Objet du Conseil n. 517 du 26 mars 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 517/XIV - Approvazione di risoluzione: "Invito al Presidente e al Governo regionale a rassegnare le proprie dimissioni".
Presidente - Colleghi, visto anche l'esito della risoluzione precedente, viene meno l'iscrizione all'ordine del giorno dell'altro testo di risoluzione, poiché è stato sorpassato dall'approvazione del testo della risoluzione della minoranza. C'è però l'altro testo di risoluzione che è stato già distribuito e va iscritto. Colleghi, apriamo l'iscrizione della risoluzione, sempre presentata dalle forze di minoranza, l'altro testo. L'altra risoluzione è decaduta ovviamente con l'approvazione dell'altro testo. Votate colleghi. Chiudiamo la votazione.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità. Il punto è iscritto all'ordine del giorno.
Viene discusso, così come deciso in Conferenza di Capigruppo, subito. Qualcuno intende illustrarne il testo?
(interruzione del Consigliere Viérin Laurent)
... stiamo discutendo del vostro testo della risoluzione. Collega Viérin Laurent, prego.
Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Sinceramente avremmo gradito, come da noi richiesto, come richiesto dall'opposizione, sapere quali erano le intenzioni a seguito della risoluzione approvata, avere subito la garanzia e ci appellavamo anche a lei, Presidente Rini, per fare in modo che questo voto, che è stato un voto politico, fosse anche un voto che trasmettesse effettivamente anche in atti concreti quella che è la volontà che questo Consiglio ha espresso. Nell'attesa di sentire poi quali siano le determinazioni in merito e visto che la nostra prima iniziativa si interseca, come abbiamo anticipato, con quest'iniziativa, partiamo subito nel dire che oggi non avete voluto vedere le responsabilità di chi, da un punto di vista tecnico, ha condotto al fallimento la casa da gioco. Avete voluto ostinarvi questo pomeriggio nel difendere appunto l'indifendibile, nell'addurre nelle motivazioni del disastro la crisi internazionale, collega Marco Viérin, i casinò d'Europa stanno andando male, probabilmente anche questa crisi internazionale colpisce la Valle d'Aosta, avete cercato di trovare quelle soluzioni democristiane, come noi le abbiamo definite, che evidentemente non funzionano più.
Siamo giunti in un'epoca dove c'è la comunicazione, la mediatizzazione, il Consiglio visto da tutti, la presenza dei lavoratori, la politica vissuta quotidianamente da tutti in modo diretto; oggi non si può pensare di venire in Consiglio e di raccontar frottole pensando di farla franca, perché la gente è preparata, la gente legge, la gente si fa un'idea da sé di quella che è la politica, anche se spesso la politica è lontana dalla gente. Certo che atteggiamenti come i vostri allontanano ancora maggiormente la politica dalla gente, perché dobbiamo sempre ricordarci che noi siamo votati dalla comunità per interpretare, per saper interpretare i sentimenti della gente, non per prenderla in giro solo quando fa comodo. Voi questo oggi non avete saputo farlo, avete voluto fare i cocciuti, come è nell'indole di qualcuno, che si è ostinato a difendere chi oggi era sul banco degli imputati, ma adesso l'attenzione si sposta su qualcun altro, perché il Presidente lo ha ricordato molto bene nel suo intervento conclusivo: il Governo ha la responsabilità della gestione del casinò, ve ne assumete le responsabilità, ve ne assumete quindi indirettamente i risultati negativi. È per questo che noi, malgrado ciò che qualcuno ancora ieri in una riunione con gli amministratori locali ha definito un "finto mandato", riferendosi a ciò che noi abbiamo ricevuto come mandato dall'assemblea di venerdì 21, oggi siamo qui a richiedere il secondo mandato ricevuto dai lavoratori: il primo era chiaramente che tutta la dirigenza andasse a casa, e questo avverrà, perché è avvenuto attraverso questa votazione; il secondo mandato per alzata di mano, palese...è stata la richiesta che l'intero Governo e il Presidente vadano a casa, in quanto responsabili di questi ultimi mesi di gestione, perché nessuno vuole ricondurre ad altre responsabilità, ma in questi mesi in cui non si è fatto nulla, in cui forse si sarebbe potuto fare qualcosa di più...invece di guardare tanto il passato, iniziamo a guardare al presente e iniziamo soprattutto a prospettare un futuro diverso per questa casa da gioco, ma solo l'indirizzo politico può, attraverso una casa da gioco pubblica, dare le direttive giuste.
Ebbene, noi chiediamo delle cose semplici, che, considerati i risultati negativi, considerati gli atteggiamenti che voi avete voluto continuare ad avere nella doppia corda che vi lega all'Amministratore unico e alla dirigenza di questa casa da gioco, che è strettamente connessa al vostro mandato...noi, attraverso anche il mandato ricevuto, vi chiediamo oggi di rassegnare le dimissioni, perché la politica fallimentare, che non è solo ritenibile...non è solo riconducibile a questo dossier del casinò, avremo modo di parlare di altri dossier...ma, e noi l'abbiamo detto spesso, Presidente, in quest'aula che il casinò sta ai personaggi politici valdostani come la Russia sta ai grandi personaggi della storia: da Napoleone a Hitler hanno lasciato le penne in quella terra e tanti sono scivolati sul dossier del casinò...senza andare a scomodare il libro scritto da Elio Riccarand - ne abbiamo parlato l'altro giorno in una riunione delle forze di opposizione -, ma andando soprattutto a vedere ciò che sta avvenendo, il casinò è a rotoli e la strategia dovrebbe partire da chi oggi ha la responsabilità politica di questo dossier.
Ebbene, questa responsabilità che voi vi assumete oggi deve andare di pari passo con una dichiarazione che noi rendiamo pubblica: della vostra incapacità a gestire questo dossier ed è per questo che chiediamo semplicemente, è un invito, che però è codificato attraverso una risoluzione, affinché questo Governo, questo Governo del non fare, questo Governo probabilmente dell'impossibilità di portare avanti certi dossier, nell'incapacità di comporre le visioni diverse che ci sono, questo Governo che è probabilmente figlio di un modo di pensare e di agire che è frutto dei retaggi del passato in una società in evoluzione...oggi è tempo di cambiare passo, oggi è tempo di assumere decisioni. Il decisionismo che qualcuno ha sempre avuto, ingabbiato in una maggioranza risicata, probabilmente non sta...anzi sicuramente non sta dando i risultati sperati per la comunità valdostana. Abbiamo la comunità in ginocchio, ogni settore fa acqua, abbiamo dei tagli lineari su un bilancio che voi oggi tentate di farci credere di voler modificare quando l'avete approvato solo qualche mese fa, una situazione disastrosa e basta parlare con la comunità in generale per riuscire a percepire non solo la preoccupazione, ma l'indignazione delle persone che non solo oggi sono qui, ma che ci seguono da fuori e che hanno decretato prima della risoluzione di oggi la fine di questo Governo regionale.
Oggi noi crediamo che sia arrivato il momento di decretare la fine politica in quest'aula, perché è in quest'aula che ci dobbiamo assumere le responsabilità di ciò che è il futuro di questa comunità, per questo siamo stati votati, ha detto bene il collega Gerandin, se oggi non c'è una possibilità per questo Governo di continuare a portare avanti anche in male modo e anche in modo disastroso i dossier, si torni a votare, si torni ad elezioni, ma si dica e si porti davanti alla popolazione il disastro che sta avvenendo in Valle d'Aosta dopo tutte le bugie che sono state portate avanti in campagna elettorale.
Oggi noi crediamo con il dossier Casinò di poter riuscire a sintetizzare tutti i dossier che oggi non hanno avuto risposta e che sono dei dossier vergognosi, che sono frutto di quella polvere sotto il tappeto di cui abbiamo parlato spesso, ma che oggi, dopo tante bugie, non possono più reggere alla verità che la gente sta scoprendo quotidianamente sulla propria pelle, purtroppo, quindi in modo pacato e sereno, anche se duro nei toni e soprattutto nei contenuti, vi chiediamo di farvi da parte, perché non vi riteniamo adeguati e all'altezza della comunità che rappresentate.
Presidente - Grazie collega Viérin, giusto per educazione, anche per rispondere, visto che mi ha posto una domanda diretta: anch'io, per quello che mi riguarda, le assicuro e vi assicuro che vigilerò affinché le decisioni assunte da questo Consiglio regionale vengano sempre puntualmente rispettate.
Ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola la collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
Finalmente le responsabilità vengono a galla, finalmente i problemi gravi della casa da gioco, ma non solo, che da tempo il nostro gruppo e tutta l'opposizione sta cercando di sollevare, escono allo scoperto grazie ad un lavoro di analisi, ad un lavoro di studio...perché questa minoranza studia e si impegna e approfondisce i problemi, collega Borrello. Un lavoro condiviso da tutta l'opposizione tendente a rendere evidenti le contraddizioni di questa maggioranza, che oggi sono più palesi che mai, e l'assenza totale di un vero disegno strategico, di una visione complessiva che possa ridare fiato, che possa ridare speranza ad una struttura che ha contato moltissimo negli anni. Sia dal punto di vista lavorativo, sia dal punto di vista economico portava denaro nelle casse della Regione, che poteva essere utilizzato, come bene ha detto il collega Guichardaz, a beneficio di tutta la comunità ed esercitava un'azione di riverbero non soltanto sul comune di Saint-Vincent, ma in generale su tutta la nostra regione. Il Casino de la Vallée - e ci piace chiamarlo così - era un fiore all'occhiello, faceva parte dell'offerta turistica della nostra Regione con un fascino particolare: il fascino onirico di quei luoghi dove ci si estranea dalla realtà, dove si sogna, dove ci si illude anche, dove si vive un'esperienza particolare. Dico: faceva perché è innegabile che questo fascino non esiste più, questo sogno non esiste più e neanche l'illusione esiste più e i pochi clienti, i pochi turisti che ancora provano a ricercare le temps perdu in quel luogo ne escono profondamente delusi e non ci ritornano. Il casinò sta diventando - e lo diciamo con un rammarico enorme - una bisca sordida, con un livello di clientela che costantemente si abbassa; una clientela che non solo non rende, ma rende quasi incompatibile un altro tipo di clientela. Il Presidente Rollandin e l'ormai ex Amministratore Frigerio...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...non mancano mai di farci notare come la contrazione del fatturato sia stata aggravata dalla crisi economica. Certamente il più volte evocato problema del limite di utilizzo del contante a 1.000 euro ha svantaggiato il Casinò di Saint-Vincent rispetto alle case da gioco situate oltre il confine. Certamente la convivenza con il cantiere edile non ha aiutato, ma c'è ben di più: ci sono responsabilità politiche e personali che vanno ben oltre la crisi e il cantiere edile. Qui c'è un disegno scellerato che è stato portato avanti da qualcuno ed è stato spalleggiato, o quanto meno non ostacolato da altri.
I ravvedimenti dell'ultima ora, colleghi della Stella Alpina, lasciano il tempo che trovano. Non ci riferiamo solo alla politica miope e inadeguata adottata dall'Amministratore unico su precisa indicazione dell'azionista unico, che hanno individuato nel cantiere edile la loro vera, personale priorità, con costi altissimi se rapportati ai risultati pessimi che abbiamo potuto verificare personalmente...dai lavori fatti in modo affrettato e approssimativo alla sostanziale sciatteria degli ambienti, altro che hôtel a cinque stelle! Non basta riempire gli spazi con costosissimi pezzi design, con i vari tavolini Tulip o le sedie di Vitra. I pezzi design mi appassionano molto, ma vi assicuro che l'impressione di quel cinque stelle è di un magazzino dove i pezzi sono accatastati senza anima. Ci vuole ben altro per fare un hôtel e non c'entrano i soldi spesi. Tuttavia, 93 milioni della collettività sono stati investiti in quest'opera colossale, che ora si rivela piena di pecche e sostanzialmente senza futuro e per di più fa concorrenza sleale al territorio. È comodo fare gli imprenditori con i soldi pubblici, con i soldi di tutti!
Ciò che più fa male è che questa è la cronaca di una morte annunciata, perché le grida di allarme sull'abbandono progressivo della clientela importante, sulla costante perdita di quote di mercato, sul degradarsi della qualità della gestione dirigenziale giungevano forti, da anni dall'interno del casinò! Da chi era preoccupato, giustamente, per il proprio posto di lavoro, ma sollevava anche un problema generale di interesse regionale, e non si poteva ignorarle! Noi siamo stati trattati, in particolare il collega Chatrian, come delle Cassandre che non dicevano la verità, che volevano gettare discredito, invece queste voci sono state ignorate, ma perché evidentemente c'era tutto l'interesse a volerle ignorare e a continuare a mentire, a bleffare: questo è stato fatto, questo ha continuato a fare il Presidente Rollandin, ha continuato a ripetere che eravamo i più bravi, le maglie rosa, ce le ricordiamo tutti le frasi ad effetto pronunciate qui in Consiglio regionale e poi ci è stato detto: "nessuna riduzione di personale è prevista". False rassicurazioni, promesse elettorali, bugie. La Vallée Notizie di sabato 18 febbraio 2012: "Casinò: introiti in caduta libera", questa era la nostra denuncia, mais le Président disait: "ils n'ont jamais été si bons"...gli introiti del casinò. False rassicurazioni, promesse preelettorali, bugie che ora stanno venendo a galla e che anche chi non voleva vedere deve vedere, in tutta la loro desolazione, come i pesci in un lago inquinato.
I problemi non possono essere risolti dalle stesse persone che li hanno creati, da quelle persone che non hanno più la fiducia dei lavoratori e stanno perdendo la fiducia degli elettori...
(interruzione del Consigliere Gerandin, fuori microfono)
...alle elezioni dobbiamo andare: ha ragione Consigliere Gerandin. Qualche volta i cittadini che hanno coscienza della gravità dei problemi non si aspettano dai loro Governanti la soluzione dei problemi con un colpo di bacchetta magica, qualche volta un atto di umiltà e di franchezza, quando si dicono le cose come stanno, è molto più apprezzato e capito rispetto alle rassicurazioni tracotanti, che suonano false, o addirittura alle minacce, in tanti lo hanno ricordato! L'umiltà e la franchezza non hanno mai fatto parte di questa maggioranza e corrispondono all'esatto contrario di ciò che si sta facendo da parte della dirigenza del casinò, che giustamente dobbiamo mandare a casa, dirigenza che è il braccio operativo di questo Governo regionale, di cui i valdostani non si fidano più. Il Presidente Clinton ha subito l'impeachment per spergiuro, per aver mentito. Noi chiediamo al Presidente e alla Giunta il buon gusto di dimettersi...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...ci sembra veramente il minimo che possiamo fare, grazie.
Président - La parole au collègue Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Molto brevemente, Presidente.
Un tema così delicato ci impone di presentare la nostra posizione. Devo dire che non è soltanto un mandato forte che ci viene da un'assemblea di lavoratori, ha meritato grande rispetto per il coraggio e quindi ci ha imposto di preparare un testo in questo Consiglio regionale. Questo mandato forte che ci viene dai lavoratori è seguito, per quanto mi riguarda, da parte del Governo regionale dalla più triste delle scene a cui io ho dovuto assistere in questi anni...e non sono pochi, più di cinque anni in Consiglio regionale. Un Governo sfilacciato - parlo del Governo, non della maggioranza - che si è diviso anche in quest'aula e che ha dimostrato tutta l'incapacità di poter gestire questa situazione difficile del casinò. In un momento così difficile questo Governo non è riuscito a compattarsi e a trovare una proposta forte da contrapporre alla nostra. Dal nostro punto di vista, quindi non è avventato chiedervi di rifletterci e di fare davvero un passo indietro, avete avuto la sfrontatezza, dopo giorni in cui noi Consiglieri di minoranza, che non riusciamo mai ad avere un documento dal casinò, avevamo tutto in mano: lettere di sospensione dei lavoratori...di venire in extremis qui ad annunciare che il provvedimento era stato sospeso. Io ho letto un comunicato del collega Viérin, ho fatto anch'io i comunicati su Facebook, Twitter...non ho visto una presa di posizione forte di nessuno di voi per dire: "basta, risolviamo i problemi del casinò in un altro modo, non attraverso questo metodo". Ci voleva una contrapposizione chiara del Governo: "fermate immediatamente questa macchina infernale", non l'avete fatto, mi sembrate davvero inadeguati ormai a gestire questa situazione, quindi, dal mio punto di vista, la vostra incapacità palese è dimostrata anche oggi. Penso anche allo sconforto che prova un lavoratore che spera che qualcuno gli salvi la casa da gioco...nel guardarvi, nel vedervi in queste condizioni, quindi, dal nostro punto di vista, non può che esserci la richiesta: fate un passo indietro; lasciate che altri, che hanno voglia, passione e coltivano una speranza, possano dare una risposta ai problemi della casa da gioco.
Presidente - Qualcuno intende prendere la parola? C'è qualcun altro che vuole prendere la parola? Nessuno? Colleghi, possiamo procedere alla votazione? La parola al collega Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Oui, Madame la Présidente. Seulement pour demander le vote secret au nom des groupes de l'opposition.
Président - Il n'y a pas de requêtes. On procède à la votation en accueillant la requête de la votation secrète. Collègues, vous êtes invités à voter. Tout le monde a voté? On peut fermer la votation? La votation est fermée.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 17
Contrari: 16
Il Consiglio approva.
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...colleghi, scusate! Scusate. Vi prego di mantenere un po' di ordine...
(nuova interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...colleghi, scusate! Nei limiti, colleghi, vi chiedo la cortesia. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sì, intanto questo doppio voto evidentemente apre scenari politici che in questa settimana ci vedranno un po' tutti impegnati. La soddisfazione non è quella di aver creato questa situazione, la soddisfazione è quella oggi di aver lavorato tutti insieme per far venir fuori i problemi e vorremmo a questo punto...aspettiamo a questo punto la risposta al primo quesito che il collega Viérin ha posto: come intende lavorare, in questo momento è ancora in carica la Giunta, su quest'argomento e poi, se del caso, aprire la discussione. Mi riservo un intervento finale per la mozione che abbiamo presentato e anche per...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Presidente - La parola al collega Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Presidente Rini, noi veramente aspettiamo che qualcuno di questa maggioranza ci dica qualcosa. Abbiamo formulato sulla prima risoluzione che è stata approvata una richiesta ben precisa sugli impegni, l'abbiamo formulata a lei, Presidente Rini, che ce li ha garantiti, ma li abbiamo formulati anche al Presidente del Governo, perché noi non ci muoveremo da questo Consiglio senza avere la certezza, la garanzia che questa risoluzione, la prima risoluzione sulla dirigenza sia mandata avanti da un punto di vista operativo.
Chiaramente si aggiunge un ulteriore elemento, che abbiamo sottolineato avere valenza politica nella prima risoluzione e che ha ancora una valenza politica superiore nella seconda: il Governo regionale è invitato ufficialmente dal Consiglio Valle a dimettersi e noi crediamo che con il rispetto che voi avete detto di garantire a quest'aula non più di qualche ora fa...quando l'Assessore Baccega ci ricordava il rispetto per quest'aula e il rispetto del ruolo dei Consiglieri. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta è votato dal popolo sovrano, oggi noi qui rappresentiamo l'intera comunità valdostana e una parte di questo Consiglio vi chiede di farvi da parte e noi in questa direzione ci aspettiamo da voi, da lei Presidente, dal Governo delle indicazioni affinché questa volontà, la volontà di quest'aula sia rispettata.
Presidente - Vi sono richieste di intervento anche sulla richiesta avanzata dal collega Laurent Viérin? Non ci sono richieste? Qualcuno intende replicare e rispondere? La parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Credo sia corretto che la maggioranza attuale faccia una riflessione su quello che è successo in quest'aula e poi prenda le decisioni che crede opportune.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.
Scusi non ho capito cioè quando la fate questa riflessione, perché siamo in Consiglio, potete fare un attimo di pausa, riunirvi e continuiamo, cioè non capisco perché adesso ci dobbiamo fermare. È una domanda lecita per sapere, ecco.
Presidente - Ci sono altre richieste? La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Il collega Viérin ha posto una domanda molto chiara, nel senso che abbiamo già avuto nel passato alcune mozioni, risoluzioni, che poi erano state palesemente disattese, allora, questa è riferita al fatto della dirigenza. Capiamo bene che sono due risoluzioni che hanno un aspetto politico diverso, non le chiediamo chiaramente di rassegnare le dimissioni per quello che riguarda la Giunta in questo momento, noi le chiediamo semplicemente se si vuole portare rispetto a quella che è stata la decisione di questo Consiglio relativa alla dirigenza del casinò. Su questo può rispondere tranquillamente, perché di questo si tratta: di portare rispetto, rispettare o meno il ruolo del Consiglio oppure un'altra cosa. Diverso è il confronto politico in merito a quello che può essere il futuro del Governo regionale. A noi non piace mischiare le cose, noi preferiamo la chiarezza, noi vogliamo chiarezza sulla risoluzione in merito alla dirigenza del casinò. Noi vogliamo sapere esattamente quali sono gli atti, i momenti, il percorso con cui verrà comunicato e se verrà comunicato questo. Chiaramente, e lo dico a titolo del tutto personale, se il ruolo del Consiglio, vale a dire le decisioni prese in Consiglio verranno disattese, com'è successo nel passato, almeno da parte mia...del tutto personale, io in questo Consiglio non ci metterò più piede!
Presidente - La parola al collega Chatrian, prego.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Separo il mio intervento sulle due risoluzioni, in quanto capisco se la maggioranza deve prendersi qualche ora sulla seconda risoluzione: quella che invita il Presidente e il Governo regionale a rassegnare le proprie dimissioni. Per quanto riguarda invece la prima, vogliamo sapere nel dettaglio, non solo il percorso, ma il cronoprogramma. Questo Consiglio ha votato a maggioranza e ha invitato il Governo regionale a revocare immediatamente ed in modo inderogabile l'intera dirigenza del casinò. Siamo non solo a conoscenza, la fotografia la conosciamo molto bene, la situazione ancora di più, quindi io penso che questo Consiglio debba conoscere nel dettaglio, perfettamente, quali sono gli step delle prossime ore e dei prossimi giorni per quanto riguarda la revoca immediata e totale dello staff dirigenziale della nostra casa da gioco, ce lo dovete e vi ascoltiamo.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Credo sia un momento molto delicato, perché credo di aver colto nelle parole del Presidente, che ha più esperienza sicuramente di tanti di noi qui, la gravità di quello che è accaduto. È evidente quindi che se, come io penso, il Governo dovrà rispettare la seconda risoluzione, quindi rassegnerà le dimissioni, è ovvio che sarà un nuovo Governo regionale che dovrà pensare a dare attuazione alla risoluzione che è stata votata e che manda a casa Frigerio & Company. Ecco, vedete di non inventarvi settimane di riflessioni in un momento così delicato per poi ripresentarvi qui e dirci: "tutto continua come prima e non ci sentiamo di mandare a casa nessuno", perché questa è un'aula che mi sembra meriti il massimo rispetto. Io quindi capisco che a caldo così non si voglia scrivere una lettera di dimissioni, ma penso che sia anche arrivato il momento di farci capire con chiarezza se tutto quello che si è detto e si è raccontato in quest'aula, il rispetto che ci vuole...siete qui per onorare il voto del Consiglio regionale o siete qui per inventarvi un'altra carnevalata sulla pelle questa volta però di un'azienda indispensabile alla Valle d'Aosta e di tanti lavoratori che non se lo possono permettere?
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Colleghi. Non ci sono richieste di intervento? Ricordo che c'è ancora un punto all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Per prendere atto che questa maggioranza che era così espansiva sulla risoluzione del casinò si è zittita e che non dà garanzie su questa vicenda delle risoluzioni approvate. Capiamo la questione politica che nei prossimi giorni voi affronterete, ma l'impegno per mandare a casa la dirigenza noi vi sfidiamo, vi sfidiamo a non mandarlo avanti. È un impegno che voi vi dovete assumere, oggi non ci sono risposte da parte vostra, ma ci saranno risposte da parte nostra a partire da questa sera, a partire da domani, per presidiare, per fare in modo che queste decisioni siano rispettate. Voi che avete il polso della situazione, voi che avete i contatti con la gente, voi che sapete interpretare magari meglio di noi i sentimenti di chi sta fuori da questo Palazzo dovrete assieme a noi essere i garanti di questa cosa. Vi assicuriamo quindi una lotta dura, una battaglia che da questa sera seguirà qualsiasi vostra azione in merito alla dirigenza del casinò, come chiaramente seguiremo l'evoluzione della situazione politica che oggi vi vede chiaramente come un Governo sfiduciato dalla vostra stessa maggioranza e da questo Consiglio, quindi dall'intera aula. È con questa risoluzione che noi crediamo di aver posto la parola fine a questo vostro permanere a tutti i costi su delle poltrone dalle quali voi a partire da domani dovrete scendere. Grazie.