Objet du Conseil n. 529 du 3 juin 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 529/XIV - Disegno di legge: "Finanziamento di un piano straordinario di interventi di natura agricolo-forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità. Modificazione alla legge regionale 13 dicembre 2013, n. 18 (legge finanziaria per gli anni 2014/2016)".
Presidente - Intanto, prima di lasciare la parola al relatore, chiedo che vengano distribuiti i due emendamenti che sono stati presentati alla Presidenza. Per la relazione, la parola alla collega Péaquin.
Péaquin (UV) - Il presente disegno di legge prevede il finanziamento di un piano straordinario per l'anno 2014, finalizzato alla realizzazione di interventi straordinari nell'ambito dei cantieri agricolo-forestali, di cui alle leggi regionali 27 luglio del 1989 n. 44: "Norme concernenti i cantieri forestali, lo stato giuridico e il trattamento economico dei relativi addetti" e 1° dicembre 1992: "Interventi in materia di sistemazioni idraulico-forestali e difesa del suolo", nonché nell'ambito sempre delle opere di pubblica utilità, di cui alla legge regionale 4 agosto del 2009, n. 26: "Interventi a favore degli Enti locali per l'adeguamento e la realizzazione di opere minori di pubblica utilità", diretti a favorire l'occupazione di quelle lavoratrici e di quei lavoratori, rispettivamente di età superiore a 45 e 55 anni, che, per limitazioni fisiche o per problematiche socio-familiari, sono svantaggiati nell'inserimento nel mercato del lavoro. I lavoratori coinvolti in tale piano saranno circa 220 e verranno assunti a tempo determinato per numero 67 giornate lavorative nell'anno 2014, attingendo dalle graduatorie degli operai idraulico-forestali e degli operai edili stagionali attualmente in vigore. Il costo totale del piano, gestito dal Dipartimento risorse naturali e Corpo forestale e dal Dipartimento agricoltura dell'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali e dalla struttura Opere stradali dell'Assessorato delle opere pubbliche e difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, ammonta ad euro 2 milioni e 300 mila euro, di cui 2 milioni e 5 mila per oneri retributivi, previdenziali, servizio mensa dei lavoratori ed euro 295 mila per la fornitura di dispositivi di protezione individuale e di materiale e attrezzature varie di cantiere.
Io vi prego di scusarmi, ma coglierei quest'opportunità per fare anche un'altra dichiarazione. Io ci tengo a ringraziare comunque tutti i colleghi della II Commissione per aver collaborato all'approvazione unanime di quest'importante legge relativa ai cantieri forestali, dimostrando così senso di responsabilità nei confronti di un tema così delicato. Ritengo sia necessario però un ulteriore sforzo di responsabilità da parte di tutte le forze politiche affinché vengano risolte in tempi brevi tutte le problematiche ancora in attesa di una risposta. Questo ci è chiesto dal popolo valdostano, che ci ha dato l'opportunità di rappresentarlo in questo Consiglio. Oltre alla pratica dei cantieri forestali, sono molti i settori che necessitano di un intervento risolutivo e rapido, come, per esempio, la sanità, l'agricoltura, il turismo, il sociale, il commercio, l'artigianato, l'industria, e mi sento in dovere di rappresentare quest'ultima visti i miei trascorsi da imprenditrice. Nonostante un'impresa privata ed un ente pubblico non possano essere paragonati, posso però confermare che, se uno stallo come quello che ha colpito il Consiglio Valle negli ultimi mesi si fosse verificato all'interno di un'azienda, questa sarebbe andata senza dubbio alcuno verso un fallimento. Chi però sta pagando a causa di questa situazione è il popolo valdostano, al quale tutti noi dobbiamo rispetto e gratitudine, per cui chiedo veramente un ulteriore sforzo a tutti di responsabilità politica e umana e una presa di coscienza volta a risolvere questo momento delicato già reso così difficile da una crisi che sta avanzando.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Sono diverse settimane che leggiamo e sentiamo dappertutto che spesso per colpa dell'opposizione certe cose non vengono portate avanti in Consiglio e i problemi più importanti...ci sono diversi problemi, come ricordava giustamente la collega Bertolin. Adesso qua stiamo discutendo del problema dei forestali, ma ce ne sono tanti altri, non ci sono solo i forestali! Ecco, come aveva giustamente ricordato il collega Viérin, noi, come opposizione, abbiamo richiesto un Consiglio straordinario proprio per dare una risposta a questi problemi e la risposta - mi spiace dirglielo, Presidente Rini - è stata alquanto in ritardo, nel senso che lei ha aspettato proprio l'ultimo giorno, l'ultimo pomeriggio per convocare questo Consiglio, nonostante si sbandierasse ovunque il fatto che questi problemi sono problemi importantissimi per la nostra comunità.
Tornando alla legge sui forestali, sono d'accordo con quello che ha detto la Consigliera Bertolin, che bisogna collaborare e volevo solo ricordare che noi, tutti insieme, abbiamo fatto diversi incontri sul territorio con i forestali, con gli operai dei cantieri forestali abbiamo fatto diversi incontri in bassa Valle, centro Valle per capire quali erano le loro problematiche. Abbiamo fatto, le voglio ricordare, tre interpellanze, un'interrogazione, una risoluzione, una mozione, ecco, siamo arrivati poi...con la mozione forse questo Consiglio è stato illuminato e a questa mozione si è deciso che erano importanti i cantieri forestali. Mi fa piacere che adesso lei dica queste cose, che dica che è un problema grosso per la nostra Regione, però diciamo che ci abbiamo messo dieci mesi per riuscire a convincervi che questi erano problemi importanti, e le ripeto: non solo questi sono importanti. Nella nostra ultima mozione noi avevamo indicato dove reperire i fondi per questi cantieri forestali...guardando la legge, qui vediamo che questi fondi sono stati reperiti in altri capitoli. Vorrei proprio per poi collegarmi, attaccarmi agli emendamenti che sono stati fatti...anche dove noi avevamo detto che potevano essere reperiti certi soldi che, secondo noi, potrebbero essere ancora usati per completare quello che è il programma dei cantieri forestali. Io mi riferisco soprattutto alle dichiarazioni che ha fatto lei, Consigliera Bertolin, e anche l'Assessore, Consigliere Testolin, nel senso che in commissione consiliare vi siete resi disponibili, se ci sono delle disponibilità finanziarie, ad abbassare l'età di assunzione dei cantieri forestali. Abbiamo visto che c'era un programma di 220 assunzioni, mi pare, ne ho già discusso con il Consigliere Testolin prima, negli uffici sono arrivate circa centocinquanta domande per quello che riguarda gli ultra cinquantacinquenni e quindici per quanto riguarda persone che hanno dei problemi fisici, ecco, e siamo a 170. Allora a questo punto si potrebbe pensare che, abbinando i soldi che avanzano, perché erano stati stabiliti per 220 persone ed eventualmente un qualcosa che è poco, e basterebbe, si potrebbe abbassare drasticamente l'età di assunzione nei cantieri forestali...e, visto che c'è stata l'unanimità nella commissione, penso che si possa discutere ragionevolmente per poter fare una cosa del genere.
Io continuo a dire...io non sono quello che in questi mesi ha, diciamo, criticato aspramente quella che era l'esternalizzazione, qui non si vuol dire che non ci deve essere più l'esternalizzazione, ormai è stato fatto un piano, i soldi sono stati stanziati. È giusto che convivano sia l'esternalizzazione, ma anche i lavori in economia diretta da parte dell'Amministrazione. Proprio per questo motivo, io dico: cerchiamo, abbassando anche l'età, di assumere tutte quelle persone che tecnicamente sono importanti per i cantieri forestali: io parlo dei lavori tecnici, che non si imparano dall'oggi al domani e parlo soprattutto dei lavori di selvicoltura, ma non solo in selvicoltura, tantissimi specializzati per il posizionamento di paravalanghe, eccetera, tutti i lavori anche nelle sistemazioni idrauliche.
Una cosa devo ancora rilevare e anche capire. È stata fatta subito dopo la discussione in aula, dove è stata approvata la mozione sui cantieri forestali, una delibera di Giunta, dove si vuole alienare gran parte del materiale che è a disposizione nei magazzini, se n'è parlato per tantissimi anni, quando era il momento forse di farlo perché si è presa una decisione, non si è mai fatto niente. Adesso che c'è la volontà di riaprire i cantieri forestali, si vende il materiale. Ecco, io ho poi letto la delibera, dove appunto c'è il riferimento alla legge n. 12 del 1997, di quegli articoli...perché poi qua mi piacerebbe capire anche come vengono venduti questi materiali. Qui c'è appunto, come vi dicevo, il riferimento alla legge regionale del 1997, gli articoli 26, 27, 28, dove si parla di alienazione di questo materiale. Praticamente si parla di materiale fuori uso negli articoli 26 e 28 e nell'articolo 27 invece si parla di materiale che può essere venduto. Mi piacerebbe sapere quali sono state le decisioni, perché non mi risulta che ci sia tantissimo materiale fuori uso nei magazzini della forestale, perché sono già stati alienati; da quello che mi risulta, man mano che il materiale non funzionava, veniva dismesso e si usava il materiale che c'era vista la gran quantità di motoseghe, motozappe e via dicendo. Ecco, un chiarimento su questo mi piacerebbe averlo, perché mi sembra una discrasia, nel senso che, da una parte, si tende a riaprire i cantieri forestali e, dall'altra, si vende il materiale. Grazie.
Presidente - La parola alla collega Fontana.
Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Sul disegno di legge noi diamo parere favorevole, anche se non ci chiamate alla responsabilità, la responsabilità ce l'abbiamo sempre avuta. Sono sette anni che lottiamo per i cantieri forestali, sette anni che vi diciamo che era sbagliato esternalizzarli, vi continuavamo a dire che ci sono tutte le attrezzature, che la gente è disoccupata, non ci avete mai ascoltato e, se non mi sbaglio, questo Consiglio l'ha chiesto l'opposizione. Se eravate così responsabili, penso che, invece di aspettare venti giorni, lo facevate subito e potevamo affrontare anche le altre situazioni che ha detto, che ci trova d'accordo, ma mi sembra che questa responsabilità non c'è stata, c'è la crisi e date all'opposizione la colpa che avete voi, perché non l'abbiamo creata noi questa situazione! Io non lo accetto, perché noi sia come gruppo, sia come coalizione abbiamo sempre detto che sui temi di responsabilità noi ci siamo, però nessuno ha convocato un Consiglio, nessuno ha convocato più niente e non c'è stato confronto. Ben venga allora questo disegno di legge, perché siamo stati quelli che l'abbiamo voluto proprio per dare risposte alla gente, ma non da oggi, noi l'abbiamo sempre fatto. È stata la maggioranza che è stata sorda, allora non veniamo a mischiare le carte, noi voteremo per senso di responsabilità, ma non accettiamo che diciate che siamo noi i responsabili e che non abbiamo la responsabilità nei confronti dei cittadini, perché non è vero! Grazie.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
A nome del gruppo ALPE, volevo portare un nostro piccolo contributo a questo Consiglio regionale. Ho ascoltato attentamene l'appello della collega Péaquin, un appello condivisibile, un appello determinato proprio sia per quanto riguarda la forma che la sostanza. Mi sembra che in questi undici mesi più volte abbiamo seguito i consigli che la collega ci ha posto in aula o in commissione. Penso che non abbiamo una delega qui in quest'aula per quanto riguarda aziende o altri riferimenti, ma abbiamo una delega diversa, che è quella del bene comune, è quella di dare delle risposte puntuali ad un modello Valle d'Aosta. Da tanti anni noi cerchiamo di portare il nostro piccolo contributo in quest'aula, in commissione e da tanti anni noi, come gruppo ALPE, cerchiamo di modificare...cerchiamo di intervenire e cerchiamo di portare il nostro contributo fattivo, partendo indubbiamente dallo stato dell'arte: se ci sono delle criticità, vanno discusse, se ci sono delle difficoltà, vanno condivise e magari, se ci fosse un po' di collegialità sui provvedimenti, forse non saremmo qui oggi a discutere su questo disegno di legge, lo sa perché collega Péaquin? Perché ci abbiamo messo quattro anni, lei non era presente in quest'aula, ma noi eravamo presenti e il disegno di legge per cui l'opposizione ha chiesto questo Consiglio straordinario, nonostante la crisi, dimostra ancora una volta che avevamo ragione, obtorto collo, in ritardo, dopo quattro anni, le volte in cui in quest'aula abbiamo invitato la maggioranza, il Presidente, gli Assessori, i colleghi tutti a riflettere sulla decisione assunta in maniera frettolosa, direi anche con una certa arroganza e anche una certa superficialità il giorno in cui si è deciso così dall'oggi al domani di esternalizzare tutto. Non so se lei aveva seguito il dibattito nel 2010, nel 2011, nel 2012 e ancora il dibattito nel 2013, noi più volte come gruppo avevamo detto in quest'aula: "noi non abbiamo la bacchetta magica, ma se si decide di modificare un impianto legislativo e si passa da un modus operandi interno, con delle squadre interne, con l'utilizzo interno ad esternalizzare tutto, forse si può accompagnare questo cambiamento con le due energie: quella dei gruppi interni, quindi delle squadre interne...", perché hanno un altro obiettivo, perché avevano un'altra competenza, avevano anche un altro percorso, anche dal punto di vista sociale, ma anche ambientale, perché certe imprese non erano neanche interessate ad operare e ad eseguire certi lavori...un'altra partita si poteva giocare con l'esternalizzazione...no, in quest'aula quattro anni fa, e non solo quattro anni fa, la scelta del capo e di tutta la maggioranza fu: "si cambia musica in Valle d'Aosta, si esternalizza tutto", non in parte, tutto! Oggi siamo a discutere su quest'importante disegno di legge, che va a reperire comunque 2 milioni e 300 mila euro, ma, al di là della cifra economico-finanziaria, va a dare delle risposte puntuali a delle persone che in questo momento non hanno un posto di lavoro, a delle persone che in questo momento sono in disoccupazione, ad una certa fascia di età che si trova in difficoltà, mi sembra che sia notizia di questa mattina che la disoccupazione in Valle d'Aosta sta aumentando, non sta calando e penso che su questo vi sia l'obbligo per ogni singolo eletto di dare delle risposte puntuali.
Un'altra riflessione, collega Péaquin, dato che lei ci riporta un attimo a...come dire? ad un senso di responsabilità...la ringraziamo veramente per il suo appello, che è profondo mettendo sul tavolo il turismo, gli artigiani, ma in questi mesi, scusi, in quest'aula abbiamo parlato di come ridefinire le leggi di settore? In quest'aula abbiamo sentito qualcuno rimettere in discussione comunque gli aiuti diretti o indiretti alle nostre aziende? In quest'aula, nel momento in cui abbiamo discusso la finanziaria, abbiamo sentito da parte sua un emendamento che andava in questa direzione? Non ci sembra. Ecco, chi ci ascolta...per noi è importante che ci sia comunque chiarezza, noi siamo qui per un discorso di responsabilità, non siamo qui per dire che è colpa di uno è colpa dell'altro, ma la politica ha avuto dei tempi molto lunghi per dare delle risposte e tornare sui suoi passi del 2010.
Termino dicendo questo: la coperta, lo sappiamo, è sempre più corta all'interno del comparto pubblico, lo sappiamo, ma le scelte possono fare la differenza e sovente, soprattutto per quello che concerne le classi meno abbienti e più in difficoltà, accompagnare centinaia di persone dandogli una prospettiva, dandogli una piccola speranza, penso sia nostro compito, partendo dal principio che nessuno di noi ha la bacchetta magica...penso che un po' di condivisione, un po' di confronto e, perché no?, magari qualcuno che qua dentro dica: "forse abbiamo sbagliato" i valdostani, queste centinaia di persone se lo aspettino da parte vostra, glielo assicuro!
Presidente - Altri? Non ci sono altre richieste di intervento? Possiamo chiudere la discussione generale? No, ha chiesto la parola il collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Cari colleghi, l'urgenza di questa legge va colta sicuramente rispetto alla drammatica situazione occupazionale che vive la Valle d'Aosta, però bisogna anche ricostruire le ragioni che producono le urgenze. Questo è un testo che si è reso necessario perché sostanzialmente mancava un piano di finanziamento previsto nel bilancio per i cantieri straordinari, cioè per quelle persone in difficoltà. Mi chiedo come sia stato possibile nel dicembre del 2013 non pensare che avremmo avuto, come tutti gli anni, le persone in difficoltà nel settore della forestazione. Noi abbiamo cercato di accelerare la definizione di questo finanziamento che rischiava di slittare ed arrivare in assestamento di bilancio. Su una nostra proposta poi devo dire che c'è stato consenso anche da parte della maggioranza nel dire: "no, dobbiamo in qualche modo sciogliere questo nodo, dare una risposta a queste famiglie che aspettano", ma è anche importante capire e spiegare ai valdostani, a quelli che fanno impresa, a cui tiene tanto la collega Péaquin, di che cosa stiamo parlando e che misure stiamo mettendo in campo. Stiamo mettendo in campo delle misure per dare ad alcune persone (220) 67 giornate di lavoro in un anno, quella che una volta si chiamava l'elemosina...facciamo l'elemosina di Stato; 67 giornate che sono indispensabili però a queste persone per maturare almeno un'annualità dal punto di vista contributivo nel settore agricolo e consentire loro di avvicinarsi chissà un domani ad una pensione.
Vorrei però segnalare che, versando 67 giornate di lavoro, ci rendiamo conto di che pensione andremo a maturare per queste persone, cioè stiamo cercando di dare una risposta che è una non risposta, stiamo creando dei futuri pensionati poveri nei confronti dei quali dovremo successivamente intervenire negli anni che verranno, lo voglio dire in questo Consiglio regionale, perché chi verrà dopo di noi dirà: "ma chi erano quelli che hanno creato queste pensioni qua che adesso abbiamo tutti questi pensionati al minimo a cui dobbiamo provvedere dandogli un piatto di minestra, magari un tetto dove andare a dormire", e cose di questo tipo. Allora, questa è la grandiosa misura che stiamo mettendo in campo, eppure è così grave la situazione occupazionale in Valle d'Aosta, che le persone la aspettano: aspettano drammaticamente queste 67 giornate di lavoro. Ci chiedono: "ma perché non riuscite a portarle a 70, 75, 80?", siamo a questi livelli. Ecco il senso di responsabilità che ci spinge qui oggi, perché è talmente drammatica la situazione del lavoro in Valle d'Aosta, che ci mancherebbe! Come è stato costruito però questo provvedimento...ecco, rispetto alla proposta che facevamo noi di utilizzare dei fondi impegnati nel settore dell'aeroporto, che in questo momento non va per la maggiore, si è invece andati a spiluccare qua e là una serie di risorse...alcune addirittura che dovevano coprire posti di lavoro, quindi abbiamo tolto a qualcuno per dare ad altri. Non è certo questa la situazione...noi volevamo utilizzare dei fondi inutilizzati o comunque dedicati ad un settore inutile in questo momento per la Valle d'Aosta, l'aeroporto, per renderli produttivi e metterli nel mondo del lavoro. Addirittura due voci, saranno delle cifre non importantissime, però lo voglio dire a chi fa impresa, che ci dà sempre lezioni di impresa dalla mattina alla sera, no? Ottantamila euro vengono da investimenti nel settore della tutela del patrimonio forestale e abbiamo anche preso parte dall'investimento di 90 mila euro per la previsione e la prevenzione dei rischi naturali e antropici. Se c'era una cosa dove non dovevamo andare a prendere, era il settore investimenti, però questo è e in questo momento non possiamo che dire: "sì" per dare una risposta al delicato mondo del lavoro, ma questo delicato mondo del lavoro chi l'ha seguito in questi anni ha anche capito che ha bisogno di un'attenzione anche sul piano della dignità, certo bisogna dare dei soldi e delle giornate a delle persone, ma hanno bisogno di dignità. Alcuni di questi lavoratori vengono impegnati nelle squadre forestali, proprio quelle in cui lavoravano da anni, quelle in cui ci sono dei lavoratori stabili, a tempo indeterminato, e quindi tornano a fare il lavoro di bûcheron che facevano una volta, sono pochi. Altri lavorano nel settore della sentieristica, sono lavori importanti, perché abbiamo sempre detto che rispondono all'esigenza fondamentale di avere un territorio ben tenuto, curato, sentieri belli favoriscono il turismo in una zona di montagna come la nostra, soprattutto il turismo estivo, e quindi sono valore aggiunto per chi fa impresa nel nostro territorio. Ce n'è poi una quota che lavora alla produzione di ortaggi. Devo dire che quest'anno qualcuno si è accorto che mettersi a fare...con l'attività pubblica produrre degli ortaggi e poi fare concorrenza ai giovani agricoltori, che stanno diversificando il loro prodotto, non era proprio la migliore genialata di questo mondo e in questo senso sembra che da quest'anno cesseranno le vendite e si andrà piuttosto a produrre ortaggi per quelle che sono le Onlus, alcune strutture pubbliche della nostra regione, vedremo.
Io auspico che non si faccia con il pubblico concorrenza ad un altro settore, che ci sia sinergia tra di noi, come dico, se pulisco un sentiero, uso del denaro pubblico che aiuta un albergatore perché dice al suo cliente: "vai a farti una passeggiata". Devo cercare di fare delle attività che non siano così in contraddizione, visto che poi ci sono amministrazioni comunali che avrebbero bisogno di risorse per la cura delle aree verdi e quindi tutta una serie di persone che hanno queste competenze, che hanno in questi anni acquisito competenza nel gestire il verde nei settori appunto della forestazione lì potrebbero trovare una risposta, perché non è indifferente anche la qualità del lavoro che noi diamo. Nella mission di questa legge, che a me è piaciuta molto da questo punto di vista, si dice in qualche modo che bisogna far fronte a quelle persone che hanno limitazioni fisiche o problematiche socio-familiari, cioè persone che sono svantaggiate. Allora mi è venuto in mente, quando, per esempio, in alcune grandi aziende c'era l'obbligo di assumere gli invalidi, per esempio, la FIAT per un certo periodo faceva questi lavori, che spero non faccia più, e creava dei reparti dove, visto che ogni tot di lavoratori doveva assumere degli invalidi, ci metteva gli invalidi, non li metteva nei settori dove si produceva, li metteva in reparti dove dovevano contare le viti da mettere in scatole, dopodiché queste scatole venivano prese e svuotate in un mucchio e poi dovevano di nuovo ricontare le viti. Certo, avevano un lavoro, ma quel lavoro lì non è un lavoro che crea dignità e che ti inserisce...anzi in quei reparti lì, che diventavano poi "reparti confino", venivano mandati i delegati sindacali che avevano rotto le scatole, li mettevano lì a vegetare. Allora, se abbiamo dei lavoratori - e non tutti sono gravemente invalidi, eccetera -, bisogna anche utilizzarli per fare delle attività che diano loro dignità, che li facciano sentire persone utili, perché, se saranno carichi di dignità, magari avranno anche la forza di cercarsi un lavoro da soli, di ricostruirsi una vita fuori da quest'elemosina pubblica che stiamo facendo in questo momento, avranno lo spirito per andare a cercare altrove un posto di lavoro, se invece noi li riduciamo a bagnare lattuga quando una volta facevano determinati lavori, probabilmente non facciamo la scelta migliore per loro. Dentro un provvedimento importante in cui ci sono - l'ho spiegato - lavoratori che vengono impiegati...non ho fatto di tutta un'erba un fascio, non ho generalizzato, non ho detto che è tutto male, ho cercato di puntualizzare che ci sono degli aspetti che potrebbero essere curati meglio e, dal mio punto di vista, migliorati, perché è questo che bisogna cercare di fare nello spirito della legge.
Mi fa piacere che l'Assessore e la maggioranza abbiano recepito una mia esigenza, ma anche di tutta la minoranza: qualora i 220 posti non vengano tutti coperti da persone che rientrano nelle caratteristiche previste dalla legge, è molto importante, abbiamo detto, declinare le caratteristiche con cui vengono scelte le persone che vanno a coprire quei posti. Devo dire che questo è sempre stato fatto con una certa correttezza: prima gli invalidi, poi si vedeva se c'era qualcuno che aveva cinquantaquattro anni, eccetera, però scriverlo in una legge - lo dico sempre - è sempre meglio che farlo anche con buon senso. C'è una norma e quella norma la si rispetta, quindi, da questo punto di vista, a me fa piacere che sia stato messo in legge un percorso chiaro di questo tipo, così come naturalmente auspico con gli altri colleghi dell'opposizione che se si creano le condizioni per riuscire ad occupare anche quelli che si trovano sotto...con la soglia dei cinquant'anni sarebbe un traguardo importante per i cantieri forestali, perché davvero le persone in condizioni di sofferenza sono tante, però - lo ripeto - andando a creare quelle condizioni di lavoro, nell'Assessorato ci sono le competenze per creare squadre che facciano dei lavori veramente utili e soprattutto in rapporto - ripeto - con le amministrazioni comunali, quindi non semplicemente assumere e creare dei lavori che poi non danno quella dignità di cui queste persone hanno sicuramente diritto.
Un voto quindi sicuramente a favore, ma restano alcune criticità che spero l'Assessore, come ha voluto farsi carico con un emendamento di alcune questioni che gli erano state poste da tutti in commissione, possa in qualche modo, ancorché dimissionario, intervenire per riuscire a dare risposte a questi problemi, poi naturalmente le emergenze della Valle d'Aosta sono tantissime e quindi chissà...come avremmo voluto vedere quelle famose leggi di settore che dovevano far ripartire il mondo dell'impresa valdostana...chi ci sarà speriamo che le veda.
Presidente - Altri? Non ci sono altre richiese di intervento? Ha chiesto la parola il collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Certo, il disegno di legge n. 21 che andiamo ad approvare è una goccia in mezzo al mare delle difficoltà dei valdostani, noi di questo ne siamo coscienti, ne siamo coscienti proprio perché sono dieci mesi che noi evidenziamo le difficoltà della Valle d'Aosta. Abbiamo provato anche a fare delle proposte diverse e indubbiamente ci fa piacere la sensibilità della collega Péaquin, peccato, ecco, che quando noi abbiamo proposto nel passato un piano occupazionale che prevedesse delle risorse apposite per creare occupazione e abbiamo chiesto di tagliare le indennità, i compensi degli Assessori, di ridurre il compenso del Presidente del Consiglio, lei ha sempre votato contro, se n'è dimenticata? Lei ha votato contro! Quando noi abbiamo presentato, in sede di approvazione del bilancio, una proposta che andava a reperire delle risorse in questo senso, beh, lei è stata molto ligia al dovere di appartenenza, lei ha votato contro! Allora, indubbiamente ci fa piacere questa lezione di responsabilità e di buona gestione pubblica, ma arriva fuori tempo massimo, noi queste cose le abbiamo dette dieci mesi fa e dieci mesi fa nessuno ci ha ascoltato.
Voglio toccare solo alcuni punti di quelle che lei ha detto che sono delle urgenze, punti peraltro toccati anche da quella stampa asservita che fissa quali sono le materie dei disegni di legge che rivestono carattere di urgenza e di indifferibilità. Lo leggiamo quotidianamente, per cui sappiamo a chi risponde, sappiamo anche qual è il grado di asservità che ha verso quello che in questo momento rappresenta la maggioranza o il potere a livello regionale. Allora, collega Péaquin, lei ci ha dato una lezione di gestione aziendale privata, le pongo solo alcuni punti di quelli che tutti dicono...e a giusta ragione in questo momento è una priorità...quella dell'approvazione del consuntivo e dell'assestamento di bilancio. Ora, lei quale imprenditore...e qua voglio solo dire i motivi per cui noi in questo momento abbiamo avuto dei seri dubbi a portare in commissione questi due provvedimenti, ci teniamo a sottolinearlo perché non è per fare ostruzionismo, è che abbiamo una visione diversa. Noi aspettiamo che qualcuno ci spieghi come mai, a fronte di un avanzo di amministrazione di circa 60 milioni, ben 27 derivino da fondi dello Stato e comunitari da attribuire all'esercizio finanziario 2013. Vi siete mai preoccupati come mai nel 2013, che eravate maggioranza, non li avete spesi? Ditecelo il perché, diteci perché non avete speso i fondi dello Stato e i fondi comunitari, diteci anche perché nell'assestamento di bilancio andate a rapinare oltre 19 milioni riferiti a finanza locale, perché sono una rapina, perché per la prima volta su un disegno di legge di assestamento voi andate a dire che andate in deroga a quella che è la legge nella quale è fissato che l'avanzo di amministrazione di finanza locale va a finanza locale. Diteci anche come mai continuate ad alimentare quel fondo in gestione speciale di Finaosta e non avete un passaggio, che sia uno, che si ponga un problema occupazionale.
Noi allora delle lezioni di stile, delle lezioni di quelle che sono le urgenze le accettiamo, ma quando c'è un minimo di responsabilità comune, quando c'è una visione di prospettiva. Questa è la differenza che in questo momento distingue fra due progetti, sono due progetti diversi, dove non è un discorso di poltrone da occupare per avere una prospettiva della Valle d'Aosta, sono i contenuti che si differenziano, dove c'è una differenza sostanziale e questa, sinceramente, è una cosa per noi inaccettabile, che ci venga detto che facciamo ostruzionismo. Noi crediamo in una Valle d'Aosta diversa, dove la gente...e in questo caso ne abbiamo un esempio, ha detto bene il collega Donzel: stiamo facendo una sorta di elemosina di cui magari ci vantiamo pure, ma non è questo il futuro della Valle d'Aosta. Non siamo riusciti a creare impresa, non siamo riusciti a creare occupazione e noi non abbiamo nessun problema a convocare il giorno dopo un Consiglio straordinario se ci portate la grande novità di questi giorni, che dobbiamo leggere per altre Regioni a Statuto speciale, vedi la Sardegna, portateci all'ordine del giorno, come la Sardegna ha ottenuto: "fine del Patto di stabilità per la Regione Sardegna per il 2015". State ancora vagando, non sapendo dove andare e con chi discutere neanche il Patto del 2014. A noi che alla fine del 2014 ci venite a dire che siete felici perché non siete stati sanzionati o non siamo stati sanzionati...non ce ne può importare di meno, noi le regole le vogliamo prima! Convocate un Consiglio con questo all'ordine del giorno e noi vi diremo: "bravi" e lo voteremo all'unanimità. Nessuna novità su questo, perché non dite che sull'assestamento di bilancio c'è un passaggio nel quale all'articolo 5 dite che sul miliardo e 76 milioni, che è stato il bilancio approvato, la disponibilità effettiva è di 750 milioni in attesa di definizione del patto. Vi mancano 320 milioni, dite alla gente che con queste cifre non avete neanche di che pagare gli stipendi fino a fine anno e allora non dateci delle lezioni di vita su come dobbiamo comportarci, venite con delle proposte concrete, reali su come pensate di uscire da questa disgrazia che sta colpendo la Valle d'Aosta! La politica in questo momento è impegnata a Roma a discutere, discute il Patto di stabilità, per noi in questo momento tutto tace, vi abbiamo dato la disponibilità in tempi non sospetti di far parte della partita, ci avete detto: "no, grazie, abbiamo chi ci rappresenta, abbiamo le personalità che hanno gli agganci giusti". Bene, io spero solo che, quando si saranno definite le regole, non sia troppo tardi per la Valle d'Aosta, allora su questo io chiedo di confrontarci, su questi contenuti, fissate le commissioni su questi contenuti, fissatele, noi ci saremo, ma, mentre continuate ad inseguire fantasmi senza avere una visione chiara del destino che attende la Valle d'Aosta, noi non ci saremo per darvi ulteriori risorse da sperequare come avete fatto con le ultime sedute di Giunta, dove avete distribuito a tutti, avete distribuito a pioggia, avete svuotato le casse regionali, avete azzerato le risorse, certo che ve ne servono adesso.
Non si arrabbi, Presidente, sto rispondendo alla sua collega, se non cominciava lei, non avrei mai cominciato, comunque, detto questo, la mia conclusione è molto semplice: confrontiamoci su quelle che sono le vere esigenze della Valle d'Aosta. A noi non importa, e l'ho detto, inseguire eventualmente dei presupposti che non creano un minimo di speranza ai valdostani. Noi sui contenuti e sui confronti veri ci saremo, sul resto mi pare tante chiacchiere.
Président - Il y a d'autres requêtes d'intervention? Pas d'autres? S'il n'y a pas d'autres requêtes, on peut fermer la discussion générale...ah, non, pardon, la parole au collègue Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Non ho capito, collega Péaquin, come mai ha sentito l'esigenza di fare questa paternale ai colleghi dell'opposizione. Lei, collega Péaquin, non interviene praticamente mai, in questi undici mesi l'abbiamo sentita forse una volta come relatrice di una norma di una legge, qualche volta timidamente in commissione, poi arriva qua e fa la paternale alla minoranza, cioè ci viene a dire bisogna...il senso di responsabilità, bisogna dialogare, bisogna parlare, dicendo implicitamente che la responsabilità di questo momento di crisi è chissà di chi? Non di sicuro della maggioranza, perché altrimenti si sarebbe cosparsa il capo di cenere, avrebbe fatto un mea culpa, invece di fare le sue solite invocazioni magari alla responsabilità altrui, perché ovviamente lei ha la responsabilità, ha la patente di responsabile, collega Péaquin, perché ha sempre marciato dritto, ha sempre votato ciò che le dicevano.
Ha votato provvedimenti, collega Péaquin, che, se li dovesse riguardare indietro, sono provvedimenti che non credo vadano proprio nella direzione della responsabilità. Ha votato una finanziaria, noi abbiamo presentato...li ho portati, guardi, gli emendamenti alla finanziaria...questi sono gli emendamenti della minoranza. Lei ha votato una finanziaria che ha ridotto questa Valle d'Aosta in una condizione pietosa. Ha votato una finanziaria che ha fatto in modo che sulle politiche sociali ci fosse una riduzione di oltre 10 milioni di euro, sulla sanità di oltre 26 milioni di euro e magari adesso ci venite a dire che è tutto bloccato in commissione perché l'opposizione sta facendo ostruzionismo, perché siamo i responsabili di questa crisi. Chi è responsabile della crisi, collega Péaquin? Chi è che ha mandato sotto questa Giunta? Chi è che ha indotto le dimissioni degli Assessori, che oggi, malgrado tutto, sono ancora seduti lì, malgrado siano dimissionari? Non siamo stati noi, noi siamo in diciassette, siete voi che avete mandato la vostra maggioranza così come è ridotta oggi, l'avete ridotta così! Non siete stati in grado di governare, non siete stati in grado di assicurare una maggioranza stabile e oggi ci viene a fare la paternale, collega Péaquin! Il richiamo alla responsabilità, ma ci faccia il piacere, per favore, almeno abbia la decenza di continuare questo suo silenzio che è apprezzato anche spesso e volentieri da tanti di noi! Il silenzio è d'oro. Quanti provvedimenti abbiamo proposto noi, quante soluzioni abbiamo proposto noi come opposizione e non sono mai stati accolti da chi oggi ci fa le paternali e ci fa le prediche. Quanti provvedimenti, collega Péaquin? Cosa ha votato sul casinò, si ricorda? Quando noi facevamo le mozioni perché c'era un allarme lavoratori, si parlava di 11 milioni di tagli, si parlava di situazioni critiche e voi avete sempre votato...non tutti, e di questo va preso atto, ogni tanto nelle file della maggioranza ci sono stati dei momenti di orgoglio e, diciamo, un senso di responsabilità, se vogliamo, in questo senso...
Faccio questo discorso non sul testo di legge, ma perché mi costringete a farlo, perché oggi era così semplice, si discuteva di cantieri forestali, si discuteva di risolvere il problema di tante persone che aspettano non per colpa nostra, ma se aspettano è perché in questi anni avete sempre fatto una politica che è stata una politica che avete deciso voi nelle segrete stanze, non avete mai condiviso con nessuno e oggi vi ritrovate in queste condizioni...
(interruzione della Consigliera Péaquin, fuori microfono)
...no, perché lei viene a farci la paternale sul senso di responsabilità, su come dovremmo comportarci, su quello che non abbiamo votato. Allora lei, collega Péaquin, vada a guardare che cosa ha votato lei in questi undici mesi e poi ci dirà!
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Se non ci sono altre richieste...ha chiesto la parola il collega Fabbri.
Fabbri (UVP) - Merci Madame.
Cari colleghi, ho sentito dire in quest'accesa discussione che ci vuole buona volontà da parte di tutti, la legge che andremo ad approvare è un esempio di buona volontà, un esempio di buona volontà che deriva da una nostra iniziativa. Io comunque direi che nell'esprimere la mia personale soddisfazione perché finalmente, appunto, si può vedere un atto che ha un aspetto veramente importante nella vita delle persone, anche se, purtroppo, come ha detto il collega Raimondo, si tratta di una ben piccola cosa, se non altro si va incontro a quella che è un'esigenza fondamentale di alcuni lavoratori...dicevo, nell'esprimere la mia soddisfazione per quest'atto che andremo ad approvare, voglio però esprimere anche l'amarezza su come questa legge è stata finanziata. Già è stato detto di nuovo dal collega Donzel che sono stati reperiti dei fondi sottraendoli da capitoli di estrema importanza. Io vorrei specificare che la fetta grossa di questo finanziamento, cioè i 2 milioni e 300 mila euro, sono derivati dall'introito del fondo vincolato presso il BIM, di cui all'articolo 14, eccetera.
Voglio sottolineare due aspetti di questa sottrazione, chiamiamola così, di 2 milioni e 300 mila euro: primo, ai nostri Comuni, perché questi 2 milioni e 300 mila euro sono stati presi da un fondo che era stato già sottratto qualche anno fa ai nostri Comuni, quindi di nuovo concorrono a risolvere i nostri problemi quando dovrebbe essere proprio il contrario: dovremmo essere noi a concorrere a risolvere i problemi dei Comuni; secondariamente questo fondo è stato istituito per affrontare quelle che sono delle emergenze sociali e sanitarie per la nostra Regione. Ora, se noi avessimo trovato questi fondi laddove noi avevamo detto di prenderli, e cioè nella gestione dell'aeroporto, avremmo potuto usufruire di questo fondo intervenendo là nei settori sociali che sono stati fortemente tagliati, uno di questi tagli ci è stato prospettato proprio con una delibera di Giunta ultimamente. Avremmo potuto reperire quei fondi per incrementare, non solo per tagliare quell'aspetto sociale, ma avremmo potuto incrementarli ricorrendo proprio a questo fondo. Grazie.
Presidente - Non ci sono altre richieste? Chiudiamo la discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Bertschy per dichiarazione di voto...prego.
Bertschy (UVP) - ...in discussione generale, prima non riuscivo a prendere la parola...
Presidente - È per un intervento in discussione generale? Non funzionava? Però vi chiedo solo se riuscite a prenotarvi prima, così non la chiudo...quindi, ancora in discussione generale, la parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Aspettavo, anche perché rileviamo che le vecchie abitudini non sono cambiate...il povero soldatino va in trincea e poi, prima che lo difendano, bisogna avere e sentire le opposizioni che alzino i toni. Devo dire che non vorrei essere al posto di chi viene scelto ogni tanto a fare la battaglia da solo, perché effettivamente poi sembra di personalizzare la cosa. Allora io dico, usando una battuta: oggi santa Marilena d'Arnad lasciamola un po' più tranquilla, credo che parliamo a tutta la maggioranza, ecco, parliamo a tutta la maggioranza che, come al solito, è silente, tutti sono presi nelle trattative e forse vi è anche poco tempo di prepararsi su alcuni argomenti...mentre su questi argomenti noi ci siamo preparati a lungo e stiamo preparando a lungo il lavoro da fare perché sappiamo bene che, pur avendo avuto la possibilità...visto che qualche Consigliere, frequentando i tavoli di discussione per un periodo, ecco, ha anche immaginato di poter sposare il progetto della Renaissance, poi dopo averlo letto a fondo, si è leggermente ritratto...quindi la crisi perdura.
Pur avendo avuto questa disponibilità, siamo nella situazione del 26 marzo, Union Valdôtaine e Stella Alpina hanno perso quel "votino" che gli serviva per stare in piedi e il 27 marzo, il giorno dopo, avrebbero dovuto tornare con una propria risoluzione per risistemare la maggioranza; invece, con grave irresponsabilità e con la complicità di chi questa crisi poi l'ha voluta veicolare come vuole, ecco, sui mezzi di informazione, hanno lasciato dal 26 marzo ad oggi la Valle d'Aosta senza la maggioranza. Dal 26 marzo ad oggi la parola "responsabilità" l'abbiamo sentita tante volte, l'abbiamo sentita in ogni occasione dove si poteva in qualche modo mettere in difficoltà le opposizioni, che semplicemente avevano fatto, attraverso un lavoro corale, che immaginiamo potremmo ancora fare...avevano messo la parola "fine" ad un sistema di governare nel quale non credevano; questo è diventato, per alcuni versi, un peccato mortale...ecco, un peccato mortale. Noi invece continuiamo a dire che quel sistema, che poi per noi si è voluto dopo il programma che abbiamo fatto come coalizione progressista nella Renaissance grazie al sostegno anche del Movimento Cinque Stelle...quel sistema appunto va cambiato. In quel sistema ci stanno i provvedimenti come questi della legge 21, ci sono altri modi di governare che noi abbiamo messo in campo. Siamo stufi però di sentirci dire che lo stallo...che la Valle d'Aosta è paralizzata! Certo, non si può amministrare, ma chi siede lì, oggi, salvo forse il Presidente, continua a percepire la propria indennità da Assessore, le strutture sono ancora tutte in funzione, quindi la politica che gli Assessori devono fare...sono pagati per farla, non c'è fermo della politica, Consigliera Péaquin, non siamo fermi con la politica, è ferma l'attività amministrativa! Tra l'altro, ricordo al Presidente Rini che il 20 maggio, nella Conferenza dei Capigruppo, noi abbiamo chiesto semplicemente di poter fare un Consiglio straordinario tre giorni dopo...siamo arrivati al 3 giugno, perché la commissione è stata convocata una settimana dopo...
(interruzione del Presidente del Consiglio, fuori microfono)
...sì, ma la commissione, Presidente...portate pazienza, sono tutti della maggioranza, se vi ricordate bene, tornando indietro di dieci mesi, non è che avete lasciato tanta possibilità all'opposizione di determinare né scelte, né tempi e neanche ruoli, quindi avete fatto tutto da soli questo pasticcio! Noi il 14 maggio abbiamo chiesto il Consiglio straordinario, il 20 maggio Capigruppo, dopo venti giorni diamo risposta per quest'elemosina dei tre mesi di lavoro ai cantieri forestali e alla forestale.
Mi dispiace, Presidente, che la mettano sempre in condizione di prendersi tutte le responsabilità, perché immagino che in questi venti giorni si voleva anche costruire qualche cosa di diverso se ci siamo presi l'ultima ora dell'ultimo giorno per convocare il Consiglio...i frutti non sono maturi e allora, rispetto a questo, facciamo attenzione ad usare la parola "responsabilità". Il 20 maggio nella Conferenza dei Capigruppo noi abbiamo detto semplicemente - tutti i Capigruppo dell'opposizione - che eravamo disponibili a ritrattare l'assestamento di bilancio e tutti gli altri argomenti utilizzando tempi di discussione diversi, noi chiedevamo il Consiglio straordinario tre giorni dopo e chiedevamo la Capigruppo per ripartire con i venti giorni di discussione con le commissioni, ma anche qui si è voluto veicolare all'esterno che i Capigruppo delle opposizioni non erano disponibili a fare ripartire le commissioni. Dal 20 maggio al 3 giugno non c'è più stata una Capigruppo per discutere queste cose e bene fa il Presidente a sollecitarci su questi argomenti, bene fa, forse è l'unico che si ricorda che di questi argomenti bisogna parlare. Ripeto: bene fa a ricordarlo perché ci sono argomenti urgenti che vanno trattati lì sopra, ma ci sono contenuti di quegli argomenti urgenti...alcuni sono andati anche sui giornali con il famoso discorso delle badanti...sul quale assolutamente non siamo d'accordo, ma attiviamo la commissione e venite lì e vi sentirete dire che non siamo d'accordo sui contenuti di quella roba lì, che vi siete gestiti da soli in un momento di maggioranza senza nessun confronto...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...senza nessun confronto, sì, ma poi ha tempo di replicare, così la sentiamo anche qui e non solo sui giornali! Allora, facciamo attenzione ad usare male la parola "responsabilità" e l'ha usata per tutti, perché noi siamo responsabili dall'inizio, siamo responsabili adesso...e i tempi di discussione li dettate voi, non li dettiamo noi, li dettate voi...anche il Vicepresidente Lanièce li può dettare i tempi di discussione.
Mi dispiace che tutte le volte si venga a ricordare agli altri quello che io credo molto onestamente la Consigliera Péaquin ha detto, ci mancherebbe! Lei era nominata relatrice l'11 aprile, tanto per ricordare delle date, perché qui la politica si fa con gli atti concreti. Dall'11 aprile al 23 aprile che vi siete dimessi come Assessori e siamo entrati in questo periodo di vacanza amministrativa e non politica, perché noi appunto lavoriamo tutti i giorni per l'attività politica...dall'11 aprile al 23 aprile la Consigliera Péaquin poteva farci questa relazioncina, che devo dire è stata ben esposta, aveva dei contenuti...miseri. In tre giorni però si poteva fare questa relazioncina, convocare la commissione e oggi avremmo già potuto fare il Consiglio prima del 23 aprile, saremmo già tutti con gli operai forestali in carica, cari colleghi di maggioranza, invece è il 4 giugno e dovremo aspettare un altro mese affinché questa gente possa lavorare. Ce le ricordiamo queste cose, le diciamo in maniera chiara alla gente queste cose qua, non è tutta colpa sempre dell'unica persona che si cita, c'è una maggioranza, ci sono dei ruoli, ci sono delle persone! Fatelo il vostro lavoro e chiamateci a fare il nostro...queste date qua non se le ricorda più nessuno? Allora, degli errori ne facciamo tutti, probabilmente qualcuno anche noi, l'unico errore che possiamo aver fatto è di aver detto chiaro dall'inizio cosa non ci va bene e aver detto in maniera altrettanto chiara che cosa si può cambiare, senza far finta e assumendoci la responsabilità delle cose che diciamo dall'inizio qui in Consiglio regionale.
Président - A demandé la parole la collègue Certan.
Certan (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Devo dire che non so che cosa stiano pensando i cittadini e i lavoratori che stanno seguendo questo Consiglio. Bisognerebbe ogni tanto anche noi Consiglieri prenderci ognuno le nostre responsabilità e ricordarci quello che abbiamo detto durante questi dieci mesi o questi quattro anni e a volte ricordarci anche quello che non abbiamo detto. Penso però che si debba sempre cercare di andare avanti e di migliorarsi, e soprattutto credo che i cittadini chiedano oggi a tutti noi Consiglieri di avere...ci chiedono la fiducia, perché questo è quello che spesso manca alla politica: non c'è più fiducia nella politica, ma forse perché non c'è neanche più fiducia al nostro interno, si recitano delle liturgie, la politica ha i suoi tempi, recita delle liturgie e poi però non conclude. Oggi finalmente possiamo dire che, obtorto collo, siamo arrivati ad una soluzione partita quattro anni fa, perché ALPE come movimento quattro anni fa non si era sottratta alla sua responsabilità. ALPE quattro anni fa, quando queste decisioni erano state prese forse in modo univoco, quando c'era una maggioranza molto più forte, aveva già proposto e fatto...aveva portato un suo contributo costruttivo e fatto delle proposte che non sono state accolte...oggi dopo quattro anni...siamo contenti, credo che sia un passaggio. Va ricordato, l'ha ricordato prima anche Donzel, che è un po' una vittoria di Pirro, non possiamo proprio dire di essere felici, però speriamo di iniziare da qui e partire...e che tutti i dossier, collega Péaquin, vengano poi aperti e magari anche migliorati.
Penso che ci sia però una cosa da dire, perché io credo che debba essere chiari di chi è la responsabilità. Ognuno di noi conta un trentacinquesimo e, come un trentacinquesimo, ognuno di noi ha il dovere di parlare, di esprimere dubbi, non dubbi e provare ad essere costruttivo, quindi credo che in questo sia importante che ognuno di noi non si sottragga mai alle sue responsabilità, perché siamo qui in rappresentanza di tutti i cittadini. La maggioranza uscente o decaduta però ha diciotto trentacinquesimi di responsabilità, perché non sono stati sicuramente i diciassette o chiamateli tutti come volete: sette più cinque, più tre, più due, più...quello che volete, però, comunque sia, noi avevamo diciassette trentacinquesimi di responsabilità, laddove è mancata, non è certo stata per colpa della minoranza e soprattutto se la maggioranza, se i diciotto trentacinquesimi ritengono di portare tutti i dossier che lei ha elencato e che sicuramente i cittadini e i lavoratori valdostani stanno aspettando di vedere risolti...i diciotto trentacinquesimi possono tranquillamente presentare proposte e fare i Consigli, perché comunque noi siamo molto umili e sappiamo quanto valiamo. Credo però che stare in silenzio sia peggio, quindi ben vengano i confronti, ben venga la discussione se poi però porta dei risultati, perché sennò...quindi oggi forse iniziamo un percorso nuovo con il dossier dei forestali, ricordiamoci però, e lo ripeto, che sicuramente per quei lavoratori, che magari vedranno aperto di nuovo un piccolo spiraglio, noi cantiamo vittoria, ma per loro è solo un piccolo spiraglio, è proprio una battaglia che noi ci giochiamo qua a parole e che fuori, ripeto, è la vincita solo di una battaglia, una vittoria di Pirro, non di più.
Presidente - Altri? Non ci sono altre richieste di intervento? Chiudiamo la discussione generale. Ci sono richieste? In replica? La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Mi trovo a parlare dopo interventi che hanno, diciamo, spaziato un po' in quella che è una problematica che non è esclusiva dell'argomento trattato in quest'ordine del giorno. Io mi permetto di riportare un po' la discussione su quella che è invece la legge che stiamo analizzando, una legge che è stata presentata dalla collega Péaquin, che ci ha visti, diciamo, il 26 di marzo a discutere una risoluzione all'interno della quale ci siamo assunti unanimemente, e con il placet anche, diciamo, della situazione finanziaria esistente, quello che era un impegno che quest'Amministrazione ha voluto accollarsi, un impegno importante se paragonato a quello che è stato negli anni precedenti, dove nei piani straordinari - che, peraltro, mi permetto di sottolineare che anche nel 2012 e nel 2013 erano stati approvati con i finanziamenti reperiti in fase di assestamento del bilancio - rappresentavano, nel 2012, 2 milioni di euro e, nel 2013, 2 milioni e 400 mila euro. Si reperisce quindi in una situazione finanziaria, diciamo, diversa e deteriorata rispetto agli anni precedenti un importo di 2 milioni e 300 mila euro, dando la possibilità di mettere sul campo un piano straordinario, che chiaramente risponde in maniera parziale a quelle che sarebbero le necessità di tutta una serie di lavoratori iscritti nella lista forestale, ma che è comunque un piano che, come ha detto il collega Donzel, cercherà di dare queste 67 giornate lavorative, che potranno garantire a livello pensionistico l'acquisizione di un'annualità, che potrà avvicinare gli ultra quarantacinquenni e gli ultra cinquantacinquenni all'età pensionabile con un attimino più di serenità.
Mi permetto solo di sottolineare come l'impegno assunto il 26 di marzo in merito al reperimento dei fondi sia stato portato avanti con solerzia da parte della Giunta, nel senso che, grazie anche all'impegno dell'Assessorato delle finanze in data 28 marzo, è stato proposto in Giunta questo disegno di legge, che reperiva le risorse sul fondo destinato al BIM. Un fondo che, per certi versi, comunque, consolida quella che è, diciamo, la prerogativa di questo fondo, perché questo fondo va a finanziare anche in questo caso un'attività che ha del sociale, risolve una situazione all'interno di famiglie che versano in una situazione, diciamo, pregiudicata e quindi è un po' in quest'ottica che va valutato anche il riferimento di questi fondi.
Per quanto riguarda invece una puntualizzazione del collega Donzel in precedenza, mi permetto solo di sottolineare come i dati che ha letto in merito alla previsione sui piani naturali ed antropici è un finanziamento, è una parte di finanziamento, non è una parte dalla quale vengono sottratte delle risorse, quindi quelle sono le voci che vengono finanziate all'interno del disegno di legge, il reperimento in toto è ovviamente quello di 2 milioni e 3 sul fondo del BIM.
Per quanto riguarda la discussione che c'è stata anche in II Commissione, credo sia da sottolineare il fatto che nessuno dei Consiglieri presenti avesse eccepito sulla bontà del disegno di legge nel suo complesso, cioè di andare a dare una risposta a quelle che erano delle esigenze e il fatto che sia stata approvata all'unanimità ne è una prova, dove c'è una reale necessità, ci si confronta in modo corretto e si cerca di dare delle risposte.
Sarà peraltro poi presentato un emendamento che va assolutamente nell'ottica di quella che era un'esigenza emersa all'interno di questa stessa commissione e che, come sottolineato anche dal collega Nogara, poteva far presupporre che ci fosse un avanzo di risorse rispetto a quella che era l'adesione da parte degli ultra cinquantacinquenni e delle ultra quarantacinquenni a questo piano lavorativo, per cui molto giustamente è stato sottolineato come sarebbe stato opportuno utilizzare tutte le risorse messe a disposizione da questo finanziamento. Si è lavorato in questo senso con l'allestimento di un emendamento che va a determinare, oltre a quelle che sono le persone ricomprese in questo piano straordinario, anche la possibilità di dare queste 67 giornate a persone, diciamo, con delle inabilità, che potranno quindi partecipare in maniera credo dignitosa, così come lo è stato negli anni precedenti, perché direi che c'è sempre stata un'attenzione particolare da parte degli uffici nella destinazione di queste persone ad un'attività che non solo permettesse di portare a casa uno stipendio, ma che desse sicuramente dignità lavorativa a chi si avvicinava all'attività stessa. Da quel punto di vista, quindi credo che si sia cercato di mantenere il giusto profilo nei confronti di una problematica che finalmente trova una soluzione.
Io non sto a giudicare le cause - lo ha fatto chi più, chi meno, chi bene, chi male prima di me - che ci hanno portato ad allungare questa tempistica, probabilmente la colpa è sempre da suddividersi come i meriti, quindi è comunque con soddisfazione che penso che arriviamo a dare una risposta, una risposta che dovrà ancora attendere, diciamo, alcuni passaggi amministrativi prima di poter essere attuabile, ma che comunque in tempi brevi darà la possibilità di dare delle risposte in quelle località dove questi lavori anche socialmente utili, definiamoli così, sono attesi e soprattutto alle famiglie dei lavoratori.
Président - La parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Il fatto che sia un Consiglio straordinario ha portato oggi ad una serie di interventi che, oltre a riferirsi alla questione in oggetto, sono andati in qualche modo a riprendere il tema che è oggi all'attenzione, cioè il fatto che ci siano una serie di problemi che devono essere risolti. Problemi che hanno una parte importante legata alla politica, quelli che sono gli aspetti di incontri e di giusti dialoghi che devono cercare di chiarire quali sono le possibilità di trovare delle capacità di rivedere alcune situazioni, tener conto di programmi che sono stati presentati e quindi di un dialogo aperto. Ora, questo è l'aspetto che sicuramente influisce e non è oggi qui l'argomento...per riprendere questi temi...credo che ci sarà tempo e modo per ritornarci.
Quello che vorremmo sottolineare è che oggi trattiamo tre temi che sono stati accolti nell'ultima Capigruppo come possibili da discutere in questa giornata. Io voglio ricordare che insieme a questi temi, con lettera del 16 maggio, avevamo chiesto che, essendoci un'altra serie di argomenti indifferibili ed urgenti, potevano essere oggetto del lavoro delle commissioni, perché anche la legge che oggi noi stiamo discutendo è venuta in Consiglio dopo la giusta analisi nella commissione competente. A me ha fatto piacere sentire che...ricordare che questi temi ci sono e hanno quest'indifferibilità, noi eravamo disponibili da subito ad attivare le commissioni. Da quello che mi è stato riferito, non c'è stata la disponibilità di...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...allora io credo che da domani riprenderemo il lavoro nelle commissioni. Se ho capito male, mi spiace, ma mi sembrava di aver capito che non c'era la disponibilità né per i problemi da essere analizzati in sede consultiva, né in sede referente. C'erano dei temi...poi, indipendentemente dal merito, io non dico che voi giustamente su alcuni temi...è stato annunciato...ci sono dei pareri diversi ed è giusto che vengano analizzati, però in commissione, in modo da poterli portare qui in Consiglio a discutere. Tra questi naturalmente c'era anche il rendiconto e l'assestamento di bilancio, che tiene ferme tutta una serie di conseguenze poi, al di là del come...colleghi, hanno anche detto, anticipato, si potrebbe...giusto, però, diciamo, la discussione è importante perché altrimenti questi temi rimangono lì fermi, anche tutta la parte relativa al pagamento dei contributi che in questo modo noi abbiamo proposto di portare avanti rimane oggi ferma. Ecco, quindi noi siamo disponibilissimi, se c'è la disponibilità delle commissioni a riprendere, io credo che da domani mattina questo si possa fare. Mi fa piacere sentire che ho capito male, perché allora questo è un altro punto che, per quanto ci riguarda, non può che farci piacere, in quanto questi temi sono molto delicati e, come ho detto, indifferibili e urgenti.
Sulla tematica della responsabilità che la collega Bertolin ha voluto evocare io credo che onestamente la responsabilità è di ogni Consigliere e giustamente poi nelle forze di maggioranza si assumono le proposte che vengono fatte, che vengono discusse, con la responsabilità collegiale, che è parte di questo consesso e di questo Consiglio. Non si tratta quindi di sottolineare adesso...è aspetto più importante e preminente di uno e dell'altro...credo sia importante capire che siamo in un momento di difficoltà e che queste tematiche devono essere in qualche modo viste e collegate ad una discussione, che deve essere la più forte possibile.
Per quanto riguarda la legge, voglio ricordare che noi abbiamo utilizzato questi fondi BIM, perché questi fondi potevano essere disponibili subito, non abbiamo nemmeno aspettato l'assestamento di bilancio, come vedete, che è stato approvato successivamente, per non perdere tempo. Bisogna però anche dire che nel frattempo le strutture hanno lavorato, per quanto riguarda la predisposizione delle strutture competenti, per arrivare a trovarsi pronte per il momento in cui il tema sarà affrontato e definitivamente approvato. Ecco, credo che oggi sicuramente viviamo una situazione dove la discussione...io non vorrei andare oltre, perché la discussione giustamente dovrà essere ripresa su tante tematiche che oggi qui sono state evocate, io mi limiterei oggi a prendere in considerazione che questa partita è una partita importante, è giusto, dà una soluzione, anche se parziale, ad alcuni problemi e ringrazio anche per la giusta sottolineatura tra la parte che è già andata avanti e quella che oggi potrà andare nella giusta direzione, senza dover in qualche modo farsi concorrenza, ma integrare quella parte precedente, ecco. Naturalmente, se ci fossero ancora più fondi, saremmo tutti più felici, purtroppo è un momento di difficoltà che tiene questa considerazione.
Voglio ancora fare una sottolineatura perché non vorrei che ci fossero equivoci sul Patto di stabilità. Il Patto di stabilità della Sardegna...non è stato risolto il Patto di stabilità 2014, si è accennato a come dal 2015 potrebbe esserci una soluzione estesa a tutti, non per la Sardegna, la Sardegna non ha ancora chiuso il 2013 definitivamente e sta trattando come noi il 2014. Per il 2015 è nelle intenzioni del Governo di cambiare completamente il sistema con cui si analizzano le varie voci, che fanno parte di quelle che sono le trattenute allo Stato, per arrivare al pareggio di bilancio e questo tiene conto di una serie di problematiche che verranno affrontate, naturalmente con le dovute cautele, e tenendo conto di questa disponibilità che c'è già stata da parte del Governo di mettersi al tavolo per discutere questo. Ecco, solo perché non ci siano confusioni, la Sardegna in più aveva degli arretrati, non aveva nemmeno ancora fatto il cosiddetto "riparto fiscale", la Sardegna, come Regione a Statuto speciale, non ha ancora fatto nulla, la Sicilia non ne parliamo, ma la Sardegna aveva tentato in alcuni casi e avevano avuto dei problemi grossi, per cui il ritardo è logicamente cospicuo, ma non dobbiamo confondere quale è la nostra situazione rispetto a quella della Sardegna, né delle altre. Ecco, questo lo dico ad onor del vero, perché non ci sia malinteso su un tema così delicato e così specifico. Grazie.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Una breve precisazione dovuta sulla questione di disponibilità o meno a trattare i temi. Per quanto mi riguarda, ricordo e credo anche di aver chiesto che fosse messo a verbale, la posizione che mi riguardava era la seguente: ho chiesto ai Capigruppo di maggioranza che, siccome c'erano dei dossier anche corposi, come appunto anche l'assestamento di bilancio, non ci fosse dato un tempo stretto di discussione, ma che ci fosse la possibilità di approfondire il tema in commissione, perché sennò lei sa che si può andare in commissione e dire: "urgenza, si vota", è un dossier alto così. Ho chiesto solo una disponibilità, anche perché la nostra idea era la convocazione urgente sulla questione dei forestali, che poteva essere fatta già più di una settimana fa e poi eventualmente ci stava anche il Consiglio urgente sull'assestamento di bilancio. Se i Capigruppo della Stella Alpina e dell'Union Valdôtaine non si sono presi la responsabilità di dire: "sì, se c'è un dossier che merita un approfondimento, possiamo anche farlo uscire dai tempi", perché insomma abbiamo intuito che forse la Presidente Rini voleva portare tutto sul 3 con un vagone merci. Benissimo, però oggi ha visto che sulla legge che riguarda le graduatorie qualche problema c'è e quindi ecco l'esigenza di chiarire e avere... Noi si voleva solo essere persone che responsabilmente, quando votano una cosa, non possono votarla con la spada di Damocle dell'urgenza sulla testa, trattandosi di assestamento di bilancio, sennò diventa un'arlecchinata ed è inutile farlo, questo solo per dovere di chiarezza.
Presidente - Grazie collega Donzel. Altri? Ha chiesto la parola il collega Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente.
Intanto ritengo che sul provvedimento sia importante che la politica dia delle risposte e con questa convocazione in merito a questa problematica del disegno di legge dei forestali credo che in maniera trasversale ci siamo tutti posti nelle giuste condizioni per poter dare delle risposte, anche se non è una risposta risolutiva in merito ad una problematica, che è quella del lavoro, che è una problematica molto sentita all'interno della popolazione valdostana.
Solo una precisazione in merito alla Conferenza dei Capigruppo, confermando quanto ha detto il collega Donzel, il quale giustamente ha fatto una precisazione, ma ritengo opportuno completare il disegno proprio perché alla presentazione di due richieste: una della minoranza, l'altra presentata dal Presidente della Regione con tutta una serie di punti da iscrivere all'ordine del giorno, in modo tale che si potesse dare risposta a tutta una serie di tematiche...abbiamo preso atto anche delle dichiarazioni di diversi Capigruppo e noi abbiamo detto che era opportuno andare a votare singolarmente ogni punto e, qualora all'unanimità i Capigruppo avessero votato, l'avremmo iscritto all'ordine del giorno...e parallelamente andare a riattivare il percorso delle commissioni. Tutto questo in maniera molto semplice, riconoscendo l'unanimità sui disegni di legge che abbiamo votato in merito al prolungamento delle graduatorie e riconoscendo l'unanimità in merito al discorso dei forestali. Sugli altri punti, ognuno con le proprie posizioni, non si è raggiunta l'unanimità, noi abbiamo votato con il collega dell'Union Valdôtaine, il Capogruppo, tutti i punti all'interno della richiesta, per poterne discutere in aula: sia la richiesta prodotta dall'opposizione, ma anche tutti i punti che sono riprodotti dalla richiesta portata avanti dal Presidente Rollandin, i Capigruppo di opposizione no.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Un'ulteriore precisazione per quanto riguarda questa questione della nostra disponibilità come minoranza ad affrontare anche altri oggetti. In quella occasione, della Capigruppo, bisogna ricordare che il tema all'ordine del giorno era innanzitutto la convocazione straordinaria del Consiglio fatta dalla maggioranza...dalla minoranza. In quella occasione abbiamo più volte sollecitato a convocare rapidamente il Consiglio regionale, anche per chiudere questa questione dei forestali, mentre abbiamo più volte dato la nostra disponibilità eventualmente ad affrontare le altre questioni con delle tempistiche evidentemente diverse, perché, come sottolineava il collega Donzel, quella era la questione, non c'è stata nessuna nostra indisponibilità a vedere questi aspetti.
Per quel che riguarda poi l'oggetto di questa legge, noi come gruppo sin dall'inizio abbiamo manifestato tutte le nostre perplessità sull'idea di esternalizzare i lavori forestali. Avevamo in quell'occasione anche presentato una proposta alternativa che andava nel rivedere il sistema, ma con tempi e modalità ben diversi. Oggi il sistema che è stato completamente stravolto senza nessun beneficio per nessuno, l'intervento che facciamo oggi è un piccolissimo tampone che, come è già stato detto in precedenza, è soltanto un intervento proprio minimo, grazie al quale evidentemente voteremo a favore.
Presidente - Grazie collega Bertin. Altri in dichiarazione di voto? La parola a Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Sì, per precisare la nostra disponibilità a trattare i temi, che è stato l'oggetto del mio primo intervento...ed è stata parzialmente messa in discussione ad un certo punto questa questione della disponibilità a discutere anche altri temi. Il collega Borrello ha svelato l'arcano, perché ad un certo punto non avevamo capito bene qual era il motivo per cui questo provvedimento non era arrivato in Consiglio. Beh, collega Borrello, se cercate l'unanimità, io credo sia difficile avere già l'unanimità anche sui temi che vengono qui in aula e che noi dobbiamo discutere. Allora, il Presidente giustamente diceva altra cosa in merito, allora se esistono oggi i numeri della maggioranza - perché noi ricordiamo che viviamo un momento di crisi politica perché la maggioranza non ha più 18 numeri -, se la maggioranza ritiene di avere 18 Consiglieri almeno nuovamente disponibili a votare l'assestamento di bilancio, noi crediamo che sia una responsabilità della maggioranza assumersi l'onere di portare in aula questo provvedimento. Noi crediamo...e l'appello alla condivisione e alle urgenze che la collega Péaquin, a nome della maggioranza, ha avanzato...sia una disponibilità che noi abbiamo manifestato in tutta la legislatura e noi vorremmo anche ricordare che questa è una legislatura che nasce con 18 Consiglieri a 17 e noi forze di opposizione abbiamo avanzato nella prima seduta la disponibilità a proporre una figura che ricoprisse la massima carica istituzionale in quest'aula dal punto di vista del ruolo di garanzia, che poteva vedere una legislatura iniziare con una disponibilità sui temi. Ora, dopo 10 mesi, è chiaro che una crisi politica che è arrivata, i numeri mancanti della maggioranza hanno aperto un senso di responsabilità fra i colleghi della maggioranza e probabilmente anche del Governo. Noi questa disponibilità l'abbiamo sempre manifestata, però siamo sempre stati fermi nei contenuti sulle nostre idee, sulle nostre proposte.
Vorrei ricordare che questa legislatura, che inizia con un Presidente del Consiglio che è stato scelto dalla maggioranza che ha dovuto votarsi in seconda convocazione, perché nella prima non c'erano i numeri, ha dovuto votarsi per essere eletto...è stato l'inizio di questa legislatura, che oggi tutti vogliono continui con le famose disponibilità sui temi...quindi patto di stabilità, qualcuno lo ha ricordato, abbiamo manifestato una disponibilità ad essere tutti partecipi nel discutere a Roma e difendere la posizione della Valle d'Aosta, questo non è stato accettato, ma anche su temi politici e anche tecnici, sulle partecipate, sulla riduzione dei costi della politica, tutti temi che sono stati proposti in quest'aula e a cui la maggioranza si è opposta con dei voti contrari. Durante il bilancio la situazione è leggermente cambiata, perché sotto, diciamo, l'assedio dei temi che sono stati portati dalle forze di opposizione e con una discussione, che è stata una discussione lunga sui contenuti, qualcosa è stato accettato ed uno dei temi che è stato accettato è stato quello dei cantieri forestali che oggi noi portiamo in aula grazie alla convocazione richiesta dalle forze di opposizione.
Per quanto ci riguarda, quindi noi ribadiamo questa disponibilità, è chiaro che l'elemento di novità di questi sessanta giorni è che la maggioranza non ha più i numeri. Se ritenete di avere i numeri per proporre anche altre urgenze che siano diverse da queste, dove c'è un'unanimità o comunque una larga condivisione...noi pensavamo, Presidente, che l'assestamento non fosse arrivato in aula per questi motivi, perché, se c'erano i numeri per votare un assestamento...noi crediamo che, se ci sono i numeri per votare un assestamento, ci sono anche i numeri per votare di nuovo il Governo, per ritornare appieno nelle funzioni amministrative di cui questa Regione ha bisogno. Noi quindi non capiamo questa differenza, perché sui temi sui quali possiamo avere un ampio consenso è chiaro che noi diamo una nostra disponibilità sia per portarli in aula, che per votare o comunque discutere perché forse abbiamo già una sensibilità che collima, come in questo caso, essendo stati noi durante il bilancio ad aver proposto questi temi, a votare favorevolmente. È chiaro che su altri temi, come l'assestamento, la responsabilità è in capo alla maggioranza. Se la maggioranza ha 18 voti o almeno 18 voti, che si assume la responsabilità di venire in aula e di votare l'assestamento, noi crediamo che, come è stato ribadito dai Capigruppo, che avevano partecipato a quella famosa riunione, la disponibilità c'è. È chiaro che, se avete i numeri per votare l'assestamento, probabilmente poi avrete anche i numeri per votare un nuovo Governo, o un Governo vecchio, o quello che sarà.
Presidente - Volevo solo fare la precisazione che la Conferenza dei Capigruppo delibera a tre quinti, quindi a 21 Consiglieri. Altri? Non ci sono altre richieste? Possiamo passare all'esame dell'articolato...no, ha chiesto la parola il collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Solo per evitare qualunque malinteso ed equivoco col Presidente in merito al Patto di stabilità, che sarà oggetto sicuramente di un altro dibattito, in cui potremo approfondire il tutto. Non ho mai detto che la Regione Sardegna aveva già chiuso il patto 2013, in merito al 2014, c'è un accordo siglato il 30 di maggio, che prevede di chiudere, nelle more della transizione verso un nuovo regime di pareggio di bilancio, un adeguato ampliamento dello spazio finanziario per il 2014, che sarà definito entro 10 giorni, ma quest'accordo...mi dispiace dirle il contrario, ma il suo collega Presidente Pagliaru, virgolettato, ecco lo ha dichiarato...ha detto che "è un accordo storico quello firmato questa mattina a Palazzo Chigi - parliamo del 30 - tra Governo e Regione Sardegna per quello che riguarda il 2015". Allora, solo questo è il mio riferimento e ci tenevo a sottolinearlo, ecco, poi è chiaro che questo apre prospettive anche per le altre Regioni a Statuto speciale.
Mi dispiace che su questo la politica taccia, quando sappiamo benissimo che uno dei passaggi che dicono sempre con queste dichiarazioni è che questo servirà per dare una mano molto importante per quello che riguarda anche il 2014, tenuto conto che alcuni pagamenti potranno slittare nel 2015. È quello che avevamo chiesto e speravamo anche la Valle d'Aosta potesse portare a casa e che tifiamo perché la Valle d'Aosta porti a casa, ecco. Sono però comunque delle trattative che lei ha portato avanti per conto proprio, con relazioni del tutto personali e in questo momento noi dobbiamo gioire per le gioie altrui, ecco, piuttosto che per le nostre disgrazie. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, prego.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Solo per chiarire questo punto rispetto alle cose urgenti e indifferibili, che sono state dette in quella famosa riunione. Vede, Presidente, ci sono cose che noi vogliamo assolutamente capire meglio, per esempio, la questione dei contributi alle badanti. È sicuramente una cosa urgente e indifferibile da un certo punto di vista, ma non è urgente ed indifferibile così come l'avete disegnata voi, quindi, vede, attivare la commissione e poi dover dire: "sì" a tutti i costi, questo non ci va bene. È questo il punto nodale del discorso.
Per quanto riguarda l'assestamento di bilancio, stesso discorso, vede l'assestamento di bilancio in una situazione di crisi nella quale ci troviamo, va discusso es approfondito punto per punto come abbiamo fatto con il bilancio a dicembre dello scorso anno. Non può essere una cosa che arrivate, si vota a maggioranza e passa. È su questo che non ci troviamo d'accordo, è su questo che non potremo mai dare, per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, ma credo anche gli altri gruppi, un assenso generalizzato. Quello che era stato chiesto era una cosa molto semplice: parlare dei provvedimenti, entrare nel merito dei provvedimenti in commissione, perché le commissioni sono fatte per questo: per entrare nel merito dei provvedimenti e ad una richiesta specifica fatta ai due Capigruppo presenti in quella riunione...c'erano, insomma, oltre ai Capigruppo anche altre persone...ci è stato detto: "no, devono passare a maggioranza, bisogna fare di corsa". È stato messo a verbale questo, non è che me lo sto inventando! Allora, vede, noi a questo gioco non ci possiamo stare, perché noi siamo disponibili a votare a favore dei provvedimenti che ci vanno bene, e oggi ne avete visto un esempio, il prossimo che stiamo per votare stesso discorso, ma su quelli che non ci vanno bene non siamo d'accordo. Mi sembra una questione anche di democrazia, non vedo nulla di particolarmente strano.
Quello che non va bene, poi, infine, è il fatto che cerchiate in qualche modo, attraverso così le vostre dichiarazioni, di far passare noi, diciamo così, colpevoli del mancato avanzamento della macchina amministrativa, ma voi siete la maggioranza, governate, fate, definite, non c'è problema. Giustamente, come si diceva un attimo fa, se siete 18 per chiedere magari la riapertura delle commissioni e per votare queste cose, siete in 18 anche per rinominare gli Assessori che vedo lì, gli stessi, che problema c'è? Li votate, cinque minuti, e ricominciamo tutto come prima, il problema non è in campo nostro, il problema è il vostro! Anche perché mi sembra che, al di là di trovare una soluzione, in realtà si voglia semplicemente perdere un altro po' di tempo per andare alle elezioni, un motivo in più per non approvare il bilancio di assestamento, credo, perché va bene essere, insomma, poco furbi, ma darvi anche il bilancio di assestamento e poi farvelo gestire in un periodo di prorogatio tecnicamente per noi non è molto furbo, no? Ora, non so quanti di fuori la capiscano questa cosa, ma, di fatto, si tratta di mettere in mano circa 50 milioni di euro a chi si può gestire poi la campagna elettorale, noi non è che fossimo così sprovveduti da accettare questa cosa, capite? Se vogliamo fare un discorso serio e proseguire questa legislatura in maniera corretta, siamo qua, non c'è problema, possiamo lavorare; se invece dobbiamo farci in qualche modo...come dire? sorprendere da certi ragionamenti mascherati da altri, così come avete fatto in passato per tante altre cose, noi - e questo sono sicuro anche per il mio collega del Movimento Cinque Stelle - non ci stiamo. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano.
Restano (UV) - Sì, mi vedo costretto ad intervenire, ma senza alcuna vena polemica, ma solo per inizialmente riportare la discussione nel binario principale, che è quello di andare a votare un atto importante, poi degli altri argomenti magari ne avremo modo di parlare, magari se vogliamo convocare la commissione, se c'è la disponibilità di tutti e il Presidente della commissione, visto che è molto sensibile al discorso delle badanti - mi riferisco alla V Commissione - e al discorso dei disabili, vi dà la propria disponibilità a farlo in tempi brevissimi. Ciò detto, confermo quanto ha affermato il collega Donzel, che chiedeva su tutti i temi dichiarati dagli uffici indifferibili ed urgenti un'ampia discussione anche a più riprese e in più commissioni, chiedendo la disponibilità dei due Capigruppo. La mia risposta è stata che non potevo in quella sede assumermi degli impegni che non ero in grado di mantenere, perché, sapete tutti, quelle due delibere di cui si discute erano portate in sede consultiva, e, se si esaurisce l'argomento, lo si porta avanti, quindi non è che si può andare ad oltranza, semplicemente questo. Ritengo che non siano argomenti che richiedano tre, quattro commissioni per essere discussi; sul bilancio convengo che possa essere una cosa più articolata. Lasciamo però perdere la parte delle polemiche, proseguiamo nella votazione di questi importanti atti, magari convochiamo le commissioni, se siamo tutti d'accordo.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sì, credo che, quando interveniamo qua, non interveniamo per far polemica, ma evidentemente interveniamo per chiarire le rispettive posizioni e anche le discussioni che...fuori di qui non tutti magari hanno occasione di sentire gli stessi colleghi. Noi, dopo quella Capigruppo, abbiamo fatto un comunicato molto preciso, ecco, dove diciamo che i Capigruppo di UVP, ALPE e PD-Sinistra VdA si dicono soddisfatti che sulla questione forestali, il cui iter è già in fase avanzata, UV e Stella Alpina abbiano accolto la loro proposta. "Pur ravvisando l'urgenza di trattare le altre questioni - spiegano i Capigruppo di maggioranza - i Capigruppo di maggioranza non ci hanno garantito la possibilità di un confronto nel merito di atti di una certa complessità e con risvolti impattanti sulla comunità. Il nostro voto non è stato quindi contrario nel merito, ma abbiamo chiesto una garanzia sui tempi di discussione. Rimaniamo - aggiungono - disponibili a trattare tutti gli argomenti restanti coi tempi che un esame serio e responsabile invece impone..." e poi c'era tutto il resto. Ad un certo punto diciamo: "l'iscrizione a questo Consiglio - che auspichiamo venga convocato entro 4-5 giorni - non avrebbe consentito...". Questa Capigruppo era il 20 maggio, noi chiedevamo il Consiglio, come ho ricordato prima, in brevissimi tempi, siamo arrivati al Consiglio che è il 3 giugno. Evidentemente non c'è stata possibilità di capirsi in quella Capigruppo, per noi era impossibile immaginare di votare un assestamento in tre giorni, era impossibile di fare tutta una serie di attività in quei tempi. Vedo che però la cosa non è stata chiarita bene all'interno della maggioranza e probabilmente...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, ma infatti il merito dei Capigruppo, per essere più chiari con tutti, è poter votare l'iscrizione all'ordine del giorno, però, come ha detto bene il collega Raimondo Donzel, il 20 maggio noi chiedevamo un Consiglio nei 3-4 giorni successivi, perché il provvedimento era in fase avanzata e poteva essere portato. Noi ci sentivamo quindi assolutamente anche noi di prenderci l'impegno per i nostri colleghi di andare a discutere entro tre giorni per portare entro quel Consiglio...il resto...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...eh, ma l'ambiguità è stata su questo, Presidente! Abbiamo quindi chiesto una convocazione formale degli altri punti, ritornare ai Capigruppo, ripeto il 3 giugno, quindi si poteva tornare il giorno dopo e partire coi tempi di discussione della...di un esame così importante della legge, che saranno i 20 giorni, sarà quello che decideremo di fare. La disponibilità...il merito quindi lo discuteremo nelle commissioni, poi in Consiglio regionale, date però il tempo che su provvedimenti così importanti ci si possa convocare e non lavorare di fretta e in urgenza.
Mi pare quindi che ci sia stata una mancanza di comunicazione e anche un'incapacità di leggere i comunicati che abbiamo fatto, perché le cose ce le siamo dette in quel senso lì e con quella possibilità. Certo che rimane, evidentemente, tutto quello che di politico è stato ben sottolineato. Un assestamento di bilancio si porta dietro delle scelte, scelte che, tra l'altro, hanno visto già degli enti esprimersi, il CELVA, avant tout, scelte che avete fatto in un momento in cui non siete più una maggioranza. Sono scelte quindi che andranno un po' discusse, che andranno sicuramente discusse, scelte sulle quali bisognerà entrare nel merito, scelte sulle quali probabilmente la minoranza, come ha fatto vedere, potrà anche avere le sue posizioni, le sue differenze, però quell'assestamento è frutto di una maggioranza che in quel momento non era più maggioranza, quindi ci siamo permessi di dire che politicamente andremo a vedere se ci sono i numeri per sostenere quelle scelte fatte in un momento in cui i 18 Consiglieri non c'erano più.
Presidente - Non ci sono altre richieste? Possiamo passare all'esame dell'articolato? All'articolo 1 ci sono due emendamenti: il primo emendamento è presentato da Morelli, Donzel, Nogara e Cognetta; qualcuno intende illustrarlo? La parola al collega Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Présidente.
È nato quest'emendamento...tra l'altro, troviamo anche l'emendamento da parte di UV e Stella Alpina...proprio quest'emendamento è scaturito dalla discussione anche in commissione, perché già in commissione si diceva che sicuramente non si sarebbero raggiunte quelle cifre di 220 operai, ma sarebbero stati un po' meno, si sarebbero recuperate delle cifre sotto quell'aspetto e a scalare si sarebbe scalato, e questo è quanto aveva rapportato appunto l'Assessore Testolin: 54-53, fino a quando c'erano dei fondi. Ecco, noi abbiamo presentato quest'emendamento per un motivo solo, quando abbiamo visto sulla legge...e ritorno a quanto è stato detto già prima: dove sono stati presi i soldi per poter coprire questo. Ecco, a me piacerebbe sapere a questo punto, visto che sui capitoli dell'aeroporto c'era questa disponibilità, se ci sono notizie che non conosciamo, in base a questi soldi che ci sono sui capitoli dell'aeroporto, che dovranno essere immediatamente usati o sono necessari per...perché a questo punto c'è venuta l'idea, visto che c'era consenso da parte di tutta la commissione, appunto, di lavorare in questo modo, di avere la possibilità di reperire...prima si reperivano tutti i soldi, adesso si sono trovati degli altri soldi da altre parti...almeno una piccola parte di questi soldi che sono disponibili sui capitoli dell'aeroporto proprio per arrivare almeno, com'è stato messo sul nostro emendamento, ai cinquant'anni, questo è il nostro discorso.
Qua diciamo che su questi due emendamenti le linee sono abbastanza uguali, abbastanza simili, questo è il ragionamento che ci ha portato a scrivere quello che abbiamo scritto. Se ci rendete edotti di dove andranno a finire questi soldi dell'aeroporto, se ci sono delle novità o qualcosa, almeno noi sappiamo di che cosa si parla. Grazie.
Presidente - Qualcuno intende prendere la parola? Dopo l'illustrazione dell'emendamento, sull'emendamento 1, ma si può fare l'illustrazione congiunta anche dell'emendamento...tanto è sempre sull'articolo 1, l'emendamento presentato dall'Assessore Testolin è firmato dai colleghi Restano e Borrello. La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Ho già accennato all'emendamento nel precedente intervento, comunque l'emendamento sostanzialmente va nell'ottica di quello che ci si era detti all'interno della commissione nell'analisi del disegno di legge ed è un emendamento che rispetta la disponibilità finanziaria che è stata reperita all'interno del fondo BIM, no? È l'emendamento che va nella direzione di garantire l'utilizzo complessivo di tutti i 2 milioni e 300 mila euro che sono stati reperiti in modo da, diciamo, dare progressivamente opportunità a coloro che hanno meno di cinquantacinque anni e prioritariamente a coloro che hanno una problematica di invalidità che sia certificata di poter aderire a questo piano straordinario, nel rispetto - ripeto - di quelle che sono le risorse finanziarie già reperite e rese disponibili all'interno del disegno di legge...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, per il resto noi ci asterremo sul primo emendamento.
Presidente - La parola al collega Nogara. Qualcun altro si è prenotato? Lo invito a riprenotarsi.
Nogara (UVP) - Merci Présidente.
Quando io ho visto dove si sono presi i soldi, c'è stato quasi anche un respiro di sollievo, perché abbiamo detto: molto probabilmente ci sono queste disponibilità finanziarie, qualcosa può ancora rimanere. Io quello che vi sto chiedendo, e non lo faccio polemicamente, ve lo assicuro...noi abbiamo verificato che c'era la possibilità...visti i problemi che ci sono nell'aeroporto, che è tutto fermo...che lì c'erano dei soldi disponibili per essere usati per i cantieri forestali. Mi fa proprio piacere che questi soldi siano stati trovati da altre parti, che poi il piacere, come hanno detto già i miei colleghi, non so...anche per gli interventi per la previsione e la prevenzione dei rischi naturali e gli interventi forestali e faunistici che vengono tolti, io non so a che cosa potevano servire, però mi sembra che erano delle cose importanti su cui dovevano essere usati questi soldi, però dico: se ci sono ancora dei soldi disponibili, perché non si può fare uno sforzo del genere, c'è qualche intenzione diversa per usare questi soldi dell'aeroporto? Avete delle idee diverse? È solo questo che vi volevo chiedere, non è che vi volevo chiedere altro, per avere un po' di chiarezza, avere una risposta, se questi soldi potevano essere usati e, se non possono essere usati, il motivo, se avete altre idee dove metterli...ecco, solo questo.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Siamo in discussione sui due emendamenti. Non ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola il collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Per chiarire la nostra posizione. Noi naturalmente siamo favorevoli al primo emendamento dell'opposizione, che cerca ulteriori risorse in questo momento di difficoltà visto il crescente aumento della disoccupazione in Valle d'Aosta, ma non vediamo contraddizione nel votare l'emendamento proposto dall'Assessore, che, rispetto alle risorse presenti, comunque va nella direzione di determinarle come avevamo chiesto in commissione. Noi quindi voteremo a favore di entrambi gli emendamenti, naturalmente è anche l'occasione per fare un appello a questo sforzo che deve fare l'Amministrazione, perché qui stiamo giocando una partita, mi consenta Assessore, molto delicata. Lei ha citato correttamente le cifre messe a disposizione negli anni passati, quindi lo sforzo che si è riusciti, tutti insieme, coralmente a fare quest'anno è in linea con quello degli anni passati. Noi però sappiamo che sono state ridotte le risorse dell'esternalizzazione e quindi è inevitabile che una parte di lavoratori che erano sull'esternalizzazione ricadano su questa. Non sto facendo critiche, parlo di numeri, di cifre, stiamo vivendo un momento difficile, bisogna essere realisti, quindi... Già gli anni passati una piccola parte di lavoratori sull'esternalizzazione usufruiva comunque delle 67 giornate, ne faceva una prima parte, partivano i primi cantieri di esternalizzazione, li faceva e poi andava comunque, vista l'età che aveva, a fare quel pezzetto. Quest'anno abbiamo ancora meno risorse, è chiaro che chiediamo di aprire una finestra, questo è l'atteggiamento. In questo senso quindi, per quanto ci riguarda, come PD-Sinistra VdA, entrambi gli emendamenti vanno nella direzione che noi da anni auspichiamo.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Per ribadire la posizione del gruppo ALPE, voteremo entrambi gli emendamenti e per spiegare a chi probabilmente ci sta ascoltando che l'emendamento dell'Assessore Testolin va nella direzione di dare la possibilità eventualmente, se le risorse impegnate, 2 milioni e 300 mila euro saranno sufficienti agli ultra cinquantacinquenni, a quel punto di dare corso e gambe anche ai cinquantaquattrenni e ai cinquantatreenni, è...come posso dire? un emendamento di buon senso, nulla di più, di buon senso, senza critiche; il nostro invece cercava di andare un po' oltre nel momento in cui ci fosse stata la possibilità di reperire ulteriori risorse, partendo da un principio: che la sommatoria, come diceva il collega Donzel, tra l'esternalizzazione e l'utilizzo invece dei cantieri al suo interno è stata ridotta. Questa penso sia la diagnosi da mettere sul tavolo e da lì ripartire per dire: "ci sono delle possibilità eventualmente per reperire ulteriori risorse?" e a quel punto creare condizioni più ampie, quindi sciogliere le briglie e dare la possibilità agli ultra cinquantenni, tutti, di lavorare, quindi farsi le 67 giornate.
Le proposte sono due, come ho detto, la prima, la vostra, è di buon senso per utilizzare completamente i 2 milioni e 300 mila euro; la proposta invece dei gruppi di opposizione va oltre e dice: "vista la situazione, visto comunque che l'esternalizzazione...l'utilizzo al suo interno delle varie squadre è stato ridotto rispetto al 2013, andiamo a reperire ulteriori risorse per dare comunque una speranza anche a tutti quelli che hanno più di cinquant'anni". Non so se l'Assessore competente ha voglia eventualmente di convocare una Capigruppo per affrontare il tema e dare contezza a questo punto alla seconda nostra proposta, che va oltre il vostro buon senso, che apprezziamo, per l'utilizzo in toto dei 2 milioni e 3, ma la proposta della minoranza, dei quattro gruppi consiliari, va oltre ed è quella di dare certezza a tutti quelli che hanno più di 50 anni. Chiederei quindi all'Assessore competente se ha la volontà magari di sospendere per cinque minuti il Consiglio e sederci attorno ad un tavolo e vedere se ci sono le condizioni per reperire ulteriori risorse.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Intanto la proposta del collega Chatrian va nella direzione dell'emendamento che hanno presentato le opposizioni. È evidente poi che c'è un problema di risorse, oggi quello che si chiede è un impegno politico a valutare ancora questa possibilità. I due emendamenti sono...l'origine dell'emendamento proposto dal gruppo di maggioranza...nasce come nostro già dal lavoro in commissione, come è stato bene ricordato ed evidentemente, proprio per la responsabilità in questo caso che si deve alle persone che attendono lavoro, siamo favorevoli a tutti e due gli emendamenti. L'emendamento dei gruppi di opposizione ha un valore per il futuro; oggi dire che gli uomini a 55 anni hanno delle difficoltà e le donne a 45 anni ne hanno meno, in un mercato del lavoro che vede addirittura purtroppo gli uomini in difficoltà rispetto alle donne non è coerente. Al di là delle risorse, che capiamo, dovremmo cercare quindi di trovare delle risposte che possano essere delle risposte che rispettino anche la parità di genere al contrario in questo caso, perché qualsiasi analisi di lavoro ci porta a vedere come ci sia proprio oggi il sesso forte in difficoltà a certe età di lavoro.
Quello che forse è opportuno fare per il futuro...io credo che sulle esternalizzazioni sia stato compiuto un errore, ma che fosse anche la scelta che avesse una visione di un certo tipo. Un errore che però, a mio avviso, va un po' rivisitato, nel senso che sappiamo benissimo che ci sono delle persone deboli che non entreranno mai in un'impresa e che avranno sempre difficoltà. Il fatto di aver tentato di mettere invece sul mercato del lavoro delle nuove risorse e di dare della nuova occupazione in assoluto non è stata una scelta sbagliata, il problema è come l'abbiamo guidata, come l'abbiamo sostenuta. Il fatto che ci siano oggi 5 milioni di euro nel bilancio 2014, con questi ulteriori 2 milioni, a disposizione del lavoro, forse ci deve vedere tutti impegnati a capire come queste risorse possano diventare non una risposta temporanea, ma, attraverso questa che è stata anche invocata prima, un lavoro con le imprese, un'attenzione magari a provare a strutturare del lavoro che duri di più nel tempo, che non siano delle risposte parziali e che non siano delle risposte sporadiche, quindi capire se attraverso questi finanziamenti si possono ancora fare ulteriori analisi. Intanto abbiamo fatto questo passo tutti insieme importante e, come ricordava il collega Nogara, vediamo se all'interno del bilancio ci sono ulteriori risorse e chiedo anch'io una Conferenza di Capigruppo per capire se si può avere quest'impegno politico. Voteremo anche noi a favore di tutti e due gli emendamenti proprio per le cose che abbiamo appena finito di dire.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Grazie Presidente.
Credo che vada sottolineato un aspetto: rispetto a questo provvedimento, noi ci eravamo impegnati in occasione della mozione a reperire le risorse nel limite massimo di 15 giorni, 4 giorni dopo siamo andati in Giunta e abbiamo detto: ci sono quelle risorse del BIM, le allochiamo lì, perché questo era l'impegno che la maggioranza aveva preso in Consiglio regionale. Ora, voi sapete benissimo, lo avete sottolineato più volte nei vostri interventi, che le risorse a disposizione sono decisamente limitate. C'è un Patto di stabilità che ci obbliga ad essere prudenti nella spesa, in questo momento anche dare delle speranze che poi rimangono delle speranze ci sembra un pochino azzardato. Noi crediamo che sia più corretto comportarci in questo modo, dire: "ci sono quelle risorse, quelle vanno investite, c'è l'allargamento ai cinquantenni" e fino lì ci fermiamo. In questo momento non possiamo impegnarci ad assumere provvedimenti che non hanno copertura finanziaria. Questo è il dato, poi ovviamente negli approfondimenti di assestamento, negli approfondimenti successivi probabilmente capiremo per quale motivo è difficile dare risposte più ampie ad un provvedimento di questo tipo. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Noi abbiamo presentato quest'emendamento non per creare delle illusioni o creare eventualmente delle aspettative se non ci sono. L'obiettivo del nostro emendamento...parlo a lei, Presidente, perché è l'unico in carica...avevamo chiesto all'Assessore Testolin se si poteva sospendere qualche minuto il Consiglio e immagino che voi abbiate, come Assessorato, contezza di quante risorse bisogna comunque reperire. Io penso che, nel momento in cui quattro gruppi che hanno presentato quest'emendamento, che va oltre il vostro emendamento...mi sembra che oggi la collega Péaquin più volte abbia utilizzato i termini "confronto", "condivisione", penso che sia la politica oggi...a confrontarci...di che cosa stiamo parlando? Quali sono le possibilità di reperimento, quali i tempi. Grazie, Assessore Baccega, che ci ha detto che in quattro giorni avete reperito le risorse, dato che stiamo discutendo un disegno di legge, a nostro avviso, importante, magari dedichiamoci qualche minuto in più ed entriamo nel dettaglio di quant'è la cifra e quali sono le risorse da reperire per dare corso e gambe e contezza all'emendamento che noi abbiamo presentato. Chiediamo a lei, Assessore, se gentilmente possiamo richiedere comunque una sospensione di qualche minuto per avere contezza e poi noi faremo le nostre valutazioni, magari vista la cifra, viste le difficoltà, potremmo eventualmente anche ritirare l'emendamento. Grazie per la cortesia soprattutto, se è possibile, visto che mi sembra oggi che la collega ci abbia nel suo appello più volte messo sul tavolo la necessità di essere responsabili e dare delle risposte ai cittadini valdostani, e indubbiamente cercheremo di dare corso al suo appello.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Non penso che sia una questione di cortesia o meno. Ho preferito lasciar intervenire nel merito l'Assessore alle finanze perché, al di là del mettersi a disposizione cinque minuti, col quale mi trova pienamente d'accordo...non è assolutamente un problema, è un problema invece quello di reperire le risorse all'interno di un bilancio che presenta delle situazioni che meglio di me, perché ha una visione globale...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...possiamo assolutamente valutarlo, però penso che quello che è stato esplicitato dal collega Baccega abbia un senso per quelle che sono le situazioni finanziarie attuali, poi, se vogliamo dedicare dieci minuti, un quarto d'ora, io non ho nessun tipo di problema.
Presidente - Il Consiglio è sospeso per un incontro con l'Assessore Testolin.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,35 alle ore 17,54.
Rini (Presidente) - Colleghi, possiamo riprendere i nostri lavori? Qualcuno vuole relazionare in merito alla sospensione? Colleghi, chi intende prendere la parola? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Minuti preziosi, minuti utili comunque nel momento in cui ci sono le condizioni per confrontarsi, penso che siano stati utili per tutti i Consiglieri di opposizione, e non solo, ma, a nostro avviso, comunque, proviamo a lavorare già da oggi anche per il futuro. Se questo Consiglio riuscirà, per quanto riguarda i cantieri forestali interni ed esterni, a dare certezza sulle disponibilità finanziarie, su chi potrà operare, quanti saranno gli operai che potranno godere e avere la possibilità di essere occupati, io penso che un buon lavoro sarà stato fatto all'interno delle commissioni, dell'Assessorato e anche di questo Consiglio.
A nome dei gruppi di opposizione, quindi ritiriamo l'emendamento che noi abbiamo presentato e chiediamo all'Assessore competente, o a chi si occuperà successivamente di quest'importante dicastero, a quel punto di migliorare ancora di più le certezze lavorative, le occupazioni, e avere contezza, esterne e interne, nel momento in cui si daranno dei segnali importanti e forti. Dico questo dicendo speriamo, l'affermo come auspicio per il prossimo anno che questo dibattito avvenga in sede di finanziaria, nel mese di dicembre, indipendentemente da chi sarà incaricato a programmare i lavori agricolo-forestali, in modo che sia per quanto riguarda l'esternalizzazione, sia per quanto riguarda le squadre interne ci sia contezza una volta per tutte: "queste sono le regole, queste sono le briglie e queste sono le risposte". Questo è l'auspicio e con questo ritiriamo l'emendamento che avevamo proposto come forze di opposizione. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola anche l'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Ringrazio anch'io per la disponibilità dei Capigruppo e per il ritiro dell'emendamento. L'impegno può essere sicuramente quello di valutare nel prossimo futuro, il prossimo anno, quelle che saranno le opportunità che il bilancio ci potrà permettere di mettere in campo. Con altrettanta serietà si è chiarito che al momento diciamo non si era in grado di dare delle risposte nell'immediato, per cui credo che la soluzione seria e l'unica in questo momento possibile sia quella che è stata richiamata a suo tempo nella commissione e anche concordata all'interno della commissione e anche in aula durante questa seduta. Grazie.
Presidente - L'emendamento n. 1 quindi è ritirato. Passiamo all'esame dell'emendamento n. 2, è già illustrato, lo mettiamo in votazione. Colleghi, votate. Possiamo chiudere la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
Passiamo alla votazione dell'articolo 1. La votazione è aperta. Chiudiamo la votazione.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 2. Possiamo dare lo stesso risultato? Stesso risultato.
Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato.
Mettiamo in votazione la legge nel suo complesso, siete invitati a votare. Possiamo chiudere la votazione.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
Passiamo al punto 3 all'ordine del giorno.