Objet du Conseil n. 2533 du 25 juillet 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2533/XIII - Interrogazione: "Piano di sviluppo della Società Cogne Acciai Speciali".
Interrogazione
Appreso che i valori produttivi della Cogne Acciai Speciali si attestano sui valori dell'anno 2011 e che l'azienda in questione ha investito circa 40 milioni di euro per il prossimo triennio in previsione di una crescita e di uno sviluppo aziendale che si auspica sia il più competitivo possibile (del 12% entro il 2015);
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per conoscere:
1) quale sia nell'immediato il piano strategico di sviluppo, con riguardo ai mercati, che la società Cogne intende attuare, dato che i valori produttivi di quest'anno sembrano attestarsi sui valori dello scorso anno e che la recessione sembra ormai cronica;
2) se vi è in atto una riduzione dei volumi produttivi, eventualmente di che entità e genere;
3) se c'è il rischio di un ridimensionamento del personale;
4) se vi sono settori che saranno soggetti a qualche tipo di riorganizzazione produttiva ed eventualmente quali.
F.to: Carmela Fontana - Donzel
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive, Pastoret.
Pastoret (UV) - Grazie Presidente.
Chiede la collega Fontana, rispetto all'interrogazione che ha posto, "quale sia nell'immediato il piano strategico di sviluppo, con riguardo ai mercati, che la società Cogne intende attuare, dato che i valori produttivi di quest'anno sembrano attestarsi sui valori dello scorso anno e che la recessione sembra ormai cronica"; ovviamente queste domande presupporrebbero un'analisi ampia e circostanziata dell'andamento generale dell'economia e dei mercati industriali, ciò soprattutto in relazione alla Cogne Acciai Speciali, che è un'azienda di rilievo nel mondo della produzione di acciai speciali. Ma in ogni caso, prescindendo dai dati macroeconomici che ognuno di noi sa non essere positivi per l'andamento generale dell'economia, cerco di fornire le richieste sull'andamento della Cogne sulla base dei dati che mi sono fatto fornire dall'azienda. Certo, Cogne Acciai Speciali è stata anch'essa toccata dal difficile quadro economico generale, evidenziando per il primo semestre 2012 un livello delle commesse leggermente al di sotto delle previsioni. Nonostante ciò, è stato contenuto l'utilizzo della cassa integrazioni guadagni ordinaria all'interno di un valore inferiore al 3 percento delle ore lavorate ogni mese.
Rispetto alle questioni poste, non si può che riconfermare aggiornandole le informazioni che avevo già avuto modo di esporre non molto tempo fa, in Consiglio. Per far fronte alla crisi, la Cogne ha messo in campo una serie di misure, una riguarda l'aumento del capitale al fine di garantire una maggiore consistenza patrimoniale. Nel mese scorso l'assemblea dei soci ha approvato l'aumento di capitale per un ammontare complessivo di 13.550.000 euro, passando così da 130.000.000 a 143.550.000. Avevo parlato dei rapporti con gli istituti di credito, la ristrettezza della situazione del credito presente sul sistema finanziario italiano ed internazionale si è fatta sentire anche nei confronti della Cogne; malgrado ciò, però, negli scorsi mesi la Cogne ha confermato tutte le linee commerciali ordinarie che hanno permesso lo svolgimento della normale attività industriale. Nelle prossime settimane verrà siglato un accordo definitivo con gli istituti di credito che garantisce il loro supporto per il medio periodo.
Al fine di sostenere il piano di sviluppo 2012-2015, assicurando ulteriori risorse finanziarie, è stato perfezionato il passaggio della cessione della società Novacciai di Novara dalla Cogne Acciai Speciali di Aosta al gruppo Rodacciai. Questo era già stato anticipato ed è stato uno dei passaggi necessari previsti dal piano, per avere i denari necessari a provvedere alla ricapitalizzazione. Poi c'è il piano strategico di sviluppo...vista l'incertezza macroeconomica europea, la CAS ha deciso di far valutare in maniera acritica il proprio piano strategico di sviluppo da uno dei più importanti istituti di consulenza del settore siderurgico e meccanico, la società Roland Berger, che ha confermato l'attendibilità del piano per quanto riguarda questi elementi: la strategia di riqualificazione del mix produttivo attraverso una riorganizzazione della produzione orientandola verso settori di mercato con tasso di sviluppo maggiore, in particolare la "automotive", "oil & gas", "energia" e "medicale"; ha confermato come secondo punto l'attendibilità del piano di investimenti 2012-2015 per circa 40.000.000 di euro, molti dei quali strettamente legati al piano di sviluppo strategico; ha confermato l'attendibilità del piano riguardo alla crescita del fatturato fra il 2012 e il 2015; ha confermato la potenziale crescita in conseguenza di ciò, dei livelli occupazionali in linea con la crescita dei volumi ed il conseguente contenimento dell'utilizzo della cassa integrazione.
Mi chiede "se vi è in atto una riduzione dei volumi produttivi, eventualmente di che entità e genere": la CAS ha evidenziato, nel primo semestre 2012, un livello delle commesse leggermente al di sotto delle previsioni. Al momento le previsioni per il 2012 si attestano sui valori del 2011 (circa 150.000 tonnellate).
"Se c'è il rischio di un ridimensionamento del personale": dal punto di vista occupazionale il 2012 registra un lieve calo rispetto al 2011, attestandosi su una media di 1.055 dipendenti contro i 1.060 dell'anno precedente; per il 2013 tali valori sono confermati con una variabile compresa nell'ordine massimo dell'1 percento, mentre per gli anni successivi la potenziale crescita dei livelli occupazionali sarà in linea con la crescita dei volumi e con il conseguente contenimento dell'utilizzo della cassa integrazione ordinaria.
Infine, "se vi sono settori che saranno soggetti a qualche tipo di riorganizzazione produttiva ed eventualmente quali": attualmente il settore più colpito dalla crisi è quello relativo alla vergella, dove si registra un calo di produzione compreso fra il 10 e il 15 percento. Questo anche a causa dell'aumento delle importazioni sempre più incontrollate di vergella, in particolare da India e Cina, con i prezzi che sappiamo essere da loro praticati. Questa situazione ha comportato una riorganizzazione occupazionale con ricollocazione del personale, che coincide con l'avvio della strategia di riqualificazione del mix produttivo attraverso una riorganizzazione della produzione, orientandola verso i settori di mercato che ricordavo prima con un tasso di sviluppo maggiore, cioè la "automotive", "oil & gas", "energia" e "medicale".
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per le risposte dettagliate.
Comunque confermo la mia preoccupazione anche se non è drastica, perché la Cogne ce la sta mettendo tutta, sia come investimenti, sia come strategie per farla funzionare bene. Magari lei mi potrebbe dire l'impegno della Regione nei confronti della Cogne in questo momento di particolare disagio, nel senso che hanno meno commesse, mi sembra di capire...vedo che hanno ridotto il personale, 50...
(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
...cinque solo? Comunque a noi quello che interessa è anche una sola unità; lei sa bene come sia difficile in un momento strategico come questo cercare un posto di lavoro!
La mia preoccupazione era quella per ciò che si sentiva dire...sono abbastanza tranquilla, nel senso che la situazione non è peggiore di quella che pensavo, anche se non dobbiamo stare tranquilli e fare una maggiore attenzione, perché ci rendiamo conto che oggi abbiamo la tranquillità, ma fra qualche mese, come succede nelle altre fabbriche, ci può cadere una tegola addosso e non possiamo fare niente.
Le chiedo di fare una maggiore attenzione a questa fabbrica, perché in questo momento è l'unica che garantisce mille posti di lavoro e per noi è molto importante. Noi staremo molto attenti, e speriamo di non avere sorprese...augurandoci che il 2013 sia migliore del 2012! Grazie.