei giustamente ha ricordato che nel passato c'era una certa spesa, difatti nel 2008, voglio ricordarlo, nel bilancio c'erano per l'acquisto e la realizzazione di pubblicazioni 1 milione 600 mila euro e gli impegni assunti erano di 1 milione 330 mila; come le ho detto, quest'anno l'impegno era di 300 mila, ne abbiamo spesi 92 mila e a oggi se ne spenderanno pochi di più. Quindi credo che si vada nella logica da Lei auspicata, ma questo non vuol dire che non ci sono delle pubblicazioni che vanno comunque sostenute, perché sono a sostegno di attività che si riferiscono anche ad altri momenti che in qualche modo rientrano nelle peculiarità della Regione. Poi, come Lei ricordava, sicuramente questo è un aspetto che è integrativo ad altre attività: non è l'unico, non è sostitutivo di altri impegni e non va a sostituirsi a quello che si diceva stamattina sul sostegno a biblioteche e così via, sono due argomenti diversi. Però, come Lei ha visto, si è arrivati a una riduzione che credo sia molto significativa.
Presidente - Per la replica il Consigliere Ferrero. Prego.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
I dati sono effettivamente incoraggianti e bisogna riconoscere che è stato fatto decisamente un passo avanti. Io vi chiederei un ulteriore passo avanti in questa direzione, nel contenere l'acquisto del numero di copie, quindi magari effettuare più acquisti di copie diverse - poi questi libri in parte andranno come omaggi o saranno distribuiti nei modi che la Giunta deciderà, perché questo spetta a voi - però limitare: invece di trecento se ne prendono cinquanta, magari invece di mille, ne prendiamo un centinaio; questo andrebbe secondo noi già in una direzione giusta. Secondariamente, una riflessione sugli argomenti che sono trattati: io capisco che ci sono anche certi argomenti che riguardano le tradizioni, però in certi momenti secondo me è anche una questione di sensibilità. Il testo può avere un valore didattico, un valore storico, un valore di cronaca o fotografico: andiamo a privilegiare qualcosa che abbia effettivamente una valenza e possa costituire qualcosa a livello di patrimonio culturale. Quindi l'invito è anche, ovviamente, all'Assessore alla cultura, per le sue disponibilità: non finisca sotto la doccia con gli altri, non è ha bisogno; almeno quello, ecco! Grazie.
Presidente - Grazie. Punto 38 all'ordine del giorno.